Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 25 ottobre 2024

Fermare l’immigrazione selvaggia: la vera dottrina cattolica

Riprendiamo da Disputationes théologicae la rassegna dei testi che ripareggiano la verità riguardo alle recenti espressioni di Bergoglio sui migranti. Ne abbiamo parlato qui.
E nessuno inventi nuovi peccati
15 settembre 2024, Madonna dei Sette Dolori

Ai nostri lettori che ci chiedono un'opinione su quanto affermato da Francesco a proposito dell’immigrazione odierna e del peccato grave che costituirebbe il volerla fermare, rispondiamo con due contributi che cercano di sintetizzare la dottrina di San Tommaso d’Aquino in materia, linkati in calce e da leggere come testi che si integrano reciprocamente. Appare con evidenza, aldilà del fattore teologico, che siamo oggi davanti alla capitolazione più spudorata al pensiero mondialista e politicamente corretto, cui si aggiunge lo scandalo d’inventare nuovi peccati allorquando si è favorito l’oscuramento dei peccati di sempre, si veda ad esempio Fiducia Supplicans [vedi].

Le nostre due risposte:
 
1. Immigrazione e ordine nella carità
L'"accoglienza" indiscriminata è la negazione dell'amore di Dio 
“Obbligo d’accoglienza” dello straniero a qualsiasi costo anche contro il bene comune. È il nuovo dogma, non rivelato da Dio, ma propagandato pressoché senza distinzioni da tutte le centrali del potere massonico. È evidente che un cuore cristiano... (continua la lettura qui)

2. Aiutare gli stranieri più dei compatrioti è immorale?
San Tommaso d’Aquino sul dovere di aiutare i vicini

Nell’articolo pubblicato nei mesi scorsi (Immigrazione e ordine nella carità, l’“accoglienza” indiscriminata è la negazione dell’amore di Dio qui) abbiamo affrontato la questione dell’ordine nell’esercizio della carità, con particolare riferimento al problema dell’immigrazione, compresa quella islamica, specialmente in rapporto al bene comune della società naturale e soprannaturale. Il presente articolo, che è in stretta relazione col precedente di cui è uno sviluppo, vuole offrire alcuni commenti di quei passaggi che in San Tommaso descrivono l’esercizio della carità soprattutto relativamente al problema se sia giusto o meno occuparsi prima e di più dei propri connazionali che non degli stranieri. Quando un membro della nostra famiglia, un compatriota o un commilitone viene trattato allo stesso modo dello straniero, ci può essere materia di peccato ed anche di peccato grave? Vedremo la risposta di San Tommaso d’Aquino (continua la lettura qui).
_____________________
AIUTATE - anche con poco - il nostro impegno:
L'informazione libera, gli approfondimenti cattolici
e le molte traduzioni accurate di Chiesa e post-concilio
IBAN Maria Guarini IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

6 commenti:

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Io ho qualche dubbio che quelli che lucrano sull'immigrazione siano tutti massoni: ricordo un esponente della mala romana che, a un processo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (fra gli altri capi d'accusa di cui era imputato), dichiarò che il traffico di droga rende meno dell'aiuto all'immigrazione illegale. Quello massone certo non era.
E quando sento parlare di massoneria mi viene il ricordo di un personaggio triestino, noto per essere un gran mona, che diceva di essere stato invitato a entrare nella Gran Loggia Regolare... Ho pensato se vanno a prendere persone come quello, assai mal messi sono!
Fino a... (quando?) Il Magistero Cattolico considerava lecita in taluni casi anche una guerra offensiva, ma qui ci sono i motivi per fermare l'immigrazione clandestina con una guerra? Ne vedo due sui tre classici (autorità, causa, modo): nei paesi occidentali i governi sono legittimi, il primo punto (autorità) è presente; la causa? Se arrivano tanti clandestini che se fossero soldati costituirebbero un corpo d'armata, ci sarebbe pure quello; il problema è il terzo, come combattere?
E qui lascio ad altri trovare soluzioni.
E anche a dire fino a quando il Magistero della Chiesa ha considerato lecita o "giusta" la guerra offensiva. Alcuni dicono fino al Vaticano II, ma ancora ai tempi di Benedetto XVI si accennava ad azioni come la c.d. "ingerenza umanitaria", una forma anche quella di guerra offensiva.
Il concetto di guerra giusta durante i miei studi giuridici non l'ho mai affrontato, sia perchè ho dovuto lasciare l'Università (mio padre era morto), sia perchè non era un argomento amato dai docenti: quel poco che so, al di là del minimo insegnato a catechesi, l'avevo discusso con due compagni di corso che avevano mutuato Dottrina dello Stato da Scienze Politiche al posto di Economia Politica (che io avevo invece fatto grazie a uno dei miei due diplomi, Maturità Magistrale quinquennale e Ragioneria), a Dottrina dello Stato qualcosa il Prof. D. Coccopalmerio spiegava, ma anche lui non molto.

Che differenza! ha detto...

[PAX CHRISTI IN REGNO CHRISTI] “Cingiti, Padre Santo, della tua spada ... ch'è la spada della potestà ecclesiastica, e cingila sul tuo fianco, ossia sopra tutte le potestà del genere umano. Così cinto, tendi l’arco contro gli errori, le eresie, gli scismi, e infine contro le porte dell’inferno, autrici degli errori, eresie e scismi. Non tendere l’arco soltanto, ma avanzati e regna. Avanza e avanza con successo, dissipando le genti che vogliono la guerra: regna, Sacerdote e Re, pensando, ricercando e perseguendo la pace” (Caietano, Mansi, XXXII, 726)

Anonimo ha detto...

La guerra "giusta" è sempe tale agli occhi del vincitore, che ha sempre ragione.
Vae victis! Guai ai vinti! devono pagare anche per quello che non hanno fatto.
Nel caso dell'invasione dei falsi migranti, i vinti siamo noi e senza combattere,
traditi da un'indegna classe dirigente laica ed ecclesiastica, nemica dell'Italia e venduta
ai musulmani.

Anonimo ha detto...

Se posso intervenire da MAI studente di Giurisprudenza, anche l' "ingerenza umanitaria" rientra nella guerra difensiva, o ancor meglio nel principio generalissimo della "difesa dell' innocente colla forza", quindi sempre legittima (stante le condizioni che sappiamo). La questione della guerra atomica fu affrontata dal card. Ottaviani, il quale affermò che non potesse rientrare tra le guerre lecite.

Anonimo ha detto...

👏👏👏

Anonimo ha detto...

Anche la Germania del Cancelliere socialista Scholz sta valutando di adottare un piano di gestione dell'immigrazione clandestina disegnato sul modello dell'accordo Italia-Albania.

A sognare frontiere aperte e immigrazione incontrollata è rimasto solo il PD.