Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 19 luglio 2025

Immagini da Gaza di un vero Pastore

Immagini da Gaza di un vero Pastore

il card. Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, accanto ai suoi fedeli, gravemente colpiti dal raid - frutto di un presunto errore, quanto piuttosto di un vero odio anticristiano - dell'unica parrocchia latina di Gaza.

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Nella Parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza
si prega ii Rosario col card Pizzaballa

L’Ave Maria sussurrata tra le rovine, sgranata con mani piccole e forti.
Nel cuore martoriato della Striscia di Gaza, non c’è rumore che possa spegnere il silenzio della preghiera.
Accanto ai bambini, ai sacerdoti, alle famiglie provate da mille dolori, la Chiesa si inginocchia e spera.
Il Cardinale, seduto tra i piccoli, non guida: accompagna. Non impone: partecipa.

In quel Rosario, non solo le parole della fede, ma anche le lacrime del mondo.
“Prega per noi, adesso e nell’ora della nostra morte.”
E per chi non ha avuto neanche il tempo di dire “adesso”.
Ma questa presenza non è stata solo spirituale.
Il Cardinale Pizzaballa e il Patriarca ortodosso Teofilos III hanno attraversato una zona normalmente isolata, portando centinaia di tonnellate di aiuti: 500 tonnellate di cibo, medicinali, kit di primo soccorso ed equipaggiamenti medici urgenti, oltre ad aver coordinato l’evacuazione dei feriti verso strutture sanitarie fuori Gaza.
Mentre fuori piovono bombe, questi aiuti sono tonnellate di speranza concreta per il popolo, cristiani e musulmani, che vive tra le macerie.
Tuttavia, non basta.
Nel nome di Dio, tacciano le armi.
Nel nome dell’umanità, si fermi l’odio.
Nel nome della Chiesa, diciamo con chiarezza: nessuna ragione può giustificare l’annientamento dei più deboli. Israele, torna alla giustizia.
Palestina, conserva la speranza.
E noi, coro umile ma insistente, continuiamo a dire: Ave Maria,
per ogni lacrima, ogni bambino senza casa, ogni speranza calpestata.
don Mario Proietti

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