Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 30 dicembre 2021

La città e la metropoli. Dove siamo e dove stiamo andando?

Un'altra centrata affermazione di Agamben, che non ignoriamo (ne sono consapevole da decenni) e che fa parte della realtà distopica nella quale siamo immersi. Di fatto ci arrivano dei flash illuminanti e condivisibilissimi, che però sappiamo inseriti in un contesto più ampio e articolato che sto scoprendo ora. Per questo continuiamo la nostra esplorazione, per vedere fino a che punto sia percorribile il contesto e valide le conclusioni da trarne, cui alla fine bisogna pur arrivare:
"I greci conoscevano perfettamente ciò che fingiamo di ignorare, ovvero che è possibile manipolare e controllare una società non solo attraverso il linguaggio, ma soprattutto attraverso la musica. Così come, per un soldato, il colpo di tromba o il battito di tamburo è efficace quanto l'ordine di un superiore (o anche più di esso), altrettanto in ogni campo e prima di ogni discorso, i sentimenti e gli stati d'animo che precedono l'azione e il pensiero sono musicalmente determinati e orientati. In questo senso, lo stato della musica (comprendendo in questo termine l'intera sfera che definiamo inesattamente "arte") definisce la condizione politica di una data società meglio e prima di qualsiasi altro indice; e se vogliamo veramente modificare le regole della city, prima di tutto è necessario riformare questa musica. La cattiva musica che oggi pervade le nostre città in ogni momento e in ogni luogo è inseparabile dalla cattiva politica che le governa." (Giorgio Agamben. Che cos'è la filosofia?, P 102.)
E guardate cosa ho trovato - l'ho inserito di seguito - per cercar di capire il concetto qui accennato di city secondo Agamben, uno dei pensatori più o meno "illuminati" che, per essere in grado di decifrare la realtà attraverso il filo conduttore dei suoi elementi più complessi le cui spinte vengono da lontano, in qualche modo possono avere influenza sulle configurazioni che essa assume... se non mettere in campo possibili correttivi di direzioni ritenute rischiose quando non addirittura disumanizzanti. Richiamo in particolare l'attenzione di Paolo Pasqualucci e Fabrizio Giudici e di chiunque voglia trarne indicazioni significative.

La città e la metropoli

Permettetemi di cominciare con qualche ovvia considerazione sul termine “metropoli”. Esso significa in greco “città-madre” e si riferisce al rapporto fra la polis e le sue colonie. I cittadini di una polis che partivano per fondare una colonia erano, come si diceva, in apoikia – letteralmente in “allontanamento dalla casa”- rispetto alla città, che, nella sua relazione alla colonia, veniva allora chiamata metropolis, città-madre. Questo significato del termine è rimasto fino ai nostri giorni per esprimere il rapporto fra il territorio della patria, definito appunto metropolitano, e quello delle colonie.

Il termine metropoli implica quindi la massima dis-locazione territoriale e, in ogni caso, un’essenziale disomogeneità spaziale e politica, qual è appunto quella che definisce il rapporto città-colonie. Ciò fa nascere ben più di un dubbio sull’idea corrente di metropoli come tessuto urbano continuo e relativamente omogeneo. L’isonomia [uguaglianza di fronte alla legge. Nella filosofia epicurea, stato di equilibrio dell'universo in cui tutti gli elementi si rapportano gli uni agli altri secondo una legge di corrispondenza universale. -ndr] spaziale e politica che definisce la polis è, almeno in via di principio, estranea all’idea di metropoli.

In questa comunicazione mi servirò, pertanto, del termine “metropoli” per designare qualcosa di sostanzialmente eterogeneo rispetto a ciò che siamo abituati a chiamare e chiamiamo città. Vi propongo, cioè, di riservare il termine metropoli al nuovo tessuto urbano che si viene formando parallelamente ai processi di trasformazione che Michel Foucault ha definito come passaggio dal potere territoriale dell’Ancien régime al biopotere moderno, che è, nella sua essenza, un potere governamentale.

Ciò significa che, per capire che cos’è una metropoli, è necessario comprendere il processo che, a partire dal sec. XVIII, porta progressivamente il potere ad assumere la forma di un governo degli uomini e delle cose, o, se volete, di una “economia” (quando il termine “economia” fa la sua apparizione nelle teorie politiche dell’illuminismo, esso significa essenzialmente “governo”. L’esordio dell’articolo di Rousseau del 1755 sull’Economia politica nell’Enciclopedie è perfettamente chiaro in proposito: “Prego i miei lettori “ egli scrive “di distinguere con cura l’economia pubblica che è qui in questione e che io chiamo governo, dall’autorità suprema, che chiamo sovranità”). Una prima definizione che vi propongo è che la metropoli è il dispositivo, o l’insieme dei dispositivi, che si impone sulla città quando il potere assume la forma di un governo degli uomini. La città cessa allora di essere, com’era nel sistema feudale e ancora nell’Ancien régime, un’eccezione rispetto ai grandi poteri territoriali, eccezione il cui paradigma era la “città franca”, e diventa il luogo per eccellenza della nuova figura economico-governamentale del potere.

Non vi è quindi crescita e sviluppo dell’antico modello di città, ma una sorta di rottura storica e epistemologica che coincide con l’instaurarsi di un nuovo paradigma, i cui caratteri si tratta di analizzare. Una prima costatazione è che si assiste qui innanzitutto al progressivo tramonto del modello della polis incentrato essenzialmente sulla dimensione pubblica e politica. Benché la città abbia cercato di difendere come ha potuto la sua originaria natura di organismo politico (e questa resistenza ha prodotto ancora in tempi relativamente recenti episodi di straordinaria intensità politica), è certo però che, nella nuova spazializzazione metropolitana, è all’opera una tendenza de-politicizzante, il cui esito estremo è la creazione di una zona di assoluta indifferenza fra privato e pubblico. Questa neutralizzazione dello spazio urbano è oggi un fatto a tal punto acquisito, che non ci si meraviglia che le piazze e le strade delle città siano trasformate dalle videocamere in interni di un’immensa prigione.

In Sorvegliare e punire, Michel Foucault ha provato a definire il nuovo ordine disciplinare del potere attraverso la convergenza di di due paradigmi, che fin allora erano rimasti distinti: la lebbra e la peste. Vorrei servirmi di questo schema foucaldiano per precisare la mia descrizione dello spazio urbano della modernità.

Il paradigma della lebbra è quello dell’esclusione: si tratta di mettere i lebbrosi fuori della città, di creare una netta divisione fra il fuori e il dentro. L’ideale è qui quello della comunità pura, che costituisce il modello di quello che Foucault chiama il Grand Enfermement. La peste dà luogo a un paradigma completamente diverso. Poiché lo scoppio dell’epidemia rende impossibile escludere gli appestati, si tratterà allora di dividere, sorvegliare e controllare in ogni quartiere ogni strada, in ogni strada ogni casa, e in ogni casa ogni famiglia, i cui membri sono preventivamente registrati. Ogni strada è posta sotto l’autorità di un sindaco, che ne ha la sorveglianza. Nel giorno stabilito, ogni famiglia deve chiudersi nella sua casa, con proibizione di uscirne sotto pena della vita. Circolano soltanto i soldati, i medici e i becchini, a cui è affidato il compito di una sorveglianza e di una registrazione permanente. All’interno della città, le zone sono distinte e articolate secondo l’intensità dell’epidemia, le disinfezioni e le quarantene. Mentre il lebbroso è preso in una pratica di esclusione e di rigetto, l’appestato è incasellato, sorvegliato, controllato e curato attraverso un sistema complesso, in cui le differenziazioni individuali sono effetto di un potere che si moltiplica, si articola e si suddivide. “La lebbra e la sua separazione; la peste e le sue ripartizioni. L’una è marchiata, l’altra, analizzata e suddivisa. Esiliare il lebbroso e arrestare la peste non comportano lo stesso sogno politico. L’uno è quello di una comunità pura, l’altro quello di una società disciplinata. Due maniere di esercitare il potere sugli uomini, di controllare i loro rapporti, di sciogliere i loro pericolosi intrecci”.

Secondo Foucault, il potere politico della modernità risulta dalla convergenza e dalla sovrapposizione di questi due paradigmi. Si tratta di trattare i lebbrosi come appestati e gli appestati come lebbrosi, di proiettare lo spazio articolato e distribuito delle discipline sullo spazio semplice dell’internamento, di individualizzare gli esclusi e di servirsi dei processi di individualizzazione per determinare le esclusioni. Il risultato è la sovrapposizione sulle opposizioni binarie secche (del tipo: inclusione/esclusione; sano/malato; normale/anormale) di una serie di ripartizioni differenziali, di strategie e di dispositivi volte a soggettivare, a individualizzare e controllare i soggetti.

Se applichiamo questo duplice paradigma allo spazio urbano, abbiamo un primo schema per la comprensione del nuovo spazio metropolitano dell’occidente. Si tratta di uno schema complesso, al cui interno i dispositivi semplici di esclusione e divisione (del tipo “lebbra”) convivono con un’articolazione complessa degli spazi e dei loro abitanti (del tipo “peste”), al fine di produrre un governo globale degli uomini e delle cose. L’esperimento forse più esemplare ed estremo di un tale governo globale dello spazio urbano è avvenuto a Genova nel luglio 2001 in occasione del G8. Un’ ordinanza prefettizia distingue nella città zone differenziati: 1) zone rosse di massima sorveglianza, dove, con qualche limitata eccezione, vige il divieto di accesso e di sosta veicolare e i cittadini residenti sono registrati; 2) zone gialle, nella quale sono vietate le pubbliche manifestazioni, il volantinaggio, il transito e la sosta in prossimità di certi luoghi ed edifici.

Con una successiva ordinanza, vengono classificati in blocchi distinti (rosa, giallo, blu e nero) secondo la presunta pericolosità i manifestanti. Dispositivi tradizionali di esclusione, come i cancelli , i muri e i marchi colorati (il giallo è il marchio degli appestati, oltre che quello degli ebrei) si trasformano in dispositivi più complessi, volti a controllare i flussi e ad articolare e distinguere gli individui.

L’esempio di Genova durante il G8 è, naturalmente, eccezionale; ma l’esperienza insegna che è a partire dalla situazione eccezionale che si sperimentano e mettono in opera i dispostivi di governo che diventeranno normali. Alessandro Petti, in un libro recente ( Arcipelaghi e enclave ) ha mostrato che esperimenti di controllo globale dello spazio, basati sulla frammentazione, sul controllo dei flussi e sulla creazione di spazi di eccezione, si verificano non solo nelle città e nei villaggi in Israele e nei territori occupati, ma anche nei nuovi progetti di urbanistica di lusso off-shore, come The world o The Palm Island a Dubai, i cui architetti speriamo che un giorno saranno sottoposti a processo come i medici di Auschwitz.

La metropoli è, dunque lo spazio che risulta da questa serie complessa di dispositivi di controllo e di governo. Ma ogni dispositivo implica necessariamente un processo di soggettivazione, e ogni processo di soggettivazione implica una possibile resistenza, un possibile corpo a corpo col dispositivo in cui l’individuo è stato catturato o si è lasciato catturare. Per questo, se si vuole comprendere una metropoli, accanto all’analisi dei dispostivi di controllo, di distribuzione e di governo degli spazi, è necessario conoscere e indagare i processi di soggettivazione che questi dispositivi necessariamente producono. È perché una tale conoscenza manca o è insufficiente, che i conflitti metropolitani appaiono oggi così enigmatici. Poiché la possibilità e l’esito di tali conflitti dipenderà, in ultima analisi, dalla capacità di intervenire sui processi di soggettivazione non meno che sui dispostivi, per portare alla luce quell’Ingovernabile che è l’inizio e, insieme, il punto di fuga di ogni politica.
Novembre 2007 - Fonte

47 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima di iniziare una riflessione sul testo:

La Chiesa nel suo rapporto educativo, santificante e di governo è venuta meno al suo compito perché ha mancato proprio nella santificazione intesa non come distribuzione ormai automatica dei Sacramenti e Sacramentali, ma santificazione nel senso di essere fucina di Santi. Solo una percentuale anche minima, ma Autentica di Santi Autentici funge da lievito santificante di vaste e complesse aggregazioni umane.

"Tutto il nostro mondo contemporaneo è alla ricerca di una religione." (Benedetto Croce)

mic ha detto...

Tattiche di vittoria:
1) stare nella verità, anche in prigione, nel deserto o su un palo di legno - 2) riconoscere e contemplare la Luce della Verità in noi - 3) non vivere nella menzogna, mai attivamente, mai per paura, mai per conformismo, mai per imitazione del potente apparentemente vincitore - 4) dire la verità primaria sempre, e dire la verità secondaria secondo le circostanze e l'ispirazione superiore - 5) resistere umilmente, in corpo anima e intelligenza, a un sistema iniquo, con onore e orgoglio nei padri - 6) agire coraggiosamente e virilmente per cambiare le cose secondo prudenza -7) offrirsi a Dio nella carne fino alla fine, fino alla carità crocifissa, secondo il proprio stato di vita - 8) accogliere il mistero assoluto che agisce nella nostra vita da sempre e in particolare nella nostra sofferenza - 9) volere la vittoria e rispondere alla vittoria che ci si offre dall'alto, con semplicità e spirito infantile - 10) accettare la morte con gioia, sperare la vittoria con umiltà, attendere la vittoria eterna con abbandono: morire nella luce è già vincere, vincere nella luce è già essere immortali. -
29 12 2021 rdv

Anonimo ha detto...

Riguardo alla musica, di cui già discutemmo, mi limito a ri-copiare e ri-incollare la sintesi canora, esplicativa del problema, con: 'Roma forestiera':

Che belli tempi quanno pé lu rione
Sentivi ancora er sòno de 'n pianino
Accordi de chitara e mandolino
E Nina s'affacciava dar barcone
Era un motivo semprice
Che riscallava l'anima
De Roma nostra piena de bontà

Nannarè
Perché, perché te sei 'nnamorata
De 'sta musica ammerigana?
Ma perché te sè scordata che sè romana
E li stornelli nun canti più?

For de porta en carrozzella
A ballà la tarantella
Nannarella, nun venghi più
Cò li fiori e la loggetta cò la spiga e la rughetta
Nannarella nun ce sei più

C'era 'na vorta tutto quer che c'era
Povera Roma nostra forestiera!

A chi la famo ormai la serenata
Vecchia chitara amica dé stò core?
Er canto dé stò popolo tenore
è 'narmonia de favola passata
Oggi le "baby" canteno
Tutte canzone a ritmo
E Nina mò la chiameno "Nelly"

For de porta en carrozzella
A ballà la tarantella
Nannarella, nun venghi più
Cò li fiori e la loggetta cò la spiga e la rughetta
Nannarella nun ce sei più

C'era 'na vorta tutto quer che c'era
Povera Roma nostra forestiera!

Anonimo ha detto...

Ottimo pezzo e ottimo decalogo.
Sulla metropoli: sono estremamente convinto che la vera dimensione dell'uomo sia in campagna, vicino alla terra e non in mezzo al cemento, alla frenesia, alle finte luci, alla brutta musica come dice il filosofo.
Sono nato in campagna, andato in città per studio e lavoro, tornato di corsa in campagna. Il prossimo passo che vorrei fare e ritagliarmi un pezzo di terra

Anonimo ha detto...

Mt21: 12 Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 13 e disse loro: «La Scrittura dice:La mia casa sarà chiamata casa di preghiera
ma voi ne fate una spelonca di ladri».

Lc19:45 Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, 46 dicendo: «Sta scritto:La mia casa sarà casa di preghiera.Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».

Anonimo ha detto...

Matteo 23:23-39


23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!

25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!

27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. 28 Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.

29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, 30 e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; 31 e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. 32 Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!

Delitti e castighi imminenti

33 Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? 34 Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; 35 perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. 36 In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

Apostrofe a Gerusalemme

37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 38 Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! 39 Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

Anonimo ha detto...

Anche Gesù si adirò.

Anonimo ha detto...

Brutta musica- brutti edifici- brutte chiese- brutti corpi tatuati/scarabocchiati-brutti uomini addetti alla politica..

Anonimo ha detto...

Ecco dove si sta arrivando: "I bambini devono capire che quello che vuole lo Stato vale di più di quel che vuole papà o la mamma".
https://gloria.tv/post/1gGRyAiQY16rA238uWTnypvZa

Anonimo ha detto...

36° giorno di fame per un'Italia nella verità. rosario del vecchio in onore dei padri

Anonimo ha detto...

In un mondo normale poliziotti, insegnanti e medici inoculati scenderebbero in piazza per difendere i diritti dei colleghi non inoculati. Gli alunni difenderebbero i compagni che non possono più andare a scuola perché non possono salire sull’autobus. In un mondo normale sarebbe così. Per anni Ci siamo invece riempiti la bocca di solidarietà. Ora sappiamo che era finta.
(Antonio Rossix)

Anonimo ha detto...

Giornate della memoria, no discriminazione gay, giornate inclusione, bullismo ecc. Che vergogna.
(Antonio Rossix)

Anonimo ha detto...

Esprimo rammarico anche per l'ignavia dei rappresentanti di categoria di ristoratori, albergatori, gestori di bar, e via discorrendo, per cui mi ero impegnato in prima persona fin da subito perché fosse rispettato il loro diritto al lavoro.
Sono diventati i primi Kapò, mentre potevano rifiutarsi uniti e compatti: il provvedimento sarebbe stato subito ritirato.
Ma erano così affetti dalla sindrome di Stoccolma da credere che veramente le loro attività sarebbero state salve tagliando una fetta di mercato consistente attraverso l'introduzione di un lasciapassare inutile e dannoso?
Conosco persone sagge e di sani principi che, pur possedendo la tessera del regime, si rifiutano di usarla ed hanno promesso che non entreranno più in un locale fino a quando non saranno ripristinati legalità (sì, avete letto bene) e stato di diritto.
Ricordo anche alle forse dell'ordine che hanno giurato sulla Costituzione, anche se mi rendo conto che non ha senso parlare di diritti a degli ottusi burocrati che operano con il più completo disprezzo del diritto e della logica.
La profonda ed oggettiva disumanità delle misure deleterie e criminali di questo regime non avrebbe però potuto minimamente essere accettata dall'opinione pubblica senza la vile complicità dei media, a cui attribuisco la responsabilità del disastro in cui siamo precipitati.
La spiegazione?
Purtroppo tutti (o quasi) hanno un prezzo anche i media.
(Stefano Burbi)

Ancora non ci/vi e' tutto chiaro? ha detto...

Twitter sospende l’inventore dell’mRNA Dr. Robert Malone
Maurizio Blondet 30 Dicembre 2021
Non è stato avvertito né gli è stata offerta l’opportunità di eliminare alcun tweet offensivo, ma è stato “solo sospeso”, ha continuato Dowd.

Ecco l’ultimo tweet di Malone, che condivide un articolo che afferma che il vaccino Pfizer Covid-19 fa “più danni che benefici”.
https://twitter.com/xw33bttv/status/1476243342933389315?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1476243342933389315%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.zerohedge.com%2Fpolitical%2Ftwitter-suspends-mrna-inventor-dr-robert-malone

Criminali o diabolici ha detto...

Il mio pensiero oggi va a quelle persone che saranno messe, dal giorno 10, nell’impossibilità di salire su di un mezzo pubblico per recarsi al lavoro. Se non potranno contare su di una rete di solidarietà concreta che possa aiutarle a raggiungere in qualche modo il luogo di lavoro, verranno licenziate. Il superipermegamaxiultra GPRS sui mezzi pubblici è peggiore, più ipocrita e vigliacco del suo omologo sul lavoro. Perché divide i lavoratori tra chi può raggiungere il posto e chi no; e perché esenta le aziende dal dovere di conservare il posto ai lavoratori sospesi. In caso di assenza sul lavoro per motivi legati ai trasporti, infatti, le aziende hanno mano libera per licenziare i dipendenti. Per cui il governo ha introdotto un obbligo di vaccinazione ancor più subdolo delle forme precedenti, potendo ancora una volta sostenere di non aver intaccato il “diritto al lavoro” di chi non intende farsi vaccinare.

Anonimo ha detto...

Se tutti in massa si fossero rifiutati, in primis i medici, di farsi iniettare quella schifezza, non ci troveremmo in questa melma, invece ognuno ha pensato, more solito, 'al proprio particulare' e adesso sono costretti a farsi punturare se va bene 3 volte all'anno, altrimenti tutti i mesi, in definitiva siamo un popolo di individualisti co***oni che credono di essere furbi e si sparano nei piedi da soli.

Anonimo ha detto...

Io sono pensionata e finche' la testa e le gambe mi reggono faccio gia' da un mese ( appena pubblicato l'ultimo editto della superstella verde)sto girando km a piedi per le varie incombenze; il mio suggerimento e' questo : cercare gente sospesa dal lavoro perche' non "sperimentata" o gente in cerca di un lavoro ma in possesso di licenza di guida per il trasporto da casa al luogo di lavoro, così il sospeso avra' un po' di guadagno e chi ha ancora un lavoro potra' recarsi allo stesso.

Proposta: applicarsi sul cappotto il Sacro Cuore di Gesu' o la Medaglia miracolosa così da essere riconoscibili.

Anonimo ha detto...

Sui significati cangianti freniamo; diciamo che a regola (mia) nel governo sia il territorio che l'elemento umano dovrebbero essere trattati diversamente, il territorio dovrebbe essere funzionale ad una sana e salutare vita umana in tutte le sue declinazioni cominciando dalle strade ben costruite e ben mantenute; l'elemento umano va pensato dalla nascita alla vecchiaia inoltrata, quindi luoghi adatti per gli estremi e per la parte mediana della vita: scuole, luoghi di lavoro e luoghi di ricreazione fisica e di crescita spirituale. Lascerei all'interno della città che i quartieri diventassero il più possible autonomi cioè con un territorio in continua miglioria e con tutti i servizi necessari, senza creare la ghettizzazione di ciclopici servizi , ma una equilibrata diffusione dei servizi in ogni quartiere, né tanto meno la ghettizzazione delle persone, cioè non la ghettizzazione degli islamici, né dei filippini, né degli ebrei, né dei rumeni o altro. Forse stimolerei tra i diversi quartieri una reciproca emulazione. Riproporrei i vespasiani ed i bagni pubblici dove chi non ha casa possa lavarsi e mantenersi pulito ed in ordine. Ricordo benissimo, a Roma nella mia infanzia, questi servizi pubblici che adesso sono scomparsi, facendo ripiombare le strade in orinatoi notturni o diurni. La prima battaglia quando uno è alla guida di una grande o piccola città dovrebbe essere quella contro la droga e la prostituzione in parallelo grande cura dovrebbe essere dedicata alla cultura, quindi ad una crescita interiore e non alla corruzione fisica ed intellettuale della sua popolazione. Per la Chiesa un ripescaggio delle chiese più antiche ottimamente gestite, meglio qualche edificio in meno e più santità. Auspicherei una educazione permanente per ogni cittadino secondo le sue inclinazioni e capacità. La conduzione del quartiere dovrebbe essere affidata a rotazione ad una dozzina di cittadini di quel quartiere.

Sebastiano Mallia su Fb ha detto...

LA RICERCA SOSPESA (O ABBANDONATA) DI UN -QUALSIASI- 'AUTORE'

Proprio in vista di un traguardo importante per lui, e per la gente come lui, come la Presidenza della Repubblica, Mario Draghi comincia a perdere la sua proverbale 'autorevolezza', frutto di cursa honorum 'alternativi', cioè 'diversamente contanti'.

Credo sia giusto parlarne a parte.

Su un piano più generale, per uno sguardo 'sui tempi' più che su questo specifico segmento temporale e istituzionale, l'ex Presidente della BCE, non pare sfuggire alla regola del corrodersi di OGNi autorità e, quindi, di OGNI autorevolezza.

Ormai la china è irreversibile e, benchè un fondo non appaia ancora visibile nè ipotizzabile, la sensazione è che siamo davvero molto vicini.

Forse perchè il fondo oscuro del caos generalizzato, del caos elevato a regola, del caos fortemente voluto ormai è toccabile con mano, anche uscendo di strada.

L'epidemia -il diffondersi, cioè, inarrestabile della malattia e delle sue conseguenze, in termini di isolamento dell'individuo, col suo conseguente schiacciamento- non è che uno dei tratti epidermici odierni del caos.

Fortemente alimentato da una comunicazione confusa, sballata, terribilmente parzializzata, anch'essa VOLUTA: perchè era forse un caso che, nel cialtroneggiare di un Conte e di un Casalino, potesse rivenirsi una colpa, mentre oggi il persistere con i messaggi di virologi, media, star e politici vari in totale contrasto persino con i loro stessi di pochi giorni prima, il tanfo del dolo, della volontà, sembra ormai abbastanza acclarato.

Nel caos il soggetto è schiacciato e si ritrova solo (o si percepisce solo: oggi tutto 'funziona' per percezioni, o no?), indifeso, fragile, senza aiuto: come potrebbe esserlo il prossimo, più sbandato e confuso di lui? come potrebbe esserlo il medico, posto che ciascuno ne dice una diversa? come potrebbe esserlo l'autorità, svisto che essa si smentisce in continuazione o, comunque, non si cura affatto di fare chiarezza, prima di tutto in sè stessa?

Le file per il tampone di Capodanno paiono dirci che, ormai, l'orizzonte -per noi- è una finestra con affaccio, al massimo, sulle prossime 48 ore.

Come potrebbe essere questo, 'colpa' solo del virus?

E' colpa -e non da oggi, da qualche secolo almeno- del morire di ogni autorevolezza; e, con essa, della fiducia (non chiamiamola fede, per carità...) che essa comporta; e, con quest'ultima, di ogni certezza che si associa al potersi fidare o affidare.

Il Coronavirus ha solo dato la 'piccola spinta' che mancava.

Anonimo ha detto...

"Il semestre bianco per il presidente Mattarella scatta dal 3 agosto 2021, fino alla scadenza naturale del suo mandato settennale e cioè gennaio 2022." (Adnkronos)

Gennaio mese fatale, lui non avrà più il Sergio che gli fa da spalla... e se le Camere di frxcx mxgnxttx e pxppxnx ritrovassero la verginità perduta?

Preghiamo!

Anonimo ha detto...

L'Istituto del Buon Pastore è stato espulso oggi da Curitiba. P. Thiago Gaspar doveva incontrare l'arcivescovo Peruzzo. I fedeli hanno pregato davanti alla Curia. Ma il vescovo aveva già annullato l'incontro e oggi ha deciso di sradicare l'IBP dal suo territorio. Ha ammonito le suore, proprietarie della cappella, e anche l'esercito, cui appartiene l'altra cappella. Ma il buon pastore proteggerà le sue pecore. P. Thiago non lascerà la città, e farà tutto il necessario.

http://blog.messainlatino.it/2021/12/brasile-listituto-del-buon-pastore.html#more
1) preghiere e far celebrare S.Messe per gli espulsori, perche' tornino a vedere,
2) cominciare a mettere da parte soldi necessari per affittare qualche posto in cui si possa celebrare la S.Messa di sempre e per sostenere i Sacerdoti ingiustamente puniti,
3)mettere tutta la sofferenza nelle mani dell'Immacolata.

Anonimo ha detto...

LO SCUDO DEL SACRO CUORE
http://www.festadelladivinamisericordia.com/scudo-sacro-cuore.asp
Nel 1870 Pio IX approvò definitivamente questa pia pratica, precisando: «Benedico questo scudo e assicuro che tutti quelli che verranno fatti in conformità a questo modello riceveranno la stessa benedizione, senza bisogno che un sacerdote la rinnovi».

Per chi abita a Roma e colonie d'intorno ha detto...

Lo Scudo del Cuore di Gesù cosa è e come riceverlo
https://www.youtube.com/watch?v=yMbCPxyM0hs

Cooperatores Veritatis
ATTENZIONE, IL NUMERO DI TELEFONO CORRETTO E' IL SEGUENTE: Suore del Sacro Cuore di Gesù Via dei Villini 34 Roma 00161 e Tel./Fax 06-4402614
Cari Amici, tante le domande su questo argomento affascinante e fondamentale per la nostra Fede. In questo video ci aiutiamo a capire che cosa è questa Devozione e perché questo SCUDO con il Sacro Cuore di Gesù - arricchito da una indulgenza perpetua dal beato Pio IX - e come riceverlo... Aiutateci a divulgare queste informazioni, grazie.

Anonimo ha detto...

I nemici dell'Italia
... magari fossero solo i Comunisti i nostri nemici! sono gli amici i nostri veri nemici! gli amici-nemici interni ed esterni ... dalla Seconda Guerra mondiale fino a oggi siamo sottomessi agli Alleati dal cuore d'oro! e, negli ultimi decenni, siamo sempre più demoralizzati e indeboliti, non solo dai Comunisti, ma da tutti i traditori di tutti i partiti, e ora abbandonati da tutti i partiti e da tutte le istituzioni, con la chiesa complice ... quindi: tutta la classe dirigente - occidentale e italiana - vuole un'Italia debole e schiava, e infine vuole un popolo italiano vecchio, decrepito, in coma, disposto a concedere tutto alla nuova popolazione straniera, soprattutto maschile, islamica cinese e araba in arrivo - saremo schiacciati, sostituiti demograficamente e culturalmente e religiosamente, dimenticati, maledetti per la storia avvenire, a meno che ci convertiremo e rinasceremo con l'anima italiana al destino dell'Italia! ... rdv

Anonimo ha detto...

È bene che si sappia che, in presenza di vaccinazione obbligatoria, si ha diritto a indennizzo per eventuali eventi collaterali irreversibili.
Prima di farsi vaccinare sarebbe bene chiedere assistenza legale e non firmare consensi "informati", che di informato hanno solo la certezza che si sta facendo da cavia.

Anonimo ha detto...


La cattiva musica e la metropoli. Spunti.

Un primo commento a caldo. Ottimo il parallelo tra cattiva politica e cattiva musica. Bisogna aggiungere: cattiva musica anche per un cattivo rito della Messa, per una liturgia cattolica fasulla, priva di senso del sacro. Qualcuno vi ha già accennato. Ma non solo cattiva musica: anche cattiva architettura. Basta vedere l'implosione dell'architettura moderna. Edifici storti o che sembrano spuntoni di vetro o cetrioli. Frammenti di natura, senza pensiero, senza idea di costruzione razionale, c o s e , abilità tecnica ma mancanza d'arte.

Se si è obbiettivi si è costretti a riconoscere che l'ultima architettura urbana degna di questo nome è stata quella promossa dal fascismo. Alcuni edifici sono brutti, in pesante "stile littorio" ma altri no. Tant'è vero che certi edifici e complessi, salvatisi dall'iconoclastia antifascista del dopoguerra, sono stati dichiarati monumento nazionale (p.e. la piazza di Pomezia, nell'Agro Pontino). IL fascismo diede spazio al movimento c.d. "razionalista", integrato da altri aspetti. E che dire della bruttezza allucinante di tante chiese del Postconcilio? Di contro: un architetto come Piacentini, considerato architetto del regime, ha costruito a Roma alcune chiese molto belle, nel quartiere Flaminio e all'EUR. Anche il progetto mussoliniano originario dell'Eur, che avrebbe spostato Roma moderna verso il mare, in modo razionale, faceva vedere un'idea di metropoli che mi sembra diversa da quella ricavata da Angaben sulla base delle categorie di Foucault.
Qui il discorso si fa più complesso. Storicamente, la metropoli nasce anche sulla spinta delle circostanze: aumento della popolazione, esigenze economiche, essere capitale di un Impero (come Roma antica, meta a un certo punto di tutti i popoli del Mediterraneo), diventare capitale di un nuovo Stato come Roma nel 1870, gonfiarsi di sfollati durante una guerra...
L'esempio di Genova non mi sembra tuttavia molto felice. La Questura come doveva provvedere alla pianificazione della difesa dell'ordine pubblico? Non facciamo della metafisica su semplici schemi amministrativi, solo pratici. E poi tra i manifestanti c'erano effettivamente sovversivi, rivoluzionari di professione (i Black Blocks) venuti a devastare, rubare, fomentare disordini, e da tutta Europa. Fu una autentica calata dei barbari. Se ben mi ricordo il giovane rimasto ucciso da un proiettile di rimbalzo sparato da un carabieniere stava partecipando ad un tentativo di linciaggio dello stesso carabiniere, intrappolato in un pulmino dell'Arma, durante i moti di piazza.
In questa critica interessante della metropoli, come concetto, bisogna fare a mio avviso una cernita. Foucault era del resto fortemente ideologizzato, in un senso ben determinato.
(Erra secondo me chi dice che la vera vita è solo in campagna: è sia in città che in campagna, bisogna trovare l'equilibrio tra le due).
Gli Apostoli andavano di città in città. Il cristianesimo si è diffuso servendosi delle comunità ebraiche, all'inizio, tutte urbane.
PP

Anonimo ha detto...

Stefano Burbi

LETTERA APERTA A SERGIO MATTARELLA
Signor Sergio Mattarella, mi perdoni se non La chiamo Presidente, ma per me Lei non lo è più, da quando ha apposto la Sua firma su leggi infami che rendono l'Italia il paese dell'apartheid e si è scagliato contro una parte del Suo popolo, che, pur non avendo commesso alcun reato, ha additato come minoranza violenta e chiassosa da escludere dalla società.
Lei avalla un governo che non è espressione della volontà popolare e che rende la vita impossibile con ignobili ricatti a persone innocenti che rifiutano legittimamente un trattamento sanitario che, fra l'altro, non protegge nemmeno dalle varianti del virus e che non è la soluzione del problema. Lei non ha il potere di negare il diritto al lavoro, allo studio, alla socialità, al movimento, a milioni di cittadini e di condizionarlo anche a tutti gli altri, in una sorta di concessione a tempo di una libertà che non Le appartiene: Lei sta violentando la Costituzione e permettendo lo stupro della civiltà Lei e quelli che come Lei, non vedono l'orrore di quando sta accadendo. Domani sera, se Dio vuole, per l'ultima volta, parlerà alla Nazione ed io non La ascolterò e spero che tanti miei concittadini seguiranno il mio esempio, perché Lei, ormai, non ci rappresenta. Non in mio nome, signor Mattarella, Lei firmerà una legge partorita da menti criminali, che sequestrerà milioni di miei fratelli e sorelle, impedendo loro di fatto di vivere; non in mio nome, signor Mattarella, Lei appoggerà la certificazione dell'annullamento di tutti i diritti di coloro che non cederanno ad un ricatto infame; non in mio nome, signor Mattarella, Lei continuerà fino all'ultimo ad abusare del Suo potere condannando gli innocenti alla disperazione.
Non c'è da essere fiero di essere Presidente di un paese che applicherà un apartheid peggiore di quello degli USA nel 1955: a Rosa Parks non era concesso sedersi ad un posto per bianchi, ma sull'autobus poteva salire: nel Suo paese, signor Mattarella, chi non accetta di assumere un farmaco che non lo immunizzerà del tutto e per di più per un periodo davvero limitato, sull'autobus non potrà salire.
Questo Suo paese, signor Mattarella, mi fa orrore; è il Suo, non è il mio, e non lo è per gli uomini e le donne di buona volontà.
Lei non è il mio Presidente e non lo è per milioni di persone che ha deluso con il Suo comportamento contrario ad ogni principio etico e morale.
Immagino quello che dirà domani: parole piene di viscida ipocrisia, mielosi panegirici degli sforzi profusi dal regime indegno che Lei presiede. Dica quello che vuole, faccia pure quello che desidera, si ammanti pure di espressioni melliflue e false, come falsa è la narrazione che ci state propinando da quasi due anni.
Lei domani dovrebbe solo chiedere scusa a tutti gli Italiani, invece, incasserà il plauso di tutti i partiti che indegnamente occupano le poltrone del Parlamento per fare solo dei sordidi inciuci e spartirsi il potere. Dubito che chi Le succederà sarà migliore di Lei.
Ma quando uscirà dal Quirinale, sentirà addosso gli sguardi severi degli Italiani che credono ancora alla libertà ed alla solidarietà, al diritto ed alla giustizia, valori che Lei ha rinnegato vergognosamente con il Suo operato.
Viva l'Italia! Viva la Repubblica! Ma non la SUA Italia! Non la SUA Repubblica!

Anonimo ha detto...

Stefano Burbi interpreta il sentimento di milioni di cittadini, che non sono rappresentati.
Da qui si capisce che bisogna organizzarsi fin d'ora per esser pronti (se ci faranno ancora votare).

Anonimo ha detto...

Sospeso l'account Twitter del dr. Malone.....violava le regole.
Quali? Quelle sarebbero regole?

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=lGwJhXxXL_Y

Furia criminale contro i non vaccinati - Dietro il sipario - Talk show


https://www.youtube.com/watch?v=r3Wdf95zBpE

Paolo Gulisano: "Il ruolo di Bergoglio è fondamentale per imporre un grande reset anticristiano"

Anonimo ha detto...

L’account Twitter del dott. Robert W. Malone è stato sospeso perché avrebbe violato le regole di Twitter. Noi però conosciamo la qualità di informazione e ricerche di alto livello che veicola. Evidentemente dava fastidio, forse perché era una voce libera in mezzo ad un oceano di informazione mainstream. Questa è la prova provata che l’informazione non è libera.

La preoccupazione di questi benefattori dell'umanita' e' commovente.. ha detto...

DAVOS cosa ci mette nel piatto
https://www.maurizioblondet.it/davos-cosa-ci-mettte-nel-piatto/
Non ci dormono la notte..

mic ha detto...

Un anno è finito, ma c'è ben poco da festeggiare, perché non si può ignorare che l'umanità stia attraversando (e non per un virus) uno dei momenti più bui della storia.
Siamo infatti nella mani di incompetenti, pazzi, criminali, scegliete voi, e le nostre vite non sono più nelle nostre mani e questa consapevolezza è una cappa pesante ed insopportabile.
È comunque il rituale momento degli auguri mai come in questo momento necessari.
Auguri di Buon Anno, perché i responsabili di tanto scempio siano presto portati a rispondere civilmente e penalmente dei loro crimini legalizzati.
Auguri di Buon Anno a chi sta subendo infami ingiustizie ed è alla disperazione: a tutti questi nostri concittadini vada l'abbraccio fraterno e la solidarietà degli uomini e delle donne perbene che non si girano dall'altra parte.
Auguri di Buon Anno a chi è accecato dalla paura di vivere, perché il tempo porti consiglio e risvegli le coscienze.
Auguri di Buon Anno ai politici che hanno tradito il popolo che li aveva eletti, perché in un sussulto di dignità fermino questo orrore.
Auguri di Buon Anno a chi crede ancora che l'empatia sia necessaria per capire che una società non può ridursi così com'è ora.
Auguri di Buon Anno, perché tutti comprendano che questo incubo finirà solo quando diremo finalmente BASTA.
Auguri di Buon Anno, perché questo paese non sia più quello dei virologi da salotto, degli incapaci ipocondriaci al potere, dei fanatici delle regole demenziali, ma torni ad essere la terra della bellezza, dell'arte, della musica, della poesia, della solidarietà.
Auguri perché il nuovo anno riporti la normalità nelle nostre vite e doni a tutti la speranza che si possa ancora essere felici in questo paese precipitato nell'inferno a causa di mostri senza anima né coscienza che saranno ricordati come artefici di una pagina vergognosa della nostra storia.
Ed infine, auguri a tutti voi e grazie per la vostra amicizia.
Vi abbraccio ad uno ad uno.
Cito Stefano Burbi

Da weltanschauung Italia ha detto...

Cari amici,

nell'augurarvi un fine anno il più sereno possibile e un buon inizio 2022, vorremmo fare nostre, per una volta, le parole del Presidente del Consiglio pronunciate a Novembre, quando auspicò che le persone penalizzate dalle misure restrittive potessero “tornare ad essere parte della società come tutti noi”. Ecco: anche noi esprimiamo la speranza che tutti coloro che si sono esclusi dalla società - consapevolmente o meno, volontariamente o meno - nel 2022 possano ricongiungersi ai loro concittadini, e assieme a loro lenire il dolore e sanare le ferite che sono state inferte a questa nostra sofferente nazione.
Non vi è società, infatti, se non nel vincolo di solidarietà e rispetto che lega il simile al simile. Non vi è società se non nel reciproco riconoscimento della dignità dell'altro, che si esprime nel suo diritto a decidere di sé, del proprio corpo e della propria felicità e realizzazione. Non esiste una società del ricatto, della discriminazione, del sopruso: esiste un'unica società, ed è quella in cui il prossimo è oggetto di considerazione e di cura, e non di diffidenza e rancore.
Chi ha incitato l'odio, fomentato il disprezzo, alimentato la divisione, ha scelto di essere nemico della società. Chi ha allontanato il prossimo, lo ha deriso per le sue scelte, lo ha insultato per la sua perseveranza, ha rinunciato a vivere con gli altri. Rinchiusi nella solitudine condivisa della collettività atomizzata, quelli che un tempo furono fratelli, oggi sono estranei, domani forse nemici. La società è preservata, nel presente e per sempre, solo dove il vincolo sociale è confermato da un patto d'amore per la propria terra e per coloro che ne condividono le sorti. Lì, noi tutti attendiamo fiduciosi che chi è rimasto indietro ci raggiunga.
Un ultimo pensiero va ai nostri governanti, con la speranza che il 2022 ne illumini le menti e le coscienze. Ci appelliamo a chiunque abbia la responsabilità di decidere di milioni di vite affinché ritorni sui suoi passi e ritrovi l'orgoglio di quella passione politica che forse lo animò nel principio. Ci fu un tempo in cui forse credevate anche voi a valori come la giustizia, la verità e la bellezza. Ci fu un tempo in cui forse pensavate, con l'idealismo e l'ingenuità tipici della gioventù, di poter contribuire a edificare la casa comune in nome di una visione alta e nobile. Guardatevi adesso: state rinunciando alla civiltà per edificare una nuova epoca dell'inumano e della barbarie, di cui senz'altro le vostre madri e i vostri maestri arrossirebbero. Anche a voi rinnoviamo l'invito: raggiungeteci nel luogo ideale in cui ancora la civiltà è custodita e viva.

A tutti coloro che hanno lottato, ai fratelli d'armi e d'idea, la redazione di Weltanschauung Italia rinnova stima e affetto. Ci riabbracceremo nel 2022 per un altro anno di pensieri dalla trincea.

Anonimo ha detto...

La popolazione per essere eliminata non ha affatto bisogno di una medicina velenosa. Questa medicina di fatto risulterà più utile (convincerà di maggiori protezioni che non non prenderla) a rubare la fiducia che non il suo contrario (pur con molti morti come conseguenza). La popolazione sta già finendo matematicamente. E' un a fatto sicuro come la legge di gravitazione universale. Tra 20 anni - senza interventi particolari (forse solo una piccola spintarella a milioni di vecchi) - l'Europa sarà già islamizzata, Umanamente siamo senza nessuna speranza. solo un miracolo cristiano può salvare l'Europa. Loro lo sanno e si stanno organizzando per una nuova Europa di masse senza anima e senza memoria. La colpa è dei popoli europei e della chiesa: 55 anni di vita edonista egoista egotista immanentista libertaria capricciosa tecnica. rdv

Anonimo ha detto...

È prassi consolidata di don Bergoglio fare due passi avanti verso l'errore e un passo indietro, per tranquillizzare i bergoglioni, che potrebbero svegliarsi. Così recentemente ha spezzato una lancia contro l'inverno demografico, dopo aver attaccato almeno in una occasione le famiglie numerose come conigli, in passato. Bergoglio però non considera alcune delle cause che riducono la propensione a far figli degli italiani come la precarietà sul lavoro, i continui attacchi alla piccola proprietà privata, così diffusa nello Stivale, le progressive insidie al risparmio dei cittadini del Bel Paese. In pratica la agenda globalista e mondialista, che è sposata e benedetta pure da Bergoglio, favorisce le tenebre demografiche. Ma a Bergoglio non interessa, era solo una battuta di convenienza, per fare il solito passo indietro di circostanza.

Anonimo ha detto...


# l'inverno demografico

Oltre alle cause elencate, che sono relativamente recenti, vanno aggiunte quelle di fondo, costituite dalla Rivoluzione Sessuale cioè dalla Rivoluzone Sordida che ha corrotto i costumi di tutto l'Occidente, guidata in prima fila dalle femmniniste, che oggi occupano posizioni di potere in tanti gangli delle nostre società.
La Riv Sordida si nutre di abortismo, omosessualismo, transgenderismo (ultimo arrivato), false pretese di riconoscimento ed uguaglianza, persecuzione della maggioranza ancora normale e secondo natura, etc etc
Ha potuto affermarsi anche grazie alla sostanziale complicità della Chiesa "riformata" dal Concilio, complicità diventata palmare con l'attuale pontefice.

Murmex ha detto...

Purtroppo le radici si trovano molto più indietro nella storia, anche se nel post concilio volutamente minuscolo) tutto è precipitato. Ma mi chiedo : come faranno a controllare le masse islamiche che hanno conservato una forte identità?
.

Anonimo ha detto...

Maria Guarini Senza una visione universale, nazionale, teologica, filosofica, storica, politica, della tragedia in corso non capiremo nulla e non potremo cambiare nulla. Ora l'Italia deve ritrovare il suo destino e la voglia di vivere, così come i fedeli cattolici devono ritrovare la loro tradizione e la stessa Verità rivelata, così come l'intero Occidente - che è fondato sulla libertà portata da Cristo - deve liberarsi dalla piovra tecno-finanziaria che lo sta uccidendo e rinascere dopo i secoli dell'immanentismo ateo e rivoluzionario. Le cose oramai sono arrivate al limite: o Rinascita dell'Occidente cristiano, rinascita dell'Europa cristiana, Rinascita della vera Chiesa cattolica, Rinascita del popolo italiano, Rinascita dell'amore alla vera Libertà dei popoli e dei singoli ... oppure crisi su crisi, schiavitù sociale, decadenza irreversibile, sostituzione demografica, omologazione digitale, depressione spirituale, morte storica. 31/12/21 rosario del vecchio

Anonimo ha detto...

@ A. h.11.38

Io direi anche meno di 20 anni, già 10 mi paiono troppi, continuando col sacro vax per i più deboli e fragili, la spintarella diventerà un bel repulisti, per il resto se i millennials colle teste vuote non fanno figli manco a pagarli, facciamo presto a riempire i vuoti, ad ieri 75.000 sbarcati e numero per difetto, tra cui molte donne incinte, bambini, robusti giovanotti che fuggono dal niente, vengono qui a farsi mantenere e troveranno il modo di riempirci di tanti piccoli Muhammad e Fatima e comanderanno loro, dell'Occidente tutto resterà un vago ricordo e non possiamo nemmeno sperare nei monaci benedettini......nonostante tutto aspettiamo a vedere cosa ci porterà questo anno che verrà, non faccio auguri, dico solo 'Che Dio ce la mandi buona'.

Anonimo ha detto...

Tornate al Padre, tornate ai padri, e diverrete padri a vostra volta, solo allora i vostri figli potranno diventare padri, e la catena dei padri della terra riannodarsi al Padre del cielo. Le vostre madri desiderano solo questo, col loro ventre e le loro anime, e con tutto il loro cuore. 31/12/2021 rdv

Anonimo ha detto...

Maggior numero di contagi, ricoverati e morti nei Paesi con la % più alta di inoculati.
Al contrario minor numero di contagi, ricoverati e morti nei Paesi con minor numero di inoculati.
C’è molto da riflettere.

Chi sta sbagliando non vuol ammettere l’errore e cocciutamente persevera, anzi diabolicamente persevera.
Se finisse l’emergenza non saprebbero cosa inventarsi per restare dove sono e stanno lì perché ben pagati.
Il circo della pandemia è redditizio per tutti tranne che per chi lo subisce.
Provate a immaginare il flusso di denaro che gravita intorno al sistema pandemia.
Provate a immaginare quanto di questo ricadrà come ricchezza nelle tasche di pochi e quanto diventerà, invece, peso sulla testa di molti Italiani da restituire come debito ad alti tassi di interesse.

Mi meraviglia, ma non troppo, che gli Italiani presi dalla paura di oggi (indotta e con la propaganda martellante) non temano il prossimo domani , in cui per ripagare il debito subiranno tassazioni astronomiche (alla greca) ben oltre i limiti odierni conosciuti.

Tutti concentrati sull’oggi e volutamente fatti concentrare sull’oggi per non far pensare al domani, che è comunque dietro l’angolo.
Occorre far dormire gli Italiani per evitare che guardando al domani facciano un po’ di conti e dai conti passino alle domande. E quando ci si interroga si comincia a ragionare. E con la ragione le cose appaiono in un’altra ottica.

È il caso di parafrasare F. Goya: il sonno della ragione genera mostri. E aggiungiamo: produce i derelitti.

Anonimo ha detto...

IL NUOVO ORDINE MONDIALE CONTRO IL CRISTIANESIMO

In Ungheria: a chi ha tre figli viene erogato un prestito di 25.500 euro che non devono rimborsare, la riduzione del mutuo di 3mila euro per un secondo figlio, un programma di prestiti per sostenere gli acquisti di casa, sussidi per le auto per famiglie numerose e un’esenzione a vita dall’imposta sul reddito delle persone fisiche per chi ha almeno quattro figli.

Per questo i diavoli
di Bruxelles
e Washington
la odiano.

In Europa sono in pochissimi a saperlo, ma dal 2017 esiste un programma di assistenza umanitaria a cui le comunità cristiane di Africa, Asia e Medioriente devono molto.

Si chiama “Hungary Helps” ed è stato istituito dal Governo ungherese appositamente per fornire aiuti alle Chiese e alle comunità cristiane perseguitate.

Il sostegno ai cristiani che soffrono nel mondo è una priorità per il governo di Orban»

(S. Magni, La nuova bussola quotidiana , 28,12,21)

Anonimo ha detto...

Francesco Forciniti
Il governo ricattatore è ufficialmente diventato anche un governo sequestratore. Penso a chi abita nelle isole e ha bisogno di raggiungere la terraferma per una visita medica; penso a chi usa abitualmente i mezzi per andare a lavorare, ovviamente se non è stato sospeso prima; penso a chi deve prendere un treno o un aereo per raggiungere le persone care; penso a chi non possiede un'automobile; penso a chi non ha altri mezzi per andare a scuola.

Persino fuggire dall'Italia o rientrare dall'estero sarà impossibile. E' una follia disumana, una violazione così palese dei più elementari diritti umani, che mi meraviglia il fatto che la comunità internazionale non abbia ancora avuto nulla da ridire.

E ci sarebbe da ridere, se non ci fosse invece da piangere, nel pensare che fra gli artefici di questa cosa ci sono i sacerdoti dell'Europa unita senza frontiere, i "democratici", i "liberali", quelli del "nessuno deve rimanere indietro", quelli sempre pronti a difendere la libertà di spostamento di ogni migrante nel mondo. Con quale coraggio state mettendo la vostra firma su una simile barbarie?

I miei auguri di fine anno vanno principalmente a tutti voi che state subendo le conseguenze della follia di personaggetti che hanno perso ormai ogni contatto con la realtà. Vi auguro di avere la forza d'animo per difendere i vostri diritti, e anche i diritti di chi oggi non si sente ancora in pericolo, ma lo è esattamente come voi.

Coraggio, non sarà un 2022 facile, ci sarà da soffrire, ci sarà anche da subire, ma poi ce la faremo! Qualcuno diceva che è impossibile vincere contro chi non si arrende mai, e secondo me aveva ragione.

Anonimo ha detto...


Domani comincia il 2022, in un'atmosfera cupa.

Che il Signore ci aiuti.
Peggiore di così non potrebbe essere, la situazione.
E non è detto che l'Italia sia il paese
più disastrato.
L'anno che si inizia vi ricorda qualcosa?
Saranno cent'anni dall'avvento del fascismo
al potere: il 28 ottobre 1922, Marcia su
Roma delle "squadre" fasciste armate (alla
leggera),
incontro di Mussolini con il Re Vittorio
Emanuele III ("Sire, Vi porto l'Italia di
Vittorio Veneto!"), conferimento dell'incarico
di governo a Mussolini, nel rispetto della
legalità costituzionale - il quale Mussolini
tentò all'inizio di fare dei governi di coalizione.
Eventi lontani anni luce...Mi vien da ridere se penso alla
retorica "democratica" che si scatenerà nel 2022
per ricordare, se ne avranno il tempo e la voglia,
ma ce l'avranno (se non fosse esistito il fascismo
e il Truce, di che parlerebbero?) - anzi per esecrare
per la milionesima volta l'infesto, bieco regime etc.
etc.
Ma l'Italia del 2022 come sarà? Il fascismo autoritario
e guerrafondaio del Mascelluto ha portato
l'Italia alla rovina con la guerra malamente persa;
la democrazia
nostrana, invece, sta dissolvendo l'Italia con la
Rivoluzione Sessuale, la sudditanza alla finanza
internazionale e alle Potenze, la complicità con l'invasore
mussulmano e africano (arrivano tranquilli, ben pasciuti, sui traghetti delle ONG, con i
loro telefonini in funzione...).
La rovina, la sparizione addirittura del popolo italiano è
incipiente e non c'è stata nessuna guerra... Ci sono stati
76 anni di pace, fino ad ora. Unica e relativa attenuante
il tradimento della Chiesa, non previsto.
("Con i preti che si ritrovano, come fanno i
politici democristiani ad assumere posizioni
coraggiose?" mi disse una volta Augusto Del Noce,
rispondendo ad una mia domanda).

Nubi di guerra sull'Ucraina? Così sembrerebbe.
Biden ha già dimostrato di essere una nullità
con il pessimo ritiro americano dall'Afghanistan e
questo deve aver imbaldanzito i russi, che adesso
sembra lo vogliano saggiare sul fronte del Don,
che per Mosca comunque è vitale. Vengono al pettine
tutti gli errori commessi dopo la fine della guerra
fredda.
Auguri a tutti, Mic in primo luogo, che
valorosamente mantiene in vita questo blog.

Bisogna farsi forza, di fronte al dramma della
nostra Patria e all'inanità degli sforzi
per risollevarla, bisogna ricordarsi che ciò che conta è
la vita eterna, che appena morti la nostra anima
si troverà di fronte il Signore, "ov'è silenzio e
tenebre la gloria che passò".
E chi avrà perseverato sino all'ultimo nella fede
e nelle opere, alla fine, finito il mondo,
entrerà nella Gloria.
PP.

Anonimo ha detto...

Nel 1922 dovettero "marciare" su Roma per prendersela. La differenza con il 2022 è che ora se la prendono senza bisogno di marciare.

Anonimo ha detto...

Ora marciano gli italiani siringati per portare a spalla il surplus del popolo stecchito causa dovere morale.