L'articolo di don Curzio Nitoglia che trovate di seguito è la risposta allo scritto inviatoci dal prof
Arnaldo Xavier Da Silveira, riguardante il suo recente testo edito da Solfanelli [
qui]. Il contenuto tecnico e ben articolato è senz'altro utile per approfondire il dibattito.
In coerenza con la linea editoriale del blog, ribadisco che, sulla
Critica teologica [
qui] dei 45 studiosi di molti Paesi ricordata alla nota 1. è stato
redatto uno schema, per discutere e sviluppare un'azione più radicale [
qui]. Questa corale iniziativa pubblica prende le mosse da un documento che di per sé non può non far parte del Magistero, nella consapevolezza, però, della diversa adesione ad esso, legata all'aderenza all'insegnamento costante della Chiesa. Fermo restante il fatto che non si tratta dell'unico elemento critico di questo pontificato.
In ogni caso, i 45 non accusano apertamente il papa di eresia, ma gli chiedono rispettosamente di correggere affermazioni che, intese nel loro senso più evidente, risultano eretiche, erronee o scandalose. Perciò il nesso con la tesi del Da Silveira, non è del tutto pertinente, senza per questo negare che molte esternazioni di Bergoglio siano contrarie alla retta dottrina e pongano quindi seri interrogativi riguardo al suo ministero. L'iniziativa non è fatta per sfociare in uno scisma, ma per riportare chiarezza ai fini della
salus animarum! Non basta, infatti, non accogliere le pseudo-verità
misericordiose, non anatemizzabili perché in fuga dal dogma, con l'
aggiornamento divenuto
accompagnamento. Occorre ripristinare il rapporto tra libertà e verità.
Il tutto nell'ineludibile considerazione che la situazione attuale, sia nella genesi prossima e remota che negli sviluppi, è così inedita ed anomala da suscitare quanto meno perplessità in ordine alle ipotesi di scuola nelle quali possa essere inquadrata.
La questione del “Papa eretico”
È un'ipotesi possibile o al massimo probabile e non una certezza teologica
A partire da un’ipotesi non si può arrivare alla deposizione del Papa né c’è chi ne avrebbe l’autorità
Solo una “Ipotesi”
La spinosa questione del Papa eretico secondo i Dottori della Chiesa (Bellarmino, Suarez, Gaetano, Torquemada, Cano, Soto, Giovanni da San Tommaso…) e i teologi della terza Scolastica (Billot, Wernz-Vidal, Salaverri, Journet, Vellico, Mondello…) è una “ipotesi” possibile o al massimo probabile (v. in basso il paragrafo S. Tommaso d’Aquino precisa i termini: “possibile, probabile e certo”) come la chiama il Da Silveira stesso nel titolo del suo libro stampato recentemente in italiano (Ipotesi teologica di un Papa eretico, Chieti, Solfanelli, 2016, edizionisolfanelli@yahoo.it, 200 pagine, 15 euro) e non è assolutamente una “certezza teologica” come poi il Da Silveira deduce con un passaggio indebito dal possibile/probabile (le opinioni puramente ipotetiche dei Dottori della Chiesa e dei teologi approvati più recenti) al teologicamente certo.