Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 22 dicembre 2025

Avviso riguardante la Santa Messa di Natale a Pavia

La Santa Messa nel giorno di Natale sarà alle ore 9,00 e non alle 10,00 come indicato nella mail precedente.
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Novena di Natale - VII Giorno. O Rex géntium

Oggi è il settimo giorno della Novena di Natale [vedi]. Oltre che col testo base di cui al link, anche quest'anno la stiamo percorrendo ogni giorno con una delle Antifone "O" nella meditazione di dom Guéranger.

22 dicembre – VI Antifona
O Rex géntium, et desiderátus eárum, lapísque anguláris, qui facis útraque unum: veni, et salva hóminem, quem de limo formástiO re delle genti, oggetto dei loro desideri! Pietra angolare che riunisci in te i due popoli ! Vieni e salva l’uomo che hai formato dal fango.

O Re delle genti! Tu ti avvicini sempre più a quella Betlemme in cui devi nascere. Il viaggio volge al termine, e la tua augusta Madre, che il dolce peso consola e fortifica, conversa senza posa con te lungo il cammino. Adora la tua divina maestà e ringrazia la tua misericordia; si rallegra d’essere stata scelta per la sublime missione di servire da Madre a un Dio. Brama e teme insieme il momento in cui finalmente i suoi occhi ti contempleranno. Come potrà renderti i servigi degni della tua somma grandezza, quando si ritiene l’ultima delle creature? Come ardirà sollevarti fra le braccia, stringerti al cuore, allattarti al suo seno mortale? Eppure, quando pensa che si avvicina l’ora in cui, senza cessare d’essere suo figlio, uscirai da lei ed esigerai tutte le cure della sua tenerezza, il suo cuore vien meno e mentre l’amore materno si confonde con l’amore che porta verso Dio, è sul punto di spirare in quella lotta troppo impari della fragile natura umana contro i più forti e i più potenti di tutti gli affetti riuniti in uno stesso cuore. Ma tu la sostieni, o Desiderato delle genti, perché vuoi che giunga al felice termine che deve dare alla terra il suo Salvatore, e agli uomini la Pietra angolare che li riunirà in una sola famiglia. Sii benedetto nelle meraviglie della tua potenza e della tua bontà, o divino Re, e vieni presto a salvarci, ricordandoti che l’uomo ti è caro poiché l’hai formato con le tue stesse mani. Oh, vieni, poiché l’opera tua è degenerata, è caduta nella perdizione, e la morte l’ha invasa: riprendila nelle tue potenti mani, rifalla, salvala, perché l’ami sempre, e non arrossisci della tua creazione.
(da: P. Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, Edizioni Paoline, 1959, p. 309.)

L’ultima enciclica antimoderna, che progettava Pio XII

Ringrazio per la segnalazione Res Novae – Perspectives romaines. È bene che si parli del nostro Pastor Angelicus.  Qui l'indice degli articoli dedicati a Pio XII. Troverete sia insegnamenti che notizie sulla sua persona e dul suo pontificato. E, a proposito di un altro schema preparatorio lasciato cadere, in questo caso dell'ultimo concilio, [vedi]. 

L’ultima enciclica antimoderna, che progettava Pio XII

Quattro anni prima del Concilio Vaticano II, nel 1958, un ultimo documento antimoderno, un’enciclica, era in fase di preparazione nei palazzi apostolici. La morte del Papa ne ha interrotto la stesura finale e la pubblicazione. È quanto ha rivelato l’apertura nel 2020 degli archivi del pontificato di Pio XII, da allora consultabili fino al 1958, anno della morte di questo Papa.

Quest’apertura aveva provocato l’arrivo negli archivi vaticani di un nugolo di ricercatori, che pensavano di poter dimostrare le colpevoli debolezze del Pontefice verso il regime hitleriano e che, com’era prevedibile, hanno avuto invece la delusione di trovare tutte prove dell’esatto contrario. Di contro, gli storici seri hanno visto aprirsi vaste prospettive su argomenti di grandissimo interesse.

domenica 21 dicembre 2025

Papa Leone nomina il vescovo che ha celebrato la "Messa LGBT" con una drag queen come speaker

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Durante la messa dell'orgoglio LGBT di luglio, il vescovo Ramón Bejarano ha permesso a un'attivista drag queen di parlare.

Papa Leone nomina il vescovo che ha celebrato la "Messa LGBT" con una drag queen come speaker

Papa Leone XIV ha nominato un vescovo ausiliare di San Diego che ha celebrato una messa dell'orgoglio LGBT con la scritta "Tutti sono benvenuti" – durante la quale è stato permesso a un'attivista drag queen di parlare – come nuovo vescovo di Monterey, in California.

Il vescovo Ramón Bejarano ha celebrato la messa domenicale del 13 luglio, organizzata dal “Ministero LGBTQ” di St. John e con il pieno appoggio della diocesi di San Diego, guidata dal vescovo Michael Pham, una delle prime nomine episcopali di Papa Leone XIV.

Novena di Natale - VI Giorno. O Óriens

Oggi è il sesto giorno della Novena di Natale [vedi]. Oltre che col testo base di cui al link, anche quest'anno la stiamo percorrendo ogni giorno con una delle Antifone "O" nella meditazione di dom Guéranger.

21 dicembre – V Antifona
O Óriens splendor lucis ætérnæ, et sol iustítiæ: veni, et illúmina sedéntes in ténebris, et umbra mortis O Oriente, splendore della luce eterna! Sole di giustizia! vieni, ed illumina coloro che giacciono nelle tenebre e nell’ombra della morte!

O divin Sole, o Gesù, tu vieni a strapparci alla notte eterna: sii per sempre benedetto! Ma come provi la nostra fede, prima di risplendere ai nostri occhi in tutta la tua magnificenza! Come ti compiaci di velare i tuoi raggi, fino all’istante segnato dal Padre tuo celeste, nel quale devi effondere tutti i tuoi fuochi! Ecco che attraversi la Giudea, ti avvicini a Gerusalemme, e il viaggio di Maria e Giuseppe volge al termine. Sul cammino, incontri una moltitudine di uomini che vanno in tutte le direzioni, e che si recano ciascuno alla sua città d’origine per soddisfare all’Editto del censimento. Di tutti quegli uomini nessuno pensa che tu gli sia vicino, o divino Oriente! Maria, Madre tua, è ritenuta una donna comune; tutt’al più, se notano la maestà e la modestia incomparabile dell’augusta regina, sentiranno vagamente lo stridente contrasto fra la suprema dignità e l’umile condizione; ma hanno presto dimenticato quel felice incontro. Se guardano con tanta indifferenza la madre, rivolgeranno forse un pensiero al figlio ancora racchiuso nel suo seno? Eppure quel figlio sei tu stesso, o Sole di giustizia! Accresci in noi la Fede, ma accresci anche l’amore. Se quegli uomini ti amassero, o liberatore dell’universo, tu ti faresti sentire ad essi; i loro occhi non ti vedrebbero ancora, ma almeno s’accenderebbe loro il cuore nel petto, ti desidererebbero e solleciterebbero il tuo arrivo con i loro voti e i loro sospiri. O Gesù, che attraversi così quel mondo che tu hai fatto, e che non forzi l’omaggio delle tue creature, noi vogliamo accompagnarti per il resto del tuo viaggio; baciamo sulla terra le orme benedette dei passi di colei che ti porta nel seno, e non vogliamo lasciarti fino a quando non siamo arrivati con te alla dolce Betlemme, a quella Casa del Pane in cui finalmente i nostri occhi ti vedranno, o Splendore eterno, nostro Signore e nostro Dio.
(Dom Prosper Gueranger, L’Anno Liturgico. Volume I. Avvento-Natale-Quaresima-Passione, Alba, 1956, pp. 308-312, 314-317)

Dominica Quarta Adventus ("Rorate") - Le sette antifone "O": originale latino e traduzione

Continuiamo a proporre i testi che appartengono alla vena aurea dei tesori che La Catholica ci ha tramandato e che noi disseppelliamo per rimeditarli e perché non siano consegnati all'oblìo e possano nutrire anche questa generazione e quelle che verranno. Di seguito trovate tutte Le Antifone "O" riunificate.
Richiamo:
La 'Storia' e la 'Mistica' dell'Avvento / Le Antifone maggiori [qui] ; 
Dominica secunda Adventus e la Pratica dell'Avvento [qui]
Dominica tertia Adventus (Gaudéte) / Tempore Adventus e la seconda venuta [qui].
Altri precedenti: Tempore Adventus [qui]; Nell'Avvento viviamo l'innocenza e l’eterna infanzia di Dio [qui] ; È di nuovo Avvento [qui] ; La Messa Rorate: un gioiello dell'Avvento dove la Chiesa attende il Messia nell'oscurità [qui].

Intróitus
Is. 45, 8 - Roráte coeli désuper, et nubes plúant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem.
Ps. 18, 2 - Coeli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum.

Piovete dall’alto o cieli, e madateci il giusto, o nubi: si apra la terra e dia frutti di salvezza. I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento narra l’opera delle sue mani.

Eccoci entrati nella Settimana che precede immediatamente la Nascita del Messia: fra sette giorni al più tardi, egli verrà; e secondo la lunghezza del tempo dell'Avvento, la quale varia ogni anno, può accadere che la venuta tanto desiderata abbia luogo fra sei giorni, fra tre giorni o anche domani. La Chiesa conta le ore di attesa; veglia giorno e notte, e i suoi Uffici hanno preso una solennità insolita dal 17 dicembre. Alle Laudi, essa varia ogni giorno le Antifone; ai Vespri, esprime con tenerezza e maestà i suoi desideri di Sposa con brucianti esclamazioni verso il Messia, nelle quali gli da per ciascun giorno un titolo magnifico attinto dal linguaggio dei Profeti.

Oggi [1] essa da gli ultimi tocchi per commuovere i suoi figli. Li trasporta nella solitudine e mostra loro Giovanni Battista, sulla cui missione li ha già istruiti nella terza Domenica. La voce di quell'austero Precursore risuona nel deserto e si fa sentire fin nelle città, predicando la penitenza, la necessità di purificarsi nell'attesa di colui che sta per apparire. Ritiriamoci in disparte durante questi giorni; o se non possiamo farlo a causa delle nostre occupazioni esteriori, ritiriamoci nel segreto del nostro cuore e confessiamo la nostra iniquità, come quei veri Israeliti che venivano, pieni di compunzione e di fede nel Messia, a completare ai piedi di Giovanni Battista l'opera di preparazione per riceverlo degnamente quando fosse apparso. Ora, ecco la santa Chiesa che, prima di aprire il libro del Profeta, ci dice all'ordinario, ma con solennità sempre maggiore:

sabato 20 dicembre 2025

Novena di Natale - V Giorno. O clavis David

Oggi è il quinto giorno della Novena di Natale [vedi]. Oltre che col testo base di cui al link, anche quest'anno la stiamo percorrendo ogni giorno con una delle Antifone "O" nella meditazione di dom Guéranger.

20 dicembre – IV Antifona
O clavis David et sceptrum domus Israël; qui áperis, et nemo claudit; claudis, et nemo áperit: veni, et educ vinctum de domo cárceris, sedéntem in ténebris, et umbra mortis O chiave di David e scettro della casa d’Israele, che apri, e nessuno può chiudere; che chiudi, e nessuno può aprire: vieni e trai dalla prigione il misero che giace nelle tenebre e nell’ombra della morte.

O figlio di David, erede del suo trono e della sua potenza, tu percorri, nella tua marcia trionfale, una terra sottomessa un tempo al tuo avo, e oggi asservita dai Gentili. Riconosci da ogni parte, sul tuo cammino, tanti luoghi testimoni delle meraviglie della giustizia e della misericordia di Dio tuo Padre verso il suo popolo, nel tempo di quell’antica Alleanza che volge verso la fine. Presto, tolta la virginea nube che ti ricopre, intraprenderai nuovi viaggi su quella stessa terra, vi passerai beneficando e guarendo ogni languore ed ogni infermità, e tuttavia senza avere dove posare il capo. Oggi almeno il seno materno ti offre ancora un asilo dolce e tranquillo nel quale non ricevi che le testimonianze dell’amore più tenero e più rispettoso. Ma, o Signore, bisogna che tu esca da quel beato ritiro; bisogna che tu, o Luce eterna, risplenda in mezzo alle tenebre, poiché il prigioniero che sei venuto a liberare languisce nella sua prigione. Egli giace nell’ombra della morte, e vi perirà se non vieni prontamente ad aprirne le porte con la tua Chiave onnipotente! Il prigioniero, o Gesù, è il genere umano, schiavo dei suoi errori e dei suoi vizi. Vieni a spezzare il giogo che l’opprime e lo degrada! Il prigioniero è il nostro cuore troppo spesso asservito a tendenze che esso sconfessa. Vieni, o divino Liberatore, a riscattare tutto ciò che ti sei degnato di rendere libero con la tua grazia, e a risollevare in noi la dignità di fratelli tuoi.
(Dom Prosper Gueranger, L’Anno Liturgico. Volume I. Avvento-Natale-Quaresima-Passione, Alba, 1956, pp. 308-312, 314-317)

Vescovo Eleganti: per propria ammissione, l'Islam è una religione anticristiana

Nella nostra traduzione da LifeSite News. I commenti del vescovo Eleganti sono in netto contrasto con le recenti dichiarazioni di Papa Leone XIV [vedi]. Qui l'indice degli articoli sul filoislamismo. Qui - qui - qui alcuni dei precedenti più significativi.
Vescovo Eleganti: per propria ammissione,
l'Islam è una religione anticristiana


Il 25 gennaio 1986, Papa Giovanni Paolo II annunciò la prima Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace multireligiosa, che si tenne il 27 ottobre dello stesso anno. Vi parteciparono 150 rappresentanti di vari gruppi religiosi, tra cui il Dalai Lama Tenzin Gyatso, rappresentanti del Buddismo Tibetano, dell'Induismo e del Sikhismo, Inamullah Khan del Congresso Islamico Mondiale e il Rabbino Capo di Roma, Elio Toaff, solo per citarne alcuni.

Seguirono altri incontri con enfasi diverse: nel 1993, 2002, 2011 e 2016.

Per quanto riguarda gli incontri interreligiosi di Assisi, sin dall'inizio i funzionari della Curia e i vescovi nutrirono preoccupazioni. Si chiesero se questo incontro di leader religiosi non cattolici e non cristiani non fosse pericolosamente vicino «all'eresia del sincretismo». [1] Soprattutto, questi incontri non mettevano ipso facto sullo stesso piano tutte le tradizioni religiose? «Come poteva il papa pregare con uomini e donne che adoravano un Dio diverso o molti dei?». [2] In effetti, questo incontro fu un'idea di Giovanni Paolo II.

venerdì 19 dicembre 2025

Svolta Leone: chiede aiuto ai cardinali I temi anticipati da una lettera "natalizia". Al centro anche la liturgia eucaristica

La liturgia sacra avrà un ruolo di primo piano nell’incontro di Papa Leone XIV con i cardinali. Secondo quanto riferito, Papa Leone XIV invierà ai cardinali l’agenda del concistoro anticipandone i temi in una lettera natalizia, con al centro anche la liturgia eucaristica. Lo illustra Il Giornale. Precedente qui.

Via al Concistoro
Svolta Leone: chiede aiuto ai cardinali


In questi scampoli di 2025 l'attesa in Vaticano non terminerà con la fine del periodo d'Avvento. Un'attesa più «profana», infatti, è quella per lo svolgimento del concistoro straordinario del 7 e 8 gennaio voluto da Leone XIV.

I cardinali hanno ricevuto la convocazione lo scorso 7 novembre dal decano Giovanni Battista Re e sono attesi dal Papa nel pomeriggio del primo mercoledì dell'anno e poi la mattina successiva per la concelebrazione presso l'altare della Cattedra a San Pietro.
La convocazione di un concistoro straordinario rientra nelle prerogative del Pontefice e, come stabilisce il Codice di diritto canonico, avviene «quando lo suggeriscono peculiari necessità della Chiesa o la trattazione di questioni particolarmente gravi». Ciò che aveva stupito di questa convocazione era l'assenza di qualsiasi motivazione, un'anomalia rispetto al passato. Possiamo anticipare, però, che nelle prossime ore arriverà nelle cassette postali di tutti i cardinali una lettera «natalizia» del Papa nella quale verrà dettata loro l'agenda dell'atteso Concistoro. Leone XIV, infatti, ha preso carta e penna per scrivere ai suoi confratelli a cui intende restituire quell'originario ruolo di principali collaboratori nel governo della Chiesa universale fortemente ridimensionato negli anni del pontificato bergogliano. Si sa che Francesco non amava consultarsi con tutti i cardinali ma preferiva affidarsi ad un gruppo ristretto di fedelissimi: il cosiddetto C9 divenuto poi nel frattempo C6. Nel 2022 Bergoglio aveva convocato una riunione di tutti i cardinali a Roma sulla Praedicate evangelium senza però concedere troppo spazio alla discussione anche perché la costituzione apostolica con cui riformava la Curia era già entrata in vigore quasi tre mesi prima.

Lo scarso coinvolgimento del sacro collegio è stato uno dei fattori più criticati dell'eredità bergogliana nel corso delle congregazioni pre-conclave. Prevost se n'è dimostrato consapevole e, due giorni dopo l'elezione, durante il primo colloquio con i cardinali aveva espresso l'intenzione di incontrarli periodicamente, chiudendo così una stagione di oggettivo declino del collegio cardinalizio. Ormai superato il giro di boa del primo mezzo anno di pontificato, Leone XIV ha così deciso di dare concretezza a quella promessa e ai cardinali ha chiesto di prepararsi all'appuntamento del 7 e 8 gennaio 2026 rileggendo due testi di Francesco: la Evangelii gaudium e la Praedicate evangelium. Sono «compiti a casa» che, da un lato, invitano a riflettere sulla prospettiva di Chiesa e dall'altro riportano al centro il tema del rapporto tra Curia romana e gestione del potere.

Nella sua lettera, Leone XIV menziona anche la sinodalità che è stata un po' il manifesto del pontificato bergogliano ma che l'attuale Pontefice declina a modo suo. Per Prevost, infatti, lo sbocco della sinodalità è la comunione. In quest'ultima chiave va letto anche l'ultimo dei temi della lettera che delinea l'agenda del prossimo Concistoro: la questione liturgica. Sappiamo come la liturgia sia diventata, specialmente dopo la promulgazione di Traditionis custodes nel 2021, il terreno di battaglia principale tra diverse sensibilità ecclesiali.

Il Concistoro di gennaio potrebbe essere così l'occasione per mettere i cardinali a confronto anche sull'atteggiamento da adottare verso i sempre più numerosi fedeli «tradizionalisti» che riconoscono il Concilio Vaticano II ma vorrebbero continuare a celebrare la cosiddetta messa tridentina.
Nico Spuntoni, 16 dicembre 2025 - Fonte

Novena di Natale - IV giorno. O Radix Jesse

Oggi è il quarto giorno della Novena di Natale [vedi]. Oltre al testo base di cui al link anche quest'anno la stiamo percorrendo ogni giorno con una delle Antifone "O" nella meditazione di dom Guéranger.

19 dicembre – III Antifona
O radix Iesse qui stas in signum populórum, super quem continébunt reges os suum, quem gentes deprecabúntur: veni ad liberándum nos, iam noli tardáre O rampollo di Jesse, che sei come uno stendardo per i popoli; davanti la quale i re ammutoliranno e le genti offriranno le loro preghiere: vieni a liberarci, e non tardare.

Eccoti dunque in cammino, o Figlio di Jesse, verso la città dei tuoi avi. L’Arca del Signore s’è levata ed avanza, con il Signore che è in essa, verso il luogo del suo riposo. «Quanto sono belli i tuoi passi, o Figlia del Re, nello splendore dei tuoi calzari» (Cant. 7, 1), quando vieni a portare la salvezza alle città di Giuda ! Gli Angeli ti scortano, il tuo fedele Sposo ti circonda di tutta la sua tenerezza, il cielo si compiace in te, e la terra trasalisce sotto il dolce peso del suo Creatore e della sua augusta Regina. Avanza, o Madre di Dio e degli uomini, Propiziatorio onnipotente in cui è racchiusa la divina Manna che preserva l’uomo dalla morte! I nostri cuori ti seguono e ti accompagnano, e al seguito del tuo Regale antenato, giuriamo «di non entrare nella nostra casa, di non salire sul nostro letto, di non chiudere le nostre palpebre e di non concederci riposo fino a quando non abbiamo trovato nei nostri cuori una dimora per il Signore che tu porti, una tenda per il Dio di Giacobbe». Vieni dunque, così velato sotto i purissimi fianchi dell’Arca santa, 0 rampollo di Jesse, finché ne uscirai per risplendere agli occhi del popolo, come uno stendardo di vittoria. Allora i re vinti taceranno dinanzi a te, e le genti ti rivolgeranno i loro omaggi. Affrettati, o Messia; vieni a vincere tutti i nostri nemici, e liberaci!
(Dom Prosper Gueranger, L’Anno Liturgico. Volume I. Avvento-Natale-Quaresima-Passione, Alba, 1956, pp. 308-312, 314-317)