Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 31 maggio 2024

Maria Regina, in conclusione del Mese Mariano / Sac. Giuseppe Vallauri

In chiusura del mese mariano riprendo una meditazione del compianto Sacerdote orionino don Giuseppe Vallauri, da lui pronunciata a conclusione del mese Mariano nella basilica di San Nicola in carcere Roma, dove ogni sabato sera celebrava la Santa Messa Tridentina. Lo ho seguito fin dagli inizi. Don Giuseppe ha celebrato per anni la Messa antica anche nella cappella Cesi di Santa Maria Maggiore (finché Bergoglio non l'ha annullata inesorabilmente) ed è lui che molti anni fa ha iniziato le celebrazioni domenicane a Sant'Anna al Laterano. Ricordo che è morto sull'altare, mentre celebrava, a novembre 2020. Don Giuseppe preghi per noi!

Maria Regina, in conclusione del Mese Mariano
(Sac. Giuseppe Vallauri)

Alla chiusura del mese mariano, in questa splendida serata romana, presso questa Basilica dove viene conservata la prima copia della sacra immagine della Vergine di Guadalupe, … Io debbo parlarvi di Maria santissima.
Ah, al solo nominar questo nome mi par di veder un bellissimo giardino di graziosissimi fiori e dovendone pur coglierne uno, per godere della sua bellezza e soavità, mentre stendo la mano a questo, me se ne presenta un altro di pregio non minore, e poi un altro e poi altri ancora, ed intanto sembrandomi sempre che a coglierne uno di far affronto agli altri, meravigliato me ne resto a contemplarli.
Vedo la violetta che appena esce timida dalla terra quasi temendo di essersi già troppo innalzata, facendo subito con le sue foglie un umile tetto si nasconde là sotto l’odoroso suo profumo, e già l’occhio invaghito la mira: è la figura dell’umiltà di Maria, coglila che ben lo merita. Ma alla rosa simbolo della carità di questa Vergine benedetta, manca forse qualcosa? No, quelle spine che la circondano mi dicono quanto costò a Maria l’amore a Dio e al prossimo.

Finalmente gli intellettuali della sinistra italiana hanno ottenuto quello che volevano; ma non basta mai!

Se davvero volessero emulare o celebrare Matteotti, dovrebbero smetterla di pretendere che ci di debba dichiarare antifascista, finché non ci si debba dichiarare anche anticomunista! Pretendono di rendere attuali cose che ormai appartengono alla storia senza neppure conoscere cos'era davvero il fascismo, lungi dall'approvarlo in toto.

Finalmente gli intellettuali della sinistra italiana
hanno ottenuto quello che volevano; ma non basta mai!

Mio padre teneva la sua medaglietta nel taschino: Giacomo Matteotti. Finalmente gli intellettuali della sinistra italiana hanno ottenuto quello che volevano: la definizione di squadristi fascisti di coloro che rapirono e uccisero Matteotti da parte di Giorgia Meloni. Agli ordini di Amerigo Dumini, una testa calda, un fascista del gruppo di Farinacci, un violento della prima ora. Ma gli intellettuali di sinistra hanno ottenuto semplicemente l'acqua calda perché Meloni non è è non è mai stata fascista. È una patriota, presidente del gruppo dei conservatori europei. Ma per gli intellettuali di sinistra chi non è dei loro è fascista. Secondo questo concetto anche Churchill e De Gaulle sarebbero fascisti, invece sono stati semplicemente dei grandi esponenti della destra democratica e antifascista. Poi c'è la storia nazionale italiana, con una guerra civile e un consenso popolare al fascismo che la rende più simile a quella della Spagna che alla Francia e all'Inghilterra. La guerra civile ha spaccato le famiglie. Ma perché tornarci sempre su, a ottant'anni di distanza? C'erano famiglie che avevano e hanno conservato in casa il busto di Mussolini, la famiglia di mia madre, e persone che portavano nel taschino la medaglia di Giacomo Matteotti, come mio padre.

Il monastero benedettino di Norcia diventa abbazia.

Apprendiamo dall'Ansa che il Priorato di San Benedetto in Monte è stato elevato allo status di abbazia. Precedenti qui - qui - qui
Il monastero benedettino di Norcia diventa abbazia.

È quanto stato deciso per decreto lo scorso 25 maggio, in occasione della festa del papa benedettino San Gregorio VII.
E così il priorato di San Benedetto in Monte [qui] è stato elevato allo status di abbazia.
"Questa elevazione canonica conferisce onore e dignità alla comunità monastica proprio mentre celebra il suo venticinquesimo anniversario di fondazione", scrive padre Benedetto Nivakoff sul blog Nursia.org, che diventa così il primo abate di Norcia.
"Il nuovo abate e tutti i monaci di Norcia sperano sinceramente che questo importante avvenimento spirituale possa segnare un incremento del desiderio di Dio per gli abitanti di Norcia così come per tutti coloro che, da molte parti del mondo, si uniscono ogni giorno alla preghiera del monastero", conclude padre Benedetto.
Dom Benedetto Nivakoff OSB, eletto il 28 maggio, è il primo abate a Norcia dal 1792, quando morì l’Abate Benedetto Cipriani, anch’egli omonimo del Santo, ultimo a governare l’abbazia presente in città. Il nuovo abate e tutti i monaci di Norcia sperano sinceramente che questo importante avvenimento spirituale possa segnare un incremento del desiderio di Dio per gli abitanti di Norcia così come per tutti coloro che, da molte parti del mondo, si uniscono ogni giorno alla preghiera del monastero.

Diebus Saltem Dominicis: Domenica della SS. Trinità – Potremmo voler partecipare come si deve

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la consueta meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente [qui - qui]

Diebus Saltem Dominicis:
Domenica della SS. Trinità – Potremmo voler partecipare come si deve

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 234 dice che la dottrina della Santissima Trinità è il
“mistero centrale della fede e della vita cristiana. È il mistero di Dio in se stesso”.
Potremmo voler partecipare come si deve.

Gli altri misteri della nostra fede ruotano attorno a ciò che Dio fa e ha fatto. Questa domenica ci concentriamo su Colui che agisce.

Nella Chiesa primitiva questa domenica era liturgicamente vuota perché la notte e la mattina si trascorrevano in veglia nella Basilica di San Pietro. Tuttavia, nel 1334, durante il secondo e più lungo regno dei Papi avignonesi, Giovanni XXII, impose per la Chiesa universale una festa in onore della Trinità, la prima domenica dopo Pentecoste. Si potrebbe ricordare Giovanni XXII come colui che, oltre ad aver predicato l'eresia che, sotto pressione, ritirò prima di morire, accentrò il potere nella sua persona, spingendo Guglielmo di Ockham a scrivere un trattato contro il potere illimitato del papa. In ogni caso, canonizzò anche San Tommaso d'Aquino e potrebbe aver composto la famosa preghiera Anima Christi ... "Anima di Cristo, santificami, Corpo di Cristo, salvami, Sangue di Cristo, inebriami...". Una sorta di bravo ragazzo, un Papa non del tutto cattivo.

giovedì 30 maggio 2024

Festa del Corpus Domini

Riscopriamo approfondiamo e meditiamo i tesori della nostra fede secondo i ritmi dell'Anno liturgico. Il Giovedì successivo alla I Domenica dopo Pentecoste [qui] è tradizionalmente dedicato alla solennità del Corpus Domini, nella quale si onora specialmente il Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo dataci qual cibo salutare, pane vivo e vivificante, durante l'Ultima Cena. Purtroppo in Italia, la ricorrenza è stata spostata alla domenica successiva. Ma oggi alle 16, a Sant'Anna in Laterano, Messa solenne, processione e benedizione eucaristica. Dovrebbe essere questa la processione più importante dell'anno, perché in essa non si porta una statua venerata della Beata Vergine Maria o di un santo, non si porta una reliquia, ma Gesù stesso, vivo e vero nel SS. Sacramento; vivo e vero con il suo Corpo Sangue Anima e Divinità. Questa processione dovrebbe essere solennissima, colma di adorazione e di sacro rispetto per il Signore che passa. Una volta lo era... tornerà ad esserlo in risposta alle nostre preghiere?

Festa del Corpus Domini

Il Ss. Sacramento al centro della Liturgia.
Il lume dello Spirito Santo che è venuto ad accrescere nella Chiesa l'intelligenza sempre più viva del mistero dell'augusta Trinità la porta a contemplare in seguito quell'altra meraviglia che racchiude per se stessa tutte le operazioni del Verbo incarnato, e ci conduce fin da questa vita all'unione divina. Il mistero della Santissima Eucaristia sta per apparire in tutto il suo splendore, ed è necessario disporre gli occhi della nostra anima a ricevere in modo salutare l'irradiazione che ci attende. Come non siano stati mai senza la nozione del mistero della Santissima Trinità e i nostri omaggi si sono sempre rivolti ad essa, così pure la Santissima Eucaristia non ha mai cessato di accompagnarci lungo tutto il corso di questo Anno liturgico sia come mezzo per rendere i nostri omaggi alla suprema Maestà, sia come alimento della vita soprannaturale. Possiamo dire che questi due ineffabili misteri ci sono noti, che li amiamo; ma le grazie della Pentecoste ci hanno aperto un nuovo ingresso in quello che hanno di più intimo, e se il primo ci è apparso ieri circonfuso dai raggi d'una luce più viva, il secondo risplenderà presto per noi d'una chiarezza che l'occhio della nostra anima non aveva ancora percepita.
Essendo la Santissima Trinità, come abbiamo mostrato, l'oggetto essenziale di tutta la religione, il centro a cui convergono tutti i nostri omaggi anche quando sembra che non ne abbiamo una intenzione immediata, si può anche dire che la divina Eucaristia è il mezzo più potente di rendere a Dio il culto che gli è dovuto, ed è per essa che la terra si unisce al cielo. È dunque facile comprendere la ragione del ritardo che la santa Chiesa ha avuto nell'istituire le due solennità che succedono immediatamente a quella della Pentecoste. Tutti i misteri che abbiamo celebrati finora erano contenuti nell'augusto Sacramento che è il memoriale e come il compendio delle meraviglie che il Signore ha operate per noi (Sal 110,4). La realtà della presenza di Cristo sotto le specie sacramentali faceva sì che nell'Ostia noi riconoscessimo nel tempo di Natale il Bambino che ci era nato, nel tempo della Passione la vittima che ci riscattava, nel tempo Pasquale il trionfatore della morte. Non potevamo celebrare tutti quei misteri senza chiamare in nostro aiuto l'immortale Sacrificio, ed esso non poteva essere offerto senza rinnovarli e riprodurli.

Europa o l’impostura

Interessante e da approfondire. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Europa o l’impostura

È probabile che ben pochi fra coloro che si apprestano a votare per le elezioni europee si siano interrogati sul significato politico del loro gesto. Poiché sono chiamati a eleggere un non meglio definito «parlamento europeo», essi possono credere più o meno in buona fede di star facendo qualcosa che corrisponde all’elezione dei parlamenti dei paesi di cui sono cittadini. È bene subito chiarire che le cose non stanno assolutamente così.
Quando si parla oggi di Europa, il grande rimosso è innanzitutto la stessa realtà politica e giuridica dell’Unione europea.
Che si tratti di una vera e propria rimozione, risulta dal fatto che si evita in tutti i modi di portare alla coscienza una verità tanto imbarazzante quanto evidente. Mi riferisco al fatto che dal punto di vista del diritto costituzionale, l’Europa non esiste: quella che chiamiamo «Unione europea» è tecnicamente un patto fra stati, che concerne esclusivamente il diritto internazionale.

Mons. Hector Aguer / Un nuovo codice umano: la fraternità, che ha le sue radici nella Rivoluzione francese

Nella nostra traduzione da infovaticana un articolo duro e centrato dell'Arcivescovo emerito argentino Hector Aguer: "Il dogma della Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza, fraternità è un altro vangelo che diffonde l'incredulità, l'oblio di Gesù Cristo, Parola del Padre. Il successore di Pietro e la Chiesa tutta non può adottarlo né venire a patti con esso in una falsa pace". Qui l'indice degli articoli sulla 'Fratelli tutti'; qui l'indice degli articoli sulla Dichiarazione di Abu Dhabi. Qui un precedente scritto di mons. Aguer. Si dà il "caso" che Monsignor Aguer, che si era espresso con fermezza su Amoris Laetitia [vedi indice articoli] sia stato a suo tempo rimosso in modo inusuale e frettoloso, mentre al suo posto era stato messo l'ormai universalmente noto Victor "Tucho" Fernandez. Richiamo l'attenzione su numerosi link di rettifica e approfondimento in rapporto a elementi conservatoristi presenti nel testo e non ignorabili.

Un nuovo codice umano: la fraternità

Notizie trasmesse dall'EFE che “La Prensa” titola: “Il Papa convoca 30 premi Nobel per riflettere sulla fraternità”. Si tratta di un Incontro Mondiale sulla fraternità umana, il cui motto è Be Human [Sii umano in inglese]. L’obiettivo è “sviluppare un nuovo patto globale sulla fraternità e un nuovo codice dell’essere umano, oltre ad annunciare un grande evento sulla fraternità durante l’Anno Santo, indetto per il 2025”. Tra gli invitati figuravano, tra le varie personalità, la leader indigena guatemalteca Rigoberta Menchú, il direttore della NASA Bill Nelson, il sindaco di New York Eric Leroy Adams e l'attivista mozambicana a favore dei bambini Graca Machel, vedova di Nelson Mandela. “Si cercherà di disegnare proposte concrete per cominciare a cambiare la storia, stimolare le riforme che mancano, capire dove è già presente il principio di fraternità nella vita sociale e discernere i parametri necessari per misurarlo” ha spiegato la Santa Sede, aggiungendo che l'11 maggio, nell'unico evento che avrà luogo in Vaticano, Bergoglio riceverà i partecipanti in udienza privata.

mercoledì 29 maggio 2024

Psalterium Romanum (Nuova edizione)

Nella nostra traduzione da Sicut incensum una notizia che riguarda gli appassionati; ma ci è utile per comprendere quanta e quale diminutio sia stata subita dai Messali tradizionali, anche per quanto riguarda l'Ufficio Romano. L'iniziativa è molto interessante e speriamo susciti la curiosità del mondo tradizionalista che troppe volte, soprattutto in Italia, è refrattario a comprendere l'estrema importanza della celebrazione dell'Ufficio divino o ha molti ingiustificabili pregiudizi. 
Pio X, per quanto fosse santo, ha di fatto cambiato alcune cose, lasciando così le porte aperte ai nostri nemici. Inoltre ha reso più facile schiacciare la parte fedele della Chiesa permettendo così indirettamente a clerici infedeli di fare la loro Rivoluzione al suo interno. Se vogliamo riprenderci il nostro rito, dobbiamo scavare a fondo, recuperare molto, e farlo anche strenuamente. Non si tratta dell'Archeologismo denunciato dalla Mediator Dei ma di riappropriarci di ciò che abbiamo perso soprattutto per effetto della Riforma di Paolo VI.

Psalterium Romanum

La riforma dell'Ufficio Romano voluta da Papa San Pio X non solo rappresentò uno sconvolgimento del salterio, ma modificò anche inspiegabilmente molte antifone del cursus feriale, sostituendole con nuove formulazioni anche quando avrebbero potuto continuare ad essere utilizzate quelle tradizionali. Si lamenta, ad esempio, la scomparsa delle antifone Fidelia per il salmo 110, In mandatis per il salmo 111, e Nos qui vivimus per il salmo 113 dei Vespri domenicali, a cui è stato permesso di conservare solo due delle sue antiche antifone, e dell'antifona Quoniam in aeternum che così egregiamente si adatta alla recita del salmo 135 ai Vespri del giovedì. Le gioiose ripetizioni del grido "alleluia" nelle ore minori della domenica e alle Lodi nel tempo pasquale - specialmente l'esuberante alleluia nove volte per i salmi Laudate - sembrano aver colpito i riformatori come insopportabili, e quelle antifone furono sostituite con nuove quelli che incorporavano versetti di salmi per i quali gli alleluia servono come parentesi. Queste mutazioni fecero sì che l'antifonale romano prodotto da Solesmes e approvato dal Vaticano nel 1912 non potesse essere utilizzato per cantare l'antico Ufficio, anche prescindendo dalla rivoluzionaria disposizione dei salmi.

I curatori del Canticum Salomonis sono lieti quindi di annunciare la pubblicazione della pars diurna del Psalterium Romanum tradizionale, completa della notazione musicale di tutte le antiche antifone, responsori e inni pre-Urbano VIII. Questo volume contiene l'intero Ufficio feriale delle Lodi, Prima, Terza, Sesta, None, Vespri e Compieta, comprese le antifone stagionali, i responsori e gli inni di Avvento, Quaresima, Tempo di Passione e Tempo di Pasqua. Comprende anche le collette annuali della domenica, rendendolo una risorsa autosufficiente per cantare l'ufficio feriale nella maggior parte dei giorni. Non sono invece incluse le antifone proprie del sabato e della domenica e delle ferie penitenziali, poiché non sono state toccate dalle riforme piodecimali e si può quindi ricorrere ai libri di Solesmes.
Clicca per ingrandire
La notazione musicale è stata ripresa principalmente dal secondo volume del nuovo Antiphonale monasticum, pubblicato nel 2006, che segue migliori principi di restauro rispetto alle edizioni precedenti; gli episemi [segni distintivi -ndT] però sono stati inclusi, e alcune restaurazioni di antifone sono nuove. Gli inni sono stati tratti dall'Antiphonale monasticum del 1934; sono musicalmente identici a quelli stampati nel Liber hymnarius del 1983. Una sezione Toni communes comprende i toni 'arcaici' C e D presenti nell'antifonale del 2006 per coloro che desiderano usarli, ma i toni standard forniti anche per le antifone cui sono assegnati appartengono a un passato lontano. Coloro che desiderano seguire la diffusa usanza medievale di cantare medianti [consonanze -ndT] su parole ebraiche o monosillabiche in modo da riflettere la loro pronuncia ossitona possono anche trovare le istruzioni necessarie in quella sezione. L'antifonale del 1912 suggerisce di recitare le preces feriali alle Lodi e ai Vespri recto tono, ma chi preferisce cantarle troverà la musica per il Pater noster cantata dall'ebdomadario anche in Toni communes, tratta dall' Antiphonale monasticum del 1934.
Preghiamo affinché questo volume unico aiuti la devozione dei cattolici che desiderano pregare il Salterio feriale romano così come era conosciuto da secoli di santi, e contribuisca alla restaurazione liturgica autentica e così felicemente avvertita in tutto il mondo cattolico. Ante mori quam novitatibus consentire !
Il libro è disponibile sia in edizione rigida che morbida negli store Amazon statunitensi, britannici, canadesi, spagnoli, francesi, italiani, tedeschi, olandesi, polacchi e svedesi (presto in Australia e Giappone).

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio per le traduzioni
(ora che sono sola ce n'è più bisogno)
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Futuro desolante per la vecchia, grigia, sinistra cattolica

Qui l'indice sul clericalismo politicante di Bergoglio.
Futuro desolante per la vecchia, grigia, sinistra cattolica
di John Horvat

Le forze di sinistra e progressiste si presentano sempre come l'onda del futuro. In effetti, le radici hegeliane del marxismo postulano la storia come un processo di scontro tra classi che inevitabilmente si evolve in avanti. Anche la sinistra cattolica inquadra la sua teologia della liberazione e programmi simili in questi termini.

La teoria marxista è molto chiara sull'avanzamento della storia. Tuttavia, non dice cosa succede quando il processo improvvisamente si ferma e ristagna. Cosa succede quando nessuno vuole liberare o essere liberato?

martedì 28 maggio 2024

Avvisi da Sant'Anna al Laterano

Carissimi,
Dopo il prezioso tempo Pasquale conclusosi con l'Ottava di Pentecoste, vengo a ricordarvi che Giovedì 30 maggio celebreremo solennemente la Festa del Corpus Domini nella Chiesa di Sant'Anna al Laterano.
Dalle ore 15,00 la Chiesa sarà aperta. Alle ore 16,00 sarà celebrata la Santa Messa Solenne cui seguirà la Processione e la Benedizione Eucaristica.

Inoltre ricordo che Sabato 1 giugno è il I sabato del Mese
Ore 15 Confessioni e ore 16 S. Messa Votiva del Cuore Immacolato di Maria.

Mentre ci accingiamo a celebrare con viva Fede il grande Mistero dell'Eucaristia continuiamo con intensità la nostra devozione mariana al finire del mese di maggio.
In Domino.

“Sia maledetta la proprietà privata!” Papa Francesco incontra (di nuovo) l’estrema sinistra

Qui l'indice degli articoli sul clericalismo politicante di Bergoglio.
“Sia maledetta la proprietà privata!”
Papa Francesco incontra (di nuovo) l’estrema sinistra
di Julio Loredo

Papa Francesco non è nuovo nell’ambito dell’estrema sinistra latinoamericana. In ben due occasioni (2014 e 2016) ha ospitato in Vaticano l’Incontro mondiale dei Movimenti popolari, gesto da più parti interpretato come un avallo pontificio alla sinistra populista e alla Teologia della liberazione.

Tra i principali organizzatori di questi incontri c’era l’argentino Juan Grabois, leader dei “cartoneros”; e il brasiliano João Pedro Stédile, leader del Movimento dos Sem Terra (MST). Essi condividono un acceso odio verso il capitalismo e la proprietà privata, e una non meno accesa infatuazione col socialismo marxista. “La proprietà privata ha, all’origine, un grande crimine che il tempo non potrà mai lavare”, proclama Grabois, echeggiando la celebre frase di Marx ed Engels: “Se vogliamo sintetizzare il comunismo, è l’abolizione della proprietà privata”.

Indice articoli sulle “Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali”

 Indice articoli sulle “Norme per procedere nel
discernimento di presunti fenomeni soprannaturali”


lunedì 27 maggio 2024

Il Cardinale Fernandez abolisce il Soprannaturale. Apparizioni mariane da cancellare…

Riflessioni sull'ultimo documento della Dottrina della fede: “Norme per la procedura di valutazione di sospetti fenomeni soprannaturali”.

Il Cardinale Fernandez abolisce il Soprannaturale. Apparizioni mariane da cancellare...
Joachim Heimerl.

Il “Dicastero per la Dottrina della Fede” ha pubblicato un nuovo documento poco prima della Pentecoste. È il terzo nel mandato del controverso cardinale prefetto Fernandez e probabilmente causerà altrettanto scompiglio tra i cattolici di tutto il mondo quanto i due precedenti. – Laciatemelo dire subito: gradualmente sarebbe il momento di rinominare il dicastero: “Dicastero per mancanza di fede”, sarebbe ancora il nome più innocuo.

Ma andiamo con ordine: il nuovo documento non sembra molto entusiasmante: “Norme per la procedura di valutazione di sospetti fenomeni soprannaturali”.

Tuttavia, ciò che si nasconde dietro questo titolo ingombrante è tossico: in parole povere, si tratta delle apparizioni mariane e di come è possibile neutralizzarle o cancellarle.

Come Cristo vive in noi, oggi

Come Cristo vive in noi, oggi

"Se io non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito"
Quanto spesso sentiamo delle anime lamentarsi di essere così distanti dalla Galilea e lontane da Gesù. Il mondo è pieno di uomini e donne che pensano a Nostro Signore solo ed esclusivamente secondo ciò che i loro occhi possono vedere e le loro mani possono toccare. Quanti sono coloro che, a partire dalla verità del fatto che Egli è stato un grande Maestro dalla straordinaria influenza, che ha camminato su questa terra duemila anni fa, ricostruiscono il panorama del lago e delle colline della Galilea e si servono al meglio della propria immaginazione per descrivere le esatte circostanze della sua vita terrena; ma si fermano qui nell’apprezzarne la vita. Hanno imparato a pensare abitualmente a lui come a un personaggio della storia umana, come Cesare, Washington o Maometto; pensano a lui come qualcuno che è vissuto sulla terra e non c’è più. Ma che Egli possa agire su di noi adesso, ovunque si trovi, ovunque sia la sua natura, che possa ascoltarci e lasciarsi avvicinare da noi, è un pensiero accantonato con disprezzo come se rientrasse fra astrazioni teologiche e dogmi insensati. Queste anime possono seguirne l’esempio, applicare le sue Beatitudini a questa o quella situazione della loro vita, ammirarne l’esistenza come un esempio di grande sacrificio e ispirazione, ma al di là di questo, Cristo per loro non significa nulla. Di conseguenza sono tra quelli che, secondo san Paolo, conoscono Cristo soltanto secondo la carne.

domenica 26 maggio 2024

L’ottava settimana: la sapienza dell’ottava di Pentecoste tradizionale

Ripropongo nell'ottica della ripetizione [vedi nota qui] per l'approfondimento. Oggi si conclude l'Ottava di Pentecoste. Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement acquistiamo sempre più consapevolezza delle profondità spirituali inesorabilmente perdute con l'abolizione della stessa nel Novus riformatore. Delle usanze dimenticate dell'Ascensione abbiamo già parlato qui, mentre qui abbiamo ricordato le Quattro tempora di Pentecoste, anch'esse tra le pratiche abbandonate col Novus Ordo ma ancora vive nella Tradizione. Sulle variegate manipolazioni subite dai testi latini liturgici tradizionali utilizzati dagli artefici della Messa riformata, interessante trattazione generale qui - qui.

L’ottava settimana:
la sapienza dell’ottava di Pentecoste tradizionale 
Gregory Dipippo

Siamo molto grati a un monaco benedettino per aver condiviso con noi queste sagge osservazioni sull’importanza di celebrare l’ottava di Pentecoste.

Quando il Consiglio per l’attuazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia post-Vaticano II affrontò la questione del ciclo temporale, vale a dire la celebrazione annuale dei misteri della salvezza dall’Incarnazione all’invio dello Spirito Santo a Pentecoste, il suo principio fondamentale (come in tutti gli altri ambiti, secondo la prescrizione della Sacrosanctum Concilium) sembra essere stata la “semplificazione”, un processo che imporrebbe necessariamente una serie di soppressioni e accorciamenti. Se il cuore stesso dell’anno liturgico, la Settimana Santa e la Pasqua, è rimasto pressoché intatto all’interno del calendario, i tempi preparatori e conclusivi della celebrazione hanno registrato due significative perdite, vale a dire la Settuagesima e l’ottava di Pentecoste. Mentre il calendario tradizionale prepara la Quaresima con le due settimane e mezza di Settuagesima e chiude il periodo pasquale con un’ottava per la venuta dello Spirito Santo, i riformatori sembrano aver creduto di dover applicare alla lettera le parole di Sant’Agostino: “Celebriamo quaranta giorni di penitenza prima della Pasqua; con gioia però, avendo ricevuto la nostra ricompensa, cinquanta giorni dopo la Pasqua” (Tratto 17 su san Giovanni; questo testo si legge nel Breviario del venerdì di Quaresima).

sabato 25 maggio 2024

13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum con partenza da Bergamo

Per i lettori di Bergamo e dintorni. Precedente qui.
Carissimi amici in Cristo,
con gioia vi ricordo e vi invito al 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum con partenza da Bergamo, che si svolgerà a Roma e Città del Vaticano da venerdì 25 a domenica 27 ottobre, di cui allego la locandina con il programma preliminare e tutti i riferimenti.
Preghiamo ed agiamo, facendo tutti gli sforzi, affinché a Roma possiamo essere ancora di più dello scorso anno (eravamo più di 1.200 fedeli!), con i rappresentanti dei novantacinque Paesi dove attualmente si celebra la liturgia tradizionale della Chiesa Romana, per la maggior gloria di Dio e la pace nella Chiesa.
Vi aspetto numerosi!
Un saluto nel Signore.
Comitato Summorum Pontificum di Bergamo   Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre 2024   Roma e Città del Vaticano   13º PELLEGRINAGGIO POPULUS SUMMORUM PONTIFICUM   con partenza da Bergamo   Prenotazioni entro domenica 26 maggio 2024.   

Apparizioni mariane, nuove norme per negare il soprannaturale

Segnalazioni dei lettori. Le apparizioni, pur non essendo mai state oggetto di fede, pur non essendo certamente tutte vere, ma alcune sicuramente sì, hanno costituito nei secoli un fiume di acqua viva che ha rafforzato la fede dei credenti. Adesso non si può neppure pensare che ce ne siano di vere. Per forza: attualmente i vertici della Chiesa sono occupati da non credenti, nel senso che credono solo all'ideologia di cui sono portatori e quindi la Madonna, nel caso apparisse veramente e dicesse la Sua, potrebbe essere per questi personaggi solo un problema.

Apparizioni mariane, nuove norme per negare il soprannaturale.

Nel documento targato Fernández sei criteri per accertare tutto, ma guai ad avallare l'eventuale soprannaturalità di fenomeni e apparizioni. Al massimo un nihil obstat, per la serie "male non fa...".

Accertare tutto ma non la soprannaturalità: è il senso delle nuove Norme del Dicastero per la Dottrina della Fede per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, a firma del cardinal prefetto Víctor Manuel Fernández e del segretario mons. Armando Matteo. In sintesi – come ha già evidenziato ieri Nico Spuntoni qui su La Bussola – nella valutazione di eventuali apparizioni (o altri fenomeni) avremo: un maggiore accentramento nelle mani del Dicastero, sei possibili conclusioni riguardo ai fatti in esame e soprattutto la quasi totale esclusione di un giudizio positivo circa la soprannaturalità dei fenomeni – cosa che potrà fare soltanto il Papa «in via del tutto eccezionale». Durante la conferenza stampa di presentazione, il cardinal Fernández ha detto chiaro e tondo che (salvo l’intervento supremo) «non si dichiarerà la soprannaturalità». Archiviate le precedenti categorie che confermavano, negavano o sospendevano il giudizio di soprannaturalità (rispettivamente: constat de supernaturalitate, constat de non supernaturalitate o non constat de supernaturalitate), si potrà dire al massimo: nihil obstat (nulla vieta che...). Per la serie: male non fa...

venerdì 24 maggio 2024

Il Vaticano mette a tacere Dio?

Nella nostra traduzione da OnePeterFive una delle prime riflessioni sul nuovo documento “ Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali
Il Vaticano mette a tacere Dio?

Ebbene, oggi è uscito l'ultimo esplosiva sparata di Tucho “Guariscimi con la tua bocca” Fernández, e ho avuto la spiacevole impressione che alla fine avesse preso vita la caricatura anticattolica del Grande Inquisitore di Dostoevskij. Nella storia lo stesso Nostro Signore Gesù appare in Spagna ai tempi dell'alta cristianità e opera un miracolo. Viene subito arrestato dal corrotto Grande Inquisitore che non nega che sia Gesù stesso, ma senza timore lo condanna a bruciare sul rogo, avendo venduto la propria anima al diavolo.

Il documento, tuttavia, non si intitola “Il Grande Inquisitore”, ma “ Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturaliqui. Sono stato sorpreso nello scoprire che nel documento il termine “apparizione” ricorre meno di 10 volte [8 volte nel testo italiano -ndT], ma qualche forma di “fenomeno/i” ricorre più di 71 volte [65 nel testo italiano -ndT. La sproporzione è evidente].

Questo nostro mondo è solo un luogo di passaggio e non di permanenza.

Sono lieta di condividere lo scritto edificante di un nostro caro lettore. La poca fede nella vita eterna amplifica l’interesse per il regno di questo mondo, sottovalutando il potere che ne ha il suo attuale principe. Ma non finisce qua, né così. È tempo di scegliere. È tempo di essere gioiosi, perchè altrimenti attorno è di una tristezza mortale... Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena. (Gv 15, 9.11)

Questo nostro mondo è solo un luogo
di passaggio e non di permanenza


La poca fede nella vita eterna amplifica l’interesse per il regno di questo mondo, sottovalutando il potere che ne ha il suo attuale principe.

Ultimamente questo potere mistificatorio sta dando prova delle sue arti di manipolazione e soprattutto il nostro mondo occidentale, ex cristiano ed odiato da chi odia Cristo, è diventato il palcoscenico delle tecniche più riuscite di controllo del pensiero e di plagio delle menti. Ovviamente per i più non è assolutamente successo nulla: è tutto normale, anzi, ci vantiamo della civiltà con la quale stiamo adeguandoci, per essere moderni, al passo con i tempi e capaci di progettare il futuro.

L’indifferenza con la quale si marcia ciechi verso il baratro, cantando le lodi della lucida visione della scena e dotatisi di ogni sorta di sensori per sorvegliare ogni incrocio con telecamere e dispositivi intelligenti, è davvero grottesca, tanto più giungendo a pochi passi dalla catastrofe.

giovedì 23 maggio 2024

Pellegrinaggio di Pentecoste Parigi - Chartres 2024: sempre più in alto!

Cito il card. Müller a Chartres:«Gli eroi del cristianesimo non sono, come nella storia secolare, imperatori e generali, ma guerrieri per la verità e per la fede».
Riprendo da MiL la lettera numero 1040 pubblicata da Paix Liturgique il 21 maggio – con l’intervista a Louis Renaudin – sul grande successo del 42º Pellegrinaggio di Pentecoste Parigi - Chartres. Precedenti a partire da qui e qui.

Pellegrinaggio di Pentecoste Parigi - Chartres 2024: sempre più in alto!

Abbiamo chiesto a Louis Renaudin, appena tornato da Chartes, di condividere le sue impressioni sul 42º Pèlerinage de Pentecôte Parigi - Chartres, che si è svolto durante il weekend di Pentecoste.

Ancora grane per l’Italia. Perché Macron la spara grossa?

Qui l'indice sulla guerra in Ucraina.
Ancora grane per l’Italia.
Perché. Macron la spara grossa?

Con nostro dispiacere si sta verificando quanto avevamo previsto e scritto sin dal 24 febbraio 2022, giorno della dissennata invasione del territorio ucraino da parte della Russia, e cioè che questa guerra andava fermata immediatamente, entro pochi giorni o poche settimane, perché l’epilogo a distanza di qualche anno sarebbe stato disastroso per l’Ucraina e non per la Russia.
Paradossalmente la vittima predestinata non ha capito questa sua probabile sorte e ha imboccato una strada che l’avrebbe portata alla condizione attuale.

"Semper idem" di Cristo "ieri, oggi e sempre"

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
"Semper idem" di Cristo "ieri, oggi e sempre" 

Carissimi amici,
L’avete sentito mai questo versetto della lettera agli Ebrei: Cristo è lo stesso "ieri, oggi,sempre"(Eb 13,8).

È evidente, Cristo è Dio, pertanto è sempre lo stesso. Ecco perché la verità è immutabile, perché la verità non è una cosa ma è una Persona viva da incontrare, è Lui, Via, Verità e Vita; è Lui per il quale tutto quello che è, è stato fatto (cf Ef 1,13; Col 1, ); è Lui verità di ogni cosa; è Lui che è "la" Verità.

E la Verità non si supera ma si approfondisce proporzionatamente alla propria umiltà e purezza di vita. Più si è umili e puri, più si ha "intelligenza" e, allora, lo Spirito Santo, progressivamente, introduce nella Verità tutta intera. Più si entra nella Verità e più si entra in Cristo.

mercoledì 22 maggio 2024

L’incubo americano. Delenda Carthago

Ne abbiamo già parlato qui. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

L’incubo americano. Delenda Carthago

L’Occidente collettivo ha gettato ogni maschera. Le sue narrazioni su libertà, democrazia, pluralismo si rivelano per quello che sono: menzogne a uso di masse inebetite. La reazione all’attentato al primo ministro slovacco Fico - inviso alle oligarchie coloniali - è sconcertante; il velo di ipocrisia istituzionale lascia il passo alla sincerità. Mentre il politico di Bratislava è dipinto come mafioso, populista, nostalgico dell’Unione Sovietica, il feritore – o assassino, se Fico non sopravvivrà - è presentato come un mite vecchino amante della poesia, un innocuo intellettuale progressista uso a passeggiare mano nella mano con la moglie, un fiero democratico pensoso delle sorti del suo sfortunato paese caduto nelle mani di Barbablù. Strano che si aggirasse per la città armato, pronto a scaricare i colpi della pistola nel petto dell’orribile dittatore eletto regolarmente dal popolo slovacco. Negli Usa, centrale dell’Impero del Bene, la Camera dei Rappresentanti – non si sa se sfidando più il ridicolo o la costituzione del 1776 - vota una legge che dichiara antisemita il Nuovo Testamento. Per il Vecchio, prudenza: è stato scritto da semiti, i primi cinque libri sono sacri a una minoranza assai potente. Ma il Vangelo, via, è uno scandalo. Fa credere che il popolo in cui nacque Gesù sia colpevole della sua morte in croce. Lo stesso Redentore non risparmia dure critiche al potere, registrate dagli evangelisti, semiti anch’essi. Addirittura i cristiani – vergogna a cui porre rimedio con la forza della legge —considerano il Nuovo Testamento “parola del Signore”. Chissà se, di questo passo, sarà ancora possibile dirsi cristiani o se il Vangelo - come già capita a molti testi sgraditi al radicalismo progressista – verrà “purgato” e magari affermerà che l’uomo di Nazareth è morto di raffreddore, come i capi dell’Unione Sovietica.

Il Rosario, un'arma molto potente

Alcuni precedenti qui - qui - qui - quiqui - qui - qui - qui - qui - qui nelle parole di Pio XII
Il Rosario, un'arma molto potente
di Julio Loredo

Iniziatosi in Polonia, con la partecipazione della TFP, il Rosario degli Uomini si è ormai diffuso in tutto il mondo.

Il Rosario degli Uomini è una preghiera che esaudisce la richiesta della Madonna a Fatima. È un Santo Rosario recitato ogni primo sabato da uomini sulla piazza pubblica, in riparazione al Cuore Immacolato di Maria, in particolare per i peccati commessi contro Nostro Signore nella sfera pubblica. Decine di migliaia di uomini in centinaia di città di quattro continenti partecipano a questi Rosari. Dall’Inghilterra all’Argentina, dall’Irlanda al Perù, dall’Ucraina agli Stati Uniti, sempre più Paesi aderiscono all’iniziativa.

martedì 21 maggio 2024

Diebus saltem Dominicis. Domenica di Pentecoste – Alzatevi, andiamo via di qui.

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente [vedi]. Anche oggi richiamo l'attenzione sulle note che approfondiscono il tema delle Ottave e un accenno alle radici ebraiche del cristianesimo citate a proposito della Pentecoste.

Diebus saltem Dominicis. 
Domenica di Pentecoste – Alzatevi, andiamo via di qui.

Per questa potente Festa di Pentecoste cerchiamo prima di tutto un contesto per arricchire la nostra partecipazione. La sacra celebrazione liturgica dei misteri della nostra salvezza rende presenti noi ad essi ed essi a noi. La realtà sacramentale non è da meno della realtà che cade sotto i nostri sensi. Anzi, insieme ad essa, ci abbraccia e ci eleva, ci trasforma. Nel senso più pieno possibile, noi siamo i nostri riti. Pertanto, non siamo mai profondamente appagati se non approfondiamo il contenuto, che include il contesto, anche dalle profondità della storia.

Il vescovo Strickland e l’arcivescovo Cordileone difendono Harrison Butker tra gli attacchi dei media

Nella nostra traduzione da Lifesitenews un interessante articolo sulle coraggiose posizioni del vescovo Strickland e dell'arcivescovo Cordileone che difendono chi si azzarda a parlare a favore della famiglia.
A proposito di Benedictine College [vedi]. Qui l'indice dei numerosi articoli sul vescovo Strickland.

Il vescovo Strickland e l’arcivescovo Cordileone 
difendono Harrison Butker tra gli attacchi dei media

L’ex vescovo di Tyler (Texas) Joseph Strickland e l’attuale arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone sono tra i primi autorevoli ecclesiastici negli Stati Uniti a esprimere pubblicamente il loro sostegno a Harrison Butker, dopo che la stella della NFL è stata attaccata dai media tradizionali per aver pronunciato un discorso di laurea a favore della famiglia, sabato scorso ad Atchison (Kansas), presso il Benedictine College.

Strickland e Cordileone hanno entrambi rilasciato dichiarazioni su X questa settimana, elogiando Butker per il suo discorso, che ha suscitato l’indignazione della sinistra e degli opinionisti sportivi perché ha avuto l’audacia di suggerire che le laureate potrebbero trovare più significato nell’educazione dei figli che nei riconoscimenti professionali.

lunedì 20 maggio 2024

SOS: fermare la tirannica presa di potere del 27 maggio da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

Nonostante la carenza di dibattito pubblico si sta diffondendo sempre più l'allarme dei cittadini più informati, soprattutto attraverso i social. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non è eletta, non ha legittimità democratica, non deve rendere conto a nessuno e non dispone di meccanismi di controllo per limitarne la portata. Dopo i terribili fallimenti dell'OMS durante il Covid-19, la risposta non è dare più potere all'organizzazione, ma svincolarsi completamente da essa. Nella foto: il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus (a sinistra) condivide un momento con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Pechino, il 28 gennaio 2020. (Foto di Naohiko Hatta - Pool/Getty Images)

SOS: fermare la tirannica presa di potere del 27 maggio
da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

La maggior parte dei Paesi non ha aperto alcun dibattito pubblico e critico su come è stata gestita la pandemia di Covid-19. I governi ritenuti responsabili della risposta oltraggiosamente maldestra al virus non hanno dovuto rispondere dei loro errori. La Cina comunista, nonostante abbia diffuso il virus nel mondo mentendo deliberatamente in merito alla sua trasmissione da uomo a uomo, non ha avuto una sola conseguenza avversa. Non è stato fatto nulla nemmeno riguardo al ruolo ambiguo svolto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha fatto eco alla propaganda del Partito Comunista Cinese sul virus, anche dopo essere stata informata in anticipo per iscritto da Taiwan che il virus era altamente trasmissibile.

Francia. Giovani cattolici resistono in faccia all'Islam

Riprendo da MiL. C'è ancora qualche cattolico coraggioso e con la schiena dritta: “I nostri giovani non hanno complessi. Non si vergognano di dire ai loro amici che sono cattolici”. I giovani cattolici di Trappes non esitano a manifestare la loro fede in un ambiente a larga maggioranza islamica.

Francia. Giovani cattolici resistono in faccia all'Islam 

In Francia, Famille Chrétienne ha pubblicato un ampio reportage su Trappes, cittadina vicino Parigi dove i giovani cristiani sfidano gli stereotipi e dimostrano con orgoglio la loro fede in una comunità a maggioranza musulmana.
Trappes è una città situata nella regione dell’Île-de-France, a ovest di Parigi. Appartiene al dipartimento degli Yvelines e si trova a circa 25 chilometri dalla capitale francese. È noto per la sua diversità culturale ed è stata spesso menzionata nelle discussioni sull’integrazione sociale e urbana in Francia. Proprio in quella popolazione la fede cattolica sta conoscendo un notevole risveglio. Nonostante le sfide e la percezione negativa spesso affrontata dal sobborgo, segnato da storie di radicalismo (negli anni scorsi più di 60 giovani volevano unirsi all’ISIS in Siria) e disoccupazione, la chiesa di San Giorgio, fondata nel 1003, rappresenta un faro di speranza e unità per i suoi 32.000 abitanti.

domenica 19 maggio 2024

Mons. Viganò / Hostem repellas longius. Omelia nella Domenica di Pentecoste

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

Hostem repellas longius

Omelia nella Domenica di Pentecoste
19 Maggio 2024

Noi T’imploriam! Placabile
Spirto, discendi ancora,
A’ tuoi cultor propizio,
Propizio a chi T’ignora;
Scendi e ricrea; rianima
I cor nel dubbio estinti;
E sia divina ai vinti
Mercede il vincitor.
Manzoni, La Pentecoste, vv. 89-96
La devozione popolare celebra questo giorno solenne con il nome di “Pasqua delle rose”, a ricordo dell’antica usanza di simboleggiare con una cascata di petali di rosa la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e su Maria Santissima. È così simile alla Pasqua, che nella Vigilia di Pentecoste veniva solennemente amministrato il Santo Battesimo a coloro che non avevano potuto esservi rigenerati durante la Veglia del Sabato Santo, e come la Pasqua ebraica era figura della Pasqua cristiana, così la Pentecoste ebraica – in cui si celebrava la promulgazione dei Dieci Comandamenti dopo sette settimane dalla fuga dall’Egitto – era figura della nuova Pentecoste, questa volta estesa a tutti i popoli. Nella Pasqua il κόσμος si inchina alla Maestà di Cristo Re e Pontefice, per quem omnia facta sunt; nella Pentecoste la creazione rende omaggio allo Spirito Creatore, al Creator Spiritus che nella sua potenza rinnova la faccia della terra. Nella Pasqua si compiono le promesse messianiche dell’Antica Legge; nella Pentecoste sono le promesse del Messia stesso che si realizzano nel Suo Corpo Mistico, la Santa Chiesa, la Madre de’ Santi – come la chiama Manzoni nel celebre inno sacro.

Ha affrontato il Papa riguardo alla Messa antica

Nella nostra traduzione da OnePeterFive torna alla ribalta la testimonianza di Alice von Hildebrand. Precedente qui. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes e restrizioni successive.
Ha affrontato il Papa riguardo alla Messa antica

Fu lei la causa dell'Indulto del 1984?

A OnePeterFive promuoviamo coloro che definiamo i "mentori della Tradizione", quegli uomini e donne che hanno combattuto per l'antico rito romano e la fede sin dalla rivoluzione iconoclasta degli anni '60. Posto che le generazioni più giovani forniscono nuova energia al movimento Tradizionale, non è solo un obbligo di giustizia e pietà dare ai nostri mentori della Tradizione ciò che è loro dovuto, ma è anche una necessità spirituale nel nuovo periodo di iconoclastia inaugurato da Traditionis Custodes.

Le figure di Dietrich e Alice von Hildebrand hanno un posto importante nella storia del movimento Tradizionale non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. Dietrich von Hildebrand, tra i più grandi filosofi del XX secolo secondo Joseph Ratzinger (e, pare, Pio XII), fu il fondatore di un'importante istituzione tradizionalista, il Foro Romano, che ancora oggi tiene ogni anno a Gardone il suo simposio estivo, in Italia. Abbiamo pubblicato alcune di queste conferenze qui su OnePeterFive e ne pubblicheremo altre nelle prossime settimane. Rimanete sintonizzati. 

Dietrich von Hildebrand morì nel 1977. Poco dopo la sua vedova, la dottoressa Alice von Hildebrand, compì uno dei suoi primi grandi atti per il movimento tradizionalista: confrontandosi con Giovanni Paolo II sulla Messa in latino. Ne scrive nel nuovo testo dal progetto Hildebrand, Remnant of Paradise: Selected Essays :

Il Santo giorno della Pentecoste

Da queste meditazioni domenicali cogliamo l'occasione per approfondire o anche per imparare i tesori della nostra Fede. Precedente qui.

Il Santo giorno della Pentecoste

Intróitus
Sap. 1, 7 - Spíritus Dómini replévit orbem terrárum, allelúia: et hoc quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis, allelúia, allelúia, allelúia. Ps. 67, 2 - Exsúrgat Deus, et dissipéntur inimíci eius: et fúgiant, qui odérunt eum, a fácie eius. Glória Patri… Sap. 1, 7 - Spíritus Dómini…
Introito
Sap. 1, 7 - Lo Spirito del Signore riempie l’universo, allelúia: e abbraccia tutto, e ha conoscenza di ogni voce, allelúia, allelúia, allelúia. Sal. 67, 2 - Sorga il Signore, e siano dispersi i suoi nemici: e coloro che lo òdiano fuggano dal suo cospetto. Gloria al Padre… Sap. 1, 7 - Lo Spirito del Signore…

La venuta dello Spirito Santo
La grande giornata che compie l'opera divina sull'umanità, riluce finalmente sul mondo. "I giorni della Pentecoste, ci dice san Luca, sono compiuti" (At 2,1). Dopo la Pasqua noi abbiamo visto trascorrere sette settimane; ed ecco il giorno che ne segue e porta il numero misterioso di cinquanta. Oggi è la domenica consacrata dai ricordi della creazione della luce e della Risurrezione di Cristo; ora le dovrà essere imposto il suo ultimo carattere e riceverne "la pienezza di Dio".

La Pentecoste ebraica.
Già durante il regno delle figure il Signore marcò la gloria futura del cinquantesimo giorno. Israele aveva compiuto, sotto gli auspici dell'Agnello Pasquale, il suo passaggio attraverso le acque del mar Rosso. Sette settimane erano trascorse nel deserto che doveva condurre nella terra promessa, ed il giorno che le seguì, fu quello in cui si suggellò l'alleanza tra Dio e il suo popolo. La Pentecoste (il cinquantesimo giorno) fu segnata dalla promulgazione dei dieci comandamenti della Legge divina, e questo grande ricordo restò in Israele, insieme alla commemorazione annuale di tale avvenimento. Ma, come la Pasqua, la Pentecoste era profetica: vi doveva essere una seconda Pentecoste, per tutti i popoli, come vi fu una seconda Pasqua per il riscatto del genere umano. Al Figlio di Dio, vincitore della morte, la Pasqua con tutti i suoi trionfi; allo Spirito Santo la Pentecoste, che lo vede entrare come legislatore nel mondo, posto ormai sotto la sua legge.

sabato 18 maggio 2024

Un Occidente alla deriva assolve moralmente l'attentatore di Fico... Ma il resto del mondo ne ha piene le tasche della sua arroganza.

Precedente qui. Vedi anche indice degli articoli sulla realtà distopica.
Un Occidente alla deriva assolve moralmente l'attentatore di Fico... 
Ma il resto del mondo ne ha piene le tasche della sua arroganza.

Il gravissimo attentato a Fico esprime ormai la volontà dell’Occidente di impedire, anche fisicamente, perfino la minima riserva sulla condotta delle sue politiche. In particolar modo quando si mette in discussione l'ordine atlantico.

Che l’esecutore materiale dell’attentato sia stato armato da servizi euroatlantici non possiamo saperlo, non ne abbiamo le prove, ma i commenti della nostra “libera” stampa ci permettono di capire alcune cosucce. Evidente la comprensione (la mettiamo così?) morale del fanatico europeista attentatore.

Ildegarda di Bingen / Ricerca di Anna Pirera e La sinfonia dell'anima

Aggiornamento. Ringrazio la lettrice che mi ha messo in guardia sulla fonte : l'autrice del testo ha una formazione ed un'attività in chiave esoterica, che mi erano totalmente ignote. Tuttavia, nel mettervi in guardia rispetto ad ulteriori possibili approfondimenti in quel contesto, non tolgo il primo articolo perché non vi riscontro elementi spuri, almeno nella mia lettura.
Una breve riflessione introduttiva:
Ildegarda era riferimento per re e principi. Questo semplice fatto non ci parla semplicemente della santità della monaca ma di tutta un'epoca e, soprattutto, di un'ecclesiologia, ossia di una visione di Chiesa. Non capiremo mai appieno Ildegarda se non la collochiamo nel suo tempo che, appunto, era molto differente rispetto al nostro. La Chiesa del periodo postridentino è il frutto della reazione all'eresia luterana, del monaco Lutero, e, allo stesso tempo, dello svuotamento del ruolo del monachesimo.
Lutero non nasce dal nulla. Nasce anche perché il ruolo del monachesimo oramai non esiste più, un ruolo che, al contrario, con Ildegarda era carismatico, nell'autentico senso del termine.
Un monachesimo svuotato con un uomo in profonda crisi esistenziale alla quale non sa trovare una soluzione, ha dato il via al luteranesimo! A questo luteranesimo la Chiesa postridentina ha risposto enfatizzando il ruolo dell'Istituzione ("La Chiesa dice, la Chiesa afferma, bisogna affidarsi alla Chiesa") e guardando con potente sospetto qualsiasi personalità carismatica (è emblematica la storia di Teresa d'Avila e di Giovanni della Croce). Si profila così una sorta di pericolosa contrapposizione de facto tra il ruolo carismatico (di coloro che ancora lo esercitano e sono una sparuta minoranza) e il ruolo istituzionale (rappresentato dall'attività della gerarchia ecclesiastica).
Certamente santa Teresa D'Avila non voleva di sicuro contrapporsi ma la gerarchia ecclesiastica inevitabilmente non poteva non osservarla con sospetto, almeno agli inizi, data la temperie situazionale del tempo.
Con Ildegarda, al contrario, tutto ciò non esiste: esiste una sorta di armonia tra il ruolo carismatico da lei esercitato e il ruolo istituzionale dei vescovi. Tutti capiscono che uno è per l'altro ma, alla fine, il primo è il ruolo più importante poiché il fine del Cristiano non è divenire vescovo ma essere in possesso dello Spirito che gli fu promesso dal Salvatore. In Ildegarda ancora esiste questo equilibrio e questa finalità. Alcuni secoli dopo non più. Alcuni precedenti interessanti qui - qui - qui - qui.

Ildegarda di Bingen / Ricerca di Anna Pirera 
e (a seguire) 
La sinfonia dell'anima

Di Ildegarda ricordo, nei miei anni a filosofia, l'entusiasmo con cui ne parlava la mia docente di filosofia medievale, Maria Teresa Beonio Brocchieri Fumagalli. Immersa nei percorsi del pensiero filosofico maschile non capivo, al tempo, tanto sbilanciamento per la sua figura minore, visionaria e mistica. Sono quindi molto contenta di reincontrarla oggi con occhi ben diversi.
ldegarda che fu unica, irripetibile, profetessa e musicista (probabilmente la prima donna musicista della storia cristiana), mistica e donna di potere, visionaria, filosofa e donna di medicina, scienziata e poetessa, umile e famosa in tutta Europa, anticonformista, instancabile organizzatrice e donna dalla salute fragilissima, aristocratica confidente di papa e imperatori e fiera sostenitrice della vicinanza al popolo. Ildegarda che nelle sue visoni incontrava Sophia, la sapienza divina femminile, e da essa ispirata diede forma ad una descrizione dell'universo, del mondo e dell'uomo pervase da un'armonia e una bellezza profonde. Ildegarda che seppe essere delicata, autorevole, concreta, accogliente, ispirata, coraggiosa e paziente.

venerdì 17 maggio 2024

Sono due i gruppi italiani al pellegrinaggio Parigi-Chartres

Sono due i gruppi italiani al pellegrinaggio Parigi-Chartres 

Domani, sabato 18 maggio, inizia il pellegrinaggio Parigi-Chartres fino a lunedì 20 (vedi e precedenti). Alcune novità interessanti: il Pontificale sarà celebrato dal Card. Müller, e la partecipazione di un nuovo gruppo italiano che va ad affiancarsi a quello dei veterani "Immaculata Corredemptrix". Tra le numerose bandiere e stendardi di ogni dove, quest'anno ci saranno quelle di due gruppi italiani. Ma quel che più conta è che il nuovo gruppo è composto da giovani radunatisi sotto l'egida della Confraternita della Beata Vergine del Suffragio di Piacenza e dell'Apostolato piacentino dell'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote. La Confraternita cura da decenni la celebrazione della Messa antica presso la propria chiesa di S. Giorgio in Sopramuro (che a Piacenza, tutti chiamano S. Giorgino), oggi affidata al Can. Grégoire de Guillebon, ICRSS, che li ha messi in contatto con l'organizzazione del pellegrinaggio.

Possiamo considerarlo un frutto della frequentazione della Messa di sempre e dunque del legame con la sana Tradizione, nonostante i tempi bui e le restrizioni. La diffusione della Messa antica infatti è un fenomeno che continua a prodursi in tutto il mondo, soprattutto in Francia e negli USA, grazie al provvidenziale sdoganamento del Summorum Pontificum che l'ha fatta conoscere alla nuova generazione là dove era un ricordo lontano di quella precedente e grazie anche al clamore suscitato dalle bieche restrizioni che, nelle dichiarazioni hanno smascherato le derive teologiche ed ecclesiologiche veicolate dal concilio. Qui, insieme alla Traditionis Custodes e alle successive restrizioni del card. Roche, potete trovare molti aspetti delle riflessioni e della strenua resistenza che è andata sviluppandosi in tutto l'orbe cattolico.