Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 28 dicembre 2018

Venerdì 28 dicembre. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
Dal «Commento ai Salmi» di
sant'Agostino, vescovo
(Sal 109, 1-3; CCL 40, 1601-1603)
Le promesse di Dio sono compiute
per mezzo del Cristo suo Figlio


Dio stabilì un tempo per le sue promesse e un tempo per il compimento di esse. Dai profeti fino a Giovanni Battista fu il tempo delle promesse; da Giovanni Battista fino alla fine dei tempi è il tempo del loro compimento.
Fedele è Dio che si fece nostro debitore non perché abbia ricevuto qualcosa da noi, ma perché ci ha promesso cose davvero grandissime. Pareva poco la promessa: Egli volle vincolarsi anche con un patto scritto, come obbligandosi con noi con la cambiale delle sue promesse, perché, quando cominciasse a pagare ciò che aveva promesso, noi potessimo verificare l'ordine dei pagamenti. Dunque il tempo dei profeti era di predizione delle promesse.
Dio promise la salvezza eterna e la vita beata senza fine con gli angeli e l'eredità incorruttibile, la gloria eterna, la dolcezza del suo volto, la dimora santa nei cieli, e, dopo la risurrezione, la fine della paura della morte. Queste le promesse finali verso cui è volta tutta la nostra tensione spirituale: quando le avremo conseguite, niente più cercheremo, niente più domanderemo.
Ma nel promettere e nel preannunciare Dio volle anche indicare per quale via si giungerà alle realtà ultime. Promise agli uomini la divinità, ai mortali l'immortalità, ai peccatori la giustificazione, ai disprezzati la glorificazione. Sembrava però incredibile agli uomini ciò che Dio prometteva: che essi dalla loro condizione di mortalità, di corruzione, di miseria, di debolezza, da polvere e cenere che erano, sarebbero diventati uguali agli angeli di Dio. E perché gli uomini credessero, oltre al patto scritto, Dio volle anche un mediatore della sua fedeltà. E volle che fosse non un principe qualunque o un qualunque angelo o arcangelo, ma il suo unico Figlio, per mostrare, per mezzo di lui, per quale strada ci avrebbe condotti a quel fine che aveva promesso. Ma era poco per Dio fare del suo Figlio colui che indica la strada: rese lui stesso via perché tu camminassi guidato da lui sul suo stesso cammino.
Si doveva dunque preannunciare con profezie che l'unico Figlio di Dio sarebbe venuto tra gli uomini, avrebbe assunto la natura umana e sarebbe così diventato uomo e sarebbe morto, risorto, asceso al cielo, si sarebbe assiso alla destra del Padre; egli avrebbe dato compimento tra i popoli alle promesse e, dopo questo, avrebbe anche compiuto la promessa di tornare a riscuotere i frutti di ciò che aveva dispensato, a distinguere i vasi dell'ira dai vasi della misericordia, rendendo agli empi ciò che aveva minacciato, ai giusti ciò che aveva promesso.
Tutto ciò doveva essere preannunziato, perché altrimenti egli avrebbe destato spavento. E così fu atteso con speranza perché già contemplato nella fede.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

CONOSCIAMO IL SANTO DEL GIORNO: I SANTI INNOCENTI MARTIRI

Oggi 28 dicembre 2018 si festeggia a Betlèmme di Giuda il natale dei santi Innocenti Martiri, i quali furono per Cristo uccisi dal Re Eróde.
Dal sermone di S. Agostino vescovo: "Quest'oggi, fratelli carissimi, noi celebriamo il natale di quei bambini che il testo del Vangelo ci dice essere stati uccisi dal crudelissimo re Erode. E perciò con somma gioia esulti la terra madre feconda di questi celesti soldati e di tali prodigi. Certo, l'empio tiranno non avrebbe potuto giovare tanto a questi fanciulli col suo affetto quanto giovò loro coll'odio. Perché, come manifesta la sacra solennità di questo giorno, quanto più grande fu l'iniquità contro i beati fanciulli, tanto più copiosa discese su di essi la grazia e la benedizione.
Beata te, o Betlemme, terra di Giuda, che soffristi la crudeltà del re Erode nella strage dei tuoi fanciulli: ché nello stesso tempo meritasti di offrire a Dio una bianca moltitudine di pacifica infanzia. Giustamente pertanto celebriamo il natale di quelli che il mondo, facendoli nascere all'eterna vita, rese più felici di quello che facessero le loro madri generandoli alla terra. Perché furono trovati degni della vita eterna, prima ancora d'aver fatto uso della vita presente.
La morte preziosa di altri Martiri merita lode per la confessione, quella di questi è gloriosa per l'immolazione; poiché ai primordi d'una vita incipiente, la morte che mise fine alla vita presente, valse loro subito d'entrare in possesso della gloria. Essi che l'empietà di Erode strappò ancora lattanti dal seno delle madri, sono a buon diritto chiamati fiori dei Martiri, perché, sbocciati in mezzo al freddo dell'incredulità, la brina della persecuzione li seccò come prime tenere gemme della Chiesa.

Anonimo ha detto...

http://itresentieri.it/28-dicembre-i-santi-innocenti-liturgia-della-festa/
Cattolici in politica e non in politica Corresponsabili di Erode ? Anche la nostra Italia e' piena di piccoli martiri .

Amen ! ha detto...

Preghiera al Sacro Cuore



O Cuore Sacratissimo di Gesù, spandete a larga copia

le vostre benedizioni sopra la S. Chiesa, sopra il Sommo Pontefice

e sopra tutto il Clero: date ai giusti la perseveranza,

convertite i peccatori, illuminate gli infedeli, benedite tutti i nostri parenti,

amici e benefattori, assistete i moribondi, liberate le anime del

Purgatorio, e stendete su tutti i cuori il dolce impero del vostro amore.

S.M.M.Kolbe ogni 15 ' invocava la Comunione spirituale . ha detto...

https://www.anacoreti.it/dio-preghiere/santa-messa-in-diretta-1/

http://www.livemass.org/LiveMass/day.html

PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE
Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell' anima mia.
Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;
non permettere che mi abbia mai a separare da te.

(Breve pausa)

Eterno Padre, io ti offro; Sangue Preziosissimo Gesù Cristo
in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa!

Ave Maria ! ha detto...

San Gaspare Del Bufalo Sacerdote, Fondatore
28 dicembre
Nato a Roma il 6 gennaio 1786 fin da piccolissimo fu dedito alla preghiera e alla penitenza. Suo padre era cuoco del principe Altieri, sua madre si occupava della famiglia e gli assicurò una buona educazione cristiana. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808 si specializzò nell'evangelizzazione dei «barozzari», carrettieri e contadini della campagna romana. Condannato all'esilio per aver rifiutato il giuramento di fedeltà a Napoleone, passò quattro anni in carcere tra Bologna, Imola e la Corsica. Tornato a Roma, dopo la caduta dell'imperatore francese Papa Pio VII gli affidò l'incarico di girare l'Italia predicando e dedicandosi soprattutto alle missioni popolari. Devotissimo al Prezioso sangue di Gesù, il 15 agosto 1815 fondò la Congregazione dei missionari del preziosissimo sangue. Gli appartenenti a quest'ordine si dedicano alla predicazione e all'insegnamento. Nel 1834, insieme a Maria de Mattia diede vita al ramo femminile della Congregazione: «Le suore dell'adorazione del preziosissimo sangue». Morì a Roma il 28 dicembre 1837. È stato canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954.

Servus Mariae ha detto...

Non c'è forza di lotta e di tribolazioni che possa prevalere contro un'anima che confida in Dio ed in Maria. Satana è sconcertato ed è vinto dalla fiducia, perché essa è umile riconoscimento della propria insufficienza.
Il mondo non può nulla su chi si appoggia all'Onnipotente, e LA VITTORIA è SEMPRE SICURA ...

La preghiera vince sempre, anche quando sembra inutile e sterile ai nostri poveri sguardi, così incapaci di penetrare nei disegni adorabili della divina bontà. Bisogna persuadersi che nessuna preghiera è vana, nessuna, e che invece di sfiduciarsi bisogna insistere, perché, mentre preghiamo, Dio con cura paterna prepara nel mondo gli eventi che debbono consolarci ...

Prega silenziosamente, con fiducia umile, con umiltà fiduciosa. La preghiera porta nel combattimento il piano di guerra del generale, vi porta il rifornimento del cielo. Tu preghi e le grazie piovono, e gli angeli si attivano. La preghiera è come il bombardamento fatto dall'alto: prima di fare l'avanzata contro il male, monta in aeroplano, sali in alto nel cielo, e di là farai cadere le bombe che sconvolgono il piano di satana ...

Non ci lamentiamo mai con Dio, invocando la giustizia su chi ci fa del male, se non vogliamo trovarci dinanzi ad una situazione ancora più penosa. A che giova il castigo inesorabile degli empi ? Essi stessi diventano peggiori e ci fanno un male maggiore. Imploriamo per loro i lumi, la misericordia e la conversione sincera affinché conoscano il male che hanno fatto, si emendino e lo riparino. Non è necessaria la violenza, ma la forza interna che li conquida e li muti, e questo dobbiamo implorare dalla misericordia di Dio ...

Non bisogna spuntare con la sfiducia l'arma della preghiera: la sfiducia ci rende pessimisti; il pessimismo ci riduce non solo nelle forze naturali, ma le sfiacchisce tutte, facendoci perdere in vane recriminazioni, e in più vane lotte fatte all'aria. Che giova irrompere nello sdegno contro l'ingiustizia di chi non ci ascolta e congiura lontano per conto suo? Prega e lo raggiungerai con le saette di Dio che feriscono il cuore, conquidono la ragione e vincono la volontà ...
Don Dolindo Ruotolo

Anonimo ha detto...


S. Gaspare del Bufalo fu anche famoso per le conversioni dei briganti, che infestavano lo Stato pontificio. Gente malvagia e sanguinaria, che il Santo affrontava da solo con il crocefisso in mano, per convertirli e convincerli a consegnarsi alla giustizia, rischiando la vita.

Anonimo ha detto...

Ho visto il video della "messa cantata" di Natale nella chiesa S. Rocco a Torino.

https://benedettoxviblog.wordpress.com/2018/12/28/terremoto-in-vaticano-nella-santa-messa-di-mezzanotte-viene-proposto-una-messa-blasfema-dove-il-vangelo-viene-letto-da-un-laico-ed-il-credo-e-totalmente-inventato-successo-a-torino2018-ecco-i/

Mentre l'articolo si concentra sul Credo, totalmente reinventato, e sul fatto che il Vangelo sia stato letto da un laico, fa passare sotto silenzio le parole che dopo il Santo ("osanna èh") il celebrante ha pronunciato, parole che trascrivo:

Padre veramente santo, fonte di ogni santità, santifica noi e questi doni col tuo spirito, perché tutti diventiamo un segno della tua presenza.
La vigilia della passione, mentre cenava con i discepoli, Gesù prese un pane, lo spezzò, lo diede a tutti dicendo “Prendete, mangiatene tutti, questo è il mio corpo, la mia vita data per voi”. Dopo la cena allo stesso modo prese una coppa di vino, la diede a tutti dicendo “Prendete e bevetene tutti, questo è il calice del mio sangue, per la nuova ed eterna alleanza, l'ho versato per voi e per tutti, in remissione del peccato, fate questo in memoria di me”. Mistero della fede.


E questa sarebbe una "consacrazione" nel cuore di una "messa"?

Chi vuole conservare la santa Fede cattolica, torni al Catechismo di Trento. L'alternativa è l'apostasia, prima o poi.