Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 2 ottobre 2015

Non dimentichiamo i nostri Angeli custodi di cui oggi ricorre la festa.

Angele Dei, qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi, rege et gubérna.
Amen.
Oggi è la festa degli Angeli custodi, laicisticamente trasformata nella "festa dei nonni" dal 2005, per legge del parlamento italiano e proprio, guarda caso, per il 2 ottobre: il giorno della ricorrenza degli Angeli custodi che, nel nuovo mondo secolarizzato, assumono ora il volto dei nonni.
I nonni certamente lo sono, angeli custodi, ma in maniera molto umana e non soprannaturale come quella che ci stiamo perdendo chi per indifferenza e chi per ignoranza, nella totale incuria dei Pastori, sulla maggior parte dei quali è meglio stendere un velo pietoso.
Oltre alle parole di Padre Pio pubblicate di seguito, vi invito a rileggere (o a scoprire, per chi ci conoscesse solo ora) uno splendido insegnamento: Il ministero dei Santi Angeli nella Comunione dei Santi [qui] .

Padre Pio parla dell'Angelo Custode

In una lettera scritta da Padre Pio a Raffaelina Cerase il 20 aprile 1915, il Santo esalta l’amore di Dio che ha donato all’uomo un dono così grande come l’Angelo Custode:
«O Raffaelina, quanto consola il sapersi di essere sempre sotto la custodia di un celeste spirito, il quale non ci abbandona nemmeno (cosa ammirabile!) nell’atto che diamo disgusto a Dio! Quanto riesce dolce per l’anima credente questa grande verità! Di chi dunque può temere l'anima devota che si studia d’amare Gesù, avendo sempre con sé un sí insigne guerriero? O non fu egli forse uno di quei tanti che assieme all'angelo san Michele lassù nell'empireo difesero l’onore di Dio contro satana e contro tutti gli altri spiriti ribelli ed infine li ridussero alla perdita e li rilegarono nell'inferno?
Ebbene, sappiate che egli è ancor potente contro satana e i suoi satelliti, la sua carità non è venuta meno, né giammai potrà venir meno dal difenderci. Prendete la bella abitudine di pensar sempre a lui. Che vicino a noi sta uno spirito celeste, il quale dalla culla alla tomba non ci lascia mai un istante, ci guida, ci protegge come un amico, un fratello, deve pur riuscire a noi sempre di consolazione, specie nelle ore per noi più tristi.
Sappiate, o Raffaelina, che questo buon angelo prega per voi: offre a Dio tutte le vostre buone opere che compite, i vostri desideri santi e puri. Nelle ore in cui vi sembra di essere sola e abbandonata non vi lagnate di non avere un anima amica, a cui possiate aprirvi ed a lei confidare i vostri dolori: per carità, non dimenticate questo invisibile compagno, sempre presente ad ascoltarvi, sempre pronto a consolarvi.
O deliziosa intimità, o beata compagnia! O se gli uomini tutti sapessero comprendere ed apprezzare questo grandissimo dono che Iddio, nell’eccesso del suo amore per l'uomo, a noi assegnò questo celeste spirito! Rammentate spesso la di lui presenza: bisogna fissarlo coll'occhio dell’anima; ringraziatelo, pregatelo. Egli è così delicato, così sensibile; rispettatelo. Abbiate continuo timore di offendere la purezza del suo sguardo. Invocate spesso questo angelo custode, quest’angelo benefico, ripetete spesso la bella preghiera: «Angelo di Dio, che sei custode mio, a te affidata dalla bontà del Padre celeste, illuminami, custodiscimi, guidami ora e sempre» (Ep. II, p. 403-404).

19 commenti:

Cattolico ha detto...

In questo giorno n cui si festeggiano i nostri cari Angeli Custodi, mi piace ricordare la figura di Santa Gemma Galgani, vissuta a Lucca cavallo tra 800 e 900, una vita molto breve la sua, ma tutta imprtegnata di vera santità, quella con la S.Maiuscola (non come quella dei santi modernisti, a partire da Roncalli e Montini...). Di lei si dice che era in grande confidenza con il suo angelo custode, oltre che con Nostro Signore; si guadagnò l'aureoloa faticando tra i fornelli: era infatti a servizio da un'agiata famiglia lucchese, che la teneva per carità cristiana, poiché era molto malata, per cui di lei si dice che era tutta "angeli e fornelli". esistono diverse belle biografie di qesta ssantalucchese, un pilanstro della Chiesa lucchese, assieme a san Paolino, Santa Zita e S. Frediano.

Japhet ha detto...

"Prendiamo il figliol prodigo. È andato via di casa per dire “Sono indipendente, sono autonomo da mio padre”. Suo padre vuole perdonarlo, ma se il figliol prodigo non torna a casa non può essere perdonato. Per essere perdonato, deve rinunciare alla sua vita e tornare a casa. Questa è misericordia. Se resta lontano da casa, non può ricevere la misericordia. Per ricevere la misericordia bisogna quindi rompere con il peccato." Card. Sarah

Anonimo ha detto...

L’azione di Putin ha ridistribuito le carte in Oriente. Gli americani, a meno che non s’inventino qualcosa, non ne hanno in mano di buone. I mostri sauditi le hanno pessime.

http://www.maurizioblondet.it/siria-un-rovescio-geopolitico-usa-che-avra-conseguenze/

Anonimo ha detto...

In effetti in questo momento se non c'è un intervento soprannaturale siamo fritti...scusate il linguaggio spiccio. Disgraziatamente gli artefici della dissoluzione sembrano godere del favore dell'altro lato del soprannaturale che a quanto pare gli garantisce il successo in ogni loro opera.
Certe certi immancabili susseguirsi degli eventi non si potrebbero spiegare altrimenti.
Miles

PS: smentito l'appoggio di Bergoglio alla signora che aveva opposto l'obiezione di coscienza:

https://www.facebook.com/Antonio-Socci-pagina-ufficiale-197268327060719/timeline/

come osserva Socci Bergoglio MAI è in disaccordo col Potere del Mondo.

Anonimo ha detto...

Sinodo e omosessualità. Quel versetto biblico saltato dalla "Laudato si'"
...
Per avvalorare questo rispetto delle leggi della natura il papa cita a questo punto un brano del Deuteronomio:
"Se vedi l’asino di tuo fratello o il suo bue caduto lungo la strada, non fingerai di non averli scorti [...]. Quando, cammin facendo, troverai sopra un albero o per terra un nido d’uccelli con uccellini o uova e la madre che sta covando gli uccellini o le uova, non prenderai la madre che è con i figli".

Il brano è tratto dal capitolo 22, versetti 4 e 6 del quinto libro della Torah. Ma come segnalano i puntini entro la parentesi quadra, con l'omissione di un passaggio, che corrisponde al versetto 5.
Ebbene, che cosa dice il versetto, anzi, il precetto del Deuteronomio saltato dall'enciclica "Laudatio si'"?
Dice qualcosa di molto politicamente scorretto:
"La donna non si metterà un indumento da uomo né l'uomo indosserà una veste da donna; perché chiunque fa tali cose è in abominio al Signore tuo Dio".

Qualche padre sinodale se l'è segnato sul taccuino, per quando la discussione arriverà al capitolo omosessualità.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/02/sinodo-e-omosessualita-quel-precetto-biblico-omesso-dalla-laudato-si/

RAOUL DE GERRX ha detto...

Ce Bergoglio : un vrai matamore quand il s'agit de foutre en l'air une congrégation de Franciscains innocents, et un vrai couard quand il s'agit de défendre une femme fidèle à Jésus, emprisonnée pour s'être opposée à l'abomination "gay".

Un vrai héros du mondialisme en marche, quoi !
Allez, continue, et t'auras le Prix Nobel du Courage, mon gars !

Ah ! Tu vas en faire une sacrée figure au Synode !

Bergoglio, prix Nobel du Courage — proposition du cardinal Ravasi !
Hip, hip, hip, hourra !

tralcio ha detto...

Deuteronomio 22, 4 si, 5 no, 6 si è uno degli esempi più lampanti di come i nipotini di Lutero utilizzino il codice al modo dell'Azzeccagarbugli, per spennare Renzo...

Anche il misericordiosissimo Gesù non ha mancato di citare Sodoma come esempio ("mite") di trattamento per le città incredule (Luca 10,12), evidentemente partendo dall'assunto che a tutti fosse noto quel che caratterizza(va) Sodoma e sicuramente non lodandolo. Ma anche qui non mancherà il pavonazzo di turno a dire che nel vangelo non si parla di certe cose.
Tra l'altro Gesù doveva usare il rimando con una certa frequenza, visto che ritorna anche in Lc 17,28-29 guarda caso facendone il "canarino" che indica che l'aria è irrespirabile...

Che Dio non ami anche questa tipologia di peccatori? Che Dio si scandalizzi?
Certamente no: Dio ama anche questi peccatori, cercando di sanarne la malattia.
Il problema è che il malato si dice sano, considerando "malato" chi non si adegua.

Pensate un po', visto che oggi è il giorno degli angeli, come avrebbero voluto essere "ospitali" con quei due che stavano in casa di Lot (Genesi 19) e pur assecondando Abramo, disposto a soprassedere se si fosse trovato almeno un giusto in quelle circostanze...

Infatti mentre Abramo "media" e Dio è disponibile (perchè ama i malati tentando di guarirli) a casa di Lot succede che questi "cittadini sodomiti", tutto il popolo senza eccezione (eh, le maggioranze: possono vincere le elezioni, ma perdono la verità) chiedeva a gran voce di poter abusare dei due angeli... Al cuor non si comanda... Chi sono io per?

Lot osa dire che è "un gran male"... Non dice che "se gli angeli acconsentono è bene" o che "la legge lo permette"... Arriva a proporre loro le figlie vergini, già spose promesse: un tentativo (imbarazzante per un padre) di andare "secondo natura", di "guarire"... Chiaramente quel che ottiene è di diventare lui pure "desiderabile"... Minacce e ricatti, da copione!

Gli angeli accecarono quella folla assatanata. E' la luce di Dio, che non illumina i cuori impuri, ma li acceca. E che, ad un certo punto, addirittura diventa fuoco che brucia.

Persino i futuri generi di Lot credettero che scherzasse quando fu loro detto di cambiare aria, visto che la distruzione di Sodoma era imminente (Gen 19,14). Persino Lot esitò, costringendo gli angeli a prenderlo per mano e a farlo muovere...
Lot poi giunse a fare pure delle questioni sul luogo della salvezza. Fu accontentato.
Purtroppo poi la moglie di Lot guardò verso la città.

Dio non boccia nessuno: è che chi non è preparato l'esame non lo passa.
Non è che non passa l'esame del sangue: se è malato viene guarito, SE lo vuole.
Ma se non vuole, l'ospedale da campo non insiste...

Piaccia o no, laudato sì o laudato no, è Parola di Dio.

Apocalisse 22,12-15 Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!


tralcio ha detto...

Cher Raoul,
a Ravasi aussi un prix Nobel speciale pour le courage!

Anonimo ha detto...

Sabato 10 ottobre, alle ore 10:00, presso la sala S.PioX , a via dell'Ospedale (via della Conciliazione), c'e` la conferenza della
Fondazione Lepanto sul matrimonio con il
prof. Roberto de Mattei, il Card.Velasio de Paolis, mons. Antonio Livi e il prof.Giovanni Turco.
Vale la pena seguire anche questo utilissimo contributo alla difesa del matrimonio cattolico, alla difesa della Verita`
di Nostro Signore.

Anonimo ha detto...

Questo pontificato = un lungo incubo....

http://edition.cnn.com/2015/10/02/us/pope-gay-washington/index.html

M.

bernardino ha detto...

questo pontificato=un lungo incubo ..... ed un lunghissimo Venerdì Santo per noi tutti.

Anonimo ha detto...

Un nuovo sacerdote alla comunità San Gregorio Magno (ex IBP)

http://disputationes-theologicae.blogspot.it/2015/09/un-nuovo-sacerdote-alla-comunita-san.html
....
Da un certo tempo mi interrogavo sulle conseguenze della strada che aveva imboccato l’IBP, ma ho aspettato per veder più chiaro. In seguito sono stato particolarmente indignato dalla costatazione del silenzio sulle grandi questioni in cambio di concessioni – penso tra l’altro al grave problema della comunione ai “divorziati risposati”. Non si vedeva più la determinazione nel denunciare pubblicamente i problemi, nemmeno su un argomento così evidente come quello della famiglia. Questa rinuncia ad ogni critica pubblica in rapporto alle questioni cruciali di oggi (che era l’ideale dell’IBP), andava di pari passo con la durezza di posizioni nelle discussioni private ed addirittura con la severità nei confronti dei fedeli che esprimevano la minima critica su questa inversione di rotta. Sono anche stato testimone involontario della strumentalizzazione dell’assoluzione sacramentale.
....
Veritas liberabit vos. Quando non si agisce in verità si è prigionieri, quando si agisce rettamente secondo coscienza, è lì che siamo liberi. Ho fiducia che la forza della verità e la grazia agiscono sempre. Certo, tutti noi abbiamo i nostri momenti d’esitazione, è un po’ naturale, ma la tendenza a non prendere impegni può essere anche una tentazione del Maligno. In quanto sacerdoti, in ragione del nostro carattere sacerdotale, abbiamo tutti una grave responsabilità...

Alcuni confratelli mi hanno confidato che si pongono seriamente il problema. Per vincere la nostra “paura d’esporsi” bisogna pensare che il bene comune della Chiesa dipende anche dalle scelte personali di ciascuno di noi... Agire vuol dire anche dar prova di carità.

Padre, una parola finale per i nostri lettori

Bisogna pregare per dirigere l’azione: noi dobbiamo agire, ma bisogna prima pregare molto e specialmente il Rosario. Difendiamo la verità soprattutto e i fondamenti della società, testimoniamo apertamente in favore della famiglia e dell’insegnamento cattolico. Perché la Madonna ha promesso ai bambini di Fatima che – dopo le prove – il Suo Cuore immacolato trionferà…e questo trionfo verrà con la recita del Rosario.

Luisa ha detto...

Video che evito di qualificare:

http://www.repubblica.it/vaticano/2015/10/02/news/papa_in_usa_ha_incontrato_una_coppia_gay-124187691/?ref=HRER3-1

Luisa ha detto...

Il video qui sopra è lo stesso messo in link da M., e c`è chi si offusca se si dice che questo papa desacralizza il suo mandato, sa quel che fa, è lui ad aver voluto l`incontro con il suo amico gay che è arrivato con il suo "compagno", sa che quel che fa sarà ripreso nello spazio di pochi secondi e strumentalizzato, e in effetti il suo amico gay sui è affrettato di farsi intervistare dalla CNN, abbracciare una coppia omosessuale che messaggio può passare?
Ma tanto chi è lui, chi siamo noi, per giudicare?
Al fuoco il catechismo!

Luisa ha detto...

Metto il link a questo articolo solo a causa della foto, non c`è qualcosa, o piuttosto qualcuno, che vi colpisce?

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-43733/

Anonimo ha detto...

Si,gent.Luisa, il quadro del Santo Padre.
Mi chiedevo, come puo` uno col semplice diploma di perito chimico insegnare Lingua e Letteratura al superiore?
Non e` richiesta la laurea in tali materie?
Il padre Bergoglio non ce l'ha.
E poi non la conosceva gia` la madre del suo ex-alunno,peraltro ricco, avendole parlato agli incontri scuola famiglia?

Epiphanio ha detto...

Una scandalosa dichiarazione e sfida di un sacerdote polacco che si dichiara pubblicamente gay. Don Cristoforo Charamsa, segretario aggiunto della Commisione Teologica Internazionale, scrive contro don Dario Oko smentendo le sue ricerche e conclusioni sull'omoeresia e la lobby gay

https://www.tygodnikpowszechny.pl/teologia-i-przemoc-30286

E' scandaloso l'odio di questo prete (nominato capellano di Sua Santità nel 2008 - titolo onorifico) contro la Chiesa in Polonia e in generale contro la dottrina della Chiesa. Il 2 ottobre si è dichiarato pubblicamente gay in immineza del Sinodo.

http://wyborcza.pl/magazyn/1,148433,18956049,ks-krzysztof-charamsa-jestem-ksiedzem-gejem-i-nie-bede-za.html

Un sodomita convinto. Penso che se lui è arrivato fin lì in Vaticano non dimostra altro che la tesi di don Oko sulla lobby gay.

http://www.conciliovaticanosecondo.it/in-rete/con-il-papa-contro-lomoeresia/

Saluti.

Anonimo ha detto...

Io non credo affatto che questi due abbiano mantenuto 50 anni di rapporti ex alunno-professore.
Trattasi (il Grassi) del solito ricco foraggiatore lgbt.

Josh ha detto...

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/10/03/news/scuola-materna-maialino-condannato-1.12194014