Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 26 ottobre 2015

Questa è una mela...

Questa è una mela...
Chi non è d’accordo… se ne deve annà!

Il più grande teologo di tutti i tempi, San Tommaso d’Aquino, all’inizio delle lezioni mostrava ai suoi allievi una mela dicendo: «Questa è una mela. Chi non è d’accordo, può andar via». Il “Doctor Communis” voleva far capire che non è il pensiero a determinare l’essere, ma è l’essere che determina il pensiero. La superbia infatti fa ritenere che il nostro pensare sia il fondamento dell’essere, mentre invece l’umiltà ci porta ad osservare e argomentare l’essere delle cose, soprattutto in quelle divine.
  • L’essere determina il pensiero, non viceversa. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La Chiesa cattolica è la Chiesa di Cristo. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La Chiesa è gerarchica per divina costituzione. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La Chiesa non è una ONG filantropica, ma il Corpo mistico di Cristo. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La missione della Chiesa non è adattare il Vangelo alla mentalità corrente, ma convertire le mentalità di tutte le epoche al Vangelo. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La missione della Chiesa non è rendere la vita di quaggiù più facile, ma strappare anime al Diavolo affinché possano avere la vita di lassù. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • L’inferno esiste e non è vuoto. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La sodomia e l’aborto sono peccati che gridano vendetta al Cielo. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Il matrimonio è indissolubile. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Chi ha una relazione coniugale con un/a divorziato/a, commette adulterio. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Il sesso al di fuori del matrimonio è peccaminoso. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La contraccezione non è mai moralmente lecita. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Il marxismo è intrinsecamente perverso. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Non si può dare a Cesare ciò che è Dio. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Senza pentimento, non c’è remissione dei peccati. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Solamente i peccatori pentiti e riconciliati possono cibarsi dell’Eucarestia. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Solo gli uomini – meglio se celibi – possono essere consacrati sacerdoti. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La Carità procede dalla Verità. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Non esiste il dialogo fra le religioni, ma con le persone di altre religioni. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • I sacramenti sono per gli uomini, ma non sono degli uomini. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Il cristiano è in questo mondo, ma non è di questo mondo. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Per essere discepoli di Gesù, bisogna accettare la Croce. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Il fine non giustifica i mezzi. Non si può commettere il male neppure a fin di bene. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • La coscienza – rettamente formata – obbedisce alle leggi di Dio, non si mette a legiferare secondo desideri e capricci dell’individuo.
  • I sacerdoti hanno la missione di convertire i peccatori, non di integrarli. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Nessuno dei Dieci Comandamenti può essere soggetto a “referendum abrogativo”. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Il papa e i vescovi sono custodi del depositum fidei, non padroni: non possono aggiungere o togliere neppure una virgola di ciò che hanno ricevuto e che devono trasmettere. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Passeranno il cielo e la terra, falsi profeti e cattivi maestri, ma non passeranno le parole del Signore. Chi non è d’accordo, può andar via.
  • Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre. Chi non è d’accordo, può andar via.
IPSE DIXIT
«Oggi celebriamo la memoria di San Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa. La sua dedizione allo studio, favorisca in voi, cari giovani, l’impegno dell’intelligenza e della volontà al servizio del Vangelo; la sua fede aiuti voi, cari ammalati, a rivolgervi al Signore anche nella prova; e la sua mitezza indichi a voi, cari sposi novelli, lo stile dei rapporti tra i coniugi all’interno della famiglia» (Papa Francesco, Udienza generale del 28 gennaio 2015).
[Fonte: Una fides]

10 commenti:

Marco P. ha detto...

Io resto e non vado via.
(una domanda di chiarimento: perché i maschi "celibi se possibile" sono ordinabili ?)

Anonimo ha detto...

Bellissimo... anche se io cambierei il "può andar via" con il titolo stesso dell'articolo: "DEVE andar via"! Sia aspetta di vedere uscire muniti di valige dal Vaticano, dalle diocesi e dalle parrocchie tutti gli apostati cultori del conciliabolo satanico e frammassonico vaticano secondo che siano essi progressisti o gli autodefinitesi tradizionalisti e/o conservatori(in realtà pseudotradizionalisti e/o pseudoconservatori dunque apostati)....anche gli inquilini famosi del monastero "Mater Ecclesiae" ovviamente! PS: il costo dei traslochi è gratuito solo per chi, essendo possessore di volumi eretici di teologia et similia, accetti che gli stessi siano portati prontamente al macero o se possibile che facciano una cappatina presso l'alto forno più vicino! Grazie! Sarebbe bello che san Tommaso tornasse di persona a proporre questo poco misericordioso invito, perché il rischio è che alcuni, approfittando del fatto che il Dottore angelico si stia già godendo l'Eternità beata, lo facciano proprio contro la sua volontà!

guidotorinese ha detto...

Perché Nostro Signore ha voluto 12 Apostoli maschi su 12, senza "quote rosa"?

Anonimo ha detto...

Il celibato è un requisito essenziale per la pienezza del sacerdozio cattolico, il sacerdote infatti per divenire tale DEVE emettere voto di celibato in tutti i riti latini, tale voto vale anche per i vedovi che non potranno più risposarsi una volta ordinati sacerdoti. Né può mai assolutamente divenire episcopo chi si sia sposato.
Tale regola obbliga già dal 12° secolo e rappresenta un punto di arrivo a cui molte altre chiese ancora non pervengono a causa della loro arretratezza teologica ed ecclesiale (si vedano le chiese ortodosse o alcune residuali sacche di rito greco).

Il celibato sacerdotale è ribadisco un punto di arrivo in termini ecclesiali e non un semplice fatto di prassi che può essere modificato alla bisogna secondo le mode o i capricci del tempo. Che molti cristiani ancora non ci arrivino è un fatto triste
e sarebbe un bene che vi arrivassero, che poi molti protestanti che pure vi erano pervenuti hanno poi rinnegato i loro conseguimenti è ovvio, quando l'eresia corrode
e infetta una comunità, col tempo si perde ogni beneficio di grazia e la via di salvezza che è Cristo, viene abbandonata per preferire la via della apostasia, della eresia e della perdizione.

Silente ha detto...

Ottimo articolo, cara Mic. Un vero compendio di eterna Dottrina. Indiscutibile, indistruttibile, intoccabile, irrinunciabile, irriformabile. E' la nostra Fede, quella rivelata nella Scrittura e nella Tradizione e tramandata fedelmente nei secoli. Milioni di martiri, da sempre, l'hanno testimoniata. E' Verità. Pura, trasparente, non scalfibile come un cristallo.

Magnifico il tuo refrain: "Chi non è d’accordo, può andar via."
Certamente non lo faranno, ma l'auspicio è condivisibilissimo.

Marco P. ha detto...

La mia domanda verteva sul celibato "se possibile" in quanto come spiegato poi da Anonimo h. 14.25, solo i celibi tout-court sono ordinabili al sacerdozio, quindi mi incuriosiva quell'inciso.

Al di là di questo, concordo sul fatto che l'articolo sia ottimo ed un compendio della eterna Dottrina, come sottolineato da Silente.

Anonimo ha detto...

Ottimo decalogo allargato per chi sceglie la via del sacerdozio.
Se fosse rispettato e messo in pratica la gran parte delle parrocchie e delle diocesi rimarrebbe sguarnita di personale, sagrestani compresi.
Se poi anche i fedeli si sottoponessero a un attento esame di coscienza, di quel miliardo e 300 mln di cattolici rimarrebbe ben poca cosa.
Come risolvere la decimazione dei sacerdoti non saprei, per i fedeli sarebbe sufficiente attendere la maggior età per partecipare al sacramento della Cresima, dopo opportuno corso catechetico e così dovrebbe avvenire per chi desidera sposarsi in chiesa.
In ogni caso possiamo star tranquilli, perché non cambierà nulla.

Josh ha detto...

"Se poi anche i fedeli si sottoponessero a un attento esame di coscienza, di quel miliardo e 300 mln di cattolici rimarrebbe ben poca cosa."

Temo che la cifra risulti da chi ha ricevuto il Battesimo.
Il che oggi non implica che uno creda e viva da cattolico....

Anonimo ha detto...

er i fedeli sarebbe sufficiente attendere la maggior età per partecipare al sacramento della Cresima,
Amico,
invece, non sarebbe forse il caso di prendere esempio dai bizantini?=
Tanto i Cattolici, quanto gli scismatici, danno insiem battesimo e Cresima, all'età di otto giorni, Non è che la grazia sacramentale ha modo di agire con meno ostacoli?

Josh ha detto...

@anonimo 27 ottobre 2015 16:12

Mi riferivo solo all'intervento precedente: sul miliardo e 300 (oggi si dice 200) milioni di cattolici.
E' noto che nel calcolo si intendono tutti i battezzati, non tutti i credenti praticanti effettivi.

Perchè di fatto s'intende cattolico ogni bambino battezzato, presente nei registri, ma questa è un'utopia se si guarda anche vicino a noi alla vita degli adulti battezzati: spesso nessuna frequenza alla vita della chiesa, anche ateismo professo, vita di peccato esibita....non basta esser battezzato per esser santo, o salvato, e del resto il Battesimo è importante e comandato anche nei Vangeli, ma non da solo; se non è accompagnato da una vita in ascolto e in Grazia, da fede e opere, da una consapevolezza, ma è violato quotidianamente....

lei scrive "Tanto i Cattolici, quanto gli scismatici, danno insieme Battesimo e Cresima, all'età di otto giorni, Non è che la grazia sacramentale ha modo di agire con meno ostacoli?"

Fa una domanda troppo grande.... Non entriamo adesso in una questione complessa come la disciplina dei Sacramenti. Il Sacramento funziona, naturalmente, ma l'uomo ha libero arbitrio. Se non unisce la sua volontà rischia di rimanere richiamo inascoltato, e la voce della Grazia soffocata, almeno in parte.

Non credo, personalmente, la soluzione sia dare anche la Cresima, come nella direzione di infondere un sovrappiù di benedizione in un colpo solo; ma servirebbe formare di più e meglio, momento per momento, e rendere chiaro il significato del Battesimo, poi dell'Eucarestia, scavando a piene mani nelle Scritture e nella Tradizione. Poi quando è il momento si arriverà anche alla Cresima.
Va da sè che in epoca di secolarizzazione come la nostra, anche tra il clero, la formazione alle persone non si faccia più, non si viene coltivati; il rischio è che, se si assommano Battesimo e Cresima in occidente al compimento dell'ottavo giorno, oggi ci abbinino anche Eucarestia, Matrimonio, annullamento lampo, divorzio ed Estrema Unzione, così ce la siamo cavata una volta per tutte.