Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 27 aprile 2024

Rimanere fedelmente cattolici alla fine del pontificato di Francesco

Nella nostra traduzione da Crisis magazine l'evidenziazione delle deviazioni dottrinali di Bergoglio sostanziate anche dal contrario di una vera pastorale. Con la distinzione netta tra Tradizionalismo e legame con la Tradizione e accenni all'esclusione di tutte quelle tesi che propugnano l'invalidità dell'elezione o lo spogliamento dalla investitura per effetto delle eresie. Interessante l'analogia ricavata dall'AT,. Richiamo l'attenzione sulla mia nota.

Rimanere fedelmente cattolici alla fine del pontificato di Francesco

È ormai evidente a molti cattolici di tutto il mondo che il pontificato di Francesco è stato una delusione e persino un disastro. Ci sono cattolici più colti di me che hanno catalogato accuratamente la miriade di modi in cui Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato nel 2013, ha fatto dichiarazioni e promosso pratiche pastorali che si discostano dalla Scrittura, dalla Sacra Tradizione e dai precedenti insegnamenti consolidati del magistero.  
“Tate chiasso” [vedi], ha detto il Papa pochi mesi dopo la sua elezione circa i suoi piani per scuotere la Chiesa. Ebbene, ha ottenuto ciò che voleva.
In cima ai miei pensieri, ecco alcuni dei più grandi problemi di cui è responsabile Francesco:

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

Continuo a ricordare la preghiera ogni giorno fino al termine della novena [qui - qui]. Posto che il blog è uno strumento di comunicazione agile e immediata ma fagocita inesorabilmente i testi. Cliccare sull'immagine per ingrandire

venerdì 26 aprile 2024

Il card. Burke rimane nel suo appartamento romano

Che il cardinale Burke fosse rimasto nel suo appartamento romano lo avevo già dedotto dal filmato della sua Messa del 1° di ogni mese legata anche alla recita del Santo Rosario (vedi). Ma lo attribuivo ad una sorta di riappacificazione, leggendola dall'immagine che risale alla celebrazione di Pasqua inerita sotto. (Precedenti immediati qui - qui)

Ne ho conferma da Gloria.tv.
"Il Cardinale Raymond Burke ha trovato dei sostenitori finanziari per pagare il suo appartamento romano, riferisce Loup Besmond de Senneville su La-Croix.com (22 aprile). 
A novembre, Francesco ha chiesto al Cardinale, che considera un "nemico", di pagare l'affitto mensile secondo il prezzo di mercato stimato a Roma: 8.000 euro. È rivelatore che il 'Papa di una Chiesa povera' sia così interessato al denaro."

Di fatto tuttavia sconcerta vedere le immagini delle recenti celebrazioni pasquali in San Pietro: ne sono stupita perché poso capire il rispetto; ma non i sorrisi, come niente fosse...

Ron Paul: il trionfo del partito della guerra

Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.
Ron Paul: il trionfo del partito della guerra

"Quasi 100 miliardi per far morire altri ucraini, massacrare i civili a Gaza e spingere verso una guerra contro la Cina".

Ripubblichiamo quasi interamente l’intervento che l’ex senatore Ron Paul ha pubblicato sul suo sito: “Quando gli storici del futuro cercheranno l’ultimo chiodo fissato sulla bara degli Stati Uniti, potrebbero benissimo stabilire che sia stato quello del 20 aprile 2024. In questa data il Congresso ha approvato una legge per finanziare due guerre e mezza [Ucraina, Israele e Taiwan ndr], consegnare ciò che resta della nostra privacy alla CIA e alla NSA e dare al presidente degli Stati Uniti il ​​potere di chiudere qualunque sito di informazione con cui è in disaccordo”.

“Quei 100 miliardi di dollari circa stanziati […] servono a garantire che gli ucraini continuino a morire in una guerra contro la Russia che è impossibile vincere, che i civili palestinesi continuino a essere massacrati a Gaza grazie alle armi statunitensi e che i neoconservatori continuino a spingerci verso una guerra con la Cina”.
Per il partito della guerra è stata una vittoria totale”.

Diebus Saltem Dominicis: III domenica dopo Pasqua – L'assenza sempre presente del Signore

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la consueta meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente [vedi].

Diebus Saltem Dominicis: III domenica dopo Pasqua – L'assenza sempre presente del Signore

Sapete quanto mi piace insistere sul contesto. Questa domenica, la terza dopo Pasqua nel computo tradizionale (la quarta di Pasqua nel calendario del Novus Ordo), passiamo a una nuova fase nel periodo delle sette domeniche di Pasqua. 
Le prime domeniche hanno ripercorso la Pasqua e i suoi temi principali del Battesimo, della Resurrezione e dell'Eucaristia. Le prossime domeniche guardano all'Ascensione del Signore e all'evento della Pentecoste. Quindi, approfondiamo il mistero dell'assenza sempre presente del Signore, della Sua presenza costantemente-assente.

Dopo la Sua risurrezione, Cristo disse a Maria Maddalena: “ Me mou háptou … non mi trattenere” (Giovanni 20:17). Il Signore le stava facendo capire che doveva adattarsi a un nuovo modo di incontrarlo, che non fosse attraverso i sensi ordinari e la Sua presenza fisica terrena. Allo stesso modo, quando il Signore era con i discepoli sulla strada di Emmaus, essi non Lo riconobbero fino al momento in cui prese e spezzò il pane – sicuramente un riferimento all’Eucaristia (Luca 24:30-35). In quel momento Egli scomparve fisicamente dal loro luogo geograficamente limitato. Stava insegnando loro che ora Lo avrebbero incontrato non nelle Sue parole e azioni fisiche tra loro. Piuttosto, avrebbero poi interagito con Lui nell’Eucaristia.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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giovedì 25 aprile 2024

Tra uno Scurati e un finanziamento a Fratoianni & C. E diritti, tanti diritti

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Tra uno Scurati e un finanziamento a Fratoianni & C. 
E diritti, tanti diritti

Tra uno Scurati che appena due anni fa celebrava Draghi «come colui che aveva retto le sorti di una nazione e di un continente» e che ora grida al fascismo perché censurato in Rai e un Saviano che lamenta d’essere anche lui stato censurato ritorna il tormentone dell’antifascismo degli euro-atlantici. Per i quali la Liberazione è esportazione di diritti umani in quella parte di mondo che il buon alto rappresentante Ue Borrell definisce giungla. Che poi questa esportazione debba avvenire anche tramite bombardamenti questo dipende solo dalla testardaggine di chi si ostina a non accettare l’agenda umanitaria di turno.

Diritti umani in nome dei quali agiscono i professionisti del bene che, naturalmente, abbisognano di fondi, ai quali, niente paura, ci pensano quelle brave persone che nel nostro caro occidente sono chiamate filantropi.

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica
Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione.

1. Si dà troppo spazio alla candidatura di quella sciagurata di Ilaria Salis alle elezioni europee. Siamo di fronte alla solita arma di distrazione di massa utile a far distogliere lo sguardo dell'opinione pubblica dai problemi che contano (vedi punto 2). L'unico aspetto interessante della candidatura della Salis è che dimostrano come le elezioni siano solo puro teatro che non influisce sui destini né dei singoli né dei popoli europei. Puro intrattenimento orientato alla distrazione delle masse mentre le élites hanno già deciso i nostri destini nella nostra totale inconsapevolezza.

Il 25 aprile e La Canzone del Piave

Poco fa ho assistito all'omaggio al Milite ignoto del Presidente della Repubblica e degli esponenti del governo mentre erano schierate le rappresentanze d'Arma. Per la prima volta dopo tanti anni, mentre il Capo dello Stato saliva dietro alla Corona da deporre in omaggio ai caduti di tutte le guerre, ho sentito risuonare le note della Canzone del Piave, che le nuove generazioni (quelle del "Bella ciao") non conoscono più... Decenni di egemonia di sinistra hanno lasciato un segno molto pesante che ancor oggi occupa tutti gli ambiti della cultura e della comunicazione. Nessun cenno è stato fatto dai commentatori; eppure è risuonata a lungo, a più riprese, durante la salita di tutta la scalinata. Possiamo sperare che questo sia il segnale di un nuovo inizio, pur se ancora timido e pieno di incognite; ma chissà, forse ce la faremo a tornare una Patria.
Non si può non partire dal Risorgimento che ha costituito l'Italia unita, prima di festeggiare la liberazione del 45! La Canzone del Piave la ripropongo di seguito per intero, per non dimenticare! 

La Canzone del Piave

Il Piave mormorava
Calmo e placido, al passaggio
Dei primi fanti, il ventiquattro maggio
L'esercito marciava
Per raggiunger la frontiera
Per far contro il nemico una barriera

Muti passaron quella notte i fanti
Tacere bisognava, e andare avanti

S'udiva intanto dalle amate sponde
Sommesso e lieve il tripudiar dell'onde
Era un presagio dolce e lusinghiero
Il Piave mormorò: "Non passa lo straniero"

Ma in una notte trista
Si parlò di un fosco evento
E il Piave udiva l'ira e lo sgomento
Ahi, quanta gente ha vista
Venir giù, lasciare il tetto
Poiché il nemico irruppe a Caporetto

Profughi ovunque, dai lontani monti
Venivan a gremir tutti i suoi ponti

S'udiva allor, dalle violate sponde
Sommesso e triste il mormorio de l'onde
Come un singhiozzo, in quell'autunno nero
Il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero"

E ritornò il nemico
Per l'orgoglio, per la fame
Volea sfogare tutte le sue brame
Vedeva il piano aprico
Di lassù, voleva ancora
Sfamarsi e tripudiare come allora

"No" disse il Piave, "No" dissero i fanti
Mai più il nemico faccia un passo avanti

E si vide il Piave rigonfiar le sponde
E come i fanti combattevan le onde
Rosso del sangue del nemico altero
Il Piave comandò: "Indietro va', straniero"

Indietreggiò il nemico
Fino a Trieste, fino a Trento
E la vittoria sciolse le ali al vento
Fu sacro il patto antico
Tra le schiere, furon visti
Risorgere Oberdan, Sauro, Battisti

Infranse, alfin, l'italico valore
Le forche e l'armi dell'impiccatore

Sicure l'Alpi, libere le sponde
E tacque il Piave: "Si placaron le onde"
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi
La Pace non trovò né oppressi, né stranier

Bergoglio, “l’amore omosessuale è un dono”?

Nella nostra traduzione da The Catholic Thing. Qui l'indice degli articoli su Bergoglio, lobby gay ambiguità.
Bergoglio, “l’amore omosessuale è un dono”?

Nel suo recente libro, LIFE: My Story Through History (Life: la mia storia attraverso la storia), Papa Francesco auspica il sostegno legale alle unioni civili tra persone dello stesso sesso “che sperimentano il dono dell’amore”. In che senso, se esiste, l’amore omosessuale è un dono?

Il pensiero della Chiesa è che certamente non può essere un dono di Dio, né naturale (creaturale) né soprannaturale (sacramentale). Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, la fonte ultima dell’amore è Dio stesso. Citando l’Esortazione apostolica di Giovanni Paolo II del 1981, Familiaris Consortio, il Catechismo della Chiesa cattolica afferma:
Dio è amore e in se stesso vive un mistero di comunione e d’amore [eternamente unito nell’essere, nella relazione e nell’amore]. Creando il genere umano a sua immagine e somiglianza… Dio ha iscritto nell’umanità dell’uomo e della donna [Genesi 1, 27] la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità, dell’amore e della comunione.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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mercoledì 24 aprile 2024

Pio XII sul progresso tecnico che scopre la sapienza e l'armonia divine ma rischia di restringere lo sguardo dell'uomo alla sola materia

Il 24 aprile 1870 il beato Papa Pio IX, con l'approvazione del sacro Concilio Ecumenico Vaticano I, promulga la Costituzione dommatica "Dei Filius" sulla Fede Cattolica. Così recita l'ultimo canone: "Se qualcuno dirà che può accadere che ai dogmi della Chiesa si possa un giorno - nel continuo progresso della scienza - attribuire un senso diverso da quello che ha inteso e intende dare la Chiesa: sia anatema" (vedi). Di seguito un insegnamento di Pio XII sul progresso tecnologico tuttora perfettamente valido. La verità non cambia a seconda dei tempi. Nessuno sconto al mondo: Cristo al centro. Qui l'indice degli articoli dedicati a Pio XII. 

Radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai popoli di tutto mondo.

Intorno alla radiosa culla del Redentore

«Il popolo, che abitava nelle tenebre, vide una gran luce». Con questa vivida immagine lo spirito profetico d’Isaia [1] preannunziò la venuta sulla terra del celeste Bambino, Padre del futuro secolo e Principe della pace. Con questa medesima immagine, divenuta nella maturità dei tempi realtà confortatrice delle umane generazioni che si avvicendano in questo mondo pieno di caligine, Noi desideriamo, diletti figli e figlie dell’Orbe cattolico, esordire il Nostro Messaggio natalizio, e di essa servirCi per condurvi ancora una volta alla culla del neonato Salvatore, fulgida fonte di luce.

Luce che risplende nelle tenebre
Luce che squarcia e vince le tenebre è, infatti, il Natale del Signore nel suo essenziale significato, che l’Apostolo Giovanni espose e compendiò nel sublime esordio del suo Vangelo, riecheggiante la solennità della prima pagina del Genesi all’apparire della prima luce. « Il Verbo si è fatto carne e abitò fra noi; e noi fummo spettatori della sua gloria, gloria, quale l’Unigenito ha dal Padre, pieno di grazia e di verità » [2]. Egli, vita e lume in se stesso, risplende nelle tenebre e accorda a tutti coloro, che aprono a lui i loro occhi e il loro cuore, a quelli che lo ricevono e credono in lui, il potere di divenire figli di Dio [3].

Italia : Giorgia Meloni condanna con forza la GPA

Qui l'indice dei documenti sulla realtà distopica
Italia : Giorgia Meloni condanna con forza la GPA

In occasione dell’incontro: “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”, tenutosi a Roma, Piazza di Pietra, presso la Camera di Commercio, il 12 aprile 2024; la Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, ha condannato senza riserve la Gestazione Per Altri (GPA) ed ha fatto sapere che una legge, più severa, verrà presto discussa in Parlamento.

La questione demografica
Per prima cosa occorre ricordare che l’Italia ha uno dei più bassi tassi di natalità in Europa, valutato in 1,25 bambini per donna (2021), preceduta dalla Spagna con un tasso di natalità di 1,19 e da Malta, che è scesa a 1,13 bambini per donna.

L'uomo come animale liturgico costituito dalla tradizione / Sostenuto dal passato: il ruolo normativo della tradizione nella vita (parte 1)

L'uomo come animale liturgico costituito dalla tradizione Sostenuto dal passato: il ruolo normativo della tradizione nella vita (parte 1)
Peter Kwasniewski

In un saggio composto da quattro parti relativamente compatte, spiegherò i modi in cui gli esseri umani sono creature dipendenti dalla tradizione; come la tradizione ci perfeziona come animali sociali, culturali e liturgici; come questa dipendenza e perfezione siano, secondo il disegno di Dio, rappresentate dalla Chiesa cattolica; e, infine, cosa succede quando gli individui e le società si ribellano alla tradizione o tentano di farne a meno.
Questo saggio fa parte del mio continuo sforzo di articolare i principi fondamentali del cattolicesimo tradizionale di fronte alle obiezioni mosse contro di esso dagli occidentali moderni (e, troppo spesso, dai cattolici che dovrebbero conoscerlo meglio).

Il cattolicesimo è essenzialmente tradizionale
Il cattolicesimo è intrinsecamente una religione di tradizione. L'apostolo Paolo scrive ai Corinzi: «Vi raccomando perché vi ricordate di me in ogni cosa e conservate le tradizioni come io ve le ho trasmesse» (1 Cor 11,2), e ai Tessalonicesi: «Dunque, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che vi abbiamo insegnato, sia a parole che per lettera» (2 Ts 2,15).

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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martedì 23 aprile 2024

Campagna internazionale per la completa libertà della Liturgia tradizionale

Di seguito trovate il testo della campagna avviata da Renaissance Catholique per la completa libertà della Liturgia tradizionale, con l'aggiunta di alcune chiose e link di approfondimento che propongo come mia – e, se volete, vostra – adesione all'iniziativa riprendendone e diffondendone il testo. Mi sono limitata all'essenziale (necessità di riconoscere e dibattere anche sulle cause della crisi senza individuare le quali non c'è soluzione) per non appesantire rischiando di diminuire l'efficacia. 
Qui l'indice degli articoli dedicati alla Traditionis custodes e successive ulteriori restrizioni.

Lutetiae parisiorum, die XXI mensis aprilis, dominica III post Pascha

Campagna internazionale per la piena libertà della liturgia tradizionale

Essere cattolici nel 2024 non è facile. In Occidente continua una massiccia scristianizzazione, tanto che il cattolicesimo sembra scomparire dalla scena pubblica. D’altra parte, il numero dei cristiani perseguitati per la loro fede continua a crescere. Per di più, la Chiesa sembra essere colpita da una crisi interna, che si riflette in un declino della pratica religiosa, in un calo delle vocazioni sacerdotali e religiose, in una minore pratica sacramentale e persino in dissensi tra sacerdoti, vescovi e cardinali, che ieri sarebbero stati impensabili. Ebbene: tra gli elementi che possono contribuire alla rinascita interna della Chiesa e alla ripresa del suo sviluppo missionario, c’è innanzitutto la celebrazione santa e dignitosa della sua liturgia, alla quale l’esempio e la presenza della liturgia romana tradizionale possono dare un potente aiuto.

Cina e occidente tra ordine e caos / Se i nomi non sono corretti, le parole non sono ragionevoli

L'articolo che segue ci richiama lo stretto rapporto tra padronanza della lingua e conoscenza, ricchezza interiore e conseguente capacità di esprimersi negli ambiti del proprio vivere. Ma anche la corrispondenza tra significante e significato, senza le distorsioni manipolatorie che caratterizzano la realtà odierna. Ed ecco entrare in campo ordine a caos. L'autore imbastisce un discorso incentrato sulla lingua cinese. 
Una delle cose più affascinanti degli ideogrammi che compongono la lingua cinese l'ho scoperta conoscendo quello che designa la comunicazione, complesso come tutti gli ideogrammi. Esso è la risultante degli ideogrammi, che si integrano vicendevolmente, riferiti alle disposizioni interiori ed esteriori corrispondenti ai seguenti significati: orecchio (ascolto), occhi (vista), attenzione completa (predisposizione interiore), cuore (intenzione profonda). Vedi immagine a lato... 
Sui problemi della lingua qui - qui e molto ci sarebbe da aggiungere...
Chi legge può trovare interessante conoscere la vicenda della questione Sino/Vaticana qui.

Cina e occidente tra ordine e caos
Aurelio Porfiri

Se vi capita, come a me, di studiare la lingua cinese, sono certo che una delle cose che troverete più affascinanti (e frustranti) riguarda le relazioni di parentela. Per noi la parola “cugino” copre un poco tutti i gradi di parentela (si può specificare di primo, di secondo grado, ma viene fatto abbastanza raramente) ma in Cina le relazioni all’interno della famiglia vengono specificate con grande precisione, specificando con la parola usata se il cugino è più giovane o più vecchio, uomo o donna e via precisando. Tutto questo ha un non so che di affascinante ma anche, per noi occidentali, c’è un certo aspetto terrificante, in quanto fa sembrare tutto molto più complicato. In realtà con questo aspetto si garantisce il mantenimento di un certo ordine necessario, si adeisce alla confuciana rettificazione dei nomi che preserva ordine e armonia e impedisce la manifestazione del caos: “Zilu disse: «Il signore di Wei intende affidarti il governo. Che cosa ti proponi di fare per prima cosa?». Il Maestro disse: «Per prima cosa occorre rettificare i nomi». Zilu replicò: «Proprio questo? Sei in errore. A che pro rettificare?». Il Maestro disse: «Sei proprio rozzo, You. L’uomo superiore è cauto quando non conosce. Se i nomi non sono corretti, le parole non sono ragionevoli; se le parole non sono ragionevoli, gli affari non giungono a compimento; se gli affari non giungono a compimento, i riti e la musica non sono fiorenti; se i riti e la musica non sono fiorenti, le pene e i castighi non sono equi; se le pene e i castighi non sono equi, il popolo non sa dove mettere le mani e i piedi. Perciò, quando l’uomo superiore pronuncia un nome, il nome deve potersi dire, e ciò che vien detto deve potersi mettere in pratica. In quel che l’uomo superiore dice nulla è scorretto»“.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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lunedì 22 aprile 2024

Anticristi ed eresie pratiche. Ci mette in guardia Sant’Agostino

Nella nostra traduzione da The Remnant un articolo che orienta la nostra consapevolezza sui problemi del nostro tempo che dobbiamo affrontare ogni giorno.
Anticristi ed eresie pratiche. Ci mette in guardia Sant’Agostino

I segni della fine, così come quelli utili per riconoscere l’Anticristo, ci sono stati indicati nei testi ispirati con lo scopo di avvertirci dell’imminenza di eventi storici cruciali. Non per soddisfare la nostra curiosità umana, ma per esortarci al pentimento, alla penitenza, alla preghiera, a una vita di santità più intensa e profonda.

Tra i numerosi passi difficili ed enigmatici contenuti nei testi sacri della Bibbia, i più consultati sono quelli riguardanti le profezie sulla fine del mondo. Nessun altro argomento è stato più discusso nell’intera storia della tradizione giudaico-[greco-romana-ndT]-cristiana.

Documentario. Messa di Sempre - Guardiani della Tradizione

Dopo i limiti imposti da bergoglio alla Messa Antica [vedi], un gruppo di madri ha deciso di camminare da Parigi a Roma con una missione: consegnargli migliaia di lettere chiedendogli di revocare la sua decisione. Ne avevamo dato notizia qui.
Traditionis Custodes ha provocato cancellazioni della Messa tradizionale in tutto l'orbe cattolico. Come stanno rispondendo i cattolici e i sacerdoti legati alla Tradizione? Di fatto in molti stanno resistendo per preservare questa Messa. Vedi il filmato.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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domenica 21 aprile 2024

Articoli sulla vexata quaestio della rimozione di mons, Strickland e testimonianze del suo esemplare apostolato

Quello di Mons. Strickland è un caso emblematico di rimozione di un vescovo cattolico senza base morale o giuridica. Bergoglio ha rimosso dalle loro sedi Joseph Strickland, vescovo di Tyler, Texas (del quale gli articoli che seguono testimoniano l'esemplare apostolato), e mons. Daniel Fernández Torres, vescovo di Arecibo in Porto Rico [vedi]. Provvedimenti adottati arbitrariamente in quanto senza giusta causa, senza procedimento legale e senza alcuna spiegazione. Ma i vescovi ricevono il potere di giurisdizione al momento della loro consacrazione e questo potere è ricevuto direttamente da Cristo (cfr At 20,28; Ef 4,11-12; Lumen gentium 21 e Nota praevia quiConcilio di Trento, sess. XXIII, cap. 4. e canoni 6 e 7). Pertanto la giurisdizione di un vescovo sulla sua diocesi non può essere revocata semplicemente per volontà del papa senza una ragione nella legge naturale o divina che lo giustifichi, in quanto la giurisdizione è ricevuta da Dio. 

Articoli sulla vexata quaestio della rimozione di mons, Stricland 
e testimonianze del suo esemplare apostolato

Il vescovo Strickland critica il “crescendo di apostasia” delle forze vaticane contro la liturgia e la dottrina cattolica

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews riportiamo il testo integrale di una lettera scritta da monsignor Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas, sulla diffusa apostasia tra i prelati e le “potenti forze in Vaticano” e sulla necessità per i fedeli di “camminare vicino a Cristo”, soprattutto nell’Eucaristia. Precedenti qui.

Il vescovo Strickland critica il “crescendo di apostasia” 
delle forze vaticane contro la liturgia e la dottrina cattolica
"Troppi prelati e forze potenti in Vaticano stanno facendo del loro meglio per smantellare ogni traccia di fede soprannaturale", avverte il vescovo Joseph Strickland nella sua ultima lettera.
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
Gesù Cristo è la pienezza della rivelazione della verità soprannaturale che guida l’umanità verso il nostro destino eterno. Egli è la pietra angolare su cui deve essere costruita la nostra vita perché, nel momento in cui ci rivela la verità soprannaturale in modo pieno e completo, ci rivela chi siamo e ciò per cui siamo stati creati. Gesù ha incaricato i suoi apostoli di condividere col mondo intero la sua verità soprannaturale, e questa è anche la nostra missione. Se riconosciamo e abbracciamo questa missione, portando questa verità all’umanità, allora dobbiamo riconoscere che, dopo quasi 2.000 anni, abbiamo appena iniziato. Quando Cristo ha pregato “perché tutti siano una cosa sola”, ha pregato che tutta l’umanità fosse unificata in Lui, portandola così all’unità con Suo Padre e il Suo Spirito Santo – un solo Dio in tre persone.

21 aprile. 2777 anni dalla fondazione della Città eterna

Qui medio aevo Romam versus pia peregrinatione suscepta, cum eius pinnacula et muros cernebant, in has erumpehant consonas voces:
O Roma nobilis, orbis et domina, cunctarum urbium excellentissima, Roseo Martyrum sanguine rubea, Albis et virginum liliis candida; Salutem dicimus tibi per omnia; Te benedicimus: salve per sæcula! Auguri Roma!
2777 anni dalla Fondazione della Città eterna. Il 21 aprile è una festa pagana. Tra l'altro guardate la potente simbologia, indice di ars e saggezza non solo architettonica, e cosa succede al Pantheon in questo giorno quando il sole di mezzogiorno colpisce una griglia metallica sopra la porta, saturando di luce il cortile esterno. Ciò accade dall’epoca di Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, che nel 27 a.C. lo ideò.
Ma non è soltanto questo. Nonostante questo la Provvidenza ha reso Roma Caput mundi una città già sacra, centro spirituale, culturale e politico del mondo. Ed è per questo che Pietro vi si è recato per annunciare Cristo e ne ha fatto la sua Sede. Dunque, non a caso, questo è il centro da cui ancora oggi si dipartono e nel quale si incrociano, nell'ordine spirituale, le vicende dell'intero genere umano. E non solo con riferimento alla Roma perenne, ma anche alla nostra fatica nel riaffermarne e difendere la cattolicità di cui siamo figli ed eredi. « Non solo e non tanto per nascita, quanto per adesione dell'anima. Chi comprende e aderisce, è figlio. Chi non comprende o non aderisce, è figlio di altro ».
Nell'occasione riprendiamo alcune citazioni che aprono un volume da cui abbiamo attinto e attingiamo molte chiavi di lettura della temperie attuale.
Iota unum non praeteribit (Matth., 5, 18)
Miscuit in medio eius spiritum vertiginis (Isai., 19, 14)
Moribus antiquis stat res romana virisque (Ennio)
(Romano Amerio, Iota unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX, Lindau Torino, 2009)

Terza Domenica dopo Pasqua ("Iubiláte Deo") / La speranza del ritorno e la Presenza

Meditiamo i tesori della nostra fede seguendo l'anno liturgico. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi (Gv, 14).

Terza Domenica dopo Pasqua
 
Iubiláte Deo, omnis terra, psalmum
dícite nómini eius, date glóriam laudi eius, allelúia.
Acclamate al Signore da tutta la terra, cantate un inno al suo nome, rendetegli gloria, elevate la lode. Alleluia.

La dignità del popolo Cristiano
Ancora un poco e non mi vedrete;
e un altro poco e mi vedrete;
perché vado al Padre
Niente di più grande, di più alto sulla terra che i Principi della Santa Chiesa, che i Pastori stabiliti dal Figlio di Dio, e di cui la successione durerà tanto quanto il mondo; ma non crediamo che i sudditi di questo immenso impero, che si chiama la Chiesa, non abbiano anche la loro magnanima dignità. Il popolo Cristiano, in seno al quale si confondono in completa uguaglianza, sia un Principe che un semplice privato, sovrasta in luce e valore morale di tutto il resto dell’umanità. Ovunque esso si estende, penetra la vera civilizzazione; poiché ovunque porta l’esatta nozione di Dio e del fine soprannaturale dell’uomo. Avanti a Lui arretra la barbarie, si cancellano le istituzioni pagane, per quanto antiche possano essere; un giorno vide anche la civiltà Greca e Romana rendergli le armi; e il diritto cristiano, scaturito dal Vangelo, sostituirsi da se stesso a quello dei Gentili. Numerosi fatti hanno dimostrato la superiorità che il battesimo imprime alla stirpe Cristiana; poiché non sarebbe ragionevole pretendere di trovare altrove la ragione principale di questa superiorità nella nostra civiltà, la quale non è stata che la conseguenza del battesimo.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

Continuo a ricordare la preghiera ogni giorno fino al termine della novena [qui - qui]. Posto che il blog è uno strumento di comunicazione agile e immediata ma fagocita inesorabilmente i testi. Cliccare sull'immagine per ingrandire

sabato 20 aprile 2024

Ora anche i media di regime si accodano alla narrazione già definita complottista

Ricorda molto lo storytelling della pandemia. Qui l'indice sulla guerra in Ucraina.
Ora anche i media di regime si accodano alla narrazione già definita complottista

"Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista ""Foreign Affairs"" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno alle intenzioni di Putin di invadere l'Europa, di arrivare a Lisbona, di abbeverare i cavalli nelle acquasantiere di San Pietro, e con ciò anche alla relativa reazione bellicista da parte europea.

L'articolo è a firma di un docente dell' Henry A. Kissinger Center for Global Affairs della Johns Hopkins School of Advanced International Studies, e di un associato del think tank RAND, ex Senior Fellow per la Russia e l'Eurasia all' International Institute for Strategic Studies. Praticamente la crema dei falchi atlantisti.

La teologia del corpo: una pastorale a rischio

Ringrazio Res Novae e don Barthe per il testo che segue.
La teologia del corpo: una pastorale a rischio

Mentre il concilio Vaticano II aveva aperto una breccia liberale nell’ecclesiologia, l’enciclica Humanæ vitæ di Paolo VI del 25 luglio 1968 aveva difeso la morale tradizionale nell’ambito della pratica matrimoniale. Essa sollevò per questo una tempestosa opposizione tra i teologi e gli episcopati del mondo. Contro tale dissensus, era sorto un sostegno del tutto inedito alla dottrina del matrimonio, che aveva cercato di rendere questa digeribile al mondo contemporaneo, volgendo a proprio vantaggio l’esaltazione contestuale del corpo e della sessualità. Non senza rischi.

Richiamo ai tre beni del matrimonio
Conviene, per fissare bene le idee in questo ambito, far riferimento alla sintesi tomista, che, come tutta la grande tradizione medioevale, dipende dall’istituzione ad opera di sant’Agostino, contro i manichei, della dottrina dei tre beni del matrimonio: proles, fides, sacramentum ovvero i figli, la fedeltà (la fede donata all’unione dei corpi), il sacramento[1].

È giansenismo? O cristianesimo?

Nella nostra traduzione da The Catholic Thing un'angolazione particolare da cui è letto lo spirito della Dignitas infinita. Richiamo l'attenzione sulla chiosa e sulla nota, che evidenziano le pecche del conservatorismo: uno dei problemi che spesso sfugge anche a chi è consapevole della grave crisi nella Chiesa. Qui l'indice degli articoli sul documento vaticano in questione.

È giansenismo? O cristianesimo?

All’indomani del Concilio Vaticano II, molti cattolici, soprattutto giovani preti e seminaristi, furono permeati dal cosiddetto “spirito del Vaticano II” – uno spirito che sperava di portare riforme e miglioramenti della Chiesa ben oltre le riforme e i miglioramenti effettivamente designato dal Consiglio.

Ricordo che una domenica un giovane prete ci disse dal pulpito che la Chiesa, nonostante esistesse da più di 1.900 anni, non aveva mai veramente compreso il significato del cattolicesimo fino all'arrivo del Vaticano II.

Ora, questo era un buon prete, ed è ancora un buon prete (anche se ora è un uomo piuttosto vecchio), e mi è stato di notevole beneficio personalmente. Ho un'altissima stima di lui. Tuttavia, non ho mai sentito un sermone più insensato di quello in cui ci ha detto che il Vaticano II ha rivelato per primo il significato del cattolicesimo – e vi assicuro che ho ascoltato centinaia, se non migliaia, di sermoni insensati.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

Continuo a ricordare la preghiera ogni giorno fino al termine della novena [qui - qui]. Posto che il blog è uno strumento di comunicazione agile e immediata ma fagocita inesorabilmente i testi. Cliccare sull'immagine per ingrandire

venerdì 19 aprile 2024

Chiusa la mostra oscena di Carpi. Comunicato stampa

Sull'increscioso caso della mostra blasfema di Carpi, ricevo e pubblico. Precedenti qui - qui. Da notare che la Curia di Carpi ancora una volta si distingue per una posizione che definire non adeguata è un eufemismo qui

Chiusa la mostra oscena di Carpi. Comunicato stampa

Comunicato stampa
"Mostra 'Gratia Plena', la Curia di Carpi Rifletta sui Propri Errori. Chiediamo Chiarezza sull'aggressione a Saltini"

In relazione all'odierno comunicato della Diocesi di Carpi circa la chiusura anticipata della mostra "Gratia Plena" di Andrea Saltini, riteniamo importante offrire un'altra prospettiva che riflette le osservazioni e le testimonianze documentate raccolte durante il periodo di esposizione.

Contrariamente a quanto riportato dal comunicato, desideriamo evidenziare che le reazioni al contenuto della mostra da parte dei visitatori è stata pacifica. Le manifestazioni dei gruppi etichettati come "ultracattolici" sono state caratterizzate solo ed esclusivamente da azioni pubbliche del tutto non violente, limitandosi principalmente alla recita del Santo Rosario, a lettere dei fedeli alla Curia di Carpi cui nessuno ha mai risposto, alla petizione di ProVita e Famiglia con le 31.000 firme raccolte in poco tempo, ai manifesti affissi, e al camion vela che ha circolato per le strade di Carpi e di Modena per chiedere di porre fine alla mostra blasfema. Non era mai successo che da tutta Italia si levasse un così forte grido di sdegno di fronte a un’operazione tanto maldestra e scandalosa.

Liberaci dal flagello dei cardinali e vescovi da bar

L'articolo che segue rispecchia perfettamente la situazione attuale nella Chiesa.
 Liberaci dal flagello dei cardinali e vescovi da bar

Tragicamente, i fedeli sono abituati a politici cattolici che scelgono i temi a cui aderire nell'insegnamento della Chiesa. Il caso più noto è quello dell'attuale presidente americano, che usa tutti i poteri del governo per promuovere l'agenda LGBTQ e una politica di aborto fino alla nascita di tipo nordcoreano, pur affermando di essere un "devoto cattolico" e ricevendo la Santa Comunione.

Il cardinale Wilton Gregory, arcivescovo di Washington, ha recentemente definito il presidente "molto sincero nella sua fede". Tuttavia, l’ha anche definito un "cattolico da bar" che va a “scegliere” solo quelle parti del cattolicesimo che si adattano alla sua agenda politica.

Quando l'aborto diventa valore in sé

Si assiste ogni giorno a pseudo-dibattiti penosi nei quali viene tolta la voce – interrompendolo con disprezzo: penso ad es. a Borgonovo silenziato dalla Panella su La7 – a chiunque osi difendere il recente emendamento che si limita a favorire servizi consultoriali per le donne che abbiano bisogno di aiuto per non abortire. Sui media è una situazione ricorrente non poter uscire dal pensiero unico incistatosi ovunque. In questo caso i sinistrati di sinistra pretendono che la loro intransigenza significhi difendere le donne tout court. Purtroppo nessuno contrasta l'aborto; ma, secondo loro, quello che chiamano diritto deve diventare obbligo anche per chi, potendo, sceglierebbe la vita.

Quando l'aborto diventa valore in sé

Ma che vuoi che siano i diritti sociali (lavoro, sicurezza sul lavoro, sanità, accessibilità ai servizi), che vuoi che sia il diritto del popolo alla propria autodeterminazione, che vuoi che sia l’aspirazione del popolo alla pace e a non essere coinvolto in guerre non sue? Niente, zero assoluto rispetto all’aborto considerato diritto umano a prescindere. Quando la stessa legge 194 non sancisce la libertà di abortire ma impegna lo Stato a garantire «il diritto alla maternità cosciente e responsabile», a riconoscere «il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio».

Per questo nascevano i consultori (in cui ho lavorato per due anni appena istituiti): rendere consapevole il percorso alla maternità e non invece come mero strumento di ratifica dell’intenzione di procedere all’interruzione di gravidanza. Perché per molte donne la decisione di abortire non è affermazione di libertà, ma risposta dolorosa e sofferta a una condizione di difficoltà sociale e spesso anche morale. Invece per il mondo cosiddetto progressista, che va dal Pd alla Bonino dai 5stelle ai Verdi, l’aborto è diventata bandiera di libertà della donna, per cui neanche lasciarsi sfiorare dall’idea che quasi sempre la donna vive questa drammatica decisione come rimedio disperato e non, come invece bellamente amano riempirsi la bocca questi presunti difensori di diritti, come affermazione di libertà.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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giovedì 18 aprile 2024

Tommaso d'Aquino come mistagogo della Santa Messa nel Rito tradizionale

Nella nostra traduzione da Rorate Caeli la recensione — Commentari sulla messa di San Tommaso d'Aquino — di un libro (Urban Hannon: Thomistic mystagogy / Mistagogia tomistica) che presenta l'Aquinate da una prospettiva inizialmente insolita, cioè come mistagogo della Santa Messa nel Rito tradizionale, nel quale l'ha trovata essenzialmente e nella quale fino ad oggi non è quasi cambiata per i cattolici fedeli alla tradizione. Ne accennavamo qui, col desiderio di approfondire. Ed ecco, per ora, ci accontentiamo di un'altra recensione; ma si tratta di una recensione di grande pregio, tradotta dal tedesco dal prof. Kwasniewski. Sarebbe auspicabile la traduzione del libro in italiano, della quale potremmo farci carico noi d'intesa con lo stesso prof. Kwasniewski.

Tommaso d'Aquino come mistagogo della Santa Messa nel Rito tradizionale
Una recensione del libro sulla mistagogia tomistica di Clemens Victor Oldendorf di Tomistica mistagogia di Urban Hannon : Commentari sulla messa di San Tommaso d'Aquino. Tradotto dal tedesco da Peter Kwasniewski.
Nato nel 1225, San Tommaso d'Aquino è morto 750 anni fa, lo scorso 7 marzo. Chi osserva il calendario liturgico che corrisponde al tradizionale rito romano celebra ogni anno la festa di San Tommaso d'Aquino in questa data e quindi l'ha celebrata poco più di un mese fa.

In occasione di una rievocazione storica così rilevante, è opportuno rivedere scrupolosamente la vita e gli insegnamenti del Doctor Communis, e tale approfondimento potrà essere molto intenso, perché durante il prossimo anno ricorderemo l'800° anniversario della nascita di questo autorevole insigne teologo dell'ordine domenicano. Nel 2024 e nel 2025 avremo ancora una volta un doppio giubileo senza soluzione di continuità per San Tommaso d’Aquino e tutti coloro che lo venerano e attingono alle sue conquiste filosofiche e teologiche.

Non abbiate paura / don Elia

Pax vobis. Ego sum. Nolite timere
(Lc. 24, 36). 
 
«Pace a voi. Io sono. Non temete».
Nel narrare l’apparizione di Gesù risorto agli Apostoli avvenuta nel Cenacolo la sera del giorno di Pasqua, san Luca riporta, oltre all’augurio riferito anche da san Giovanni (cf. Gv 20, 19), pure un’affermazione di capitale importanza e un’esortazione quanto mai opportuna.
Sant’Ambrogio (Expositio Evangelii secundum Lucam, X, 171) osserva che non sussiste discordanza tra i due Evangelisti, in quanto l’uno segue l’ordine fattuale degli avvenimenti, l’altro si eleva alla contemplazione del mistero che in essi si è manifestato.

Ben prima degli Illuministi con la loro vacua saccenteria, i Padri avevano notato – come chiunque può fare – le discrepanze esistenti tra i diversi racconti riguardanti la Risurrezione e le avevano spiegate in modo convincente. Ancora oggi sedicenti biblisti, negandone il carattere storico, pretendono di interpretarli come esposizioni storicizzanti di esperienze puramente interiori, contraddicendo così due millenni di insegnamento costante; è presto detto a chi è più ragionevole dare ascolto.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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mercoledì 17 aprile 2024

Indice articoli su Dignitas infinita

Indice articoli su Dignitas infinita
Precedenti di rilievo sull'equivoca ideologia della dignità dell'uomo

Il processo a Galilei: cosa è successo davvero?

Francesco Agnoli: Da una chiacchierata con il cardinale Barndmüller, grande storico, e dagli studi sul caso Galilei... "Dubia" su Bergoglio, ma certezze su Galilei. Precedente su Galileo Galilei qui.
Il processo a Galilei: cosa è successo davvero?

In uno dei più celebri e discussi processi della storia, quello a Galileo Galilei, la Chiesa aveva le sue ragioni dal punto di vista scientifico, mentre lo scienziato pisano ne aveva altrettante dal punto di vista teologico e dell’esegesi biblica. In altre parole, Galilei presentò come prova inoppugnabile della teoria copernicana le maree, sbagliando di grosso, e non arrivando mai a provare ciò che sosteneva a riguardo dell’ipotesi copernicana; però, a differenza dei teologi del sant’Ufficio, seppe “molto giustamente distinguere tra l’inerranza della Sacra Scrittura e la capacità di errare dei suoi interpreti” (Walter Brandmüller, Eventi eloquenti. L’agire della Chiesa nella storia, Editrice Vaticana, 2014).

La cecità spirituale della “Dignitas infinita” e il suo culto dell'uomo

Nella nostra traduzione da Reinformation.tv
La cecità spirituale della “Dignitas infinita” e il suo culto dell'uomo

C'è una falla fondamentale nell'ultimo documento romano sulla dignità, definita “infinita”, dell'uomo. Una sorta di cecità spirituale dalle conseguenze profonde, poiché lo sguardo della Dignitas infinita si concentra sull'uomo, attribuendogli ciò che non possiede, e perdendo ciò che può possedere, in modo inaudito: l'inabitazione della Santissima Trinità nella sua anima.

Realtà ineffabile, totalmente immeritata, è la grazia che non appartiene all'ordine della natura. Gli stessi Adamo ed Eva, creati in stato di amicizia con Dio (quell'amore di carità che unisce Dio alla sua creatura umana quando questa è in stato di grazia, e al quale essa deve rispondere liberamente ricambiando amore con amore) non avevano “diritto” a questa amicizia; e se si trovavano in uno stato di giustizia e di santità, questo era di ordine soprannaturale, frutto di un dono totalmente gratuito di Dio. La loro dignità era grande a causa di questo amore di Dio, ma non infinita, altrimenti sarebbero Dio. E nello stesso modo e su istigazione di Lucifero con i suoi angeli caduti, affascinati dalla propria bellezza – dalla propria “dignità” data anche da Dio, dall’amore – hanno voluto credere di essere “come Dio”, che sarebbero stati “come dei”, di dignità e diritto illimitati. Adamo ed Eva aderirono allora al funesto “non serviam”, perdendo così la loro dignità soprannaturale rifiutando l’amore di Dio.