Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 19 maggio 2018

Abbiamo un leader. Politico e cristiano. - Danilo Quinto

A Matteo Salvini, comunque vadano a finire le trattative per formare il Governo con Luigi Di Maio (e con il Capo dello Stato, perché questo è il punto vero, come vedremo), il popolo italiano deve dire solo grazie. La sua azione - molto difficile - ha fino ad ora evitato l'ennesimo "governo tecnico" o "neutrale" (che non può esistere, in teoria e nei fatti), sul quale tutti erano sostanzialmente d'accordo e che molto probabilmente era già pronto, per rinverdire una “tradizione degli ultimi anni, che ha prodotto – a partire dal Governo Monti, il peggiore della storia del nostro Paese – scelte opposte all’espressione della volontà popolare. 
Non sappiamo quello che avverrà nei prossimi giorni. Quello che sappiamo è che Matteo Salvini si dimostra l'unico leader politico che in questo momento è in grado di servire il Paese. Dice parole chiare, libere, oneste, di verità. Parole nobili, che non si sentivano da anni. Coltiva sempre di più la “nobiltà della politica”, una “categoria” totalmente sconosciuta negli ultimi anni. I cittadini devono essergli grati per lo sforzo che sta compiendo, perché “nobiltà della politica” significa svolgere un servizio per il bene comune, mettendo da parte gli interessi e le ambizioni personali. Esiste un leader che non cambia le sue idee (sulla Russia, su Putin, sulla Siria, sull’Europa) e ad esse non rinuncia e questo è già moltissimo in un Paese abituato ai voltagabbana. Non solo. Salvini vuole realizzare le sue idee, per rispetto dei suoi elettori e di tutti i cittadini.

Sono d'accordo con il punto dirimente della dichiarazione di Salvini, fatta all’uscita dell’ultima consultazione al Quirinale: la ridefinizione della posizione dell'Italia nei confronti dell'Europa. I punti del programma annunciato non si possono realizzare obbedendo ai diktat europei e rinunciando alla nostra sovranità, come vorrebbero continuare a fare i poteri forti e la gran parte dei mass media - i casi di "Repubblica" e de "Il Giornale" sono esemplari - che in questi giorni stanno attaccando in modo formidabile Salvini e la sua volontà di dare un Governo serio al Paese, temendo i sondaggi che vedono crescere in maniera intollerabile per molti i consensi per la LEGA. Chi non vuole che l’Italia affermi la sua sovranità si pone in contrasto con la Costituzione (art. 1 comma 2: “La sovranita` appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”). In base al dettato costituzionale, nessuno – nessuno - può sottrarre al popolo sovrano, che si esprime attraverso il voto e l’elezione dei suoi rappresentanti in Parlamento, le sue scelte. I Trattati europei devono essere rinegoziati dal Parlamento se si pongono in contrasto con le libere decisioni del popolo sovrano. E nessuno – nessuno – può impedire al Parlamento di agire per il bene dell’Italia e per la sua sovranità, accettando tutto quello che proviene dall’Europa, dai burocrati europei, che non hanno fondato l’Europa politica (con una difesa comune, una politica estera comune, una politica comune d’interventi sulla disoccupazione e sul welfare e via dicendo), ma hanno realizzato, attuando gli interessi di consorterie massoniche e finanziarie, un’Europa economica, fondata su una moneta virtuale, l’euro, emessa da un’associazione privata come la BCE. Sul suo blog, Alberto Bagnai, economista e oggi senatore della Lega, ha scritto, riferendosi all’euro: “Mi sentirei di sconsigliarvi di aderire al pensiero magico blasfemo di chi pensa, da essere umano, di aver creato qualcosa di irreversibile”. Gli esseri umani non creano. Non solo non creano. Non fanno nulla che debba e possa considerarsi eterno. 

L’Europa non è un’”espressione geografica” - come moltissimi vorrebbero far credere - ma è stata fondata dal “Quo vadis, Domine”, che San Pietro rivolge sulla Via Appia a Cristo e dalla risposta di Cristo: “Vado a farmi crocifiggere per la seconda volta”. E’ Stato Cristo a scegliere Roma come sede della Sua Chiesa e a scegliere l’Europa come luogo principale in cui si instaurasse il Suo Regno anche su questa Terra. L’Europa è diventata, negli ultimi tre secoli, la culla del laicismo più bieco e sfrenato, a partire dalla Rivoluzione Francese, di origine massonica, immanentistica e panteistica. Ha rinnegato le sue radici cristiane ed ha operato attraverso elites di potere e di sottopotere e a gruppi finanziari ed economici che hanno imposto scelte dissennate non solo di carattere economico, ma su tutti i piani del vivere civile. Jacques Attali, membro del Gruppo Bildeberg, colui che si vanta di aver “creato” il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, ha detto l’altro giorno, durante una conversazione con Mario Calabresi, direttore di "Repubblica", al Salone del Libro di Torino: “Salvini e Di Maio devono rassicurare l’Europa”. Quale Europa si dovrebbe rassicurare? Quella che egli stesso descrive: “Quando si sorpassano i 60-65 anni, l’uomo vive più a lungo di quanto non produca e costa caro alla società. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle nostre società future. Il diritto al suicidio, diretto o indiretto, è perciò un valore assoluto in questo tipo di società. Macchine per sopprimere permetteranno di eliminare la vita allorché essa sarà troppo insopportabile, o economicamente troppo costosa” (Jacques Attali, “La médicine en accusation“, in AA.VV., L’avenir de la vie, Seghers, Paris 1981, pp. 268-274). Di quest’Europa e delle sue elites, non abbiamo nulla da difendere. Fanno solo ribrezzo e pena.

Le questioni relative al programma di Governo che pone Salvini (il rapporto con l’Europa, la giustizia, i migranti, che stanno trasformando l’Italia in un “villaggio musulmano”, come ho tentato di descrivere nel mio ultimo libro, “Eurislam”, la sicurezza, le infrastrutture, che significa anche trovare il denaro per impedire che ai nostri figli che vanno a scuola cadano i tetti delle aule in testa, come Salvini giustamente ha detto), sono questioni serie e decisive per la vita delle persone, al pari dell’esistenza di 10 milioni di poveri, tra i quali milioni di bambini, di cui nessuno si occupa, così come per alcuni decenni non ci si è occupati del sostegno economico alle famiglie, della natalità (un Paese muore perchè non fa figli, non per ragioni economiche, che sono la conseguenza della mancanza di valori etici e morali), della cultura e della scuola, quasi totalmente asservite all’ideologia comunista, sconfitta dalla storia.

La sera del 4 marzo, avevo scritto che l’unico Governo politico possibile era quello LEGA-M5S. Ne sono ancora convinto, a maggior ragione oggi, pur sapendo che il M5S ha elementi di carattere demagogico e populista che lo rendono di per sé pericoloso e sotto molti aspetti funzionale al potere. La “garanzia” era ed è Salvini. Il potere teme le sue idee e la politica, perché sa che fa sul serio, con l’intento di cambiare l’Italia. Dico di più: Giorgia Meloni, dopo il discorso in cui Salvini l’ha ringraziata ed ha ribadito che non solo rimane nell’alleanza di Centrodestra, ma ne è il leader, dovrebbe riflettere bene prima di rilasciare dichiarazioni che vengono strumentalizzate dall’informazione. Di Berlusconi non dico nulla: è sufficiente quello che avrebbe dichiarato lui, dopo la “riabilitazione”: "Partano pure, poi li faccio schiantare". Ha ragione Toni Servillo, che dice: "E' come nel film: un corpo politico che si crede eterno". Salvini non andrà a schiantare. Le sue qualità, piaccia o non piaccia, sono quelle di uno statista, che l’Italia non conosceva da qualche decennio. Aggiungo, infine, che con il suo comportamento politico Matteo Salvini sta ogni giorno di più onorando il giuramento che durante la campagna elettorale ha fatto sul Vangelo e sul Rosario. Non è cosa di poco conto, in un Paese del tutto scristianizzato come il nostro. Onore, quindi, a Matteo Salvini.

62 commenti:

Alfonso Aliberti ha detto...

Onore e lunga vita a Salvini. La Madonna lo protegga e lo guidi sempre, senza che mai smarrisca la diretta via nella selva oscura della politica. Un solo consiglio fraterno al nuovo leader: prima di uscire, bada a spazzare bene la giacca, che non ci rimanga la forfora berlusconiana e bossiana!

Silente ha detto...

Sono perplesso. Molto perplesso. Condivido alcune delle affermazioni di Danilo Quinto, sia quelle di stima a Salvini, sia quelle riferite alla necessità di evitare (ma non ad ogni costo) un ipocrita "governo del Presidente" che sia "tecnico", di "tregua", "neutrale" (un non senso politico, inesistente in natura). Ma l'accordo (il contratto! Oh quanto avrebbe da dire il compianto Prof. Miglio sull'uso di questo termine) tra cinquestelle e Lega, no, non mi convince. Non solo per motivi politici, ma soprattutto antropologici. La Lega è votata dal ceto medio operoso del nord, che odia assistenzialismi, sprechi, velleitarismi, avventurismi, statalismi, vuole rispetto per il guadagno onesto, per i diritti acquisiti, come quello delle pensioni, se derivanti da contributi pagati una vita. Vuole efficienza, basse tasse, opere pubbliche che ci portino a livello d'Europa. Vuole scelte rispettose del diritto naturale e non disgustosi ideologismi omosessualisti. I cinquestelle vengono dai centri sociali, dai terroristi No Tav, No Tem, No Tap, no tutto, dal ribellismo (talvolta anche violento) che alligna nelle suburre della politica. Sono fanaticamente ecologisti, vogliono quella rovinosa e suicida scelta della "decrescita felice", sono contrari alle necessarie opere pubbliche. Sostengono un provvedimento, come quello del "reddito di cittadinanza", che è un incentivo alla fannullaggine e al parassitismo sociale. Pagato da una rapina nei confronti delle persone perbene. Nei comuni governati dai rossi, hanno appoggiato vergognose delibere antifasciste e antirazziste volte ad impedire il legittimo diritto di espressione (e Fratelli d'Italia dovrebbe tacere se Salvini si allea con costoro?) A Roma i cinquestelle hanno censurato, per ben due volte, manifesti cattolici contro l'aborto. Come può, un cattolico, una persona di destra, anche solo un generico conservatore, semplicemente pensare di allearsi con costoro?
Stimo Danilo Quinto, anche per la sua storia personale, e mi piacerebbe una sua risposta.

Silente ha detto...

Chiedo scusa: rimando il mio posto. Quello di prima era privo di firma.

Voglio sottrarmi e sottrarvi alla dittatura della cronaca politica con, ancora una volta, un consiglio librario. Molti di voi conoscono Pucci Cipriani, tradizionalista cattolico, generosamente impegnato in politica (con la "vecchia" DC, quella anticomunista e ragionevolmente - non sempre - perbene, con i monarchici, con il MSI), animatore del convegno annuale di Civitella del Tronto che ricorda l'ultima resistenza borbonica contro gli invasori piemontesi, liberali, massonici e anticlericali, docente, scrittore, giornalista e polemista, promotore di S. Messe di sempre, combattente indomito contro il dilagante progressismo cattolico.
Pucci Cipriani ha recentemente pubblicato Dal natio borgo selvaggio, edito da Solfanelli (Dio benedica e conservi editori come questi).
E' ben più di un libro di semplice memorialistica (che comunque non è una letteratura minore): è un commovente grido d'amore per la sua terra, la sua Fede (il sottotitolo è: Quando ancora c'era la Fede e si pregava in latino), la sua storia, per la difesa della Tradizione, della famiglia, della cultura e dell'educazione classica (le sue parole contro il famigerato don Milani valgono, da sole, il costo del libro).
Il libro fa seguito ad altri suoi testi, tra cui: L'altra Toscana: diario di un conservatore e, ancora: La memoria negata. Appunti per una storia della tradizione cattolica in Italia.
Pucci Cipriani è iscrivibile a quel nobilissimo filone del cattolicesimo tradizionalista toscano dei Tozzi, dei Papini, dei Giuliotti, dei Mordini fino a Cardini (quando non imbizzarrisce).
Gran bel libro. Acquistatelo, leggetelo, regalatelo, propagandatelo. Abbiamo poche armi nel mondo. Quelle poche, usiamole.

Vincenzo ha detto...

Lega e M5S hanno il diritto - lo ribadisco, il diritto; numeri alla mano hanno una maggioranza in entrambi i rami del Parlamento - di costituire un Governo e di governare questo nostro paese. Per anni - me ne vengono in mente 25, così di getto - ci siamo sorbiti, a livello politico, ogni schifo (mi si passi il termine poco elegante) possibile, non vedo perché Salvini e Di Maio non debbano provare a governare per cercare di fare qualcosa di buono per questo paese! Da subito dopo le elezioni, anch'io ho sempre pensato che fosse l'unico Governo possibile, ed anzi speravo che all'interno ci fosse anche la Meloni, perché le donne in politica servono tanto e sono spesso più brave e capaci degli uomini. Mi dispiace solo che in FdI ci siano troppi "berlusconiani" che ancora sono troppo a lui "attaccati". Il che non depone bene per la Meloni, anche se so che magari questo mio pensiero non sarà da molti condiviso. Io, purtroppo, finché ci sarà questa "zavorra" politica rappresentata da Berlusconi, dubito che questo paese possa risanarsi, perché troppi sono gli interessi che fanno capo a questo soggetto! Spero di non essere stato offensivo e di non aver urtato la sensibilità di alcuno.

Anonimo ha detto...

Caro Silente, hai "sprecato" tante parole per dire, semplicemente, che i 5 stelle sono incompatibili con il cattolicesimo.
Bastava una parola: anticattolici!
Ovviamente, lo dico a scanso di equivoci, condivido il tuo giudizio su di loro. Non posso dire la stessa cosa riguardo Cardini che,oramai, ê lontanissimo da una autentica visione cattolica.
Antonio

Catholicus ha detto...

Concordo anch'io pienamente con Silente e con l'Anonimo 15:55, ritenendo i pentastellati peggiori degli estremisti di sinistra, rispetto ai quali essi sono ancora più a sinistra e più fanatici. No, proprio no, non mi ci sarei mai alleato. Temo che Salvini finisca per fare una brutta fine con loro: perderà in sacco di voti, i cattolici non glie lo perdoneranno. Mi spiace, speravo tanto in lui, nel suo giuramento (corona del Rosario alla mano) di governare rispettando i valori del Vangelo, ma con quella gente lì non gli sarà possibile (avevamo presentato addirittura un progetto di legge per il matrimonio tra specie diverse, cioè tra esseri umani e cani, gatti, criceti: ma si può stare con loro?).

Silente ha detto...

Caro Antonio
grazie per avermi accusato di sprecare parole. A casa mia si chiama "argomentare".
Riguardo a Cardini, si vede che non ha notato il mio inciso: "quando non imbizzarrisce". E' un discorso complesso: spesso non sono d'accordo con lui, con il suo accentuato bergoglismo e i suoi, talvolta livorosi (ma è toscano...) attacchi ai cattolici conservatori. Ma, come dicevo, è un discorso complesso (come tutte le persone intelligenti, Cardini ha un pensiero, appunto, complesso, articolato e talvolta persino contraddittorio)che attiene al suo "socialismo" politico, più che giustificato se riferito a una visione anticapitalista e antiliberale, che, almeno in parte, condivido. Poi, talvolta deraglia. Ma rimane un grande storico, un grande saggista e, l'ho conosciuto, una gran bella persona. Quindi, un po' di rispetto, please.
Le dedico l'incipit di uno dei suoi ultimi libri: Gesù, la falce, il martello, edito nel 2017 da La Vela: "Sono da quando avevo meno di vent'anni, resto, rimarrò per sempre un cattolico tradizionalista. Il mio livre de chevet è il saggio di Carl Schmitt dedicato a Donoso Cortés. Ormai da molti anni visito ogni volta che posso la Kapuzinergruft di Vienna per rendere omaggio al "mio" imperatore Francesco Giuseppe. Amo l'ordine, la gerarchia, la disciplina. Credo molto più nei doveri che non nei diritti.. Chapeau. Io continuerò a leggerlo, a stimarlo e a volergli bene, sia pure talvolta scuotendo la testa per i suoi bergoglismi e castrismi.

Danilo Quinto ha detto...

Rispondo a Silente, che così cortesemente chiede un mio giudizio sulel sue considerazioni. Ritengo che il M5S - oltre ad essere stato utilizzato dal potere, in questi anni, forse in modo inconsapevole, per incanalare in senso "democratico" un enorme disagio sociale, che poteva e potrebbe sfociare in una rivolta (per fame e povertà) - abbia una visione della realtà di carattere populista e demagogico, che è di per sè pericolosa, perchè si fonda sulla menzogna. Basta considerare il loro "cavallo di battaglia" dell'antipolitica, che fa l'economia di dire la verità sui 160 miliardi di corruzione all'anno, che costituiscono il tumore di questo paese e di cui è responsabile buona parte della cosiddetta "società civile", attraverso gli appalti e subappalti. E' anche vero che in Parlamento il M5S, più volte, ha concorso all'approvazione di leggi anticristiane. Da questo punto di vista, però, mi chiedo: che cosa hanno fatto i parlamentari che si autodefiniscono cattolici? Si sono forse dimessi? Hanno lasciato il loro incarico per una forma di protesta estrema? No, hanno fatto un'opposizione di facciata, inconcludente e complice. La scristianizzazione investe tutti gli ambiti del vivere di questo tempo feroce e tutti i "soggetti" che sono in campo.
A mio parere, la "garanzia" politica del Governo che si sta per varare (sempre che qualcuno non voglia, all'ultimo momento, evitare che si formi, intervenendo sul nome del premier che si andrà a proporre, sui nomi dei ministri e addirittura sul programma, di cui è competente solo il Parlamento) è Matteo Salvini. Il potere, quello delle consorterie massoniche e finanziarie - europee e italiane - quello dei giornali e delle testate televisive che quasi all'unisono sono "contro", ha paura della Lega, non del M5S. Ed ha paura di Salvini, non di Di Maio, perchè il potere è intelligente ed ha capito che ci troviamo di fronte ad un politico che "vale" coloro che erano sulla scena politica di trent'anni fa, destinato a far aumentare i consensi del suo partito in modo esponenziale nei prossimi mesi. Vedo in Salvini - posso sbagliarmi, certo - una persona che si è formata alla luce dei valori cristiani. Questa sua appartenenza opera in lui, nel modo in cui si esprime, nelle scelte che compie e nel modo in cui si comporta. Senza infingimenti. E' un testimone fedele della universale cattolicità a cui appartiene. Questo, personalmente, mi basta.

Alfonso Aliberti ha detto...

"Un primo passo bisogna pur farlo quando si intraprende un viaggio, lungo o corto che sia!"
Sì, sì, associamoci ai "poteri forti, Ue, finanza etc a criticare questo governo affinché fallisca." E poi?
Citazione: "Non è ancora nato ma il futuro governo M5S-Lega ha già generato la paura dei mercati, i rimproveri della Ue e il rialzo dello spread. Segnali inequivocabilmente positivi in ottica sovranista, che generano simpatie anche oltre i partiti di riferimento di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. E’ il caso di CasaPound, che attraverso il segretario nazionale Simone Di Stefano ammette di guardare “con interesse” alla formazione del nuovo esecutivo giallo verde, pur ribadendo la distanza sulle questioni fondamentali come l’italexit e l’uscita dall’Euro. Qual è l’idea di CasaPound rispetto alla bozza di contratto di governo M5S-Lega? Sta nascendo un esecutivo “sovranista”? La formazione di questo nuovo governo sta facendo arrabbiare tutti: tra commentatori e opinionisti siamo quasi al terrore. Assistiamo al rialzo dello spread, al calo delle borse, ad economisti come Cottarelli che paventano l’ipotesi di soldi che non usciranno più dai bancomat se si opereranno determinate politiche…insomma le classiche minacce. Segnali che la direzione intrapresa è quella giusta? In questo senso sì, ma è chiaro che poi andrà misurato nei fatti. Sul programma si possono scrivere tante belle cose, altro è attuarle una volta al governo. Sappiamo che all’interno di M5S e Lega poi, ci sono poteri che spingono in un’altra direzione. Però ecco non ci mettiamo insieme a poteri forti, Ue, finanza etc a criticare questo governo affinché fallisca. Noi vogliamo sempre il bene dell’Italia."
https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/di-stefano-governo-m5s-lega-ha-buone-potenzialita-ma-serve-molto-piu-coraggio-85530/

Silente ha detto...

Mi spiace molto per gli amici di Casa Pound, che stimo, ma i cinquestelle non sono affatto sovranisti. Non hanno mai combattuto contro la dittatura europoide, anzi si sono affiliati ai liberal-democratici dell'ALDE. Si rifanno a un generico ribellismo plebeo, guardano a una canaglia come Rousseau, che voleva instaurare un totalitarismo dittatoriale e crudele, come a un ideologo ispiratore. Come ho già avuto modo di dire, sono di ultra-sinistra, favorevoli alle ideologie abortiste (la Raggi lo ha dimostrato con le sue censure), all'omosessualismo, all'eutanasia, alla dittatura LGBT e al genderismo. Hanno appoggiato le mozioni antifasciste e antirazziste in molti comuni. Perché diamine Salvini dovrebbe allearsi con costoro?

Ultim'ora: Di Maio e una sua accolita, attivista NO TAV in Val di Susa, hanno confermato che, loro al governo, la TAV non si farà. E' il primo passo di quella che loro, assieme ai loro amici ecologisti, definiscono la "decrescita felice", fatta, in realtà, di dittatura ecologista, di blocco delle opere pubbliche, ostilità e divieti verso gli automezzi privati, devastazione ambientale grazie alle pale eoliche, razionamento dell'energia, povertà diffusa, comunismo dei beni, viaggi proibiti, kilometro zero obbligatorio. Questa è la "decrescita felice": in nome della Dea Gaia così cara a Casaleggio. E gli elettori di Salvini, in stragrande maggioranza di destra e cattolici, dovrebbero approvare simili schifezze?

Anonimo ha detto...

Attali ha 74 anni.... cosa aspetta a dare il buon esempio?

Anonimo ha detto...

https://www.facebook.com/notes/mons-mario-oliveri/per-il-rinnovamento-religioso-e-morale-del-popolo-italiano/10160546290670158/

...Illumina Signore gli occhi della nostra mente con la luce della fede, con la luce della Tua Divina Rivelazione perché ricuperiamo la dignità del vivere cristiano nella vita personale, famigliare, sociale....

...Ti supplichiamo o Signore che la nostra Italia non sia governata da chi ha un’errata concezione dell’uomo e dei suoi destini, da chi non sa riconoscere che tutto viene da Te...

Marco Toti ha detto...

la TAV non si farà

Meno male. Non so Silente, ma io oontinuerò a dormire sonni tranquilli.
Ci spieghi poi, Silente (perché non si firma con nome e cognome?) con chi dovrebbe fare il governo Salvini: con la libreria Ritter?

Alessandro ha detto...

Scusate, ma trovo sia sterile il cercare di mettere come pregiudiziale i valori non negoziabili, perché ciò ci porterebbe solamente al rinunciare alla politica, e poi al voto, dando spazio ai veri nemici, che anche per questo hanno fatto dell'Italia quello che hanno voluto. Trovo addirittura dannoso si faccia lo scrutinio ai personaggi politici pretendendo da loro tutte le virtù cristiane, almeno nelle dichiarazioni; ciò ha portato moltissimi a sbagliare votando per Adinolfi solo perché ha saputo battere sul tasto retorico di "noi cristiani, senza compromessi"...
Sono del parere che non dobbiamo pretendere niente da nessuno, ma accettare i politici per quello che sono e soprattutto per ciò che possono fare. Trovo che l'Italia sia in una condizione di estrema emergenza e che i cattolici, i cristiani, e gli uomini di buona volontà debbano trovarsi concordi nel combattere l'avversario politico che attualmente è l'Unione Europea, in pratica divenuta un'arma in mano al demonio per distruggere il Cattolicesimo - si noti il singolare accanimento contro l'Italia - e distruggerlo nelle radici più profonde. Chi non ha capito niente e continua a vaneggiare sul "sogno europeo", su l'"euro che ci ha dato la pace" è solo vittima della disinformazione dei media mainstream che non casualmente adesso sono uniti contro il governo che sta per nascere. Certo che i valori non negoziabili devono essere una nostra preoccupazione, ma adesso abbiamo i nostri connazionali, amici, fratelli, che stanno soccombendo, che si stanno impoverendo, che stanno perdendo il lavoro, la dignità la tranquillità. Non possiamo far passare tutto questo in secondo piano; abbiamo di fronte una grande opera di misericordia corporale, tanto grande quanto elementare da discernere, e non possiamo tirarci indietro. Nostro dovere è conoscere le cose, innanzitutto, e cercare di fare il meglio possibile, concretamente, con quello che abbiamo. A tale scopo ho raccolto le mie riflessioni su un modesto videoblog, unireipunti.info .Adesso abbiamo Salvini, come giustamente nota il caro Danilo, bene! Ma Salvini è divorziato; e allora che facciamo? Inoltre Di Maio è un voltagabbana incolto teleguidato dagli amici di Attali. Lo so, perfettamente. Di fatto adesso, con questa bizzarra coalizione possono andare avanti ottimi personaggi, che possono mettere mano alle cause più scottanti della volutamente indotta povertà degli italiani; e hanno già cominciato ad agire. La Commissione Speciale (che di fatto fa le veci del governo) per mano di Borghi e Bagnai ha già di fatto rigettato il DEF proposto e ratificato da Padoan (con una IVA al 25% e altre oscene soluzioni tutte studiate per affossare ancora l'Italia) inoltre Bagnai ha presentato una proposta per azzerare l'iniqua riforma di Renzi sulle BCC. Questo sono segnali di grande speranza! Bene ha fatto Simone Pillon a candidarsi nella Lega e appena eletto ha messo mano e ha fatto una interrogazione parlamentare contro la stregoneria nelle scuole e promette di dare battaglie sui temi più scottanti. Il cristianesimo è il sale della terra, e i cristiani sono capaci di influenzare l'ambiente dove vivono. Dunque, credo che siano utili non utopici partiti cristiani, ma cristiani veri che si inseriscano nel tessuto politico per dare il loro contributo. Chiaro che io spero, vivamente, che quella creatura inquietante del M5S possa essere ammansita da quelli bravi che militano nella Lega; cristiani ce ne sono diversi. Uomini di buona volontà, mi pare, molti. Fra cui, appunto, Salvini.

Anonimo ha detto...

A Napoli migliaia di migranti scuri in volto (e anche nelle altre parti del corpo) hanno sfilato brandendo cartelli anti-Salvini.
Siamo vicini al punto di non-ritorno. Chiunque si opponga è benvenuto.
PS. Cardini è favorevole all'immigrazione selvaggia. E' straordinario come tanta cultura specialistica impedisca a volte di vedere la semplicità. Chissà se Prodi, a cui due zingare hanno rubato in casa, è adesso favorevole al piano di Salvini di riduzione dei campi nomadi.

Aloisius ha detto...

Condivido quasi tutto delle riflessioni, sempre erudite e cristalline, di Silente (che ringrazio anche per la sempre gradita segnalazione del libro).
Il ritratto che fa dei Cinque Stelle è perfetto, così anche quello della Lega; giusto quanto osserva sulla incompatibilità tra i due e, di conseguenza, l'approvazione del dissenso della Meloni (che ho anche votat), la quale, con coerenza, ha preso le distanze da questo governo precisando che il sostegno dei FDI era condizionato al governo con il centro-destra.

C'è però da osservare che in un sistema parlamentare come il nostro, con questa legge elettorale, se non si raggiunge una maggioranza assoluta e si vuole dare un governo al Paese, si deve per forza raggiungere un accordo con le forze antagoniste e "vincenti", nel senso di aver preso singolarmente piu' voti.

In questa situazione il centro-destra può governare solo in tre modi:
1. andando in cerca di voti dei singoli parlamentari in parlamento (sistema che non mi piace affatto perche' si presta a deprecabili mercanzie con personaggi insignificanti che diventano improvvisamente aghi della bilancia);
2.trovando un accordo di governo con forze nemiche e incompatibili, scegliendo tra il 5S e il PD.

Sul punto Silente dice: "Perché diamine Salvini dovrebbe allearsi con costoro?", riferito ai 5S.
Ed e' verissimo.
Ma c'e' secondo me un equivoco, in quanto usa secondo me erroneamente, il termine "alleanza" (altri usano addirittura di "inciucio", tradimento del proprio elettorato)

Tuttavia non si tratta di questo, ma solo di un accordo tra forze e interessi in conflitto per governare il Paese, non avendo nessuna delle forze in campo una maggioranza per farlo da sola e secondo il proprio programma.
Questo va sempre venuto presente.

Il concetto di contratto - che come evidenziato giustamente da Silente, non e' certo un invenzione dei 5S - è il più adatto, consistendo in un accordo tra interessi contrapposti e in conflitto tra loro, su punti specifici.

Se dopo tutto questo teatrino a cui abbiamo assistito, Salvini avesse rifiutato l'accordo di governo con i 5S -peraltro alquanto precario e tutto da verificare ! - riaffermando incompatibilità esistente tra i due, si sarebbe tornati al voto.

Quindi la domanda e':meglio il nuovo voto?
Oppure l'unica possibilità di governo tra gli unici due partiti in grado di farlo per numero di voti, (peraltro senza un sistema maggioritario che i partiti, a quanto pare, non vogliono)?

Su Salvini condivido l'opinione di Danilo Quinto, come anche di Silente; stimo molto Salvini per gli stessi motivi da loro indicati e la scelta che ha fatto è molto difficile, coraggiosissima e rischiosa, soprattutto con quella volpe di Berlusconi, piu' inaffidabile che mai, pronto a fargli le scarpe piu' dei nemici esterni.

Personalmente avrei preferito il rifiuto di Salvini, una nuova legge elettorale con il sistema maggioritario alla francese e nuovo elezioni.

Ma siccome i nostri politici preferiscono un sistema che ammette più persone possibili a quel lauto pranzo che è il potere, non mi resta che dare tutto il mio sostegno morale e spirituale a Salvini. Che Dio lo assista.

irina ha detto...

"...1. andando in cerca di voti dei singoli parlamentari in parlamento (sistema che non mi piace affatto perche' si presta a deprecabili mercanzie con personaggi insignificanti che diventano improvvisamente aghi della bilancia)..."

Volendo tutto si presta a deprecabili mercanzie, anche un matrimonio. Quello che la parte sana del centro destra dovrebbe sì, cercare son appoggi esterni di 'simili', in particolare su i valori non negoziabili. Queste affinità si desumono, a mio parere, più dalla biografia conosciuta delle persone che dalle loro dichiarazioni pubbliche o dal curriculum.
Ferma restando la fedeltà al patto, conoscendo questo spaccato, che può esistere anche all'interno del Movimento 5 Stelle,si affronterebbe il presente ed il futuro, con la consapevolezza che tanti cuori battono all'unisono,oltre gli schieramenti divisori che la legge elettorale ha voluto porre in essere.
E' certo che ci troviamo in un frangente completamente nuovo, potrebbe essere una nuova liberazione, incruenta questa volta, dove gli Italiani agiscono e pensano da Italiani , con una lingua comune, una comune storia, dolorosissima, che li ha visti servi, signori,traditi e traditori. La iattura di questa legge elettorale potrebbe essere l'inizio di una consapevolezza italiana che attraverso le maglie della rete, gettataci sopra, si libera dei traditori, dei corrotti, dei furbetti, di tutti coloro che del Buon Governo se ne sono fatti un baffo per favorire se stessi e le loro clientele e dice loro: Pentitevi!
Potrebbe essere, se siamo in grado di dire: questa è la nostra storia, di questa non mi vergogno, questa cercherò di migliorare con tutte le mie forze, secondo onestà con la mia mente e con i miei costumi. Onestà splendente dalle vite dei nostri Santi.

Anonimo ha detto...

E se invece ce la facessero a dare una svolta a questo Paese? Ormai da 10 giorni si assiste a un crescente aumento del fuoco di sbarramento contro il possibile governo “gialloverde” al quale viene imputato ormai di tutto; dal crollo in borsa alla crisi del Monte dei Paschi, dal revanscismo neofascista ai reumatismi per il maltempo. Oggettivamente le perplessità non mancano e alcune improvvide uscita di qualche esponente poteva essere risparmiata, però la foga con la quale le grandi firme della stampa nazionale si vanno avventando contro il tentativo delle due sole forze uscite vincenti dalla consultazione elettorale del 4 marzo fa pensare.

Intanto non si capisce cosa si vorrebbe al posto della soluzione alla quale stanno lavorando Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Le due sole alternative possibili sono l’ennesimo governo con dentro tutti oppure le elezioni. La prima ipotesi darebbe il colpo di grazia alla residua credibilità del sistema politico dato che sarebbe inevitabile per gli elettori considerare che comunque si esprimano nelle urne poi il Palazzo fa quel che vuole; la seconda porterebbe un’incertezza anche più grande delle attuali ventilate ipotesi di programma e soprattutto non offrirebbe (grazie a una demenziale legge elettorale) alcuna certezza sul fatto che ne scaturirebbe un nuovo e più solido equilibrio.

E poi mi vien da chiedere: perché Lega e Movimento 5 stelle non possono provare a governare? “Faranno danni!” si dice e si scrive con ponderosa serietà. Eh sì, in effetti il Governo Berlusconi che ci hanno condotto sull’orlo della bancarotta in virtù di misure di finanza creativa erano una certezza di stabilità, il Governo tecnico di Mario Monti che ha massacrato cittadini, creato l’ancora irrisolto problema degli esodati e sottratto la giusta pensione a migliaia di italiani è stato un toccasana. E che dire delle prodezze di Matteo Renzi? Uno buono solo a giocare con le slides, a battere i pugni in casa e baciare pantofole in Europa, uno capace di affossare la fiducia nel sistema bancario italiano firmando in un quarto d’ora il decreto del 22 novembre 2015 senza nemmeno rendersi conto delle conseguenze; “salvabanche” l’aveva chiamato, esattamente come la “buona scuola“, il “Jobs act” e gli altri slogan vuoti di contenuto e perniciosi nella sostanza che hanno accompagnato la sua parabola politica fortunatamente discendente.

Insomma non è che chi ha preceduto Salvini e Di Maio abbia brillato nella conduzione del Paese o abbia varato misure salvifiche e rigeneranti. Mi pare, a ben guardare, che sia stata una sciagurata gara a chi fa peggio. Il 4 marzo gli italiani hanno dimostrato che la fedeltà alle scuderie che ha accompagnato per 60 anni le dinamiche elettorali nel nostro Paese non c’è più. C’è invece, e forte, la voglia di provare a cambiare.
Anche l’Istat pochi giorni fa ha fotografato un’Italia ferma, con l’ascensore sociale bloccato. La gente si è stufata dei salotti che si autogiustificano e si automagnificano e anche di tutte queste trombe che annunciano un diluvio che con ogni probabilità non verrà mai. E se invece ce la facessero?
Paolo Galletti

Marco Toti ha detto...

Io credo che siamo in un tale stato di necessità che è necessario sperare in un miracolo: ossia che i 5s rinsaviscano e che Salvini riesca a fare almeno la metà di quanto ha promesso. Per questo l'ho votato, per stato di necessità. Non ne ho una grande impressione, ma il suo programma mi ha convinto, ed è affiancato da due eccellenti economisti.
Inutile fare i distinguo che tutti conosciamo, caro Silente, per mostrarsi più fascista degli altri. Oggi le questioni --lo dico io che sono sempre stato tacciato di "idealismo" -- sono più che concrete: immigrazionismo, euro, etc. A tutto ciò si deve reagire. Tra l'altro, su questi temi la posizione dei 5s è oscillante, e la Lega potrebbe riportarli alla ragione.
Come giustamente dice Quinto --secondo me esagerando sul "Salvini cristiano"--, questo "contratto" ha almeno evitato un governo tecnico o neutrale. Ossia un altro colpo di stato finanziario. Non è poco, conisderato che il secondo pericolo, sventato dai risultati delle elezioni, era una alleanza PD-FI.

Silente ha detto...

Grazie molte a Marco Toti per aver fatto pubblicità alla Libreria Ritter (Spazio Ritter), dell'amico Marco Battarra, sita a Milano, in via Maiocchi 28 (nel cortile), quasi d'angolo con Viale Abruzzi. E' una delle pochissime librerie ancora libere, ove trovare testi spesso non sempre reperibili, già bruciata per ben due volte dai "sinceri democratici". A proposito: l'ultimo libro di Danilo Quinto, Eurislam - L'invasione dell'Europa e la caduta dei valori occidentali, Arkadia editrice, che consiglio a tutti, l'ho trovato lì. Si trovano anche i libri di don Nitoglia
P.S. I motivi per cui mi firmo come Silente e non il nome e cognome, sono evidentemente fatti miei.

Anonimo ha detto...

Salvini non andrà mai al governo, casomai i 5stelle foraggiati dalla Casaleggio and co. a sua volta ben nutrita da Soros ed affini, la TAV non si farà, ormai è tardi, Putin ha fatto costruire un ponte sospeso lungo 19 km. in Crimea, in meno di 2 anni l'opera è stata completata ed inaugurata, dello stretto di Messina si parla da 40 anni, si sono spesi più soldi in vani progetti che,se si fossero spesi davvero per il ponte, sarebbe finito da un pezzo. L'Italia finirà come la Grecia in perpetua schiavitù politico-finanziaria della UE e sprofonderà sempre più, spiace dirlo, ma bisogna essere più realisti del re, se proprio vogliamo farci del male, el Presidente formerà un governo tecnico come piace a lorsignori con programmi pre-scritti e pre-organizzati, miseria alle porte, l'ultimo nome che circola sul premier è Rossi, CEO Bankitalia.......Lupus et Agnus.
P.S. date un'occhiata ai nomi dei nuovi cardinali........la dice lunga.

Anonimo ha detto...

A proposito di Monte dei Paschi, si legge nel sito di Blondet che in quattro anni di governance PD il valore di una sua azione è passato da 1400 a 2 euro (sì, due), e Padoan, ministro dell'Economia e Finanze dal 2014, ha la faccia di rimproverare alla Lega di averne fatto scendere il valore da 2 a 1,91 !

Anonimo ha detto...

La neolingua anglofona turbocapitalistica lo chiama spread: in realtà è la reazione organizzata della classe dominante apolide-finanziaria allorché le masse nazionali-popolari votano altrimenti rispetto ai suoi desiderata.
Diego Fusaro

Rr ha detto...

Silente,
d’accordo su tutto, ma non credo che Casa Pound pensi seriamente che i 5 Stelle siano sovranisti. Credo li stiano aspettando al varco, loro e Salvini, per vedere cosa effettivamente faranno, contratto ufficiale o no.
Io non sono affatto sicura che Mattarella non li stopperà, e non farà un esecutivo suo.
A quel punto, meglio nuove elezioni.

Sul ponte in Crimea: a parte tutto, è molto più facile costruire un ponte tra una terra ferma ed una sua penisola, che non un ponte su uno stretto di mare noto fin dall'antichità per le sue acque procellose. Anche se, sec.me, il Ponte sullo Stretto andava costruito, eccome. Ma lo v Berlusconi, quindi, era “il male assoluto”.

PS: interessante osservare come ora molti opinionisti cattolici sembrano disposti ad allearsi anche con il diavolo, purché dall’altra parte ci sia Salvini, mentre per anni hanno demonizzato lui, Berlusconi, Meloni, ed ancor oggi demonizzano tutto ciò che è appena un po’ più a destra della Lega. Forse, se fossero stati meno schizzinosi anni fa, ed anche il 4 marzo scorso, ora non avremmo i 5 Stelle.

L’Italia non è indipendente dal Risorgimento. È da allora come un cavallo, a cui il padrone lascia ogni tanto le briglie un po’ sciolte cosi da lasciarlo pascolare meglio, la’ dove il padrone vuole naturalmente. Ma appena il cavallo pensa di far di testa sua, e pascolare la’ dove non puo’, ecco che il padrone stringe e tira le briglie, eccome le stringe: a volta ci bombarda, a volte ci fa saltar per aria, a volte ci “mafizza”, a volte ci “spreda”.

Rr ha detto...

Lupus,
letti, letti: bisogna pur premiare chi ti ha posto sul trono, no ?

Rr ha detto...

Mattarella la tirerà in lungo il più possibile, in attesa che i PD si decidano per i 5Stelle.

Anonimo ha detto...

Caro Silente, riesci sempre ad equivocare le mie parole. La mia era proprio una battuta per avallare le tue critiche ai 5 stelle, che condivido infatti,dopo, lo anche detto. Rileggiti con attenzione il mio post, in futuro farò attenzione a non fare battute.
Su Cardini, invece, continuo a non pensarla come te. Il fatto che attacchi i conservatori è solo perché lui è un progressista e, molto probabilmente, li confonde con i "tradizionalisti".
Ho capito che non era cattolico molti anni fa, quando a Radio Maria disse che cattolicesimo, protestantesimo e ortodossia sono complementari.
Questo per me non è un pensiero complesso ma, "solo", non cattolico.
In questo è, purtroppo, fin troppo coerente.
Spero di aver chiarito. Buona serata.
Antonio

Anonimo ha detto...

Noi vogliamo da loro la certezza che ci saranno anche quando tutti ci diranno di no. Perché ci diranno di no .

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_maggio_16/governo-borghi-nell-intesa-vogliamo-certezze-non-possiamo-ritrovarci-soli-quando-l-europa-dira-suoi-no-478514b2-58ca-11e8-a92f-c55317f6ffa7.shtml

Anonimo ha detto...

Macron: "In Italia forze paradossali al Governo, Mattarella manterrà l'Italia in Europa"
https://www.youtube.com/watch?v=FyaHBaJBkZM&feature=player_embedded

Il presidente la cui campagna editoriale è stata finanziata da Soros e dai Rotschild si permette di ingerirsi nei fatti interni al nostro Paese...

Silente ha detto...

Caro Antonio, per chiudere la discussione, almeno da parte mia, ripropongo e le ridedico le parole con cui Cardini apre uno dei suoi ultimi libri: Gesù, la falce, il martello, edito nel 2017 da La Vela: "Sono da quando avevo meno di vent'anni, resto, rimarrò per sempre un cattolico tradizionalista. Il mio livre de chevet è il saggio di Carl Schmitt dedicato a Donoso Cortés. Ormai da molti anni visito ogni volta che posso la Kapuzinergruft di Vienna per rendere omaggio al "mio" imperatore Francesco Giuseppe. Amo l'ordine, la gerarchia, la disciplina. Credo molto più nei doveri che non nei diritti. Se questo è un progressista...

Anonimo ha detto...

Secondo me hanno torto sia Antonio che Silente.
Cardini non è nè un tradizionalista né un progressista. E' uno studioso di notevole acume, e quindi consapevole della complessità della realtà. Tra l'altro, so per certo che frequenta assiduamente il nuovo ordine.

Anonimo ha detto...

Di chi è la colpa della nascita dell'ircocervo grillo-leghista?
Di quelli che negano l'emergenza sociale dell'immigrazione selvaggia.
Di quelli che negano l'insicurezza personale dei cittadini assediati dalla microcriminalità e dall'impossibilità di difendersi.
Di quelli che non ascoltano il grido di dolore delle aziende strozzate dalla tassazione e dagli adempimenti burocratici.
Di quelli che non vedono il degrado delle nostre città, delle stazioni, delle periferie.
Delle femministe che tacciono di fronte all'importazione di "culture" che considerano le donne inferiori, da stuprare e da nascondere sotto il velo.
Di quelli che non hanno ascoltato un pugno di liberali che indicavano la giusta strada dell'arretramento dello Stato dall'economia, la riduzione della spesa pubblica corrente, inefficiente, inefficace, clientelare e invece rafforzamento delle funzioni di base di controllo dei confini, della sicurezza e dell'ordine pubblico, dell'efficientamento e della riduzione dei tempi della giustizia (altro che prescrizione illimitata!) e la manutenzione e la creazione delle infrastrutture di base, strade, ferrovie, centrali energetiche, termovalorizzatori, ponti, dighe, reti ferroviarie e di telecomunicazioni.

Anonimo ha detto...

Caro Silente,la mia non voleva essere affatto una polemica. Non capisco perché non abbia detto nulla sulla prima parte della mia risposta. Che Cardini si definisca tradizionalista francamente non significa proprio nulla,almeno per me. Quelli che ridacchiavano quando don Fredo diceva di non credere al Credo si definiscono cattolici, niente di più lontano dalla verità.
Deve avere le idee un po confuse. ( mi riferisco a Cardini, sia chiaro)
Antonio

Anonimo ha detto...

"Non muove foglia che Dio non voglia", dice il proverbio. Perciò continuo a dire: Avremo il governo che ci meritiamo.
TEOFILATTO

Anonimo ha detto...

Lorenzo Fontana, uno dei due vice di Salvini, ha sempre partecipato alle marce per la vita, sin dalla prima, nel 2011. L’altro vice, Giancarlo Giorgietti, è stato tra i difensori dei diritti dell’embrione nel 2004, in occasione della legge 40/2004.

E’ bello constatare che le cose non sono cambiate: ieri entrambi erano alla marcia per la vita, con Jacopo Coghe, di CitizenGo, il senatore Pillon, già membro del Comitato Difendiamo i nostri figli di Massimo Gandolfini. C’era anche Giorgia Meloni, anche Lei ospite quasi fissa della manifestazione, già dal 2013, ed oggi più che ma impegnata sulla difesa di vita e famiglia.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=DQSvJ5wr5-c&feature=share

TRADITI, SOTTOMESSI, INVASI - Antonio Socci sul Rogo degli Euroscettici

Anonimo ha detto...

«Dopo l'esperienza Monti, insediato con il ricatto dello spread, che ha fatto aumentare il debito di 13 punti di pil, se gli italiani sono disposti a accettare questo ricatto, allora direi che se lo meritano. Ma io non credo che siano disposti. Lo spread non dipende dal Dio mercato, ma da come viene gestito dalla Bce, adesso è basso nonostante il debito sia più alto e questo vuol dire solo una cosa: che il costo del debito pubblico viene gestito dalle politiche monetarie della Bce. Uno spread che salisse sarebbe indicazione di un atteggiamento ingiustamente aggressivo della Bce nei nostri confronti.
Io ci ho messo la faccia: nel 2011 ho aperto un blog per dire che i salvataggi di Monti non ci avrebbero salvato e mi sono messo contro la Bocconi. Però nella vita ci vuole coraggio. La Grecia - ha rilevato l'economista - è stata messa in ginocchio perché ha votato in modo non conforme a quello che si aspettava l'Ue e, per rappresaglia, la Bce, Mario Draghi ha sospeso l'Ela (emergency liquidity assistance). A noi piace un sistema basato sulla cooperazione, non sulle ritorsioni.
Sono d'accordo che la modifica dei trattati è un percorso impervio perché richiede l'unanimità, ma il punto fondamentale è che queste regole europee non stanno funzionando. Per esempio: ieri Dombrovskis ci ha richiamato all'ordine: ora bisognerà anche dire chi è: Dombrovskis viene da un paese, la Lettonia, che ha meno abitanti della città di Roma.
Ora, dalla crisi del 2009 la Lettonia ha fatto scendere la disoccupazione facendola calare di circa quasi 10 punti percentuali. Sapete come? Facendo emigrare il 10% della forza lavoro lettone. Vogliamo questo?».

Alberto Bagnai, economista e senatore della Lega

Anonimo ha detto...

Se avessero/imo voluto , con tutti i soldi impiegati per dare la morte , quante strutture di supporto alla famiglia avrebbero potuto costruire ? Il fatto e' che non si e' reagito , che si e' trangugiato qualunque rospo girando pagina (come dicono in RAI ).

http://www.campariedemaistre.com/2018/05/marcia-per-la-vita-laborto-non-e-piu-un.html

Tgcom24 ha detto...

Governo, Mattarella convoca Lega e M5s per il tardo pomeriggio

Anonimo ha detto...

Ultim'ora, da conte (Gentiloni) a Conte 'professore', vi ricorda niente? Siamo già fritti in padella.......

irina ha detto...

« Ave, Regina caelorum,
Ave, Domina Angelorum:
Salve, radix, salve, porta
Ex qua mundo lux est orta.
Gaude, Virgo gloriosa,
Super omnes speciosa,
Vale, o valde decora,
Et pro nobis Christum exora. »

« Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Gioisci, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore. »

Magno di Borbone ha detto...

http://www.ilgiornaleditalia.org/news/home/897524/Salvini---Ringrazio-le-migliaia.html

Salvini mi stupisce ogni giorno di più.

Anonimo ha detto...

Mattarella mette il veto su Savona? Fa un errore grande che gli sarà rinfacciato. Savona è il più importante economista monetario italiano. Ha un curriculum da fare paura: scelto da Carli, ha lavorato con il Premio Nobel Franco Modigliani al MIT di Boston e ha collaborato con Modigliani al primo modello econometrico dell'economia italiana. E' stato in Bankitalia, è stato direttore generale di Confindustria, è stato ministro dal 1992 al 1994 nel governo Ciampi. E molte altre cose. Tra le quali, last but non least, ha insegnato anche all'Università di Perugia. Savona è un tecnico sopraffino, ma ha anche uno spiccato senso politico. In Europa lo temono, ha vaste amicizie internazionali, è ascoltato all'estero. E ha, come diceva di lui Indro Montanelli, "un caratterino". Non sarà docile come i predecessori, questo è sicuro. Ma non può essere l'Eurozona, dopo che l'Italia è stata ridotta al lumicino per errori anche propri, ma soprattutto per un pensiero economico mainstream tedesco che ha esportato solo deflazione in maniera egemone, a scegliere i ministri italiani. Ce li scegliamo da noi, non li sceglie né Berlino, né Bruxelles. Schauble, l'ex ministro tedesco, era inviso a molti Paesi dell'Eurozona, Italia compresa, ma nessuno ha osato porre veti alla Germania. Non è che i veti possiamo auto imporceli. Questa Europa egemonizzata in tale modo dalla Germania è ormai intollerabile. Le politiche tedesche hanno devastato l'economia italiana e intaccato anche la società e la coesione sociale. Già la Gran Bretagna se ne è andata dall'Unione fondamentalmente perché la maggioranza - benché risicata - non ha voluto più stare in un'Unione dove c'è un padrone, che peraltro esporta deflazione. Dobbiamo cambiare noi, ma deve cambiare anche la Germania. Persone scomode come Savona nell'Ue non solo servono, ma sono oggi necessarie. Mi auguro che Salvini e Di Maio dicano al Presidente Mattarella che, se mette un veto su Savona, il Governo non si fa e si torna al voto. Così al Quirinale, alle prossime elezioni, il messaggio elettorale arriverà ancora più forte e chiaro. La Germania sta mettendo, per la terza volta in un secolo, a ferro e fuoco l'Europa. Stavolta, per fortuna, non per via militare ma per via economica. La volontà egemonica (in senso negativo) di questo Paese la aveva capita bene Giulio Andreotti. Quando gli chiesero cosa pensasse della riunificazione tedesca, rispose: "Voglio così bene alla Germania che ne preferisco due". Tutto avrei pensato, nella mia vita, meno che di avere nostalgia della Ddr.

Anonimo ha detto...

Premetto : Non so chi sia e chi non sia ma penso che se :

Il Financial Times lo definisce un novellino ma la Bbc è ancora più dura. ««Scelto il candidato premier del patto di governo populista in Italia», scrive l'emittente britannica che parla pure di «costosi piani economici» che «potrebbero provocare uno scontro con l'Ue se sfidano gli accordi del precedente governo per ridurre il deficit di bilancio dell'Italia».
http://www.ilgiornale.it/news/politica/devoto-padre-pio-secchione-e-sinistra-financial-times-1530345.html

.....per me vuol dire che e' un uomo perbene e forse anche capace .

Anonimo ha detto...

Parlano di crisi di vocazione e poi il giorno dopo senti il presidente della cei che fa una sorta di comizio europeista elogiativo di Mattarella e capisci il perché! Sembra una riunione della cgil più che la Cei...

mic ha detto...

Nuovo Governo M5s-Lega, rispunta l’ipotesi di Luigi Di Maio premier. Oggi Giuseppe Conte, candidato premier giallo-verde, è stato coinvolto dalle polemiche legate al curriculum del giurista e nelle ultime ore potrebbe esserci un nuovo colpo di teatro secondo l’Ansa: il percorso verso l’incarico potrebbe avere una battuta d’arresto, con in corso un vertice segreto tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferirà l’incarico potrebbe non essere dunque domani, bensì giovedì. E attenzione a clamorosi ritorni di fiamma: il leader politico campano potrebbe tornare in corsa per la poltrona di primo ministro. Le ultime indiscrezioni danno in salita le quote di Paolo Savona come ministro dell’Economia, con il braccio destro di Matteo Salvini Giancarlo Giorgetti che potrebbe rivestire quel ruolo.

Anonimo ha detto...

Dopo legislature intere con ministri non laureati o con la terza media, e con premier dall'inglese fantozziano, le critiche grandinate oggi su Giuseppe Conte - che non conoscevo, ma che a breve scopriremo essere Unabomber - sono, per quantità, abbastanza singolari. Qualcuno ha stabilito che il governo gialloverde (bello o brutto che sia) non s'ha fa fare.
(Giuliano Guzzo)

Anonimo ha detto...

«Quelli che oggi si dicono europeisti in realtà sono anti-italiani»
Paolo Savona

M. Blondet ha detto...

Certo, la maligna, sabotatrice nullità di Forza Italia ha infatti il suo alter ego nel PD, che non è riuscito nell’ultima metamorfosi, dal “partito della sinistra” ex comunista a diventare il Partito del Nazareno con Berlusconi ed ora si dilania senza una minima luce di progetto e prospettiva per l’Italia. Quello che fa’ impressione, a sinistra, è che ancora un quinto degli italiani continuino a votarla. Votate cosa, precisamente?

Il vostro apporto all’Italia, oltre alle nozze gay e all’immigrazione di massa che avete trattato a Bruxelles, è che – per fare soldi – avete legalizzato il gioco d’azzardo. Avete riempito ogni tabaccheria del paese di sloth machines e aperto case da gioco dove sei milioni di italioti si sono abbandonati all’ultima schiavitù e tossicodipendenza: dove rovinano e sprecano i risparmi e le ricchezze delle famiglie, riducendole in miseria, e dove si spreca senza costrutto il 4 per cento del PIL nazionale. Questo, alla fine, sinistri, è il vostro contributo storico all’economia nazionale.

Anonimo ha detto...

La nostra voglia di salvezza è più forte della vostra voglia di schiacciarci!

Anonimo ha detto...

Il problema, se non si fa il governo, è che prima di indire nuove elezioni Mattarella farà il governo tecnico che avrò tutto il tempo di approvare ius soli e schifezze varie per ottenere più voti al PD alle prossime elezioni! Faranno disastri inenarrabili, approveranno leggi che ci legheranno ancora di più mani e piedi all'Europa dei Poteri forti, i loro preferiti e rispettati..... c'è di che essere preoccupati e sconfortati.

mic ha detto...

Nel mondo capovolto di questi tempi bui le sacrosante parole del senatore Claudio Borghi scatenano il doveroso inferno nei mercati finanziari - vedremo dopo il perché - ma soprattutto la reazione rabbiosa e isterica della sinistra italiana, ormai ridotta a megafono dei poteri sovranazionali che hanno ridotto a brandelli la democrazia. Perduta la battaglia novecentesca, gli eredi della lotta di classe hanno deciso da che parte stare: con le banche. E da quel punto, per altro confortevole, non si spostano nonostante l'ampio sconfinamento nel senso del ridicolo. Con il plauso della carta stampata e delle televisioni, che sparano colpi di artiglieria disinformativa su una vicenda che tocca gli interessi non solo degli speculatori finanziari, ma anche di vari editori: figure che, ovviamente, per molti aspetti coincidono.
https://www.diariodelweb.it/economia/articolo/?nid=20180518-511767

mic ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/chi-ha-paura-di-paolo-savona/

Magno di Borbone ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/gli-europeisti-invocano-il-golpe-per-salvare-la-democrazia-ovvio/

Magno di Borbone ha detto...

http://www.ilgiornaleditalia.org/news/home/897542/San-Pietro--allarme-bomba-in.html

Il governo che sta per nascere non piace all'élite...allarme bomba in Vaticano.
Coincidenze? "Avvisi"?

Anonimo ha detto...

«La Germania non ha cambiato la visione del suo ruolo in Europa dopo la fine del nazismo, pur avendo abbandonato l’idea di imporla militarmente. Per tre volte l’Italia ha subito il fascino della cultura tedesca che ha condizionato la sua storia, non solo economica, con la Triplice alleanza del 1882, il Patto d’acciaio del 1939 e l’Unione europea del 1992. È pur vero che ogni volta fu una nostra scelta. Possibile che non impariamo mai dagli errori?» PAOLO SAVONA

Anonimo ha detto...

Savona non andrà da nessuna parte, non piace a Berlbruxelles, full stop, più che subire il fascino germanico, si è seguito quello della propria confratellanza, vero prodi eroi dell'euro? La senilità vanitosa di parecchi sta definitivamente rovinando l'Italia, anche oltre Tevere e si tornasse alle elezioni, con questa porcata rosatellata saremmo di nuovo a capo, intanto paghiamo 2 governi, poi si vedrà.........e la me......lma sale e affoga il popolino idiota.

Anonimo ha detto...

la maligna, sabotatrice nullità di Forza Italia ha il suo alter ego nel PD, che non è riuscito nell’ultima metamorfosi, dal “partito della sinistra” ex comunista a diventare il Partito del Nazareno con Berlusconi ed ora si dilania senza una minima luce di progetto e prospettiva per l’Italia. Quello che fa’ impressione, a sinistra, è che ancora un quinto degli italiani continuino a votarla. Votate cosa, precisamente?
Il vostro apporto all’Italia, oltre alle nozze gay e all’immigrazione di massa che avete trattato a Bruxelles, è che – per fare soldi – avete legalizzato il gioco d’azzardo. Avete riempito ogni tabaccheria del paese di sloth machines e aperto case da gioco dove sei milioni di italioti si sono abbandonati all’ultima schiavitù e tossicodipendenza: dove rovinano e sprecano i risparmi e le ricchezze delle famiglie, riducendole in miseria, e dove si spreca senza costrutto il 4 per cento del PIL nazionale. Questo, alla fine, sinistri, è il vostro contributo storico all’economia nazionale. (M. Blondet)

Anonimo ha detto...

Imparano in fretta , basta buttarla sul razzismo e il gioco e' fatto .
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lecce-nigeriano-ruba-bici-ad-anziano-1531077.html

Anonimo ha detto...

Da http://projectphoenix.altervista.org :
"Vi siete mai chiesti perché sappiamo così tanto su L'isola dei famosi, Padre Pio, Gattuso e niente sulla gestapo Eurogendfor con sede a Vicenza?"
Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Forza_di_gendarmeria_europea
La Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor o EGF) è un corpo di polizia militare dell'Unione europea...è stata creata con lo scopo di provvedere ad una più efficiente gestione delle crisi internazionali ...Compiti e funzioni:
condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico;
guidare e supervisionare le forze di polizia locali...
...controllo delle frontiere e attività generale d'intelligence;
svolgere attività investigativa in campo penale, individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli davanti alle autorità giudiziarie competenti;
...mantenere l'ordine in caso di disordini pubblici;
FORMARE GLI OPERATORI DI POLIZIA SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI.

Anonimo ha detto...

I grillini sono una invezione delle lobbies finanziarie, fortemente appoggiati dagli USA.La Lega invece è sempre stata coerente sui temi dell'interesse nazionale ma oggi è minoritaria in questo accordo che ha spaccato il centrodestra. La trasformazione sovranista dei grillini mi risulta misteriosa e il cappio al collo grillino che Salvini si è messo mi pare illogico. Però niente in politica è come appare. Vedremo dai fatti le ragioni e i rischi di questo governo.

puccio vannetti ha detto...

Vedo ora e ringrazio di cuore. Pucci Cipriani