Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 7 ottobre 2015

Sinodo: molte le voci, unica la regia. Dove ci sta portando?

Potrebbe apparire superfluo seguire gli andamenti del Sinodo giorno per giorno, pensando che in realtà quel che conta saranno le conclusioni. Ma nelle circostanze attuali perplessi che il Papa, al termine dell'Assise, emanerà subito un documento conclusivo che non potrà essere, com'è sempre stato, una sintesi anche deliberativa dei diversi contributi, che richiede di solito da un anno a due di lavoro; ma sarà con ogni probabilità un testo preparato in anticipo: probabilmente dal team riservato e ristretto di Villa Malta [qui].  E l'andamento lascia intravvedere la ben nota e difficilmente conciliabile dicotomia, della quale non possono lasciarci indifferenti alcuni dati che emergono dal briefing di ieri con i giornalisti [qui].
  1. Tra i 72 interventi dei padri di ieri mattina, qualcuno avanza proposte che prevedono non una soluzione univoca per la questione dei divorziati risposati, ma soluzioni variabili da chiesa a chiesa, e da cultura a cultura.
  2. Da non sottovalutare le dichiarazioni del vescovo canadese Durocher e di monsignor Claudio Celli (Comunicazioni Sociali), che fanno eco alle dichiarazioni del giorno precedente di mons. Bruno Forte richiamando la relazione di apertura del cardinale Erdö e di fatto ridimensionandola:
    • Vescovo Durocher: «quello di Erdö è un pezzo importante, ma è solo un pezzo».
    • Mons. Celli : «La Chiesa parla all'uomo e alla donna di oggi, entra in contatto con la realtà familiare e matrimoniale che è ricca e complessa, molto più ricca e complessa della semplice unione tra un uomo e una donna... Il panorama è totalmente aperto sui divorziati risposati... Se si fosse chiuso con la relazione Erdö, che cosa ci stiamo a fare qui?»
Inoltre nel mattutino, sempre di ieri, di Santa Marta il papa ha detto: «Dove c’è il Signore c’è la misericordia. E Sant’Ambrogio aggiungeva: ‘E dove c’è la rigidità ci sono i suoi ministri’. La testardaggine che sfida la missione, che sfida la misericordia». Era il suo commento alle letture del giorno che gli ha fatto ribadire uno dei suoi concetti chiave: un monito ai padri sinodali?

Infine, una dichiarazione di Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica e Padre sinodale, il quale ha guidato la riunione-ombra di Villa Malta ricordata in apertura: «Francesco ha chiesto di non cedere all'ermeneutica cospirativa [!?] che è sociologicamente debole e spiritualmente non aiuta... Bisogna stare attenti a che, con la scusa di difendere la fede, non si difendano solamente le proprie idee: è importante che la Chiesa non cada nel complesso dell'accerchiamento di pochi puri da parte di un mondo ostile. È necessario che la Chiesa madre e maestra accolga i figli che alleva con la loro esistenza concreta. La Chiesa è maestra quando insegna e parla la lingua madre comprensibile dalle persone alle quali si rivolge».

Affermazioni sofiste di questo genere rappresentano l'ossessionante martellamento con cui viene ripetuto il mantra della 'misericordia' brandita come una clava e rivelano una mente ormai satura dei fumi del mondo, che salgono densi a competere con ben altre ispirazioni.

A tutto ciò si aggiunge la conclusione dell'udienza papale di oggi: 
«Possa l’entusiasmo dei Padri sinodali, animati dallo Spirito Santo, fomentare lo slancio di una Chiesa che abbandona le vecchie reti e si rimette a pescare confidando nella parola del suo Signore. Preghiamo intensamente per questo! Cristo, del resto, ha promesso e ci rincuora: se persino i cattivi padri non rifiutano il pane ai figli affamati, figuriamoci se Dio non darà lo Spirito a coloro che – pur imperfetti come sono – lo chiedono con appassionata insistenza (cfr Lc 11,9-13)».
Quel che precede è un discorso ineccepibile: ma l'elemento estraneo - in cauda venenum - è quella «Chiesa che abbandona le vecchie reti», che purtroppo non rassicura dal rischio - troppe sono le avvisaglie - di possibile scissione della pastorale dalla dottrina, che non è un reperto museale, ma è il Depositum fidei: l'insegnamento vivo, trasmesso dagli Apostoli, di Colui che ha fondato e ha reso feconda nei secoli e perennemente vivifica la Sua Chiesa cattolica, apostolica, romana.

Non smettiamo di ricordare che pastorale significa “tradurre” la dottrina in prassi, non apportare modifiche alla dottrina e neppure servirsi della prassi per scavalcarla. Invece c'è da temere che il nuovo sistema di aggirare la dottrina di questa gerarchia possa essere la 'pastorale latitudinaria', a seconda dei luoghi e delle culture... Collegialità ed evoluzione dei dogmi portati alle estreme deleterie conseguenze.
Maria Guarini

52 commenti:

Josh ha detto...

sul sinodo, e sulle "(in)discipline familiari"

"cosa vuol dire soluzioni variabili da chiesa a chiesa e da cultura a cultura?"

significa relativizzare la Verità. I principi esigenti del Vangelo ora cambiano, secondo il vdr, a seconda della latitudine e dei "secondo me". Una cosa vera nella Fede per i Vescovi africani, per es., può non esser valida in terra tedesca.
Significa far a pezzi il Sacro Edificio della Dottrina con i "secondo me" piegandosi agli usi locali, come che NON esistesse una verità Rivelata valida sempre e dovunque, e a cui convertirsi comunque.

mic ha detto...

E questo potrebbe essere il loro nuovo sistema di aggirare la dottrina: la 'pastorale latitudinaria'... La collegialità portata alle sue estreme deleterie conseguenze.

Anonimo ha detto...

Ci sono troppe autorevoli voci che ricordano la verità del matrimonio.

Il Papa anche volendo, questo è chiaro, non farà nulla.

Anonimo ha detto...

Pastorale latitudinaria... calzante definizione.
Sarebbe un passo decisivo verso la frammentazione in chiesupole (conventicole) autocefale che Chiesa più non sono. I tedeschi son sulla "buona" strada da un bel pezzo.
Devastante.
Quasi quasi è meglio un dolorosissimo scismone. Almeno le cose sarebbero chiare.
humilitas

Josh ha detto...

la pastorale latitudinaria, altrimenti detta
la pastorale "Qui e là":
c'è già pure l'inno, anzi la canzonetta

"Oggi qui, domani là,
io vado e vivo così..."

Sarebbe tutta da ridere, se non ci fosse da piangere

viandante ha detto...

Il Signore a Pietro e agli altri non disse di cambiare le reti, ma di tornare un'altra volta in mare per ributtarle in acqua sotto lo sguardo del Signore. E la pesca fu fruttuosa!

Anonimo ha detto...

«Io faccio parte di quelli – e siamo in tanti – che non lasceranno che la pastorale sostituisca la dottrina». Così cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha dichiarato al Journal du Dimanche all’interno di una lunga intervista. Il cardinale africano, definito «il numero quattro della Curia», consigliere di papa Francesco per quanto riguarda il suo viaggio di dicembre in Africa, si è dilungato sui temi della famiglia, della politica, del Sinodo straordinario e di quello ordinario.
https://cristianesimocattolico.wordpress.com/2015/03/09/famiglia-omosessuali-divorziati-risposati-la-chiesa-e-gia-aperta-e-senza-dottrina-e-una-casa-che-si-sgretola/

Gederson Falcometa ha detto...

"...ma sarà con ogni probabilità un testo preparato in anticipo: probabilmente dal team riservato e ristretto di Villa Malta".

La manipolazione della Chiesa, non è un problema appena degli mass media (mi ricordo del testo di Mons. Luigi Negri:La crisi della Chiesa, il bisogno della santità - http://chiesaepostconcilio.blogspot.com.br/2014/12/mons-luigi-negri-la-crisi-della-chiesa.html), è fatto anche in un sinodo per uomini della Chiesa. Nessuno dei padri sinodali hanno fatto qualcuna protesta contra le manipolazione della prima fase del sinodo che secondo Francesco è un luogo protetto dallo Spirito Santo...

Anonimo ha detto...

“Il teologo riformista Kasper: ‘Gay si nasce, no ai fondamentalisti in nome del Vangelo’”.

http://www.tempi.it/gay-si-nasce-eminenza-reverendissima-cardinal-kasper-permetta-una-domanda

Anonimo ha detto...

Se si fosse chiuso con la relazione Erdö, che cosa ci stiamo a fare qui?
Appunto. Che ci stanno a fare?
Il fatto stesso che si accetti di parlare di certi temi è CONTRO IL VANGELO. Pertanto e deleterio e non giovevole ai fini della salvezza eterna.
Purtroppo anche i principali difensori della morale, presenti in tale assise, sono conciliaristi (e/o collegialisti a dir si voglia). Altrimenti dovevano sentire il dovere, non appena uno avesse fatto affermazioni eretiche come "soluzioni variabili da chiesa a chiesa e da cultura a cultura" , di andarsene in modo plateale. I media, se non altro per insultarli, sarebbero stati costretti a parlarne.

Josh ha detto...

2 risposte a kasper

http://lanuovabq.it/it/articoli-omosessuali-non-si-nasce-lo-dice-la-scienza-13215.htm

http://www.tempi.it/gay-si-nasce-postilla-scientifica-teologica-e-pastorale-alle-parole-del-cardinale-kasper#.VhU0HyvmO7U

Anonimo ha detto...

Mah, a me più che chiesupole o conventicole autocefale, paiono acefale e basta, mo' anche l'ermeneutica cambia direzione come banderuola al vento, purtroppo qua si parla sempre senza accendere il cervello, anche al minimo di giri motore, e queste sono le conseguenze.....mamma mia, siamo proprio caduti in basso. Lupus et Agnus.

Josh ha detto...

a kasper, dall'art. su Tempi

"Lei, Eminenza reverendissima, ha proprio detto così: una cosa è «il disegno originale di Dio», un’altra – «tuttavia» – è la realtà che «gay si nasce».

Ora la perplessità suggerita da queste sue parole è evidente e preghiamo i lettori di fare anch’essi ricorso a tutte le loro risorse logiche: cosa vuol dire che Sua Eminenza reverendissima ha una “domanda”? Lasciamo da parte il dibattito su Chiesa e omosessualità, è un altro affare. C’è qualcosa di ben più radicale nelle sue parole. Infatti, le sue parole, Eminenza reverendissima, sono chiarissime:

lei dice che «l’inclinazione omosessuale non riflette il disegno originale di Dio» e insieme dice che, «tuttavia è realtà» anche l’omosessualità, non perché sono “realtà” pure una quantità di cose non riflettenti il disegno originale di Dio (tipo il mettersi le dita nel naso, il rubare la marmellata e anche cose più serie) ma «perché gay si nasce». Oibò.

Quale domanda può scaturire se affermi al tempo stesso il “disegno originale di Dio” e l’originale disegno del “si nasce gay”?

Mi pare logico dedurre che lei, Eminenza reverendissima, sia convinto di una delle due seguenti cose e la sua domanda si ponga all’interno della seguente alternativa: o Dio se c’è, non c’entra con la nascita (ergo non c’entra con la creazione presente, ha creato il mondo un po’ di tempo fa e poi lo ha lasciato andare per conto suo come un giochino caricato a molla, e questa sarebbe eresia patente); oppure Dio c’è ma gli piace creare in contrasto con il suo disegno originale (doppia patente eresia).

E qui davvero ci si può fermare, perché tutto il resto, direbbe l’ottimo cardinale Elio Sgreccia intervistato da Avvenire, nasce da una questione radicale di fondo: «La misericordia è verità vissuta, non c’è separazione. Non si può dividere in Cristo la presenza della verità e quella dell’amore».

Per lei, invece, Eminenza reverendissima cardinale Walter Kasper, tutto sembra nascere da una divisione originale che cova come una vipera in seno allo stesso Essere. C’è la verità, ma anche non c’è, perché poi la realtà va da un’altra parte e invece di chiamare quest’altra parte “peccato”, cioè realmente l’esperienza storica che l’uomo non ce la fa a tenere desta la verità che pure vede («desidero il bene ma faccio il male che detesto» dice san Paolo), lei chiama “misericordia” l’anestesia sul “non ce la fa”.

C’è l’Ideale, dite ai giovani di sposarsi, affermate che il sacramento è il fare di Dio che rende infinita e indissolubile e per sempre la libertà finita di un uomo e una donna (a parte i casi di “nullità” dove non c’è libertà quindi non c’è sacramento), li inciti a sfidare fatiche, tradimenti, mode birichine e capricciose.

Ma poi tu stesso sembra che lasci intendere di non credere a questo Ideale, e ammanti il tuo scetticismo con la pastorale. Certo che c’è una domanda che dobbiamo porci e deve porsi anche sua Eminenza reverendissima, e la domanda è: chi sono, veramente, i fondamentalisti e gli ideologi?"

Josh ha detto...

dal post

«Possa l’entusiasmo dei Padri sinodali, animati dallo Spirito Santo, fomentare lo slancio di una Chiesa che abbandona le vecchie reti e si rimette a pescare confidando nella parola del suo Signore. Preghiamo intensamente per questo! Cristo, del resto, ha promesso e ci rincuora: se persino i cattivi padri non rifiutano il pane ai figli affamati, figuriamoci se Dio non darà lo Spirito a coloro che – pur imperfetti come sono – lo chiedono con appassionata insistenza (cfr Lc 11,9-13)».

Come già notato, se nelle "vecchie reti" s'intende la dottrina siamo messi male, perchè il Vangelo l'ha già rivelata.
Piuttosto a me sembra che in tutti questi discorsi dei sinodali manchi un'altra idea, che sarebbe doverosa quando si parla di Spirito Santo, a meno che non sia ormai un modo di dire, o un flatus vocis.

La Terza Persona della Trinità non muta certo la dottrina, ma diceva Gesù "prenderà del mio" (GV 16, 14-15), perchè lo SS non è qualcosa di casuale, ma lo Spirito di Cristo che rinnova (non in senso progressista, ma nel senso di venir via dal vecchio, venir via dal peccato, non certo venir via dai Comandamenti).

Dunque nelle uscite di tanti sinodali dov'è questa fermezza contro i peccati ma anche la sicurezza che in Cristo si può vincere, anche contro le cattive inclinazioni?

perchè parlano prescindendo dal ricordare a tutto il mondo il ruolo della Grazia?

perchè parlano non ricordando mai che Dio è Onnipotente?

Perchè parlano tralasciando che in quanto Onnipotente, in quanto Grazia, è anche il Dio dell'Impossibile nella nostra vita, Dio che agisce anche nella vita dei piccoli, li solleva dai loro problemi, dipendenze affettive comprese e sviamenti affettivi compresi?

E' un anno che seguo questo bailamme infernale, e questo, che per me doveva essere il primo e insistito appello, non è mai stato fatto!

La gente è stata quasi confermata nei propri peccati e sviamenti (divorziati risposati/adulteri da premiare, benedizioni gaie) da questi pastori,
ma mai è stato sottolineato il ruolo che l'Onnipotente può avere con la Grazia, se solo Lo si invoca con fede:
salvare, medicare, guarire (quindi uscire dallo stato morboso, non permanerci).
Il primo punto di un sinodo sulla famiglia? Cercate Dio, la Sua Grazia e il Suo volto, in qualunque condizione siate e in qualunque vizio siate caduti. Riconciliatevi con Dio e sottomettetevi a Lui.
Ma non è stato detto.

RR ha detto...

Josh,
tu chiedi: chi sono, veramente, i fondamentalisti e gli ideologi?
Io dico: chi sa ancora ragionare secondo il principio d non contraddizione, e chi, invece, non ha mai saputo ragionare così? E perchè? Avanzo un' ipotesi: perchè già sono essi stessi una contraddizione in sè. Sono fatti in un modo che non accettano, e quindi sono confusi, incerti sul chi e che cosa sono. Non risolvono quest' incertezza "ontologica", e se la trascinano per sempre, nel ragionare, nell'elucubrare teorie filosofiche o scientifiche errate, nell'esercitare un ministero fallato e fallace, nel confondere le idee ed ingenerare dubbi anche nei più saldi nella Fede.
Sarebbe stato meglio per loro e per tutti se non fossero MAI stati ammessi all'Ordine.

RR

Marco P. ha detto...

Mons. Celli : «La Chiesa parla all'uomo e alla donna di oggi, entra in contatto con la realtà familiare e matrimoniale che è ricca e complessa, molto più ricca e complessa della semplice unione tra un uomo e una donna... Il panorama è totalmente aperto sui divorziati risposati... Se si fosse chiuso con la relazione Erdö, che cosa ci stiamo a fare qui?»
Chissa se questo “monsignore” crede che quando “maschio e femmina li creò” perché fossero “una carne sola”, questa creazione fu cosa semplice, banale, minimale, mentre oggi, in virtù della EVOLUZIONE sottintesa dalle sue parole, evoluzione del concetto di famiglia e matrimonio rispetto a quella che si poteva avere tempo fa, per cui si è passati – secondo lui – dal concetto di unione della persona, anima e corpo di un uomo con quella di una donna, al concetto di una realtà più “ricca e complessa”, la situazione sia migliore, più completa (in quanto arricchita), ancorché necessitante di aggiustamenti (datane la complessità).
Questa è l’ennesima conferma della visione storicista che affligge la gerarchia o presunta tale, ma anche ideologica, in quanto non vuol riconoscere la realtà della famiglia per ciò che è ma per ciò che pensa essa sia.
Ma se Dio ha decretato che la famiglia è data quando un uomo ed una donna uniscono le loro storie, le loro vite, per testimoniare in questo modo l’amore che li lega, ed essere perciò Suoi testimoni e questo fino alla fine dei tempi, quale spirito si invoca perché ispiri i partecipanti al sinodo che devono trovare aggiustamenti necessari alla nuova visione della famiglia che è diversa, contraddice, quella che fu decretata in principio ?
Appunto, chiedo io, e non il “monsignore”: cosa ci state a fare ? cosa state facendo ?

Poi c’è Spadaro, che tranquillamente dice:
“Bisogna stare attenti a che, con la scusa di difendere la fede, non si difendano solamente le proprie idee: è importante che la Chiesa non cada nel complesso dell'accerchiamento di pochi puri da parte di un mondo ostile “
Chissa se Sant’Atanasio fu anch’egli uno dei pochi puri dei suoi tempi, difensore però delle proprie idee e non della verità. Ma qui emerge ancora quello che dicevo sopra, la visione relativista che nega che vi sia una verità e che condanna chi si ostina a sostenerlo, per questi la Verità unica e salvifica non esiste, altrimenti la difenderebbero, esistono solo delle idee e quanto più sono radicali tanto più sono pericolose perché non inclusiviste: questa è la visione che essi hanno, dogmatica a loro modo, ma di un dogma falso e falsificante perché vuole sostituire la Verità con la menzogna. E sappiamo bene qual è la setta che pretende non esservi Verità.
E poi, non pago aggiunge:” È necessario che la Chiesa madre e maestra accolga i figli che alleva con la loro esistenza concreta. La Chiesa è maestra quando insegna e parla la lingua madre comprensibile dalle persone alle quali si rivolge”
Quindi secondo lui la lingua che la Chiesa deve parlare non è la propria, ma quella che fa comodo a quelli che deve guidare, una lingua che li blandisca, una lingua che non dice ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ma che sia accomodante e pelosamente misericordiosa. E’ necessario secondo questo gesuita di questi tragici, decadenti e nauseabondi tempi post-moderni che la Chiesa accolga le persone assieme alle loro esistenze concrete, senza curarsi perciò di cosa concretizzino in codeste esistenze, se il bene o il male, se la virtù o il vizio, se cerchino la purezza o se si rotolino nella lordura e nel vomito del peccato: accogliere, accogliere, accogliere tutto, anche il peccato. Un bel programma davvero, complimenti.

RR ha detto...

Non è stato detto, Josh, da chi avrebbe dovuto dirlo come prima cosa e più importante, perchè NON CI CREDE PIU'.
Ha iniziato a comportarsi come se Dio non ci fosse, o meglio non fosse la cosa più importante, ed ha finito per credere che Dio non ci sia.
Non " Chiesa ricca per Dio", non sacra e bella liturgia, non paramenti solenni in nome del Signore, non studio "matto e disperato" ad maiorem Dei gloriam, ma "Chiesa povera per i poveri", liturgie scarne e sciatte anche a Natale e Pasqua, ...
Alla fine, a forza di pensare "all'Uomo", si è dimenticato Dio e la sue esistenza. Dio inteso oltretutto come SS.Trinità, e non una vaga figura, là in cielo, che può chiamarsi come si vuole, Dio, Jahvè, Allah. Che cambia ? Tanto a me veramente interessa l' Uomo. E siccome le regole, le norme, i dogmi, la morale, e via dicendo, sono impossibili da osservare sempre dall' Uomo (creatura finita ), allora eliminiamole.
Così, oltretutto, non mi sentirò più in colpa, perchè io, quelle norme, regole, dogmi, dottrine, non sono riuscito ad apprenderle, e tanto meno a metterle in pratica.
Tutti peccatori incalliti, nessun peccatore, tutti ignoranti, nessuno ignorante, tutti ladri, nessun ladro, tutti fornicatori, nessun fornicatore, tutti assassini, nessun assassino...

RR

Gederson Falcometa ha detto...

“Bisogna stare attenti a che, con la scusa di difendere la fede, non si difendano solamente le proprie idee: è importante che la Chiesa non cada nel complesso dell'accerchiamento di pochi puri da parte di un mondo ostile “

Eretico è la definizione di chi difende le proprie idee con la scusa di difendere la fede. In questo senso, è più che chiaro che Kasper (e un certo team) difende le proprie idee. Per quanto riguarda pochi puri e mondo ostile: È dificile che la Chiesa del Concilio ascolti la sua propria storia e ritorne al mondo cattolico...

RR ha detto...

Ma se la Chiesa non è più magistra nel senso tradizionale del termine, loro, la gerarchia , che ci stanno a fare?
Se la lingua madre della Chiesa dev'essere quella, che me ne faccio ? A stare da me, con i miei peccati, ci riesco da sola.
Se è per leggere quello che dice P. Spadaro, che ci sta a fare lui e la sua rivista, da qualcuno pagata ? Per dirmi che ci sono "più" famiglie ? Lo so già da me.
Se da me vien un malato col "mal di cuore", e io lo rimando a casa dicendogli che sì, lui ha "il mal di cuore", ma va bene così, non è colpa di nessuno se lui mangia, beve e fuma, e che non ho nessuna medicina da dargli, perchè così va il mondo, e non c'è modo di cambiarlo, se lui poi muore, dite che un giudice mi condannerà ?
RR

Rr ha detto...

Fino a 60 anni fa si condannava il peccato ed il peccatore (dicono). Poi si è smesso di condannare il peccatore. Ora non si condanna neanche più il peccato.
Che ci stanno a fare ?
Rr

Luisa ha detto...

Credo che smetterò di legegre i resoconti sul Sinodo, tanto mi sembra che ci stiano prendendo in giro, i giochi sono già fatti nel comitato ristretto che circonda Bergoglio e forse anche il testo conclusivo è già pronto.
La dottrina non si tocca proclamano il papa e chi sta nei fatti facendo di tutto, e anche di più, per raggirarla e vanificarla, un papa che è capace di dire una cosa che potrebbe calmare i timori di taluni per poi, l`istante dopo, raggelare le timide speranze martellando il suo leitmotiv.
Bergoglio afferma che
«la dottrina cattolica sul matrimonio non è mai stata toccata, nessuno l’ha messa in questione già nell’assemblea straordinaria, è conservata nella sua integrità» e poi il giorno dopo riparla della "durezza di cuore» di chi «non lascia entrare la misericordia di Dio considerando più importanti i suoi pensieri o «tutto quell’elenco di comandamenti» da far osservare.
Un papa che parla dell`unione indissolubile, fino alla morte di un uomo e di una donna dopo aver pubblicato un documento che facilita la nullità di quell`unione...che invita tutti i padri sinodali ad una conversione pastorale = -> a ciò che egli intende per pastorale , misericordia e giustizia, e che afferma che il Sinodo non è un parlamento dove per trovare un accordo si scende a compromessi , e lo dice sapendo che è lui e lui solo a decidere.

E non se può più dei cortigiani di Bergoglio che decisamente non riescono a darsi un acalmata, l`ultima che ho letto, non dico nemmeno chi lo ha scritto:

"Un dato significativo che è emerso in modo trasversale riguarda l’esigenza, per la Chiesa, di cambiare il suo linguaggio, prendendo esempio da Francesco, capace di parlare a tutti, e di esprimersi in modo «misericordioso», in vista del Giubileo della misericordia.

Ma santo cielo c`era qualcosa che andava bene nella Chiesa prima dell`arrivo di Bergoglio?

Gederson Falcometa ha detto...

”È necessario che la Chiesa madre e maestra accolga i figli che alleva con la loro esistenza concreta. La Chiesa è maestra quando insegna e parla la lingua madre comprensibile dalle persone alle quali si rivolge”

I fatti mostrano che la Chiesa fino ad oggi non ha imparato ciò che ha insegnato con il Concilio. Nella liturgia, nel diritto, nella disciplina e nella teologia sono liberi abusi e abusatore: abbiamo una madre che invece di usare sua autorità dialoga, non corrige più i figli, è "misericordiosa".

La Chiesa del Concilio è maestra di oscurità, la sua lingua non è comprensibile per i suoi figli, è comprensibile per quelli che sono fuori della Chiesa. Tutti le soluzioni che questa Chiesa da ai suoi problemi solleva problemi peggiore che quelli risolti. E ci sono alcuni problemi di principi che se ripete ogni volta che se vuole risolvere un problema. Ad esempio, tutti sappiamo che fuori i problemi dei motu propri e del sinodo ci sarà un'ermeneutica della rottura e una della continuità e ci sarà manipolazione all'interno e all'esterno della Chiesa. Quindi, come se vuole fare qualcosa senza prima soluzionare questi problemi?

Dio abbia misericordia dei cattolici, perché questa gerarchia non ha nessuna verso i fedeli di Gesù Cristo!

mic ha detto...

Grazie a tutti.
Io non avevo tempo di approfondire di più, ma ero sicura che i vostri contributi avrebbero supplito alla grande!

RR ha detto...

la realtà familiare e matrimoniale che è ricca e complessa, molto più ricca e complessa della semplice unione tra un uomo e una donna...

Beh, certo se per "unione" s' intende un fugace incontro (non voglio essere volgare), d'accordo, ma l'unione di cui si parla nelle S. Scritture è appunto la realtà matrimoniale e familiare. Come per altro esemplificata dalla S. Famiglia.
Cos'è cambiato oggi rispetto ad allora ? che le famigli si sfasciano ? si sfasciavano anche allora. Che i coniugi si tradiscono ? he c'è l'adulterio ? c'era già allora. Che alcune donne ed alcuni uomini sentono attrazione per lo stesso sesso ?.Oh, ma questa era quasi una moda ai tempi di S. Giovanni e Nostro Signore. Che c'è il divorzio e l'aborto ? C'erano anche allora, sebbene l'aborto fosse severamente condannato, almeno se di un maschio (futuro soldato). Che le donne ora sono più libere di lavorare, studiare, non si vogliono più rinchiudere in casa ? Beh, certo a quei tempi certe libertà e conquiste femminili erano appannaggio di regine e figlie di re, come Cleopatra, Giulia, figlia di Augusto, Messalina, e via dicendo. Ma sappiamo tutti la considerazione che ne aveva il popolo romano.

Se c'è mai stata un'epoca più simile alla nostra, è stata quella dei primi secoli del Cristianesimo. Che appunto, grazie alla fermezza dei suoi fedeli nel partecipare, anche con la vita, i suoi insegnamenti al mondo, ha trionfato sul paganesimo, che permetteva tutto ed il contrario di tutto.
Ergo...
RR

RR ha detto...

Ma santo cielo c`era qualcosa che andava bene nella Chiesa prima dell`arrivo di Bergoglio?

No, Luisa, come non c'era nulla che andasse bene nel mondo prima di Lenin e della Rivoluzione bolscevica. Che quali frutti ha prodotto, lo sanno tutti coloro che non siano comunisti duri e puri (almeno 100 milioni di morti, per non parlar d'altro).

RR

Felice ha detto...

Non credono alla possibilità reale di un'unione unica e indissolubile tra un uomo e una donna, ma soprattutto non credono nell'esistenza del peccato mortale, nella dannazione eterna, nella presenza reale di Cristo nell'Eucaristia, nella necessità della contrizione e del pentimento per ottenere da Dio il perdono dei peccati. Se credessero in qualcuna di queste cose si guarderebbero bene dal proporre l'accesso ai sacramenti di Penitenza ed Eucaristia a chi vive in peccato mortale e non intende emendarsi. Molti padri sinodali, forse, credono soprattutto al gettito della tassa sul culto...

Baronio ha detto...

Prendiamo la frase di Bergoglio "è importante che la Chiesa non cada nel complesso dell'accerchiamento di pochi puri da parte di un mondo ostile“ e mettiamola a confronto con le parole di Nostro Signore: "Nolite timere, pusillus grex". Come si evince, la visione bergogliana prescinde, nega, condanna e quasi deride le parole del Salvatore. Poiché chi più del pusillus grex dovrebbe sentirsi accerchiato? chi più di questo dovrebbe considerarsi puro - in quanto santificato dal Sangue del Capo del Corpo Mistico, pur con tutte le manchevolezze dei suoi membri - in un mondo ostile? "Vi ho mandato come pecore tra i lupi": pecore che Bergoglio vorrebbe vedere fuori dall'ovile, a farsi sbranare nella beata (e beota) speranza che i lupi vengano meno al loro ruolo di predatori. Qui non c'è più un problema di ermeneutica: siamo agli antipodi del Vangelo e la semplice ragione testimonia quanto penosi siano i bizantinismi di quanti si ostinano a voler leggere nelle parole del gerarca argentino una qualche traccia di ortodossia.

T. ha detto...

Osservazioni in liberta' :
1- soluzioni variabili = equivalenti all'eccetera eccetera....
2- capperi...nel disegno originale Dio non aveva previsto i gay , e' per questo che si devono apportare le dovute correzioni ad hoc
3- al Mons. Celli e agli altri schierati sulla linea Maginot del WK suggerisco la catechesi di questo giovane parroco (ex avvocato) che , guarda un po', ha il pallino di osservare e fare osservare la Legge di Dio, informa i fedeli su tutti i documenti della Chiesa e fa sfracelli di ascolto proprio tra i giovani . Come mai , Mons. Celli , i giovani uomini e le giovani donne DI OGGI lo cercano da tutta Italia per farsi consacrare alla Vergine Maria e per prometterLe la propria verginita' fino al Sacramento del matrimonio ?! Gli apostoli e i discepoli di Cristo devono optare per una scelta radicale , certamente sbagliando ma correggendosi seriamente fino alla fine :
https://www.youtube.com/watch?v=OqkpknchOn4&feature=youtu.be

e questa sera alle ore 19:30 Consacrazioni " totus tuus "a Maria Santissima .
Si puo' seguire via streaming : http://www.parrocchiasanmichele.eu/

Anonimo ha detto...

La dottrina non è stata toccata, non è stata messa in discussione, infatti, ne hanno creata una parallela a loro piacimento, sembra di stare dentro Avatar, chi è dentro e chi è fuori, non sia mai dato a sapersi....questo sinodo farlocco è un escamotage per giustificare un travolgimento del Vangelo così come lo si è predicato per 2000 anni, una congrega di negatori e traditori bugiardi da far impallidire Giuda, che almeno era palesemente convinto nel perseguire il suo scopo politico, questi fanno finta di essere misericordiosi, accoglienti, aperti, pazienti e tolleranti, con tutti, meno che con i poveri fedeli 'cattolici' che si sono visti sbattuti fuori, e senza spiegazioni plausibili, dalla chiesa, intesa come edificio e come istituzione, adesso che non insegna più, ma insegue solo il potere e il plauso mondiale, che ci sta a fare? Ci sono solo in Italia circa 6.000 onlus e associazioni caritatevoli, ospedali con nomi cattolici, scuole, hotel, pensioni ed altro, che bisogno c'è del papa? Infatti possiamo tranquillamente farne a meno, non serve, basta un manager ed un consiglio di amministrazione, funziona, finché arrivano soldi......Anonymous.

Anonimo ha detto...

Il Papa parla al Sinodo e riapre le porte chiuse da Erdo: “No alla rigidità”

Il giorno dopo la relazione generale del cardinale Péter Erdo, che a sorpresa aveva serrato più d’una porta aperta dalla corrente dei novatori su divorziati risposati e unioni tra persone dello stesso sesso, a rimettere la barra al centro c’ha pensato il Papa in persona con un intervento pronunciato in apertura di seduta

http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/10/06/papa-sinodo-e-riapre-le-porte-chiuse-da-erdo-no-alla-rigidit___1-v-133548-rubriche_c395.htm

ilfocohadaardere ha detto...

Concordo con gli interventi di Luisa e Marco P. in particolare (idem sulla definizione di "sofismi" data da Mic).
Chiedo: ma papa Francesco (fatti salvi altri "dubbi" miei che qui non è il caso di trattare) quando- secondo le cronache mai smentite- consigliò telefonicamente alla signora argentina (sposata civilmente, e con prole, con un divorziato, la quale gli aveva riferito del diniego ricevuto dal parroco- quindi si parla di una situazione non sanata né riconciliata) di andare a fare tranquillamente la Comunione in una chiesa dove il sacerdote non la conosceva, dicendole altresì che a Roma stava occupandosene del "problema", e che a volte certi preti erano davvero "più papisti del papa".....ecco, in questo caso, ha agito (secondo il suo stesso modo di ragionare) operato solo pastoralmente, senza che la "Dottrina" fosse minimamente interessata? E' davvero così che funziona? Un sacerdote x che "fa come pare a lui", agisce davvero "pastoralmente", e dunque si dovrebbe tutti stare tranquilli (come ci raccontano adesso per il Sinodo), oppure ciò è un MODO SOFISTICO- appunto Mic- di parlare e di agire, perché la Dottrina è sempre giocoforza interessata e intimamente collegata alla prassi? Come può un cattolico- ed un papa, poi!- affermare diversamente, o dare a credere diversamente? L'episodio della donna argentina, a parer mio, più di tante "spiegazioni","ipotesi", "interpretazioni", è sempre lì immobile, inamovibile, non rimosso, come un macigno sulla testa di chi ha permesso tutta questa confusione, che è talmente grande, da non poter essere seriamente esente da responsabilità precise e ben individuate. Trovo più grave questo fatterello, che tanti più o meno chiari o più meno fumosi argomenti. Non si diceva che contra factum non est argomentum?

Anonimo ha detto...

“Non bisogna pescare nelle vecchie zone, ma al di fuori delle solite zone di pesca”, ha ripetuto anche Mons. Charles Joseph Chaput, Arcivescovo di Philadelphia, e relatore dei Circoli in lingua inglese, commentando le parole del Santo Padre, intervenendo oggi al briefing sui lavori del Sinodo in Vaticano. I padri che sono impegnati nella discussione all’interno dei Circoli Minori sono infatti concordi sulla necessità di accogliere le differenze e le peculiarità delle famiglie nelle diverse diocesi del mondo, come elemento arricchente se inserito nell’ambito di un’unità più complessa, come ha sottolineato proprio Mons. Chaput, che recentemente è stato uno dei protagonisti assieme al Papa, dell’Incontro Mondiale delle Famiglie a Philadelphia.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-chiesa-abbandoni-vecchie-reti-e-si-metta-pesc-1180099.html

Japhet ha detto...

Se i pastori lasciano il gregge incustodito con la scusa di andare a cercare pecorelle, fuggite perché il recinto è, per loro incuria rotto, senza prima ripararlo, che potrà mai succedere? Succederà che i lupi faranno festa... E questa è una storiella scontata. Quella meno scontata, che dovrebbe esser oggetto di riflessione da parte dei Padri Sinodali, è la seguente. I pastori che per incuria han lasciato fuggire le pecorelle sopra citate, come potranno pensare di poterle recuperare e convincere a tornare all’ovile? Non succederà invece che detti pastori, illusi di poter e saper recuperare le pecorelle fuggite, non solo non ci riescano, ma in più confondano e perdano anche quelle rimaste? Perché ciò potrebbe accadere? Per più ragioni: la prima è che se non si son ben capite le ragioni per cui dette pecorelle son fuggite difficilmente potrà risolversi la soluzione di ritorno vero e duraturo. Secondo, perché i pastori, per recuperarle, devono saperlo fare e devono aver credibilità per farlo. Ma se sono gli stessi pastori che le han fatte fuggire come potranno saperle recuperare? Se detti pastori invece di prendersi cura del gregge loro affidato, “nutrendolo” adeguatamente, si sono piuttosto occupati di andar per funghi nei boschi o giocare a carte, come potranno supporre di saper far riconoscere la Verità, amare e volere il ritorno all’ovile (dopo pentimento e adeguata penitenza)?
Io temo che per convincere le pecorelle fuggite a tornare all’ovile, non bastino lusinghe di perdono (senza pentimento), ma siano necessari gli stessi argomenti che hanno convinto le pecorelle rimaste nell’ovile a non lasciarlo: credere e cercare la Verità e la vita eterna. Ora per riuscire a riportate (correttamente ) all’ovile la parte di gregge fuggito (grazie alla incuria dei pastori) e confermare (nella fede) la parte di gregge rimasto, sarebbe necessario un esercito di Santi Curato d’Ars (cha sappiano confessare), altro che un adattamento della prassi (o pastorale) alle modalità dei tempi... (Gotti Tedeschi)

Anonimo ha detto...

I cattivi padri non lasciano senza pane i figli? Questa è una boiata!!!

I cattivi padri i figli li lasciano senza pane e senza acqua, senza vestiti e senza scarpe.

Questi traditori infatti ci lasceranno senza sacramenti e gettate a mare le reti vecchie nuove se ne andranno per il mondo a fare i loro porci comodi con la scusa della misericordia a gratis, come un certo polacco sodomita che fregandosene della Chiesa e del sacramento dell'ordine è partito col suo ganzo per il paradiso gay.

La misericordia di Bergoglio e dei suoi complici a questo porta.

Siamo all'abominio e queste ciarle misericordiose e melense sono oramai un disco rotto, non se ne può più!!! A via di misericordia al cianuro ci hanno avvelenato
la vita.

MB ha detto...

Si parlava prima di fondamentalisti.
Introvigne ha una sua idea di chi sono i veri fondamentalisti (solo per stomaci forti):
http://it.aleteia.org/2015/10/06/esiste-un-fondamentalismo-cattolico/

mic ha detto...

Siamo all'abominio e queste ciarle misericordiose e melense sono oramai un disco rotto, non se ne può più!!! A via di misericordia al cianuro ci hanno avvelenato

Non credo che ci stiamo lasciando avvelenare. Il problema è di chi ci casca in queste reti, senza sentinelle che lancino l'allarme.

ilfocohadaardere ha detto...

Da Rorate Caeli:

"It appears the Holy Father would be glad if the synod could somehow find a way to square the circle by authorizing communion for the divorced and remarried without violating Church teaching."

- Russel Shaw, The Struggle for the Synod. (Oct. 1, 2015)

Stan ha detto...

Purezza e misericordia.

https://www.youtube.com/watch?t=62&v=aFn4666zBac

Apolytikion
Dopo aver elevato una scala sacra per mezzo delle tue parole, sei stato rivelato a tutti come un maestro di monaci; e tu ci porti, o Giovanni, dalla purificazione che viene attraverso la disciplina verso la luce della visione divina. Padre giusto, ti supplico, fa che Cristo Dio ci conceda grande misericordia.

Rr ha detto...

"Ora che la Chiesa ha assunto una POSIZIONE PIU' LIBERALE , sembra assurdo che il Parlamento non deliberi rapidamente, anche perche ci richiama a cio' la Corte costituIonale". Diche si aprla? Ma del sisegno di wlgfe Cirinna', xhe roecde lw unioni civili el' ADOZIONE dei bambini d aaprte di unioni cicili omosex. Chi lo ha detto? Il nome non lo ricordo, ma uno dei tanti deficienti che affollano il PD.
Dal TG2 5 minuti fa.
Capisc ?
Rr

Ban Josip ha detto...

Lo scisma sarà inevitabile - per un motivo molto semplice, perché è già in atto - ma non è ancora visibile con una frattura ufficiale, perché gli scismatici e gli eretici sono al potere. I buoni (Burke, Müller, Sarah ecc.) non se ne andranno mai, piuttosto soffriranno come Sant'Atanasio.
Prego affinché gli ariani di oggi perdano presto il potere e se ne vadano, così che almeno gli ingenui e le persone buone e fedeli che, accecate da insegnamenti sbagliati ("il papa ha sempre ragione"), seguono Francesco non credendo che lui sia il centro del sovvertimento del sistema, e possano ricredersi e non andare in braccio a Satana.
La frattura sarà dolorosissima, essa spaccherà in due famiglie, comunità, ordini religiosi, parrocchie, diocesi, popoli ... conflitti a non finire, scomuniche reciproche ... un orrore ... ma sempre meno peggio di quello che è in atto ora.
E, non dimentichiamolo, il piccolo gregge rimasto fedele a Cristo che non seguirà gli eretici sarà anche perseguitato dal sistema politico, alleato con questi ultimi, con e l'anticristo che deve venire.
Ma non preoccupiamoci, temiamo chi può uccidere l'anima e non chi uccide il corpo...

Josh ha detto...

da leggere,
anche come ulteriore riprova di quanto stiamo dicendo

http://www.antoniosocci.com/bergoglio-va-in-direzione-opposta-rispetto-a-ratzinger-e-a-tutta-la-tradizione-cattolica-il-caso-esemplare-dellomelia-di-stamani/#more-3965

Josh ha detto...

@il foco

Da Rorate Caeli:

"It appears the Holy Father would be glad if the synod could somehow find a way to square the circle by authorizing communion for the divorced and remarried without violating Church teaching." [Russel Shaw, The Struggle for the Synod. (Oct. 1, 2015)]

....authorizing communion for the divorced and remarried without violating Church teaching...sta diventando una fissa, un vizio assurdo, questa ossessione di voler cambiare la dottrina senza cambiarla in realtà è mera incapacità di accogliere la dottrina, è aperta ribellione.
Quando uno è così non dovrebbe nemmeno prendere i voti. Comunque imparare a spogliarsi di sè davanti a Dio. Figurarsi il resto.

Rispondo con un estratto da Mario Palmaro, che cita all'inizio il vdr:
“Penso anche alla situazione di una donna che ha avuto alle spalle un matrimonio fallito nel quale ha pure abortito”, dice sempre il Papa. “Poi questa donna si è risposata e adesso è serena con cinque figli. L’aborto le pesa enormemente ed è sinceramente pentita. Vorrebbe andare avanti nella vita cristiana. Che cosa fa il confessore?”.
Un discorso costruito sapientemente per essere concluso da una domanda dopo la quale si va capo e si cambia argomento, quasi a sottolineare l’inabilità della chiesa di rispondere.
Un passaggio sconcertante se si pensa che la chiesa soddisfa da duemila anni tale quesito con una regola che permette l’assoluzione del peccatore, a patto che sia pentito e si impegni a non rimanere nel peccato. Eppure, soggiogate dalla straripante personalità di Papa Bergoglio, legioni di cattolici si sono bevute la favola di un problema che in realtà non è mai esistito.
Tutti lì, con il senso di colpa per duemila anni di presunte soperchierie ai danni dei poveri peccatori, a ringraziare il vescovo venuto dalla fine del mondo, non per aver risolto un problema non c’era, ma per averlo inventato.

L’aspetto inquietante del pensiero sotteso a tali affermazioni è l’idea di un’alternativa insanabile fra rigore dottrinale e misericordia: se c’è uno, non può esservi l’altra.
Ma la chiesa, da sempre, insegna e vive esattamente il contrario. Sono la percezione del peccato e il pentimento di averlo commesso, insieme al proposito di evitarlo in futuro, che rendono possibile il perdono di Dio. Gesù salva l’adultera dalla lapidazione, la assolve, ma la congeda dicendo: “Va, e non peccare più”. Non le dice: “Va, e sta tranquilla che la mia chiesa non eserciterà alcuna ingerenza spirituale nella tua vita personale”.

Visto il consenso praticamente unanime nel popolo cattolico e l’innamoramento del mondo, contro il quale però il Vangelo dovrebbe mettere in sospetto, verrebbe da dire che sei mesi di Papa Francesco hanno cambiato un’epoca. In realtà, si assiste al fenomeno di un leader che dice alla folla proprio quello che la folla vuole sentirsi dire. Ma è innegabile che questo viene fatto con grande talento e grande mestiere. La comunicazione con il popolo, che è diventato popolo di Dio dove di fatto non c’è più distinzione tra credenti e non credenti, è solo in piccolissima parte diretta e spontanea."

Gederson Falcometa ha detto...

Un sinodo sovversivo - Fatima Center
https://youtu.be/k2FVSpDq4Mg

Luisa ha detto...

Non c`è bsogno di aver fatto studi di psicologia o comunicazione per leggere i fili della strategia comunicativa con cui Bergoglio governa con una mano d`acciaio la Chiesa, il potere è nelle sue mani e non penso intenda condividerlo.
Quei fili sono abbastanza grossi per essere facilmente discernibili.

-La dottrina non si tocca MA,
-il matrimonio è fra un uomo e una donna e il loro legame è indissolubile MA,
-vi lascio esprimere tutti MA,
-non bisogna cadere in semplificazioni che dividono il mondo in buoni e cattivi, giusti e peccatori, MA

quel che pensa, fa e farà Bergoglio si trova, verosimilmente, dopo quel MA.

La dottrina non si tocca ma la chiesa, ospedale di campo, deve uscire con un cuore aperto, la sua deve essere una pastorale misericordiosa (secondo i miei criteri) che non sbatte in faccia alla gente le sue leggi, i suoi comandamenti( salvo che sono quelli del Signore),

il matrimonio è fra un uomo e una donna ma il solo invito che faccio negli USA è a un mio ex-allievo che so essere gay e in coppia e lascio che quell`incontro sia filmato e diffuso,
il matrimnio è indissolubile ma pubblico un Motu Proprio che facilita e accelera la sua nullità con, fra i motivi, degli ecc. ,

vi lascio parlare tutti ma sarò io e io solo a decidere,

non bisogna dividere il mondo in buoni e cattivi salvo che è quel che io sto facendo con i cattolici dall`inizio del mio pontificato, riservando le etichette le più sprezzanti e caricaturali a chi non mi aggrada.

Potrei continuare ma dovrebbe bastare per capire quanto e come i messaggi di Bergoglio possano sembrare ambigui, contradditori, e lo sono, ma non lo sono gratuitamente.

Anonimo ha detto...

http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=19155#more-19155

mic ha detto...

Nicolás Pachón, generale dei gesuiti, ha dichiarato al "Corriere della Sera" del 7 ottobre: "Certo, da solo Francesco potrebbe andare più svelto. Ma la Chiesa ha bisogno di tempo per cambiare".

Luisa ha detto...

Eh sì, Maria, il "papa nero" ha detto quello e anche di peggio nell`intervista al Corsera, ne avevamo discusso qui reagendo a quelle aberrazioni:

https://www.blogger.com/comment.g?blogID=5570132738557818436&postID=428664330802275012&bpli=1

Potrebbe andare più svelto, e andare dove? Nel burrone? Contro uno scoglio?
A me sembra che Bergoglio vada già molto in fretta e da solo, ma prima di lui c`è stato un uomo chiamato Cristo e la Chiesa è Sua, Sue sono le leggi, la Chiesa le ha ricevute ne è la custode ed è chiamata non solo a custodirle ma a promuoverle, nemmeno un "generale" come Bergoglio è libero di agire da solo, ignorandole, raggirandole, è come noi tutti, sotto lo sguardo del Signore, può disfarsi di tutte le opposizioni ma non dello sguardo del Signore, non del Tesoro che N.S.G.C.ha affidato alla Sua Chiesa.
Poi troverà anche, se già non lo ha trovato, il modo di raggirare quelle leggi, "arruolando" a suo sostegno il Signore e la Sua Misericordia, lo Santo Spirito sotto la guida del quale avrà agito, ecc., ecc.

Anonimo ha detto...

http://www.elmundo.es/sociedad/2015/10/06/56140419ca4741bf7d8b45f4.html

Anonimo ha detto...

https://mazzetta.wordpress.com/2013/03/19/le-prove-che-inchiodano-papa-francesco/

Anonimo ha detto...

http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/voice-of-the-family-svela-le-mosse-dei-dissenzienti-al-sinodo/Gesù non ha pensato di mettere ai voti la Verità? Era "stupido" in confronto ai "nostri"?

Anonimo ha detto...

Da solo Francesco potrebbe andare più svelto....Come ?Per andare dove?Da nessuna parte caro pachon fattene una ragione.Non può andare da nessunissima parte .Il Papa sembra un padre padrone che in casa fa il diavolo a quattro con moglie e figli e poi all'osteria( i media) se ne resta buono buono.C'era proprio bisogno di questo sinodo?C'è proprio bisogno di tante uscite velleitarie e di tante dichiarazioni problematiche? Sembra un bambino che gioca con i fiammiferi in un fienile ,rischiando di far disastri ad ogni momento.bobo

Beati pauperes spiritu ha detto...

Evidentemente lui ci è nato. Parla di se stesso?