Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 31 dicembre 2016

Te Deum Laudamus, hodie et semper

Come ad ogni fine anno, il nostro Te Deum manifesta la Lode alle tre Persone della Santissima Trinità, nonché le invocazioni e i ringraziamenti verso Dio Onnipotente. Chi volesse ascoltarlo - e recitarlo - in Gregoriano può cliccare qui.

“Te Deum laudamus:
te Dominum confitemur.
Te aeternum patrem,
omnis terra veneratur.

Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:

"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."

Te gloriosus Apostolorum chorus,
te prophetarum laudabilis numerus,
te martyrum candidatus laudat exercitus.

Te per orbem terrarum
sancta confitetur Ecclesia,
Patrem immensae maiestatis;
venerandum tuum verum et unicum Filium;
Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.

Tu rex gloriae, Christe.
Tu Patris sempiternus es Filius.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem,
non horruisti Virginis uterum.
Tu, devicto mortis aculeo,
aperuisti credentibus regna caelorum.
Tu ad dexteram Dei sedes,
in gloria Patris.
Iudex crederis esse venturus.

Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,
quos pretioso sanguine redemisti.
Aeterna fac
cum sanctis tuis in gloria numerari.

Salvum fac populum tuum, Domine,
et benedic hereditati tuae.
Et rege eos,
et extolle illos usque in aeternum.

Per singulos dies benedicimus te;
et laudamus nomen tuum in saeculum,
et in saeculum saeculi.

Dignare, Domine, die isto
sine peccato nos custodire.
Miserere nostri, Domine,
miserere nostri.

Fiat misericordia tua, Domine, super nos,
quem ad modum speravimus in te.
In te, Domine, speravi:
non confundar in aeternum.”

PREGHIERA. Tempo... tempo che passa...

PREGHIERA
Tempo... tempo che passa...

Un giorno ho incontrato Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio, ma più di tutto, vera compagnia.
Chi non ha ferite nel corpo, nell'anima e nel cuore?
Un anno è trascorso in compagnia e si avvia a salutarci come un vecchio che porta nella memoria i ricordi dei bilanci inutili perché sondaggi senza criterio.

Ne faranno tanti, sulla politica, sull'economia, persino sulla religiosità!
Un milione di miliardi di pietà!

Cosa è un tempo perché Dio lo consideri secondo i nostri tappi di spumante o le rinunce?
C'è Gesù con me. Anche se non lo voglio. Ma lo voglio!
E ci sono  tutti quelli che nella strada  della vita mi ha fatto incontrare. Chi ho incontrato? Caratteri a parte, differenze a parte, è Lui che ho incontrato.
Gesù è alto e pure basso, femminile e maschile, amico e semplice conoscente. Un anno con Gesù vissuto minuto per minuto, contatto dopo contatto, preghiera dopo preghiera, sorriso dopo sorriso. Pianto dopo un'angoscia.
Quanto dura un anno con Gesù Cristo e quanti ne desidero ancora?
Non saprei dirlo perché non lo so. Anzi, Gli lascio il timone del mio tempo e del mio spazio: tutto quello che vorrà, non un giorno di più né uno di meno. Senza pillole aggiunte.

"La figura di questo mondo passa", la mia... per prima. Perché ogni giorno si muore un po' perché si è vissuta la vita, male o bene, valuterà Lui.

venerdì 30 dicembre 2016

Martiri innocenti e innocenza

Il vero innocente agli occhi di Dio è la creatura che non conosce malizia, non conosce menzogna, non conosce bruttura e nessuno è più innocente di un bambino che si affida totalmente, perdutamente e con amore a sua madre. 

Questo affidarsi ciecamente, oggi, è divenuto molto pericoloso, poiché l’Innocenza viene minata fin dal principio e non soltanto con l’eliminazione su vasta scala della persona (l’aborto, divenuto un "diritto", ridotto a liberarsi di un indesiderato "agglomerato di cellule"), ma anche con l’eliminazione dell’integrità morale e con l’inoculazione di idee contro la retta fede, contro il diritto naturale (si pensi alla teoria del gender) e contro la ragione (l'evoluzionismo).

mercoledì 28 dicembre 2016

Stefano Fontana. Filosofia per tutti. Moduli di filosofia cristiana

FILOSOFIA PER TUTTI
MODULI DI FILOSOFIA CRISTIANA
Direttore Stefano Fontana
Partecipazione in sede o a distanza
Per informazioni e iscrizioni: scrivere a ordini@fedecultura.com o telefonare allo 045/941851

Iscriviti al primo modulo di ONTOLOGIA:

Perché l’essere e non il nulla?
  1. Lunedì 16 gennaio 2017, ore 18,30-20,00
    E’ possibile una filosofia cristiana? La sintesi di fede e ragione.
  2. Lunedì 30 gennaio 2017, ore 18,30-20,00
    Tutti gli uomini conoscono e tutti conoscono l’essere.
  3. Lunedì 13 febbraio 2017, ore 18,30-20,00
    Cosa sono, chi sono, perché sono. L’ente, l’essenza, l’atto di essere.
  4. Lunedì 27 febbraio 2017, ore 18,30-20,00
    Dio, per fortuna, non è il totalmente Altro. Causalità, partecipazione, analogia.
  5. Lunedì 13 marzo 2017, ore 18,30-20,00
    Il primato del positivo. Ogni cosa è una, vera, buona e bella.
  6. Lunedì 27 marzo 2017, ore 18,30-20,00
    Il mondo non è fatto a caso. L’ente possibile, l’ente reale e la verità della creazione.

Gli altri moduli: GNOSEOLOGIA – TEOLOGIA – ANTROPOLOGIA – MORALE – POLITICA.
Sede degli incontri: Libreria L’Isola del Tesoro delle Edizioni Fede & Cultura, Verona, via Marconi 60/a, Verona - Gli iscritti potranno accedere a videoregistrazione + dispensa - Costo iscrizione e frequenza a modulo: € 30,00 per i frequentanti, pagamento in sede.
I non partecipanti possono acquistare ogni singola lezione a € 2,99 + iva consultando il nostro sito non appena viene pubblicata la lezione
Per informazioni e iscrizioni: scrivere a ordini@fedecultura.com o telefonare allo 045/941851

martedì 27 dicembre 2016

«Venuto a scontare l’error». Il Bambinello di Pio XII

«La notte di Natale è profondamente legata alla grande veglia notturna della Pasqua, quando la redenzione si compie nel sacrificio glorioso del Signore morto e risorto. Lo stesso presepio, quale immagine dell’incarnazione del Verbo, alla luce del racconto evangelico, allude già alla Pasqua ed è interessante vedere come in alcune icone della Natività nella tradizione orientale, Gesù Bambino venga rappresentato avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia che ha la forma di un sepolcro; un’allusione al momento in cui Egli verrà deposto dalla croce, avvolto in un lenzuolo e messo in un sepolcro scavato nella roccia» (Benedetto XVI, Udienza generale, 5 gennaio 2011).
Non solo la tradizione iconografica orientale, ma in parte anche quella occidentale ha spesso posto in stretta relazione la nascita di Gesù con la sua morte redentrice. Così, piuttosto frequente – soprattutto in alcuni secoli – è stata la rappresentazione del Bambino Gesù che gioca con gli strumenti della Passione, o, più comunemente, che dorme adagiato su una croce. Pare che proprio quest’ultima immagine fosse molto cara a San Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti, che ne curò la diffusione ed il culto, e che ne conservava una nella sua povera celletta.
L’immagine del Bambin Gesù addormentato sulla croce – una piccola scultura in cera, grande più o meno venti centimetri – era, per tutto l’anno, sulla scrivania di Papa Pacelli. Alla sua morte, l’immagine fu donata da Suor Pascalina Lehnert alla Famiglia Spirituale «L’Opera», che ora la conserva nella sua casa di Bregenz, in Austria, e che gentilmente ci concede l’uso delle immagini, riservandosi ogni diritto quanto alla riproduzione.

Il Vaticano di Bergoglio a Natale dell'anno scorso ha festeggiato Maometto...

Mai come dall'inizio di questo pontificato abbiamo dovuto constatare la ragione del detto: ogni giorno ha la sua pena. Ciò che siamo costretti a registrare oggi, con dolore oltre che con grande indignazione è inaudito.
Come meravigliarci delle blasfeme commistioni che hanno visto i musulmani nelle nostre chiese persino durante l'Eucaristia; gli pseudo presepi con la Madonna che indossa il burka, ecc.?
La notizia è dello scorso anno ma leggiamo ora che per la prima volta da 457 anni la notte tra il 24 e il 25 dicembre 2015 ha visto coincidere la ricorrenza della nascita di Gesù e di Maometto. Una citazione improponibile lo conferma. Padre Vincent Feroldi, responsabile delle relazioni con i musulmani della Conferenza episcopale francese, nell'occasione ha scritto: 
"Comunità cristiane e musulmane avranno il cuore in festa. Renderanno grazie a Dio, ciascuna nella propria tradizione, per questa buona novella che è la nascita di Gesù o di Maometto, nascite che saranno fonte di incontro tra uomini e donne credenti e Colui che è fonte di vita, fonte della vita. In tale unità di data rarissima molti vogliono vedervi un segno di Dio".

Agostino Nobile. Georges Bernanos

Tratto dal libro, Agostino Nobile, “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” (Edizioni Segno)*

È stato uno degli uomini più liberi, il pensatore cattolico tra i più realisti del secolo scorso. Scelse di vivere la sua vita senza compromessi e di seguire “la via stretta” per testimoniare la giustizia e i valori autentici del Vangelo. George Bernanos (1888-1948), è conosciuto per i suoi romanzi Sotto il sole di Satana, Diario di un curato di campagna e Dialoghi delle Carmelitane, ma il suo pensiero è pressoché sconosciuto al grande pubblico.
Sposato con Jeanne Talbert d'Arc, discendente di Giovanna d'Arco, gli darà sei figli. Rifiuta onorificenze e titoli accademici, per alcuni anni vive in Brasile con la famiglia. Sollecitato dal Generale De Gaulle, dopo sette anni ritorna in Francia.
I suoi scritti ci arrivano come frustate che lasciano il segno nella nostra anima di cattolici timidi, tiepidi e buonisti. Vissuto nel periodo dei due conflitti che insanguinarono l'Europa, non risparmia critiche ai politici, intellettuali, giornalisti e neppure ai vescovi e preti. Ma confessa la sua fedeltà e il suo amore sconfinato: «Non vivrei cinque minuti fuori della Chiesa, se mi cacciasse, vi rientrerei subito, a piedi nudi, in sacco, con la corda al collo, non importa a quali condizioni». Non è necessario essere cattolici per apprezzare i suoi scritti, persone di qualsiasi colore politico o fede religiosa vi possono trovare uno stimolo o una provocazione, ma certamente non lasciano indifferenti.

lunedì 26 dicembre 2016

Addio e onore ad una leggenda della Russia.

È caduto nel Mar Nero il Tupolev che portava il più grande coro dell’Armata Rossa, l’Ensemble Alexandrov di 84 membri, in Siria – dove avrebbe cantato per i soldati che sono là ad allietare il loro Natale lontani da casa, in zona di guerra. Con loro erano alcune ballerine, nove giornalisti, i membri dell’equipaggio, Lisaveta Glinka, nota come “dottoressa Lisa” perché dirigeva un’organizzazione governativa per il soccorso ai bisognosi.
Altro sangue russo versato per una causa giusta. Signore, aiuta i nostri Paesi e anche la Russia, che in questo momento della storia tiene il fronte su molti valori che l'occidente atlantico ed europeo sembrano tradire, con la resistenza di pochi. Sii vicino alle famiglie piombate nel dolore. Preghiamo per le vittime - [Fonte]

Mattia Rossi. Santo Stefano protomartire e il Gregoriano

Colgo l'occasione per ricordarvi l'indice dei numerosi articoli pubblicati sulla Musica sacra in genere e sul Gregoriano in particolare.

La molteplicità dei messaggi trasmessi dal repertorio gregoriano di oggi, santo Stefano, è tale per cui in queste poche righe mi limiterò a fornire, brevemente, qualche indicazione interpretativa di tre brani del Proprio: introito, graduale, communio.

L’introito Etenim, innanzitutto, è interamente costruito su un preciso ambitus modale e melodico. E non mi riferisco a nessuna melodia o dimensione che rimandi esplicitamente al Natale, bensì a un’altra festa che, al Natale, è indirettamente collegata: la Natività di san Giovanni Battista.

Ho già trattato dei rapporti melodici e musicali(1) che il gregoriano instaura tra Giovanni “il Precursore” e il Cristo (vedi) ma in questo ulteriore caso la stratificazione raddoppia: l’introito del giorno di santo Stefano si collega modalmente all’introito del 24 giugno, festa della natività di san Giovanni Battista. È come se il canto della Chiesa, il canto cattolico a motivo della sua stessa essenza esegetica, ponesse una relazione tra il “Precursore”, ovvero colui che per ultimo annunciò il Cristo e la sua venuta, al Protomartire, ovvero colui che per primo testimoniò e diede la vita per il Cristo.

don Elia. Un bambino nato per soffrire

Fu offerto in sacrificio quando nacque (sant’Atanasio).

Il Figlio di Dio, infinitamente santo e assolutamente impassibile, si è fatto figlio dell’uomo per poter riparare la colpa di Adamo e tutte quelle – innumerevoli – che ne sono scaturite e continuano a scaturirne. È nato per prendere su di sé tutti i peccati della storia e offrirsi a Dio in espiazione al posto nostro, Lui perfettamente innocente e, al contempo, capace di un atto redentivo di infinito valore. I santi Padri scorgono nelle durezze della Natività un’anticipazione della Passione salvifica: il Re dei re ha cominciato a patire fin dalla Sua venuta al mondo per liberare l’umanità peccatrice dal potere del male. È evidente che, se quest’ultimo non è ancora scomparso dalla terra, ciò non è imputabile ad un Suo eventuale insuccesso, ma al fatto che, nonostante l’inaudito e immeritato atto di misericordia da parte del Padre celeste, noi continuiamo a disobbedirgli.

domenica 25 dicembre 2016

Santo Natale 2016

I nostri più fervidi auguri di
Buon Natale 2016 
Laetentur caeli et exultet terra, ante faciem Domini, quoniam venit
(Ps. 95,11,13 - Dal Messale Romano).

sabato 24 dicembre 2016

Il Proprium della S.Messa di mezzanotte

Volete ascoltare una bella selezione di differenti versioni delle antifone del Proprium della Santa Messa di mezzanotte?

Sul medesimo potete anche aprire e leggere la relativa partitura su tetragramma anche se non disponete del Liber Usualis.

È possibile su questo organizzatissimo sito: gregorianbooks.com

Aurelio Porfiri. Cum novo cantico

Interessante anche la notazione di Mattia Rossi sul ‘Puer natus’ ed i suoi intrecci, propri del repertorio gregoriano, con Santo Stefano protomartire [qui] e San Giovanni Battista [qui]. Colgo l'occasione per ricordarvi l'indice dei numerosi articoli pubblicati sulla Musica sacra in genere e sul Gregoriano in particolare.

Durante il periodo natalizio, al di fuori dei “classici” come Adeste Fideles, Silent Night, In notte placida e via dicendo, c’è un altro canto che presso molti cori è un classico a suo modo: Puer natus in Betlehem. Questo inno ci racconta la storia della Natività con accenti semplici ma sinceri, con una affettività e calore veramente “popolari”. Si può pensare che il testo, di origine tardo medioevale, prenda ispirazione dall’introito liturgico “Puer natus est nobis”, sul quale San Giovanni Paolo II nel suo messaggio Urbi et Orbi per il Natale 1979 ci offre questa meditazione: “Ecco, ci incontriamo nel giorno della Nascita. Nasce il Bambino. Nasce il Figlio. Nasce dalla Madre. Durante nove mesi, come ogni neonato, è stato legato al suo seno. Nasce dalla Madre nel tempo e secondo le leggi del tempo umano della nascita.

venerdì 23 dicembre 2016

Volgiamoci all'Oriente



O Oriens, splendor lucis aeternae, et sol justitiae:

veni, et illumina sedentes in tenebris et umbra mortis.

Amoris lætitia : un nuovo vescovo sostiene i “dubia”

Ne parla Riposte catholique riprendendo OnePeterFive. Del resto per noi non era una novità: mons. Laun era presente a Roma, all'incontro del 5 dicembre scorso [vedi].

Si tratta di Mons. Andreas Laun, vescovo ausiliare di Salisburgo (Austria). Ecco un estratto delle risposte rilasciate alle domande postegli da Maike Hickson del blog OnePeterFive, il 23 dicembre.
« Ho letto le preoccupazioni dei quattro cardinali e sono d’accordo con loro. Inoltre, conosco molto bene i cardinali Meisner e Caffarra e la loro competenza. Con loro mi ritrovo nella migliore delle  compagnie […] La presa di posizione dei cardinali è un servizio reso alla Chiesa docente ».

Le parole riferite di Papa Francesco: “Potrei passare alla storia come colui che ha diviso la Chiesa”.

Questa volta è OnePeterFive a fornirci gli echi dal Vaticano, raccolti tra i maggiori corrispondenti tedeschi.. Non molto rassicuranti, non c'è che dire...

L’influente periodico tedesco Der Spiegel ha pubblicato oggi un articolo sull’attuale crisi evidente della Chiesa, evidenziando la crescente resistenza alle riforme che Papa Francesco ha già realizzato e a quelle che ha in programma. Alla fine di questo articolo il suo autore, Walter Mayr, corrispondente del periodico in Italia, rivela una nuova ed importante indiscrezione:
Papa Francesco avrebbe dato ad una cerchia ristretta un’ulteriore spiegazione dai toni autocritici, in questi termini: “Non è escluso che io passerò alla storia come colui che ha diviso la Chiesa Cattolica”.
Alla luce di questo commento auto-rivelatore, vale la pena citare alcune altre parti di questo articolo, che mostrano quale aperta e forte indignazione Papa Francesco abbia provocato all'interno della Chiesa Cattolica. Mayr descrive l’atmosfera in Vaticano con parole critiche, come segue:

Ancora sul "Papa eretico", per capir meglio

Estraggo dagli interventi emersi dalla discussione, elementi utili per orientarci dopo i recenti sviluppi della vexata questio che stiamo seguendo da tempo. Vengono poste domande essenziali che troveranno risposta probabilmente dopo le festività correnti.

Osservazioni preliminari
Dall'ultima intervista del cardinale Burke si possono elaborare alcuni passaggi, per orizzontarsi:
  • --un papa che "affermasse formalmente un'eresia" decadrebbe dal suo ufficio, per via della cosa stessa.
  • --occorre però una dichiarazione dei cardinali, la sede non si libererebbe da sola: "dovrebbero essere dei membri del Collegio Cardinalizio" a dichiararlo eretico; nemmeno tutto il Collegio ma solo una parte di esso basterebbe, anche minoritaria, evidentemente.
  • --la situazione è esplosiva: di fatto esiste nella Chiesa una "grandissima divisione, se non si fa chiarezza, essa potrebbe evolvere in uno scisma formale". Nessuno lo vuole, però potrebbe accadere, "se non si fa chiarezza".
  • --Si è visto che il Papa non è affatto intenzionato a sciogliere il nodo con il colpo di spada di un sì o di un no, come richiesto dalla prassi. Contrattacca alla sua maniera, inveendo pubblicamente contro i "tradizionalisti" in generale, additandoli all'odio delle folle, rendendogli la vita difficile nella Chiesa. Però non si muove.
  • --Ma quale "eresia" dovrebbe dire il Papa? Dobbiamo pensare che sia così ingenuo da fare dei pronunciamenti "formalmente eretici"?

Venerdì 23 dicembre. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla nostra Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che [trovate qui].

Altre notizie e avvisi su Riscossa Cristiana [qui].

Uniti nella preghiera per le festività natalizie, auguriamo a tutti un buon Santo Natale, sereno e ricco della gioia cristiana per la venuta del Redentore. In questo particolare momento è necessaria anche una speciale preghiera di impetrazione per allontanare dalla Chiesa lo spettro di prove ancora più dure.

Durante le festività sarà sospesa la pubblicazione di questa pagina. Il nostro incontro settimanale riprenderà giovedì 12 gennaio 2017.

Per la nostra formazione, leggiamo un sermone di San Bernardo di Chiaravalle per la Vigilia della Nascita del Signore. Il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

giovedì 22 dicembre 2016

Il Cardinal Burke: “Non sto dicendo che Papa Francesco è eretico”. Ed altro...

Da Catholic World Report - Testo integrale delle affermazioni del Cardinale Burke che hanno sollevato tanto scalpore oggi, soprattutto quando dichiara di aderire alla ipotesi teologica per cui il Papa, qualora dovesse professare un’eresia formale, cesserebbe automaticamente di essere Papa (depositus e non deponendus). E, nella Chiesa, esiste la procedura per affrontare una situazione del genere. Vi rimandiamo al nutrito indice dei precedenti.

19 Dicembre 2016 - In un’intervista con CWR (Catholic World Report), il Cardinale Raymond Leo Burke ha discusso dell’attuale controversia a proposito dell’Amoris Laetitia e dei dubia ch’egli ha sottoposto con tre altri Vescovi [sic] a Papa Francesco.
[omissis]
CWR: All’inizio del 2004, allorché l’allora Senatore del Massachusetts John Kerry era candidato Presidente e Lei era appena all’inizio del  Suo ministero di Arcivescovo di St. Louis nel Missouri, Ella ha detto che a Kerry doveva esser rifiutata la Comunione perché era favorevole all’aborto. Lei ha anche affermato di essersi sempre messo nei guai. Si mette ancora nei guai?
Cardinal Burke: Immagino sia vero, ma credo che sia un mettersi nei guai positivo.

CWR: Quand’è stata l’ultima volta che un Papa è stato ammonito?
Cardinal Burke: Per quel che ne so - e non sono un esperto in materia, fu Giovanni XXII. Egli fu ripreso per un insegnamento erroneo a proposito della visione beatifica.

Card. Burke: qualora il papa professasse un'eresia cesserebbe automaticamente di essere Papa.

Registriamo nuove dichiarazioni del Cardinale Raymond Leo Burke in una intervista dello scorso 19 dicembre, rilasciata a Catholic World Report e pubblicata ieri da LifeSiteNews. Egli chiarisce che attraverso i cinque dubia sottoposti al Papa non c'è alcuna intenzione di accusarlo di eresia.
Comunque è di particolare interesse la sua dichiarazione di aderire alla ipotesi teologica per cui il Papa, qualora dovesse professare un’eresia formale, cesserebbe automaticamente di essere Papa (depositus e non deponendus). E, nella Chiesa, esiste la procedura per affrontare una situazione del genere.
Potete leggere qui le sue più recenti interviste sempre riprese da contesti USA.

mercoledì 21 dicembre 2016

Roma Santa Trinità dei Pellegrini. Funzioni Liturgiche per il Santo Natale

ROMA, PARROCCHIA SS. TRINITÀ DEI PELLEGRINI
ORARI DELLE FUNZIONI LITURGICHE SANTO NATALE 2016

Sabato 24 dicembre

7:00 Canto di Prima
7:30 S. Messa della Veglia di Natale
18:30 Canto dei Primi Vespri di Natale
22:00 Canto del Mattutino di Natale, presieduto da Sua Em.za Rev.ma il Sig. Cardinale Raymond Leo Burke
24:00 Santa Messa di Mezzanotte Pontificale, celebrata da Sua Em.za Rev.ma il Sig. Cardinale Raymond Leo Burke

Domenica 25 dicembre
9:00 S. Messa bassa
11:00 S. Messa solenne
18:00 Canto dei Secondi Vespri di Natale
18:30 Messa bassa

martedì 20 dicembre 2016

Il Cardinale Burke sull' "atto formale di correzione" in caso di mancata risposta ai 'Dubia' ed altri chiarimenti a difesa dell'azione dei 4 Cardinali

Nella nostra traduzione, le ultime esternazioni del cardinale Raymond Leo Burke riprese da due recentissimi articoli apparsi su LifeSiteNews. Ѐ di ieri la dichiarazione del Cardinale sulla tempistica riguardante l'atto formale di correzione da lui preannunciato nel caso di mancata risposta del Papa ai Dubia.
Di seguito potete inoltre trovare, sempre nella nostra traduzione, il testo integrale dell'intervista rilasciata tre giorni fa con la quale, oltre a difendere l'iniziativa dei 4 Cardinali, risponde ad incalzanti domande che consentono importanti puntualizzazioni sull'attuale situazione ecclesiale.

(19 dicembre 2016) - In un'intervista esclusiva a LifeSiteNews, il cardinale Raymond Burke ha fornito un'indicazione sulla possibile tempistica della "correzione formale" di Papa Francesco nel caso in cui lo stesso non rispondesse ai cinque dubia, che chiedono chiarezza su Amoris Laetitia, presentatigli da quattro cardinali, tra cui il cardinale Burke.

"I dubia devono avere una risposta perché riguardano i fondamenti stessi della vita morale e l'insegnamento costante della Chiesa in materia di bene e di male, in ordine a realtà sacre come il matrimonio e la Santa Comunione ed altro"  ha detto il Card. Burke durante una intervista telefonica.
"Questi ultimi giorni, sono giorni di forte grazia che precedono la Solennità della Natività di Nostro Signore; poi avremo l'ottava della Solennità e le celebrazioni d'inizio del nuovo anno - cioè dell'intero mistero della nascita di Nostro Signore e della sua Epifania - quindi  ciò potrebbe aver luogo qualche giorno dopo".

Madrid vieta il Presepe alla Puerta de Alcalà. I cittadini ne depositano a centinaia!

Una notizia che ci piace registrare nella nostra traduzione da Riposte catholique. Una dimostrazione di fede e tradizioni più forte del laicismo anti-cristiano.


Il sindaco di Madrid, Manuela Carmena, membro del partito di sinistra Podemos, ha vietato la presenza di un presepe di Natale alla famosa Puerta de Alcalá della capitale spagnola, come già lo scorso anno: lei vuole soltanto decorazioni senza connotazioni religiose cristiane per le "feste".

La reazione dei madrileni non è tardata: in centinaia e centinaia sono venuti a depositarvi dei presepi.

lunedì 19 dicembre 2016

L'Unione Europea (quale Europa?) che tace su clandestini e terroristi, e attacca Putin e i populisti

Purtroppo, dopo l'orribile omicidio dell'ambasciatore russo in Turchia, le drammatiche immagini di Berlino. E, ancora una volta, i media di regime ripetono ad nauseam il solito mantra che occorre combattere il terrorismo con "più Europa" e "più Europa unita", insieme alla solita renitenza a parlare della matrice islamica. Ho dovuto persino ascoltare un commentatore islamico che parlava di "conseguenze della sofferenza del popolo siriano ad opera dei russi": la versione mainstream... E nessuno che si azzardi a dire che la prima cosa da fare è bloccare l'invasione!!!! Mala tempora, davvero!

Dom Prosper Gueranger, Lunedì d'Avvento

Ma per essere così con noi, o Verbo divino, da quali altezze ti è stato necessario discendere! Noi non potevamo venire a te; un immenso caos ti separava da noi. Inoltre, non avevamo alcun desiderio di vederti; tanto i nostri peccati ci avevano appesantito il cuore; e del resto i nostri occhi non avrebbero potuto sopportare il tuo splendore. A questo punto, sei sceso tu stesso e, velato della tua umanità come di una nube, ti sei mostrato ai nostri deboli occhi.

Il 19 dicembre 2009 Papa Benedetto XVI dichiarava Venerabile il Sommo Pontefice Pio XII

Il 19 dicembre 2009 Papa Benedetto XVI dichiarava Venerabile il Sommo Pontefice Pio XII d’immortale memoria. Preghiamo per la sua glorificazione e poniamogli dinnanzi le nostre necessità perché ci ottenga grazia da Gesù e Maria.
O Jesu, æterne Pontifex, qui ad summam dignitatem tui Vicarii in terris venerabilem Pium duodecimum promovere dignatus es, et qui eum intrepidum fidei defensorem, fervidum justitiæ pacisque propugnatorem, pium sanctissimæ Genetricis tuæ glorificatorem atque clarissimum caritatis omniumque virtutum exemplarem fecisti; præsta, quæsumus, ut gratias quas postulamus, ejus meritis obtineamus qui in ipsius intercessione confidimus, itaque ad gloriam altarium scansum quamprimum videre possimus. Amen.
O Gesù, Pontefice eterno, che vi siete degnato di esaltare alla somma dignità di vostro Vicario sulla terra il venerabile Pio XII e altresì lo avete fatto intrepido difensore della Fede, fervido propugnatore della Giustizia e della Pace, pio glorificatore della vostra Santissima Madre e chiarissimo esempio di Carità e di ogni altra virtù: concedeteci, ve ne preghiamo, di ottenere, per i meriti suoi, le grazie che, confidando nella sua intercessione, domandiamo, sì che al più presto possiamo vederlo elevato alla gloria degli altari. E così sia.

Letture Cattoliche. San Francesco di Sales. Le vere amicizie

Mentre non sappiamo quasi più situare l'amicizia nel groviglio di sentimenti abusati, mentre l'amore di amicizia è considerato antiquato quando non frainteso, San Francesco di Sales, Maestro di vita spirituale, ci restituisce il senso profondo e puro della vera amicizia.
Ama tutti, Filotea, con un grande amore di carità, ma legati con un rapporto di amicizia soltanto con coloro che possono operare con te uno scambio di cose virtuose. Più le virtù saranno valide, più l'amicizia sarà perfetta.

Se lo scambio avviene nel campo delle scienze, la tua amicizia sarà, senza dubbio, molto lodevole; più ancora se il campo sarà quello delle virtù, come la prudenza, la discrezione, la fortezza, la giustizia.

Ma se questo scambio avverrà nel campo della carità, della devozione, della perfezione cristiana, allora sì, che si tratterà di un'amicizia perfetta. Sarà ottima perché viene da Dio, ottima perché tende a Dio, ottima perché il suo legame è Dio, ottima perché sarà eterna in Dio.

domenica 18 dicembre 2016

In Vaticano regna un vero e proprio clima di paura

Leggiamo su LifeSiteNews recenti impressioni da Roma di Vaticanisti USA. Ne riportiamo alcuni stralci.

La nostra visita a Roma del 16-23 novembre è stata la più drammatica fra i numerosi viaggi di lavoro due volte l'anno fatti nel corso degli ultimi 10 anni. Dopo l'incontro con cardinali, vescovi e altri: ad esempio personale delle agenzie e dei Dicasteri Vaticani, John-Henry Westen, il nostro nuovo inviato da Roma, Jan Bentz, e io stesso [Steve Jalsevac -ndT], abbiamo visto un livello costante di ansia diffusa e di paura molto percepibile tra i servitori fedeli della Chiesa, mai riscontrato in precedenza.
Molti hanno paura di essere rimossi dalle loro posizioni, licenziati dai loro posti di lavoro nelle agenzie del Vaticano o di incorrere in severi rimproveri pubblici o privati e accuse personali da parte di coloro che attorniano il papa o anche dallo stesso Francesco.
[...] Tutte le università cattoliche di Roma sono controllate attraverso lezioni dei professori selezionati per garantire che siano in linea con una libera interpretazione di Amoris Laetitia. I chierici sono segnalati ai superiori se sono uditi esprimere preoccupazioni su Papa Francesco. Molti hanno paura di parlare apertamente, anche se in passato erano sempre molto disponibili. Giornalisti del Vaticano ci hanno detto che sono stati avvertiti più volte di non riferire nulla sui dubia
Ho ascoltato rapporti secondo cui il Vaticano appare come uno Stato che sta subendo un'occupazione. Alcune fonti con cui ho parlato temono che le comunicazioni con i funzionari del Vaticano siano state controllate; alcuni hanno anche riferito anomalie sospette nelle loro conversazioni telefoniche in cui, dopo una chiamata caduta, l'audio degli ultimi momenti della loro conversazione ha suonato più e più volte su un loop, come se si stesse ascoltando una registrazione. Alcune persone che lavorano all'interno del Vaticano consigliano ai propri contatti di fare tutte le operazioni dall'esterno e di non condividere informazioni sensibili via e-mail o tramite i loro telefoni cellulari in Vaticano.
[...] Dobbiamo chiederci dove stia portando tutto questo. E' profondamente, profondamente preoccupante. La frase comune ricorrente in quella settimana a Roma è che c'è una "guerra" in corso nella Chiesa - una guerra dello "spirito del Vaticano II"- cattolici progressisti contro ortodossi. Una persona dopo l'altra ha incredibilmente usato quella parola.
Non ho mai sperimentato nulla di simile nella mia vita e sono sicuro che la maggior parte, se non tutti i lettori abituali di LifeSite, possono dire la stessa cosa".
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

Francesco Borgonovo. Favori alle lobby e decisioni ristrette. L’Ue vota per avere meno democrazia

Segnalazione di un lettore. Quasi nessuno dei grandi giornaloni internazionali ne ha parlato, ma martedì sera il Parlamento europeo riunito a Strasburgo ha approvato a maggioranza una proposta presentata dall’eurodeputato di centrosinistra Richard Corbett. Si tratta, in sostanza, di una revisione dei regolamenti dell’Europarlamento, che è stata venduta nei comunicati stampa ufficiali come un passo avanti verso un’era di maggior trasparenza e libertà. Il problema è che, in realtà, si tratta dell’esatto contrario. Tramite piccole modifiche agli articoli delle normative interne, i simpaticoni dell’Ue si sono garantiti ancora più privilegi e hanno reso ancora più complicata ogni forma di opposizione ai diktat comunitari.
Ecco la risposta dell’Unione Europea alle sollevazioni popolari: ancora più chiusura, ancora meno spazio al dissenso, ancora più concentrazione di poteri nelle mani di organismi non eletti.
Invito a leggere l’articolo che ho allegato. Buona giornata.

Favori alle lobby e decisioni ristrette.
L’Ue vota per avere meno democrazia
Strasburgo approva in sordina il «Corbett Report»: con la scusa di velocizzare la produzione di normative, si mettono nuovi ostacoli ai critici di Bruxelles. E per i deputati sarà più facile rappresentare interessi privati.
Sono mesi che i popoli del Vecchio Continente continuano a rifilare all’Unione Europea schiaffoni su schiaffoni. Dai sondaggi risulta evidente che l’euroscetticismo è ai massimi un po’ ovunque, e gli esiti di tutti i referendum popolari lo confermano. Il messaggio è chiaro: la gente ne ha le tasche piene della burocratica strafottenza di Bruxelles. Già, peccato sia chiaro a tutti tranne che agli euroburocrati. Sapete come rispondono i capoccia dell’Ue all’ondata di indignazione? Trincerandosi ancora di più dietro ai loro privilegi, e aumentando oltre ogni limite immaginabile il deficit di democrazia che da sempre caratterizza le istituzioni comunitarie.

sabato 17 dicembre 2016

Bergoglio: udienza 15 dicembre, “non ho una risposta” alla morte dei bambini.

Abbiamo dovuto apprendere con raccapriccio, per bocca di Bergoglio nel corso dell'Udienza del 15 dicembre scorso con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che Dio è stato ingiusto, perché ha mandato a morte suo Figlio. Nel corso della stessa Udienza - rispondendo alla domanda di Valentina, infermiera di quell'ospedale, che gli ha chiesto “perché i bambini muoiono” - il Papa ha detto  : “Io non ho una risposta, credo sia bene che questa domanda rimanga aperta”.
Parlare del dolore e della morte implica anzitutto parlare del peccato originale. Significa spiegare che la colpa commessa da Adamo si è trasmessa all’umanità intera, e che questa colpa fu infinita perché infinito è Dio, offeso dal peccato dei progenitori. Parlare del dolore e della morte implica accettare che vi è una Giustizia divina che chiede riparazione, e che all’infinità Maestà di Dio offesa da Adamo doveva corrispondere un’infinita riparazione, possibile solo da parte di Colui che, essendo vero Dio e vero uomo, poteva compiere un sacrificio infinitamente riparatore a nome di ogni uomo. Non esprimere queste verità salienti della nostra Fede significa trarre in inganno gli interlocutori e quanti vogliono conoscere il senso della vita, della morte, del dolore e possono essere condotti ad accogliere la Redenzione, opera di Cristo Signore, di cui la Chiesa è sacramento e portatrice, nella Persona del Dio fattosi uomo, che l'ha istituita, la anima e la rende feconda con il Suo Spirito fino alla fine dei tempi.
Di seguito, pubblichiamo i punti salienti di uno scritto di Cesare Baronio.

I doveri irrinunciabili dei cardinali di Santa Romana Chiesa

Nel suo intervento alla Fondazione Lepanto, il 5 dicembre 2016, [dopo l'intervento di Mons. Athanasius Schneider. Vedi precedenti] il cardinale Raymond Leo Burke ha detto:
«Il peso sulle spalle di un cardinale è molto grande. Siamo il Senato del Papa e i suoi primi consiglieri e dobbiamo soprattutto servire il Papa, dicendogli la verità. Porre delle domande, come abbiamo fatto al Papa, è nella tradizione della Chiesa, proprio per evitare divisioni e confusione. Lo abbiamo fatto con sommo rispetto per l’Ufficio Petrino, senza mancare di reverenza alla persona del Papa. Ci sono tante domande, ma le cinque domande principali che abbiamo posto devono necessariamente avere una risposta, per la salvezza delle anime. Preghiamo ogni giorno per avere una risposta, fedele alla Tradizione, nella linea apostolica ininterrotta che rimanda a Nostro Signore Gesù Cristo».
Con queste parole il cardinale Burke ha ricordato l’importanza della missione dei cardinali, la più alta, nella Chiesa cattolica, dopo quella, suprema, del Sommo Pontefice. Essi sono infatti i principali collaboratori e consiglieri del Papa nel governo della Chiesa universale. La loro istituzione è antichissima, visto che già sotto il pontificato di Silvestro I (314-335) si trovano i termini di diaconi cardinales. Sembra che si debba a san Pier Damiani la definizione del Sacro Collegio come “Senato della Chiesa”, recepita dal Codice piano-benedettino del 1917 (can. 230). Il Sacro Collegio ha una personalità giuridica che gli attribuisce la triplice natura di organo coadiutore, organo supplente ed organo elettore del Sommo Pontefice.

venerdì 16 dicembre 2016

Col “perdono all’aborto”, El Papa autorizza la persecuzione dei medici obiettori

“Aborto, il perdono del Papa”, titola il Corriere. Ma che dico? Tutte le prime pagine dei giornali, tutte le aperture dei radio-giornali e delle tv sono per lui ed esultano con lui a grandi strilli: El Papa che ha depenalizzato l’aborto. Perché così l’hanno voluta intendere i media. “Il via libera all’aborto facile: tanto poi basta una bella confessione e tutto è a posto”. Lo ha tolto dai “valori non negoziabili”. Adesso, è negoziabile.

Ora, vi dico subito quale sarà l’effetto di questo ennesimo atto di infinita miserikordia, malvagia e furbissima, di El Bergoglio: la persecuzione dei medici obiettori. Corre già da mesi sui media una campagna strisciante contro di loro. Una campagna che si è valsa di falsità mediatiche evidenti, come quando a ottobre i giornali e tv strillarono che una donna era morta a Catania perché il medico si era rifiutato di estrarle il feto perché obiettore: “Finchè è vivo non faccio niente”, avrebbe detto ….Solo che l’indagine ha mostrato la completa infondatezza di questa circostanza. Pura invenzione di un gruppuscolo abortista e radicale locale.

Venerdì 16 dicembre. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla nostra Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che [trovate qui].

Altre notizie e avvisi su Riscossa Cristiana [qui].

Restiamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione, ricordandoci che sempre il Sacro Cuore di Gesù è offeso dal peccato, tanto frequente non solo in noi, ma in genere in una società che perfino nelle sue leggi ha tradito la Parola di Dio; rinnoviamo anche le preghiere affinché il Signore doni Santi Pastori alla Sua Chiesa.

Per la nostra formazione, leggiamo il racconto “Una luce che non si spegne”, di Giovannino Guareschi. Il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

giovedì 15 dicembre 2016

Francia: Cattolici ringiovaniti. In rito antico.

Leggiamo su Blondet & Friends.

“Aiuto, torna Gesù!”, titolava  giorni fa Libération, il quotidiano della gauche (editore Rotschild, naturalmente), sentinella sempre attenta ai possibili  disturbi dello status quo. Nessun pericolo in realtà: in Francia i cattolici sono, come sempre, il 5 per cento della popolazione, una minoranza assoluta. La novità è che hanno abbandonato i socialisti e la sinistra, di cui erano i satelliti obbedienti, ed hanno determinato la vittoria alle primarie di François Fillon.
Il candidato di centro destra, filorusso, ha dichiarato che “la famiglia deve essere al centro delle politiche pubbliche”; Hollande ha deliberatamente e sistematicamente smantellato le notevoli (ed efficaci) misure di sostegno alla natalità e alla famiglia: ridotta di un terzo  la durata del congedo maternità, sostanziale cancellazione di una maggiorazione di pensione per le donne che hanno allevato tre figli o più, rincaro delle mense scolastiche per famiglie numerose, tagli al sostegno all’affitto per tali famiglie, abbassamento del tetto per il quoziente familiare…”. Risultato: 19 mila nascite in meno nel 2015”, denuncia Ludovine de la Rochère.

mercoledì 14 dicembre 2016

Don Elia. Lettera aperta a J. M. B.

Chi entra per la porta è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori; e quando ha condotto fuori tutte le sue pecore cammina innanzi a loro e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei (Gv 10, 2-5).
Illustrissimo,

qualunque sia la Sua posizione reale davanti a Dio, sentiamo in coscienza il dovere di rivolgerci a Lei a motivo della posizione che occupa almeno agli occhi degli uomini. Non siamo certo estremisti ultratradizionalisti, come la stampa a Lei favorevole ama classificarci, bensì semplicemente cattolici provenienti dalle esperienze più diverse, ma accomunati dall’essere stati oggetto della misericordia divina e desiderosi unicamente di rimanere cattolici, onde non perdere il dono incommensurabile della vita eterna, che vogliamo meritare con l’aiuto della grazia.

Anche il Cardinale Cordes si schiera con i quattro Cardinali dei "Dubia"

Marco Tosatti su Stilum Curiae.  la voce del card. Paul Josef Cordes si unisce a quelle dei cardinali Pell e Sarah, a sostegno dei Dubia dei 4 Cardinali. Utile consultare i precedenti qui.

Il cardinale tedesco Paul Josef Cordes, già presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, ha preso posizione in difesa dei quattro cardinali che hanno sottoposto i loro “Dubia” al papa e al prefetto della fede in relazione all’esortazione apostolica Amoris Laetitia.

Come è noto, il problema riguarda l’ammissione dei divorziati risposati civilmente, il cui primo matrimonio non sia stato definito nullo, all’eucarestia.

martedì 13 dicembre 2016

Caserma Montello: italiani senza casa chiedono ospitalità, i frati li cacciano

Leggiamo su Imola oggi.

Milano Pd – Tre homeless, i cosìdetti senza casa, infreddoliti ma con il peccato originale di essere italiani hanno chiesto ospitalità alla caserma Montello, il resort dove dormono 300 clandestini, alloggiati a spese dei contribuenti.
Siamo a Milano, dove i fratelli di san Francesco gestiscono con i soldi pubblici l’ex caserma, ora hotel. Il funzionario della cooperativa, responsabile del residence per clandestini, ha aperto la porta a mezzanotte quando nella nebbia ha bussato qualcuno: ma una volta verificato che i tre senza casa, che chiedevano un letto, erano italiani, non li ha accettati
Fuori dalla hall. Fora di ball. Eppure è quasi Natale.

"La barca di Pietro è senza timone". Ventitré studiosi di cinque continenti rilanciano l'appello dei quattro cardinali al papa

L'aspetto interessante del breve scritto riportato da Magister, che si aggiunge ai precedenti (vedi indice) è che si incitano tutti i vescovi e cardinali ad appoggiare la richiesta di chiarimento avanzata dai quattro cardinali nonché a cominciare a prendere in considerazione la possibilità di una censura nei confronti del Papa, se dovesse continuare a tacere, venendo in tal modo meno al suo dovere, possibilità avanzata dal cardinale Burke come azione di tutti i cardinali nella forma di una ammonizione fraterna, sul tipo di quella di san Paolo a san Pietro (incidente di Antiochia).

DICHIARAZIONE DI SOSTEGNO AI "DUBIA" DEI QUATTRO CARDINALI

Come studiosi e pastori d’anime cattolici, desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine e il nostro pieno sostegno alla coraggiosa iniziativa dei quattro membri del collegio dei cardinali, le loro eminenze Walter Brandmüller, Raymond Leo Burke, Carlo Caffarra, Joachim Meisner.

Essi, come è ampiamente noto, hanno sottoposto formalmente quattro "dubia" a papa Francesco, richiedendogli di chiarire cinque punti fondamentali della dottrina cattolica e della disciplina sacramentale, il cui trattamento, nel capitolo VIII della recente esortazione apostolica "Amoris laetitia", sembra essere in conflitto con la Sacra Scrittura e/o con la Tradizione, e con gli insegnamenti dei precedenti documenti pontifici, in particolare l’enciclica "Veritatis splendor" e l’esortazione apostolica "Familiaris consortio" del papa san Giovanni Paolo II.

Il nuovo totalitarismo francese dal passo non troppo felpato

Stefano Fontana su Vita Nuova di Trieste.

Lunedì scorso 5 dicembre alcuni dimostranti hanno stazionato per protesta davanti all’ambasciata francese a Milano, esponendo dei cartelli. Nessuno ne ha parlato, ma la foto che pubblichiamo ha immortalato i coraggiosi.

I cartelli dicevano: «Francia – aborto – approvata legge che vieta di difendere la vita su internet – che vergogna! – stop dittatura e nuovo nazismo abortista». I dimostranti si riferivano alla legge appena approvata dalla Camera della Repubblica Francese che oscura i siti internet che fanno da consulenza e sostegno alle donne sull’aborto. In altre parole, in Francia è vietato per legge aiutare le donne in difficoltà a conservare in vita il proprio bambino. In altre parole, in Francia lo Stato impone il dovere di fare abortire.

lunedì 12 dicembre 2016

Crionica, resurrezione dei corpi e immortalità dell'anima

Ho letto un lungo e dettagliato articolo sulla crionica, cioè sulla preservazione di corpi umani a bassissime temperature (196 gradi sotto zero), in attesa che future conoscenze scientifiche permettano di "scongelarli", riportarli in vita, curarli adeguatamente. La realtà, come al solito, è leggermente diversa dalla fiction.

Il primo a "provarla" è stato tal James Bedford, legalmente morto di cancro mezzo secolo fa, nel 1967 (a norma di legge il trattamento può essere fatto solo su persone "legalmente morte"), e da allora è immerso in nell'azoto liquido.

Attualmente risultano "crionizzate" oltre 300 persone, mentre molte altre viventi si sono prenotate per lo stesso trattamento. Esistono infatti diverse aziende (le principali sono tre americane e una russa) che per cifre abbordabili (200mila dollari, cioè il costo di un appartamentino; si può risparmiare la metà crionizzando solo la testa) interverranno al momento della morte - o possibilmente in prossimità della morte - per tentare la crionizzazione e la conservazione del corpo in attesa della Scienza del Futuro.

Byzanteens e filortodossi: a state of mind. Qualche notarella alle convizioni dei più giovani e ganzi

di (Moreana) - (su RadioSpada)

Ai nostri tempi ci sono molte battaglie, ma poche preghiere’ (un sacerdote prima del Concilio Vaticano II)

Una delle piaghe del cattolicesimo militante, almeno per quanto riguarda le convinzioni soggettive dei singoli aderenti è il filortodossismo. Di cosa si tratta?
Esso è quell’atteggiamento per il quale, sovente in foro interno, si subisce il fascino emanato dalle Chiese Ortodosse (che, in realtà, sono scismatiche, ma si ritengono nella ‘retta opinione’ < ortodossia). La bellezza delle liturgie, dei paramenti, la tenacia con cui gli orientali affrontano l’avanzare del modernismo teologico – pur limitatamente conto tenuto degli occhiolini fatti all’ecumenismo – e degli esiti più beceri dell’era contemporanea produce in alcuni un acuto sentimento di sconfitta e di poca fiducia nei confronti della Chiesa Cattolica. Costoro si lasciano a poco a poco convincere dal fatto che vi sia stata una translatio religionis da Roma a Mosca – anche se, in realtà il mondo scismatico è multipolare e formato da comunità autocefale che, per lo più riconoscono un primato d’onore al patriarcato di Costantinopoli – e che, in conseguenza, di ciò la Chiesa Cattolica sia ormai in rotta verso un lento, ma inesorabile declino (sindrome da cui fu colpita anche la stessa Cristina Campo, profetessa del tradizionalismo…).

domenica 11 dicembre 2016

Amoris confusio. Due grandi studiosi laici chiedono al Papa di rinnegare otto errori.

Marco Tosatti su Stilum Curiae.
Buona Domenica in Corde Matris!

Dopo i cinque “Dubia”, adesso arrivano gli otto “Errori”. Altri due illustri studiosi cattolici hanno chiesto al Pontefice di esprimersi, e bloccare quello che definiscono un “abuso” dell’Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica emanata dopo i due Sinodi sulla famiglia. E’ un’ulteriore presa di posizione di personalità di riguardo del mondo cattolico, dopo la Supplica Filiale, la lettera di decine di teologi, sacerdoti e vescovi, la richiesta di chiarire i “Dubia” avanzata dai quattro cardinali e la recente lettera di venti esponenti cattolici.

E’ evidente, con buona pace dei superzelanti chiusi a riccio intorno al Pontefice, che il problema dell’Amoris Laetitia non è liquidabile con qualche definizione di rigidità, o di conservatorismo farisaico; ma è una questione che lacera coscienza e logica di molti fedeli cattolici senza etichette particolari.

sabato 10 dicembre 2016

Tre postille all'intervista del 17 novembre 2016

Paolo Pasqualucci: Tre postille all’intervista rilasciata da Papa Francesco a l’Avvenire, il 17 novembre 2016

La prima riguarda le oscurità riscontrabili nella sua menzione dell’accordo con i luterani (tradottosi nella famosa Dichiarazione comune sulla Giustificazione). La seconda, la sua replica ai critici della Amoris Laetitia in nome di un concetto esistenziale di “vita”, giustificante una “misericordia” che sembra perdonare, in certi pur gravi casi, addirittura senza presupporre pentimento e conversione a Cristo. La terza, i suoi richiami all’insegnamento del Concilio Vaticano II per difendersi dall’accusa di “protestantizzare il cattolicesimo”, nella quale si dimostra come in certi testi del Concilio Vaticano II sia penetrata un’interpretazione di Gv 17, 21-23 che si presta all’equivoco ecumenismo oggi dominante1.
1. Una frase piuttosto oscura sulla “Grazia necessaria” alla Giustificazione
Dopo aver ricordato che il dialogo con i luterani dura da cinquant’anni, il Papa, in una delle sue risposte, ha ribadito che esso ha “dato i suoi frutti con la Dichiarazione comune, firmata nel 1999, sulla dottrina della Giustificazione, cioè su come Cristo ci rende giusti salvandoci con la sua Grazia necessaria, cioè il punto da cui erano partite le riflesprio [refuso per: riflessioni] di Lutero. Quindi, ritornare all’essenziale della fede per riscoprire la natura di ciò che unisce”.

Quale libertà per le figlie di Francia?

Leggiamo su L'Occidentale gli effetti della profonda crisi che investe l'Occidente cristiano. Ma ci sono luoghi in cui gli anticorpi funzionano. Interessante quanto si legge a questo link: Paese ungherese vieta moschee, muezzin e veli: "Difendiamo le nostre tradizioni" - Il consiglio municipale di Asotthalom, sul confine con la Serbia, ha adottato le misure per proteggersi dalle imposizioni Ue sulla distribuzione dei clandestini

A Tolone, nel sud della Francia, due famiglie che percorrevano una pista ciclabile sono state insultate da una banda di una decina di "ragazzi" – così li ha chiamati la stampa francese pur di non scrivere che si trattava di musulmani. Per il procuratore locale i jeunes hanno gridato alle donne "Puttane!" e "Spogliatevi!". Quando i mariti hanno protestato, i giovani si sono fatti avanti ed è scoppiata una rissa: uno dei malcapitati è stato trovato privo di sensi a terra e con fratture multiple facciali. Qualcuno più stupido di altri ha spiegato che il movente (movente?!) fosse nel fatto che le donne indossavano dei pantaloncini. E poco importa se poi si è scoperto che la cosa non era vera, dal momento che le malcapitate indossavano dei leggings.

venerdì 9 dicembre 2016

Il papa , l'informazione, le feci e materiali affini

Dal blog di Marco Tosatti.
Contentatevi di questo copia-incolla dal cellulare, insieme ai miei pensieri più affettuosi per ognuno di voi e la gratitudine e la gioia per la vostra vicinanza della quale non dubitavo e che molto mi sta confortando. Ovviamente non riesco a seguire ma ho approfittato di questo momento di tregua. Dovrò stare in osservazione qualche altro giorno e fare altri accertamenti. Questo servirá come test per vedere come reagisce il monitor a cui sono attaccata. Un abbraccione e Laudetur Jesus Christus! Non riesco proprio a dirvi di più.
Ora riesco a inserire il mio commento: il monitor ha reagito bene :). Dunque anch'io avevo letto questa frase nell'originale diversi giorni fa e, un po' per non star lì a sottolineare ogni virgola, un po' perché c'erano argomenti più pressanti, avevo sorvolato con un briciolo di imbarazzo. Ma ero più che sconcertata e dispiaciuta per l'evidente senso neppure tanto recondito della frase che, nella più benevola delle ipotesi è di cattivo gusto. Per questo ho approfittato della puntuale ed elegante sottolineatura di Tosatti.
Ancora un abbraccio a tutti e alla prossima.
Ringrazio E.P. perché si preoccupa, intanto, di aggiornare i commenti e sono sicura anche che troverà argomenti da proporvi.
Laudetur Jesus Christus!

Ho aspettato in paio di giorni a scrivere; in primo luogo perché c’era materia più pressante, nel mio minuscolo carnet di notizie, e poi perché provavo disagio. Provavo disagio per il Pontefice, anche se sono sicuro che aveva le migliori intenzioni del mondo; però si sa che fine spesso fanno le buone intenzioni.

Citazioni. Attenzione ai luoghi comuni contro la civiltà cristiana

Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l’essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillargli l’imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla riforma sino ad oggi, ce l’hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzato nell’autocritica masochista, per neutralizzare la critica di ciò che ha preso il vostro posto. Femministe, omosessuali, terzomondiali e terzomondisti, pacifisti, esponenti di tutte le minoranze, contestatori e scontenti di ogni risma, scienziati, umanisti, filosofi, ecologisti, animalisti, moralisti laici: da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c’è problema o errore o sofferenza nella storia che non vi siano stati addebitati. E voi, così spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro manforte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se qualcosa di vero c’è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre. Ma poi: perché non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?
Léo Moulin (citato in Vittorio Messori, Pensare la storia. Una lettura cattolica dell'avventura umana, San Paolo 1992; citato in Giovanni Cantoni, Luce del Medioevo: Regine Pernoud, Meeting di Rimini, 22 agosto 2000)

giovedì 8 dicembre 2016

Profezia di San Francesco sulla tribolazione della Chiesa futura

Poco prima della sua morte, radunati i confratelli, li avvertì delle future tribolazioni dicendo: Andate avanti con coraggio e trovare conforto e sostegno nel Signore. Si affretteranno a venire incontro gravi tempi di tribolazione e di afflizione nei quali dilagheranno oscurità e pericoli sia materialmente che spiritualmente, la carità di molti si raffredderà, e sovrabbonderà l’iniquità dei malvagi. Sarà slegata più dell’ordinario la potenza dei demoni, sarà deturpata la purezza immacolata del nostro culto e di quello di altri, fino al punto che pochissimi fra i cristiani obbediranno al vero Sommo Pontefice e alla Chiesa romana: un tale, non eletto canonicamente, elevato al Papato nel momento della sua tribolazione, macchinerà di consegnare a molti la morte del suo delirio. Allora si moltiplicheranno gli scandali, la nostra Religione si dividerà, molti saranno da altri del tutto fiaccati tanto che non si opporranno ma si accorderanno con lo sviamento. Saranno le opinioni e gli scismi tanti e tanti nel popolo e nei religiosi e fra gli ecclesiastici che se non fossero abbreviati quei giorni secondo la parola del Vangelo indurrebbero in errore (se fosse possibile) anche gli eletti, se non che essi saranno guidati in così terribile tempesta dall’immensa misericordia di Dio. La nostra Regola e la nostra vita allora saranno da certuni violentissimamente attaccate. Piomberanno addosso tentazioni potenti. Coloro che allora resisteranno nella prova riceveranno la corona della vita. Guai invece a coloro che diventeranno tiepidi sentendosi sicuri nella sola speranza della religione, non resisteranno con costanza alle tentazioni permesse per provare gli eletti. Quelli che ferventi di carità con vero spirito e zelo per la verità staranno attaccati all’amor di Dio, subiranno persecuzioni e punizioni come fossero disobbedienti e scismatici. 
Infatti coloro che li perseguitano mossi da spiriti maligni diranno essere un grande omaggio a Dio annientare e togliere dalla terra uomini tanto nocivi. Allora tuttavia sarà il Signore sarà rifugio per gli afflitti e salverà coloro che spereranno in Lui. E per conformarsi al loro capo si comporteranno con fede e sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, e non volendo accordarsi con la falsità e la perfidia non temeranno in nessun modo la morte. La verità allora sarà da alcuni predicatori seppellita nel silenzio, da altri si negherà col disprezzo. La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano e per questa ragione il Signore Gesù Cristo lascerà a loro non un degno pastore ma uno sterminatore.