Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 26 dicembre 2018

A proposito della storicità del Natale

Vedi, nel blog: Il mito anticristiano delle origini pagane del Natale [qui] - La data del Natale non è soltanto un simbolo [qui]

Puer natus est nobis et Filius datus est nobis
cuius imperium super
[humerum eius].

A seguito della scoperta dei rotoli di Qumran nel 1947, è stato possibile ricostruire il periodo di servizio delle ventiquattro classi sacerdotali (1 Cron. 24, 1-19) al Tempio. Da questa è stato possibile risalire all'esatto periodo in cui prestava servizio Zaccaria, marito di sant’Elisabetta; periodo nel quale ebbe l’apparizione dell’arcangelo Gabriele, secondo il Vangelo di Luca (Lc 1, 5-11). Ricordate ? ... la classe di Abia precisa Luca ! Questa cadeva nella seconda metà del mese di settembre. Da qui, considerando le parole dell’arcangelo nell’annuncio a Maria (Lc 1, 36) e cioè che l’annunciazione avvenne nel VI mese di gravidanza di Elisabetta, e quindi, verosimilmente intorno al mese di marzo dell’anno seguente, si giunge – calcolando i nove mesi di gestazione di Maria – giusto al mese dicembre quale data della nascita di Gesù. Per altro le chiese orientali hanno celebrato la nascita di Giovanni Battista da tempo immemorabile il 24 giugno (quindi Zaccaria ebbe la teofania il 24 settembre). Da qui la data del 25 dicembre. Per cui può avanzarsi ben più di una mera ipotesi che la Chiesa di Roma non abbia fatto altro che recepire il ricordo delle comunità giudeo-cristiane di Palestina e Siria.
Infine vorrei aggiungere un'altra particolarità.
La Resurrezione e la celebrazione della Pentecoste sono feste coincidenti con il calendario ebraico.
In tal senso lo sarebbe anche il Natale, visto che gli ebrei il giorno 25 chislev, ovvero nell'ultimo mese dell'anno, celebrano la dedicazione del Tempio e per noi Cristiani il Tempio è Gesù stesso.
Tecnicamente non c'è poi perfetta coincidenza con il nostro Natale perché gli ebrei seguono il calendario lunare. C'è però una chiara coincidenza simbolica.
Insomma Dio stesso ha deciso quando incarnarsi e per questo si è scelto una data ... simbolica. Simbolica anche per i pagani che il 25 dicembre celebravano il "sol invictus". (Arnaldo Sancricca)

11 commenti:

irina ha detto...

Chi, come mummia dalla testa ai piedi, è fasciato dall'ideologia, fasciato rimane senza udire e senza vedere. Per ognuno di costoro occorre un miracolo ad personam, che apra la loro dura cervice. Tutto invece giova a noi, nella speranza, di poter essere pronti, all'occasione, ad interventi inconfutabili. 'Scientifici'. Pacati. Senza mai trascendere in modo plebeo, come la loro voluta, perseguita, prima finto-ottusa poi realmente ottusa, ostinazione meriterebbe, secondo verità e giustizia.

Anonimo ha detto...


Blondet :

https://www.maurizioblondet.it/natale-1914/#disqus_thread

Anonimo ha detto...

Queste belle e sacre giornate di festa sono scosse dalle notizie di terremoti, di tsunami, di sconvolgimenti naturali qua e là nel mondo. Un concetto importantissimo del cattolicesimo, ma oggi quasi smarrito nella Chiesa modernista, è la connessione fra le calamità naturali e i peccati degli uomini. Nella liturgia Vetus Ordo ci sono molte orazioni per invocare la clemenza del tempo o per scongiurare cataclismi: "Preghiamo Dio onnipotente... Donateci per intercessione di Santa Maria Madre di Dio, degli angeli santi, dei Patriarchi, dei profeti,degli apostoli , dei martiri , dei confessori , delle vergini , delle vedove , e di tutti i santi la vostra continua protezione: donateci la pace che è nell'aria; effondete la Vostra salvezza dai cieli sopra noi indegni contro fulmini e tempeste e siate sempre geloso del genere umano con la forza della Vostra mano destra contro le avverse potenze. Per Cristo....". Mi risulta che l'ultima orazione di questo genere fu fatta il 4 luglio 1976 da Paolo VI per la siccità in America. Ricordo anche che l'accostamento fra il terribile terremoto del Giappone dell'11 marzo 2011 e il peccato degli uomini suscitò reazioni violentissime proprio dall'interno della Chiesa. Bisogna riflettere bene, perché un'altra vecchia orazione dice proprio così: "Perdona, Signore, al tuo popolo, affinché dopo essere stato castigato con giusti flagelli, trovi sollievo nella tua misericordia". I flagelli sono dunque meritati per causa del peccato, e solo la preghiera può far scendere una pioggia di misericordia. Ma questo, ormai, sembra esserselo dimenticato la stessa Chiesa.
(Giovanni Tortelli)

Anonimo ha detto...

https://www.uccronline.it/2018/12/12/gilet-gialli-e-crisi-francese-la-laica-kristeva-manca-lideale-cristiano-ucciso-dalla-politica/

Anonimo ha detto...

Ogni giorno mi chiedo: cosa devo fare?
Cosa posso fare? Dalle mie parti le parrocchie sono guidate da giovani sacerdoti ultramodernisti. Tutte le domeniche aride e sciatte omelie vengono malamente " recitate" tra sbadigli di un popolo sempre più anziano e distratto, che non si accorge delle agghiaccianti eresie propinate dalle misericordiose avanguardie liberali . Le preghiere più importanti ovvero il Gloria, l'Agnus Dei etc. ... sono cantate da cori stonati e improvvisati, in mezzo al rumore assordante di tamburi, nacchere, chitarre e altri strani strumenti a me sconosciuti. La preghiera dei fedeli è un continuo richiamo all'accoglienza, misericordia, discernimento, inclusione, uguaglianza tra le religioni, salvezza a buon mercato per tutti. La proccessione dei fedeli, all'Eucaristia, è tutta costellata di reciproci saluti, auguri e appuntamenti per il dopo messa. Al momento de " la messa è finita" la benedizione sembra non arrivare mai, preceduta da interminabili elenchi delle attività settimanali: la preparazione della riffa per la festa del Patrono; la riunione dei lupetti, spostata di due ore; l'apertura delle adesioni per la gita al santuario; la consegna delle cimbelle e dei biscotti per la vendita di beneficenza.
Ogni giorno mi chiedo: cosa devo fare? Cosa posso fare?

Anonimo ha detto...

Un umile consiglio all'anonimo delle 19:01

Dedicare tempo all'adorazione davanti al tabernacolo, consolando Gesù e ricevendone consolazione. Nelle chiese dei modernisti è un luogo lungamente deserto e desolato.

Trovare una Santa Messa degnamente celebrata nel raggio di una trentina di chilometri e restare fedeli, con tutte le fatiche del caso.

Nello stesso raggio, trovare un confessore innamorato del Signore e instaurare una frequentazione assidua, pregando intensamente il Signore di conservarlo.

Costellare la Santa Messa, comunque/ovunque celebrata/partecipata, di tutte le attenzioni che, ognuno di noi singolarmente, può praticare per amore di Dio.

Evitare ogni inutile discussione per spiegare qualcosa o convincere qualcuno. Chi è innamorato vive da innamorato e non guarda all'opinione altrui. Non stiamo cercando di piazzare un prodotto o di vincere un concorso. Amiamo il Signore e cerchiamo Lui, l'unico essenziale. Amiamolo conoscendolo e cerchiamolo in noi stessi, anche restando soli.

Mettersi al primo banco per non vedere cio' che succede attorno a noi . ha detto...

Devi andare , devi soffrire e offrire alla Vergine Maria il tuo disagio , devi inginocchiarti davanti al Tabernacolo anche se laterale , anzi proprio perche' laterale , devi sforzarti di inginocchiarti alla Comunione ( magari aiutandoti col bastone per rialzarti), devi pregare e riparare per la tua Parrocchia , per i Sacerdoti , per tutti che non hanno avuto la grazia di essere stati istruiti come e' successo a te. Tappati le orecchie , mettiti il paraocchi ( o chiudili per non sottolineare le cose che non vanno) e consola Gesu', la SS.Trinita' e la Vergine Maria . Se scappi anche tu chi si preoccupera' dei fratelli ? Anche io sono una pecorella transfuga , bruco ( mi nutro) ora qua ora la' ma mi obbligo anche ad andare in Parrocchia perche' come noi vediamo gli altri , gli altri vedono noi e dai e dai e dai ho la gioia di vedere che ci sono alcune persone che hanno ripreso ad inginocchiarsi davanti al Tabernacolo , due o tre signore hanno ripristinato ad indossare il velo muliebre , le due suore messicane s-chitarrano perche' così vuole il parroco ? Bene inginocchiamoci difronte al Tabernacolo per tutto il tempo della Messa e preghiamo . Domenica 23 u.s. mi trovavo in una Chiesa dedicata a S.Antonio di Padova e mi ha colpito la quantita' di gente di ogni colore che corre a pregare S.Antonio , fra questi alcuni orientali si sono prostrati ed hanno toccato il pavimento con la fronte in segno di profonda riverenza . A nostra volta , anche attraverso i gesti esteriori , continuiamo ad imparare .

Anonimo ha detto...

Cina. Il partito comunista abolisce il Natale a Langfang
https://www.tempi.it/cina-il-partito-comunista-abolisce-il-natale-a-langfang/

Anonimo ha detto...

IL SANTO SACRIFICIO
La Madonna giunse sul Calvario assieme a Gesù; assistette alla crudele crocifissione e, quando il suo Divin Figlio pendeva dalla Croce, non si allontanò da Lui. Per circa sei ore Gesù rimase inchiodato e per tutto questo tempo Maria prese viva parte al solenne sacrificio che si compiva. Il Figlio agonizzava tra gli spasimi e la Madre agonizzava con Lui nel suo cuore.
Il Sacrificio della Croce si rinnova, misteriosamente, ogni giorno sull'Altare con la celebrazione della Messa; sul Calvario il sacrificio fu cruento, sull'Altare è incruento, ma è del tutto identico.
L'atto più solenne di culto che dall'umanità possa rendersi all'Eterno Padre, è il Sacrificio della Messa.
Coi nostri peccati irritiamo la Divina Giustizia e provochiamo i suoi castighi; ma grazie alla Messa, in tutti gl'istanti della giornata ed in tutti i punti del globo, umiliandosi Gesù sugli Altari sino ad una incredibile immolazione, offrendo le sue sofferenze del Calvario, presenta al Divin Padre un magnifico compenso ed una sovrabbondante soddisfazione. Tutte le sue Piaghe, come altrettante bocche divinamente eloquenti, esclamano: Padre, perdona loro! - domandando misericordia.
Apprezziamo il tesoro della Messa! Chi trascura di assistervi nel giorno festivo, senza una grave ragione scusante, commette un peccato grave. E quanti peccano nelle feste tralasciando colpevolmente la Messa! Son lodevoli coloro che, per riparare il bene omesso dagli altri, ascoltano nella festa, se possono, una seconda Messa e se non è possibile far ciò di festa, suppliscono con l'ascoltarla durante la settimana. Si diffonda questa bella iniziativa!
I devoti della Madonna, d'ordinario, assistono al Santo Sacrificio tutti i giorni. Si ravvivi la fede, per non perdere facilmente un sì gran tesoro. Quando si sentono i tocchi della Messa, si faccia di tutto per andare ad ascoltarla; il tempo che vi s'impiega non si perde, anzi è il meglio utilizzato. Se non si può andare, si assista in ispirito, offrendola a Dio e stando un po' raccolti.
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Anonimo ha detto...

Nel libro « Pratica di amare Gesù Cristo » c'è un ottimo suggerimento: Dire al mattino: « Eterno Padre, vi offro tutte le Messe che si celebreranno questo giorno nel mondo! » Dire alla sera: « Eterno Padre, vi offro tutte le Messe che si celebreranno questa notte nel mondo! » - Anche nella notte si compie il Santo Sacrificio, perché mentre è notte in una parte del globo, nell'altra è giorno. Da confidenze fatte dalla Madonna ad anime privilegiate, si rileva che la Vergine ha le sue intenzioni, come le ha Gesù nell'immolarsi sugli Altari, ed è contenta che si facciano celebrare delle Messe secondo le sue intenzioni materne. In vista di ciò, una buona schiera di anime offre già alla Madonna un tanto gradito omaggio.
Assistere alla Messa, ma assistervi come si deve!
La Vergine, mentre Gesù si offriva sul Calvario, stava silenziosa, meditava e pregava. Si imiti la condotta della Madonna! Durante il Santo Sacrificio si stia raccolti, non si chiacchieri, si mediti con serietà il sublime atto di culto che si rende a Dio. Per taluni sarebbe meglio non andare a Messa, perché è più il disturbo che apportano ed il cattivo esempio che danno, anziché il frutto.
San Leonardo da Porto Maurizio consigliava di assistere alla Messa dividendo la in tre parti: rossa, nera e bianca. La parte rossa è la Passione di Gesù Cristo: meditare le sofferenze di Gesù, sino alla Elevazione. La parte nera raffigura i peccati: richiamare alla memoria le colpe passate ed eccitarsi al dolore, perché i peccati sono la causa della Passione di Gesù; e questo sino alla Comunione. La parte bianca sarebbe il proponimento di non peccare più, protestando di fuggire anche le occasioni; e ciò può farsi dalla Comunione alla fine della Messa.
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Anonimo ha detto...

ESEMPIO
L'apostolo della gioventù, San Giovanni Bosco, racconta che in una visione assistette al lavorio che fanno i demoni durante la celebrazione della Messa. Egli vide molti diavoli aggirarsi in mezzo ai suoi giovani, i quali erano raccolti in Chiesa. Ad un giovane il demonio presentava un giocattolo, ad un altro un libro, ad un terzo qualche cosa da mangiare
Certi diavoletti se ne stavano sulle spalle di alcuni, non facendo altro che accarezzarli. Giunto il momento della Consacrazione, i demoni scapparono, tranne quelli che stavano sulle spalle di alcuni giovani.
Don Bosco così spiegò la visione: La scena rappresenta le varie distrazioni cui, per suggestione del demonio, vanno soggette le persone che stanno in Chiesa. Quelli che avevano il demonio sulle spalle, sono coloro che stanno nel grave peccato; appartengono a Satana, ricevono le sue carezze e non sono capaci di pregare. La fuga dei demoni alla Consacrazione insegna che gl'istanti dell'Elevazione sono terribili per il serpente infernale. -

(Tratto dal libretto "Maria Regina e Madre di Misericordia" del Salesiano Don Giuseppe Tomaselli)