Grande è l'afflizione delle anime del Purgatorio alla vista spaventosa dei propri peccati che dovranno espiare con sommo dolore in questo luogo di purificazione. Da vivi, infatti, non erano sufficientemente consapevoli dell'entità delle loro colpe che in Purgatorio emergono molto chiare.
O Eterno Padre, Dio Santo ed Onnipotente, Dio Santo ed Immortale, io ti amo e ti adoro sopra ogni cosa poiché Tu sei Misericordia infinita e mi dolgo con tutto il cuore di averti offeso. D'ora in poi intendo adoperarmi in tutti i modi per non allontanarmi più da Te. Donami nuovamente, o mio Dio, la tua grazia. Abbi pietà di me ed abbi pietà dei nostri fratelli del Purgatorio. O Maria, Madre di Dio, piena di grazia, vieni in aiuto alle anime del Purgatorio con la tua potente intercessione. Per mezzo di essa, possa Gesù, il Tuo amatissimo Figlio e nostro Signore, concedere loro di partecipare alla sua gloria ed alla sua beatitudine.
L'Eterno riposo, dona loro, o Signore, e risplenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace.
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SANTA DISOBBEDIENZA: QUANDO L'OBBEDIENZA DIVENTA PECCATO
Ci sono momenti in cui la disobbedienza alle autorità spirituali diventa non solo ammissibile ma necessaria. I Santi Padri forniscono una guida sulle situazioni in cui è proficuo praticare la santa disobbedienza:
° Quando un'autorità spirituale insegna l'eresia o promuove pratiche contrarie alla tradizione ortodossa
° Quando il silenzio sulle questioni di fede mette in pericolo le anime
° Quando viene ordinato di partecipare ad attività ecumeniste che compromettono l'insegnamento ortodosso
° Quando ci si trova di fronte a innovazioni nel culto o nella dottrina che contraddicono la Sacra Tradizione
° Quando un padre spirituale mostra indifferenza o accettazione degli insegnamenti eretici
San Giovanni Crisostomo ci esorta: "Se è tale nella fede, evitatelo e abbandonatelo; non solo se è un uomo, ma anche se è un angelo che scende dal cielo". (Omelia sulla Lettera agli Ebrei 34, 1. PG 63, 231)
San Simeone il Nuovo Teologo scrive:
"Studia le divine Scritture da solo e in particolare gli scritti pratici dei Santi Padri; così che esaminando gli insegnamenti e le opere del tuo maestro e Guida con questi [scritti] tu possa diventare in grado di vedere e comprendere [i suoi insegnamenti]. E quegli insegnamenti che sono in accordo con le Scritture, dovresti adottarli e tenerli cari nella tua mente, mentre quelli adulterati e stranieri dovresti imparare a percepirli come tali e a respingerli , per non essere ingannato. Perché sappi questo: molti ingannatori e falsi maestri sono usciti in questi giorni
Sant'Ignazio Brianchaninov ci avverte chiaramente: "La fede nella verità salva. La fede in una menzogna e in un inganno diabolico è rovinosa, secondo l'insegnamento dell'Apostolo. Hanno rifiutato di amare la verità che li avrebbe salvati, dice di coloro che periscono volontariamente. Perciò, Dio manderà loro (permetterà loro di soffrire) un potente inganno, così che credano alla menzogna, affinché tutti coloro che non credono alla verità ma si dilettano nella falsità siano condannati". (2 Tess. 2: 10-12)
Sant'Efrem il Siro mette in guardia:
"Guai a coloro che contaminano la santa fede con le eresie o che si sottomettono agli eretici". (cit.)
San Demetrio di Tessalonica e Ancona...
Il 26 ottobre si celebra la festa di San Demetrio, grande martire e patrono di Tessalonica, uno dei santi più venerati in Oriente, ma relativamente sconosciuti in Occidente; ad Ancona, città di origine greca, il suo culto e parte delle sue reliquie giunsero al tempo della terribile Quarta Crociata (1202 - 1204, 820 anni fa) nella quale Costantinopoli venne saccheggiata dai crociati, quando, su ordine del Doge di Venezia, da Tessalonica dovevano essere portate a Venezia, e il monaco che le portava, sbarcando ad Ancona, decise di trovare un rifugio più sicuro in un monastero e, per ragioni sconosciute, scelse di lasciarle in quello benedettino di San Lorenzo in Campo, in diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola e provincia di Pesaro-Urbino, ove ancora oggi sono custodite e venerate. Duecento anni più tardi, in maniera più pacifica, al tempo del Concilio di Ferrara-Firenze e poi della Caduta di Costantinopoli, ad Ancona venne portata dal cardinal Giovanni Bessarione una venerata icona di San Demetrio, oggi custodita presso il Museo Archeologico di Sassoferrato.
Nell'ottobre del 1978, a seguito di incontri con le autorità ecclesiastiche e diplomatiche greche, la maggioranza delle reliquie custodite a San Lorenzo in Campo vennero riconsegnate alla città di Salonicco, ove vennero riunite a quelle principali; in cambio, in segno di gratitudine e dialogo, da parte greca venne fatto dono di una nuova icona, posta accanto al piccolo sepolcro nella cripta dell'Abbazia di San Lorenzo, e portata con le rimanenti reliquie in processione nel giorno di festa...
"Ex ore infantium et lactentium perfecisti laudem tuam" (nella festa di San Demetrio di Tessalonica, Patrono di Salonicco)
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