Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 19 maggio 2018

Lettera di un teologo per mons. Camisasca

Note filiali di riflessione per Mons. Camisasca in risposta al Comunicato stampa n. 14/2018 in data 15 maggio AD 2018. [qui]

Vogliamo richiamare alcuni punti del documento per chiarire ‘cristianamente’ le perplessità che hanno provocato, salva ovviamente la buona fede e la certa buona intenzione del Vescovo:
  1. La vicinanza di cui parla Mons. Camisasca (psicologica? pastorale?) “alle persone con orientamento omosessuale (ricordo che nel vocabolario della lobby gay, gli orientati od orientabili  sono coloro che sono in cammino verso l’omosessualità provenendo dall’eterosessualità; il gay è gay orgogliosamente da sempre e non deve essere orientato e nemmeno si definisce con orientamenti gay) affinché si sentano figli della Chiesa…” urta con la realtà dell’omossessuale in quanto l’omosessuale oggettivamente vive relazioni intime con persone dello stesso sesso. L’omossessuale è tale se avverte pulsioni verso lo stesso sesso, ma se praticando ciò che egli definisce ‘amore omo’, desidera vivere, e vive, la sessualità piena esattamente come fanno gli eterosessuali. Quindi l’omosessuale si pone materialmente non solo fuori dalla Chiesa ma, nella Scrittura e nella Tradizione, è considerato posto sotto l’anatema di Dio (cf. Lv 20, 13; Se uno ha con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadrà su loro…), quindi decade dalla grazia e va ricordata, ipso facto, la scomunica come medicina per l’anima in vista di una eventuale conversione per la salvezza, che implica un cambio di vita e un’adesione totale a Cristo e alla Sua volontà sotto il discernimento della Chiesa che giudica proprio ai fini della salvezza (cf. 1 Cor. 6,9-11; O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!). Proprio ai ‘figli’, la Madre Chiesa deve infliggere ammonizioni anche dolorose ma efficaci in caso di peccato oggettivamente grave, proprio in virtù dell’amore che nutre verso i suoi figli decaduti dalla grazia, orientato, questo sì orientato, al fine della loro auspicata e desiderata salvezza. Quindi la vicinanza psicologica o orientata da scelte pastorali discutibili, o per alcuni scandalose o di altro tipo, non manifesta amore, ma piuttosto, ci scusi Eccellenza, pusillanimità.
  2. Nel comunicato stampa è scritto: “La Chiesa non vuole giudicare nessuno.” La Chiesa invece ha sempre il diritto e il dovere di giudicare i figli, lodarli o biasimarli, proprio in virtù delle scelte di ortodossia o di ortoprassi, ai fini della salvezza di questi ultimi. Non a caso la Chiesa, attraverso il suo percorso storico, ha quindi costituito tribunali proprio per rendere attivo questo mandato di governo come servizio carismatico ai fini della salvezza dei suoi figli. L’art. n. 1401 del Codice di Diritto Canonico attesta che la Chiesa per diritto proprio ed esclusivo giudica! Quindi la Chiesa, come giudica su nullità matrimoniali, o su altri temi (1 Co. 11, 31-32: “Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo.”), ha il DOVERE di giudicare i figli così come li ‘assolve’ o meno, nel sacramento della Riconciliazione (o penitenza o confessione o come lo si voglia definire …) i penitenti (che siano davvero penitenti, non che pretendano un silenzio-assenso sul loro peccato costitutivo). La luce di Cristo cui fa riferimento il comunicato stampa a firma di Mons. Camisasca, si manifesta però nella Verità, non nel non volere turbare le coscienze dei peccatori e rischiare di rendersi odioso allo stile odierno del politically correct. La Verità, cioè Cristo (cf. Gv 14,6) deve essere sempre proclamata a parole e nelle scelte pastorali di ogni giorno, costi quel che costi, fino al martirio (cf. 1 Tim. 4,16: “Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”). Inoltre la Chiesa non offre un ideale alto e chiaro (?) … ma offre “solo” Cristo: per elevare la natura umana corrotta, sanarla dal peccato, e divinizzare l’uomo attraverso la grazia sacramentale alla quale i peccatori pubblici non possono accostarsi se non cambiano vita: omosessuali e non.
  3. L’unione con papa Francesco di cui desidera seguire l’insegnamento e l’esempio è condivisa e compresa ma non è chiaro a cosa si alluda ‘con precisione’, visto che non tutte le iniziative da Roma sono esemplari, paradigmatiche o sono di per sè ‘ex cathedra’ come nella vulgata spesso vengono considerate. Inoltre l’allineamento col Magistero Pontificio è doveroso visto che il munus del governo della Diocesi lo dà il Vescovo di Roma e quindi o si ubbidisce in toto o ci si dimette o si viene destituiti. Quindi un vescovo cattolico, in qualità di ‘delegato pontificio’ (teologicamente non sarebbe questo il ruolo del vescovo, ma formalmente e materialmente è così…) proprio in virtù di questa unione anche eucaristica con Papa Francesco, avrebbe anche il dovere di ricordare al proprio superiore, tutte le iniziative di Roma che risultassero contrarie alla Scrittura e alla Tradizione (cf. Discorso del Papa sulla Tolleranza religiosa del 7 ago 2015 dove Papa Francesco afferma che “Gesù Cristo, il Signore, Allah. Questi sono tutti i nomi utilizzati per descrivere un’entità che è decisamente la stessa in tutto il mondo … Corano e Bibbia, due facce della stessa medaglia, di uno stesso Dio”). Se poi invece si facesse riferimento a quanto il Papa dichiarò sugli omosessuali durante un’intervista in aereo e di ritorno da un viaggio apostolico (dal Brasile… e non era di certo una dichiarazione ex cathedra!), egli disse : “Chi sono io per giudicare gli omosessuali CHE CERCANO DIO con tutto il cuore e con buona volontà…” indicando che giustamente solo Dio vede il cuore dell’uomo e la Chiesa favorisce questo avvicinamento di un peccatore perduto al suo Dio ai fini della salvezza e del cambiamento di vita e non per altri motivi.
  4. Dio ‘non giudica attraverso le intenzioni del cuore di ciascuno…’ ma attraverso le scelte categoriali di vita e di fede ortodossa, in ubbidienza a Cristo.
  5. La castità non è un ideale (peraltro contemplato solo ed esclusivamente in relazione ad un altro bene ovvero allo stato coniugale maschio-femmina) ma una chiamata vocazionale che Dio inoltra alla sua creatura perché la vuole al Suo santo servizio per indicare il Regno di Dio presente nella storia. Semmai Mons. Camisasca intendeva fare riferimento alla continenza che da ogni persona va perseguita, seguita e vissuta in ogni stato di vita.
  6. Si chiede Mons. Camisasca se, le iniziative di coloro che organizzano una preghiera sotto la casa del vescovo, serva all’unità della Chiesa. La domanda è mal posta: ci si deve chiedere invece se l’iniziativa della Veglia di preghiera per il superamento dell’omofobia e la transfobia (?) presso la Parrocchia Regina Pacis, serve all’unità della Chiesa e non il ritrovo di preghiera sotto la casa del vescovo. Se si riferisce all’Unità da perseguire con altre confessioni cristiane la risposta è certamente NO, anzi! Certamente le Chiese sorelle Ortodosse non guardano con favore un ulteriore strappo all’unità attraverso iniziative di questo tipo. Anche le comunità evangeliche inorridiscono davanti a queste iniziative quanto meno discutibili, salvo alcune rare ed ecumeniche eccezioni. Se poi per Unità s’intende l’unità interna alla Chiesa cattolica romana in Reggio Emilia e Guastalla, basta chiedere alla pochissima gente per strada che segue ancora le vicende ecclesiali e verificare lo sconcerto e la oggettiva spaccatura che certamente non edifica.
  7. I riferimenti del documento al CCC e all’epocale Amoris Laetitia la cui stesura raggiunge le vette del sommo magistero pontificio mai riscontrato nell’ultimo millennio e che mai e da nessuno sarà in futuro nemmeno eguagliato, avrebbero potuto anche essere corroborati dalla citazione del documento base della Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali del 1986, che offre le linee guida per ogni altro documento successivo in ordine a tale problema, per capire che giustamente la Chiesa condanna ogni forma di violenza nei confronti di tutte le persone e certamente anche rivolte alle persone omosessuali, ma questo dato incontrovertibile non toglie la condanna, senza se e senza ma, alla pratica omosessuale e la censura canonica per il soggetto che la vive senza voler cambiare stile di vita. Quindi le citazioni del CCC e della storica ed epocale Esortazione Apostolica sull'amore nella famiglia sono semplicemente inutili se associate a questa iniziativa pastorale, anzi diremmo tautologiche.
  8. Per raggiungere la finalità di condivisione dell’eventuale dolore per le famiglie di persone omosessuali, forse discriminate o offese (da chi? quando? dove?), era certamente più efficace e meno problematica, una udienza privata, una lettera personale del Prelato e non una veglia di preghiera che è, e resta, un atto di culto del Sacerdozio di Cristo e che nulla ha a che fare con l’omosessualità e i trans. Il culto a Dio, e di Dio, è altra cosa.
Speriamo di vivo cuore che queste note di chiarimento teologico possano fare recedere Mons. Camisasca dalla sua presenza alla preghiera; preghiera che potrà fare per altre  finalità nel suo cuore e in episcopio. Crediamo però sia tutto inutile: vero Eccellenza?

18 commenti:

irina ha detto...

Davanti al mondo è apparentemente più facile conformarsi e sostanzialmente più difficile prendere posizione.

Anonimo ha detto...

Un vescovo che vieta (vieta! ma è possibile?) ai “suoi” preti di portare conforti religiosi (il vescovo di Liverpool). Che il diavolo faccia il suo mestiere non stupisce, ma dalla Chiesa sarebbe lecito aspettarsi ben altro.
Come nell’Unione Sovietica dei tempi andati, roba da matti! Satana ha fatto strage tra vescovi, cardinali, … papi. E’ almeno da Roncalli in poi che alterano, manipolano e falsificano la dottrina, instillando nei fedeli il sottile veleno che tutte le religioni si equivalgono, conducono alla salvezza (Nostra Aetate), che la Chiesa Cattolica “sussiste” (subsistit in di Lumen Gentium 8/b) anche nelle sette protestanti, eretiche e anticattoliche, autoflagellandosi e autodemolendo la Chiesa “magistra vitae” (richieste di perdono a go-go, senza alcun senso, false come una moneta da 3 euro). Hanno fatto un Concilio per riabilitare teologi eretici (>la Nouvelle Théologie, contestatpori sessantottini in casa cattolica) e far dettare a loro le linee della Chiesa 2.0, gnostica e massonica, filocomunista, filoprotestante, filoebraica, filomusulmana, insomma filotutto fuorché cattolica. Guai ad evangelizzare (proselitismo? giammai!), guai ad ammonire i peccatori (Amoris Laetita : Dio vuole che gli adulteri continuino a fornicare, se non riescono a smettere…!) : liberi tutti, venite alla Chiesa Circo Barnum : tutti, nani, pagliacci e ballerine, tutti, tranne gli odiati cattolici, rigidi, divisivi, fondamentalisti, con le “facce da funerale”, inespressive (quando recitato il S. Rosario davanti alle cliniche abortiste: “Galantino dixit!”).
Vescovi in prima fila nel dare scandalo ai fedeli, nel prostrarsi a 90° dinanzi ai peccatori incalliti e impenitenti, orgogliosi delle loro perversioni, che vogliono imporre all’umanità intera, a partire dall’asilo infantile e con la minaccia della galera per chi si oppone (col diabolico reato dell’omofobia, trucco semantico di una dittatura sempre più spudorata e senza vergogna!). Vergogna, signori vescovi, Vergogna ! Ma Dio ve le farà scontare tutte le vostre iniquità, siatane certi. “Libera nos a malo, Domine !” (da simili pastori liberaci, o Signore !).

Chiesa , devi fare le veci del Padre !! ha detto...

" La Chiesa invece ha sempre il diritto e il dovere di giudicare i figli, lodarli o biasimarli, proprio in virtù delle scelte di ortodossia o di ortoprassi, ai fini della salvezza di questi ultimi. "

Se , su questa vita temporanea , la Chiesa non mi giudica e non mi corregge e non mi conduce e non mi cura passo passo come ha fatto Gesu' con gli Apostoli , se mi abbandona , se mi lascia vivere secondo le mie pulsioni ,se non mi ammonisce , se si limita ad ascoltare ( a cominciare dalla confessione ) , se non mi aiuta ad estirpare il male che si annida e si nasconde nel mio cuore , quando il Giusto Giudice mi richiamera' a Se' cosa sara' di me ?

Io saro' perduto eternamente ma Tutti coloro che non mi hanno giudicato ammonito e corretto non se la passeranno meglio perche' essi giudicati piu' severamente dall'Eterno Padre !

Allora eliminiamo la Croce , eliminiamo la Chiesa .... ha detto...

P.S.
Carissimi amatissimi Apostoli , ci sono due padri : l'Eterno Padre e il principe delle tenebre .
Voi a Nome di CHI servite ?
Noi popolo di Dio vogliamo appartenere stringerci a chi ci custodisce nel Nome del Padre , a chi ci consacra nella Verita' !
Noi vogliamo bere la linfa della Vita non la linfa della morte . Noi rami piccoli e rami grandi e rami medi vogliamo stare attaccati alla Vite !
La ragione , il fondamento e la radice dell'apostolato della missione , dell'evangelizzazione , dell'apostolato , della Chiesa in uscita e' solo Gesu' Cristo e Cristo Crocifisso .

Anonimo ha detto...

E certo , dato che ha fatto tutto Gesu' Cristo noi possiamo spassarcela !
Altro che Croce...

Anonimo ha detto...

Sono “figlia” di quella rivoluzione sessantottina che mi vide coinvolta in una ideologia di cui poco si parla: le lesbiche! Infatti si parla molto di omosessualità, di uomini, i maschi, coinvolti in questo turbine infernale della odierna Sodoma, ma poco del coinvolgimento delle donne. Nata e cresciuta in una famiglia apparentemente cristiana, cattolica, ma che in quegli anni pensò “bene” di prendersi una sorta di rivincita contro non si sa cosa. I miei divorziarono quando ancora non c’era il divorzio per legge, più che divorziare infatti, vivevano libertinamente, entrambi i miei avevano gli amanti, mia madre – ma lo capii anni dopo – in sostanza si prostituiva. Il sesso, la libertà sessuale, il femminismo, erano diventati “pane quotidiano” in famiglia.

https://cronicasdepapafrancisco.com/2018/05/18/cari-vescovi-mi-sono-salvata-perche-in-passato-il-mio-peccato-veniva-condannato/

Anonimo ha detto...

Definizione di Chiesa .
Chiesa anglicana si puo' definire Chiesa ?
Ci stanno/stiamo avviando su quella strada ?

LA LITURGIA: UN LIBRO PER TUTTI
Messale, breviario, rituale e pontificale sono stati sostituiti fin dal 1549 con il “Book of Common Prayer” (Il “Libro delle preghiere comuni”), il testo liturgico ufficiale che, tra l’altro, sostituì il latino con l’inglese. Il “Libro” è stato revisionato e aggiornato più volte (l’edizione più recente è del 1968).

Anonimo ha detto...

Don Massimo Camisasca e la deriva cattoprotestante
La mia libreria ha una capienza finita e ormai da parecchi anni mi costringe a un impietoso esercizio critico: l’eliminazione di un vecchio libro ogni volta che decido di accoglierne uno nuovo. Di solito è un’operazione che mi lascia pieno di dubbi: avrò scelto bene? Non è che un giorno, com’è già capitato, rimpiangerò il libro espulso? Ma oggi dubbi non ho, oggi elimino serenamente non uno bensì due libri, quelli di don Massimo Camisasca. Poco prima di diventare vescovo di Reggio Emilia, Camisasca scrisse “Il vento di Dio” e “Padre” in cui elogiava il canto gregoriano e la confessione, al contempo deprecando l’affidamento dei progetti delle nuove chiese ad architetti non credenti e la presente deriva cattoprotestante. Parole, soltanto parole. Domenica colui che in anni troppo lontani fu stretto collaboratore di don Giussani parteciperà, nella sua diocesi, a una veglia pro Sodoma e pertanto i suoi libri non possono più stare vicini alle “Confessioni” in cui Sant’Agostino scrive: “I delitti compiuti dai sodomiti devono essere condannati ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina”. Quand’anche tutti i vescovi apostatassero (ma sembra che perfino nella fatiscente realtà cattolica italiana resistano vescovi cattolici a Trieste, Udine, Pavia, Carpi, Taranto, Lecce...), noi avremmo Sant’Agostino.
Camillo Langone
https://www.ilfoglio.it/preghiera/2018/05/19/news/don-massimo-camisasca-e-la-deriva-cattoprotestante-195662/

Anonimo ha detto...

Se mi amate osserverete i miei Comandamenti .
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama.
Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui .
VANGELO (Gv 14,15-21)

Perche' l'avrebbe detto NSGC ?
Perche' l’adesione ai Comandamenti di Dio e' la premessa indispensabile per vivere di conseguenza con la forza e l’amore dello Spirito Santo anche tutto l'insegnamento di Gesù.

Anonimo ha detto...

Caro monsignor Camisasca, un vero cattolico è per forza OMOFOBO, perché odia l'omosessualità in quanto peccato gravissimo e invita gli omosessuali a CONVERTIRSI senza solidarizzare con loro o parlare con ambiguità!!

Aloisius ha detto...

Grazie della segnalazione, va letta per intero, è una bellissima testimonianza

Anonimo ha detto...

http://m.gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2018/05/20/news/gravissima-la-scelta-del-vescovo-1.16860345

Elle ha detto...

http://www.marcotosatti.com/2018/05/21/papa-francesco-al-bergamo-pride-mi-raccomando-niente-preghiere-di-riparazione-lo-vuole-la-curia/
Non mi fa felice , anzi , mi fa indignare e gridare"vergogna" verso tutti coloro che hanno ideato e messo in atto questa derisione becera del Responsabile della Chiesa Cattolica .
Dall'altra parte , queste anime mercenarie mi fanno una gran pena , perche' ritengo che siano rimaste ferme al carnevale o alle prime fasi dell'infanzia : la fase orale , la fase anale , la fase fallica . Di sicuro sono anime usate dai nemici di NSGC e della Sua Legge di misericordia ..

Riprendo :
6 -Forse adesso se il Vescovo ................vedesse questa foto , si chiederebbe se l’iniziativa della Veglia di preghiera per il superamento dell’omofobia e la transfobia (?) presso la Parrocchia Regina Pacis, serve all’unità della Chiesa !

I giornali vendono la loro verita' ( quella dell'editore) ha detto...

Chiesa gremita per ascoltare le parole di monsignor Massimo Camisasca, che ha voluto presiedere la veglia anti omofobia nella chiesa di Regina Pacis. La sua partecipazione è finita nel mirino del gruppo di integralisti cattolici 20maggio, che a loro volta hanno organizzato in contemporanea una contro-veglia di protesta, definita "di riparazione", proprio sotto al vescovado, simbolo della chiesa reggiana e abitazione del vescovo
di Leonardo Grilli

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2018/05/20/news/veglia-contro-l-omofobia-le-parole-del-vescovo-camisasca-voi-siete-tutti-figli-miei-1.16860270

Anonimo ha detto...

Le Chiese "dedicate", "consacrate" vengono utilizzate dagli apostoli come case del popolo , per fare il minestrone


«il pane di Dio chiama all’unità»?

Nella Verita'

Meditazione : ha detto...

Giac 4,1-10
Voi chiedete e non ottenete perché chiedete male.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Gente infedele! Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi»? Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice:
«Dio resiste ai superbi,agli umili invece dà la sua grazia».
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori. Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

Parola di Dio

Anonimo ha detto...

Speriamo sia giunto il tempo per abrogare quello che dev'essere abrogato

https://www.youtube.com/watch?time_continue=8&v=7cUr299J1kc

Joshua ha detto...

Ecco qua l'amore e la misericordia a cui piace la nostra gerarchia ecclesiastica. Vedi il link:
www.ilgazzettino.it/…/inseguito_omose…