Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 29 dicembre 2023

Il papa e il buco nero

Nella nostra traduzione da First Things, un articolo scritto da Dan Hitchens. L'autore dice di aver passato anni ad analizzare documenti di vari papati ma che con quello attuale sta seriamente pensando di rinunciarvi perché i documenti sono così problematici che è come trovarsi davanti ad un buco nero.

Il papa e il buco nero

In una sequenza di eventi ormai familiare, lunedì il Vaticano ha pubblicato un documento che ha causato immediata confusione. "Il Papa dice che i preti cattolici romani possono benedire le coppie dello stesso sesso", annunciavano i titoli. Gli apologeti cattolici ottimisti hanno affermato che i media avevano frainteso il documento, che non consentiva nulla del genere. Gli apologeti cattolici pessimisti hanno affermato che i titoli dei giornali erano, ahimè, corretti e che il papa aveva commesso un errore. Gli ultramontanisti part-time hanno affermato che il documento può essere letto solo in modo conservatore e che è un insulto oltraggioso al papa pensarla diversamente. Gli ultramontanisti a tempo pieno hanno affermato che il documento può essere letto solo come uno “sviluppo della dottrina” e che è un insulto oltraggioso al papa pensarla diversamente. I liberali esultarono, con un leggero sottofondo di impazienza. Il mondo si interessò brevemente, concluse che almeno la Chiesa stava facendo qualche lento progresso, poi sbadigliò un po' e passò al titolo successivo.

Ho passato anni ad analizzare questi tanto dibattuti documenti vaticani, controllando l’esatta traduzione delle parole italiane, tormentando dotti canonisti e teologi per i commenti, confrontando una frase con un’altra. E ad essere sincero, sto pensando di ritirarmi dal gioco. Perché nell’era di Papa Francesco tali affermazioni “controverse” sono generalmente meno affermazioni che buchi neri.

Secondo la NASA “Un buco nero è ‘una grande quantità di materia pressata in un’area molto piccola – pensate a una stella dieci volte più massiccia del Sole schiacciata in una sfera del diametro di New York City’". Questo esagera un po’ la densità del testo di cinquemila parole di Fiducia Supplicans, ma fa il punto sul risultato, che, come spiega la NASA, ‘è un campo gravitazionale così forte che nulla, nemmeno la luce, può sfuggire’.

È quel che succede con la Fiducia Supplicans. Di solito si può far luce su un documento chiedendosi cosa la Chiesa ha detto in precedenza. In questo caso, il documento stesso cita l’ultima dichiarazione vaticana sull’argomento, diramata nel 2021. Quel testo decretava, con l’approvazione firmata di Papa Francesco, che ‘'non è lecito impartire la benedizione a relazioni, o unioni, anche stabili, che comportino attività sessuale al di fuori del matrimonio… come nel caso delle unioni tra persone dello stesso sesso. La presenza in tali relazioni di elementi positivi [!? -ndT]… non può giustificare queste relazioni e renderle oggetto legittimo di una benedizione ecclesiale’'.

Ma poche migliaia di parole dopo aver invocato il documento precedente, questo nuovo documento annuncia improvvisamente che ‘Nell’orizzonte qui delineato appare la possibilità di benedizioni per le coppie in situazioni irregolari e per le coppie dello stesso sesso’. Naturalmente si cerca nel testo una spiegazione sul perché il documento precedente era sbagliato. Non trovate nulla. Siete stati risucchiati nel buco nero, dove la luce della ragione non può penetrare.”

Quindi, con spirito di apertura, cerchi di prendere il documento alle sue condizioni. A quanto pare, tutti in precedenza hanno avuto una comprensione inadeguata delle benedizioni. Questo nuovo testo offre “un contributo specifico e innovativo al significato pastorale delle benedizioni”. (Il corsivo è nell’originale.) Seguono 2.800 parole di riflessione sulle benedizioni: le benedizioni nella Bibbia, il motivo per cui le persone che chiedono benedizioni mostrano una “sincera apertura alla trascendenza”, l’osservazione che a volte i sacerdoti benedicono i pellegrinaggi così come “gruppi e associazioni di volontariato". Niente di tutto questo è particolarmente innovativo, o addirittura specifico. Ancora una volta, avanziamo nel buio più totale verso una conclusione fiduciosa: “Nell'orizzonte qui delineato appare la possibilità di benedizioni per le coppie in situazioni irregolari”, ecc. Quale orizzonte sarebbe? Troppo tardi ci si rende conto: è l'orizzonte degli eventi. Siamo di nuovo nel buco nero.
Ebbene, se il documento sembra incoerente con l’insegnamento cattolico e persino con sé stesso, forse si dovrebbe considerare se il problema non sia da ricercare nei propri presupposti. Il documento, dopo tutto, corregge severamente quello che apparentemente è un malinteso frequente. ‘A coloro che cercano una benedizione’, ci informa, ’non dovrebbe essere richiesto di avere una precedente perfezione morale’. Allora chi ha diffuso questa falsità? Chi ha sostenuto che solo le persone moralmente perfette possono essere benedette e, a pensarci bene, cosa c’entra con la questione in oggetto? Ma già si comincia a perdere il filo del discorso e ci si sente trascinare, impotenti, verso il baratro…

Dato che ora ci sono due insegnamenti papali contraddittori – il documento del 2021 e quello del 2023 – è chiaramente impossibile, dal punto di vista logico, negare che i papi, quando non parlano ex cathedra, possano talvolta sbagliare. E naturalmente questo era già noto a tutti, a partire dai casi imbarazzanti dei papi Giovanni XXII e Liberio e, in modo più spettacolare, di papa Onorio, condannato da tre concili ecumenici – ‘A Onorio, l’eretico, anatema!’ – e da un pontefice successivo, San Leone II, come ‘Onorio, che non cercò di santificare questa Chiesa apostolica con l’insegnamento della tradizione apostolica, ma con profano tradimento permise che la sua purezza fosse inquinata’

John Henry Newman sosteneva che tali incidenti non dovrebbero farci abbandonare la Chiesa come inaffidabile o corrotta.” Un cattivo papa, diceva Newman, è come un incidente ferroviario: un evento davvero spettacolare, destinato a inorridire e assorbire la mente. Ma è una reazione eccessiva quando le persone concludono “che viaggiare a vapore è pericoloso e suicida, e che non viaggeranno mai se non in pullman”. Statisticamente, il viaggio in treno è ancora più sicuro delle alternative; e non dovrebbe sorprenderci, ha sottolineato Newman, il fatto che “in una lunga serie di circa duecento o trecento papi, tra martiri, confessori, dottori, saggi governanti e padri amorevoli del loro popolo, se ne trovino uno, o due, o tre che soddisfano la descrizione del servo malvagio fatta dal Signore”.

Dan Hitchens conclude:

“Un buco nero è ancora una stella – così come Papa Francesco è ancora il Vicario di Cristo – anche se sembra essere collassato su se stesso. Uno spettacolo del genere è ipnotico, misterioso e spaventoso!”
_________________ 
[Traduzione a cura di Chiesa e post-Concilio] 
A I U T A T E, anche con poco, 
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni 
IBAN - Maria Guarini IT66Z0200805134000103529621 
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

24 commenti:

Aloisius ha detto...

Riguardo alla fine dell' articolo in commento, rammento che fu proprio Bergoglio a negare al Papa il sommo titolo di “Vicario di Cristo”, consentendo la sua omissione nell'annuario pontificio del 2020.
Quindi la luce l'ha spenta lui, al punto tale che, di fatto, non parla come un Papa e crea divisioni e confusione, anziché unione e chiarezza.
Riguardo al corpo dell' articolo in commento, il buco nero del papato bergogliano, in cui si afferma tutto e il suo contrario, secondo la mia personale opinione, fa parte di un programma gesuitico studiato, premeditato e voluto per provocare uno scisma.
Cioè una Chiesa modernista, “di Francesco” al 100%, al passo con i tempi, seguendo il mondo senza conflitti nei suoi deliri, tranne i dovuti richiami alla pace e ai poveri.
Poiché complottando a San Gallo sono arrivati al potere della Chiesa, secondo la visione modernista, e quindi eretica e rivoluzionaria, pensano di poter fare della Chiesa ciò che vogliono.
La scomunica dei cattolici sarebbe troppo scomoda, impugnabile, discutibile.
Meglio provocano uno scisma, sparandole sempre più grosse, in modo che siano coloro che difendono la Tradizione ad uscire dalla Chiesa.
Perché con il papato e il cardinalato da esso creato, possono dire
‘ora la Chiesa siamo noi. Dunque, chi non è d’accordo con le nostre riforme, non è d’accordo con Chiesa, è nemico della Chiesa, e quindi è scismatico’.
Sparandole grosse, provocano reazioni, “avviano processi”, come dice il Papa, non più Vicario di Cristo.
Come Zuppi, il quale recentemente ha osato affermare che “il Vangelo non è un distillato di verità”, eresia e blasfemia pubblica meritevole di sanzione, ma che si aggiunge alle tantissime sparate eretiche e offensive avallate o pronunciate dal Papa non più Vicario di Cristo.
Alzano il tiro, cercano lo scontro perché hanno il potere in mano, il ‘coltello dalla parte del manico’.
Ma chi è davvero legato alla Tradizione continuerà a ribadire la verità con fervore e rispetto, continuerà a porgere l' altra guancia senza uscire mai dall'unica Chiesa di Cristo, sebbene in mano ai “riformatori” modernisti.
Aloisius

Anonimo ha detto...

Progetti audaci, intanto il tempo passa inesorabile.....Della mafiosi di San Gallo quanti sono quelli ancora in vita?

Anonimo ha detto...

Papa Francesco nomina Cardinale della Chiesa il figlio del magnate George Soros

AD.- Papa Francesco ha appena nominato Alex Soros, 37 anni, laureato in Storia, miliardario erede di George Soros, Cardinale Diacono della Chiesa cattolica. La notizia è caduta come una bomba nel mondo del pettegolezzo vaticano, in cui si profetizza un terribile scisma che scuoterà le fondamenta stesse del numerosissimo collegio cardinalizio...

https://t.me/realtaparallela

Gente allegra, Iddio l'aiuta! ha detto...

Si tratta di uno scherzo goliardico? In ogni caso, non credo che vi sarà nessun "scisma che scuoterà le fondamenta stesse all'interno del numerosissimo collegio"; i cardinali sono tutti ferventi adepti della setta conciliare con due sfumature: progressista e conservatrice. I nostalgici del woytilismo e del ratzingerismo (della buona ma perfida "nonnina" Ratzinger, come la chiama don Curzio Nitoglia in un suo recente articolo) sono più pericolosi degli altri, ma sono come gli altri. Per giunta, nel caso vi siano consacrazioni episcopali da parte della Fraternità San Pio X, la setta conciliare si ricomporrà con successo in ranghi serrati; di consacrazioni episcopali ne ha fatte ben quattro, in tempi diversi, Mons. R. Williamson, ma hanno fatto poco rumore; Mons. R. Williamson ha raggiunto il risultato desiderato per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime in modo discreto, senza darsi in pasto ai mezzi di comunicazione di massa, i quali - tutti in mano ai mondialisti - non aspettano altro che di reiterate lo spettacolo (per loro) delle consacrazioni dei Monsignori M. Lefebvre e A. de Castro Mayer del 1988. Occorrerebbe imitare Mons. R. Williamson: consacrate in tempi diversi e con discrezione. Lo scisma è già stato attuato decenni orsono dalla setta conciliare, anche se codesta setta conciliare non è ufficialmente mai uscita dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, bensì la occupa con gran furbizia; per cui, non è stato e non è tuttora facile per tutti riuscire a distinguere l'impostura. Gli ultimi avvenimenti (falsa pandemia, Pachamama, storia delle benedizioni, etc...) verificatisi sotto Bergoglio hanno aperto gli occhi di qualche cattolico in più, ma non tutti poi sanno evitare le trappole tese soprattutto dai conservatori. Comunque, Nostro Signore non ci abbandona. Ringraziamolo di averci inviato Mons. C. M. Viganò, che in questi tempi così difficili con i suoi interventi ci illumina, ci conforta, ci soccorre. Quanto al cardinal Soros, laureato in storia... sinceramente mi scappa da ridere! Gente allegra, Iddio l'aiuta!

Anonimo ha detto...

Quando sento dire che ORA i Modernisti hanno conquistato il potere nella Chiesa mi cadono le braccia. Perché il potere lo conquistarono con Giovanni XXIII e lo consolidarono con Paolo VI, e da allora non lo hanno mai perso, e oggi siamo all'apoteosi.
Il fumo di satana iniziò a filtrare già oltre un secolo fa e a celarsi astutamente nei contesti più difficili per poi emergere con veemenza con il CVII.
E ricordiamo le responsabilità di partiti "collaterali", come il Partito Popolare e la DC, che, secondo il giudizio molto lucido di Gramsci, fornirono la polvere da sparo con la quale suicidare le masse cattoliche (se siamo in una società radicale di massa e' anche grazie a questo).
Non si può pensare che Bergoglio arrivi da Marte, ma se abbiamo un episcopato in queste condizioni, specie in Europa, lo dobbiamo a decenni di incuria dottrinale e di malsana teologia dolosamente infiltrata nei percorsi formativi del clero e ad una società moralmente malata, che contagia anche la Chiesa, passiva e dolente.
Ma gli argini cominciarono a scricchiolare un secolo or sono e, purtroppo, la lungimirante e dura politica di San Pio X contro il Modernismo fu seguita dai suoi successori in misura più blanda, e, almeno in parte, osteggiata dalla stessa curia e da una crescente frangia dell'episcopato, specie nordeuropeo.
Quindi abbiamo ciò che ci meritiamo come cattolici, io per primo, e dobbiamo riscoprire quella sana intransigenza cattolica che nutre la Verità, senza timore di apparire antipatici e antiquati al mondo.

Gz



Ambrosius ha detto...

"Dato che ora ci sono due insegnamenti papali contraddittori – il documento del 2021 e quello del 2023 – è chiaramente impossibile, dal punto di vista logico, negare che i papi, quando non parlano ex cathedra, possano talvolta sbagliare".

A cominciare del Concilio ci sono diversi documenti che conttradicono dei documenti pre-conciliare. Se pensi in Quanta Cura, Pascendi Dominici Gregis, Mortalidade Animus, ecc e se veda che tutto ciò che hanno condannato oggi è permesso nella chiesa conciliare. La nuovità è che è la prima volta in tutta la storia che il Papa contradisse pubblicamente il suo proprio insegnamento.

In ciò che dice rispetto alla Mafia di San Gallo, se deve ricordare che loro non sagrado dei vescovi e non posso creare dei cardinali. Chi ha creato i cardinali della Mafia di San Gallo? Inoltre la rinuncia di Benedetto XVI con il tentativo rivoluzionario di creare il papato emerito, hanno contributo più che qualunche altra cosa allo stato attuale di cose. Benedetto XVI non ha fatto capire che rappresentava "la fine del vecchio e l'inizio del nuovo"? Cosa voleva dire?

I problemi interpretativi dei testi conciliare erano appena una strategia per guadagnare tempo. Oggi vediamo più chiaramente il quanto è falsa l'ermeneutica della riforma nella continuità. Tutti i neoconservatori l'applicano alla Fiducia Supplicans. Questa ermeneutica era contraposta a quella della rottura che sarebbe una ermeneutica fatta dai progressista più radicale. Secondo questa ermeneutica nulla esisterebbe prima del Vaticano II. Tuttavia, tantissime sacerdoti, vescovi, cardinali hanno negato pubblicamente dogme della Chiesa, come se nulla esistesse prima del Concilio. Cosa ha fatto il magistero conciliare? Gli hanno sagrati vescovi e gli hanno creati cardinali!

La colpa di tutto non è appena di Bergoglio o della mafia di San Gallo.

Spero proprio che gli altri Cardinali facciano colletta mensile per questo confratello. ha detto...

Francesco faccia a faccia oggi con il card. Burke #francesco #burke
https://blog.messainlatino.it/2023/12/francesco-faccia-faccia-oggi-con-il.html

Aloisius ha detto...

Anonimo GZ h. 14.16, si può anche riattaccare le braccia che le ho fatto cadere.
Non si può scrivere un trattato ricostruendo le origini delle infiltrazioni moderniste ogni volta che si scrive un intervento, che era chiaramente riferito alle ultime uscite eretiche, allo scisma di cui cianciano e ai motivi per cui alzano il tiro sempre di più.
A prescindere dalle origini del modernismo, dalle colpe di Ratnzingher, ecc, mi riferivo al fatto che, con San Gallo, sono riusciti a fare nominare un Papa, Bergoglio, che ha accelerato in modo determinante il modernismo.
Ed è un fatto oggettivo ed evidente che sia il Papa più modernista della storia della Chiesa, anche se “non viene dal nulla”, anche se Ratnzingher è stato ambiguo, è modernista pure lui, ha causato danni col Papa emerito e tutte le solite, ripetute e ritrite precisazioni.
Così Gederson Falcometa: anche se i cardinali di San Gallo sono stati nominati prima di Bergoglio, resta il fatto che il Papa attuale da loro appoggiato e promosso fuori conclave, ha la responsabilità delle accelerazioni in costante crescita degli ultimi dieci anni.
E sono queste checommentiamo, senza fare ogni volta la cronistoria.
Tanto, secondo la maggior parte di chi scrive qui, non si salva nessun uomo di Chiesa e nessuno di coloro che si oppongono è degno di fiducia e rispetto.
Aloisius

Anonimo ha detto...


# Aloisius
giusto affermare che non si può ogni volta ripartire ab ovo.
Ma è giusto continuare a riproporre di continuo citazioni di GP II o di Ratzinger contro la pastorale venefica di Bergoglio, come se quei due papi rappresentassero la vera dottrina?
Si citano sempre loro paragrafi corretti in tema di etica o critica al relativismo, sempre le solite cose, come se tutto il restanto loro pasticcio teologico non esistesse.
È questo continuo riproporre Ratzinger come il Messia incompreso e misconosciuto [sic] che irrita. Un pizzico di spirito critico non guasterebbe.

Ambrosius ha detto...

"E sono queste checommentiamo, senza fare ogni volta la cronistoria".

La San Gallo è anche una parte della cronistoria, e ogni volta è appena questa parte che è ripetuta. Così è una questione di vedere una parte o vedere il tutto. In questo caso commento presentando il tutto perchè ci sono delle persone che appena con Francesco hanno capito i problemi della Chiesa. E se non se fa tutta la cronistoria, se si rimane appena nella parte, saranno confermati nel pensiero  di che il problema è appena Bergoglio. Infatti, lui è il Papa più modernista della storia conciliare, lui è frutto del Concilio, non ha avuto una formazione tradizionale. Però, non porta nessuna novità, la sua linea è quella del modernismo radicale della rivista Concilium (diverso quanto al grado e intensidade del modernismo moderato della Communio). Al Concilio secondo há avuto luogo un accordo tra i due rappresentanti di questa rivista, come riconosce De Lubac:

«Mentre le cattedre teologiche vengono egemonizzate dai colleghi di “Concilium,, [alla avanzata del modernismo] quasi tutti i teologi nominati vescovi negli ultimi anni provengono dalle file di “Communio "[alla moderata del medesimo modernismo] [...] Bal­thasar, de Lubac e Ratzinger: i fonda­tori, sono diventati tutti cardinali» (30 Giorni dicembri 1991).

Se capisce chiaramente che con il tempo il modernismo moderato della Communio doveva scomparire e dare suo posto al radicale della Concilium. In Brasile durante il militare, il generale Golbery do Couto e Silva ha presentato la teoria della pentola a pressione appliccata alla rivoluzione dicendo:

“Non possiamo tappare tutti i buchi e applicare pressione, altrimenti scoppierà”.

Così ha detto che la rivoluzione, come la pentola, aveva bisogno di una valvola di scarico. Questa valvola è stata le università e la consegnarono ai comunisti. Oggi la maggior parte degli intellettuale brasiliani sono di sinistra...

Non ho molta fiducia nella tesi di San Gallo. In diverse situazioni nella Chiesa, ho osservato che i media e la stessa gerarchia cercavano di presentarci una realtà, ma in realtà la realtà era completamente diversa. È il caso, ad esempio, della tesi del Concilio rubata dai media o della diagnosi delle due ermeneutiche. Le stesse dimissioni di Benedetto XVI sono state (e continuano ad essere) una cortina di fumo che ha favorito l'azioni di San Gallo. Secondo la ricostruzione del Conclave di 2005 di Francesco Patruno questa rinuncia è stata accordata in quello Conclave. In ogni modo, Malachi Martin, nel suo romanzo ha rivelato nel suo romance Windswept House che un Papa si dimetterebbe. Pensava che sarebbe il Papa slavo, ma è stato il tedesco. Il curioso è che GPII ha subito un attentato alla propria vita e circa un anno prima delle dimissioni di Benedetto XVI abbiamo appreso che lui era gravemente malato e gli restava solo un anno di vita. Giovanni Paolo II non ha rispettato l’accordo? Se ambedue papi non hanno rispettato l'accordo questo spiega la virulenza di questo pontificato. Il romanzo di Martin rivela ancora che la Messa sarebbe liberata...

Infine, se non abbiamo in mente i problemi del Consiglio, non sappiamo nemmeno cosa stiamo commentando. Un prete brasiliano conservatore, commentando la Fiducia Supplicans, ha presentato le sue decisioni per analogia con un bicchiere. Ha detto che il matrimonio è come un bicchiere pieno, il rapporto tra divorziati risposati, un bicchiere mezzo pieno e tra persone dello stesso sesso, un bicchiere quasi vuoto. Poi ha detto che la Chiesa, prima del Concilio, vedeva quello che mancava nel bicchiere, e che dopo il Concilio vede quello che ha il bicchiere. Questa non è altro che l'applicazione della dottrina del “sussistere in” nella morale cattolica. Mi sembra che l’autore dell’articolo, con la sua analogia con il buco nero, applichi questa dottrina allo stesso Papa Francesco, come se il papato esistesse non pienamente, ma in una forma molto imperfetta.

Anonimo ha detto...

Concordo con Aloysius nel senso che la crisi di oggi richiede un fronte compatto, per realizzare una strategia di attacco. È prioritario chiedere a gran voce l'abrogazione di Fiducia Supplicans. Aggiungo che tra i fedeli sprovvisti di cultura specialistica è diffusa la convinzione forse ingenua che Francesco non sia il nostro Papa. È un sentimento da non sottovalutare.

mic ha detto...

A chi lamenta la mancata pubblicazione di commenti 'non allineati' faccio notare che si tratta di commenti ripetitivi che propongono critiche alle quali è stato già risposto...

Anonimo ha detto...

"I fedeli sprovvisti di cultura specialistica" posseggono sovente il sensus fidei (o sensus fidelium) e sono sovente tutt'altro che scemi. La Chiesa Cattolica non è una setta esoterica, composta di sapienti (o pretesi tali). O meglio, non dovrebbe esserlo: purtroppo la setta conciliare modernista manovra i semplici fedeli secondo i suoi piani da decenni. Tuttavia, ripeto, i semplici fedeli non sono scemi... e il Divino Spirito li assiste, senza fare distinzioni fra laureati e analfabeti!

Murmex ha detto...

Molto interessante

Anonimo ha detto...


jTanto per restare in tema: il concetto della "Chiesa popolo di Dio", scaturito dal Concilio su input di Karl Rahner e all'origine di tanti malintesi e deviazioni, non l'ha forse diffuso anche Ratzinger-Benedetto XVI?
Il "popolo di Dio" è parte della Chiesa visibile non è la Chiesa, senza ulteriore specificazione. Di quella visibile e di quella invisibile, nella misura in cui rientra nel Corpo mistico di Cristo
Quest'ultima è la vera definizione della Chiesa, abbandonata dopo il Vaticano II.

Ambrosius ha detto...

"...non l'ha forse diffuso anche Ratzinger-Benedetto XVI?"

Ratzinger ha difuso nel libro "Il nuovo popolo di Dio". Anche ha difeso la tesi del Corpus bipartitum di Ticonio, come se può leggere nel libro "Il mistero del male Benedetto XVI e la fine dei tempi" di Giorgio Agamben


Ratzinger pubblica nella “Revue des Études augustiniennes” un articolo dal titolo Considerazioni sul concetto di Chiesa di Ticonio nel Liber regularum.
Ticonio, attivo in Africa nella seconda metà del IV secolo e classificato di solito come eretico donatista, è in realtà un teologo straordinario, senza il quale Agostino non avrebbe mai potuto scrivere il suo capolavoro, La città di Dio. Il suo Liber regularum (la sola opera conservata, insieme ai frammenti di un Commento all’Apocalisse) contiene, infatti, sotto la forma di una serie di sette regole per l’interpretazione delle Scritture, un vero e proprio trattato di ecclesiologia.
La seconda regola, che porta il titolo De Domini corpore bipartito e che ha il suo corrispondente nella settima regola, De diabolo et eius corpore, è quella su cui il giovane Ratzinger concentra la sua attenzione. “Il contenuto essenziale della dottrina del corpus bipartitum”, egli scrive, “consiste nella tesi che il corpo della Chiesa ha due lati o aspetti: uno ‘sinistro’ e uno ‘destro’, uno colpevole e uno benedetto, i quali costituiscono però un unico corpo. Ancora più fortemente che nella dualità dei figli di Abramo e di Giacobbe, Ticonio trova espressa questa tesi in quei passi delle Scritture, in cui non solo i due aspetti, ma anche la loro coesione in un unico corpo si fa visibile: fusca sum et decora, dice la sposa del Cantico dei cantici (1,4), ‘sono nera e bella’, cioè: l’unica sposa di Cristo, il cui corpo è quello della Chiesa, ha un lato ‘sinistro’ e uno ‘destro’, comprende in sé tanto il peccato che la grazia” (Ratzinger 1, pp. 179-80).
Ratzinger sottolinea la differenza di questa tesi rispetto a quella di Agostino, che pure ne ha certamente tratto ispirazione per la sua idea di una Chiesa permixta di bene e di male. “Non vi è (in Ticonio) quella chiara antitesi di Gerusalemme e Babilonia, che è così caratteristica di Agostino. Gerusalemme è nello stesso tempo Babilonia, la include in sé. Entrambe costituiscono una sola città, che ha un lato ‘sinistro’ e uno ‘destro’. Ticonio non ha sviluppato, come Agostino, una dottrina delle due città, ma quella di una sola città con due lati” (ibid., pp. 180-81).
La conseguenza di questa tesi radicale, che divide e insieme unisce una Chiesa dei malvagi e una Chiesa dei giusti, è, secondo Ratzinger, che la Chiesa è, fino al Giudizio universale, insieme Chiesa di Cristo e Chiesa dell’Anticristo: “Da ciò consegue che l’Anticristo appartiene alla Chiesa, cresce in essa e con essa fino alla grande discessio, che verrà introdotta dalla revelatio definitiva” (ivi, p. 181).

Se non me ricordo male, la tesi di Ticonio è anche presentata nel libri "Il nuovo popolo di Dio". È una tesi perfetta per una chiesa democratica che spiega tantissime cose. Inoltre alla lettura della tesi con valori moderni (destra e sinistra sono concetti moderni) la tesi spiega la eresia della Chiesa casta meretrix meglio che qualunche altra cosa (lo stesso se può dire per il "subsistit
in" ). Ticonio era infatti un'eretico perché se vede chiaramente che è una tesi absurda.

Anonimo ha detto...


La verità è che come teologo Ratzinger ha "sfarfalleggiato" parecchio, mescolando ortodossia ed eterodossia in modo diffuso.
Si nota in lui una tendenza alle rielaborazioni originali e in sostanza personali.
Anche il "papato emerito", per quanto possiamo vedere dall'esterno, è stato a ben vedere una trovata del tutto originale, anche se assurda e deleteria per il papato stesso.
Adesso esce fuori anche la sua riresa della dottrina ambigua di questo Ticonio, mai sentito nominare prima.

Ambrosius ha detto...

"La verità è che come teologo Ratzinger ha "sfarfalleggiato" parecchio, mescolando ortodossia ed eterodossia in modo diffuso".

Me sembra che questo è un'atteggiamento comune tra i nuovi teologi che gli fanno sembrare più avvocati che propriamente dei teologi. Al leggere la tesi di Ticonio me ho domandato: quale sarebbe il suo influsso nella Chiesa? Vendendo ciò che dice rispetto all'ecumenismo, la Chiesa non è poù presentata come UNA, ma come qualcuna che insieme alle altre chiese ricerca l'unità. Un corpo bipartito è una conttradizione, me domando: questa tesi di Ticonio spiega l'ecumenismo?

In ciò che dice rispetto al rapporto con gli ebrei, lei la spiega é bene, come se può leggere nel libro "il nuovo popolo di Dio: di Ratzinger (versione spagnola):

"Qué novedad ha acontecido propiamente con Cristo? En qué se distingue el Nuevo Testamento del Antiguo? Ticonio ve un doble progreso: a) Desde Cristo, la comunidad de los hijos de Abraham se extiende más allá del pueblo judío y se hace católica, es decir, universal en el sentido literal de la palabra 58. Por aquí se entiende una 56. De doctr. christ., l.c. 57. A ello alude también de paso PINCHERLE, 52S: «L'illogicitá di Ticonio non consiste tanto nel non aver conformato la propria condotta pratica alia teoría; bensi nell'aver ammesso che la separazione dei due populi si fara alia fine e nel considerare, insieme, il corpo único della Chiesa come "bipartito".» 58. Reg. i, 2s y Reg. ni, 22ss. Cf. AOUSTINUS, Contra ep. Parm. i, 1: PL 43, 33: «Tichonius enim ómnibus sanctarum paginarum vocibus circumtusus evigilavit et vidit ecclesiam Dei toto orbe diffusam...» 27" https://www.google.com/amp/s/docplayer.es/amp/47184179-El-nuevo-pueblo-de-dios.html

San Paolo fece la distinzione tra i discendenti carnale ed spirituale dei figli di Abramo. Se Ratzinger avesse fatto questa distinzione includerebbe i descendente di Israele tra quelli che fanno parte degli descendente di Abramo. Forse, questa tesi spiega anche i fratelli maggiore, la dottrina della doppia salvezza, ecc.

Leggendo questo testo mi ho reso conto dell'applicazione del principio di leggere il Concilio alla luce della Tradizione e la Tradizione alla luce del Concilio. Questo vuoi dire che tutti eretici del passato non sono più eretici. O sono conservatori é progressisti o sono ermeneutici della continuità o della rottura. Questo vale per Ticonio, come per Sabelio, Ario, Nestorio...

Da Fb ha detto...

La gente ha la memoria corta, se no non si stupirebbe di niente.
Doveva essere il 2011 o 2012, comunque era prima della seconda elezione di Obama.
Mi ricordo una cosa che mi fece tremare.
Un convegno di potentati e finanziatori elettorali negli USA.
Hillary Clinton interviene e dice papalepapale, troppo papale: "E' necessario e urgente che organi come questo, che gli stessi stati regolino le confessioni religiose anche nelle loro dottrine, bisogna stabilire e imporre quello che possono o non possono professare".
Invero, detta così, in modo spudorato, nella sala pur tra tutti quei satanisti non vi fu una ondata di entusiasmo ma di gelo: aveva non sbagliato nel dire, aveva sbagliato il modo, i tempi e il luogo.

La cosa comparve in qualche pagina interna dei giornali, qualche evangelico protestò, poi tutti si dimenticarono.
Finché dalle mail della Clinton che Assange aveva recuperato non vennero fuori messaggi in questo senso: c'era un incaricato di penetrare il Vaticano e iniziare una "rivoluzione" interna alla Santa Sede.
Iniziò l'assalto mediatico a Benedetto XVI che aveva epicentro in Germania e nello stesso Vaticano, con collegamenti a Washington. Intanto la vedova Rothschild aveva stretto amicizia con uno strano e misantropo cardinale argentino che a Buenos Aires nessuno conosceva e nessuno vedeva, se ne stava acquattato e periodicamente veniva a Roma "a fare pettegolezzo".

Anonimo ha detto...

Bisogna chiarire il concetto di teologia, il discorso su Dio chi lo fa? Chi ha le capacità di discorrere su Dio? Chi le definisce queste capacità? Può la teologia comprendere, prendere con sé, discorsi a vanvera... intanto tutto si tiene? Intellettuali, mistici, esoteristi, occultisti, chiacchieroni, manipolatori, confusionari tra l io e il dio e dioconoi e noisenzadio?

Anonimo ha detto...

#FB: "C'era un incaricato di penetrare il Vaticano e iniziare una rivoluzione interna alla Santa Sede".
La rivoluzione data da molto prima.
Basti pensare che un teologo domenicano Yves Congar, condannato da Pio XII come esponente della Nouvelle theologie, fu poi nominato "esperto" al Concilio Vat.2, quindi creato Cardinale da Giovanni Paolo II per meriti teologici!
E' un piccolo esempio della Chiesa "in cammino", per cui ciò che ieri era vietato, oggi e' permesso e domani sarà imposto.

Gz

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere quali sono i cambiamenti che le diverse età epoche culture hanno portato all essere umano in sé. Grazie.

Anonimo ha detto...

Spero che non lasceremo imporci nulla, poche chiacchiere e rigore per riconquistare la nostra autentica Cattolicità, la sola santa arma spirituale che possiamo avere e con la quale possiamo combattere. Cattolicità che deve permeare sinceramente semplicemante il nostro modo di essere di parlare di agire di desiderare di approfondire la nostra religione la sua storia,suoi testi fondamentali. Dal fondo della mia ignoranza e vaghezza, questa sola mi sembra essere la Santa rivoluzione capace di risanare la nostra civiltà.

Anonimo ha detto...


Ma oltre a Congar furono introdotti nelle Commissioni conciliari da Giovanni XXIII come esperti (consultori) moltissimi esponenti della Nouvelle Théologie, inclusi Rahner, de Lubac, etc.
Roncalli lo fece, disse, in nome della "riconciliazione". La "riconciliazione" con l'errore appunto, dal momento che costoro non avevano mai rinnegato i loro errori. Erano stati censurati, silenziati, i loro libri tolti dagli scaffali (in teoria), sospesi dall'insegnamento quando insegnanti. Adesso è fin facile dire che quelle misure furono troppo blande, avrebbero dovuto esser cacciati dalla Chiesa. Ma all'epoca sembravano più che sufficienti, non si sarebbe mai pensato che la complicità con l'errore l'avrebbe posta in essere proprio il nuovo papa, Giovanni XXIII. E da allora è continuata, in vario modo.
il libro di de Lubac, Catholicisme, che tenta un'interpretazione sociale del dogma, elaborando tra l'altro l'ambigua nozione di "salvezza comune" (tentava anche di rivalutare Giovanni XXII, il suo errore poi rinnegato sul destino immediato delle anime appena morto il corpo di ciascuno di noi), è del 1935. Fu messo all'Indice. Ma Ratzinger nella sua intervista con Messori dice che quel libro, proibitissimo quando lui era in Seminario, tutti i seminaristi lo leggevano di nascosto, con la complicità di alcuni professori.

Ratzinger ha sempre ammirato de Lubac, ne ha citato positivamente la nozione ambigua (ed astrusa, a ben vedere, incomprensibile) di "salvezza comune", da sostituire a quella di una salvezza che sarebbe puramente "individuale".
Sono assurdità, già sul piano logico; nessuna religione è così "altruista" in tema di salvezza come la cattolica.
Adesso si tenta di rivalutare Ratzinger attribuendogli anche poteri di esorcista ma la cosa è poco credibile.
T