Il primo firmatario della Lettera aperta che segue è Salvatore Porro, fondatore del Movimento per la Famiglia e per la Vita e capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale di Trieste. Diretta a mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, lo ringrazia per essersi opposto in tema di confessione e assoluzione collettiva dei peccati. (Di fatto si tratta di una vecchia prassi neocatecumenale, denunciata da anni e per anni ai vescovi e alle autorità vaticane senza esito). Mons. Crepaldi era noto per la partecipazione alle catechesi neocat e per aver approvato il seminario NC a Trieste [
vedi]. L'immagine lo riprende mentre
sigla l'istituzione del nuovo seminario neocatecumenale a Trieste (2011). Sembrava l'insediamento della contaminazione ormai inarrestabile; ma mons. Crepaldi appare rinsavito!
Ecc.za Rev.ma,
gli attacchi alla vera Fede ed alla sana Dottrina della Chiesa si moltiplicano incessantemente in questi ultimi tempi, tanto da richiedere uno sforzo continuo per difendere il Popolo di Dio da insegnamenti falsi e fuorvianti, dannosi per le anime e letali per la salvezza eterna.
L’ultima di queste pericolose novità è il tentativo di introdurre un equivoco rito di confessione collettiva, che, se può aver trovato una giustificazione storica in passati periodi di gravi epidemie o di guerra, con
insufficiente numero di sacerdoti per amministrare i sacramenti e urgenza dettata dagli eventi, appare del tutto ingiustificabile oggi, quando il problema è, semmai, la grave scarsità di fedeli che si accostano al sacramento della penitenza, la perdita del senso del peccato ed una visione laicizzata del peccato stesso, considerato ormai non tanto una grave violazione della Legge divina, quanto una ingiustizia pratica o politica o anche soltanto uno sgarbo nei confronti di alcuni elementi o categorie dell’umana società.
La confessione individuale, col suo carattere di giudizio in cui le colpe del penitente vengono esaminate singolarmente e singolarmente viene valutato il pentimento, che solo può dar luogo all’assoluzione, verrebbe totalmente svuotata del suo contenuto sacramentale – e con ogni probabilità della sua stessa validità – da un rito collettivo, in cui non si comprende chi e di quali colpe e con quale intenzione chieda l’assoluzione, senza che ci sia alcuna valutazione da parte del confessore, sicché verrebbe data un’assoluzione a pioggia, sia a chi è in condizione di ottenerla, sia a coloro – e probabilmente non pochi approfitterebbero di una così comoda occasione – che non potrebbe riceverla e la otterrebbe in modo sacrilego. La sua decisa e chiara presa di posizione contro una tale deriva scandalosa e pericolosa è stata una dimostrazione di coraggio e di fedeltà alla Sua missione di Pastore, sollecito della salute spirituale del gregge affidatoLe; ed in questa circostanza, noi fedeli dei gruppi e movimenti di preghiera della Diocesi di Trieste e del Friuli Venezia Giulia desideriamo esprimerLe la nostra gratitudine ed il nostro totale sostegno con la preghiera e, per quanto ci sarà possibile, con l’ azione.
Firmatari Cav. Salvatore Porro (Movimento cattolico per la famiglia e la vita), Avv. Cristiano Gobbi (Circolo culturale “Guido Mattiussi S.J.”), Dott. Sandro Apa. Amm. Antonio Falcomer (Dsc Udine), Ing. Sebastiano Zappala (Dsc Udine), Donatella Fonda – Coordinatrice Gruppo di Adorazione – Trieste, Donatella Fregonese – Movimento Mariano Regina dell’Amore, Elisabetta Chiudina (Ref. Trieste “Sentinelle in Piedi”), Gloria Bonacci – Gruppo mariano Muggia, Renato Chiudina Piaceri, Manuela Chiudina, Dario Zugna, Michela Taverna, Gabriella Giusti, Gabriella Pison, Fulvia Bertocchi Vatta, Mauro Braico, Sergio Scarazzato, Amedeo Rossetti de Scander, Luciano Motz, Elena Maffei, Fam. Baio Lazzarini, Rossella Vianello, Eleonora Zuzich, Miriam Miconi, Ivo Bandi, Ombretta Rainero, Fernando Pilo, Tonina Cossu, Maria Antonio Giagnorio