Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 31 agosto 2024

Santa Messa 1 Settembre a Pavia

Carissimi,
domenica 1° settembre alle ore 10,00 riprenderà regolarmente la celebrazione della Santa Messa secondo il Messale del 1962 nella chiesa di San Luca (corso Garibaldi 59, Pavia).
Le parti proprie sono quelle della Quindicesima Domenica dopo Pentecoste. 
Qui il link al foglietto con le letture in latino e italiano (non si tenga conto della commemorazione di San Bartolomeo Apostolo). 
Seguirà una email con le indicazioni per le domeniche successive.
Cordiali saluti nel Signore,
don Fabio Besostri

Il vescovo di Amsterdam afferma che i giovani cattolici stanno tornando alle "radici della fede" e vogliono la liturgia tradizionale

Nella nostra traduzione da Lifesitenews
Il vescovo di Amsterdam afferma che i giovani cattolici stanno 
tornando alle "radici della fede" e vogliono la liturgia tradizionale
il vescovo olandese Johannes Hendriks ha affermato che i giovani cattolici che abbracciano la tradizione "stanno spuntando dal nulla" nei Paesi Bassi e "vanno nella direzione opposta" rispetto alla generazione più anziana e liberale. "Lo Spirito Santo è all'opera".
Il vescovo olandese Johannes Hendriks ha affermato che i giovani cattolici stanno tornando alle radici della fede, comprese le liturgie più tradizionali.

In un'intervista al quotidiano tedesco Die Tagespost, il vescovo di Haarlem-Amsterdam ha descritto la dinamica dei cattolici nei Paesi Bassi. Mentre molti della vecchia generazione continuano a chiedere "riforme" eterodosse sulla falsariga della "Via sinodale" tedesca, i giovani cattolici stanno tornando alla tradizione.

Ideologia e censura

Un altro fatto di cronaca molto eloquente.
Ideologia e censura
La querelle fra il cantante Povia e il sindaco di Nichelino Tolardo, a proposito dell'annullamento della presenza del cantante alla festa patronale del paese, sembra essere assai emblematica dello scontro in atto, non solo a Nichelino, ma in tutto il vecchio mondo occidentale, America e Europa comprese. Mi spiego.
Per capirlo meglio occorre riportare le parole di spiegazione del sindaco di Nichelino: "La città di Nichelino è una comunità inclusiva, un luogo dove non siamo abituati a etichettare come 'malate' le persone gay e tutte quelle appartenenti alla comunità Lgbtqia+, un luogo dove a nessuno verrebbe in mente di spiegare a una donna che non è libera di scegliere se abortire oppure no, un luogo dove il colore della pelle non determina quanto vali, un luogo dove crediamo nella medicina e nella scienza".

Cittadinanza e nazionalità

Cittadinanza e nazionalità 

A fronte dell'ennesimo crimine perpetrato da un immigrato di seconda generazione, gli esponenti della sinistra, per televisione, si prodigano nell'affermare che si tratta di un italiano come tutti gli altri e che, quindi, assolutamente non lo si debba indicare con nessun altro aggettivo, essendo nato in Italia e possedendo la relativa cittadinanza.

A questo merito, sotto il profilo tecnico giuridico, osserverei come, nella specie, si tratti certamente di un cittadino italiano, ma di nazionalità africana, non constandomi che un atto amministrativo (quello della concessione della cittadinanza, appunto) possa giungere a mutare persino la consistenza genetica dell'individuo: natura non facit saltus ... (Michele Gaslini)

L’assassino di Sharon Verzeni si chiama Moussa Sangare e tutti ma proprio tutti i giornali e i telegiornali si affrettano a precisare alla prima frase: “È italiano”. In realtà è figlio di due immigrati centroafricani e la cittadinanza l’ha acquisita. Questo vuol dire che tutti gli immigrati e i figli di immigrati sono delinquenti e assassini? Ovviamente no. Ma l’istintivo moto ideologico che pure su una insensata tragedia come questa fa prevalere la narrazione sulla verità, perché si teme che la verità possa pregiudicare l’operazione politica di queste settimane (che mira ad allargare le maglie della concessione della cittadinanza italiana) fa parecchio schifo.

venerdì 30 agosto 2024

Chi dirà la verità a Mons. Dognin, vescovo di Quimper-Léon?

Nella nostra traduzione da Renaissance catholique il più recente articolo sul caso Quimper. Precedenti qui - qui. Qui l'indice degli articoli sulle ingravescenti restrizioni alla Messa antica.

Chi dirà la verità a Mons. Dognin, vescovo di Quimper-Léon?

Dopo otto anni di buon e leale servizio, è dunque terminato l'apostolato della Fraternità San Pietro nella diocesi di Quimper-Léon? Padre Courtois, assistito come diacono da padre Giacomoni, nuovo superiore del distretto francese della FSSP, ha celebrato la sua ultima messa solenne domenica 25 agosto nella chiesa St Matthieu di Quimper. Il pubblico era numeroso, serio ma anche gioioso e determinato, come ha dimostrato il piacevole picnic “parrocchiale” di addio ai padri Courtois e Télisson al castello di Lanniron.

Un'altra fede?
Le ragioni addotte da mons. Dognin per procedere con quella che può essere definita un'esclusione sarebbero le “ tensioni ” tra le attività pastorali offerte dalla parrocchia e quelle proposte dalla Fraternità San Pietro. Certamente “la maggior parte di voi non ne è consapevole” scriveva mons. Dognin ai fedeli di Saint-Matthieu e Sainte-Sève il 10 agosto ma, con il suo occhio di lince, mons. de Quimper ha visto ciò che “ i più ” non vedevano. E decreta che « le messe domenicali saranno celebrate secondo l'antico messale » da sacerdoti diocesani, tuttavia aggiunge: « Chiedo ai fedeli delle due comunità di partecipare anche alle messe secondo l'attuale messale (...) per alcune feste come segno del riconoscimento della validità dei sacramenti celebrati nella Chiesa universale».

XVII Pellegrinaggio Toscano sabato 21 settembre 2024 al Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero (LI)

Programma del XVII Pellegrinaggio Toscano 
Sabato 21 settembre 2024 al Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero (LI)
  • Alle ore 10,30 raduno dei pellegrini Piazza delle Carrozze a Montenero Basso (Livorno) negli spazi antistanti la stazioncina della Funicolare
  • Alle ore 10,45 partenza in processione in salita verso il Santuario con recita del S. Rosario
  • Alle ore 11,30 Santa Messa Pontificale in rito antico in Basilica. Celebrante: S.Ecc.za Rev.ma Mons. Guido Pozzo, Arcivescovo tit. di Bagnoregio; servizio liturgico a cura dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote
Seguirà, per quanti vorranno, un pranzo al sacco presso la Villa Sacro Cuore, via Numa Campi, 9 - Montenero basso
Nel pomeriggio, alle ore 15,30 si terrà una Conferenza spirituale di Mons. Guido Pozzo, sempre presso la Villa Sacro Cuore
Organizzazione: Coordinamento toscano "Benedetto XVI"

giovedì 29 agosto 2024

Bergoglio manda all’inferno solo chi vuol bloccare i migranti

La CEI esordisce come complice degli scafisti partecipando, con l'avallo benedicente di Bergoglio, ancora una volta ideologicamente schierato, alle operazioni di recupero di migranti irregolari nel Mediterraneo con una nave finanziata dalla Fondazione Migrantes. Un chiaro esempio di un ateismo cristiano "di fatto", ovvero la deriva verso un cattolicesimo totalmente laicizzato, massificato e socializzato, definitivamente secolarizzato. Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo.

Bergoglio manda all’inferno solo chi vuol bloccare i migranti 

Nell'udienza del mercoledì sono risuonate parole pesanti, tra cui il termine 'peccato', che pensavamo ormai espulso dal vocabolario della chiesa bergogliana : «È un peccato grave» cercare di fermare le partenze. Del resto la sua chiesa finanzia persino indagati come Casarini perché portino in Italia i clandestini. E gli fornisce pure la barca di appoggio. 
E come meravigliarsi, se il leader Ong era già sbarcato in Vaticano, invitato da Bergoglio al Sinodo dei vescovi qui
Risulta che numerose diocesi hanno sovvenzionato Casarini per decine di migliaia di euro come contributo alle sue missioni nel Mediterraneo. 
A di là della valutazione spirituale (siamo di fronte ad una vera e propria invasione di musulmani), morale e politica (la Chiesa sta facendo un'opposizione sfacciata, ma soprattutto ideologica, al governo italiano anche in altri contesti), si spera che cada in picchiata quel che resta dell'8 per mille. Paradossalmente, questa chuesa è intervenuta nei confronti del governo attuale, l'unico che almeno si è proposto di difendere Dio, Patria, Famiglia...

“Il punto è volersi bene”: una riflessione

Parlando al Giffoni Festival nel luglio scorso, il cardinale Matteo Zuppi ha detto che “il punto è volersi bene”: «Credo che questo dovremmo impararlo tutti, che può esistere un legame senza che necessariamente ci sia un risvolto giuridico. Il punto è volersi bene». Alla domanda «Per volersi bene, c’è bisogno di credere? No – risponde il cardinale –. C’è tanta gente che dà forme di altruismo e attenzione al prossimo, forme di generosità, senza credere». E aggiunge: «Aiuta credere? Sì. Ti aiuta a non usare gli altri, a volergli bene per davvero, ma le religioni non hanno l’esclusiva del voler bene». Sulla questione (precedente qui) pubblichiamo l'articolo che segue di Andrea Mondinelli.

“Il punto è volersi bene”: una riflessione

Amare il prossimo come se stessi apre una serie di stimolanti riflessioni. Cosa significa amare, se non volere il bene della persona amata? L’amore verso noi stessi significa volere il bene per noi, anzi, di più, volere il massimo bene. Amare se stessi, pertanto, significa l’unione con Dio, che è la Bontà stessa. A questo punto, dobbiamo amare il prossimo nello stesso modo: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,34).

mercoledì 28 agosto 2024

“Questo libro si chiama Giardino recintato” I Salmi erano la linfa poetica della civiltà medievale.

Torniamo a trovare consolazione e ispirazione nella nostra traduzione da Via Mediaevalis: il seguito del discorso sull'arte poetica, con particolare approfondimento sui Salmi.

“Questo libro si chiama Giardino recintato”
I Salmi erano la linfa poetica della civiltà medievale.


Il post precedente [qui] ha esplorato la natura della letteratura poetica, la filosofia della poesia di Platone e la centralità dei Salmi nella vita e nel pensiero medievali. Dobbiamo continuare questo discorso esaminando più a fondo le qualità poetiche del Salterio e la sua intima relazione con la spiritualità medievale.
Nel saggio precedente ho suggerito, seguendo Chesterton, che la poesia è il primo linguaggio dell'anima: "Tutti noi vorremmo dire poesia nel momento in cui viviamo veramente", dice Chesterton, "e se non la parliamo, è perché abbiamo un impedimento nel nostro parlare".

Il Libro della Genesi racconta la storia di due persone che non avevano tali impedimenti. Nel loro paradiso prelapsario [antecedente il peccato originale -ndT]  non conoscevano nulla di peccato, malattia, paura o conflitto. I loro corpi e spiriti erano così radiosi di luce divina che agli antichi Greci sarebbero sembrati più dei che esseri umani. Se la poesia è il modo naturale di espressione dell'anima, Adamo ed Eva, ancora in possesso di una completezza così perfetta che il loro discorso si muoveva come una prima ballerina sul palcoscenico del pensiero, non avrebbero forse parlato in versi?

Non possiamo sapere come fossero soliti conversare. La Genesi non ci dice quasi nulla di ciò che la coppia felice disse prima di barattare beatitudine e immortalità per uno stuzzicante momento di disobbedienza. Ma c'è qualcosa che sappiamo, e non dimentichiamolo mai: le prime parole registrate della razza umana, pronunciate in paradiso da un essere con corpo e anima ancora uniti in sublime armonia, furono scritte nel Libro della Genesi come versi, una piccola poesia amorevole, come quella che potrebbe sorgere nel cuore di un uomo quando guarda per la prima volta una donna e la ama.

La Gran Bretagna dhimmi sprofonda nell'autoritarismo: morte alla libertà di espressione

Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo e sul filo-islamismo. Nel Regno Unito, un evidente esempio di 'mondo al rovescio' favorito dalla sinistra al potere... Un monito da non sottovalutare, ma c'è anche tutta la nostra impotenza, se non è già troppo tardi per arginare un fenomeno di portata epocale.

La Gran Bretagna dhimmi sprofonda nell'autoritarismo:
morte alla libertà di espressione

Utilizzando le proteste in corso in tutta la Gran Bretagna per reprimere, in modo unilaterale, i diritti fondamentali, il primo ministro Keir Starmer è riuscito ad esacerbare il conflitto razziale, ad infiammare le tensioni, creare divisioni, penalizzare la libertà di espressione e a prendere chiaramente sottogamba le preoccupazioni legittime. Nella foto: un'auto brucia durante una rivolta a Middlesbrough, in Inghilterra, il 4 agosto 2024. (Foto di Ian Forsyth/Getty Image

Appena un mese dopo le elezioni politiche, il nuovo governo laburista sta trascinando la Gran Bretagna in un grave conflitto civile, distruggendo al contempo quel poco che resta delle libertà britanniche, in particolare la libertà di espressione.

martedì 27 agosto 2024

Il primo linguaggio dell'anima Introduzione alla poesia medievale

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis ci ristoriamo con contenuti saporosi e edificanti, che riprenderemo nella imminente continuazione.

Il primo linguaggio dell'anima
Introduzione alla poesia medievale.

“Il grande errore consiste nel supporre che la poesia sia una forma innaturale di linguaggio. Vorremmo tutti dire poesia nel momento in cui viviamo veramente… Non è la canzone ristretta o artificiale, è la conversazione un tentativo spezzato e balbettante di canzone… La poesia non travisa il discorso neanche per metà di quanto il discorso travisa l'anima.” — GK Chesterton
Nelle ultime settimane abbiamo parlato di musica medievale, architettura, pittura e scultura [testi che stiamo traducendo -ndT]. Ciò significa che abbiamo pensato a quattro delle cinque arti che sono tradizionalmente classificate come belle arti. La quinta è la poesia. Poiché ha senso completare questo breve ma panoramico viaggio attraverso le belle arti medievali, e poiché mi trovo anche in uno stato d'animo piuttosto poetico, trascorreremo i prossimi saggi a contemplare la via mediaevalis come una via poetica.
Mi trovo in uno stato d'animo poetico perché il mio anno accademico inizia domani e presto sarò impegnato in un compito strano e meraviglioso: aiutare gli studenti universitari postmoderni a comprendere, gustare e apprezzare la letteratura medievale. E quando dico "letteratura medievale", intendo essenzialmente "poesia medievale", perché le narrazioni in prosa di fantasia che chiamiamo "romanzi" erano, di fatto, nuove: erano un nuovo modo di leggere e scrivere storie, sviluppatosi nel periodo moderno dopo molti secoli di cultura classica, medievale e rinascimentale in cui "letterario" era virtualmente equivalente a "poetico".

Che cos’è la Tradizione? / Mons. Lefebvre "Lettera aperta ai cattolici perplessi, cap. XVII"

Che cos’è la Tradizione?
Mons. Lefebvre "Lettera aperta ai cattolici perplessi, cap. XVII"

ai nostri giorni come ieri, il modernismo è davvero l’elemento che mina la Chiesa dall’interno. Prendiamo ancora dall’enciclica Pascendi qualche brano corrispondente a quello che stiamo vivendo ora.
«Dal momento che il suo fine è del tutto spirituale, l’autorità religiosa deve spogliarsi di tutto quell’apparato esteriore, di tutti quegli ornamenti pomposi con i quali essa si mette in mostra come dando spettacolo. In questo essi dimenticano che la religione, se propriamente parlando appartiene all’anima, tuttavia non vi è confinata, per cui l’onore reso all’autorità si riflette su Gesù Cristo che l’ha istituita».
Sotto le pressioni di questi «spacciatori di novità», Paolo VI ha abbandonato la tiara, i vescovi si sono spogliati della sottana paonazza e anche di quella nera come pure dei loro anelli, i preti si presentano in abiti civili e, la maggior parte del tempo, in abbigliamento volontariamente trasandato.

lunedì 26 agosto 2024

Un 'pastore' sempre più anomalo

E adesso, dopo l'enciclica sulla transizione ecologica [quiqui] e l'imbastardimento con 'Intelligenza artificiale' [qui - qui], sparge allarme "globale" sul vaiolo delle scimmie, su cui abbiamo detto qui.
Dopo la connivenza con la dittatura sanitaria durante il Covid [qui - qui - qui, indice articoli qui], ancora una volta spinge il gregge a bastonate verso il lupo...
Qui l'indice degli articoli su Covid, vaccini e dittatura sanitaria. Qui l'indice su quelli riguardanti il clericalismo politicante di Bergoglio.
Testo diffuso da non credere:
""Desidero manifestare la mia solidarietà alle migliaia di persone colpite dal vaiolo delle scimmie, che costituisce ormai un'emergenza sanitaria globale” ha detto, tra le altre cose, il Papa dopo la recita dell’Angelus con fedeli e pellegrini. “Prego per tutte le persone contagiate, specialmente la popolazione della Repubblica Democratica del Congo, così provata. Esprimo la mia vicinanza alle Chiese locali dei Paesi più colpiti da questa malattia e incoraggio i governi e le industrie private a condividere la tecnologia e i trattamenti disponibili affinché a nessuno manchi l'adeguata assistenza medica”.""

Il problema islamico

Nei giorni scorsi c'è stato un attacco di un uomo armato di coltello che ha fatto tre morti e molti feriti di cui 5 gravi, in Germania: un siriano ora arrestato mentre l'attentato è stato rivendicato dall'Isis. Perché stupirsi quando li facciamo venire da noi? E' di ieri la notizia che La nave della Cei salpa insieme all’ong di Casarini per andare a prendere nuovi richiedenti asilo. Operazioni che favoriranno ovviamente l'immigrazione clandestina e il lavoro degli scafisti. Scelte contro l'Italia che non ci trovano a favore, portino i clandestini in Vaticano se proprio ci tengono... Ringraziamo il lettore che segnala il testo che segue. 
Nel frattempo sulle reti TV spopolano le fiction Turche che, nell'ambientazione, rendono accettabile quella realtà mentre, nei contenuti, rivelano una condizione femminile inaccettabile per i cardini occidentali. Strano il silenzio assordante delle femministe su questa e altre analoghe operazioni chiaramente manipolatorie. Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo e il filo-islamismo.

Il problema islamico

"Il 22 agosto il governo talebano dell’Afghanistan ha definitivamente tramutato in legge non solo l’obbligo per tutte le donne di indossare l’hijab (la copertura integrale che lascia visibili solo gli occhi), ma addirittura il divieto di parlare in pubblico: le donne non devono mai far sentire la loro voce, né cantare o recitare. Mi sarei aspettato una reazione dei governi del mondo intero a questa follia, ma se si escludono due dichiarazioni sui social dei ministri degli Esteri spagnolo e australiano, tutti muti. Ovviamente il nostro buon Antonio Tajani non se n’è forse neanche accorto, è troppo impegnato a propagandare lo ius scholae. Intanto però mi pare sempre più evidente il problema islamico.

Scritti bellici / Il caso Durov

Sul caso Durov e la libertà di manifestazione del pensiero – grazie a chi lo ha segnalato – un articolo molto interessante. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Scritti bellici / Il caso Durov

Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).

domenica 25 agosto 2024

Vescovo Joseph E. Strickland / Aprite gli occhi

Una nuova forte denuncia ed esortazione del Vescovo Strickland. Qui il nutrito indice dei precedenti.
Aprite gli occhi

Miei cari fratelli e sorelle in Cristo,
Ancora una volta mi sento costretto a scrivervi e ad incoraggiarvi a cercare una vita più profondamente radicata nel Sacro Cuore di Gesù Cristo.

Quando questa lettera verrà pubblicata, sarà trascorso un anno da quando è stata scritta la mia prima lettera, pubblicata il 22 agosto 2023, il regno di Maria. Credo davvero che quella lettera sia stata guidata dalla divina provvidenza e il punto centrale di questa lettera, un anno dopo, è esortare, persino implorare, che tutti noi iniziamo a vedere la mano di Dio in tutto ciò che si sta svolgendo nella Chiesa e nel mondo.

Domenica XIV dopo la Pentecoste (Protéctor noster, áspice Deus)

L'esperienza ci fa sentire ogni giorno il contrasto in noi tra le inclinazioni al male e gli inviti al bene, tra le tentazioni e il richiamo di Dio. Nell'Epistola è descritto questo dissidio; nel Vangelo il Signore ci mette in guardia contro la facile illusione di poter trovare un compromesso. Nelle altre parti della Messa si accenna alla felicità di quelli che vivono per il Signore, a sua immagine e gloria, mentre nel Vangelo ci è promesso aiuto anche per le difficoltà materiali. Superiamo anche noi dunque le vanità della terra, rimanendo attaccati a ciò che veramente ci è utile (Orazione). Colpisce un termine dell'Orazione di oggi: propitiatione : propitiatio è “compimento, espiazione, propiziazione”. E anche “favore”. Dunque Dio è stato placato e reso nuovamente favorevole a noi peccatori dalle azioni propiziatorie che Cristo ha compiuto sulla Croce. Lo ritroviamo ogni volta soprattutto nella Santa Messa. La propiziazione è un concetto quasi sradicato dalle orazioni del Novus Ordo.

Domenica XIV dopo la Pentecoste
Protéctor noster, áspice, Deus

Messa
Volgi lo sguardo a noi, o Dio protettore, volgi lo sguardo al volto del tuo Cristo. Oggi la Chiesa si accosta all'altare cominciando con le parole riferite. La Chiesa è la Sposa dell'Uomo-Dio, è la sua gloria (1Cor 11,7), ma lo Sposo, dice san Paolo, è a sua volta immagine e gloria di Dio (ibidem) e capo della Sposa (ivi 3; Ef. 5,23). Realmente dunque e con la certezza di essere ascoltata, la Chiesa, volgendosi a Dio tre volte santo, lo prega di volgere i suoi occhi, guardando Lei, sul volto del suo Cristo.
La gloria futura, pensando alla quale la Chiesa esulta, e la dignità dell'unione divina che, già in questo mondo, la rende veramente Sposa, non le impediscono di sentire sempre il bisogno di un soccorso dall'alto, perché, se per un solo istante il cielo l'abbandonasse, vedrebbe i suoi figli portati dalla umana fragilità all'abisso dei vizi, che l'Apostolo descrive, e lontano dalle virtù, che egli esalta.

Introitus
Ps.83,10-11 - Protéctor noster, áspice, Deus, et réspice in fáciem Christi tui: quia mélior est dies una in átriis tuis super míllia.
Ps. 83, 2-3 - Quam dilécta tabernácula tua, Dómine virtútum! concupíscit, et déficit ánima mea in átria Dómini. Glória Patri
Ps.83,10-11 - Protéctor noster,…

Oratio
Custódi, Dómine, quaésumus Ecclésiam tuam propitiatióne perpétua: et quia sine te lábitur humána mortálitas; tuis semper auxíliis et abstrahátur a nóxiis, et ad salutária dirigátur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
M. - Amen.
Introito
Sal. 83, 10-11 - Sei il nostro scudo, o Dio, guarda e rimira il tuo Consacrato: poiché un giorno passato nel tuo luogo santo vale più di mille altri. Sal. 83, 2-3 - O Dio degli eserciti, quanto amabili sono le tue dimore! l’ànima mia anela e spàsima verso gli atrii del Signore. Gloria al Padre…
Sal. 83, 10-11 - Sei il nostro scudo…

Orazione
O Signore, Te ne preghiamo, custodisci propizio costantemente la tua Chiesa, e poiché senza di Te viene meno l’umana debolezza, dal tuo continuo aiuto sia liberata da quanto le nuoce, e guidata verso quanto le giova a salvezza. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. - Amen.

sabato 24 agosto 2024

“L’ora della verità”: ad Alpbach i globalisti mettono a punto i loro piani di ristrutturazione

Nella nostra traduzione da Der Status molti dettagli sul summit mondiale del cosiddetto parente più anziano del World Economic Forum. Ringrazio chi me lo ha segnalato. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

I PARTITI DEL SISTEMA AL CONVEGNO IN TIROLO
“L’ora della verità”: ad Alpbach i globalisti
mettono a punto i loro piani di ristrutturazione

Moment of Truth Ora della verità”: questo è lo slogan dello European Forum Alpbach (EFA) di quest’anno in Tirolo, che può essere considerato il parente più anziano — ma oggi più lontano dai media — del vertice del WEF [World Economic Forum, N.d.T.] di Davos. Da sabato fino al 30 agosto, globalisti, attivisti importanti e rappresentanti dei partiti di sistema si sono riuniti per garantire che anche dopo quest’anno “rivoluzionario” abbiano ancora le redini in mano e le possano tirare a piacimento sul popolo. I temi principali sono: clima, sicurezza, economia e finanza, nonché “democrazia e Stato di diritto” — o l’immagine distorta in cui i circoli delle élite vogliono trasformarlo.

venerdì 23 agosto 2024

Mons. Agostini sul Pellegrinaggio a Covadonga 2024

Pubblichiamo il commento di Mons. Marco Agostini, Cerimoniere del S. Padre, che ha accompagnato i pellegrini e celebrato la Messa principale del Pellegrinaggi da Oviedo al Santuario di N. Signora di Covadonga concluso lo scorso 29 luglio. Diversi precedenti a partire da qui. Qui un video.

Mons. Agostini sul Pellegrinaggio a Covadonga 2024.

Al tempo del disconoscimento e dell’oblio delle radici che hanno fatto grande per Fede e civiltà l’Europa, l’annuale pellegrinaggio Nostra Signora della Cristianità di Covadonga rappresenta una controtendenza. Fotografie, video, testimonianze orali o scritte danno l’idea di che cosa sia stato, tuttavia è l’esperienza diretta del pellegrinaggio che conferisce la precisa coscienza d’aver preso parte a qualcosa d’inatteso, sorprendente e grande.

Covadonga è la meta, il punto d’arrivo d’un itinerario fisico e di Fede, immagine “della città posta sul monte” (Mt 5, 14-15) alla quale tutti aneliamo nel nostro peregrinare terreno. Ma prima di divenire un traguardo, Covadonga è stata un inizio, un punto di partenza: una delle radici cristiane dell’Europa! La Santa Grotta custodisce il simulacro della “Regina di questa montagna che tiene per trono la culla di Spagna” (Inno di Covadonga).

Quando la Francia si consacrava a Maria...

Alcuni precedenti d'interesse a partire da qui.
Quando la Francia si consacrava a Maria

È da pochi giorni trascorsa la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Anzi, siamo nell’ottava della ricorrenza. Ovviamente, come sempre ogni anno, nell’indifferenza religiosa di coloro che, in questo periodo di ferie estive, sono più intenti a pensare a come trascorrere il Ferragosto, magari in riva al mare, dopo una notte insonne intorno ad un fuoco, tra canti e gozzoviglie varie.

Pensando a questo, mi è venuta in mente come la data del 15 agosto abbia segnato la storia della Chiesa e della fede. Basti pensare a Napoleone Bonaparte, che, nato, appunto, un 15 agosto (1769), lungi dal sentirsi onorato per questa singolare e felice coincidenza, tentasse persino di abolire la festa mariana dell’Assunta, per non sentirsi ripetere, proprio nel giorno del suo genetliaco, al Vangelo, il passo lucano della visita di Maria a S. Elisabetta, con il canto del Magnificat nel quale la Vergine fanciulla di Nazaret, echeggiando le parole di Anna, la madre di Samuele, magnifica ed esulta in Dio perché disperde «i superbi nei pensieri del loro cuore», rovescia «i potenti dai troni» ed innalza gli umili.

giovedì 22 agosto 2024

'Potente guerriera vittoriosa': il Cuore Immacolato della Regina del cielo e della terra

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews un articolo di Peter Kwasniewsy sullo spostamento delle feste mariane secondo il rito moderno di Paolo VI. Nel calendario del rito romano di una volta e del futuro, oggi è la festa del Cuore Immacolato di Maria.

'Potente guerriera vittoriosa': 
il Cuore Immacolato della Regina del cielo e della terra
Non c'è martire, confessore, vergine o anacoreta, non c'è sposa, madre o vedova le cui virtù la Beata Vergine non abbia posseduto in sovrabbondanza, secondo la grazia della sua divina Maternità, che è la radice e la perfezione di tutti i suoi privilegi.
Durante questo curioso periodo nella storia della Chiesa cattolica, il rito romano viene celebrato secondo due diversi calendari liturgici, il vecchio e il nuovo.

Nel vecchio calendario, il 22 agosto è la festa del Cuore Immacolato di Maria, che è stata istituita come culmine dell'ottava dell'Assunzione, al fine di sottolineare la verità, spesso predicata dai Padri della Chiesa, che la Madonna lascia il mondo non per abbandonare la Chiesa Militante ma, come Mediatrice di Tutte le Grazie, per intercedere ancora più potentemente dal suo posto accanto al Figlio in cielo. Il suo cuore immenso, largo quanto i cieli, porta tutti noi con amore di madre e ci assiste attivamente. Si potrebbe dire, in breve, che la vecchia focalizzazione era il suo ruolo di intercessione.

22 agosto. Celebriamo Maria Regina

Pio XII ha anche Consacrato la Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria.

L’undici ottobre 1954, S. S. Pio XII istituì la festa della Regalità di Maria, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio; fu poi trasferita al 22 agosto, giorno ottavo dell’Assunzione, per sottolineare il legame della regalità di Maria con la sua glorificazione corporea.

Ave Regina caelórum,
ave, Dómina angelórum:
Salve, radix, salve, porta,
ex qua mundo lux est orta.
Gáude, Virgo gloriósa,
super omnes speciósa;
vale, o valde decóra,
et pro nobis Christum exóra
.
Ave, Regina dei cieli,
ave, signora degli angeli
Salve, radice, salve, o porta
dalla quale è sorta la luce al mondo
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Mentre il mondo era sconvolto dalla Seconda Guerra Mondiale, il Vicario di Cristo Pio XII, il 31 ottobre 1942, consacrava al Cuore Immacolato di Maria la Chiesa e il genere umano tutto nello spirito del messaggio di Fatima. L’atto fu ripetuto con maggior solennità l’8 dicembre dello stesso anno. L’11 ottobre 1954 infine lo stesso Papa Pacelli ne ordinava l’annuale rinnovamento per la festa di Maria Regina: “Con la Nostra autorità apostolica, decretiamo e istituiamo la festa di Maria Regina, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio. Ordiniamo ugualmente che indetto giorno sia rinnovata la consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato della beata Vergine Maria. In questo gesto infatti è riposta grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione“. 
Il Concilio Vaticano II secondo i voti di molti Padri avrebbe dovuto rinnovare solennemente l’atto di consacrazione, ma il lavoro dei Padri (Frings, Koning, Silva Henriquez, Garrone, e altri) e periti (Congar, Ratzinger, Rahner, Laurentin) neomodernisti e progressisti, nemici dell’esaltazione della Vergine Maria, lo evitò, come pure evitò ogni formulazione dogmatica sulla Mediazione e Corredenzione1 [qui - qui ] di Maria che pure già abbondantemente erano state trattate nel pontificato di Pio XII.
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1. Quanto alla Mediazione e Corredenzione della Vergine, voglio ricordare la bellissima distinzione di mons. Gherardini. La Corredenzione è la singolare unione di Maria con Cristo sulla terra e termina con la missione terrena di Maria: indica consociazione, unione sponsale. La Mediazione, invece, è il collegamento tra due estremi, il cielo e la terra, il Figlio e gli uomini. Essa non termina con il pellegrinaggio terreno, ma si prolunga anche in cielo, con la sua intercessione celeste. Il fondamento dell’Assunzione è la Corredenzione di Maria, in quanto corredenzione consociativa, che richiama la consors, la consociata, la socia del Redentore. In questa linea si collocano Pio IX, Leone XIII e Pio XII. Quanto alla corredenzione del corpo mistico penso sia più immediato vederla nella sofferenza vicaria. Nella normalità dei casi la sofferenza è motivo di espiazione. Ma effettivamente ognuno di noi, se davvero è 'pietra viva', ha un suo piccolo ruolo nella storia della salvezza.

Dittatura globalista 2030 "in progress"

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica-
Dittatura globalista 2030 "in progress"

Dopo aver puntellato il sistema di potere in Francia e nel Regno Unito (UK) tramite elezioni anticipate, l'élite globalista apolide ora deve tenersi la Casa Bianca per continuare il programma di transizione dalla democrazia alla tecnocrazia della Finanza, secondo i programmi dell'Agenda 2030 e gli obiettivi perseguiti da Word Economic Forum, Open Society e altri enti che sono emanazione dell'élite che domina l'Occidente.

Nei 4 mesi che concluderanno il decisivo 2024 assisteremo alle mosse conclusive della strategia di consolidamento del potere da parte dell'élite globalista apolide che domina l'Occidente, che progressivamente comincerò a chiamare semplicemente "l'Impero".

Gli ordini contemplativi: attentati e resistenza

Purtroppo il futuro degli ordini contemplativi nella Chiesa cattolica è sotto assedio [qui - qui], non a causa della crisi delle vocazioni spesso lamentata, ma per i provvedimenti di una gerarchia miope, per non dire bastarda nei quali, in sintesi, è del tutto assente la prospettiva dei diritti di Dio e del servizio disinteressato che Gli è incondizionatamente dovuto e del valore incommensurabile, sul piano spirituale, della preghiera e dalla vita contemplativa.
Manca infatti una chiara distinzione tra il livello giuridico e quello spirituale, tra il foro esterno e il foro interno, che assicura la libertà interiore di un religioso e la sua peculiare funzione nel corpo mistico di Cristo. 
Le uniche disposizioni concrete toccano la formazione, la clausura e l’autonomia dei monasteri, ciò che fa fiutare un intento dissimulato di manipolazione, destrutturazione e controllo. 
Dato che la vita claustrale femminile gode di buona salute, generalmente, solo nei monasteri sui iuris di tendenza tradizionale, è difficile rimuovere il sospetto che li si voglia “normalizzare”, ossia appiattire sul desolante scenario dell’odierna vita consacrata e piegare a quella visione illuministica che la ammette soltanto in funzione di scopi sociali e umanitari. Idee vecchie di quasi tre secoli; il nuovo, in realtà, è nel ritorno all’antico. Non per nulla i monasteri e i conventi di più rigida osservanza rigurgitano di vocazioni, senza bisogno di pseudo-spiegazioni psicologizzanti.  
Ma ancora, di notte, quando tutte le persone del mondo vanno a dormire, tremila monaci sul Monte Athos e diverse migliaia di altre congregazioni in tutto il mondo, si svegliano per iniziare la loro preghiera notturna per il mondo intero.
Ogni volta che si va a letto o altre persone iniziano un diverso tipo di veglia - andando nei bar, nei club - i monaci restano svegli tutta la notte per sostenere il mondo moderno con la loro preghiera.
Se non riesci a dormire la notte, ricordalo a volte e unisciti a loro, la tua preghiera diventerà potente.

Chiamare le cose col loro nome, principio di realtà in un mare di menzogne

Una visione laica, lucida e realistica, da integrare con le nostre visuali spirituali. Viene in mente anche il "salvare i semi" di Guareschi. Il suggerito "archivio delle menzogne", può essere assimilato al nostro "chiamare gli errori col loro nome" e, a livello ecclesiale (che non manca di avere affetti sulla realtà) la contestuale denuncia degli errori conciliari, radici delle varie espressioni della crisi attuale. Nessun problema può essere risolto se non se ne conoscono le cause e non si pongono in atto, almeno vivendoli individualmente, i rimedi... In ogni caso la cosa principale è andare contro corrente anche individualmente... Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Chiamare le cose col loro nome, 
principio di realtà in un mare di menzogne 

Uno dei problemi fondamentali che si pongono in un'epoca di degrado della vita pubblica, e di generale decadenza, come la nostra è "che fare?"
Ciò che non possiamo modificare è la nostra sfortunata collocazione in Occidente, in una fase storica in cui la spinta propulsiva della modernità occidentale è esaurita e gli squilibri costitutivi del sistema (oligarchismo, plutocrazia, tecnocrazia, nichilismo, ecc.) stanno dilagando, senza più alcuna compensazione.
Ciò che possiamo fare è preparare l'inevitabile "dopo", di un sistema al collasso, caotico e privo di ogni direzione. Molte cose sono necessarie per preparare il "dopo".

mercoledì 21 agosto 2024

Scomunica di mons. Viganò. Le accuse al Papa e il timore per la vita

Di seguito l'Intervista a Mons. Viganò pubblicata su «Il Messaggero» il 20 Agosto 2024 (pag. 10). Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Scomunica di mons. Viganò.
Le accuse al Papa e il timore per la vita

Intervista
di Franca Giansoldati
con l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò


1. Un passo indietro nel tempo: nel 2011 Papa Ratzinger la implorò di accettare la nomina a Nunzio negli USA, lasciando il ruolo del Governatorato dove Lei stava facendo pulizia interna. Ebbe scontri con il cardinal Bertone, allora segretario di Stato, il cui nome è legato allo scandalo della distrazione di fondi del Bambin Gesù anche se non fu mai indagato. Cosa Le disse Benedetto XVI? Come andarono le cose quel giorno e quali erano i principali motivi di dissidio con Bertone?
Parlare di “dissidio” mi sembra eufemistico. Assetato di potere, privo di scrupoli, manipolatore, contiguo ad ambienti massonici: questo è il ritratto del card. Bertone, del quale Benedetto XVI era purtroppo succube. Bertone fece di tutto per rimuovermi dalla Segreteria di Stato, perché nel mio delicatissimo ruolo gli impedivo di promuovere i “suoi” candidati, uomini della sua cordata, corrotti e spesso sessualmente pervertiti. Riuscì a trasferirmi al Governatorato il 16 luglio 2009, dove nella mia azione di contrasto alla vastissima rete di corruzione avevo scoperto il ruolo e le complicità dello stesso Segretario di Stato nel coprire, assecondare, promuovere il malaffare e nel trarne personale profitto. Benedetto XVI mi disse – nel corso dell’udienza privata concessami il 4 Aprile 2011 – che voleva nominarmi Presidente della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede, ma Bertone (con la complicità del card. Lajolo, Presidente Governatorato, anch’egli coinvolto nella rete di corruzione) si impose con forza sul Papa e ottenne che fossi cacciato dalla Curia Romana.
Consapevole di questa trama ordita ai danni della Santa Sede e dello stesso Benedetto, e sapendo che si stava prevaricando sulla volontà del Papa che continuassi a far “pulizia” (mentre la mia rimozione avrebbe vanificato il lavoro compiuto e lasciato impuniti i corrotti), cercai inizialmente di resistere non senza grosse difficoltà, essendomi precluso ogni accesso diretto al Papa.

La riconciliazione dopo la reconquista

Chi pretende di costruire un futuro a sua immagine si preoccupa di riscrivere il passato per accreditare le sue azioni. Nella nostra traduzione da OnePeterFive una interessante riflessione dalla quale emerge anche la difficoltà di colmare le conseguenze dello iato generazionale tra la Chiesa conciliare e il Depositum fidei... Attenzione perenne all'insano archeologismo condannato dalla Mediator Dei. Attenzione anche alle chiose del traduttore.

La riconciliazione dopo la reconquista
1ª parte
Maxim Grigorieff

Scambiandolo per una sorta di irriflessivo conservatorismo culturale, la gente è propensa a credere che il tradizionalismo abbia a che vedere col passato. In queste pagine, però, voglio speculare su ciò che è veramente proprio della Tradizione: il futuro. L’attuale crisi della Chiesa finirà, come ogni altra crisi precedente, e ci sarà una nuova reconquista che permetterà di riconquistare i territori perduti. Quando ciò accadrà, il carrozzone dei sopravvissuti pro-Tradizione dovrà affrontare coloro che altrimenti non sarebbe stato pronto a incontrare: non nemici e persecutori, ma una folla eterogenea di altri cattolici che lo guardano, alcuni con gioia e meraviglia, altri con preoccupazione.

martedì 20 agosto 2024

La Cappa magna

Giova — soprattutto per i nuovi lettori — tornare a parlare dei simbolismi che la modernità, in una pretesa di essenzialità che diventa sciatteria, vorrebbe cancellare. Ma essi hanno una funzione e un significato che giova recuperare e non lasciar cadere. Quanto alla Cappa magna, ricordo di averla vista indossare dal card. Burke [qui], da mons. Schneider e, in foto, dal card. Zen.

La Cappa magna 

La Cappa magna, pure se ormai quasi in disuso, è uno dei simboli della dignità ecclesiastica - che non riguarda la persona ma ciò che rappresenta. Per non dimenticare che si tratta di una dignità che non è mai fine a se stessa, vediamo quale ne è il significato, da conoscere o da riscoprire.
"La Cappa magna rappresenta efficacemente la raffinatezza del mondo, il potere e il prestigio. Ecco perché dopo il suo ingresso in chiesa il prelato che la indossa viene pubblicamente spogliato di questo indumento sontuoso e simbolicamente umiliato davanti all'assemblea. Poi, paramento dopo paramento, il vescovo è rivestito dell'uomo nuovo, di cui parla san Paolo. Ecco il camice, l'alba battesimale, la dalmatica della carità, la stola del perdono e la casula della misericordia. Quindi, infine, vestito di Cristo, il prelato fa un secondo ingresso in chiesa per iniziare la celebrazione eucaristica in persona Christi, capo visibile del corpo, la Chiesa".
La cappa magna rappresenta simbolicamente anche il sangue dei martiri, un fiume di sangue su cui si costruisce la grandezza e la regalità della chiesa e un memento per i fedeli.

I crediti di carbonio: salvezza del pianeta o un elaborato schema truffaldino?

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
I crediti di carbonio: salvezza del pianeta
o un elaborato schema truffaldino?


Cosa sono i crediti di carbonio? Questa semplice domanda non sembra avere una risposta semplice. Per chiunque creda che esistano la realtà e la verità oggettive, questo fatto da solo dovrebbe essere un segnale preoccupante.

Pensate a una transazione tipica, magari l'acquisto di un pieno di benzina. Vado alla stazione di servizio. Consegno una certa somma di denaro e ricevo la benzina. Il carburante è un oggetto tangibile che desidero perché permette alla mia auto di portarmi dove voglio.

Ma cosa si compra quando si acquista carbonio e come si usa?

Secondo la CarbonCredits.com “i crediti di carbonio, noti anche come quote di carbonio, funzionano come permessi per le emissioni. Quando un'azienda acquista un credito di carbonio, di solito ottiene dal governo il permesso di generare una tonnellata di emissioni di CO2 ".

Tuttavia, il governo degli Stati Uniti non vende crediti di carbonio, né esiste un mercato nazionale regolato dalla Securities and Exchange Commission. Lo Stato della California, sempre ansioso di essere all'avanguardia nell'ambientalismo, difatti gestisce un sistema di questo tipo.

lunedì 19 agosto 2024

Perché i democratici e i liberali non hanno condannato la blasfemia delle Olimpiadi?

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Perché i democratici e i liberali non hanno 
condannato la blasfemia delle Olimpiadi?

Perché i democratici e i liberali non condannano la blasfemia delle Olimpiadi del 2024? La cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 2024 si è svolta lungo un tratto di 4,5 miglia della Senna di Parigi, mentre le delegazioni sportive mondiali passavano in barca. Lungo il percorso, sulla riva del fiume si sono svolti eventi inscenati che avrebbero dovuto rappresentare lo spirito della Francia.

Milioni di cristiani hanno assistito inorriditi a una scena dell'evento televisivo in cui un cast di drag queen rappresentava Nostro Signore e i suoi apostoli in una parodia dell'"Ultima Cena" di Leonardo da Vinci.

Una parodia senza nome
Il travisamento della sublime istituzione della Santa Eucaristia ha da allora diviso il mondo, facendo calare un'ombra di blasfemia sulle Olimpiadi. Pochi immaginavano che un simile dileggio fosse possibile nel contesto di un evento sportivo. Le proteste si sono riversate da ogni parte. I cattolici hanno recitato rosari di riparazione e si sono presentati davanti ai consolati e alle ambasciate francesi.

domenica 18 agosto 2024

Germania: «La Confessione è praticamente morta»

Germania:
«La Confessione è praticamente morta»


Don Andreas Wollbold, dal 2003 professore di teologia pastorale all’Università Ludwig Maximilian di Monaco, ha concesso un’intervista al Die Tagepost, in cui lamenta che «il sacramento della Penitenza svolge solo un ruolo marginale nell’identità della maggior parte dei sacerdoti».

Don Wollbold è autore di numerose opere, in particolare su Santa Teresa di Lisieux: l’ultima pubblicata, lo scorso aprile, tratta del celibato sacerdotale e risale alle fonti e ai testi dei primi cinque secoli.

Sul suo sito egli critica severamente la Dichiarazione Fiducia supplicans [qui] del Dicastero per la Dottrina della Fede, pubblicata il 18 dicembre 2023.

Domenica XIII dopo la Pentecoste (Réspice, Dómine)

Il Signore non nega la guarigione; ma indica la procedura: “Andate e mostratevi ai sacerdoti”. Andiamo a confessarci per essere mondati da ogni lebbra spirituale e imitiamo il Samaritano (ci ricorda quello di Luca 10 della settimana scorsa), l'unico straniero tra i guariti che torna da Gesù per esprimergli la dovuta gratitudine e “gli si prostrò dinnanzi a ringraziarlo”. Il verbo, al v.16, ringraziando, è 'euchariston'...

Domenica XIII dopo la Pentecoste
Intróitus
Ps. 73, 20, 19 et 23 - Réspice, Dómine, in testaméntum tuum, et ánimas páuperum tuórum ne derelínquas in finem: exsúrge, Dómine, et iúdica causam tuam, et ne obliviscáris voces quaeréntium te.
Ps. 73, 1 - Ut quid, Deus, repulísti in finem: irátus est fúror tuus super oves páscuae tuae? Glória Patri…
Ps. 73, 20, 19 et 23 - Réspice, Dómine
Introito
Sal. 73, 20, 19 e 23 - O Signore, abbi riguardo al tuo patto e non abbandonare per sempre le ànime dei tuoi poveri: sorgi, o Signore, difendi la tua causa e non dimenticare le voci di coloro che Ti cercano. Sal. 73, 1 - Perché, o Signore, ci respingi ancora? Perché arde la tua ira contro il tuo gregge? Gloria al Padre… Sal. 73, 20, 19 e 23 - O Signore, abbi riguardo…

La serie domenicale, che cominciava una volta con la festa di san Pietro, o degli Apostoli, non superava mai questa domenica e la festa di san Lorenzo dava il nome alle domeniche seguenti, ma tale denominazione designava le domeniche dalla nona in poi negli anni in cui la Pasqua sorpassava l'equinozio di Primavera. Quando la data della Pasqua risaliva verso il suo termine più alto, si contavano da oggi le domeniche del settimo mese, cioè di settembre.
Le quattro tempora di autunno possono cadere in questa settimana, ma possono tardare anche fino alla decimottava e noi ne parleremo seguendo l'ordine del Messale, che le colloca dopo la decimasettima. [infra]
La domenica decimaterza in occidente prende ora il nome dal Vangelo dei dieci lebbrosi, che si legge nella Messa. I Greci, che la chiamano decimaterza di san Matteo, leggono invece oggi la Parabola della vigna nella quale gli operai, chiamati al lavoro ad ora diversa del giorno, ricevono tutti la stessa mercede (Mt, 20).

sabato 17 agosto 2024

Nuovo atto vandalico anticristiano in Francia

Precedenti qui - qui.
Nella laica e decadente Francia, che ha offerto al mondo intero le immagini distopiche delle recenti olimpiadi, l'ennesima profanazione. 

Questa notte hanno distrutto la storica croce di pietra a Saint-Valery-sur-Somme (Francia). 

È una croce eretta nel 1618. Non è un caso isolato, purtroppo è odio ormai diffuso e difficilmente arginabile alla nostra fede.

Non mancano fedeli e pastori che, oltre a riparare i danni materiali, promuovono preghiere di riparazione sul piano spirituale; ma la progressiva ingravescente perdita di identità e l'impoverimento anche culturale (che purtroppo non riguarda solo la Francia) preoccupa non poco per il futuro

La Comunità Sant’Egidio all’ombra di Papa Francesco

Precedenti su La Sant'Egidio filocinese qui e i corridoi umanitari (che importano soprattutto musulmani) qui. Del resto ne è assistente spirituale mons. Vincenzo Paglia qui - qui, che continua tuttora a far danni nell'Accademia per la vita (ho in cantiere un articolo sull'ultimo documento sul fine vita). In anni meno recenti la Sant'Egidio fu diffidata dal nostro Ministero degli esteri per indebite ingerenze a livello politico nei rapporti con paesi musulmani. Che fossero mala tempora era purtroppo ben noto; ma non pensavamo fino a questo punto!

La Comunità Sant’Egidio
all’ombra di Papa Francesco


Il 7 maggio 2024, Sandro Magister ha dedicato uno studio molto documentato al movimento Sant’Egidio, che gode di tutti favori del Papa.
Per il vaticanista: «Francesco sembra privilegiare la Comunità Sant’Egidio in maniera smisurata. E questo dà i suoi frutti: con l’occupazione di sempre più posti nelle alte sfere della Chiesa».

Al punto che se si vuole veramente comprendere l’attuale pontificato non si può ignorare l’influenza dei membri della Sant’Egidio. Il vaticanista ci fa conoscere così il ruolo discreto che svolge la Sant’Egidio nei confronti dell’ospite di Casa Santa Marta:

Vaiolo delle scimmie. Possibili ulteriori abusi sulla pelle di popolazioni ignare

Qui l'indice degli articoli su Covid, vaccini e dittatura sanitaria.
Vaiolo delle scimmie. Possibili ulteriori 
abusi sulla pelle di popolazioni ignare

Il 14 agosto l’Organizzazione Mondiale della Sanità per bocca del suo direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato lo stato di emergenza internazionale in seguito all’aumento dei casi di vaiolo delle scimmie (Mpox). Al momento il contagio pare limitato ad alcuni paesi dell’Africa Centrale. Si tratta di aree dove il virus, isolato per la prima volta nel 1958, risulta endemico. Rispetto all’allarme lanciato già due anni fa dall’OMS, le attuali varianti appaiono più virulente e con una letalità maggiore (se dobbiamo dar retta alle informazioni circolanti, la letalità dell’epidemia del 2022 era del 0,2%, quella attuale intorno al 5%).
Scottati dai trascorsi del coronavirus e dalla notoria presenza di conflitti di interesse nell’OMS, la dichiarazione di emergenza sta attraendo comprensibile attenzione e suscitando altrettanto comprensibile inquietudine. Tuttavia, essendo il virus Mpox trasmissibile solo per contatto diretto di fluidi corporei, la sua capacità diffusiva appare incomparabilmente inferiore a quella di virus trasmissibili per via aerea.

La Messa non è una preghiera, né alcunché di recitato, ma un Atto Divino

Non perdiamo occasione per ricordare e meditare l'immenso sacro e solenne fulcro della nostra fede. Per rinnovare la nostra gratitudine e la nostra offerta.

La Messa non è una preghiera, 
né alcunché di recitato, ma un Atto Divino

Non c'è sulla terra niente di più solenne del terribile momento della Consacrazione, perché la Messa non è una preghiera, né un inno, né alcunché di recitato, bensì un Atto Divino con cui veniamo a contatto in un determinato momento (...)
Noi siamo sull'altare sotto l'apparenza del pane e del vino, entrambi rappresentano i Cristiani che intendono soffrire con Cristo, per poter anche essi regnare con Lui.
Quando la Consacrazione della Messa ci avvicina a Gesù Nostro Signore, è come se Egli ci dicesse:
"Tu, Maria; tu, Giovanni; tu, Pietro; tu, Andrea; voi, tutti voi; dateMi il vostro corpo, dateMi il vostro sangue. DateMi tutto di voi! Io non posso soffrire più. Sono passato attraverso la Mia Croce, ho vissuto le sofferenze del Mio Corpo Fisico, ma non ho vissuto le sofferenze di cui ha bisogno il Mio Corpo Mistico, la Chiesa di cui voi fate parte. La Messa è il momento in cui ciascuno di voi può adempiere alla lettera il Mio invito: prendete la vostra croce e seguiteMi"
Sulla Croce il Nostro Signore Benedetto guardava a voi, sperando che, un giorno, Gli avreste dato voi stessi nel momento della Consacrazione: oggi, nella Messa, tale speranza, da Gesù concepita nei vostri confronti, si traduce in realtà. Quando partecipate alla Messa, Egli si aspetta il dono effettivo del vostro essere. (...)
Il Sacrificio del Calvario di Cristo si ripete sui nostri altari durante la Messa. Ma, come abbiamo detto, Cristo non è da solo sui nostri altari: con Lui ci siamo anche noi.
Questo è il fine della vita! Redimerci unitamente a Cristo, applicando i Suoi Meriti alle nostre anime, assimilandoci a Lui in ogni cosa, perfino nella Sua Morte sulla Croce. Egli visse la Sua Consacrazione sulla Croce così che noi potessimo vivere la nostra nella Messa.
(Fulton J. Sheen, da "Il Calvario e la Messa")

venerdì 16 agosto 2024

Gli strabici che vedono solo le violazioni russe

Ancora l'Ucraina di drammatica attualità. Qui l'indice dei precedenti.
Gli strabici che vedono solo le violazioni russe 

Sono trascorsi due anni e mezzo dall’invasione russa in Ucraina. La Russia sta lentamente vincendo con una strategia difensiva che tende a risparmiare uomini e a logorare l’avversario, focalizzandosi fino a oggi su obiettivi militari e infrastrutture civili. La posizione occidentale è cambiata innumerevoli volte, cancellando le linee rosse che si era via via autoimposta.

Con la metafora della rana bollita, Noam Chomsky ha richiamato una tecnica intesa a addormentare l’opinione pubblica per farle accettare gradualmente quello che sarebbe stato difficile imporre all’inizio del conflitto. Vi immaginate se la Nato avesse proposto nel febbraio del 2022 di rispondere all’invasione russa con mercenari e truppe sul territorio, oppure guidando con l’intelligence operazioni terroristiche di aggressione alla Russia? Forse la società civile si sarebbe svegliata dall’usuale torpore.