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riferimento inseriti che sviluppano molti aspetti dell'orizzonte di complessità che riguarda l'intera questione liturgica, che è il cuore della nostra fede.
Nei giorni scorsi in Vaticano si è svolto un vertice tra una rappresentanza della Conferenza episcopale tedesca - i cui vescovi sono in disaccordo tra loro sulla questione della «ospitalità eucaristica», cioè concedere o meno ad un protestante di accedere alla comunione mentre assiste alla messa insieme al coniuge cattolico [qui - qui] - e i responsabili della Dottrina della fede e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Da notare ancora una volta l'ostracismo nei confronti del Card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino - escluso dal vertice - il quale subito dopo l’assemblea dei vescovi tedeschi a Ingolstadt, aveva dichiarato che non era possibile l'inter-comunione con un protestante non convertito : “per comunicarmi devo essere in stato di grazia, senza peccato, e avere la fede della Chiesa Cattolica… Non è un desiderio personale, o un dialogo personale con Gesù che determina se posso ricevere la comunione nella Chiesa Cattolica”. E inoltre: «Se non riceviamo il Signore in modo corretto – ed Egli ci aiuta a farlo – non si creerà affatto unità. Anzi, mangeremo la nostra condanna. San Paolo dice: “Ognuno esamini se stesso… chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo e il Sangue del Signore, mangia e beve la propria condanna” (cfr. 1Cor 11, 27-29) [qui]. Pertanto, non saremo mai uniti se partecipiamo con il peccato, disprezzando il Corpo di Cristo». [Su dissensi ed esclusioni del card. Sarah, in relazione ad altri vulnera riguardanti la Liturgia: precedenti qui - qui].
La conclusione è stata che il papa «apprezza l’impegno ecumenico dei vescovi tedeschi e chiede loro di trovare, in spirito di comunione ecclesiale, un risultato possibilmente unanime» in merito alla controversia della «ospitalità eucaristica».
Abbiamo l'ennesimo rifiuto di pronunciarsi formalmente, analogamente a quanto operato con i dubia. Lascia che i vescovi locali trovino una soluzione da soli, nonostante ci siano vescovi che insistono sul fatto che bisogna che Roma dia una direzione.
Abbiamo l'ennesimo rifiuto di pronunciarsi formalmente, analogamente a quanto operato con i dubia. Lascia che i vescovi locali trovino una soluzione da soli, nonostante ci siano vescovi che insistono sul fatto che bisogna che Roma dia una direzione.
A questo punto pare chiaro che Bergoglio, rifiutandosi di prendere una decisione, si sottrae a quella che è la primaria funzione del Papa: confermare nella fede e impartire insegnamenti che rispettano la dottrina costante della Chiesa e ne salvaguardano l'unità e l'universalità. E dunque prosegue nella sua riforma collegialista [ne ho parlato qui]. Peraltro, come riportato da La Stampa [qui], in passato ha definito l'inter-comunione una questione di coscienza da determinare caso per caso. Se ne trovano gli echi nell'esortazione apostolica del 2016 Amoris Laetitia.
Va ricordato che, proprio sulla ospitalità eucaristica, Bergoglio aveva sviluppato un articolato ragionamento in occasione della visita alla Chiesa luterana di Roma il 15 novembre 2015, nel rispondere ad una signora protestante sposata ad un cattolico, che gli aveva chiesto: «Viviamo felicemente insieme da molti anni, condividendo gioie e dolori. E quindi ci duole assai l'essere divisi nella fede e non poter partecipare insieme alla Cena del Signore. Che cosa possiamo fare per raggiungere, finalmente, la comunione su questo punto?».
Questa la risposta del papa : «Mi domando - e non so come rispondere, ma la sua domanda la faccio mia - io mi domando: condividere la Cena del Signore è il fine di un cammino o è il viatico per camminare insieme? Lascio la domanda ai teologi, a quelli che capiscono. È vero che in un certo senso condividere è dire che non ci sono differenze fra noi, che abbiamo la stessa dottrina - sottolineo la parola, parola difficile da capire - ma io mi domando: ma non abbiamo lo stesso Battesimo?». E ancora: «Alla sua domanda le rispondo soltanto con una domanda: come posso fare con mio marito, perché la Cena del Signore mi accompagni nella mia strada? E' un problema a cui ognuno deve rispondere». E concludeva: «Io non oserò mai dare permesso di fare questo perché non è mia competenza. Un Battesimo, un Signore, una fede. Parlate col Signore e andate avanti. Non oso dire di più».
Ricordiamo che in occasione dello stesso evento, il Papa ebbe anche a dire (ne parlavamo qui) : «Lei [una luterana] va davanti al Signore e chiede perdono; Suo marito fa lo stesso e va dal sacerdote e chiede l’assoluzione. Sono rimedi per mantenere vivo il Battesimo […] quando voi insegnate ai vostri figli chi è Gesù, perché è venuto Gesù, cosa ci ha fatto Gesù, fate lo stesso, sia in lingua luterana che in lingua cattolica, ma è lo stesso. […] mi diceva un pastore amico: “Noi crediamo che il Signore è presente lì. E’ presente. Voi credete che il Signore è presente. E qual è la differenza?” – “Eh, sono le spiegazioni, le interpretazioni…”. La vita è più grande delle spiegazioni e interpretazioni […] Oggi abbiamo pregato insieme. Pregare insieme, lavorare insieme per i poveri, per i bisognosi; amarci insieme, con vero amore di fratelli. “Ma, padre, siamo diversi, perché i nostri libri dogmatici dicono una cosa e i vostri dicono l’altra”. Ma un grande vostro [esponente] ha detto una volta che c’è l’ora della diversità riconciliata». Sappiamo che i luterani credono in una presenza simbolica. E dunque il papa avalla la riconciliazione senza il reditus, la conversione del 'separati' che non professano la fede integra.
Cos'altro serve a chi di dovere perché sia posta fine a questo scempio amplificato dai corifei coalizzati?
(Maria Guarini)
30 commenti:
A partire dal Corpus Domini di quest'anno , il 3 giugno, l'arcivescovo Alexander Sample di Portland, USA, ha deciso che chi partecipa alla Santa Messa si dovrà [nuovamente] inginocchiare alla balaustra per ricevere la Santa Comunione.
https://gloria.tv/article/dv2TnMLNuSAy1oRwmPfQPBVhS
È da presumere che lo stesso arcivescovo non si sogni nemmeno di concedere l'ospitalità eucaristica.
Solo parlarne è cosa gravissima. Non è in potere dei vescovi ammettere alla Comunione chi non è in grazia di Dio o chi non è Cattolico. E il Papa dovrebbe escludere persino che se ne parli, perchè si tratterebbe di un'autentica profanazione, oltre che motivo di condanna sia per chi riceve che per chi dà l'Eucaristia in tali casi.
Mirabile la sintesi dal card. Sarah, ricordata nell'articolo. Non c'è altro da dire:
“per comunicarmi devo essere in stato di grazia, senza peccato, e avere la fede della Chiesa Cattolica... Non è un desiderio personale, o un dialogo personale con Gesù che determina se posso ricevere la comunione nella Chiesa Cattolica”
Viene da pensare che in Vaticano ormai la svolta protestante sia cosa fatta.
Se ritorniamo alla vicenda di Alfie Evans e alla chiesa cattolica inglese, lì sono già avanti.
C'è tutta un'area "cattolica" completamente rivolta al mondo, incapace d'Oltre e d'Altro.
E' un tipico dogma (li hanno anche loro, eccome se li hanno) massonico: niente soprannaturale.
Per esempio, ci si inginocchia di fronte al migrante, ma non alla Presenza Reale eucaristica.
Molto meglio di me lo spiega questo articolo:
http://www.aldomariavalli.it/2018/05/04/il-monaco-e-il-cardinale/
Il lato positivo, perché Dio scrive bene sulle righe storte della storia, è: smascherati...
Il che, per un sistema fatto di doppiezza e sottoboschi, è l'inizio della fine.
"A questo punto pare chiaro che Bergoglio, rifiutandosi di prendere una decisione, si sottrae a quella che è la primaria funzione del Papa: confermare nella fede e impartire insegnamenti che rispettano la dottrina costante della Chiesa e ne salvaguardano l'unità e l'universalità"
Ma ha sempre agito così, fin dal famigerato:
"Chi sono io per giudicare?"
Se non altro, è coerente... :D
https://www.dropbox.com/s/tv5rbcnufrzuv3s/180504-Omelia-Lasciamoci_scegliere_da_Dio.mp3?dl=0
Al fondo di tutto ciò sono, a mio parere, una preparazione superficiale e forse anche una vocazione movimentista. Non coglie la verità della dottrina, che forse mai ha fatto sua. Forse è stato un bambino ipercinetico, vai a vedere; certamente riflessivo mai. Anche volendolo aiutare, molti hanno cercato e stanno cercando, mi sembra, di puntellarlo in tutti i modi, non capisce e pasticcia. Si è assunto un compito impossibile, lui che dovrebbe ripetere il già detto, si è assunto il compito di cambiare tutto, senza darlo a vedere. Guardando a ritroso questo procedere, tenendo un piede in due staffe, non è riuscito, nei fatti, a nessuno dei pontefici, dei teologi, di lui molto più acuti, che l'hanno preceduto o sono suoi contemporanei, a tutti è stata fatta tana da chi, semplicemente credendo in NSGC e nella Sua Chiesa, amorevolmente ha studiato e servito la Verità. Sempre nella storia della Chiesa, si sono levate le voci o gli scritti di chi diceva ed ha detto: attenti, pericolo! Qui dall'uno all'altro mar ci sono boati che si inseguono, di giorno in giorno, per dare l'allarme ma, lui non sente. Non ascolta, ascolta solo quelli che vogliono la rovina della Chiesa, che poi sarà anche la sua rovina. Dispiace dover scrivere di queste cose. Capiamo in questo periodo, sia in ambito religioso, sia in ambito politico,come il potere possa dare alla testa e rendere incapaci di intendere l'ovvio. Tragedia storica immensa, che puntualmente si ripete e, puntualmente solo pochissimi ne fanno tesoro.
"Nel regno dei Franchi la prima 'rinascita culturale' fiorì sotto Carlo Magno...Già il suo primo Capitulare(769) ordinava che i preti ignoranti dovevano essere sospesi e se non si miglioravano dovevano venir deposti, poichè 'quelli che non conoscono la legge di Dio non possono neppure annunziarla agli altri'..." (K.Bihlmeyer-H.Tuechle, Storia della Chiesa, v.II, pp.91-92, Brescia 1996)
"Viene da pensare che in Vaticano ormai la svolta protestante sia cosa fatta".
Non sono d'accordo, o almeno non sono d'accordo se intendiamo per Protestantesimo l'insieme di insegnamenti e dottrine stabiliti da Lutero. Il Protestantesimo, per quanto avesse rotto con la tradizione cattolica, aveva trattenuto alcuni elementi condivisibili, pur in un contesto oramai alterato. Oggi non c'è neppure quello perché tutto pare accettabile e intercambiabile, cosa che Lutero non avrebbe condiviso.
Stimata Irina, non solo in questo periodo.
Oggi è il 5 maggio, epilogo di altri deliri di onnipotenza, in parte assecondati da chierici, che portarono a requisire chiese e conventi...
Quando l'usato, come tutti gli strumenti degli idolatri, non servì più, gli usatori lo rottamarono. Prima di incontrare il Creatore, Napoleone ripensò al proprio rapporto con l'Eterno.
http://www.lanuovabq.it/it/la-conversione-di-napoleone-bonaparte
Non sappiamo a che cosa gli sia valso. Ma oggi gli usatori usano gli stessi metodi.
Commettendo gli stessi errori e provocando le stesse tragedie, mentre c'è chi li asseconda.
Siamo sempre lì: c'è gloria e Gloria...
La Gloria di Dio non distrugge la natura, bensì la perfeziona.
Ma chi ha scambiato la gloria di Dio con la propria, distrugge persino la natura.
Chi si sarà pentito, se si pente, lascerà ai sopravvissuti di ricostituirla integra.
Cette "communion" donnée aux protestants allemands n'est qu'une imposture de plus de la part de ce pape imposteur qui n'a d'ailleurs de pape que le nom. Quant aux "évêques allemands", Luther lui-même, là où il est, doit en sourire.
E' proprio vero che i cattolici e i protestanti condividono lo stesso Battesimo? Il teologo Domenicano Roberto Coggi non sembra della stessa opinione quando scrive: "Secondo Lutero il peccato originale consiste nella concupiscenza, la quale rimane nel bambino anche dopo il battesimo. Da ciò nasce la sorprendente tesi luterana (cioè, affermare che il peccato rimane nel bambino dopo il battesimo). Il Concilio di Trento affermerà invece che il peccato originale non consiste nella concupiscenza, la quale non è un peccato, ma soltanto una conseguenza del peccato e un incentivo ad esso. Il battesimo quindi cancella completamente il peccato originale nei bambini, e anche tutti i peccati attuali negli adulti." (Da: Ripensando Lutero, pag. 94).
Non deriva da questa convinzione anche la frase : simul justus et peccator?
Les évêques allemands, "une honte" pour le nonce apostolique en Autriche, l'archevêque suisse Peter Stephan Zurbriggen :
https://gloria.tv/article/1ZZsch9tHGcmC4AfgAofbXuyn
In genere cerco di evitare di parlare di questo pontificato ma qualche riflessione sulle linee di fondo mi sento in dovere di esprimerle.
C'è una paurosa crisi di fede e parla e agisce come se nulla fosse;
le famiglie si sfasciano e dal Sinodo emerge che le "famiglie irregolari" non sono poi così irregolari, che i matrimoni "possono fallire" e che c'è rimedio anche sacramentale all'interno di queste situazioni definite a bocca storta "irregolari";
nella crisi di fede i sacramenti vengono o obliati o violati e, invece di porre un freno e ribadire sia la loro necessità sia che occorre disporsi a riceverli come si deve, ci si ingegna in tutti i modi per darli a cani e porci, senza condizioni;
sempre nella crisi di fede il cattolicesimo e Cristo vengono sentiti sempre meno come la via necessaria per la salvezza e, invece di ribadire questo insegnamento, ci si prodiga per una visione nella quale ciò che conta è ciò in cui si crede nella fedeltà alla propria coscienza e spingendo sempre più su un ecumenismo nella quale ogni confessione cristiana sembra essere parziale ma legittima Chiesa di Cristo;
già prima del suo avvento al soglio petrino la Chiesa era divisa e confusa: quasi da ogni suo discorso più significativo la confusione e la divisione si raddoppiano;
ci ammonisce giustamente sul pericolo della mondanizzazione ma non si preoccupa del culto della personalità di cui è fatto oggetto in ambito cattolico, di quanto sia apprezzato e anche strumentalizzato negli ambienti anticattolici e, a riprova, concede ben quattro incontri a Eugenio Scalfari cui seguono quattro resoconti e numerose interviste nelle quali, forzate o no, si fanno uscire dalla bocca o dalla testa del Papa posizioni non cattoliche;
l'Italia e l'Europa sono a rischio identitario e terrorismo e lui predica una accoglienza sostanzialmente indiscriminata, parificando ogni immigrato a Cristo;
abbiamo preti e vescovi che insegnano il contrario di quel che sempre si è insegnato impunemente, mentre sono a rischio o vengono emarginati o colpiti quelli che insegnano ciò che si deve insegnare.
E si potrebbe continuare. Quale altro atteggiamento è praticabile se non un moderato e rispettoso sedefreghismo in questo preciso momento storico che attraversa la Chiesa?
Questa ospitalità eucaristica, da una parte poco o nulla giova alla fede dell'ospitato non convertito e dall'altra,annacqua quella dei credenti cattolici inducendoli a pensare che, dopotutto, tutto è relativo...
Il "sedefreghismo" non è atteggiamento cattolico così come non lo è il "sedevacantismo".
l primo nega la verità fattuale, il secondo la verità teologica.
Così il sedevcantismo non sarebbe un atteggiamento cattolico? ma allora lo è il considerare legittimo vicario di Cristo un personaggio come Bergoglio? Non ricorda che la Madonna a La Salette profetizzò che Roma avrebbe perduto la fede, che la Chiesa del Suo Divin Figlio (e nostro Redentore) sarebbe stata eclissata? ciò significa che non è la Roma mondana di adesso, il papato colluso con Soros, la trilaterale, Builderberg e tutti i padroni de mondo pari loro (i massoni satanisti). a meno di credere che vi sia in circolazione, ben nascosto, un successore di papa Grregorio XVII, il papas spodestato dai massoni che misero al suo posto Roncalli (e poi Montini), bisogna concludere che non vi è al momento alcun papa cattolico: sarà in abile politico, come lo era Wojtyla, sarà uno che recita la parte assegnatagli, ma sicuramente non è Vicario di Cristo. Con l'ascesa al soglio pontificio di Roncalli si è creata una frattura nella successione apostolica, Roma è stata espugnata dai massoni, occupata illegittimamente, poi ha lavorato sodo per cooptare un clero a sua immagine, cioè modernista e anticattolico, e educare due generazioni di perfetti ignoranti in materia di fede e dottrina cattolica, creduloni che si bevono tutte le menzogne e falsità che le gerarchie moderniste sfornano ormai da 60 anni ! oggi, poi, siamo al culmine dell'apostasia, a due passi da "porta inferi" (speriamo che ci finiscano solo i modernisti ed i massoni politici, teniamoci stretti a Maria SS.ma).
... creduloni che si bevono tutte le menzogne e falsità che le gerarchie moderniste sfornano ormai da 60 anni !
Non ci sono solo i massoni e i creduloni, c'è anche una sana pars di cattolici, per quanto minoritaria!
Un lettore, in un'altra discussione, ha scritto: "C'è un solo modo per fare in modo che almeno analogicamente si possano ricreare le condizioni che hanno dato vita a quella Cristianità: quello di formarsi, essere e vivere come veri cristiani e tornare ad aver voglia, prima ancora dello scontro inevitabile con i nemici (che però un giorno potrebbero pure diventare dei nostri: molto dipende anche dai nostri atteggiamenti e dai nostri argomenti), di portare e conquistare al bene, al vero, al bello e al buono (attributi anche nelle realtà naturali che partecipano di Cristo) le persone che incontriamo e le realtà nelle quali viviamo. Non è forse vero che "bonum diffusivum sui"? ...non dobbiamo chiedere niente a nessuno, ma riconquistare analogamente nelle mutate circostanze, che sono difficili perché operiamo per una seconda evangelizzazione dopo il rifiuto, non di rado cosciente, della prima, nello stesso modo con cui dopo tre secoli di incubazione l'Impero romano e le nazioni pagane sono diventate cristiane."
"c'è anche una sana pars di cattolici, per quanto minoritaria!" : certamente, dottoressa, concordo con lei e mi scuso per la generalizzazione, ma intendevo dire che il panorama che si osserva oggi nella Chiesa, dal punto di vista di un osservatore estraneo, laico, è quello di una Chiesa totalmente allineata alla mondanità, alla modernità egoista e anticristica, che cerca di giustificare tutti i capricci, le voglie, i cd diritti del mondo, anziché ammonire, evangelizzare, far proseliti tra i non cristiani (cioè conquistare le anime a Cristo, come fatto per quasi 2 millenni), ribadire l'Extra Ecclesia Nulla Salus (per invitare eretici e scismatici a far ritorno nell'ovile santo, come disse la Madonna a Bruno Cornacchiola, dopo che lui era entrato in una setta protestante). Il "piccolo resto" purtroppo non si vede, lo troviamo soltanto in siti come questo, in pochissimi amici fidati (guai ad esporsi nelle parrocchie, nelle librerie cattoliche, con i lettori di Avvenire e Famiglia Cristiana!), e rendo grazie a Dio che resiste alla tempesta modernista.
Non ricorda che la Madonna a La Salette profetizzò che Roma avrebbe perduto la fede, che la Chiesa del Suo Divin Figlio (e nostro Redentore) sarebbe stata eclissata?
Lo abbiamo tutti presente. E questo è un fatto. Ma disse in qualche passaggio che sul soglio di Pietro sarebbe andato un papa non legittimo?
Commenti 14,22 e 14,42 Possiamo solo rispettare i 10 comandamenti e i 2 principali di amare Dio in primis e il prossimo come noi stessi,così evangelizzando.La confusione è tanta e le vesti di Gesù sembrano divise fra opinioni varie in merito al papato, che si spiegano solo con le profezie (ad es.Valtorta) che dicono che il Corpo mistico seguirà la sorte del Capo, quindi saremmo al Sepolcro, forse.
A proposito di ecumenismo, ascoltate cosa capita a Milano. Nel "decanato" ecclesiale (cos'è?) del Giambellino (un giorno un decoroso quartiere popolare cantato anche da Gaber, oggi un ghetto egemonizzato dagli invasori, - sì, le "risorse" - dai centri sociali, dagli zingari, con le case e i muri sconciati da scritte e murales bolscevichi, pericoloso, sporco, degradato, infestato dalla criminalità foresta, complice l'ultra comunista sindaco Sala), la Chiesa ambrosiana (cioè dedicata a quel Santo dipinto a cavallo con la frusta in mano per colpire gli eretici), ha indetto una "Veglia ecumenica di Pentecoste". Cos'è? Semplice, una sorta di corteo che parte del carcere minorile (e perché?) per arrivare a una chiesa sede del così detto decanato del Giambellino. Ma, attenzione, è una passeggiata ecumenica, con la partecipazione delle 19 "chiese" (ma il volantino le titola proprio "Chiese") che aderiscono a un fantomatico "Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano" quali quella Anglicana, Armena, Georgiana, Avventista, Copta ortodossa, Protestante, Eritrea, Metodista, Copta Ortodossa Etiope, Valdese, di Svezia (?), Battista, Bulgara, Greca, Romena, Russa, Serba e, udite udite, l'Esercito della Salvezza.
Passi per le pseudo-chiese protestanti (ma vergognosamente definite "Chiese" dai disgraziati curiali ambrosiani), ma è una delusione vedere le sorelle Chiese Ortodosse, che hanno preservato la successione apostolica, scismatiche (forse) ma non eretiche, partecipare a tale buffonata. Le pensavo più serie. Sarà un problema di chiese locali. Ma ovviamente l'indignazione maggiore è vedere la Chiesa Cattolica promuovere e partecipare a una tale iniziativa, che sarebbe solo una buffonata se non fosse qualcosa di molto più grave: è violazione di norme canoniche che vietano l'intercomunione e, forse, anche eresia.
Divertiamoci con l'Esercito della Salvezza: mi ricordo quando i loro aderenti, in ridicole divise, con trombette e tamburi, entravano nei pub inglesi: ragazzotte prosperose e piacenti, grate per le pesanti attenzioni degli avventori già non più decisamente sobri, e ragazzotti imbranati, brufolosi e con la faccia da pirla, diremmo a Milano. Suonavano e cantavano contro l'alcol (in un pub!), raccoglievano spiccioli e le prosperose ragazzotte di cui sopra qualche graditissima toccatina che oggi le invasate, allucinate, isteriche Erinni femministe giudicherebbero da galera.
Ecco, l'immagine ridicola dell'Esercito della Salvezza è ben rappresentativa di questa altrettanto ridicola, ma decisamente più incongrua e pericolosa, iniziativa della Diocesi di Milano.
Ho notato che finalemnte state iniziando ad usare il termine "ospitalità eucaristica" (la definizione corretta sarebbe "comunione aperta", ma va benissimo ugualmente perchè si capisce perfettamente alla sola eucarestia) al posto del generico "inter-comunione" che indentifica la totalità dei riti e non solo l'eucarestia. Bravi, un piccolo passo avanti verso un approccio più serio e "professionale".
"questa altrettanto ridicola, ma decisamente più incongrua e pericolosa, iniziativa della Diocesi di Milano." caro Silente, ma cosa vuole che venga di buono da quella Diocesi, dove il suo capo accusava Salvini di strumentalizzare la religione a fini politici perché aveva giurato sul Vangelo (corona del Rosario in mano) di ispirare la sua politica di governo alla sacra Scrittura, mentre poi cercava di insabbiare lo scandalo di un suo prete pedofilo con 150.000 euro, a patto che la cosa rimanesse segreta (ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e così il tutto è finito sui giornali). Salvini srumentalizza la religione? e loro, che invitano la Bonino a tenere comizi pro invasione islamica dagli altari? loro che hanno spudoratamente appoggiato la legge Cirinnà, il PD alle votazioni del 4 marzo (si parla di istruzioni diffuse in tutte le diocesi, che obbligavano a spalleggiare apertamente il PD). Indecenti e pure ipocriti !
ma è una delusione vedere le sorelle Chiese Ortodosse, che hanno preservato la successione apostolica, scismatiche (forse) ma non eretiche, partecipare a tale buffonata
Scismatiche senza forse ed eretiche altrettanto di certo, tranne naturalmente secondo il parere dei simpatizzanti irriducibili.
Ne abbiamo parlato spesso, a lungo e in modo sufficientemente esauriente.
Comunque visto che i cosiddetti "Ortodossi" non si fanno problemi a partecipare a queste buffonate a braccetto con la Chiesa conciliare (e questo non è certamente l'unico caso, anzi!), i sopraddetti irriducibili simpatizzanti dovrebbero cominciare a farsi qualche scrupolo supplementare sull'ortodossia dei loro beniamini: infatti... "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei".
Silente,
se la fanno al Giambellino, ci saranno loro, cioè i rappresentanti delle varie “fedi” cristiane o simil cristiane, i loro corifei, qualche giornalista di regime ed un po’ di “bella gente della Milano bene”. I Giambellinesi veri se ne resteranno a casa, eccetto forse qualche zingarella che cercherà di approfittarne per qualche scippo. Ah, ci saranno anche alcuni inevitabili ospiti stranieri di colore, pagati come comparse ormai in ogni manifestazione ”in” nella nostra città.
A proposito: è passato anche sotto casa tua il corteo del Sindacato di base dei precari dei call centers, ecc, il I maggio, al suono a100 megawatt di Bob Marley ed altri del “sesso, droga e rock’n roll”, cioè anche “voglia di lavorare, saltami addosso” ?
Ho quasi rimpianto l’Internazionale.
Eh, che volete che sia.........noi stiamo gà in fermento per il gay pride, adesso siamo occupati con le prove del Blasco, i fans si sono aggrappati a mo' di cozze agli scogli e col vento che tirava, hanno dovuto chiamare i pompieri per tirarli su, ché non se ne volevano andare, poi ieri il parroco all'omelia ha detto che riscontra una certa insofferenza nei confronti del vdr, i fedeli lo attaccano, in confessione e anche fuori, e lui non si capacita, perché ille dice cose tanto belle.......non ricordo difese tanto appassionate tempo addietro, ma passim, quando ho letto che ille ha detto che la chiesa è cardiopatica, beh, io fino a 5 anni fa non avevo sintomi di cardiopatie, adesso ho male al cuore ogni volta che mi capita di imbattermi in qualche collana di perle......tiremm'innanz.Lupus et Agnus.
“La risposta del Santo Padre (...) è assolutamente incomprensibile”.
È questo quello che scrive il cardinale Eijk, arcivescovo di Utrecht, dopo l'incontro vaticano sull'intercomunione con i luterani.
Dice inoltre: il Diritto canonico (844, n.4) ed il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1400) sono perfettamente chiari nel prevedere casi specifici.
“I protestanti non condividono la fede nel sacerdozio e nell'Eucaristia.”
“No a comunione ai protestanti, anche se sposato con un cattolico, perché il protestante non vive in piena comunione con la Chiesa cattolica e, pertanto, non condivide esplicitamente la fede nella sua Eucaristia.”
“Ciò che il Codice di Diritto Canonico e il Catechismo della Chiesa Cattolica dicono avrebbe dovuto essere la reazione del Santo Padre, che è, come Successore di san Pietro, ‘il principio e il fondamento perpetuo e visibile dell'unità sia dei Vescovi che dei fedeli’ (Lumen Gentium n. 23). Il Santo Padre avrebbe dovuto dare alla delegazione della Conferenza episcopale tedesca direttive chiare, basate sulla chiara dottrina e pratica della Chiesa.”
“Osservando che i vescovi e, soprattutto, il Successore di Pietro non mantengono e trasmettono fedelmente e in unità il deposito della fede contenuto nella Sacra Tradizione e nella Sacra Scrittura, non posso fare a meno di pensare all'articolo 675 del Catechismo della Chiesa Cattolica
Cardinale Burke: Francesco rischia uno scisma.
Papa Francesco non può permettere che una conferenza episcopale o un singolo vescovo faccia alcunché di contrario alla dottrina e alla pratica della Fede, ha detto il cardinale Raymond Burke in un'intervista a gloria.tv, tenuta dal filosofo austriaco Thomas Stark.
Burke ha definito "assurda" la proposta che i Protestanti tedeschi possano essere "autorizzati" a ricevere la Santa Comunione.
Burke spera che Francesco la correggerà: "Altrimenti, la Chiesa Cattolica Romana finirà in una situazione simile alle confessioni Protestanti in continuo aumento."
Inoltre, Burke ha commentato il recente diniego di Francesco dell'esistenza dell'inferno e dell' immortalità dell'anima, notando che non c'è stata una correzione adeguata da parte della Santa Sede.
Secondo Burke, sarebbe stato necessario dire che Francesco "riafferma ciò che la Chiesa ha sempre insegnato su queste cose."
Secondo Burke, l'attuale situazione della Chiesa si avvia verso il rischio "di uno scisma."
https://gloria.tv/article/jpLpzVR8BPE43JYcXyYcWzUY9
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