Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 29 febbraio 2024

I processi accelerano, serve una nuova saggezza. Intervista al Vescovo Giampaolo Crepaldi su alcune dinamiche odierne

Ricevo dall'Osservatorio Card. Van Thuận e volentieri condivido. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

I processi accelerano, serve una nuova saggezza. 
Intervista al Vescovo Giampaolo Crepaldi su alcune dinamiche odierne
Mons. Giampaolo Crepaldi and Stefano Fontana

La sensazione è che alcuni processi stiano oggi avendo una accelerazione particolare. Si sente che molti nodi potrebbero arrivare a breve al pettine e questo suscita timore ma nello stesso tempo speranza di qualche svolta positiva. Il nostro Osservatorio è impegnato ad approfondire queste problematiche emergenti, soprattutto tramite i suoi Rapporti annuali, ma anche con interventi nel proprio sito, come quello recente del Prof. Gianfranco Battisti sul cosiddetto Trattato pandemico dell’OMS. In questa intervista lo facciamo con monsignor Giampaolo Crepaldi, vescovo emerito di Trieste e attento osservatore dei processi in atto sia nella società sia nella Chiesa, processi che egli valuta alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, principale oggetto del suo interesse e impegno. A lui rivolgiamo alcune domande sulla velocizzazione delle tensioni, ringraziandolo per la disponibilità. Questa intervista è la prima di una serie periodica che proseguirà regolarmente in futuro.

La diocesi di Westminster annulla la venticinquennale tradizione di celebrare il Triduo Pasquale secondo l'antico rito

Nella nostra traduzione dal Catholic Herald apprendiamo che, in Inghilterra, il Card. Nichols ha cancellato il Triduo tradizionale che ha trovato posto nell'arcidiocesi di Westminster fin dai primi anni novanta. Questi pastori credono che con le loro imposizioni manterranno fedeltà e buona volontà oppure si alieneranno ulteriormente i più impegnati del loro gregge spingendoli ai margini? La risposta è ovvia. L'unico “Triduo Tradizionale” nella diocesi, che comprende Londra, si sarebbe svolto a St. Mary Moorfields, al quale hanno partecipato fino a 200 persone negli ultimi anni, attirando parrocchiani da altre parti dell'arcidiocesi che assistono alla liturgia tradizionale in altre chiese. L'Istruzione di Roche afferma che il Triduo Pasquale non può più essere celebrato secondo il Messale Romano del 1962 in nessuna parte della diocesi, mentre l'Universae Ecclesiae di Benedetto XVI lo consentiva. In ogni caso a Westminster ancora fruivano dell'indulto Agatha Christie.
. Sulle antiche resistenze e petizioni vedi nota (1) di Chiesa e post-concilio. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes e successive restrizioni.

La diocesi di Westminster annulla la venticinquennale tradizione 
di celebrare il Triduo Pasquale secondo l'antico rito

Quest'anno nella diocesi di Westminster non avranno luogo le celebrazioni liturgiche del Triduo Pasquale – dal Giovedì Santo alla Domenica di Pasqua – secondo il rito antico (tradizionale latino).

I cambiamenti fanno seguito alla decisione del cardinale Vincent Nichols, arcivescovo della diocesi e capo dei cattolici in Inghilterra e Galles, di interrompere l'usanza di celebrare la liturgia nella forma tradizionale durante il fine settimana di Pasqua che avveniva ogni anno dagli anni '90.

mercoledì 28 febbraio 2024

Il cardinale Burke lancia una preghiera di nove mesi alla Madonna

Il cardinale Burke lancia una preghiera di nove mesi alla Madonna. Il via il 12 marzo.
Preghiera di nove mesi alla Madonna. 
Dal 12 marzo 2024
Raymond Leo cardinale Burke

Amico mio,
nostro Signore non ci ha detto di aver paura. A prescindere dalle tenebre della nostra epoca, gli uomini e le donne di fede non sono mai privi della verità e dell’amore di Cristo, né della cura fedele di sua Madre.
Quando la Madonna apparve per la prima volta a San Juan Diego, circa cinquecento anni fa, l’epoca era molto simile alla nostra. Anche allora il mondo lottava contro la carestia e le malattie, e la guerra in Terra Santa minacciava di ridurre al caos quella regione bella e tormentata. Anche allora la confusione velenosa all’interno della Chiesa corrodeva la fede dei cristiani di tutto il mondo.

Il mondo distopico dell’Ue e quello reale. Dove la fede, nonostante tutto, non è scomparsa

Una osservazione: i segni citati nel testo che segue, che potrebbero far pensare che la fede non sia scomparsa, non sono altro che tracce ancora residuali, ma senz'anima, di una realtà in fase agonica. Qui l'indice degli articoli dedicati alla realtà distopica.

Il mondo distopico dell’Ue e quello reale. 
Dove la fede, nonostante tutto, non è scomparsa

Lavorare e vivere a Bruxelles può sembrare, sotto certi aspetti, come ritrovarsi abbandonati in territorio nemico. Un amico che un tempo lavorava lì (si occupava di legislazione sui diritti umani) mi avvertì: la città è piena di reti che ti possono intrappolare, e di satanisti. Difficile capire se lo dicesse in senso figurato o letterale. L’attuale Commissione europea sta promuovendo la legislazione più progressista nella storia dell’Unione, come ho sentito dire da un eurodeputato dei democratici nazionalisti svedesi. Non molto tempo dopo il mio arrivo, nell’aprile dell’anno scorso, il Parlamento europeo ospitò una mostra fotografica che includeva immagini di un Cristo omosessuale circondato da accoliti in abiti di pelle tipicamente associati alla schiavitù e al feticismo. Ovvia obiezione: provate a farlo con il profeta Maometto aspettandovi che i musulmani acconsentano tranquillamente a tale licenza artistica.

Pax Christi in Regno Christi / Mons. Viganò al Congresso Internazionale dei Russofili. di Mosca

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati. Qui il video. Precedente qui. Qui l'indice degli articoli sulla guerra un Ucraina.

Pax Christi in Regno Christi 
 Mons. Carlo Maria Viganò

Intervento al Secondo Congresso del Movimento Russofilo Internazionale e del Forum sulla Multipolarità - Mosca, 26-27 Febbraio 2024 

Eccellenze, Illustri Signore e Signori, Cari Amici,
questa è la seconda occasione [precedente qui] nella quale ho l’onore di intervenire al Congresso Internazionale dei Russofili. Ringrazio voi tutti e gli organizzatori di questo evento, per avermi invitato a tenere questa riflessione, che segue di poche settimane la storica intervista che il Presidente Vladimir Vladimirovič Putin ha concesso al giornalista statunitense Tucker Carlson [qui]. La reazione dei media mainstream occidentali dimostra quanto la verità faccia paura, in un mondo che vive di menzogna e si regge sulla falsità.

martedì 27 febbraio 2024

L’eutanasia di coppia in Olanda e il «cambiamento culturale dell’Occidente»

Un fenomeno allarmante nella misura in cui incide sulla realtà socio-antropologica attuale. L'ex premier cattolico Dries van Agt e la moglie Eugenie si sono suicidati insieme a 93 anni. I media, italiani e stranieri, esultano e sottolineano come la vita degli anziani non sia «poi così degna di essere vissuta». Così crolla l'intera società.  Precedenti: L’Olanda sdogana l’eutanasia dei bambini. «Non credevo saremmo arrivati a tanto»; Dolce morte legale, molta morte banale; Olanda, la Corte Suprema sdogana l’eutanasia per i malati di demenza. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

L’eutanasia di coppia in Olanda e 
il «cambiamento culturale dell’Occidente»

Dries van Agt e la moglie Eugenie Krekelberg si sono uccisi con l’eutanasia a 93 anni (Radbound University) Quale modo migliore di un doppio suicidio coordinato per coronare un amore e un matrimonio durati ben 66 anni? Per i quotidiani di tutto il mondo, sempre eccitati quando la morte è l’esito di un presunto libero processo di autodeterminazione, l’eutanasia di coppia è l’ideale. Per questo guardano con ammirazione all’Olanda e descrivono con toni entusiasti la morte dell’ex premier Dries van Agt e della moglie Eugenie Krekelberg, che si sono tolti la vita con l’eutanasia il 5 febbraio a 93 anni.

La Lotta del Papa contro la “Messa antica”: una Lotta contro la Chiesa. Joachim Heimerl.

Qui l'indice degli articoli sulle recenti restrizioni alla Messa antica a partire dalla Traditionis Custodes.
La lotta del Papa contro la “Messa antica”: una lotta contro la Chiesa.
Joachim Heimerl

Chi si è chiesto perché Francesco non solo rifiuta la Messa tradizionale, ma la perseguita, ha recentemente ricevuto una risposta dalla sua bocca: Il Papa non si preoccupa dei bei riti o del latino; Francesco ritiene invece che il Concilio Vaticano II abbia fatto dipendere la riforma della Chiesa dalla riforma della Messa. – Chiunque sia anche solo un po’ informato sa che questo è sbagliato. Inoltre, la riforma liturgica di Paolo VI è andata ben oltre le proposte del Concilio e ha portato a un leggendario declino della Chiesa.
Ma cosa dice di Francesco la persecuzione della vecchia Messa?
Una risposta semplice sarebbe che lui – come la maggior parte dei gesuiti – non ha il senso della liturgia. Ancora peggio: per lui la Messa è solo un veicolo per la riforma della Chiesa, il che significa che è in definitiva uno strumento politico. Le liturgie papali prive di amore, persino mutilate, che stiamo vivendo attualmente ne sono una testimonianza eloquente.

lunedì 26 febbraio 2024

Messa tradizionale a Vicenza

Ne avevamo dato notizia qui. Ora pubblichiamo questo aggiornamento da un messaggio di Davide Lovat su Facebook.
* * *
"Sine Dominico non possumus"
(cit. Martiri di Abitene)
Come ogni domenica in cui non sono impegnato in trasferta, vado a santificare la festa partecipando alla Santa Messa in rito tradizionale presso la bellissima chiesa di San Rocco a Vicenza, celebrata come di consueto a partire dalle ore 10.
La lingua sacra e la liturgia accompagnata dal canto gregoriano consentono di ritrovare la pace interiore, necessaria per affrontare gli impegni della settimana con fede, speranza e carità.

Vexilla Regis / Per l'Esaltazione della Santa Croce, e per tutta la Quaresima

Vexilla Regis è stato inserito tra diversi altri Preghiere, Inni e Litanie – tesori della nostra Fede da custodire – di cui trovate l'indice nella colonna di destra del blog (nella visualizzazione web).

Vexilla Regis / Per l'Esaltazione della Santa Croce, e per tutta la Quaresima.
(A I Vesperis Dominicae in Palmis in Passione Domini usque ad nonam feriae V Hebdomadae Sanctae inclusive)

Il Vexilla Regis è un inno (Carm. II, 6), le cui parole sono tratte dal poemetto in dimetri giambici composto da Venanzio Fortunato in occasione dell'arrivo della reliquia della Vera Croce a Poitiers (nel 568). Per ascoltarlo qui.
Esso prende titolo dalle parole iniziali della prima stanza. Viene principalmente cantato il Venerdì santo in onore della Santa Croce, nella ricorrenza della festa, ormai soppressa, della Invenzione della Croce (3 maggio), e nella celebrazione della Esaltazione della Santa Croce (14 settembre).

Testo originale (antico)
Vexilla regis prodeunt,
fulget crucis mysterium,
quo carne carnis conditor
suspensus est patibulo.

Confixa clavis viscera
tendens manus, vestigia
redemptionis gratia
hic inmolata est hostia.

Quo vulneratus insuper
mucrone diro lanceae,
ut nos lavaret crimine,
manavit unda et sanguine.

Inpleta sunt quae concinit
David fideli carmine,
dicendo nationibus:
regnavit a ligno deus.

Arbor decora et fulgida,
ornata regis purpura,
electa, digno stipite
tam sancta membra tangere!

Beata cuius brachiis
pretium pependit sæculi!
statera facta est corporis
praedam tulitque Tartari.

Fundis aroma cortice,
vincis sapore nectare,
iucunda fructu fertili
plaudis triumpho nobili.

Salve ara, salve victima
de passionis gloria,
qua vita mortem pertulit
et morte vitam reddidit.
Traduzione italiana
I vessilli del Re avanzano;
risplende il mistero della Croce,
al cui patibolo il creatore della carne
con la propria carne fu appeso.
Confitti con i chiodi le membra,
tendendo le mani, e i piedi,
per la [nostra] redenzione
qui è stata immolata la vittima.
Oltre a ciò, trafitto
da crudele punta di lancia,
per lavarci dalla colpa,
effuse acqua e sangue.
Si compì quel che cantò
Davide con veridica profezia,
quando disse ai popoli:
"Dio regnò dal legno".
Albero appropriato e splendente,
ornato di porpora regale,
scelto a toccare con il degno tronco
così sante membra!
[Albero] beato, ai cui bracci
fu appeso il prezzo del riscatto del mondo:
sei divenuto stadèra del corpo
e strappò via la preda dell'inferno.
Effondi un aroma dalla corteccia,
superi per profumo il nettare,
lieta per il ricco frutto,
lodi l'illustre trionfo.
Salute a te, o altare! Salute a te, o vittima,
a seguito della gloria della Passione,
per la quale la Vita sopportò la morte
e attraverso la morte restituì la vita.
Salve, o Croce, unica speranza!
In questo tempo di Passione
ai fedeli accresci la grazia
e ai peccatori cancella le colpe.
Te, Trinità, fonte di salvezza,
esalti ogni essere vivente:
coloro che salvi attraverso il mistero della croce,
proteggi per l'eternità.

 Protagonista dell’inno è la Croce, albero nobile e fulgido, e la celebrazione del suo Mistero. Tuttavia, esso riprende diversi contenuti già evidenziati da Venanzio in un altro celebre inno sacro, il Pange Lingua [qui testo in calce all'articolo]. Nella scena della Passione sono riproposti alcuni particolari presenti nel Pange lingua: i chiodi (v. 5) e la lancia (v. 10), nonché il sangue e l’acqua (v. 12). Diverse sono però le modalità con cui viene veicolato il contenuto: come evidenzia, infatti, Stefania Filosini “nel Pange lingua la serie asindetica di sostantivi fa leva sul potere evocativo della parola e i singoli termini sono funzionali a richiamare agli occhi del lettore una serie di episodi evangelici; nel Vexilla Regis Venanzio presenta in successione i momenti della crocifissione, zoomando su particolari rilevanti per le loro implicazioni teologiche”.
Nell'immagine a lato (da ingrandire) uno spartito musicale.

La fama dell’inno è testimoniata anche dal fatto che Dante Alighieri lo introdurrà nella Divina Commedia, in Inf. XXXIV [ «Vexilla regis prodeunt inferni / verso di noi; però dinanzi mira» / disse 'l maestro mio «se tu 'l discerni» (Inf. XXXIV, 1-3)], rovesciandone il senso, introducendo un significato parodico: se nell’inno latino i vexilla Regis indicano la Croce, qui rappresentano le sei ali di Lucifero (descritte successivamente ai vv. 46-52). Natalino Sapegno, invece, ci offre una chiave di lettura diversa: “il tono non ha nulla in sé, come si suol ripetere, di ironico o parodistico: la rappresentazione di Lucifero vuole essere paurosa, con quegli aspetti mostruosi e grotteschi che il poeta attinge alla leggenda popolare e alle invenzioni figurative dell’arte romanica e gotica […]; in essa si raccoglie il concetto e il simbolo di tutto il male del mondo.” 
L'inno è citato anche da James Joyce in A Portrait of the Artist as a Young Man, capitolo V, nell'omonima novella di Luigi Pirandello e da Reinhold Messner in Vite al Limite, la sua biografia. 
L'inno ha sempre avuto una grande importanza nella storia della musica. Veniva tradizionalmente cantato nelle processioni precedute dalla croce. Celebre l'esecuzione con coro a cappella, che accompagna la processione del Santo Legno e del Cristo Morto il venerdì santo a Mola di Bari, e del Cristo Morto e della Pietà a Molfetta, e a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), dietro la processione delle "varette". 
Successivamente è stato musicato da Anton Bruckner. Anche Giacomo Puccini ha composto un suo adattamento per coro di voci maschili ed organo. "Vexilla Regis" è stato anche l'inno dell'Esercito Reale e Cattolico che nel 1793 combatté i rivoluzionari in Vandea. 
Come la grande maggioranza degli inni, anche Vexilla Regis non scampò alla riforma di Urbano VIII che volle raddrizzare le gambe a tutti i testi che a lui parevano non abbastanza "classici" o elevati. Il gusto seicentesco purista del Papa che si reputava un poeta latinista portò, effettivamente, a migliorie formali di certi inni, ma certo a scapito del contenuto teologico di scritti redatti spesso da grandi santi del passato. Per questo motivo il latino medievale degli inni venne sottoposto ad una profonda revisione, con massicci interventi testuali per rendere più scorrevole o solamente più aulico il testo degli inni. Comunque già dai tempi di Pio X la tendenza è di tornare alla versione "antiqua" degli inni (che spesso appaiono in appendice ad alcune edizioni del breviario).
Il "Liber Hymnarius" di Solesmes, frutto della riforma liturgica post-conciliare, riabilita tutti i testi in forma antica che erano stati cambiati nel Breviarium Romanum.

Alla ricerca del culto perduto / 2 - /3

Precedente qui. Qui l'indice agli articoli dedicati alle recenti restrizioni a partire dalla Traditionis custodes.

Alla ricerca del culto perduto / 2

O uomo, se vuoi godere della libertà, infila il tuo collo nella sua catena e i tuoi piedi nei suoi ceppi
(cf. Sir 6, 25 Vulg.). Non c’è gioia più grande della libertà, ma non potrai goderla se non piegherai il collo della superbia alla catena dell’umiltà e non chiuderai i piedi degli affetti carnali nei ceppi della mortificazione (sant’Antonio di Padova, Sermone per la XV Domenica dopo Pentecoste, I, 4).

Citando a memoria un testo sapienziale dell’Antico Testamento, il grande Dottore fattosi piccolo al seguito del Poverello d’Assisi enuncia un principio fondamentale: il segreto della libertà è radicato nel vivere secondo ragione. L’uomo, essere dotato di intelletto e volontà libera, non può esercitare adeguatamente la seconda se non sotto la guida del primo: la luce del vero, infatti, lo orienta verso il bene, al quale la volontà tende per sua stessa natura, così come per sua stessa natura l’intelletto tende alla verità. Dato che la verità è l’essere in quanto è conoscibile e il bene lo stesso essere in quanto è fruibile, un uso del libero arbitrio contrario alla verità non produce alcun bene e, di conseguenza, non dilata l’ambito della libertà umana ma, al contrario, lo restringe; esso non può arrecare la gioia e soddisfazione che il soggetto ne sperava, bensì tristezza e frustrazione.

domenica 25 febbraio 2024

Dominica II in Quadragesima, Reminiscere

Facciamo tesoro degli insegnamenti che ci aiutano a interiorizzare sempre più, seguendo il calendario liturgico, le ricchezze inesauribili della nostra fede oggi così neglette: per questo ripercorriamo l'Anno Liturgico e le sue gemme spirituali: oggi Dominica II in Quadragesima - Reminiscere. Vedi anche: Mattia Rossi (e il Gregoriano). La Seconda domenica di Quaresima [qui]
Seconda Domenica di Quaresima

Intróitus
Ps. 24, 6-3 et 22 - Reminíscere miseratiónum tuárum, Dómine, et misericórdiæ tuæ, quæ a século sunt: ne unquam dominéntur nobis inimíci nostri: líbera nos, Deus Israël, ex ómnibus angústiis nostris.
Ps. 24, 1-2 - Ad te, Dómine, levávi ánimam meam, Deus meus, in te confído, non erubéscam. Glória Patri… Ps. 24, 6-3 et 22 - Reminíscere miseratiónum tuárum …
Introito
Sal. 24, 6-3 e 22 - Ricòrdati, o Signore, della tua compassione e della tua misericordia, che è eterna: mai trionfino su di noi i nostri nemici: liberaci, o Dio di Israele, da tutte le nostre tribolazioni.
Sal. 24, 1-2 - A te, o Signore, ho levato l’anima mia, in Te confido, o mio Dio, ch’io non resti confuso. Gloria al Padre… Sal. 24, 6-3 e 22 - Ricordati, o Signore, della tua compassione …

La Trasfigurazione
La santa Chiesa ci propone oggi a meditare un soggetto di alta portata per il tempo in cui siamo. In questa seconda Domenica della santa Quaresima applica a noi la lezione che un giorno il Signore diede ai suoi tre Apostoli. Ma dobbiamo sforzarvi d'essere più attenti dei tre discepoli del Vangelo, che il Maestro si degnò preferire agli altri per onorarli d'un simile favore.

Accondiscendenza di Gesù.
Gesù stava per passare della Galilea nella Giudea per recarsi a Gerusalemme, dove si doveva trovare alla festa di Pasqua. Era l'ultima Pasqua, che doveva incominciare con l'immolazione dell'agnello figurativo e terminare col Sacrificio dell'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Gesù non doveva più essere sconosciuto ai suoi discepoli: le sue opere avevano reso testimonianza di lui, anche davanti agli occhi degli stranieri; la sua parola così fortemente dotata di autorità, la sua attraente bontà, la pazienza nel tollerare la grossolanità degli uomini che s'era scelti a suoi compagni: tutto doveva aver contribuito ad affezionarli a lui fino alla morte. Avevano sentito Pietro, uno di loro, dichiarare per ispirazione divina ch'egli era il Cristo, Figlio del Dio vivente (Mt 16,16); nondimeno, la prova che stavano per subire doveva essere così terribile alla loro debolezza, che Gesù, prima d'assoggettarveli, volle loro accordare un ultimo mezzo, per premunirli contro la tentazione.

sabato 24 febbraio 2024

Il Santo del giorno / Policarpo, gli ebrei, le reliquie

Le reliquie sono considerate “connessioni” tra il mondo terreno e il divino e si pensa che abbiano il potere di proteggere e guarire coloro che le venerano. Esistono diverse tipologie di reliquie, tra cui quelle del corpo (ossia parti del corpo di un santo o di un martire), quelle delle vesti (come pezzi di abbigliamento indossati da una figura religiosa) e quelle degli oggetti (come oggetti personali appartenuti a una figura religiosa).

Policarpo, gli ebrei, le reliquie. 

Il 24 febbraio dell'anno 155 a Smirne, oggi Turchia, viene ucciso san Policarpo, discepolo di San Giovanni Evangelista e vescovo della città. Un curioso aneddoto sul suo martirio ci viene tramandato nella Historia Ecclesiastica di Eusebio di Cesarea, redatta quasi due secoli dopo la sua morte ma basata, è abbastanza logico, sulle testimonianze dei presenti.
Non solo viene infatti riportato il dialogo fra il magistrato e il santo ma è anche riportata la calunnia dalla comunità ebraica di Smirne contro i cristiani; dopo il martirio, gli ebrei infatti suggerirono ai pagani di lasciare che il fuoco consumasse il corpo di san Policarpo onde evitare che i cristiani prendessero le reliquie per adorarle smettendo di adorare Cristo.
La cronaca si conclude con una considerazione di Eusebio, il quale spiega la differenza cultuale che i cattolici pongono in essere fra Dio e le reliquie; resta la testimonianza, non l'unica, di come spesso parte della comunità ebraica si trovasse dalla parte dei persecutori come accadde ai tempi delle persecuzioni di Nerone (64-69), Flavio Giuliano (361-363) e in altre occasioni.

Sabato delle Quattro Tempora di Quaresima

Missale Romanum
Sabato delle Quattro Tempora di Quaresima

La Stazione è alla Basilica di S. Pietro in Vaticano, dove il popolo si radunava verso sera per assistere all'Ordinazione dei Sacerdoti e dei sacri Ministri. Questo giorno era chiamato il Sabato dalle dodici Lezioni, perché anticamente si leggevano dodici brani delle sante Scritture, come il Sabato Santo. Fu il Papa Gelasio (492-496) che organizzò la Liturgia del Sabato delle Quattro Tempora, fissando in tal giorno le Ordinazioni. La Messa in cui queste venivano conferite aveva luogo durante la veglia notturna, che dal Sabato sera si prolungava fino al mattino della Domenica; in seguito venne anticipata al Sabato; ma, per ricordare l'antica usanza, alla Domenica fu assegnato lo stesso Vangelo che si leggeva il Sabato: donde la ripetizione del Vangelo per due giorni di seguito. Abbiamo notata la stessa particolarità il Sabato delle Quattro Tempora dell'Avvento, essendo ugualmente anticipata d'un giorno la Messa dell'Ordinazione.

O la Croce o la loggia: conciliarle è un'illusione

"Sappiamo tutti fin troppo bene i covi di oscurità in cui vengono elaborate quelle perniciose dottrine". Cosí San Pio X, pontefice dal 1903 al 1914, parlando della massoneria (Lettera all'Episcopato francese, 25 agosto 1910). Precedenti qui - qui - qui - qui - qui e più recenti a partire da qui.

O la Croce o la loggia: conciliarle è un'illusione
Paolo M. Siano
L'avvicinamento tra Chiesa e massoneria può avvenire solo a spese della Verità: la luce di Cristo non è una delle tante "luci" del tempio massonico, dove si è liberi di professare qualsiasi religione... purché non la si consideri "troppo vera".
Sul Seminario tra Chiesa e Massoneria che si è svolto a Milano il 16 febbraio scorso, La Nuova Bussola Quotidiana ha finora pubblicato un paio di articoli. Non sto a ripetere i dati lì indicati, circa intenti, partecipanti, relazioni e dichiarazioni di quell’incontro. Riporto però il cappelletto introduttivo dell’articolo del dr. Riccardo Cascioli pubblicato il 19 febbraio: «Non c'è solo la proposta del cardinale Coccopalmerio per un "tavolo permanente" di confronto fra Chiesa e logge massoniche: all'incontro di Milano il vescovo Staglianò fa a pezzi l'approccio dottrinale e prepara la strada all'apertura in nome della Misericordia» (qui).
A questo punto ritengo utile offrire ai Lettori alcune osservazioni su quanto detto da due Gran Maestri relatori, Stefano Bisi (GOI) e Claudio Romoli (GLDI), i quali, nell’arco di uno o due giorni, hanno pubblicato le loro relazioni sui siti web delle rispettive Obbedienze massoniche. Colpisce anzitutto la singolare rapidità della pubblicazione degli interventi massonici, mentre invece da parte cattolica (relatori del Seminario), per quanto mi consta, nulla è stato ancora pubblicato.

venerdì 23 febbraio 2024

La carità è il compimento della legge. Venerdì delle Quattro Tempora di Quaresima

Venerdì delle Quattro Tempora di Quaresima. Gv.5,1-15 - S.Agostino, Tractatus 17 in Joannem, post initium - Breviario Romano, Letture del Mattutino
La carità è il compimento della legge 
(Sant'Agostino)

Vediamo ora che cosa ha voluto significare il Signore con quell'uno che solo fra tutti i malati guarì, allo scopo, come abbiamo già detto, di conservare il mistero dell'unità. Riscontrò negli anni della sua malattia un numero che simboleggiava l'infermità. Era ammalato da trentotto anni (Gv. 5, 5). Va spiegato un po' meglio come questo numero si riferisca più alla malattia che alla guarigione. Fate attenzione, vi prego: il Signore mi aiuterà a parlare in modo adeguato, sicché voi possiate sentire quanto basta. Il quaranta è un numero sacro ed è simbolo di perfezione. Credo che ciò sia noto a vostra carità. Lo attestano insistentemente le divine Scritture. Il digiuno, come sapete, ricevette il suo carattere sacro da questo numero. Mosè digiunò quaranta giorni (cfr. Ex. 34, 28), altrettanto Elia (cfr. 3 Reg. 19, 8), e lo stesso Signore e salvatore Gesù Cristo con il suo digiuno arrivò a questo numero di giorni (cf. Mt. 4, 2). Ora, Mosè rappresenta la Legge, Elia i Profeti, il Signore il Vangelo. Per questo apparvero tutti e tre su quel monte, dove il Signore si mostrò ai discepoli sfolgorante nel volto e nella veste (cfr. Mt. 17, 1-3). Egli apparve in mezzo a Mosè ed Elia, quasi a significare che il Vangelo riceveva testimonianza dalla Legge e dai Profeti (cfr. Rom. 3, 21).

Ed Eva la pasionaria tornò a casa

Le notizie che condividiamo con gioia e alimentano la speranza. 

Ed Eva la pasionaria tornò a casa

Non so molto di Eva Vlaardingerbroek. So che è olandese, ha ventotto anni, è laureata in filosofia del diritto ed è molto seguita sui social, sia in Europa sia in America, per le sue posizioni nettamente antiglobaliste e controcorrente rispetto al pensiero dominante.

Nata ad Amsterdam da madre cattolica e padre protestante (un musicologo), è nipote di un teologo calvinista ed ha conseguito il master in filosofia del diritto all’Università di Leida con una tesi su La contrattualizzazione del sesso nell’era #MeToo. Voto massimo, con lode.

I temi sui quali si impegna sono l’opposizione al femminismo, la difesa delle sovranità nazionali, il no all’immigrazione indiscriminata e la denuncia del Great Reset e dell’ideologia ambientalista. Naturale che appoggi la causa dei contadini in lotta contro le imposizioni delle élite ambientaliste. E altrettanto naturale che venga definita una “pasionaria di destra”.

The sound of freedom / Recensione di Davide Lovat

Una interessante recensione sul film che mette il dito nella piaga atroce del traffico di minori. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
The sound of freedom

Ho visto il film importato in Italia dalla Dominus Production nel giorno della sua uscita ufficiale nelle sale cinematografiche e ne descrivo luci, parecchie, e ombre, qualcuna.

Lunedì 19 febbraio è uscito nelle sale cinematografiche italiane, finalmente in modo ufficiale e regolarmente doppiato in italiano, il film "The sound of freedom - Il canto della libertà" del regista Alejandro Monteverde, con l'attore Jim Caviezel nel ruolo del protagonista.

giovedì 22 febbraio 2024

Testimonianze sulla Messa antica

Segnalazioni dei lettori. Qui l'indice degli articoli sulle recenti progressive restrizioni alla Messa antica a partire dalla Traditionis Custodes.

Una testimonianza scevra da condizionamenti e rifiuto ideologico, per usare un un eufemismo, che accomuna la gran parte della gerarchia ecclesiastica.

"Oggi sono appena andato alla mia prima Messa in latino [esclamazione di sorpresa]! Finalmente ho capito tutto questo clamore. Sono sempre stato a favore del rispetto delle tradizioni, ma non avevo idea che la tradizione di cui voi tutti parlavate fosse così bella. Questo è ciò che la Messa dovrebbe essere: riverenza, incenso, bellezza. È stato perfetto, anche inginocchiarsi per ricevere la Comunione. Fa solo sentire ogni cosa molto più speciale e importante. Senti davvero la presenza di Dio. Ora capisco a cosa si riferiscono i Tradizionalisti. Si tratta di qualcosa che deve essere preservato e promosso il più possibile. Non avevo idea di quanto potesse essere bella la Messa.”

La rovina delle anime passa anche dalla progressiva perdita del senso del sacro. Se si tollera una messa deformata da dissacranti brutture, si finirà per tollerare, come conseguenza, anche il peccato che abbruttisce e abbrutisce l’anima. 
Video sul miracolo della Santa Messa (da diffondere).

Lex orandi, Lex credendi. La Messa è osteggiata perché è figlia della fede cattolica, mentre il rito montiniano è figlio della fede conciliare. Sono fedi inconciliabili. Un gran mea culpa lo dovrebbero fare gli indultisti, i motupropristi e i fraternini perché senza i loro cedimenti, oggi il movimento della Tradizione sarebbe compatto e più forte. Lasciamo fuori gli "impresentabili" Minutella e Cionci, che non sono tradizionalisti ma le loro teorie riescono a rapire i cervelli lessi di teologia.

22 febbraio - Cattedra di San Pietro / Cathedra Veritatis

Oggi 22 febbraio 2024 si festeggia la Cattedra di san Pietro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. Dal 1666 il trono ligneo che la tradizione identifica con la cattedra vescovile di San Pietro è collocato all’interno del monumento creato da Gian Lorenzo Bernini su commissione di Alessandro VII. Chi vuole può approfondire qui - qui. Il primato di Pietro costituisce il fondamento su cui Il Signore ha istituito la sua Chiesa e sul quale Essa rimarrà salda fino alla fine dei tempi. Non ignoriamo che la promessa della vittoria della Chiesa è anche però l’annuncio di una guerra, che riguarda i milites Christi di ogni generazione fino alla fine dei tempi, al centro della quale c’è il Papato. Nel corso della storia, molte forze ostili hanno sempre cercato di distruggere il Primato di Pietro, perché hanno compreso che esso costituisce il fondamento visibile del corpo mistico. Mentre la Chiesa ha un fondamento primario e invisibile nel Signore Nostro Gesù Cristo, di cui Pietro è il Vicario. Ricordiamo tuttavia la variazione conciliare della Lumen gentium e la Nota explicativa praevia, voluta da Paolo VI, per salvare l’ortodossia del documento, che rappresenta un compromesso purtroppo inefficace tra il princìpio del primato di Pietro e quello della collegialità dei vescovi. Sinodalità, collegialità, decentralizzazione, sono le parole che oggi esprimono il tentativo rivoluzionario in fase ormai avanzata di trasformare la costituzione monarchica e gerarchica della Chiesa in una struttura democratica e parlamentare [qui - qui - qui]. Continuiamo anche a ricordare che il Papa è infallibile quando parla e si comporta come Pietro ex cathedra e non come Simone, cioè come dottore privato... Ut inimicos sanctae Ecclesiae humiliare digneris. Te rogamus audi nos. (M.G.)

Martirologio Romano secondo il Calendario del Vetus Ordo:
Cattedra di San Pietro

Nell'abside della Basilica di san Pietro si trova il monumento alla Cattedra dell'Apostolo, opera matura del Bernini, realizzata in forma di grande trono bronzeo, sorretto dalle statue di quattro Dottori della Chiesa, due d'occidente, sant'Agostino e sant'Ambrogio, e due d'oriente, san Giovanni Crisostomo e sant'Atanasio.
Oggi 22 febbraio 2024 si festeggia la Cattedra di san Pietro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.

P. Pasqualucci. La libertà religiosa della “Dignitatis humanae”, Laico corpo estraneo nel Vaticano II?

In un precedente articolo (qui) si era posto il controverso tema della libertà religiosa e le implicazioni conciliari, mentre in articoli successivi (qui - qui - qui), interessanti oltre che per i rispettivi contenuti anche per le nutrite discussioni suscitate, veniva affrontata la questione della laicità e i rapporti tra Chiesa e stato. Ne riprendo dunque il filo per proporre uno scritto molto esaustivo di Paolo Pasqualucci: l'intero capitolo: La libertà religiosa della Dichiarazione “Dignitatis humanae”, tratto dal libro Unam Sanctam (qui). Si tratta di un testo certamente impegnativo, una vera e propria monografia, con tanto di indice.
Lo propongo anche nella copia in pdf scaricabile qui, per i molti lettori che apprezzano approfondimenti del genere. Si ringrazia l'Editore Solfanelli per aver consentito la pubblicazione.

Indice del cap. XVI
La libertà religiosa della Dichiarazione 'Dignitatis humanae', laico corpo estraneo nel Vaticano II?
da: Paolo Pasqualucci, "Unam Sanctam. Studio sulle deviazioni dottrinali nella Chiesa Cattolica del XXI secolo", Solfanelli, Chieti, 2013, pp. 245-330.

1. Secondo mons. Gherardini, la "Dignitatis humanae" apre la strada all'indifferentismo religioso e morale;
2. | La supposta continuità di DH con la dottrina della Chiesa: gli argomenti del prof. Cantoni; 2.1 Non il Magistero anteriore ma la roncalliana "Pacem in terris" propugnava al nuova dottrina, fissata nell'ambiguo "Proemio" di DH;
3. Una timida critica del prof. Cantoni al Concilio, che coglie tuttavia una lacuna essenziale di DH;
4. La DH "caso tipico moderno dello sviluppo dottrinale"?
5. L'idea della "libertà religiosa" è storicamente un risultato delle Guerre di Religione e del deismo professato dalle filosofie secolaristiche;
6. La critica tendenziosa di Spinoza alle Sacre Scritture quale presupposto del concetto di "libertà religiosa"; 6.1 L'immanentismo di Spinoza nega a priori la possibilità stessa del Sovrannaturale e quindi del miracolo; 6.2 Anche la filologia dimostra, contro Spinoza, che gli Apostoli non insegnavano come semplici "dottori privati"; 6.3 La predicazione apostolica è unitaria e in ogni sua forma viene dallo Spirito Santo; 6.4 Per sostenere che le Lettere degli Apostoli non erano ispirate, Spinoza altera il senso di Mt 10, 19-20 e dell'incipit delle Lettere stesse; 6.5 Per sostenere, alla fine, che gli Apostoli non predicavano una dottrina comune, Spinoza altera li senso di Rm 15, 20; 6.6 diritto ad una libertà religiosa fondata sulla coscienza individuale presuppone una religione di Stato solo "civile", priva di ogni elemento sovrannaturale, incompatibile con il Cristianesimo; 6.7 La vantata libertà di coscienza teorizzata da Spinoza è fictio ed instrumentum regni;
7. Come ha potuto li Concilio "far suo" questo principio della libertà religiosa quale diritto assoluto della persona, che presuppone uno Stato agnostico e ateo, quale lo Stato moderno? Su quasi basi?;
8. DH 2, che definisce il nuovo concetto della libertà religiosa, appare minata da gravi aporie e propone un concetto contraddittorio di verità, incompatibile con quello di verità rivelata da Dio; 8.1 Quale concetto di verità ci propone la DH? Un concetto non conforme alla Tradizione della Chiesa, perché incompatibile con quello di verità rivelata;
9. La dottrina della "libertà religiosa" affonda le sue radici nella Rivelazione? Dall'analisi dei Testi, non si direbbe;
10 I Martiri hanno offerto la loro testimonianza per render gloria a Dio e convertire i Pagani, assai più che per al "libertà religiosa", ed aspiravano ad uno Stato cristiano;
11. La DH salvaguarda l'unicità del Cattolicesimo? La cosa è alquanto dubbia;
12. Quale "diritto naturale" ci propone la DH?
1. Secondo mons. Gherardini, la “Dignitatis humanae” apre la strada all’indifferentismo religioso e morale
Il capitolo più lungo del suo saggio, il prof. Cantoni lo dedica al “caso serio” della libertà religiosa, in relazione allo “sviluppo della dottrina cristiana”271. È un capitolo ricco di lunghe citazioni nel quale viene difesa a spada tratta la nuova dottrina della libertà religiosa propugnata dal Vaticano II, considerata notoriamente tra i punti di “manifesta rottura” con il Magistero precedente da tutti i critici del Concilio. Il testo si trascinò a lungo in Aula provocando aspri dibattiti, come si può facilmente immaginare. Mons. Gherardini, nel suo primo libro sul Concilio, quello sul “discorso da fare”, ha dedicato venticinque fitte pagine di riflessioni a questa famosa Dichiarazione. Il prof. Cantoni non si avventura in una confutazione articolata. Più comodamente, si limita alla sintetica critica nei confronti della libertà religiosa del Vaticano II, contenuta [qui] nell’Epilogo di Quod et tradidi vobis272. Ciò gli è sufficiente per affermare perentoriamente che mons. Gherardini ha affermato cose assolutamente false273. Osserviamo, dunque, attentamente.

mercoledì 21 febbraio 2024

Mercoledì delle Quattro Tempora di Quaresima

Ripropongo per sempre meglio conoscere l'Anno Liturgico e le sue gemme spirituali. Pratiche abbandonate con il Novus Ordo; ma tuttora vive in chi custodisce la Tradizione.
Nel calendario liturgico del Rito Romano, le Quattro Tempora sono quattro distinti periodi di tre giorni – mercoledì, venerdì e sabato – di una stessa settimana approssimativamente equidistanti nel ciclo dell'anno, destinati al digiuno e alla preghiera. Giorni che cadono fra la terza e la quarta domenica di Avvento, fra la prima e la seconda domenica di Quaresima, fra Pentecoste e la festa della Santissima Trinità e generalmente la settimana seguente l'Esaltazione della Santa Croce, (14 settembre). La Chiesa Cattolica prescriveva il digiuno in tutti i giorni delle Quattro Tempora e l'astinenza in ogni venerdì, e i fedeli sono invitati a confessarsi. Questa regola è tutt'ora seguita dai fedeli Cattolici che lo desiderano, ed in particolare per coloro che osservano il calendario liturgico del 1962. Vedi anche le Quattro Tempora di Avvento [qui] e di Pentecoste [qui].

21 febbraio 2024: Mercoledì delle Quattro Tempora di Quaresima
 
Al digiuno quaresimale viene ad aggiungersi oggi quello delle Quattro Tempora. Parimenti Venerdì e Sabato avremo un doppio motivo di praticare la penitenza. Dobbiamo consacrare a Dio la stagione della Primavera, offrendogli le primizie nel digiuno e nella preghiera; dobbiamo invocare dall'alto la benedizione del Signore sulle ordinazioni dei Sacerdoti e dei sacri Ministri. Abbiamo dunque il massimo rispetto di questi tre giorni.
Fino all'XI secolo il digiuno delle Quattro Tempora di Primavera fu collocato nella prima settimana di marzo, e quello delle Quattro Tempora d'estate nella seconda settimana di giugno. Ma un decreto di san Gregorio VII le fissò nei periodi che noi attualmente li celebriamo: le Quattro Tempora di Primavera nella prima settimana di Quaresima e quelle dell'Estate nella prima settimana di Pentecoste. La Stazione odierna è a S. Maria Maggiore. Onoriamo la Madre di Dio, rifugio dei peccatori, e preghiamola che offra lei al Giudice divino l'umile tributo delle nostre soddisfazioni.
La Chiesa, che nei Mercoledì delle Quattro Tempora ci presenta sempre due letture della sacra Scrittura, in luogo dell'Epistola della Messa, oggi riunisce i due grandi tipi della Quaresima dell'Antico Testamento, Mosè ed Elia, per far risaltare alla nostra mente la dignità del digiuno quaresimale, al quale Gesù Cristo stesso è venuto a dare un carattere ancora più sacro, realizzando nella sua persona ciò che la Legge ed i Profeti avevano solo espresso in figura.

Monsignor Viganò / Omelia nel Mercoledì delle ceneri, in capite jejunii

Qui l'indice degli interventi precedenti e collegati.
Et non dabo vos ultra
opprobrium in gentibus

Gioe 2, 19
Omelia nel Mercoledì delle ceneri,
In capite jejunii

Immutemur habitu, in cinere et cilicio:
jejunemus, et ploremus ante Dominum:
quia multum misericors est dimittere peccata nostra
Deus noster. 
Giole 2, 13
MEMENTO, HOMO, quia pulvis es, et in pulverem reverteris. Abbiamo udito pronunciare queste parole poco fa, durante il rito dell’imposizione delle Ceneri: Ricordati, uomo, che sei polvere, e che polvere tornerai. Mentre ci apprestiamo ad entrare nel sacro tempo penitenziale della Quaresima in preparazione al tempo di Passione e alla Santissima Pasqua, è certamente salutare rammentarci da dove veniamo e cosa ci attende.

Veniamo dalla polvere, con la quale il Creatore si è degnato di plasmare il nostro corpo in cui infondere un’anima immortale, facendoci a Sua immagine e somiglianza. Destinati alla beatitudine eterna, con il peccato siamo tornati nella polvere dell’esilio. Condannati alla perdita dell’immortalità, alla polvere della zolla abbiamo mescolato il sudore della nostra fronte. Chiamati in Abramo verso la terra promessa, nella polvere abbiamo attraversato il deserto. Nella polvere predicò il Precursore, nella polvere delle rocce il Signore fu tentato da Satana. Le nostre innumerevoli colpe hanno umiliato nella polvere del Golgota il Salvatore Nostro Gesù Cristo. Nella polvere si dissolverà il nostro corpo mortale dopo la sepoltura, in attesa della resurrezione della carne alla fine dei tempi. Nella polvere si consumerà il mondo, quando l’eterno Giudice verrà judicare sæculum per ignem. Polvere sono i monumenti antichi, polvere le carte dei sapienti, polvere i tesori raccolti, polvere i tessuti preziosi.

Diebus saltem Dominicis: Il diavolo, le tentazioni e voi

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la consueta meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della Domenica precedente e ci prepara a quelli della Domenica successiva.

Diebus saltem Dominicis: Il diavolo, le tentazioni e voi
   
La Stazione Romana di questa I Domenica di Quaresima [vedi] è la Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano, definita la “Chiesa Madre dell'Urbe e del Mondo”. Il suo titolo completo è Cattedrale Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano.

La nostra lettura del Vangelo di questa domenica guarda indietro, alla caduta dell'uomo in Adamo e avanti, alla redenzione dell'uomo mediante il Nuovo Adamo. Il Nuovo Adamo è, ovviamente, Cristo. Cristo ricapitola molte delle figure cruciali delle alleanze dell'Antico Testamento che Lo prefigurano. Non è un controsenso affermare che Egli è il Nuovo Adamo e il Nuovo Davide, il Nuovo Mosè e il Nuovo Salomone, il Nuovo Israele e il nuovo Abramo. Ad esempio, il Vangelo che leggiamo oggi, (Matteo 4:1-11), inizia dopo che il Signore è passato attraverso le acque nel Suo Battesimo e poi ha trascorso 40 giorni e 40 notti nel deserto di rinnovamento e purificazione, per così dire, del primo Esodo dall'Egitto e dagli anni dei popoli nel deserto. Cristo fu fedele nel digiuno e nel tempo trascorso nel deserto, mentre il popolo cadde molte volte. Quindi, Cristo può essere visto come il Nuovo Mosè. In quanto erede del trono davidico, Cristo è sacerdote, profeta e re anche durante la sua vita terrena, ma non fallisce e non cade come fece Davide. Ancor meno fallì nel Suo essere il Nuovo Salomone, il figlio in definitiva infedele di Davide. Ed è qui che potremmo cominciare a togliere gli strati di questo Vangelo come una straordinaria cipolla.

Chiesa e Massoneria. Il Gran Maestro Bisi al seminario di Milano “Partiamo dalle cose che uniscono”

Precedenti qui - qui - qui - quiqui - qui.
Chiesa e Massoneria. Il Gran Maestro Bisi al seminario 
di Milano “Partiamo dalle cose che uniscono”

Il Grande Oriente d'Italia – la principale loggia massonica nazionale – ha tenuto un incontro con diversi prelati cattolici con l'obiettivo di ribaltare la ferma e costante condanna della Chiesa nei confronti della Massoneria. Ne davamo notizia qui
La frase, riportata nel titolo, del Gran Maestro - che ha criticato Papa Francesco per non essere aperto verso i massoni come lo è verso gli omosessuali - non è altro che il leitmotive del nuovo ecumenismo veicolato dal concilio. E dunque non possiamo non cogliere l'esito logico del fatidico aggiornamento, iniziato con Giovanni XXIII più di sessant'anni fa e oggi arrivato alle estreme conseguenze.
Qui potete leggere il testo integrale dell'interevnto, denso di ingannevoli sofismi, che il Gran Maestro ha tenuto nel corso dell’incontro. pubblicato sul sito del Grande Oriente d'Italia.
L'evento ha suscitato grande scalpore in tutto l'orbe cattolico. LifesiteNews ha promosso una petizione affinché questa generazione di cattolici non ceda nella lotta contro la Massoneria e il suo malvagio fine di distruggere la civiltà cristiana.

martedì 20 febbraio 2024

Stati Uniti in Europa

Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.
Stati Uniti in Europa

A due anni dall’inizio della guerra Usa/Nato-Russia combattuta in terra ucraina dovrebbe essere ormai chiaro che principale obiettivo americano fosse quello di separare definitivamente l’Europa atlantica dalla Russia. In particolare, interrompere i pericolosi rapporti tra quest’ultima e la Germania, che aveva costruito la sua posizione di forza economica soprattutto grazie ai favorevoli prezzi delle materie prime russe. La capitolazione tedesca diventava definitiva con il sabotaggio anglo-americano dell'imponente gasdotto Nord Stream 2, fatto esplodere nel Mar Baltico nel settembre 2022, vergognosamente subito, senza batter ciglio, dalla classe dirigente tedesca.

Ipotesi sul prossimo papa / Ecco perché i cardinali potrebbero puntare su un signor Nessuno

Ipotesi sul prossimo papa / Ecco perché i cardinali
potrebbero puntare su un signor Nessuno

di The Wanderer

Previsioni, profezie, pronostici. Chi sarà il prossimo papa? Sono possibili solo ipotesi provvisorie. Per poterle confermare, è necessario che si verifichi l’evento che stiamo aspettando. Finché questo non si verificherà, le nostre ipotesi avranno una validità molto limitata.

Qualche mese fa dicevamo che uno degli aspiranti più probabili era il cardinale Zuppi, che sembrava essere il candidato di Bergoglio. Ebbene, mi sembra che questa possibilità sia ormai tramontata per due motivi imprevisti: il suo clamoroso fallimento nella presunta mediazione nel conflitto Russia-Ucraina e il suo posizionamento in un filone di continuità con l’attuale pontificato.

lunedì 19 febbraio 2024

La storia giudicherà i cambiamenti di sesso imposti ai bambini e ai ragazzi come un crimine ideologico

Interessante la testimonianza di Susanna Tamaro sulla 'disforia di genere'. Qui l'indice degli articoli dedicati alla realtà distopica. Precedenti in tema qui - qui - qui - qui - qui.

La storia giudicherà i cambiamenti di sesso imposti 
ai bambini e ai ragazzi come un crimine ideologico
  
Personalmente, ho avuto l’infanzia devastata dalla disforia di genere e per questo ne posso parlare con cognizione di causa. Ho iniziato ad avere problemi fin dall’asilo, quello che nei primi anni era una forza primigenia e inconscia è diventata una disperata consapevolezza: ero scesa in terra nel corpo sbagliato.

Data l’epoca, non ho mai confessato a nessuno questa mia devastante certezza ma passavo le notti piangendo se mi veniva regalata una bambola o peggio ancora un qualche vestito da bambina. Verso gli otto, nove anni la sofferenza è diventata incontenibile, avevo sentito dire che a Casablanca si poteva cambiare sesso e quella città improvvisamente si era ammantata per me di una luce magica.
Mia nonna, intuiti i miei tormenti, a un Carnevale mi ha comprato un costume da ufficiale, divisa che non mi sono più tolta fino a che le ginocchia non si sono bucate.

J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e la musica cosmica primordiale

Musica per le nostre orecchie il testo che segue (richiamo l'attenzione anche sulle note del Traduttore) nella nostra traduzione da The European conservative. E così diventa ancor più chiara e significativa la cacofonia, la percussione ossessiva e l'assenza della melodia nei generi musicali odierni. Può essere interessante consultare gli articoli sulla musica sacra qui.

J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e la musica cosmica primordiale 

Gli Inklings [1] erano intrigati dalle antiche mitologie che descrivevano la creazione del mondo per mezzo della musica.

In un’ambiziosa monografia intitolata L’Orient et les origines de l’idéalisme subjectif dans la pensée européenne (1946), il classicista Aram Frenkian fornisce la più completa classificazione delle forme di creazione — quattordici in tutto — descritte nei miti e testi sacri delle antiche culture del mondo. Esistono due categorie principali di miti: quelli in cui la creazione sorge da materia preesistente e quelli delle creazioni ex nihilo, il più eminente dei quali è la descrizione delle origini del mondo della Bibbia. Considerata in alcune religioni un fatto di natura magica, la creazione “dal nulla” è incomprensibile per gli esseri umani. Ciò che ci fa notare la classificazione del professor Frenkian è il fatto che tra le forme di creazione ex nihilo esiste anche quella specifica per mezzo del suono ritmico o del canto (epōidósin greco), associata al potere della Parola pronunciata dal Dio Creatore.

domenica 18 febbraio 2024

Il Sacro Manto in onore di San Giuseppe

Il Sacro Manto in onore di San Giuseppe
18 Febbraio 2024 | Devozioni e preghiere

Il Sacro Manto è una devozione graditissima a san Giuseppe ed efficacissima per ottenere grazie. Essa consta nella recita per un mese delle seguenti orazioni. Buona cosa sarebbe iniziare la pia pratica il 18 febbraio in preparazione alla festa del 19 marzo.

In nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti. Amen.

Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l’anima mia. 
Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell’ultima agonia.
Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l’anima mia.

3 Gloria alla SS. Trinità ringraziandola di avere esaltato S. Giuseppe ad una dignità del tutto eccezionale.

OFFERTA

1. Eccomi, o gran Patriarca, prostrato devotamente innanzi a te. Ti presento questo Manto prezioso e ti offro il proposito della mia devozione fedele e sincera. Tutto quello che potrò fare in tuo onore, durante la mia vita, io intendo eseguirlo, per mostrarti l’amore che ti porto. Aiutami, S. Giuseppe! Assistimi ora e in tutta la mia vita, ma soprattutto assistimi nell’ora della mia morte, come tu fosti assistito da Gesù e da Maria, perché ti possa un giorno onorare nella patria celeste per tutta l’eternità. Amen.

Prima Domenica di Quaresima

Facciamo tesoro degli insegnamenti che ci aiutano a interiorizzare sempre più, seguendo il calendario liturgico, le ricchezze inesauribili della nostra fede oggi così neglette. Vedi precedente con cui integrare la meditazione che segue qui.

Prima Domenica di Quaresima

Intróitus Ps. 90, 15 et 16 - Invocábit me, et ego exáudiam eum: erípiam eum, et glorificábo eum: longitúdine diérum adimplébo eum.
Ps. 90, 1 - Qui ábitat in adiutório Altíssimi: in protectióne Dei coeli commorábitur. Glória Patri…
Ps. 90, 15 et 16 - Invocábit me …
Introito
Sal. 90, 15 e 16 - Mi invocherà e io lo esaudirò: lo libererò e lo glorificherò: lo sazierò di lunghi giorni. Sal. 90, 1 - Chi àbita sotto l’égida dell’Altissimo dimorerà sotto la protezione del cielo. Gloria al Padre… Sal. 90, 15 et 16 - Mi invocherà …

Solennità di questo giorno. 
Questa Domenica, la prima della santa Quarantena, è anche una delle più solenni dell'anno. Il suo privilegio, esteso con le ultime decisioni di Roma alle altre Domeniche di Quaresima (Costituzione Divino afflatu), e che per molto tempo lo ha solo condiviso con la Domenica di Passione e delle Palme, è quello di non cedere il posto a nessuna festa, neppure a quella del Patrono, o del Santo Titolare della Chiesa, o della Dedicazione. Negli antichi calendari è chiamata Invocabit, dalla prima parola dell'Introito della Messa; mentre nel Medio Evo la chiamavano Domenica delle torce, in seguito ad un'usanza che non sempre né dovunque pare motivata alla stessa maniera; in certi luoghi, i giovani che s'erano lasciati andare troppo alle dissipazioni del carnevale, dovevano, in quella domenica, presentarsi in chiesa con una torcia in mano, per fare pubblica soddisfazione dei loro eccessi.

sabato 17 febbraio 2024

Avviso Messa antica 18 febbraio a Bergamo

Carissimi amici in Cristo,
di seguito riportiamo il comunicato pubblicato dalla Parrocchia di Sant’Alessandro della Croce: «La chiesa di San Bernardino da ieri pomeriggio è temporaneamente chiusa. Si sono staccati alcuni pezzi dal soffitto della navata centrale che rendono pericoloso l’accesso. Occorre pertanto fare le opportune verifiche per capire come intervenire d’intesa con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e la Soprintendenza. Faremo tutto il possibile per riaprire San Bernardino, luogo di celebrazioni e di visite turistiche con la collaborazione quotidiana dei volontari della Parrocchia e del Touring Club Italiano».
A seguito di ciò, la Santa Messa tradizionale di domani, domenica 18 febbraio (I domenica di Quaresima), sarà celebrata unicamente alle ore 9:30 presso la Chiesa di Santa Maria e San Marco, detta di Santa Rita (Bergamo - piazzetta San Marco, 8)
maps.app.goo.gl/5cnXSbCHDARk1yJS7).
Ringraziamo mons. Davide Pelucchi, Vicario generale del Vescovo di Bergamo, don Doriano Locatelli, Incaricato dell’Ufficio liturgico, don Pietro Biaggi, Prevosto di Sant’Alessandro della Croce e Rettore della Cappella vescovile di Santa Maria e San Marco, e don Battista Ferrari per essersi subito prodigati a trovare una soluzione e aver permesso la continuità della celebrazione della Santa Messa tradizionale.
Con successiva lettera, vi comunicheremo il calendario aggiornato delle prossime Sante Messe.
Un saluto nel Signore.
Comitato Summorum Pontificum di Bergamo  

In Grecia il parlamento approva matrimoni e adozioni per le coppie gay

Una nuova breccia nell'etica e nella fede che la sottende nell'ordine socio-antropologico odierno. La Grecia è il 37° Paese del mondo, il 16° dell'Unione europea, il primo cristiano ortodosso a riconoscere il diritto civile e legalizzare l'adozione per genitori dello stesso sesso. Inutile l'opposizione della Chiesa ortodossa e dei fedeli.

In Grecia il parlamento approva 
matrimoni e adozioni per le coppie gay

Manifestazione etica senza esito
Dalla cronaca odierna apprendiamo che il parlamento greco ha dsto via libera ai matrimoni tra persone dello stesso sesso; il che comprende anche l'adozione di bambini. L'importante riforma sociale è stata portata avanti dal governo conservatore nonostante la dura opposizione della Chiesa ortodossa.
La Grecia diventa il 37° Paese del mondo, il 16° dell'Unione europea e il primo cristiano ortodosso a riconoscere il diritto civile e a legalizzare l'adozione per genitori dello stesso sesso. Ma il disegno di legge - promosso dal governo conservatore di Nea Dimokratia (che si spacca al suo interno) - non consente alle coppie di sesso maschile di diventare genitori attraverso la maternità surrogata.
Secondo le associazioni Lgbtq+ e le coppie omosessuali con figli, la Grecia sta vivendo "un momento storico" mentre il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, nel suo intervento prima della votazione dichiara: "Oggi è una giornata di gioia. Da domani verrà rimossa una barriera in più e diventerà un ponte di convivenza in uno Stato libero tra cittadini liberi".