Un singolo rifiuto di dare la Comunione ha fatto eco in tutto il mondo
C'è un tragico scenario che si ripete costantemente ovunque. L'aborto, il "matrimonio" omosessuale o la legislazione sul suicidio assistito avanzano nei parlamenti di tutto il mondo. I vescovi rilasciano deboli dichiarazioni contro queste misure. I politici cattolici “liberal” votano a favore di queste leggi immorali, ma continuano poi a godere di buona reputazione nelle loro parrocchie, ricevendo la Santa Comunione.
Tuttavia, gli esponenti della Chiesa si chiedono perché la devozione all’Eucaristia stia diminuendo.
È un copione vecchio, logoro, che scandalizza innumerevoli cattolici e trasmette il messaggio che gli atti pubblici malvagi non hanno conseguenze. Tratta la Santa Comunione come una mera pratica, senza alcun riguardo per la Presenza Reale di Nostro Signore Gesù Cristo.
Tuttavia, recentemente è accaduto qualcosa di straordinario. Un sacerdote cattolico ha osato cambiare detto copione e si è scatenato l'inferno. In tutto il mondo, i titoli dei giornali hanno annunciato e denunciato la sua presa di posizione di principio. Tale clamore, tuttavia, non l’ha fatto cambiare dalla sua posizione. Il sacerdote ha raddoppiato la sua onorevole difesa della Eucaristia.
La storia è iniziata quando padre Ian Vane, della parrocchia di San Giuseppe a Dorking, in Inghilterra, ha notato che uno dei suoi parrocchiani, il membro del Parlamento Chris Coghlan, avrebbe votato a fine giugno su un disegno di legge che legalizzava il suicidio assistito.
Quattro giorni prima del voto, padre Vane aveva inviato un'e-mail al legislatore avvertendolo che un voto a favore del disegno di legge lo avrebbe reso un "peccatore pubblico ostinato". Il sacerdote gli ha spiegato che sarebbe stato costretto a negargli la Santa Comunione perché ciò avrebbe causato scandalo nei fedeli.
L'avvertimento è caduto nel vuoto. Il voto del signor Coghlan è stato molto determinante per rendere legale questo grave male morale nella nazione. La Camera dei Comuni ha approvato il disegno di legge con un margine risicato di 23 voti. Ora sarà portato alla Camera dei Lord, dove potrà essere ritardato, ma non fermato.
Padre Vane reagisce
Tuttavia, padre Vane ha mantenuto la sua promessa. La domenica seguente ha agito. Ha annunciato pubblicamente dal pulpito durante ogni Santa Messa che non avrebbe potuto dare la Santa Comunione al politico poiché aveva violato il diritto canonico. Il canone 915 del Codice di Diritto Canonico afferma che «coloro che perseverano ostinatamente in peccato grave manifesto non devono essere ammessi alla Santa Comunione».
Il signor Coghlan, debitamente avvertito, si è immediatamente rivolto ai media e ha denunciato il suo parroco. Ha persino chiamato il vescovo per lamentarsi del trattamento ricevuto, nonostante il vescovo avesse incoraggiato i cattolici a scrivere al legislatore chiedendogli di votare contro summenzionata misura.
Ben presto la decisione è stata riportata dai giornali ovunque nel mondo, che hanno denunciato l'intolleranza del parroco e suggerito alla Chiesa di cambiare posizione e dottrina. Altri hanno suggerito al parroco di assumere una posizione più «pastorale».
Invece di cambiare la decisione del sacerdote, la rabbia del legislatore ha solo messo a nudo la sua mancanza di comprensione di cosa significhi essere cattolici. «È assolutamente illegittimo che le autorità cattoliche si aspettino che io, in quanto cattolico, metta la Chiesa cattolica prima dei miei elettori», ha tuonato Coglan.
Ha inoltre affermato di nutrire seri dubbi su alcune parti dell'insegnamento della Chiesa e di poter lasciare la Chiesa per un po'. Per ora, dice di non sapere se continuerà a essere cattolico. Dipenderà da «come mi sentirò tra un anno o giù di lì».
L'opposizione dei vescovi
I vescovi della nazione avevano scritto lettere pastorali esortando i cattolici a fare pressione sui propri parlamentari affinché si opponessero a questa legge barbarica. Tuttavia, non hanno proposto alcuna sanzione nel caso in cui i legislatori cattolici avessero votato a favore del suicidio assistito. Una posizione debole che rende il voto favorevole in Parlamento da parte dei legislatori cattolici privo di conseguenze.
Il signor Coghlan afferma di aver parlato con il vescovo locale Richard Moth, il quale avrebbe detto: «Non è posizione della Chiesa negare la Santa Comunione per questo motivo».
Egli ha scambiato questo commento personale per un rifiuto della decisione di padre Vane di seguire coerentemente il diritto canonico. Tuttavia, la diocesi non ha ancora rilasciato una dichiarazione pubblica in cui mette in discussione l'azione di padre Vane.
Il vero amore per il Santissimo Sacramento
Ci è voluta la serietà di un sacerdote che ama il Santissimo Sacramento per sfidare il copione abituale e affermare l'insegnamento della Chiesa. La sua coraggiosa presa di posizione è stata ascoltata in tutto il mondo. Ha rotto il consenso malvagio secondo cui non si può negare la Santa Comunione a chi scandalizza gli altri.
I media liberali non potevano credere che qualcuno potesse minacciare la posizione liberale. I legislatori hanno scoperto di non godere dell'immunità prevista dal Diritto Canonico della Chiesa. D'altra parte, questo atto supremo di carità nei confronti del signor Coghan ha edificato i fedeli cattolici. Il sacerdote aveva impedito che persone indegne ricevessero pubblicamente il Santissimo Sacramento. Aveva dato al legislatore l'opportunità di pentirsi.
Se solo ci fossero più sacerdoti come don Vane! Allora il mondo vedrebbe quanto è potente la posizione della Chiesa nell'impedire che leggi immorali distruggano la società. La devozione al Santissimo Sacramento crescerebbe, poiché la gente vedrebbe l'immensa importanza che la Chiesa attribuisce alla Presenza Reale di Nostro Signore tra i fedeli.
John Horvat - Fonte: Tfp.org, 21 giugno 2025.
13 commenti:
dare il proprio voto ad un partito dichiaratamente abortista e non solo... non è comunque peccato di connivenza e fiancheggiamento, non è favorire il male ? La maggior parte delle suore e monache che io conosco danno il voto al partito sinistro. Una di loro, tempo fa mi disse: "ehh ma non ci sono alternative !". Gli risposi che ci sarebbe pure l'astensione dal voto o la scheda bianca. Allora come la mettiamo con l'Eucarestia a loro distribuita tutti i giorni ?
E come la mettiamo con la stragrande maggioranza di preti che sbavano per il partito demon-cratico ?
Claudio Gazzoli
Infatti se sacerdoti, vescovi, arcivescovi, cardinali, papi non avessero assecondato il mondo, oggi non saremmo in questa miserevole condizione. I calabraghe poi non attirano nessuno che non sia calabraghe come loro.
Se solo ci fossero più sacerdoti come don Vane!
Che cosa occorre? Attenersi a cio' che comanda la Via, la Verita',la Vita.
Hanno eliminato il post solidarietà a Messa in latino che peraltro, è stato reintegrato....
La scure di Elia
26 luglio 2025
Licenza di uccidere
Nuovo ottimo articolo.
“Defensor alme Hispaniae”. Inno a San Giacomo Maggiore, Apostolo e Patrono delle Spagne
Inno ad primas vesperas di San Giacomo Maggiore, Apostolo e Patrono delle Spagne, tratto dall’officio proprio delle Chiese di quel Regno.
Defensor alme Hispaniae
Jacobe, vindex hostium
Tonitrui quem filium
Dei vocavit Filius.
Huc coeli ab altis sedibus
Converte dexter lumina,
Audique laeti debitas
Grates tibi quas solvimus.
Grates refert Hispania,
Felix tuo quae nomine,
Te gloriatur jugiter,
Dignata sacris ossibus.
Tu caeca nox atque impia
Nos cum teneret vanitas,
Lucem salutis primitus
Oris Iberís impetras.
Tu bella cum nos cingerent,
Es visus ipso in praelio,
Equoque et ense acerrimus
Mauros furentes sternere.
Freti tuo nos pignore,
Largum tuo te munere
Rogamus omnes, ut tuae
Spe protegas praesentiae.
Deo Patri sit gloria,
Ejusque soli Filio,
Cum Spiritu Paraclito,
Et nunc, et omne in saeculum.
Almo difensore della Spagna, Giacomo, vindice dei nemici, che il Figlio di Dio chiamò figlio del tuono.
Volgi qui dagli alti seggi del cielo i tuoi occhi benevoli e ascolta i debiti ringraziamenti che ti rivolgiamo lieti.
La Spagna, felice nella tua protezione, ti porge i suoi ringraziamenti, e si glorifica di continuo per te, che l’hai degnata di possedere le tue sacre ossa.
Quando l’oscura e empia notte ci teneva nell’errore, per primo impetrasti alle terre iberiche la luce della salvezza.
Quando le guerre ci cingevano, fosti visto nel mezzo della stessa battaglia sterminare, agguerrito, a cavallo e con la spada sguainata i Mori furenti.
Pieni di fiducia nel tuo pegno, tutti ti chiediamo che tu ci doni di essere protetti nella speranza della tua presenza.
Sia gloria a Dio Padre e al suo unico Figlio assieme con lo Spirito Paraclito ora e per tutti i secoli.
Proprium Sanctorum quorum officia in Hispaniarum regnis
ex concessione apostolica recitantur. Pars
aestiva, Ratisbonae, 1867, p. 72.
E anche questo:
Il post intitolato "La chiesa «concubina del Nuovo Ordine Mondiale»: Mons. Viganò e le «benedizioni» alle coppie omosessuali" è stato eliminato
E questo:
Il post intitolato "Il cardinale Burke: 'molto discutibile' affermare che l'Islam adora lo stesso nostro Dio ed è una religione di pace. Nostra Aetate non è documento dogmatico." è stato eliminato
Dai post eliminati si vede come in uno specchio il vero volto degli eliminatori... e dei segnalatori. I quali ultimi scorrazzano in lungo e in largo su codesto blog da un po' di tempo: presto o tardi riceveranno dal Signore la giusta mercede.
"MIHI VINDICTAM ET EGO RETRIBUAM".
Grazie per averlo evidenziato.
Tra l'altro uno (o il solo) dei pochi mòniti che si sono levati.
Ave Maria!
Quando ero bambino, a metà degli anni '70, mia nonna (classe 1902, aveva visto entrambe le guerre) mi portava con sé a Messa. Al momento della Comunione mi raccomandava caldamente di restare al mio posto e di non muovermi per nessun motivo, che tanto sarebbe tornata in due minuti. Ed io, buono buono, la aspettavo. Ogni domenica si ripeteva quella stessa scena. Qualche tempo dopo, oltre alla raccomandazione di restar lì, prese a dirmi anche "vado a fare la Comunione"; ricordo che pensai qualcosa come "eh ma lo avevo già capito".
Successivamente iniziai il catechismo, in quella stessa parrocchia. Le lezioncine erano ovviamente noiosissime, si stava tutti lì in attesa che finissero per poter fare i giochi. I libretti del catechismo avevano illustrazioni inguardabili perfino per un bambino di otto anni: Topolino aveva una sua serietà, Tiramolla aveva un suo stile, il libretto del catechismo lo nascondevo alla vista quando qualche compagno di classe veniva a casa.
Mi resi conto dell'importanza delle raccomandazioni di mia nonna quando un compagno di classe del catechismo (e di scuola), una o due settimane prima della celebrazione delle prime Comunioni, durante la barbosissima "Messa dei bambini" andò a fare la Comunione. Se ne accorse qualche animatrice del catechismo quando era troppo tardi. Il parroco, distrattamente, gliela amministrò. Grazie a mia nonna avevo capito che ormai la Comunione era trattata spesso come un'abitudine, un gettone di presenza, un attestato di partecipazione alla Messa. E magari 15 anni prima era esattamente il contrario (don Bosco una volta si rattristò che al momento della Comunione nessuno si fosse accostato a riceverla: è statisticamente non rarissimo che tutti gli astanti abbiano la coscienza sporca). Non so se lo fecero partecipare alle prime Comunioni (acconsentendo a una finzione) o lo "rinviarono" a data da destinarsi. All'epoca era d'uso organizzare un bel pranzo con decine di invitati, per una prima Comunione: e magari avevano già dato l'anticipo al ristorante.
Da adolescente smisi di andare a Messa, salvo poi tornarvi a 23 anni perché un'amica si stava facendo suora e la notizia mi aveva scombussolato alquanto. Mancando da anni alla confessione, decisi comunque di ricominciare con la Messa domenicale come atto di buona volontà. Ma da quella prima Messa ottenni una doccia gelida, vedendo che quasi tutti quelli che si accostavano alla Comunione la prendevano con le mani. La nonna, nell'imminenza della mia prima Comunione e anche qualche occasione dopo, mi aveva raccomandato che la particola non va mai toccata con le mani, perché solo le mani del sacerdote sono degne di farlo. Da bambina aveva concluso la scuola alla prima elementare, imparando a casa a leggere e scrivere e far di conto. Non aveva letto libri, non aveva baccellierati in teologia né dottorati. Aveva pochi santini e oggetti sacri, a cui aveva dedicato l'angolo più in vista del mobile del piccolo monolocale dove viveva. Si spense nei primi anni '80. Chissà cosa avrebbe pensato di quei mercenari della Conferenza Episcopale Italiana che in assenza del cardinal Siri votarono (con una maggioranza risicatissima) l'introduzione della Comunione "sulle mani".
Dopo la seconda Messa in cui vidi lo scempio - non solo la prendevano "con le mani" ma sembrava addirittura una distribuzione di biscottini, qualcosa di peggio della stanca processione di "abituati" che avevo visto negli anni precedenti -, chiesi timidamente a un prete chi diavolo li avesse autorizzati. Mi rispose infastidito: "ora si può fare". "E se succede qualcosa, un incidente, o i satanisti?". "Ma dai, esagerato". Eppure già a febbraio 1980 (prima che io giungessi alla prima Comunione) Giovanni Paolo II lamentava i danni della pratica "sulle mani".
Mia nonna era di quella vecchia Chiesa dove la Comunione era mangiare il Corpo di Cristo e berne il Sangue, cosa che non meritava un'accoglienza "di abitudine", tanto meno l'uso delle mani come per i biscottini. La neo-chiesa aveva banalizzato tutto e istupidito tutti.
Se Dio vuole domani iniziera' il V Pellegrinaggio N. S. della Cristianità a Covadonga,
26-28 luglio 2025 - Ave Maria, riconquista a Te l'Europa!
Ricordo che anche l'arcivescovo di San Francisco, mi sembra si chiami Cordileone, ha rifiutato due o tre anni fa di dare la Comunione alla Pelosi, Presidente (allora) della Camera dei deputati USA.
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