Bergoglio manda all’inferno solo chi vuol bloccare i migranti

La CEI esordisce come complice degli scafisti partecipando, con l'avallo benedicente di Bergoglio, ancora una volta ideologicamente schierato, alle operazioni di recupero di migranti irregolari nel Mediterraneo con una nave finanziata dalla Fondazione Migrantes. Un chiaro esempio di un ateismo cristiano "di fatto", ovvero la deriva verso un cattolicesimo totalmente laicizzato, massificato e socializzato, definitivamente secolarizzato. Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo.

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Bergoglio manda all’inferno solo chi vuol bloccare i migranti 

Nell'udienza del mercoledì sono risuonate parole pesanti, tra cui il termine 'peccato', che pensavamo ormai espulso dal vocabolario della chiesa bergogliana : «È un peccato grave» cercare di fermare le partenze. Del resto la sua chiesa finanzia persino indagati come Casarini perché portino in Italia i clandestini. E gli fornisce pure la barca di appoggio. 

E come meravigliarsi, se il leader Ong era già sbarcato in Vaticano, invitato da Bergoglio al Sinodo dei vescovi qui. 

Risulta che numerose diocesi hanno sovvenzionato Casarini per decine di migliaia di euro come contributo alle sue missioni nel Mediterraneo. 

A di là della valutazione spirituale (siamo di fronte ad una vera e propria invasione di musulmani), morale e politica (la Chiesa sta facendo un'opposizione sfacciata, ma soprattutto ideologica, al governo italiano anche in altri contesti), si spera che cada in picchiata quel che resta dell'8 per mille. Paradossalmente, questa chuesa è intervenuta nei confronti del governo attuale, l'unico che almeno si è proposto di difendere Dio, Patria, Famiglia...

Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questa pesante e inopportuna ingerenza delle gerarchie ecclesiastiche, condizionate ideologicamente nell'agire politico, dopo aver rinnegato la vera missione di annunciare, insegnare e dispensare sacramentalmente il progetto di salvezza dell’umanità realizzato a caro prezzo dal Figlio di Dio, nostro Signore. 

 Così ne parla un lettore: 

"Bergoglio ha ripreso da qualche giorno a parlare di “migranti”. Si è infatti accorto che dopo due anni di frontiere completamente spalancate, il numero degli arrivi clandestini da qualche mese é cominciato lentamente a diminuire. Quindi ritorna a picchiare duro con la sua propaganda immigrazionista pseudo-cristiana.

Per questo furfante dello spirito Dio non vorrebbe confini, frontiere, leggi da rispettare. 

Essendo un uomo votato alla Sovversione, dentro e fuori la Chiesa, Bergoglio è un apologeta del Caos.  Desidera un mondo globale a-nomico, senza nomos, cioè legge. E senza radici. Dove l’unico potere, nei fatti, sia quello del dio denaro che  egli sostiene, fingendo (ogni tanto) di avversarlo.

 La sua completa sintonia col governo del banchiere Mario Draghi  è stata pienamente rivelativa. Col siero sperimentale che ha prodotto profitti miliardari per  Big Pharma da lui definito come “luce del mondo, speranza dell’umanità, atto d'amore".

Da vero odiatore interno della  Chiesa, il primo obiettivo di Bergoglio  è di distruggere quel poco che resta dell’identità cristiana dell’Italia e dell’Europa. E quale strumento migliore, a tal fine, dell'arrivo continuo e ininterrotto  di masse di disperati delle più diverse fedi (islamica, animista, buddhista, induista, ecc) che occupi un’Europa peraltro già ampiamente secolarizzata? 

Del resto l’immigrazione senza limiti era già sostenuta dalla maggioranza della vescovaglia giovanpaolina negli anni Novanta, come ricorderanno i non più giovanissimi. 

Anche in questo Bergoglio è solo il frutto più avvelenato di un albero conciliare bacato da sessant’anni." 

Per Bergoglio contano di più le esigenze di immigrazionismo del globalismo e del nuovo ordine mondiale che l'unità della Chiesa. 

Che almeno lo dica, senza coprire il tutto con un buonismo ipocrita che fa male innanzitutto si ragazzi che vengono qui senza nessuna prospettiva, secondo le sagge parole di un vescovo africano rimaste inesorabilmente inascoltate: «Voi siete il tesoro dell’Africa. La Chiesa conta su di voi, il vostro continente ha bisogno di voi. Non fatevi ingannare dall’illusione di lasciare i vostri paesi alla ricerca di impieghi inesistenti in Europa e in America. Utilizzate i vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro continente e per la promozione di giustizia, pace e riconciliazione durature in Africa». 

Così esortava i giovani Monsignor Nicolas Djomo, Presidente della Conferenza episcopale della Repubblica Democratica del Congo, nel discorso di apertura di un incontro della Gioventù cattolica panafricana organizzato dal Secam, il Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar. Era il 2015 e l’emigrazione illegale dall’Africa verso l’Europa stava già portando via dal continente decine di migliaia di giovani.

Tra l'altro c'è un'altra indegna dissimulazione nell'attività di questa come delle altre ONG. Non si tratta affatto di "salvataggio in mare". Nella maggior parte dei casi, i migranti non sono affatto dei naufraghi, raccolti in seguito all'affondamento delle loro imbarcazioni (tranne nelle situazioni, peraltro provocate ad arte perché ammassati su carrette inaffidabili) ma vengono traghettati dai barconi degli scafisti direttamente sulle navi delle ONG. Questo si chiama "tratta di esseri umani", non "salvataggio in mare".

E allora il peccato grave è quello di un papa (!?) che non chiama più le cose col loro nome e ha tradito il Signore e la Chiesa, Suo corpo mistico, in tutti i modi possibili; tanto che elencarli richiederebbe ormai volumi. Peraltro in questo blog sono tutti puntualmente registrati in diretta da anni, troppi...