Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 31 agosto 2019

I 'Guerrieri del Rosario' Continua l'Operazione Assalto al Cielo del 1° di ogni mese col Cardinale Burke

Domani 1 settembre, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà la Santa Messa alle ore 7:00am (ora locale) a Roma e, dopo, pregherà il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera.
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Rimaniamo fedeli a questa esperienza forte di preghiera che ci vede uniti già da oltre due anni. E intensifichiamola, soprattutto in relazione alle vicende che vedono il nostro Cardinale impegnato a riaffermare con parresìa l'insegnamento costante della Chiesa. Ricordando Padre Pio: « Il Santo Rosario è l'arma per questi tempi ». Senza dimenticare le forze oscure che, oltre alla Chiesa, minacciano il nostro Paese e l'Europa intera.
Anche in questo mese rinnoviamo il nostro fervore e preghiamo più che mai. Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Gli oltre 150.000 Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.

Il trionfo - così sembra - dei catto-dem, che viene da lontano. Ma non in nostro nome.

Aggiorniamo il nostro bollettino di guerra e proseguiamo con le  informazioni, condivisioni ed analisi sul garbuglio che si va dipanando in queste ore. I precedenti più recenti qui - qui - qui.

Un puzzle dalle molte tessere che solo ora, per chi non fosse addentro alle segrete cose, stanno andando al loro posto. Con una ingerenza del papa e del Vaticano nella politica, anche e soprattutto del nostro Paese, che definire 'a gamba tesa' è un eufemismo. La nostra è l'epoca del sovvertimento e dell'inversione dei valori. Ma non in nostro nome. Erga si omnes ego non
per Conte il rosario va bene;
perché per Matteo Salvini no?
Una 'consultazione' inconsueta, ma non la meno importante, il designato premier l'ha fatta ieri in Vaticano, in occasione dei funerali del suo mentore, il card. Achille Silvestrini. 
Apprendendo chi era costui, come indicato dopo alcune riflessioni preliminari, ci rendiamo conto che Biarritz (con l'investitura Trump/Macron) e i precedenti baciamano europei sono solo l'ultimo atto di un copione già scritto, che passa sulla testa dei comuni mortali segnandone le sorti, attraverso gli strati di potentati che si interpongono fra i cittadini e i centri decisionali.
Dunque ieri, tra molte fibrillazioni, si è consumata l'ennesima rappresentazione di un deplorevole gioco delle parti la cui cabina di regia risiede altrove, a livello sovranazionale, gestito solertemente dalle sponde nazionali che hanno il potere di oltrepassare le scelte dei cittadini.
Ora è del tutto chiaro e  viene persino riconosciuto in una trasmissione televisiva: "Esiste un ordine mondiale e  Salvini era un problema" [qui]. Aggiungo un altro elemento. Il famigerato Oettinger, colui che sosteneva con fare minaccioso che i mercati avrebbero insegnato agli italiani come votare [qui], anche lui ora benedice il governo Conte/bis. Ieri evocavamo l'inquietante analoga approvazione di Junker.  Insomma è il governo della classe dominante. E, se se ne parla apertis verbis ormai senza perifrasi, significa che la morsa si va stringendo. Siamo forse alle battute finali? Ho voluto inserire l'interrogativo perché tutto realisticamente lo farebbe pensare o forse è spes contra spem; ma non voglio arrendermi e ancora spero che intervenga qualcosa a sparigliare i giochi. Perché comunque si tratta di un gioco sporco e, come tale sarà difficile da concludere ma ancor più difficile da gestire.
Tornando all'incontro di ieri, non è stato un endorsement, ripetono in Vaticano: "Pochi minuti assieme, un paio di fotografie di rito e il dono di un rosario da parte del pontefice". Piccola chiosa amara: per Giuseppe Conte il rosario va bene; per Matteo Salvini è un simbolo che non può entrare in campo. Ma c'è di più. Ora decifro con chiarezza l'equazione che era stata posta da un lettore :

venerdì 30 agosto 2019

Oltre al danno, la beffa. Da brividi: Juncker elogia il Conte bis: “Come con Tsipras”

Anche la pagina precedente [qui] è affollatissima, densa com'è di commenti molto interessanti di cui vi ringrazio, tutti. Ed ora riprendiamo il discorso, che sta diventando un diario di guerra con questa notizia, per me da brividi... Ma proseguiamo sperando che davvero non sia detta l'ultima parola, anche se tutto lascerebbe pensarlo soprattutto avuto riguardo al calibro delle forze in campo - interno e sovranazionale - che, ora sotto gli occhi di tutti, è avverso all'Italia e agli italiani... Noi ci siamo e continueremo a fare del nostro meglio.

Mesi fa avevo scritto a Salvini, non ricordo sull'onda di quale notizia: "Non permettere che Conte diventi il nostro Tsipras!". 
Ricordate i greci che ballavano felici in piazza Sintagma dopo il loro NO all'Europa e l'inesorabile voltafaccia del governo, Tsipras appunto, commissariato dai tecnocrati europei? Ricordo che anche allora mi ha fatto molto male e sono rimasta sconcertata per lo strano silenzio, direi indifferenza, con cui anche da noi si è consumata e continua a consumarsi quella tragedia... E ora siamo inesorabilmente avviati per quella china. Ma possibile che siamo così anestetizzati? 
Non dico niente di nuovo, ma i popoli e le civiltà, oggi, non si annientano più con l'occupazione militare e le guerre, ma con l'economia pilotata dalle élite sovranazionali. Non scendo in altri dettagli perché li conosciamo ad nauseam.
Leggiamo sui quotidiani di oggi che il merito del fatto che il governo che si sta formando sia così gradito alla Ue è tutto di Giuseppe Conte, il candidato Premier che sarebbe stato trasformato da Jean-Claude Juncker in un novello Tsipras. A quanto pare, infatti, il presidente (uscente) della Commissione europea aveva detto ai suoi collaboratori di voler plasmare il premier italiano in un soggetto simile all’ex premier di sinistra, che in ossequio ai diktat di Bruxelles e alla troika (Bce, Ue, Fmi), negli scorsi anni ha letteralmente disintegrato l’economia della Grecia. E ora lo considera un fedele alleato di un partito di potere come il Pd : alleanza, prima che a Palazzo Chigi, sancita a Strasburgo – ricorda Juncker – con il voto favorevole dei 5 Stelle alla nomina di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione. Per completare il quadro, Bruxelles ora si attende che il M5S entri in uno dei gruppi tradizionali del Parlamento Ue, come quello dei Liberali. Così che la trasformazione sia compiuta. Chi di noi può rimanere a guardare indifferente? 

Mons. Athanasius Schneider: Il Sinodo dell'Amazzonia è un'apostasia dal Vangelo

Mons. Schneider si è già espresso [qui] sul Sinodo dell'Amazzonia (qui indice articoli). Di seguito riportiamo la sua più recente dichiarazione, grati al nostro lettore polacco, che è un Sacerdote, che ce l'ha segnalata:
„ Ѐ un attentato a tutta la fede cattolica. Ѐ un attentato di tutte le forze del modernismo e del liberalismo che si sono accumulate nella Chiesa già per cento anni e fanno adesso un attacco frontale all’essenza della fede cristiana. Praticamente è un’apostasia dal Vangelo” (Licheń, 10 agosto 2019). - Fonte

giovedì 29 agosto 2019

Ripartiamo da qui...

Estraggo ed estrapolo dalla discussione precedente [qui], affollatissima, alcune conclusioni per riprendere il filo del discorso ripartendo con nuovi commenti.

Può darsi che Salvini abbia sbagliato i tempi e i modi della crisi. Ma ha solo anticipato ciò che sarebbe successo inevitabilmente. E sapeva cosa stessero tramando. Di fatto era, ed è, solo contro tutti. Ma ora quel che conta è resistere e affilare le armi. Lo sapeva Salvini, lo sapevano i suoi. Interessante leggere quel che dice Bagnai qui. Certo dovrà correggere il suo stile comunicativo. Questo è quanto avevo scritto ai suoi comunicatori sui social durante la crisi: « Mi permetto di suggerirvi di tenere a cuccia la Bestia [così chiamano la squadra di comunicatori sul web] finché i giochi non sono fatti, altrimenti ci diamo la zappa sui piedi. E, alla ripresa, meno quisquilie. Ricordate il de minimis...? Inoltre più serietà non guasta. Toni più moderati, e più argomenti non potranno che giovare alla causa. Sostanzialmente meno battute soprattutto provocatorie e più approfondimenti, sia pure essenziali... Anche perché la canea dei "tutti contro Salvini" si alimenta delle virgole più eclatanti e sommerge con chiacchiere inutili ma soprattutto dannose le idee vincenti e i fatti convincenti ».
Di fatto Salvini non parla al popolo, che è una realtà indistinta, e non solo 'alla pancia', ma parla anche alla testa e al cuore di ogni persona che sa riconoscerlo. Il suo maggiore impegno dovrà essere quello di far capire che non è un populista tou-court e qual è il sovranismo di cui si fa portatore, per neutralizzare chi alimenta una paura che non ha ragione di esistere e accusa l'odiato di fomentare un'odio che è solo resistenza a situazioni ingovernabili; questo sì che cattura la 'pancia' dei molti che si lasciano massificare... Senza alimentare il culto della personalità, trovo sensato continuare ad appoggiarlo, continuando la nostra buona battaglia anche sul piano civico. Ovvio che un discorso del genere coinvolge anche Giorgia Meloni, peraltro più sensibile di alcune frange della Lega sui temi etici. Al di là di quali saranno gli esiti, la crisi del sistema è un dato di fatto. E noi ci siamo.
E si riparte da qui
Oggi Le Figaro ha centrato il punto: due partiti che si odiano si sono accordati per impedire il ritorno ad elezioni che avrebbero perso e che Salvini invece avrebbe stravinto. Invece le narrazioni dei media italiani al soldo dei sinistri “lo facciamo per il paese” è la solita fuffa per gli allocchi.

mercoledì 28 agosto 2019

Benedetto XVI: «Nelle reazioni al mio testo Dio non appare affatto»

È evidente che il pensiero di Benedetto XVI, affidato a poche righe riportate di seguito, ha una forte valenza, che conferma la sua chiara critica al modo con cui in Vaticano è stata considerata e gestita la questione degli abusi, di cui al documento: La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali . Una critica che si estende anche alla teologia odierna che ha provocato la drammatica crisi della fede che stiamo attraversando. Tuttavia ci si chiede come possa aspettarsi di essere ascoltato chi non lo era neppure da regnante, tant'è che ha abdicato certo non solo per questo; ma ha riconosciuto la sua debolezza che, sostanzialmente, era impotenza a fronteggiare una situazione non più gestibile e nel cui innesco non manca anche una sua responsabilità, se pensiamo al concilio e agli effetti della sua applicazione.
CITTÀ DEL VATICANO, 27 agosto 2019/ 9:00 AM (ACI Stampa) - “Per quanto posso vedere, nella maggior parte delle reazioni al mio contributo, Dio non appare affatto, e perciò non viene affrontato proprio quello che volevo sottolineare come il punto chiave della questione”.
Così il Papa emerito Benedetto XVI risponde con poche righe pubblicate da Herder Korrespondenz ad alcune delle critiche scaturite dal suo testo di riflessione sulla questione degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica [qui - vedi anche]
“Il contributo della Signora Aschmann ("La vera sofferenza cattolica al 1968, HK, luglio 2019, 44-47), nonostante la sua unilateralità - si legge nel numero di settembre della rivista - può ispirare ulteriori riflessioni, ma come risposta alla mia pubblicazione sul Clergy Paper on the Abuse Crisis (No. 4/2019, 75-81) tuttavia è insufficiente e tipico del deficit generale nella ricezione del mio testo.
Mi sembra che nelle quattro pagine dell'articolo della Signora Aschmann non appaia la parola Dio, che ho posto al centro della questione. Ho scritto, "Un mondo senza Dio può essere solo un mondo senza significato" (78). "La società occidentale è una società in cui Dio è assente dal pubblico e non ha altro da dire. Ed è per questo che è una società in cui la misura dell'umanità si perde sempre più "(79).
Per quanto posso vedere, nella maggior parte delle reazioni al mio contributo, Dio non appare affatto, e perciò non viene affrontato proprio quello che volevo sottolineare come il punto chiave della questione. Il fatto che il contributo di Aschmann trascuri il passaggio centrale della mia argomentazione proprio come la maggior parte delle reazioni di cui sono venuto a conoscenza mi mostra la gravità di una situazione in cui la parola Dio sembra spesso emarginata nella teologia”.
Nel commentare il documento dicevo che è già notevole che, nella temperie in cui siamo, abbia ritenuto far sentire la sua voce e abbia voluto render pubblico un suo contributo, dal momento che era stato ignorato dall'Assise e da chi la pilotava. Una riflessione che riteneva indispensabile per come stavano andando le cose in vista dell'incontro dei vescovi (21 al 24 febbraio 2019) sugli abusi, di cui ci siamo ampiamente occupati. Ne estraggo una 'perla' colta al volo: 
"Ci sono beni che sono indisponibili. Ci sono valori che non è mai lecito sacrificare in nome di un valore ancora più alto e che stanno al di sopra anche della conservazione della vita fisica. Dio è di più anche della sopravvivenza fisica. Una vita che fosse acquistata a prezzo del rinnegamento di Dio, una vita basata su un’ultima menzogna, è una non-vita. Il martirio è una categoria fondamentale dell’esistenza cristiana".

martedì 27 agosto 2019

Mons. Schneider afferma che il Vaticano tradisce “Gesù Cristo come unico Salvatore dell'umanità”

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews (approvata da mons. Schneider) - Importanti e articolate puntualizzazioni di Mons. Athanasius Schneider sul Documento di Abu Dhabi, precedute dall'introduzione di Diane Montagna. Vedi indice tutti i precedenti qui e, in particolare quelli relativi alle prese di posizione di Mons. Schneider qui - qui - qui.

La decisione del Vaticano di mettere in pratica un documento che afferma che la “diversità delle religioni” è “voluta da Dio”, senza correggere questa affermazione, equivale a “promuovere l’abbandono del primo comandamento” e ad un “tradimento del Vangelo”. Lo ha detto Monsignor Athanasius Schneider.
In un’intervista esclusiva a LifeSiteNews su un’iniziativa sostenuta dal Vaticano per promuovere il “Documento sulla fraternità umana per la pace nel mondo e la convivenza”, il vescovo Ausiliare di Astana (Kazakistan) afferma che “per quanto nobili possano essere obiettivi quali ‘la fraternità umana’ e “la pace nel mondo’, non possono essere promossi a costo di relativizzare la verità dell’unicità di Gesù Cristo e della Sua Chiesa”.
La diffusione di questo documento nella sua forma erronea “paralizzerà la missione  ad gentes della Chiesa” e “soffocherà il suo ardente zelo per evangelizzare tutti gli uomini”, ha affermato Mons. Schneider. Aggiungendo: “I tentativi di pace sono destinati a fallire se non proposti nel nome di Gesù Cristo”.

La cura sinistra diventa ineluttabile?

Tanti sciacalli ora se la prendono con Salvini, che di certo ha le sue pecche, ma ha fatto fino all'ultimo tutto quello che era in suo potere, compresa la rottura della morsa infame in cui lo stavano stritolando. Anzi, quanto è riuscito ad ottenere nonostante lo scenario ora ben chiaro, va tutto a suo onore, anche se rischia di essere vanificato. E tutto il subdolo e inqualificabile operato del catto-progressista Conte - sconosciuto, finora, solo per noi, ma non per chi l'ha collocato in quel ruolo - rivela un quadro desolante e nefasto, che purtroppo ora constatiamo in pectore (di Mattarella in primis) già in atto fin dalla nascita del governo giallo-verde. Lo rivela anche la scelta forzosa di alcuni elementi della compagine governativa... Da subito, e via via in maniera sempre più esplicita e violenta, tutti contro Salvini, con il fulcro a Parigi-Berlino, con uno schieramento di forze mai visto. Dobbiamo continuare a resistere e aspettare il loro schianto, che tale sarà... visto che la Provvidenza divina "la c'è", insieme ad una adeguata e agguerrita opposizione, se sarà necessario, perché speriamo che non sia ancora detta l'ultima parola!

lunedì 26 agosto 2019

Le mutazioni di CL e la parabola discendente del Meeting

Stavo raccogliendo il materiale per parlarne perché è davvero un voltafaccia clamoroso quello di CL, anche se purtroppo in linea con la strana neo-chiesa in uscita (da se stessa), a partire dal rivoltante intervento di Sassoli (ne ho accennato qui) alla clamorosa uscita del generale dei Gesuiti sul diavolo non-persona, quando ricevo questa segnalazione di un lettore, alla quale faccio seguire la significativa posizione di Mons. Negri.

Meeting di Rimini parabola discendente di CL

Da Hans Urs Von Balthasar alla Bonino, da Madre Teresa di Calcutta a Romano Prodi, da Giovanni Paolo II a Matteo Renzi. La potremmo definire "fenomenologia della parabola discendente del meeting di Rimini". Se fosse il titolo di un libro non stonerebbe, a causa dell' evoluzione, o meglio, dell' involuzione del principale evento annuale del movimento cattolico "Comunione e Liberazione" .
Nato alla fine degli anni '70 da un gruppo di amici che condividevano l' esperienza cristiana trasmessagli da don Giussani, l' incontro voleva portare a Rimini i "valori nella cultura del tempo".
Fin da subito ha scommesso sul desiderio di verità e bellezza presente nel cuore di ogni uomo, e che il fondatore definiva come "terreno comune per l'incontro e il dialogo".
Tuttavia i primi segni di adattamento al pensiero unico dominante li si riscontra già negli anni Novanta. Il tema dell' edizione 1997 si commenta da solo : "Lo Starets rispose: davvero, tutto è buono e splendido, perché tutto è verità", paradigma di quello che diventerà nel tempo il meeting ovvero un miscuglio confusionario ed eterogeneo di idee e religioni date tutte per buone e date tutte per vere. Emblematici sono alcuni episodi di scandalo che negli anni hanno macchiato il buon nome dell' evento e ne hanno scalfito l'originaria genuinità: dalla statua della Madonna coperta da un telo [vedi] per non offendere le altre religioni alla chiusura dello stand che avvertiva delle conseguenze sanitarie dei rapporti omosessuali, fino a giungere a quanto accaduto in questi giorni: il gesuita Arturo Sosa nega l'esistenza del maligno se non come realtà simbolica, teoria questa diametralmente opposta alla dottrina cattolica ma applaudita dall'organizzatrice dell'evento. Se dunque il faro della cultura cristiana diventa un ibrido goffo e insipido, su che cosa si fonderà mai il dialogo?

domenica 25 agosto 2019

Un 'punto nave' della situazione in salsa europea e oltre

Ho cercato di staccare la spina dalla cronaca incalzante, confusa e dispersiva per inquadrare lo scenario da un orizzonte più ampio e scopro diversi punti finora e me poco noti; ma che invece sono ben presenti a chi tiene in pugno con sempre maggiore tracotanza noi e il nostro Paese.
E non posso far a meno di cercar di capirne di più, non solo per impegno civico, ma anche nella consapevolezza che il degrado ingravescente nell'ambito socio-politico nonché antropologico è speculare e conseguente alla dissoluzione di quello ecclesiale.
Quanto agli eventi che incombono nel nostro Paese, innanzitutto tocchiamo con mano gli effetti della riforma costituzionale approvata tra il 2011 e il 2012 (tanto per fare alcuni dei nomi: c'erano Monti e Berlusconi). Mario Esposito, ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Lecce (qui), fornisce un'ampia spiegazione da cui deduco che sembrerebbe inutile illudersi su ciò che ci si prepara: riporto tra virgolette la spiegazione del giurista.

Il cardinale Burke risponde alle domande sulla validità dell'elezione di papa Francesco

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews (23 agosto) riportiamo le affermazioni che seguono, che fanno parte dell'intervista al Card. Raymond Leo Burke trasmessa nel The Patrick Coffin Show del 13 agosto, di cui abbiamo già pubblicato lo stralcio riguardante l'Instrumentum laboris del Sinodo sull'Amazzonia [qui]. Chi volesse ascoltare l'originale su You Tube, link qui. Ne vien fuori soltanto che si tratta di sospetti indotti da indizi senza prove. Il card. Burke, da eminente canonista qual è, evidentemente parla dal punto di vista del diritto canonico, unica normativa valida nella circostanza.

Il cardinale Raymond Burke ha risposto alle domande sulla validità del papato di papa Francesco  alla luce delle rivelazioni dei cardinali elettori che suggeriscono l'esistenza di una campagna organizzata per garantire la sua elezione.
Il cardinale, esperto di diritto canonico ed ex capo della massima corte vaticana, ha parlato della questione in  un'intervista  su The Patrick Coffin Show, trasmessa il 13 agosto (vedi la discussione che inizia a 19:24 ).
Coffin ha chiesto: "Alcuni cattolici si chiedono se sia lecito indagare almeno sulla costituzione apostolica del 1995 Universi  Dominici Gregis di Giovanni Paolo II - che ha fissato le norme per i futuri conclavi papali - e se tali regole siano state violate o meno; l'intera elezione di papa Francesco potrebbe non essere valida. C'è qualche fondamento in tale ipotesi? ”

sabato 24 agosto 2019

Weigel smonta i giudici che hanno condannato Pell

Alcune prese di posizione del Card. George Pell: qui - qui - qui.

L’incredibile vicenda giudiziaria del cardinale George Pell, condannato due volte in base alla semplice denuncia di una presunta vittima per una singola presunta aggressione compiuta 23 anni fa, senza alcuna prova o testimonianza in appoggio, e a dispetto dell’implausibilità della situazione, del gesto e del momento, ha provocato e sta provocando reazioni sdegnate da parte di molti cattolici.

L’ipotesi che il porporato sia in realtà il capro espiatorio di un clima anti-cattolico fomentato dalla realtà degli abusi del clero in Australia è tutt’altro che irreale. Ma oltre a questo, se nel recente passato molti episodi hanno incrinato il mito dell’attendibilità del giornalismo anglosassone, ora è il sistema giudiziario dell’Anglosfera che viene chiamato pesantemente in causa.

venerdì 23 agosto 2019

Venerdì 23 agosto. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità [qui], complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.
Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra. Si profila all'orizzonte anche un problematico Instrumentum laboris [qui] per il Sinodo dell'Amazzonia del prossimo ottobre...
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nell'Occidente già cristiano e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte, specialmente in questi giorni di crisi e rischi di soluzioni nefaste.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga coloro che si espongono con parresìa.

Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.
* * *
Riflessione settimanale
 Dagli scritti di
San Massimiliano Maria Kolbe

mercoledì 21 agosto 2019

Europeismo: la cura sinistra per l’Italia indisciplinata

L’anomalia populista della Lega al governo va cancellata, Francia e Germania vanno rassicurate e vanno create le basi per nuove maggioranze di Sinistra. Questo europeismo implacabile, diretto a riportare l’ordine dei potenti dopo il voto indisciplinato degli italiani è talmente sfacciato da essere evidente a tutti. Si riesuma Prodi, il globalista Sachs detta la linea e l’ultima uscita di papa Francesco su sovranismo e Hitler è stato come suonare la carica.
Alle recenti elezioni europee l’Italia aveva votato decisamente contro l’Unione europea. Il grande successo della Lega in primo luogo e di Fratelli d’Italia in secondo luogo aveva anche questa motivazione. L’Italia voleva liberarsi da una ideologia che spesso su questo quotidiano abbiamo chiamato europeismo. Le ideologie non sono solo delle teorie di parte che pretendono di valere per il tutto, ma rappresentano sempre anche una grande concentrazione di interessi e di poteri. Sono molto difficili da sconfiggere e perfino da scalfire. Ed infatti è proprio l’europeismo a tornare alla carica in questa fase della crisi di governo italiana, con l’ipotesi di una coalizione tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle – o altro che uscirà dal cilindro di Mattarella basta che metta la Lega in un angolo – per riprendersi la rivincita di sistema contro questi “straccioni” di italiani che hanno avuto la velleità di votare in dissonanza. Che Romano Prodi sia riemerso è già un segno forte di questo tentativo di rivincita, che poi abbia addirittura invocato la nascita di una “maggioranza Ursula”, dal nome della nuova Commissaria europea, rischia di essere addirittura inquietante come le cose ridicole spesso sanno fare più di quelle serie.

Parole profetiche di San Pio X (nella sua memoria liturgica)

"Ma sono ancora più strane, nello stesso tempo spaventose e rattristanti, l'audacia e la leggerezza di spirito di uomini che si dicono cattolici, che sognano di rifare la società in simili condizioni e di stabilire sulla terra, al di sopra della Chiesa cattolica, "il regno della giustizia e dell'amore", con operai venuti da ogni parte, di tutte le religioni oppure senza religione, con o senza credenze, purché dimentichino quanto li divide, le loro convinzioni religiose e filosofiche, e mettano in comune quanto li unisce, un 'generoso idealismo' e forze morali prese "dove possono".
Quando si pensa a tutto quanto è necessario in forze, in scienza, in virtù soprannaturali per istituire la città cristiana, e alle sofferenze di milioni di martiri, e alle illuminazioni dei Padri e dei Dottori della Chiesa, e alla dedizione di tutti gli eroi della carità, e a una potente gerarchia nata dal Cielo, e ai fiumi di grazia divina, e il tutto edificato, collegato, compenetrato dalla Vita e dallo Spirito di Gesù Cristo, la Sapienza di Dio, il Verbo fatto uomo; quando si pensa, diciamo, a tutto questo, si è spaventati nel vedere nuovi Apostoli intestardirsi a fare di meglio mettendo in comune un vago idealismo e virtù civiche.

martedì 20 agosto 2019

Il clericalismo che pone Conte su un piedistallo per affossare Salvini

Ennesima squallida bordata di Spadaro, il Direttore de La Civiltà Cattolica, che apprezza il discorso di Conte citando su Twitter la parte in cui attacca Salvini sui simboli religiosi usati come simboli politici e ne sottolinea l'aspetto di presunta incoscienza religiosa.

Pur sorvolando  sulla esemplarità di un politico che riafferma le radici cristiane, resta una domanda: perché se Conte esibisce Padre Pio nulla questio, mentre se Salvini mostra il Rosario e affida l'Italia all'Immacolata no?
L'espressione di Conte è di uno che si dice cattolico:“Evitare di accostare ai simboli politici i simboli religiosi. Sono episodi di incoscienza religiosa che rischiano di offendere il sentimento dei credenti e di offuscare il principio di laicità, tratto caratteristico dello stato moderno”
Dunque le radici cristiane, la testimonianza di un'appartenenza, sarebbero contrarie alla laicità? Ma questa non è laicità è laicismo... La laicità dello stato implica il fatto che esso non è confessionale ma non esclude la pratica religiosa. Il termine "laico" (greco laòs = popolo - laïkós = "del popolo"), nella sua accezione originaria, significa fedele non appartenente ad una congregazione religiosa o non ordinato sacerdote, anche se ora prevale l'uso semanticamente scorretto di attribuire il significato di ateo e spesso diventa sinonimo di anticlericale. La somiglianza tra quanto descritto da Orwell e quanto accade oggi con la neo-lingua è impressionante.

Impugnamo le armi della Verità

"Gli uomini santi(1), pur se torchiati dalle prove, sanno sopportare chi li percuote e, nello stesso tempo, tener fronte a chi li vuole trascinare nell’errore. Contro quelli alzano lo scudo della pazienza, contro questi impugnano le armi della verità. Abbinano così i due metodi di lotta ricorrendo all’arte veramente insuperabile della fortezza.
All’interno raddrizzano le distorsioni della sana dottrina con l’insegnamento illuminato, all’esterno sanno sostenere virilmente ogni persecuzione. Correggono gli uni ammaestrandoli, sconfiggono gli altri sopportandoli".
(San Gregorio Magno, Moralia in Job, Lib. 3, 39-40; PL 75, 619-620)
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1. Santo non significa 'perfetto', ma 'messo da parte' per il Signore. E questa realtà vivente e vivificante - da perfezionare con l'aiuto della Grazia che precede e soccorre le nostre buone volontà e nutre la fedeltà - la riceviamo con il Battesimo.

Per l'Italia: Supplica alla Madonna di Loreto

Riprendo in prima lettura questa proposta di alcuni giorni fa, già sommersa da altre notizie, per focalizzare il cuore e l'attenzione sul momento cruciale attraversati dal nostro Paese.
Grazie e Fabrizio Giudici che ha proposto qui l'originale. Ci uniamo in questa ardente preghiera. La Madre del Signore e nostra ci ascolta anche se presentiamo la nostra supplica in momenti diversi.

O Maria Loretana, Vergine gloriosa, noi ci accostiamo fiduciosi a Te, accogli oggi la nostra umile preghiera.
L’ umanità è sconvolta da gravi mali dai quali vorrebbe liberarsi da sola. Essa ha bisogno di pace, di giustizia, di verità, di amore e si illude di poter trovare queste divine realtà lontano da tuo Figlio.
O Madre! Tu portasti il Salvatore divino nel tuo seno purissimo e vivesti con Lui nella santa Casa che noi veneriamo su questo colle loretano, ottienici la grazia di cercare Lui e di imitare i suoi esempi che conducono alla salvezza.
Con fede e amore filiale, ci portiamo spiritualmente alla tua Casa benedetta. Per la presenza della tua Famiglia essa è la Casa Santa per eccellenza, alla quale vogliamo si ispirino tutte le famiglie cristiane, da Gesù ogni figlio impari l’ ubbidienza e il lavoro, da Te, o Maria, ogni donna apprenda l’ umiltà e lo spirito di sacrificio, da Giuseppe, che visse con Te e per Gesù, ogni uomo impari a credere in Dio e a vivere in famiglia e nella società con fedele rettitudine.
Molte famiglie, o Maria, non sono un santuario dove si ama e si serve Dio, per questo Ti preghiamo affinchè Tu ci ottenga che ognuna imiti la tua, riconoscendo ogni giorno e amando sopra gni cosa il tuo Figlio divino.
Come un giorno, dopo anni di preghiera e di lavoro, Egli uscì da questa Casa santa per far sentire la sua Parola che è Luce e Vita, così ancora, dalle Sante mura che ci parlano di fede e di carità, giunga agli uomini l’ eco della sua Parola onnipotente che illumina e converte.
Ti preghiamo, o Maria, per il Papa, per la Chiesa universale, per l’ Italia e per tutti i popoli della terra, per le istituzioni ecclesiali e civili e per i sofferenti e i peccatori, affinché tutti divengano discepoli di Dio.

O Maria, in questo giorno di grazia uniti ai devoti spiritualmente presenti a venerare la Santa Casa ove fosti adombrata dallo Spirito Santo, con viva fede Ti ripetiamo le parole dell’ Arcangelo Gabriele:
Ave, o piena di grazia, il Signore è con Te!
Noi Ti invochiamo ancora:
Ave, o Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei Cristiani.
Tra le difficoltà e nelle frequenti tentazioni noi siamo in pericolo di perderci, ma guardiamo a Te e Ti ripetiamo:
Ave, Porta del Cielo, Ave, Stella del Mare!
Salga a Te la nostra supplica, o Maria. Essa Ti dica i nostri desideri, il nostro amore a Gesù e la nostra speranza in Te, o Madre nostra.
Ridiscenda la nostra preghiera sulla terra con abbondanza di grazie celesti. Amen.
Salve, o Regina.
La supplica alla Madonna di Loreto si recita a mezzodì del 25 marzo, 15 agosto, 8 settembre, 10 dicembre.

lunedì 19 agosto 2019

Il Papa emerito Benedetto XVI avrebbe risposto ai Dubia

Nella nostra traduzione da The Catholic thing proponiamo una riflessione sul saggio del Papa emerito Benedetto XVI sulla Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali pubblicato nell'aprile scorso [qui]. Secondo l’autrice dell'articolo, Elizabeth A. Mitchell, che riprende molte riflessioni apparse sui social a commento del testo, tra le righe ci sarebbero le risposte ai Dubia posti da alcuni Cardinali a Papa Francesco su Amoris Laetitia, ai quali non è mai stata data risposta in modo organico ed ufficiale. Peccato che la comunicazione indiretta, proprio perché tale, non possa dispiegare la dovuta efficacia. Si continua a navigare a vista, sulla base di supposizioni e interpretazioni più o meno fondate. E l'ambiguità resta la cifra dei pontificati post-conciliari, ad eccezione dell'ultimo in cui tutto è rovinosamente precipitato. Di seguito l'articolo.

Ai Dubia è stato risposto

Forse perché Notre-Dame de Paris stava bruciando. Forse perché il posto migliore per nascondere qualcosa perché non lo si veda è metterlo proprio in bella vista. O forse è perché cerchiamo la potenza nel vento nel terremoto e nel fuoco, ma ci sfugge il “mormorio” di Dio quando passa. (1 Re 19, 11-13) Qualunque sia la ragione, il mondo ha guardato, letto e ignorato le risposte ai Dubia proposte dal Papa Emerito Benedetto XVI nel suo saggio di aprile “La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali“.
Offrendo una risposta in tre parti alla crisi della Chiesa, egli risponde indirettamente ai cinque dubbi che i Cardinali Brandmüller, Caffarra, Meisner e Burke avevano presentato anni fa a Papa Francesco. Il papa emerito ha adempiuto a un dovere, mentre Francesco invece non mantiene i vescovi e i fedeli nell'unità dell'insegnamento costante della Chiesa in tema di fede e di morale.
Che cosa ha detto il Papa emerito? Egli offre alla Chiesa e al mondo degli inequivocabili no, sì, sì, sì e sì.

Cinque le domande poste dai Dubia, cinque le risposte

domenica 18 agosto 2019

Il vangelo immigrazionista, e guai a chi lo critica

È polemica per le parole di don Donato Piacentini, il parroco del comune in provincia di Frosinone che poche ore fa, in occasione della festa patronale di San Rocco, ha pronunciato un’«omelia anti-migranti». Questo stando ai media. Sì, perché in realtà il sacerdote, consapevole di prendere una posizione scomoda e destinata a far rumore («voglio essere polemico»), non ha tuonato contro i migranti tout court, limitandosi a fare un accenno a «persone che hanno telefonini o catenine e catene al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni» ed esortando tutti a ricordarsi dei poveri che abbiamo accanto, nel nostro stesso paese o quartiere, che mai si guadagnano le prime pagine o le parole dei leader europei. Un ragionamento che si può giudicare inopportuno e che naturalmente si può rigettare: ma parlare di «omelia anti-migranti», ecco, è un tantino eccessivo.

Bergoglio e i migranti, il cardinale Arinze lo sfida: "Quanti ne potete ospitare? Aiutiamoli a casa loro"

Vedi indice articoli sul tema dell'immigrazionismo.

Anche gli organi di stampa riprendono notizie sempre più frequenti delle esortazioni del clero dell'Africa sul fenomeno migratorio [vedi card. Sarah e vescovi africani [qui - quiqui]. Leggiamo ora  un articolo del 16 agosto [qui], che riporta le dichiarazioni del cardinale Francis Arinze, nigeriano e già prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, contro la retorica dell'accoglienza reiterata ad nauseam da Bergoglio. In un'intervista rilasciata al Catholic Herald egli ha ammonito la Chiesa e l'Occidente: 
"Non illudete i giovani, in Europa i soldi non crescono sugli alberi. L'Europa e l'America possono essere di grande aiuto non incoraggiando i giovani ad arrivare come se in Europa trovassero il paradiso, un posto dove i soldi crescono sugli alberi, ma aiutando i loro Paesi". Ogni governo deve capire quante persone può accogliere. Non solo l'ingresso ma l'alloggio, il lavoro, la famiglia, l'inserimento culturale". 
Accoglienza, insomma, per essere tale deve trasformarsi in integrazione e non in semplice sfruttamento. Il cardinale sostiene che i Paesi che perdono i loro giovani stanno perdendo persone che potrebbero costruire il futuro di quella Nazione. Lui stesso nel 1967 è stato profugo durante la guerra civile nigeriana e ne ha tratto una lezione: 
"È meglio che una persona resti nella propria terra – paese, città, area – e lavori lì. In generale, non possiamo negare a una persona il diritto di cercare un'altra area in cui avrà più pace, o anche più istruzione, cultura o opportunità economiche". Ma sui migranti tutti si devono interrogare: "Qual è il loro futuro: lavoro, vita familiare, cultura, religione? Pensate a tutto questo, sono le considerazioni da fare quando citiamo la parola migrante. Dobbiamo comunque ringraziare chi è gentile con i migranti, chi li accoglie. È l'insegnamento di Cristo, secondo la Bibbia. Senza perdere di vista le precedenti considerazioni". 

sabato 17 agosto 2019

Sciamano "benedice" partecipanti al pre-Sinodo per l'Amazzonia con "arti divinatorie"

clicca sull'immagine per ingrandire
Isidoro Jajoy, uno sciamano della tribù colombiana degli Inga, ha "benedetto" i partecipanti di un incontro preparatorio al Sinodo per l'Amazzonia, il 14 agosto a Bogotà (Colombia).
Secondo Catholic News Service [qui], l'incontro è stato un'opportunità per i vescovi che parteciperanno al Sinodo di ricevere proposte e di parlare ai residenti della regione amazzonica.
Mundabor.Wordpress.com ha definito il rito sciamanico una "prostituzione del Cristianesimo".
“Queste persone stanno vendendo la nostra religione al culto della Terra, all'approvazione del mondo e ai riti dei selvaggi." 

La verginità di Maria è la forma. Un nuovo libro la scolpisce

P. Serafino M. Lanzetta, Semper Virgo. La verginità di Maria come forma, Casa Mariana Editrice, Frigento 2019, pp. 161 (ISBN 978-88-98577-15-6).

La verginità perpetua di Maria è la forma del Cristianesimo. È come «un filo rosso che cuce insieme tutte le maglie della fede cristiana. S’intreccia con il mistero cristologico e per questo fa unità con il dogma centrale della fede, l’incarnazione del Verbo. Al punto che se si nega la verginità di Maria cade sotto la sferza anche l’incarnazione e viceversa», scrive p. Serafino M. Lanzetta nel suo nuovo libro uscito per i tipi della Casa Mariana Editrice.

Il P. Lanzetta con questa nuova pubblicazione riprende e rimodella interamente un suo recente scritto sulla verginità di Maria. Se viviamo in un periodo di amorfismo totale, in cui le cose sono ormai tutte uguali, in cui si rivendica il principio secondo cui tutti possono essere tutto e tutto può diventare tutti (vedi ad esempio le richieste della teoria del gender) questo è perché abbiamo smarrito la ragione che distingue le cose, che coglie in ciascuna la sua forma e perciò la sua identità. Anche in ambito teologico, dice il p. Lanzetta, abbiamo smarrito quella ragione teologica che coglie la forma dei misteri, la loro essenza e quindi la loro ragione specifica. L’abbiamo smarrita quando si è pensato di disfarsi della metafisica e quindi del dogma della fede, visto non più come un presupposto logico per conoscere i misteri, ma come un macigno che impedisce la libertà di ricerca. Il dogma ha iniziato ad evolversi e la ragione si è confusa. 

venerdì 16 agosto 2019

Il Cardinal Burke afferma che il documento di lavoro per il sinodo dell’Amazzonia è ‘apostata’ e non può entrare a far parte dell’insegnamento della Chiesa

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews, apprendiamo il pensiero del Card. Raymond Leo Burke sull'Instrumentum laboris del Sinodo per l'Amazzonia. Vedi qui indice precedenti. Chi volesse ascoltare l'originale su You Tube, link qui.

Il Cardinal Raymond Burke ha affermato che il documento di lavoro utilizzato per il prossimo sinodo pan-amazzonico organizzato dal Vaticano promosso da Papa Francesco equivale ad un’“apostasia”.
Il cardinale ha pronunciato questo commento nell’intervista diffusa il 13 agosto su YouTube, quando gli è stato chiesto se il documento di lavoro meglio conosciuto come Instrumentum Laboris per il sinodo del 6-27 ottobre potrà diventare un insegnamento definitivo per la Chiesa Cattolica. Il Cardinal Burke ha risposto: 
“No. Il documento è apostata. Non può entrare a far parte dell’insegnamento della Chiesa e, se Dio vuole, tutta questa vicenda verrà bloccata”.
Queste parole sono state pronunciate nell’intervista di ampio respiro rilasciata a Patrick Coffin, presentatore di un programma cattolico. I principali organizzatori del Sinodo dell’Amazzonia sono stati criticati per aver utilizzato l’evento per esercitare pressioni a favore del diaconato femminile e del matrimonio dei sacerdoti.

giovedì 15 agosto 2019

Nuovo affondo di Bergoglio. Non a nome dei cattolici. Non in mio nome!

Nuova pesante e scorretta intrusione di Bergoglio e riferimenti a non meglio identificati 'movimenti cattolici'. Cattocomunisti, evidentemente! In un momento così grave e delicato per il nostro Paese è un'entrata a gamba tesa non più tollerabile! Ne abbiamo discusso a lungo qui. Auxilium christianorum, ora pro nobis!

Riporto l'incipit dell'articolo dal titolo: Papa Francesco, partito l’ordine in Vaticano: “Niente elezioni anticipate”, golpe bianco contro Salvini
La Chiesa torna a fare la predica. Sì, ma politica. Matteo Salvini oramai è il suo peggior nemico. “Un uomo solo al comando, con idee poco chiare su cosa fare se eletto al governo, preoccupa tutti”. È questo il timore comune che dilaga nel mondo cattolico. “Siamo tutti molto sconcertati e preoccupati per ciò che sta accadendo – dichiara al Giornale il vicepresidente di una delle tante associazioni cattoliche -. A rimetterci sono le famiglie, i lavoratori, l’economia subirà una nuova fase di recessione. Non si può lasciare un progetto di punto in bianco solo per questioni elettorali. Non si fa campagna elettorale per un anno e mezzo sulla pelle degli italiani”  [...]. [Fonte]

Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra

Per onorare la Festa dell'Assunta ripropongo un filmato già pubblicato anni fa che faccio riemergere dai molti contenuti che restano purtroppo dimenticati (tranne che si abbia la pazienza di spigolare usando il motore interno) finché non riuscirò a completare il lavoro di recupero e sistematizzazione dei testi nel sito in corso di elaborazione. Mi commuove profondamente riascoltare il mio amato indimenticato maestro. Qualche commento a braccio (poiché è una registrazione dal vivo) o qualche scambio con il pubblico, danno la misura dell'equilibrio, della serenità di questo teologo eccezionale.

Intervento di mons. Brunero Gherardini sull’Assunzione di Maria al cielo: Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra 


Il magistero pontificio illumina la profonda unione di Maria con il suo Figlio divino: rinunciò ai suoi diritti materni a favore dell’immolazione del Figlio. Perciò, ben a ragione diceva Benedetto XV, Maria con Cristo ha redento il genere umano. L’uomo ha meritato la vita eterna in virtù della grazia di Cristo. Maria, in modo singolare, ha meritato anche la glorificazione anticipata del suo corpo.
«Questa questione – ha detto il Card. Burke nel suo indirizzo di saluto –, sarà esaminata dagli illustri professori di questo convegno». Si tratta del Convegno organizzato dai Francescani dell'Immacolata, tenuto a Frigento, dal 13 al 15 settembre 2011.
La prima conferenza è stata tenuta da Mons. Brunero Gherardini, dal titolo Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra. Riflessione sul fondamento del dogma cattolico.
In primis, Gherardini ha precisato che è opportuno distinguere mediazione da corredenzione. La corredenzione è la singolare unione di Maria con Cristo sulla terra e termina con la missione terrena di Maria: indica consociazione, unione sponsale. La mediazione, invece, è il collegamento tra due estremi, il cielo e la terra, il Figlio e gli uomini. Essa non termina con il pellegrinaggio terreno, ma si prolunga anche in cielo, con la sua intercessione celeste. Il fondamento dell’Assunzione è la Corredenzione di Maria, in quanto corredenzione consociativa, che richiama la consors, la consociata, la socia del Redentore. In questa linea si collocano Pio IX, Leone XIII e Pio XII.

Gherardini vede nella maternità divina di Maria, in quanto primo principio della mariologia (principio di analogia che unisce in unità e armonia tutte le verità mariane), il fondamento ultimo di ogni prerogativa mariana, sicché Maria Madre di Dio è la Corredentrice assunta in cielo o si potrebbe dire anche che l’Assunta è la Madre di Dio associata pienamente al Figlio. Per Gherardini «Maria è una dilatazione del Figlio, un prolungamento del Figlio». Tutto quanto è in Cristo si riversa in Maria: ecco la ragione ultima della sua Assunzione.

Aggiungo che ognuna delle verità mariane professate dalla Chiesa è ben distinta dall'azione unica, umano-divina, compiuta da Cristo Signore. È a Lui solo infatti, il Verbo incarnato, che appartiene tutta la pienezza della divinità.
Per Approfondire: P. Stefano M. Manelli FI. Maria Corredentrice nella Sacra Scrittura

mercoledì 14 agosto 2019

Moschee, scuole, Islam politico: l’offensiva del Qatar per l’islamizzazione della Francia (e dell’Europa)

Da non sottovalutare perché è ciò che ci aspetta se non apriamo gli occhi e soprattutto in mancanza di governanti responsabili. E nella temperie in cui siamo attualmente c'è da tremare!

(Parigi) Prima un livello politico poi quello economico, infine quello religioso. La strategia del Qatar per la conquista della Francia (e dell’Europa) viaggia su binari paralleli e multipli. Attraverso la seduzione di politici di alto rango, l’acquisto di pezzi del capitalismo francese ed infine la costruzione di moschee, centri islamici e moderando l’offensiva grazie ad influenti intellettuali per veicolare una certa idea dell’Islam che sia accettabile e addirittura desiderabile in Europa. I giornalisti Christian Chesnot e Georges Malbrunot nel loro libro-inchiesta “Qatar Papers”(Michel Lafon) sono riusciti a mettere le mani sui conti della potentissima ong qatariota, Qatar Charity, la cui missione ufficiale è quella di sostenere le comunità musulmane in Europa. Ma dietro le attività “benefiche” della ong si apre il vaso di Pandora di un’offensiva a tutto campo per la conquista politica, economica e sociale della Francia.

martedì 13 agosto 2019

Preghiera per la Consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria

Nell'imminenza della Festività dell'Assunta e in questo momento di svolta epocale per il nostro Paese, per l'Europa e per il mondo intero, facciamo nostra e recitiamo con fede ardente, la Preghiera per la Consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria, consegnata alla Chiesa da Pio XII, 31 ottobre 1942, che riporto di seguito, nella quale emergono con chiarezza adamantina le ragioni delle insidie e delle tribolazioni e da dove viene la vera Pace. Chiediamo ai sacerdoti che ci seguono e a quelli che ci leggono ma non conosciamo, di unirsi a noi e alla particolare intenzione che portiamo nel cuore. Aggiungo, in calce, un brano significativo della bellissima ed edificante esortazione rivolta dal Papa nel contestuale Radiomessaggio al Portogallo.

Preghiera per la Consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria
Pio XII, 31 ottobre 1942

Regina del Santissimo Rosario, ausilio dei cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio! supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno aiuto e difesa nelle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l'immensa bontà del vostro materno Cuore.

A Voi, al vostro Cuore Immacolato, in quest'ora tragica della storia umana, ci affidiamo e ci consacriamo, non solo in unione con la Santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribola, ma anche con tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima della propria iniquità.

La Bibbia e le scoperte moderne : la Verginità perpetua di Maria vendicata

Il vecchio attacco contro la perpetua verginità della Vergine Santissima è stato spazzato via dalla scoperta archeologica di una tomba ebraica in Egitto, a Tell el-Yahoudieh, collegata all’antica Leontopolis. La tomba presentava un’iscrizione in greco pubblicata nel 1922.
Per secoli, gli oppositori della perpetua verginità di Maria hanno abusato del testo di San Luca, capitolo 2, versetto 7: “Maria diede alla luce il suo primogenito”. Ripetono le parola di Luciano di Samosata (120-180 ca.), che peraltro non parlava di Cristo: “Se è il primo, non è solo; se è solo, non è il primo”.

I negatori della perpetua verginità confusi dai Padri della Chiesa
Elvidio (c.340 – c.390), teologo romano, considerato eretico da sant’Agostino, affermò che la Vergine Maria ebbe figli dopo il parto verginale, figli che avrebbe avuto da San Giuseppe. Ciò basandosi sul testo di San Luca [II, 7] e il termine “primogenito”. San Girolamo lo smentì brillantemente, dimostrando che, secondo l’uso biblico, il primogenito “non è solo colui che ha successori, ma anche colui che non ha predecessori”. In questo senso, “primogenito” non esclude “unico”. San Girolamo non ebbe difficoltà a trovare molti esempi della sua affermazione. L’uso biblico non lascia spazio all’esitazione: “primogenito” è usato nella legge mosaica per designare questo bambino che ha tutti i privilegi inerenti alla qualità del primogenito e che impone ai suoi genitori tutti i doveri stabiliti dalla Legge, dal momento che è il primo nato, il maggiore, indipendentemente da qualsiasi nascita successiva.

lunedì 12 agosto 2019

Card. George Pell: “Amazzonia o non Amazzonia, in ogni luogo, la Chiesa non può permettere alcuna confusione”

Nella nostra traduzione da Catholic News Agency l'articolo di Ed Condon sulla lettera che il card. George Pell ha scritto in ringraziamento ai sostenitori per le loro preghiere, dicendosi “turbato” per i preparativi del prossimo sinodo in Amazzonia. Vedi indice articoli precedenti.

Il cardinale George Pell ha scritto una lettera di ringraziamento ai sostenitori per le loro preghiere, dicendo che è “turbato” dai preparativi per il prossimo sinodo in Amazzonia.
Il testo manoscritto della lettera di due pagine – le cui immagini sono state condivise da CNA e confermate da fonti vicine a Pell – è stato distribuito tra un gruppo dei più stretti sostenitori di Pell in Australia.
Nella lettera, datata 1° agosto, scritta dal Melbourne Assessment Prison, il cardinale dice tra l’altro che nella detenzione è stato sostenuto dalla sua fede e dalle preghiere dei fedeli, e che offre la sua sofferenza in carcere per il bene della Chiesa. 
Egli scrive: “La consapevolezza che la mia piccola sofferenza, attraverso l'unione alla sofferenza di Gesù, possa essere usata per un buoni fini è per me fonte di scopo e di senso”. “Le sfide e i problemi della vita ecclesiale devono essere affrontati con lo stesso spirito di fede”.

domenica 11 agosto 2019

Pechino, cancellare ‘Dio’, ‘Bibbia’ e ‘Cristo’ dai libri di scuola per ragazzi

La Cina è lontana solo geograficamente. Qui precedenti articoli sulla questione Cina-Vaticano, in calce al messaggio del Card. Zen.

Manipolate le storie della “Piccola fiammiferaia”, di “Robinson Crusoe”, storie di Chekhov, Dumas, Hugo… Tutto in obbedienza a Xi Jinping, che vuole la “sinicizzazione” delle religioni e il rifiuto dei “valori occidentali”. La paura che la Cina divenga “il Paese più cristiano al mondo”.
Pechino (AsiaNews) – Parole come “Dio”, “Bibbia” e “Cristo” sono state bandite da un libro di testo per le scuole elementari. Nel tentativo di ridurre l’adesione alle religioni (e in particolare al cristianesimo), o di sottometterli a una “sinicizzazione” forzata, sono state censurate queste parole perfino in storie di autori stranieri.
L’Editrice per l’educazione del popolo, legata al governo, ha stampato all’inizio dell’anno un libro per gli scolari della quinta elementare, che contiene quattro racconti da scrittori stranieri e diversi da autori cinesi classici.

sabato 10 agosto 2019

Paola Bonzi. Una (vera) grande dell'Italia di oggi

Ricordiamo una vera grande dell'Italia di oggi e il suo luminoso esempio.

Non voglio neppure andare a controllare, non mi interessa. E soprattutto non ha importanza, lo spazio che oggi la stampa riserva o non riserva alla notizia della morte di Paolo Bonzi, mancata ieri a 77 anni per l’improvviso aggravarsi di una malattia. Non ha importanza perché la grandezza di questa donna cieca, da 35 anni anima del Centro Aiuto alla Vita della Mangiagalli di Milano, è già scritta nei numeri della sua colossale opera. Numeri che parlano di 22.633 bambini strappati all’aborto, di altrettante mamme salvate, di decine di migliaia di vite che hanno sprigionato una bellezza che la morte si sarebbe portata via, se l’ascolto amorevole di Paola e degli altri volontari di quel Cav non fosse arrivato a seminare speranza, a tendere la mano, ad offrire l’abbraccio decisivo.
Basterebbe questo, da solo, a descrivere la statura di un donna che però – come si diceva – difficilmente verrà riconosciuta fino in fondo. Basti pensare a quanto accaduto sei anni fa, quando a Milano decisero di assegnarle l’Ambrogino d’oro: la sinistra militante insorse e non ci pensò due volte a definire quella premiazione «un insulto» e «un’offesa». Il motivo? Ma è ovvio: le «idee medioevali» di questa donna che, pur non potendola vedere, della luce era diventata credibile ambasciatrice. Una luce che si fatica a vedere, ormai, perfino in un mondo cattolico dove «salvare vite» è diventato sinonimo di benedizione dei barconi Ong. Tutto il resto ciao, viene dopo. Chiunque però venga a conoscenza di quelle 22.633 vite salvate davvero, non potrà che rendere omaggio a questa grande donna dell’Italia di oggi, già esempio per quella di domani. (Giuliano Guzzo)

venerdì 9 agosto 2019

Bergoglio dà il via alla campagna elettorale

Bergoglio è entrato a gamba tesa nella campagna elettorale con l'intervista rilanciata dai media nella quale dichiara di temere i sovranisti, che porterebbero la guerra! Ovviamente i cattolici italiani - o almeno i meno sprovveduti - non prendono sul serio la sua ideologia sinistrorsa; ma così disamora ancora di più i fedeli e soprattutto viene meno al suo mandato, che è quello di insegnare santificare e guidare, e non di fare politica, per di più sotto le insegne nemiche.... E proprio nel momento di maggior pericolo e necessità di raccoglierci in preghiera, perché la mossa di Conte sponsorizzato dal Colle presenta pesanti incognite, ci ritroviamo col nemico in casa!

Che cosa direbbe Benedetto XVI al sinodo dell’Amazzonia

Sandro Magister, su Settimo Cielo del 5 agosto, prende spunto da uno scritto di Benedetto XVI come riflessione sullo scontro in atto attorno al Sinodo Panamazzonico. Vedi indice articoli sul tema.

La marcia d’avvicinamento al sinodo dell’Amazzonia è sempre più connotata come una battaglia campale con epicentro la Germania e con una posta in gioco altissima: l’essenza della missione di Gesù e quindi anche della Chiesa.
Sono di lingua e di ceppo germanico, infatti, i leader di entrambi gli schieramenti. Da una parte il cardinale Cláudio Hummes e il vescovo Erwin Kräutler, i maggiori promotori del sinodo. Dall’altro i cardinali Gerhard Müller e Walter Brandmüller, critici severissimi dell’impostazione data all’assise. Con papa Francesco che non sta nel mezzo, ma parteggia in pieno per i primi e neppure degna di un cenno d’attenzione i secondi.
Ma c’è anche un altro grande tedesco che di fatto prende parte al conflitto. Il suo nome è Joseph Ratzinger. Lui tace, Ma basta ciò che ha detto e fatto in passato, anche da papa con il nome di Benedetto XVI, per vederlo schierato. Tra i critici più radicali.
Qual è, infatti, la questione cruciale della battaglia in corso? È il primato dato dall’”Instrumentum laboris”, il documento base del sinodo, alla difesa della natura e al benessere materiale delle popolazioni amazzoniche, con le loro tradizioni, rispetto a ciò che nei Vangeli è chiamato “perdono dei peccati” e ha nel battesimo il suo primo sacramento. Non è un caso che il vescovo Kräutler si sia vantato, dopo decenni di “missione” in Amazzonia, dicendo: “Non ho mai battezzato un indio, e neppure lo farò in futuro”.
Ratzinger ha scritto più volte di tale questione capitale. Ma c’è un passaggio straordinariamente semplice e chiaro del suo terzo libro della trilogia su Gesù di Nazaret, quello dedicato ai Vangeli dell’infanzia, pubblicato nel 2012, che merita di essere riportato.
Lì Benedetto XVI prende spunto dall’annuncio dell’angelo a Giuseppe che Maria “darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1, 21), per proseguire come segue.
Sono parole illuminanti, tutte da rileggere con il pensiero alla disputa sull’Amazzonia.

Venerdì 9 agosto. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità [qui], complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.
Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra. Si profila all'orizzonte anche un problematico Instrumentum laboris [qui] per il Sinodo dell'Amazzonia del prossimo ottobre...
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nell'Occidente già cristiano e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte, specialmente in questi giorni di crisi ormai innescata.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga coloro che si espongono con parresìa.

Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.
* * *
Riflessione settimanale
 Dalla «Lettera a Policarpo»
di Sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire
(Capp. 5, 1 - 8, 1. 3; Funk 1, 249-253)

giovedì 8 agosto 2019

La pastorale "dello squilibrio". Siamo sull'orlo del "caos"?

Spinte caotiche irrefrenabili. C'è di che inorridire dalla lettera inviata dall’attuale Cardinale Vicario ai sacerdoti fidei donum della Diocesi di Roma. con passaggi in cui si invitano i parroci a scegliere collaboratori “appassionati dello squilibrio”. No a persone “prudenti, misurate e circostanziate”, no a “professionisti competenti e qualificati”, via libera agli squilibrati. Il testo è leggibile dall'immagine che riprendiamo di seguito insieme ad alcune citazioni. Solo che L'unico che può tener vivo il fuoco è Cristo. Ed è l'unico che il vicario non nomina e l'unica affermazione che il cardinal vicario trascura... Il resto sono chiacchiere!

“Dodici persone che possano collaborare stabilmente con il parroco, o comunque un piccolo gruppo che sia «appassionato dello squilibrio». Non tanto «professionisti competenti e qualificati», quanto «cristiani apparentemente come tutti, ma in realtà capaci di sognare, di contagiare gli altri con i loro sogni, desiderosi di sperimentare cose nuove».Non «pensatori isolati», ma gente che ha «voglia di incontrare gli altri», che non si vergogna «di farsi vicina ai poveri» ed «esercitano una certa attrazione sui giovani». Dovranno avere queste caratteristiche i membri delle nuoveéquipe pastorali, per il cardinale vicario Angelo De Donatis. Ne delinea il profilo in una lettera inviata oggi (giovedì 11 luglio) ai parroci e ai sacerdoti della diocesi di Roma.
Nel testo il cardinale torna sulle novità previste per l’anno pastorale 2019-2020. Innanzitutto, quella della formazione di una équipe pastorale che «possa prendersi cura del cammino di tutti, custodendo la direzione comune e animando concretamente le diverse iniziative». Ma comunque, sottolinea il vicario, «tutta la comunità cristiana e tutti gli operatori pastorali sono chiamati a mettersi in atteggiamento di ascolto». Quell’ascolto del «grido della città» richiamato anche da Papa Francesco. L’équipe «aiuterà la comunità cristiana a portare avanti l’ascolto, lasciando agireil Fuoco che abbiamo invocato insieme nella Veglia con il Papa. Sarà lui a illuminare, a purificare, a scaldare».
Ma ogni fuoco, prosegue il cardinale De Donatis, dopo un po’ si affievolisce: l’équipe pastorale è dunque chiamata a «custodire il senso del cammino e ad animarlo, tenerlo vivo all’interno della comunità». In concreto, si tratterà di aiutare gli operatori a progettare l’azione di ascolto, fornendo loro attenzioni, strategie, strumenti; verificare che l’ascolto venga realizzato; sintetizzare quanto raccolto nella fase di ascolto; condividere esperienze e testimonianze con le altre équipe pastorali del territorio; attivare legami con istituzioni e associazioni di zona. L’équipe, ci tiene a sottolineare il porporato, «nello svolgere questi compiti sarà supportata dalla diocesi e dagli Uffici pastorali coinvolti».