Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 28 febbraio 2018

Scene di ordinaria follia

Questa la cronaca: "Vigliacchi, mi fate schifo, dovete morire". Scene di ordinaria follia da una manifestazione anti-fascista. Ma sapete chi è la donna ripresa a Torino dalle telecamere di Matrix mentre insulta i poliziotti? Una professoressa. Era tra gli antagonisti scesi in piazza per protestare contro il comizio di CasaPound e che "democraticamente" hanno sfogato la loro rabbia contro le forze dell'ordine. "Ho detto quelle parole perché loro stanno proteggendo i fascisti - ha ribadito la donna ai microfoni dell'inviato di Nicola Porro - e perché un giorno potrei trovarmi fucile in mano a combattere contro questi individui". Roba folle. Ma d'altronde dalla bocca della civilissima professoressa erano uscite contro i poliziotti bestialità come "Mezza cartuccia del cazzo..." e "Vergognati, schifoso". Durante quelle proteste, un poliziotto era rimasto seriamente ferito dall'esplosione di una bomba-carta secondo gli inquirenti "costruita per uccidere".

Il miracolo eucaristico di Arquata del Tronto - Don Curzio Nitoglia

Ne abbiamo parlato qui.

Il miracolo eucaristico di Arquata del Tronto

Adeamus cum fiducia ad Tronum Gratiae!

Arquata del Tronto (provincia di Ascoli Piceno) è un paesino di circa 1.600 abitanti, che s’inerpica a quasi 800 metri sul livello del mare. Il terremoto di circa 2 anni fa lo ha distrutto pressoché  interamente.
Dopo il terremoto i soccorritori hanno trovato sotto una chiesa crollata un tabernacolo intonso, che è stato riposto dai Carabinieri in un magazzino  affinché non andasse perduto.
Qualche giorno fa (dopo oltre un anno e mezzo dal terremoto) i Carabinieri hanno riconsegnato il tabernacolo (che era rimasto chiuso a chiave) al Parroco, il quale dopo averlo aperto ha trovato la pisside ancora chiusa con circa 40 ostie completamente intatte, senza nessuna traccia di muffa o di invecchiamento delle Sacre Specie. Il Parroco, colpito, ha mostrato il fenomeno, che si può definire miracoloso, al Vescovo di Ascoli Piceno (monsignor Giovanni D’Ercole) profondamente commosso.

I miracoli eucaristici (anche con le ostie consacrate nella Nuova Messa) avvengono ancora e ci confermano

Cardinal Zen: "Questo accordo è una resa, una svendita, un suicidio"

Riprendiamo da Settimo Cielo il nuovo intervento del cardinale Giuseppe Zen Zekiun, vescovo emerito di Hong Kong. I precedenti quiqui - qui - qui - qui - qui.

Ancora sui negoziati Sino/Vaticani

Un sacerdote della Cina continentale ha condiviso le sue personali opinioni con dei laici, a proposito delle polemiche provocate dai negoziati tra Cina e Vaticano. Alcuni di essi mi hanno espresso il loro disagio e la loro perplessità. Visto che sono più vecchio di molti fedeli, sento il dovere di esprimere le mie posizioni; anche perché credo di avere il diritto di potermi difendere, viste le tante accuse di cui sono fatto segno.

Don Geng Zhanhe non vale più di me, per il titolo di cui si fregia di sacerdote "del Continente". È vero che ho lasciato il Continente prima della “liberazione” [comunista del 1949], ma le mie esperienze con le Chiese e le autorità governative del Continente accumulate tra 1989 e 1996 sono non meno ricche delle sue. Anche lui possiede delle conoscenze del mondo occidentale grazie a molti anni di studio, perciò possiamo discutere alla pari.

martedì 27 febbraio 2018

I cattolici in vista del 4 marzo. Oltre alla preghiera, l'azione.

Vergogna dissacratoria: solo una delle tante, purtroppo...
Matteo Salvini, davanti a migliaia di persone in Piazza Duomo, giura fedeltà al Vangelo e impugna un Santo Rosario. L’Arcivescovo di Milano protesta, mentre le Chiese sono aperte ai comizi del PD e di Emma Bonino, alla quale Berlusconi propone un accordo post-elettorale.
L'immagine a lato dimostra il riprovevole permissivismo dei parroci, doppiamente dissacratorio, sia per l'uso profano dello spazio sacro che per il fatto di ospitare forze nemiche della Chiesa, quella vera, e ampiamente responsabili delle attuali derive.
Non siamo più nel tempo delle mezze misure. I cattolici non possono desistere dal voto perché significherebbe appoggiare gli schieramenti che con diverse sfaccettature, ma con la stessa vis antidemocratica travestita da antifascismo, sono i servi sciocchi dei poteri forti e non si curano della crisi antropologica, economica, morale e spirituale di questo Paese colonizzato, invaso e a rischio islamizzazione insieme al resto dell'Europa, già cristiana. 
A questo punto diventa vitale che Giorgia Meloni e Matteo Salvini surclassino lo stesso Berlusconi che rappresenta un ibrido grottesco tra il liberismo selvaggio e il clientelismo degradante.
Piccola chiosa per l'ipersensibilità di alcuni: Salvini non ha giurato sul vangelo, ma ha promesso sotto giuramento al popolo italiano che attuerà e promuoverà la costituzione seguendo le linee guida del  Vangelo. (Maria Guarini)


Attenzione:
Quando voterete sulla vostra scheda ci sarà un codice alfanumerico che dovrete far staccare al Presidente di seggio. Se mettete la scheda nelle urne senza che sia staccato il codice, può essere annullata!

Roma Life Forum - 17-18 maggio 2018

I prossimi
17-18 maggio si terrà a Roma l'annuale Rome Life Forum su Vera e falsa coscienza.
Il convegno internazionale che precede la Marcia per la Vita del 19 maggio, si svolgerà alla Pontificia Accademia S. Tommaso d'Aquino (Angelicum).

Intervista con l'Abate Folsom OSB sulla bellezza del Rito Romano

Quest'intervista è stata realizzata di persona durante un ritiro predicato da Padre Cassian a Chicago per le oblate americane del monastero benedettino di Norcia. Padre Cassian ha generosamente concesso all'autore di pubblicare una trascrizione dell'intervista

Julian Kwasniekski: Lei aveva l'intenzione di diventare monaco in gioventù?
Padre Cassian: Beh, non esattamente. Io in gioventù volevo diventare un prete. Ma non avevo mai sentito parlare del monachesimo, finché ero al collegio.
JK: Davvero?
PC: Io non avevo mai saputo che esistessero. Così, questo è stato un dono di Dio.
JK: Allora, quale fu la sua prima esperienza monastica? Come ha scoperto il monachesimo?
PC: Ero matricola all'Università dell'Indiana, che dista solo due ore da St. Meinrad. C'erano due monaci da St. Meinrad che quell'anno studiavano all'università. E così li ho incontrati alla Messa quotidiana: questo fu il mio primo contatto con dei monaci. Allora, in seguito, mi sono recato a St. Meinrad con qualche altro amico, per una sorta di gita, tutto qui. C'era certamente l'azione di Dio in ciò; è stato amore a prima vista, ne fui attratto immediatamente. Stavo già pensando di cambiare il mio indirizzo e una serie di altre cose del genere, ed ero interessato ancora una volta a recarmi in seminario. Da quando St. Meinrad aprì un seminario, mi trasferii dall'Università dell'Indiana al collegio del seminario a St. Meinrad durante il mio secondo anno. Ho vissuto circondato da monaci...

lunedì 26 febbraio 2018

Bergamo 1 marzo - Conferenza: "Generazione fiocco di neve?"

Segnalazione del Comitato Summorum Pontificum di Bergamo:

Giovedì 1 marzo 2018, ore 20:45
Convento dei Frati Minori Cappuccini
(Bergamo - via dei Cappuccini, 8/A)

GENERAZIONE FIOCCO DI NEVE?
La generazione Snowflakes
Conferenza del dott. Roberto Marchesini,
psicologo e psicoterapeuta 

La parola più usata per descrivere l’ora presente è forse «crisi». Crisi economica, che dura ormai da quasi un decennio; crisi geopolitica, per la quale è sempre più difficile prevedere l’esito finale; crisi sociale, per cui vivere diventa sempre più difficile. Ma accanto a queste crisi, e forse all’origine di esse, c’è la crisi morale.
Non è solo una «crisi dei valori», come spesso si legge: l’edonista uomo occidentale contemporaneo sembra vivere in un vuoto morale. È libero di vivere secondo il proprio gusto, ma di questa libertà non sa che farsene. Avuto il suo piatto di lenticchie (l’ultimo modello di smartphone, lo status symbol del momento), si guarda intorno smarrito e angosciato. C’è altro, nella vita? Può aspirare a qualcosa di meglio?
Come scriveva Goethe, «vivere secondo il proprio gusto è da plebeo; l’animo nobile aspira a un ordine e a una legge».
Per tutti gli uomini che aspirano a un ordine e ad una legge, Roberto Marchesini propone questo Codice cavalleresco per l’uomo del terzo millennio. Per pochi fortunati, per un manipolo di fratelli.

In parrocchia: una strana festa delle famiglie

La sagra dell'assurdo: La famiglia, per una parrocchia cattolica (?) di Roma, avente Bergoglio come Vescovo diocesano, sarebbe oltre al modello tradizionale e noioso (uomo+donna+prole), anche uomo (o donna) + prole, due uomini (o due donne) + prole, due uomini senza prole, due donne senza prole, e perfino al cuore dell’immagine la famiglia poligamica e poliamorosa: 2 uomini 2 donne e 3 bambini! Wuau!
La parrocchia di san Gelasio I a Roma, nella zona Ponte Mammolo-Rebibbia, organizza per il prossimo 11 marzo, quanto di più bello e proficuo ci si potrebbe attendere da una parrocchia: una festa “delle famiglie”.
Si poteva usare il singolare “famiglia” perché certi singolari, come il popolo la Chiesa o la società, contengono concettualmente un plurale come significato. Come quando i cattolici militanti organizzano il family day e non il families day.

Ma qui il plurale era voluto e necessario. Infatti accanto al titolo “Domenica 11 marzo 2018 - Domenica delle famiglie”, appare sul sito della parrocchia stessa (sangelasio.it) un disegnetto, al limite della blasfemia, e in tutto opposto al concetto cattolico, biblico e perfino costituzionale di famiglia.

Dove Gesù dice Bianco, Ratzinger dice Nero - Enrico Maria Radaelli

Enrico Maria Radaelli, nell' importante saggio Al cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo edizioni Pro Manuscripto Aurea Domus, mostra con carità e rispetto i numerosi aspetti perniciosi in quanto contrari al dogma cattolico degli insegnamenti di Joseph Ratzinger, esposti in un suo celebre libro del 1968, quand’era professore di Teologia a Tubinga e ancor oggi vero e unico paradigma del suo pensiero, Introduzione al cristianesimo, venduto da cinquant’anni in tutto il mondo, mai smentito, anzi confermato nel 2000 da un nuovo Saggio introduttivo vergato dal suo stesso Autore, all’epoca Prefetto della sacra Congregazione per la dottrina della fede.
Il Prof Radaelli dice di aver inviato al Prefetto della Casa Pontificia, Segretario particolare di Ratzinger, una seconda lettera per tentare di farli avere una copia del libro, per arrivare a lui prima che sia troppo tardi: dunque si ricreda, ci ripensi, e, abbracciato finalmente il credere Deum, possa presentarsi ai Sacri Cancelli con la veste bianca richiesta per passarli.
Con le notazioni che seguono l'Autore intende proporre un esergo,  un "fuori opera", che sottolinea in maniera acuta e calibrata i punti salienti delle questioni teologiche e filosofiche che occupano l'intero volume, del quale abbiamo presentato qui la recensione di Antonio Livi.

Dove Gesù dice Bianco, Ratzinger dice Nero.
di Enrico Maria Radaelli

1. PREMESSA. DIO (IN SAN PAOLO, GAL 1,8) STABILISCE:
SOLO CIÒ CHE VIENE DA DIO È “SPIRITO”.
TUTTO CIÒ CHE INVECE VIENE DALL’UOMO È “CARNE”.

Tutti noi conosciamo le parole con cui san Paolo mette in guardia gli errabondi cristiani della Galizia (i celebri Gàlati) dall’accogliere una dottrina diversa da quella da lui insegnata: « Se anche noi stessi, o un Angelo del Cielo, venisse ad annunciarvi un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato noi, sia egli anàtema » (Gal 1,8).

domenica 25 febbraio 2018

Appello 4 marzo per l'Italia. Adesioni

In questa pagina elenchiamo qualche informazione sugli orari che alcune comunità locali ci hanno segnalato. L’elenco non è completo, perché la segnalazione è facoltativa: se dunque non trovate quello che vi serve siete pregati di informarvi autonomamente presso la vostra chiesa, comunità, associazione, gruppo di preghiera, ecc…

Le comunità che desiderano essere menzionate nell’elenco sottostante possono scrivere a contatto@rosarioperlitalia.net, comunicando il nome e l’indirizzo della chiesa o del luogo dove avverrà la recita del Rosario e le date con gli orari.

Vi ricordiamo l'Appello qui - qui il Sito dedicato.

  • Abbazia di Santo Stefano
    Piazza di Santo Stefano, 2 – 16121 Genova
    venerdì 2 marzo ore 21.00 – sabato 3 marzo h 21.00 – domenica 4 marzo ore 09.00
  • Cappella S. Maria Assunta, Suore Battistine
    viale Giulio Cesare 108 – 00192 Roma – tel. 063720658
    venerdì 2, sabato 3, domenica 4 marzo h 17:45 – segue celebrazione Vespri e S. Messa.
  • Chiesa Sacro Cuore (Chiesa dei Sacconi)
    Via Filippo Corridoni 10 – 62029 Tolentino (MC)

    venerdì 2 marzo ore 20:30

Il giudice cita papa Francesco per giustificare la fine della vita del bambino contro il desiderio dei genitori

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews 23 febbraio, apprendiamo che Il giudice Hayden, che ha accolto la richiesta dell’ospedale di staccare il respiratore al piccolo Alfie, per lasciarlo morire poiché affetto da rarissima malattia, nella sua sentenza, ha citato la lettera scritta dal papa a mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita il 7 novembre scorso, a margine di un convegno internazionale, il Meeting Regionale Europeo della “World Medical Association”, tenutosi in Vaticano proprio sul fine vita il 16 e 17 novembre 2017. E ora, il bimbo forse sarà lasciato morire  (come già accaduto al piccolo Charlie) ma con una motivazione che è il risultato diretto di parole del papa, il quale non dovrebbe permettere che si usino le sue parole con tanta malizia.

Un giudice in Gran Bretagna ha giustificato la sua decisione di staccare il ventilatore ad un bambino, contro la volontà dei suoi genitori cattolici, citando un recente discorso controverso tenuto da Papa Francesco. 
I genitori di Alfie Evans, un bambino di 21 mesi con una misteriosa malattia, il 20 febbraio scorso hanno ricevuto un colpo devastante dall'alta corte quando il giudice Anthony Hayden ha stabilito che il ventilatore del bambino deve essere spento. Kate James, 20 anni, e Tom Evans, 21 anni, dal giugno 2017 stanno lottando nei confronti dell'ospedale pediatrico Alder Hey a Liverpool. 
Dopo essere stato ricoverato in ospedale nel dicembre 2016, le condizioni del piccolo Alfie hanno iniziato a peggiorare e l'ospedale ha iniziato a fare pressione sui genitori per rimuovere il loro bambino dal supporto vitale.
Il giudice ha riconosciuto la fede cattolica dei genitori di Alfie, e a tal proposito ha detto che “è importante che queste credenze siano considerate nell’ampia gamma di fattori rilevanti” in relazione agli “interessi superiori” di Alfie. Il giudice Hayden ha poi citato la lettera aperta di papa Francesco del novembre 2017 alla Pontificia accademia per la vita come giustificazione per la rimozione forzata del sostegno vitale di Alfie. Egli ha detto:

I media mainstream stanno aiutando Erdogan

Ho avuto occasione di incontrare Souad Sbai e conoscere il suo impegno. Lotta da laica; ma val la pena ascoltarla: è di cultura araba e, oltre che per l'emancipazione femminile in quel contesto misogino, si batte anche per la libertà religiosa. Vedi precedenti contributi della leghista marocchina: «Moschea a Firenze su terreni della Curia: come farsi male» [qui]; «Capodanno a Berlino. Gabbie per proteggere le donne dai profughi» [qui]; «Vi spiego perché le vostre figlie avranno il velo» [qui].

Erdogan invade la Siria per schiacciare i curdi, bombarda Afrin, fa una strage. Ma ecco che in suo aiuto arriva: la contraerea mediatica. I media maistream sembrano infatti impegnati a parlare solo di Ghouta, dove i cattivi, chi bombarda, sono Assad e la Russia. Ed Erdogan va avanti indisturbato.
In una nota saga cinematografica si avverte di non sottovalutare mai il potere del Lato Oscuro. Quando si vede all'opera la grancassa mediatica del mainstream nazionale e internazionale su determinate vicende torna in mente quella citazione, avvertendo chi legge o vede di non sottovalutare mai la potenza del pensiero unico.

Perché ancora una volta, come in Iraq, Egitto, Libia e mille altre il potere della coartazione delle menti ad una verità manipolata prende forma insieme alle bombe che cadono sui curdi e sui siriani, ad Afrin come Ghouta, sobborgo di Damasco. Funziona così, in poche parole; la Turchia di Erdogan non ha mai fatto mistero di voler estirpare i curdi con ogni mezzo e con ogni probabilità durante le prime fasi della guerra siriana qualcuno gli promette che sarà così. Allora cambia atteggiamento e smette (alla luce del sole) di finanziare e sostenere gli pseudo-ribelli siriani che altro non sono se non terroristi jihadisti al soldo dei fratelli musulmani. Assad vince sostanzialmente la guerra ma il problema curdo rimane e per Ankara le promesse si mantengono. La situazione cambia ma il Qatar rimane sulla sua posizione, nel frattempo spalleggiato da Teheran. Ankara allora, fiutando che la questione si mette male prende l'iniziativa e con una facilità sconcertante attacca l'enclave curda di Afrin scatenando la reazione di Assad e di Putin, che da tempo hanno intuito la mossa. Milizie governative siriane entrano nell'enclave e la Turchia inizia a bombardare, uccidendo centinaia di civili, fra cui un numero imprecisato di bambini.

sabato 24 febbraio 2018

I cattolici polacchi difendono l'insegnamento di Cristo! Hanno già firmato oltre 130.000 persone

Apprendiamo da un sito polacco dell'iniziativa Polonia Semper fidelis. Un'altra fonte qui. Ricordavamo un la chiara pronuncia dei vescovi qui, ma non sono state ancora diramate le linee-guida.

Oltre 100.000 laici cattolici hanno chiesto ai vescovi polacchi di confermare l'insegnamento della Chiesa sul matrimonio. La campagna di Polonia Semper Fidelis è un'iniziativa completamente unica, estremamente necessaria in un'epoca di immenso caos nella Chiesa.
Una situazione che non ha precedenti in Polonia, dove i parrocchiani chiedono ai loro sacerdoti la conferma dell'attuale insegnamento. Cosa li ha spinti a questo? Certamente la confusione causata dall'interpretazione dell'esortazione apostolica Amoris Laetitia, contraria alle parole di Cristo. Secondo molti vescovi di vari paesi, il documento papale mostra che si può ricevere la Santa Comunione, anche se divorziati risposati.
I cattolici polacchi non volevano aspettare pigramente la tanto attesa posizione dei nostri vescovi in ​​merito, ma piuttosto sostenerli nelle decisioni che possono sembrare difficili. Nessun episcopato europeo - o occidentale - ha ancora pubblicato un documento in cui le interpretazioni di Amoris Laetitia, che lo stesso Santo Padre sostiene, sono state negate. E queste interpretazioni rovesciano l'insegnamento secolare, confermato, ad esempio, da San Giovanni Paolo II. [...] Ciò che i vescovi polacchi stanno facendo al riguardo può avere un grande significato non solo per la Chiesa polacca, ma anche per l'intera Chiesa universale. Per il futuro del mondo. Li attende la grande gratitudine dei fedeli polacchi e della grande maggioranza dei cattolici di altri paesi e, soprattutto, la ricompensa in Paradiso.

I vescovi tedeschi ammettono alla Comunione i protestanti 'in alcuni casi'

La Chiesa Cattolica esclude la possibilità di intercomunione, cioè la compartecipazione alla celebrazione e alla  comunione eucaristica tra cristiani di diverse confessioni [ciò nonostante vedi recenti sviluppi qui - quiqui]. Ora la Conferenza Episcopale Tedesca ha introdotto una novità - ritorna il ricorso  alle decisioni individuali inaugurato da Amoris laetitia -  che non ha raccolto unanimità nell'ambito della  stessa Conferenza episcopale di Germania. Ne parla il card. Marx, componente del C9, la commissione dei più stretti collaboratori del papa. Ne dà notizia un articolo di Edward Pentin sul National Catholic Register, che riportiamo di seguito nella nostra traduzione.

I vescovi tedeschi hanno votato “a stragrande maggioranza” a favore della realizzazione di una “guida” per i coniugi protestanti ammessi a ricevere la Santa Comunione a determinate condizioni.
Nella consultazione di primavera ad Ingolstadt, la Conferenza Episcopale Tedesca ha convenuto che un partner protestante di un coniuge cattolico può ricevere l’Eucaristia dopo aver effettuato un “serio esame” di coscienza con un sacerdote o con un’altra persona con responsabilità pastorali, dopo aver “affermato la fede della Chiesa cattolica e aver “desiderato di porre fine a “gravi disagi spirituali” ed abbia un “grande desiderio di soddisfare la brama per l’Eucaristia”.

Il ruolo personale del Papa nel nuovo scandalo finanziario del Vaticano

LifeSiteNews ha ottenuto documenti trapelati da The Papal Foundation, una organizzazione di carità statunitense, che mostrano come la scorsa estate papa Francesco abbia chiesto personalmente una donazione di 25 milioni di dollari per il romano Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI), un ospedale dermatologico piagato dalla corruzione. [Una storia, afferma LifeSiteNews, che ha messo in discussione la reputazione mondiale di Francesco come "il papa dei poveri"].
La Fondazione fu istituita dai Cattolici americani per aiutare i papi a sostenere i poveri nelle nazioni in via di sviluppo. I laici sono diventati membri della Fondazione impegnandosi a donare almeno 1 milione di dollari in dieci anni. La fondazione è cresciuta per oltre 215 milioni di dollari.
La richiesta di Francesco è stata di oltre 100 volte la più grande donazione di sempre effettuata dalla Fondazione.
Nel maggio 2017, La Repubblica – l'unico quotidiano che Francesco dice di leggere – ha riferito di sentenze giudiziarie che coinvolgono membri del consiglio di amministrazione dell'IDI con 24 incriminazioni dettagliate, che hanno portato a una dozzina di condanne, alcune delle quali di oltre tre anni di carcere per peculato.
Senza una chiara spiegazione di come sarebbe stata usata la donazione, il cardinale Wuerl ha autorizzato personalmente il pagamento di 12 milioni di dollari in due tranche separate e ha opposto il veto ad ogni protesta del consiglio di amministrazione e dei membri della Fondazione.
Ciò ha portato alle dimissioni del presidente del comitato di controllo della Fondazione il 6 gennaio. Nelle sue dimissioni, questi ha sottolineato che, riguardo alla richiesta di donazione, "non c'è stata la dovuta professionalità, ma solo un mare di sciocchezze." - [Fonte]

Guareschi e il '48. I cattolici e il 2018 - Cristiano Lugli

Pubblico volentieri l'articolo del nostro carissimo amico Cristiano Lugli, che trovate di seguito, perché il momento è serio e grave e sia come credenti che come cittadini lo stiamo vivendo nella preghiera ma anche nell'azione secondo le possibilità di ognuno. Ed è bene dar voce alle varie riflessioni e posizioni che circolano nel nostro ambito. In ogni caso, viste le sue conclusioni, mi permetto di inserire anche la mia posizione per bilanciarle. Infatti, poiché ormai la data del voto è imminente, colgo l'occasione per dire la mia. È ovvio che chiunque legge è e resta libero di valutare e decidere a sua volta.
Parto da quel che ho appena detto, in una recente discussione, ad amici che perorano la scelta del PDF, e cioè che personalmente mi viene spontaneo esprimere solidarietà ad una persona, come Adinolfi, che riceve molti attacchi ma ha avuto il coraggio di cambiare orientamento e metterci la faccia. Non mi sto a formalizzare sulle storie personali. Sono d'accordo che quel che conta, in politica, è l'impegno e la credibilità, nella condivisione di obiettivi comuni. Ma non arrivo al punto di fare una scelta in quella direzione, dal momento che certamente il tema della famiglia è collegato anche a scelte etiche ed economiche da salvaguardare, ma lo vedrei meglio collocato in un ambito non circoscritto, sia per la indispensabile visuale e impegno più ampi che per evitare questa grande rovinosa frammentazione e conseguente dispersione di voti. 
Per molti prevale l'esigenza di collocarsi al "centro", che non esiste più, ed oltretutto è ballerino con forti propensioni sinistrorse... Non è più il tempo delle 'mezze misure', è necessario schierarsi più nettamente. 
Ricordo che ai tempi dell'Università (così come nel'ambiente di lavoro) nei caldi anni '70 nei quali sembriamo ripiombati, io - che ero moderata - per i sinistri ero fascista e, per gli altri, ero comunista... Oggi mi sono schierata e non vedo alternative. 
È un momento molto difficile, perché gli approcci CDNF e PDF hanno entrambi vantaggi e svantaggi. Mi auguro che la Lega e FdI vadano ottimamente prendendo qualche punto in più di Forza Italia, così che Berlusconi non possa comandare; allo stesso tempo che il PDF passi la soglia del 3%. Aggiungo che personalmente ho molta stima per la Meloni e non per solidarietà femminile, ma perché ho seguito con attenzione le sue motivazioni, le sue proposte, i suoi programmi e trovo che ha intelligenza e grinta tali da non farsi mettere all'angolo se la lasciano entrare nell'agone (cosa nella quale purtroppo parte svantaggiata). Ma prego perché il Signore l'accompagni e la protegga su tutti i fronti.
Come giustamente osserva Irina, la barca piegata a sinistra, da anni, ha imbarcato molta acqua, per riequilibrarla bisogna mettersi a destra, lasciando i genieri ributtare l'acqua a mare e ripararla con senso del dovere e amor patrio. Compito questo che dovrebbe essere fatto proprio, con i dovuti distinguo, anche dalla Chiesa. (Maria Guarini)

Guareschi e il '48. I cattolici e il 2018 - Cristiano Lugli

Quanto mi accingo a scrivere è stato ispirato da una gentile signora che, al termine di un appassionante pomeriggio trascorso a parlare di messer Giovannino Guareschi, si è diretta verso di me dicendomi a gran voce: “Come faremo ad andare a votare il 4 di marzo?! Quest’anno, poi, ricorrono i settant’anni dalle prime elezioni. Bisogna dire qualcosa, bisogna fare qualcosa!”.
La carica di questa signora, non più al fiore dell’età anagrafica, mi fa sentire in dovere di dire, appunto, “qualcosa”. 
Ha ragione la signora: quest’anno ricorrono i settant’anni dalle prime votazioni, fatte due anni dopo il Referendum del 2 giugno 1946 dove si è costituita quella fuida cosa chiamata Repubblica, e che da ben settantadue anni subiamo con tutta la democraticità che ne fa da padrona. 
Ma non è tutto. Questo 2018 ci porta anche a commemorare il 50º della morte di Giovannino detto Guareschi. Il 22 luglio del 1968 moriva a Cervia, nella solitudine tipica degli uomini che hanno dato da fare al Princeps huius mundi, la cui grande opera, però, è emersa postuma al loro itinerario terreno: Guareschi è, oggi più che mai, circondato di amici, continuando a vivere ovunque e rimanendo uno degli autori più tradotti e venduti nel mondo.

venerdì 23 febbraio 2018

Vi pare normale? Non è altro che l'uomo senza Logos

Anche se subirà una sconfitta, la sinistra, nel corso degli anni, ha inoculato tanto di quel veleno nel corpo sociale che non sarà facile eliminarlo. Ma qual è il vero fascismo? Chi è che instilla odio nelle menti che armano mani violente? Ѐ possibile che non si possa fa nulla per interrompere la spirale dell'odio politico, del quale i Centri Sociali rappresentano il braccio mentre gli intellettuali e non pochi insegnanti la mente? L'estremismo opposto, del pari riprovevole, non è così diffuso e il clima attuale, sempre più aspro e conflittuale, sembra alimentato da una nuova strategia della tensione per arginare il cambiamento nel nostro Paese.

Ѐ un copione che si ripete. Sostanzialmente identico. Cambiano solo il numero dei feriti e le modalità di aggressione, ogni volta più gravi. Ieri a Torino il corteo antagonista, in aggiunta a caschi, passamontagna e mazze – intramontabile look pacifista -, ha difatti infiammato la propria manifestazione con ordigni artigianali a dir poco spaventosi: bombe con i chiodi. Confezionate per mutilare, assicurano gli esperti. Non a caso un agente, rimasto gravemente trafitto alla gamba, è stato ricoverato e subito operato.
Al che sorge spontanea una domanda: vi pare normale? Sì, dico a voi fieri antifascisti. Voi che non siete affatto tutti violenti, anzi. Epperò i responsabili di questa ed altre aggressioni, lo sapete, dicono di ispirarsi al vostro medesimo patrimonio ideale. Dunque, delle due l’una: o siete silenziosamente complici di cotanti disordini – e propendo ad escluderlo – oppure siete i primi ad esserne politicamente infangati. Un’eventualità, quest’ultima, che non può lasciarvi indifferenti. Dovete reagire. Battere i pugni. Alzare la voce. Sconfessarli, quei balordi.

Il Convegno di aprile su Caffarra e i limiti dell'autorità papale. E della libertà di Newman

Riprendiamo da Stilum Curiae la riflessione (ma anche qualche notizia in più) sul Convegno che si svolgerà a Roma, il 7 aprile, a ricordo del card. Caffarra e per discutere, oltre che della confusione nella Chiesa, anche dei limiti dell’infallibilità papale. E di quel grande uomo che fu il beato Newman; tanto più prezioso nei nostri tempi. L'autore della riflessione è un "ex di Avvenire, ex del Movimento per la Vita, ex di un sacco di altre cose, ma non ex cattolico".
A proposito del fatto che che uno dei cardinali presenti parlerà di alcuni aspetti del pensiero del cardinal John Henry Newman, ricordiamo qui il ponderoso intervento del card. Gerhard Müller da noi appena tradotto da Catholic thing.

Vengo a sapere dagli organizzatori del convegno intitolato “Chiesa dove vai?Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione” (Card. Carlo Caffarra)”, che si terrà il 7 aprile a Roma (The Curch Village (sala La Rambla), Via di Torre Rossa 94, ore 15), che uno dei cardinali presenti parlerà di alcuni aspetti del pensiero del cardinal John Henry Newman (1801-1890) beatificato da Benedetto XVI nel 2010, cioè solo 8 anni orsono.

Ho trovato questa scelta particolarmente opportuna e felice. Newman infatti è stato un gigante del pensiero, che forse la Provvidenza ha voluto darci in preparazione a questi tempi così confusi. Perchè? Proverò a dirlo in estrema sintesi: Newman è anzitutto un convertito, essendo passato dalla fede anglicana alla fede cattolica. Ebbe ad esclamare, infatti, che “a studiare la storia si smette di essere protestanti e si diventa cattolici”.

Possono esserci "cambiamenti di paradigma" nell'interpretazione del deposito della fede? - Card. Gerhard Müller

Nella nostra traduzione da The first thing riprendiamo l'opinione critica del Card. Gerhard Müller, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, sul “cambiamento di paradigma” determinato da Amoris Laetitia - cioè di cambiamento profondo, quasi una rivoluzione - nell'interpretazione del Depositum fidei, che si aggiunge alle precedenti di cui recentemente abbiamo parlato [qui - qui].

Questa è la terza di una serie di riflessioni del cardinal Müller su questioni di importanza attuale nella vita della Chiesa.
[la seconda riguarda il potere papale: Autorità del Papa e Magistero della Chiesa, che ha suscitato i seguenti commenti: Riflessioni sulla questione dell'infallibilità pontificia e sulle divisioni nella Chiesa - Paolo Pasqualucci - La tentazione collegialista per arginare gli eccessi di questo papato. Un inganno pericoloso da evitare - Cesare Baronio]

Possono esserci "cambiamenti di paradigma" nell'interpretazione del deposito della fede?

Nel commentare l'esortazione apostolica Amoris Laetitia, alcuni interpreti avanzano posizioni contrarie al costante insegnamento della Chiesa Cattolica, negando in modo efficace che l'adulterio è sempre oggettivamente un peccato grave o rendendo l'intera economia sacramentale della Chiesa esclusivamente dipendente dalle disposizioni soggettive delle persone. Essi cercano di giustificare le loro affermazioni insistendo sul fatto che attraverso i secoli c'è stato uno sviluppo della dottrina sotto la guida dello Spirito Santo, un fatto che la Chiesa ha sempre ammesso. A sostegno delle loro affermazioni, di solito si appellano agli scritti del cardinale John Henry Newman, e in particolare al suo famoso Saggio sullo sviluppo della dottrina cristiana (1845). Le argomentazioni di Newman sono davvero degne di considerazione. Ci aiuteranno a comprendere il tipo di sviluppo possibile nelle questioni toccate da Amoris Laetitia.

Venerdì 23 febbraio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla nostra Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica totalmente il Santo Sacrificio, con annesse catechesi dei protestanti nelle nostre Chiese. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso orizzonti inesplorati ma fuori dalla Via maestra.
Preghiamo per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia. Poiché Cristo Signore ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5), chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli e i mali che lo insidiano in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Per la nostra formazione, proponiamo una lettura di Sant'Ambrogio sull'Eucaristia. Il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete è possibile conservare la biblioteca di letture di formazione.

giovedì 22 febbraio 2018

Terremoto. Ostie trovate intatte nel tabernacolo. «Gesù sotto le macerie» di Arquata

Ritrovata dopo oltre un anno dal terremoto la pisside che era nel tabernacolo della chiesa parrocchiale di Arquata del Tronto con le Ostie ancora intatte.
Un tabernacolo del ’500 sepolto per mesi sotto le macerie della chiesa di Santa Maria Assunta di Arquata, distrutta dal terremoto del 2016. Era stato collocato in un magazzino insieme ad altri resti salvati dalle macerie, solo adesso restituiti alla diocesi.
Una volta aperto, è stata trovata la pisside rovesciata, ma ancora chiusa, nella quale sono state rinvenute le Sacre Specie ancora intatte nella forma, nel colore e nell'odore. Solitamente le ostie dopo qualche settimana senza essere utilizzate si coprono di muffa o di batteri che le rendono inutilizzabili.
Invece le 40 ostie contenute in quella pisside conservano la freschezza di quelle appena fatte.
Viene spontaneo richiamare alla mente il miracolo eucaristico di Siena del 1730 [qui].

La coscienza rivoluzionaria del Cardinal Cupich

Nella nostra traduzione da Catholic thing, l’intervento di padre Gerald E. Murray che replica alle affermazioni del Card. Cupich sul matrimonio alla luce di Amoris Laetitia [qui] che hanno suscitato vasta eco nel mondo cattolico non allineato ai nuovi 'paradigmi' rivoluzionari. 

La Chiesa ha sempre insegnato che il matrimonio è intrinsecamente indissolubile per espressa volontà di Dio e che l’unità inscindibile del matrimonio non è un ideale, nel senso di una meta ancora non raggiunta verso la quale le coppie coniugate si sforzano; ma, piuttosto, è la realtà stessa, la natura stessa del matrimonio. La Chiesa insegna che la fedeltà alle promesse matrimoniali non è solo qualcosa per cui ci si deve sforzare nella ricerca di raggiungere l’ideale del matrimonio ma, piuttosto, è un obbligo serio intrinseco alla natura del matrimonio. L’infedeltà non è quindi una scusabile incapacità di realizzare un ideale difficile, forse impossibile, da raggiungere. L’infedeltà è piuttosto un rifiuto positivo di un voto solennemente promesso di vivere secondo la natura divinamente voluta del matrimonio. Dunque, la Chiesa insegna che Dio unisce un uomo e una donna in un legame indissolubile e offre loro la grazia di essere fedeli per la vita agli obblighi insiti in questo stato di vita. L’infedeltà a tali obblighi non comporta la morte o la scomparsa del matrimonio. E il matrimonio non è soggetto a scioglimento col ritiro retroattivo del consenso in qualunque momento dopo lo scambio delle promesse.

Torino 27 febbraio. Presentazione "Il Magno Sinodo"

A cura dell'Associazione Introibo ad altare Dei - Torino
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La civiltà della vita e la secolarizzazione del diritto. Conferenza dell’arcivescovo Giampaolo Crepaldi a Milano

Lunedì 19 febbraio l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste e presidente dell’Osservatorio cardinale Van Thuân, ha tenuto a Milano una conferenza su invito del Centro Studi Livatino sul tema “Civiltà della vita e legislazioni che la minacciano” (Qui il testo della relazione). Di seguito la sintesi di Stefano Fontana.

Il Relatore ha subito evidenziato la “svolta” che si è dovuta registrare in questi ultimi tempi nel campo della legislazione contro la vita: «La prima e fondamentale conclusione è che nelle leggi sul diritto alla vita c’è stata una svolta molto significativa quando è stato proclamato il “diritto” a questi nuovi diritti. Per una lunga fase la legislazione in materia aveva tollerato alcuni comportamenti contrari al rispetto della vita nascente con leggi che prevedevano l’aborto solo in casi particolari ed eccezionali. Nei fatti, l’applicazione delle leggi sull’aborto fu fin da subito molto più ampia di quanto la lettera del testo legislativo  permettesse. Va comunque riconosciuto che fino ad un certo stadio della sua evoluzione, il diritto alla vita veniva addirittura proclamato nei primi articoli dei testi di legge sulla disciplina dell’aborto volontario per poi passare a prevedere la possibilità di alcune eccezioni».

mercoledì 21 febbraio 2018

Rosario per l'Italia. Tre giorni di preghiera ardente per la nostra Patria

Carissimi amici e lettori,
Nell'approssimarsi della data delle elezioni politiche siamo tutti invitati ad aderire alla lodevole iniziativa di un gruppo di fedeli di diverse città italiane, che prevede la recita del S. Rosario per tre giorni, il 2-3-4 marzo), perfezionata, per chi vuole, con penitenze e digiuni. Certamente la politica – la cui crisi rispecchia quella spirituale e antropologica del nostro tempo – non potrà, da sola, salvare la nostra Patria, ormai tragicamente avviata verso una deriva anticristiana. Ѐ indispensabile quindi, oltre al nostro impegno civile, anche quello nella preghiera. 
Riprendiamo da https://rosarioperlitalia.net/ il testo riportato di seguito, invitando ognuno di voi e i siti amici a diffondere questa iniziativa con ogni mezzo possibile. 
Un elenco parziale di luoghi ed orari di preghiera è disponibile qui.
(Maria Guarini)

L'interdetto precede la scomunica?

Segnalazioni dei lettori:
"I papolatri americani - fonte LifeSiteNews - chiedono il supporto del noto pretoriano papale, padre Spadaro, per tappare la bocca di Raymond Arroyo, noto anchorman del network cattolico anglofono più conosciuto, EWTN.
Viene chiesto che su EWTN sia proclamato l'interdetto1 se non licenzieranno Arroyo, notoriamente critico verso Cupich e Amoris Laetitia.
Come sempre, in questi ultimi cinque anni, "misericordia" è sinonimo di "ghigliottina"." ___________________
1. L'interdetto (dal latino interdicere = ordinare, vietare) è un decreto di proibizione, una pena canonica che ha l'effetto di impedire l'accesso a tutte o a gran parte delle sacre funzioni della Chiesa in un luogo particolare. 

«Pensavi di aver scoperto un sistema per fregarli...»

E adesso tocca a te. A te che, fino a qualche anno fa, pensavi di aver scoperto un sistema per fregarli, quelli del Vaticano. A te che, vestito della tua bella talare di Gammarelli come un monsignorino anni Cinquanta, credevi di esserti messo al riparo dal pericolo di esser trasferito in una parrocchietta tra i monti.

Avevi trovato il tuo piccolo nido, un’oasi in cui avere piena cittadinanza nella Chiesa pur continuando a celebrare la Messa di sempre, quella Messa che per la sua stessa esistenza costituisce un rifiuto del Concilio. E quell’oasi dorata era eretta giuridicamente dalla Santa Sede, con i timbri ed i sigilli della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, che ti riconosceva il diritto di esser un sacerdote cattolico, nientemeno.

Una piccola Ecône approvata da Roma: che bello. Con la libertà di celebrare la liturgia antica, di predicare e di far catechismo. La tua chiesa in ordine, la sacristia con l’Ordo in bella vista, il tuo bell’altare col paliotto e le cartegloria, le balaustre con la tovaglia inamidata. Anzi, meglio di Ecône: perché lì, tra le montagne svizzere, i seminaristi non usano la fascia con le frange, la talare coi bottoni, la berretta, la cotta col pizzo. Un po’ giansenisti, se vogliamo; un po’ Francia anni Quaranta, con quell’allergia alla romanitas che si mostra nelle piccole cose a cui tu tieni tanto.

martedì 20 febbraio 2018

Professione di fede e espressione di fedeltà alla Chiesa di Don Alfredo Morselli a seguito della interpretazione di 'Amoris laetitia' da parte dei Vescovi di Emilia-Romagna

Riprendiamo da MiL l'esemplare Professione di fede di don Alfredo Maria Morselli, parroco in diocesi di Bologna. Con l'auspicio che sia di aiuto e di sprone a molti sacerdoti. Che sappiano di poter contare sulla nostra vicinanza spirituale - e materiale in rapporto alle contingenze - nonché sul nostro sostegno anche e soprattutto nella preghiera.

A Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Matteo Zuppi
Arcivescovo di Bologna

Pubblica professione di fede in forma di giuramento

I. Premessa.

Eccellenza,
non Le ho mai nascosto le mie perplessità nei confronti dell'Esortazione Amoris laetitia: perplessità condivise con autorevoli personalità della Chiesa, Cardinali e Vescovi, soprattutto con il Suo Predecessore.
Mai mi sarei sognato di esternare questi dubbi se anche queste personalità non si fossero pronunciate in modo analogo.
Inoltre, preliminarmente, dichiaro di sottoporre al giudizio della Chiesa quanto contenuto in questo scritto, ed intendo fin d'ora per ritrattato tutto ciò che di contrario alla fede - del tutto involontariamente - io eventualmente affermassi.

I “punti di rottura” del Concilio Vaticano II con la Tradizione della Chiesa – Sinossi.

I “punti di rottura” del Concilio Vaticano II con la Tradizione della Chiesa – Sinossi.
di Paolo Pasqualucci

Pubblico qui, modificato in diversi punti e ampliato, il § 1.1 della ‘Introduzione’ a: P. Pasqualucci, “UNAM SANCTAM. Studio sulle deviazioni dottrinali nella Chiesa Cattolica del XXI  secolo”, Solfanelli, Chieti, 2013, pp. 437; pp. 10-18. 
I “punti di rottura”da me elencati sono 26, senza pretesa di completezza.  I primi 12 si ricavano da mons. Brunero Gherardini: “Concilio Ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare” (2009) e da: “Quod et tradidi vobis – La tradizione vita e giovinezza della Chiesa”(2010). Si trovano già parzialmente anticipati nel fondamentale testo di Romano Amerio, “IOTA UNUM. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX”, 19862. Senza dimenticare, ovviamente, il contributo essenziale del primo acuto e preciso critico del Concilio, già durante lo stesso Concilio: mons. Marcel Lefebvre, “J’accuse le concile!”(1976); “Ils l’ont découronné (1986). Né le ulteriori, approfondite analisi critiche raccolte negli Atti dei Convegni di “sì sì no no” e del “Courrier de Rome”, organizzati dalla FSSPX; né gli importanti contributi di Don J.M. Gleize FSSPX, del quale voglio ricordare qui, tradotto in italiano: “Vaticano II Un dibattito aperto. Questioni disputate sul XXI Concilio Ecumenico, Editrice Ichthys, 2013.  La critica seria e documentata al Vaticano II ha ormai una lunga storia.

lunedì 19 febbraio 2018

Il caso del convento di San Marco: i retroscena (seconda parte) - Tommaso Monfeli

Di seguito, sulla chiusura di San Marco a Firenze di cui ci occupiamo da tempo [qui - qui - qui], il contributo di un nostro lettore e carissimo amico romano, Tommaso Monfeli. Cogliamo l'occasione per ricordare che qui si può firmare la petizione; ma speriamo anche negli effetti della preghiera e in un sussulto di civiltà e di responsabilità in chi è direttamente responsabile sia politicamente che pastoralmente.

Nell'articolo precedente ho raccontato le travagliate vicende che hanno portato il Convento domenicano di San Marco a Firenze sull’orlo della chiusura, ricordando le due risoluzioni del Capitolo Provinciale del 2013 e 2017 e le reazioni (quasi tutte contrarie alla soppressione) che hanno suscitato nell’opinione pubblica.
Prima di volgere lo sguardo al presente, dobbiamo precisare che la proprietà dei locali abitati dai frati è della Diocesi e non dello Stato; questo dato non è affatto indifferente, come vedremo in chiusura dell’articolo. Ritorniamo alla narrazione ed al cardinal Betori, protagonista di un intervento che, nel 2015, aveva scongiurato la chiusura del Convento; purtroppo, di fronte alla nuova risoluzione del 2017, egli sembra avere un atteggiamento più passivo ed attendere la decisione del Generale domenicano, che è sì il decisore ultimo da un punto di vista giuridico, ma pur sempre decisore su una realtà che è collocata nell’Arcidiocesi fiorentina.

Ragazze in vendita, ritorno della barbarie nel Regno Unito


“IL COPIONE, QUINDI, SI RIPETE. RAGAZZINE VIOLENTATE, IL LUNGO SILENZIO DI POLIZIA E MAGISTRATURA prima di intervenire, con la paura di dover fare i conti con le accuse di razzismo e islamofobia, nella prigione culturale e mediatica del politicamente corretto.
Per gli abusi sessuali si sono serviti di coltelli, mannaie, mazze da baseball, giocattoli sessuali... Gli abusi erano accompagnati da comportamenti umilianti e degradanti come mordere, graffiare, urinare, picchiare e bruciare le ragazzine. Le violenze sessuali sono state compiute spesso da gruppi di uomini, e, a volte, la tortura è andata avanti per giorni e giorni. [...] I luoghi in cui sono state effettuate le violenze spesso erano case private di Oxford. Gli uomini che pagavano per violentare le ragazze non erano sempre di Oxford. Molti venivano, appositamente, anche da Bradford, Leeds, Londra e Slough. Spesso previo appuntamento". Così un estratto del rapporto della procura inglese a fine processo. Era maggio del 2015 e usciva la notizia della condanna a 95 anni di prigione per sette membri di una banda islamica che per quindici anni ha violentato, torturato e venduto ragazzine inglesi.

domenica 18 febbraio 2018

La Pontificia Accademia per la vita non è più quella fondata da Giovanni Paolo II

La rivoluzione nella Chiesa sta procedendo a ritmi sempre più accelerati. Nei giorni scorsi ha fatto scalpore il caso del rabbino Fishel Szlajen, membro della Pontificia Accademia per la vita, in contrasto con il rispetto e la difesa della vita che appartiene all'insegnamento costante della Chiesa
Il 1 gennaio 2017 è entrato in vigore  il nuovo statuto della pontificia accademia per la vita, accuratamente studiato per facilitare l'epurazione dei membri non allineati al nuovo corso, come ad esempio i cardinali Carlo Caffarra (ora defunto) e Willem Jacobus Eijk, o i rinomati studiosi Josef Maria Seifert e Luke Gormally.

I membri originari dell'Accademia, fondata da Giovanni Paolo II per promuovere una visione umana conforme al Magistero della Chiesa, sono stati oggetto di una massiccia epurazione. Attualmente, a parte quelli defunti, essi risultano infatti tutti licenziati senza il minimo preavviso, mentre i nuovi accademici, per i quali non è più previsto il giuramento con cui si impegnavano a difendere la vita,  rappresentano il frutto di una svolta inquietante che ha reso la PAV il contenitore di un umanitarismo interreligioso di conio non cattolico.

sabato 17 febbraio 2018

L’Opzione Benedetto. Vivere da cristiani in un mondo non cristiano e la lezione dei cristiani dei primi secoli

Ho da diversi giorni nelle bozze numerosi appunti sull'Opzione Benedetto - che si riferisce a San Benedetto protettore d'Europa - di cui molto si è parlato e si continua a parlare in relazione alla crisi epocale che stiamo vivendo e a possibili soluzioni per attraversarla non supinamente, ma in base alle esigenze ed alle risorse che scaturiscono dall'Incarnazione e dalla Redenzione che ci appartengono. Volevo mettere insieme, e trarre le mie conclusioni, quanto letto  su Il Foglio  [qui], su  Anonimi della Croce [qui], che cita  un articolo di Sandro Magister e quello de La Civiltà Cattolica che qualifica i sostenitori dell'opzione come "donatisti" alzando il tono della contesa. Su Il Timone, invece, troviamo la risposta alla provocazione de La Civiltà Cattolica [qui] di Rod Dreher, l'intellettuale americano che scrive e parla dell’Opzione BenedettoOggi Sandro Magister pubblica un'interessante testo, Come essere oggi "minoranza creativa". L'esempio dei cristiani dei primi tre secoli, accompagnato dalla lettera dell'Autore, che ci permette di approfondire e che trascrivo di seguito, preceduto da quanto traccia per sommi capi ma efficacemente Il Foglio:

Uno studioso mette in imbarazzo il card. Cupich chiedendo se il "cambiamento di paradigma" del Papa significhi cambiamento 'radicale' della dottrina

Nella nostra traduzione da  LifeSiteNews - Cambridge, Inghilterra, 15 febbraio 2018
Un rispettato storico e filosofo cattolico ha sfidato il cardinale Blase Cupich durante una conferenza la scorsa settimana su Papa Francesco: la cosiddetta "rivoluzione della misericordia" che ha causato quello che molti difendono come "cambiamento di paradigma" nella pratica cattolica.
Il 9 febbraio scorso,  il professor John Rist, dopo aver ascoltato presso l'Università di Cambridge una lezione nella quale il cardinale Cupich ha elogiato il "cambiamento di paradigma" di papa Francesco nella prassi cattolica, alla fine della conferenza ha chiesto al cardinale perché papa Francesco insulta ed elimina "senza pietà" li suoi oppositori in tema di dottrina.

Rist ha chiesto al Cardinale:
Eminenza, in base al suo resoconto sugli aspetti solari, premurosi e olistici della rivoluzione della misericordia di Papa Francesco - descritta in maniera inquietante dal volantino di questo incontro e da Sua Eminenza come "cambio di paradigma" nell'annuncio del Cattolicesimo - e sulla richiesta del Papa di una discussione libera e franca in ordine alle sue proposte e tattiche provocatorie, vorrei chiedere perché Papa Francesco agisce così spietatamente nell'insultare ed eliminare gli oppositori dottrinali:

venerdì 16 febbraio 2018

Verona 17 febbraio. Conferenza Danilo Quinto

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Le nuove direttive UNESCO per corrompere i bambini

Una aberrazione, dalle infauste conseguenze socio-antropologiche, oltre che spirituali, nella più totale inerte complicità dei governi e della Chiesa. Anche per questo la nostra fervida preghiera che vi ricordiamo per Domenica 25 febbraio [vedi]

L’UNESCO (che è l’agenzia “culturale”” dell’ONU) ha appena pubblicato le direttive globali per i nuovi standard di educazione sessuale da impartire in tutte le scuole ed asili infantili dell’Occidente. Firmata dalla direttrice generale dell’UNESCO, l’ebrea francese Audrey Azoulay, che è stata ministra della “cultura” per Hollande, che l’ha piazzata all’ONU prima della caduta.

Fra le cose curiose del testo, c’è che la direttiva della “nuova educazione sessuale”, l’UNESCO dice che s’inserisce nel programma politico dell’ONU per il 2030 sullo “Sviluppo Sostenibile” (sic).

La teologia narrativa di papa Francesco

Ringraziamo di cuore il lettore che ci invia questo suo interessante lavoro che, dalla sapiente recensione di un testo che vale la pena conoscere, ci apre molti ambiti di comprensione sul fenomeno Bergoglio.

Gian Enrico Rusconi, La teologia narrativa di papa Francesco, Laterza, Bari-Roma 2017, pp. 153, euro 16,00.

Il professor Gian Enrico Rusconi, emerito di Scienze politiche all’Università di Torino e noto editorialista del quotidiano «La Stampa», ha voluto proporre, con questo suo saggio, una analisi “laica”[1] della proposta teologica di papa Bergoglio. Rusconi, che è autore non cattolico vicino alle tesi della Scuola di Francoforte e gran conoscitore della cultura tedesca, propone, sin dal titolo, di intendere il pensiero di Bergoglio come una originale espressione della teologia narrativa. 

Ciò che Rusconi rifiuta sin dalle prime pagine è la derubricazione del parlare bergogliano a rozzezza intellettuale, ad incapacità teologica. L’Autore, piuttosto, riconosce a papa Francesco la pretesa di mutare paradigma alla teologia cattolica, dalla sistematica alla narrativa, dall’argomentazione alla narrazione. Bergoglio non sarebbe così un cattivo teologo, un provinciale ignorante venuto a Roma dalla pampa piuttosto, nell’analisi di Rusconi, Francesco assume i tratti del rivoluzionario impegnato, come Papa, a ridefinire la stessa identità del cattolicesimo: «di fatto ricodifica la dottrina tradizionale con codici semantici-retorici-metaforici o mitici, la cui compatibilità con la versione tradizionale è di difficile valutazione».[2]

Venerdì 16 febbraio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla nostra Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica totalmente il Santo Sacrificio, con annesse catechesi dei protestanti nelle nostre Chiese. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso orizzonti inesplorati ma fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa. 

Per la nostra formazione, proponiamo una lettura di Sant'Ambrogio sull'Eucaristia. Il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete è possibile conservare la biblioteca di letture di formazione.

giovedì 15 febbraio 2018

I “cambiamenti di paradigma” sono estranei alla Chiesa cattolica

Leggo sulla rivista First thing un recente articolo dello scrittore cattolico statunitense George Weigel, noto anche come amico a biografo di Giovanni Paolo II, che avevamo già avuto occasione di incontrare qui sulla situazione della Chiesa in Cina. Il titolo dell'articolo: The Catholic Church doesn’t do “paradigm shifts” (La Chiesa cattolica non opera “cambiamenti di paradigma”).

L'espressione “cambiamenti di paradigma” è stata coniata da Thomas Kuhn nella sua opera: La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962). Essa sta ad indicare una rottura drammatica, improvvisa e inaspettata nella comprensione umana e quindi qualcosa come un nuovo inizio (ad esempio il passaggio dalla cosmologia di Isaac Newton ad Einstein).

Possono darsi “cambiamenti di paradigma” nella Chiesa? 

Weigel risponde negativamente: