Pubblico il testo che segue, scritto da Paolo Pasqualucci a proposito delle consacrazioni episcopali senza mandato di Monsignor Marcel Lefebvre, eseguite in data 30/06/1988, per confutare l'accusa di scisma nei confronti della FSSPX. Ovviamente ci è utile perché il discorso è valido in generale e dunque anche nell'incandescente temperie attuale. Precedente specifico qui
Se in sé stessa la disobbedienza costituisca scisma
«Lo scisma consiste nel sottrarsi alla soggezione al Papa o alla comunione coi membri della Chiesa a lui soggetti. Questa sottrazione dà vita ad una separazione dal corpo della Chiesa [...].
È da notare che, sul piano concettuale, scisma può aversi anche sottraendosi alla sola comunione con i membri della Chiesa, che sono soggetti al Papa, senza contemporaneamente sottrarsi alla soggezione al Papa.
Il peccato di scisma è contro la carità perché "directe et per se opponitur unitati", dato che non accidentalmente, ma per sua natura "intendit ab unitate separare quam caritas facit" mira a separarsi dall'unità che la carità produce. Gli scismatici sono coloro che, violando il comando della carità, si separano dalla Chiesa "propria sponte et intentione", di propria volontà ed intenzionalmente.
Lo scisma è un tipo di peccato a sé (peccatum speciale) che esige requisiti propri. Non può essere ricondotto alla disubbidienza in quanto tale, come vorrebbero alcuni, in quanto quest'ultima è il fomite di ogni peccato "In ogni peccato l'uomo disobbedisce ai precetti della Chiesa, dato che il peccato, come dice Ambrogio, è disobbedienza dei comandamenti celesti. Ergo sostengono che ogni peccato è scisma "La confutazione di san Tommaso sull'idea che ogni peccato sia scisma, verte sul seguente inoppugnabile ragionamento: nella disubbidienza che dà vita allo scisma ci deve essere una "rebellio quaedam", si deve manifestare una ribellione, che deve risultare dal fatto di "disprezzare con pertinacia gli insegnamenti della Chiesa e di rifiutare di sottostare al suo giudizio. E questo atteggiamento non ce l'ha ogni peccatore. Perciò non ogni peccato è scisma"( Dizionario di Teologia Cattolica).
Lo scisma è dunque un peccato speciale o particolare o specifico che dir si voglia, che non può esser assimilato ad altro peccato, sulla base del principio che in ogni peccato c'è una disobbedienza.
Per san Tommaso, lo scisma deve essere caratterizzato da una ribellione. Attuandosi in una ribellione, si tratta di disobbedienza illegittima (se la disobbedienza è legittima, allora non c'è più ribellione). Il pensiero teologico medievale (e oltre) è concorde su questo punto "i teologi medioevali, per lo meno quelli dei secoli XIV, XV, XVI, tengono a mettere in rilievo che lo scisma è una separazione illegittima dall'unità della Chiesa; affermano infatti che potrebbe esserci una separazione legittima, come nel caso di chi rifiuta di ubbidire al Papa, se il Papa gli comanda una cosa malvagia o indebita (Turrecremata)" (Dizionario di Teologia Cattolica).
In tal caso ci sarebbe una separazione puramente esteriore e putativa»