Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 18 settembre 2016

Il fumo di Satana nella casa del Signore. Intervista con padre Gabriele Amorth

Il 17 settembre, a 91 anni, è morto don Gabriele Amorth, sacerdote paolino della diocesi di Roma, uno degli esorcisti più famosi al mondo. Cuore profondamente mariano, Padre Amorth era dotato di una notevole cultura che gli ha permesso anche il confronto con psicologi e psichiatri sul tema delle malattie spirituali. Ricorda Marco Tosatti che tutto quello che faceva era orientato a ostacolare e sconfiggere l’avversario di tutta la sua vita, in un duello che è durato fino a quando ha avuto la forza fisica di portarlo avanti. Di lui si può dire che certamente ha combattuto la buona battaglia. Sorridendo, e senza prendersi troppo sul serio. Di seguito riprendiamo una nota intervista illuminante sotto molti aspetti. L'Eterno Riposo a lui, grande esorcista, sacerdote e uomo di Dio.

...E LIBERACI DAL MALIGNO". Intervista con padre Gabriele Amorth
di Stefano Maria Paci
Sono trascorsi 29 anni [l'intervista è del 2001] da quel 29 giugno del 1972, festa degli apostoli Pietro e Paolo, quando papa Montini parlò del nemico di Dio per antonomasia: "Attraverso qualche fessura il fumo di Satana è entrato nella Chiesa". E oggi? Beh, quel fumo si diffonde in stanze insospettate...
Sono trascorsi 29 anni da quel 29 giugno del 1972. Era la festa di san Pietro, principe degli apostoli. Era la festa di san Paolo, colui che ha portato il Vangelo di Cristo fino all’estremo Occidente. E in quel 29 giugno, festa dei santi protettori di Roma, il successore di Pietro che aveva preso il nome di Paolo lanciò un grido drammatico. Paolo VI parlò del nemico di Dio per antonomasia, di quel nemico dell’uomo che si chiama Satana. Il nemico della Chiesa. "Attraverso qualche fessura" denunciò Paolo VI "il fumo di Satana è entrato nella Chiesa". Un grido angoscioso, che lasciò stupiti e scandalizzò molti, anche all’interno del mondo cattolico.
E oggi, 29 anni dopo? Quel fumo è stato allontanato, o ha invaso altre stanze? Siamo andati a chiederlo a uno che con Satana e le sue astuzie ha a che fare tutti i giorni. Quasi per professione. È l’esorcista più famoso del mondo: padre Gabriele Amorth, fondatore e presidente ad honorem dell’Associazione internazionale degli esorcisti. Siamo andati da lui anche perché poche settimane fa, il 15 maggio, è stata approvata dalla Cei la traduzione italiana del nuovo Rituale degli esorcismi. Per entrare in uso attende solo il placet della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Una nuova arma che ha la Chiesa per combattere il Nemico? Per scacciare, se ancora non è stato fatto, quel fumo penetrato nel tempio del Signore? Macché! Sentite cosa racconta padre Amorth. Scoprirete che la guerra, in corso da millenni, infuria più furibonda che mai. Che la battaglia adesso si è spostata soprattutto all’interno della casa del Signore. E quel fumo... beh, quel fumo si diffonde in stanze insospettate.

Padre Amorth, finalmente è pronta la traduzione italiana del nuovo Rituale per gli esorcisti.
GABRIELE AMORTH: Sì, è pronta. L’anno scorso la Cei aveva rifiutato di approvarla perché c’erano errori di traduzione dal latino. E noi esorcisti, che dovremmo utilizzarla, avevamo approfittato per segnalare ancora una volta che su molti punti del nuovo Rituale non siamo d’accordo. Il testo base in latino resta immutato in questa traduzione. E un Rituale tanto atteso alla fine si è trasformato in una beffa. Un incredibile legaccio che rischia di impedirci di operare contro il demonio.

Un’accusa pesante. A cosa si riferisce?
AMORTH: Le faccio solo due esempi. Clamorosi. Al punto 15 si parla dei malefici e di come comportarsi. Il maleficio è un male causato a una persona ricorrendo al diavolo. E può essere fatto in diverse forme, come fatture, maledizioni, malocchi, vudù, macumba. Il Rituale romano spiegava come bisognasse affrontarlo. Il nuovo Rituale, invece, afferma categoricamente che c’è proibizione assoluta di fare esorcismi in questi casi. Assurdo. I malefici sono di gran lunga la causa più frequente delle possessioni e dei mali procurati dal demonio: non meno del 90 per cento. È come dire agli esorcisti di non operare più. Il punto 16, poi, afferma solennemente che non si debbono fare esorcismi se non c’è la certezza della presenza diabolica. È un capolavoro di incompetenza: la certezza che il demonio sia presente in una persona si ha solo facendo l’esorcismo. Tra l’altro, gli estensori non si sono accorti di contraddire, in entrambi i punti, il Catechismo della Chiesa cattolica, che indica di compiere l’esorcismo sia nel caso di possessioni diaboliche che di mali causati dal demonio. E dice anche di farlo sia sulle persone che sulle cose. E nelle cose non c’è mai la presenza del demonio, c’è solo la sua influenza. Le affermazioni contenute nel nuovo Rituale sono gravissime e dannosissime, frutto di ignoranza e inesperienza.

Ma non è stato compilato da esperti?
AMORTH: Assolutamente no. In questi dieci anni sul Rituale hanno lavorato due commissioni: quella composta da cardinali che ha curato i Prenotanda, ossia le disposizioni iniziali, e quella che ha curato le preghiere. Io posso affermare con certezza che nessuno dei membri delle due commissioni ha mai fatto esorcismi né ha mai assistito ad esorcismi né ha mai avuto la più pallida idea di cosa sono gli esorcismi. Questo è l’errore, il peccato originale, di questo Rituale. Nessuno che vi ha collaborato era esperto di esorcismi.

Come è possibile?
AMORTH: Non lo chieda a me. Durante il Concilio ecumenico Vaticano II ogni commissione era coadiuvata da un gruppo di esperti che affiancavano i vescovi. E l’abitudine si è mantenuta anche dopo il Concilio, ogni volta che si sono rifatte parti del Rituale. Ma non in questo caso. E se c’era un argomento su cui servivano degli esperti, era questo.

E invece?
AMORTH: Invece noi esorcisti non siamo mai stati consultati. E, tra l’altro, i suggerimenti che abbiamo dato sono stati ricevuti con fastidio dalle commissioni. La storia è paradossale. Vuole che gliela racconti?

Certo.
AMORTH: Man mano che, come aveva chiesto il Concilio Vaticano II, le varie parti del Rituale romano venivano riviste, noi esorcisti attendevamo che venisse trattato anche il titolo XII, cioè il Rituale esorcistico. Ma evidentemente non era considerato un argomento rilevante, dato che passavano gli anni e non succedeva nulla. Poi, improvvisamente, il 4 giugno del 1990, uscì il Rituale ad interim, di prova. Fu una vera sorpresa per noi, che non eravamo mai stati consultati prima. Eppure da tempo avevamo preparato delle richieste, in vista di una revisione del Rituale. Chiedevamo, tra l’altro, di ritoccare le preghiere, immettendovi invocazioni alla Madonna che mancavano completamente, e di aumentare le preghiere esorcistiche specifiche. Ma eravamo stati completamente tagliati fuori dalla possibilità di dare qualsiasi contributo. Non ci scoraggiammo: il testo era stato fatto per noi. E dato che nella lettera di presentazione l’allora prefetto della Congregazione per il culto divino, il cardinale Eduardo Martínez Somalo, chiedeva alle conferenze episcopali di far avere, entro due anni, "consigli e suggerimenti dati dai sacerdoti che ne avranno fatto uso" ci mettemmo al lavoro. Riunii diciotto esorcisti scelti tra i più esperti del pianeta. Esaminammo con grande attenzione il testo. Lo utilizzammo. Abbiamo subito elogiato la prima parte, nella quale venivano riassunti i fondamenti evangelici dell’esorcismo. È l’aspetto biblico-teologico, su cui non mancava certo la competenza. Una parte nuova, rispetto al Rituale del 1614 composto sotto papa Paolo V: del resto, all’epoca non c’era bisogno di ricordare questi princìpi, da tutti riconosciuti ed accettati. Oggi, invece, è indispensabile. Ma quando siamo passati ad esaminare la parte pratica, che richiede una conoscenza specifica dell’argomento, si è palesata la totale inesperienza dei redattori. Le nostre osservazioni sono state copiose, articolo per articolo, e le abbiamo fatte avere a tutte le parti interessate: Congregazione per il culto divino, Congregazione per la dottrina della fede, conferenze episcopali. Una copia fu consegnata direttamente nelle mani del Papa.

Come sono state accolte le vostre osservazioni?
AMORTH: Accoglienza pessima, efficacia nulla. Ci eravamo ispirati alla Lumen gentium, in cui la Chiesa è descritta come "Popolo di Dio". Al numero 28 si parla della collaborazione dei sacerdoti con i vescovi, al numero 37 si dice con chiarezza, addirittura riferendolo ai laici, che "secondo la scienza, la competenza e il prestigio di cui godono, hanno la facoltà, anzi talora anche il dovere, di far conoscere il loro parere su cose concernenti il bene della Chiesa". Era esattamente il nostro caso. Ma ci eravamo illusi, ingenuamente, che le disposizioni del Vaticano II fossero giunte alle congregazioni romane. Invece ci siamo trovati di fronte un muro di rifiuto e di disprezzo. Il segretario della Congregazione per il culto divino fece una relazione alla commissione cardinalizia in cui diceva che i loro unici interlocutori erano i vescovi, e non i sacerdoti o gli esorcisti. E aggiungeva testualmente, a proposito del nostro umile tentativo di aiuto come esperti che esprimono il loro parere: "Si dovette prendere atto del fenomeno di un gruppo di esorcisti e cosiddetti demonologi, quelli che in seguito si sono costituiti in Associazione internazionale, che orchestravano una campagna contro il rito". Un’accusa indecente: noi non abbiamo mai orchestrato nessuna campagna! Era indirizzato a noi il Rituale, e nelle commissioni non avevano convocato nessuna persona competente: era più che logico che tentassimo di dare il nostro contributo.

Ma allora vuol dire che il nuovo Rituale è per voi inutilizzabile nella lotta contro il demonio?
AMORTH: Sì. Ci volevano consegnare un’arma spuntata. Sono state cancellate le preghiere efficaci, preghiere che avevano dodici secoli di storia, e ne sono state create di nuove, inefficaci. Ma per fortuna ci è stata gettata, all’ultimo, una scialuppa di salvataggio.

Quale?
AMORTH: Il nuovo prefetto della Congregazione per il culto divino, il cardinale Jorge Medina, ha affiancato al Rituale una Notificazione. In cui si afferma che gli esorcisti non sono obbligati ad usare questo Rituale, ma se vogliono possono utilizzare ancora il vecchio facendone richiesta al vescovo. I vescovi devono chiedere l’autorizzazione alla Congregazione che però, come scrive il cardinale, "la concede volentieri".

"La concede volentieri"? È una ben strana concessione…
AMORTH: Vuol sapere da dove nasce? Da un tentativo compiuto dal cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e dallo stesso cardinale Medina di introdurre nel Rituale un articolo ? allora era l’articolo 38 ? in cui si autorizzavano gli esorcisti ad usare il Rituale precedente. Indubbiamente si trattava di una manovra in extremis per farci evitare i grandi errori che ci sono in questo Rituale definitivo. Ma il tentativo dei due cardinali venne bocciato. Allora il cardinale Medina, che aveva compreso la posta in gioco, ha deciso di darci in ogni caso questa scialuppa di salvataggio, aggiungendo una notifica a parte.

Come venite considerati, voi esorcisti, all’interno della Chiesa?
AMORTH: Siamo trattati malissimo. I confratelli sacerdoti che vengono incaricati di questo delicatissimo compito sono visti come dei matti, degli esaltati. In genere sono appena tollerati dagli stessi vescovi che li hanno nominati.

Il fatto più clamoroso di questa ostilità?
AMORTH: Abbiamo tenuto un convegno internazionale degli esorcisti vicino a Roma. E abbiamo domandato di essere ricevuti dal Papa. Per non dargli l’aggravio di aggiungere una nuova udienza alle tantissime che già fa, abbiamo semplicemente chiesto di essere ricevuti in udienza pubblica, quella in piazza San Pietro del mercoledì. E senza nemmeno la necessità di essere citati tra i saluti. Abbiamo fatto regolare domanda, come ricorderà perfettamente monsignor Paolo De Nicolò, della Prefettura della casa pontificia, che ha accolto a braccia aperte la nostra richiesta. Il giorno prima dell’udienza però lo stesso monsignor De Nicolò ci ha detto ? a dire il vero con grande imbarazzo, per cui si è visto benissimo che la decisione non dipendeva da lui ? di non andare, che non eravamo ammessi. Incredibile: 150 esorcisti provenienti dai cinque continenti, sacerdoti nominati dai loro vescovi in conformità con le norme del diritto canonico che richiedono preti di preghiera, di scienza e di buona fama ? quindi un po’ il fior fiore del clero ?, chiedono di partecipare a un’udienza pubblica del Papa e vengono buttati fuori. Monsignor De Nicolò mi ha detto: "Naturalmente le prometto che le invierò subito la lettera con le motivazioni". Sono passati cinque anni, e quella lettera la aspetto ancora. Certamente non è stato Giovanni Paolo II ad escluderci. Ma che a 150 sacerdoti venga proibito di partecipare a una udienza pubblica del Papa in piazza San Pietro spiega quanto sono ostacolati gli esorcisti dalla loro Chiesa, quanto sono malvisti da tante autorità ecclesiastiche.

Lei col demonio ci combatte quotidianamente. Qual è il più grande successo di Satana?
AMORTH: Riuscire a far credere di non esistere. E ci è quasi riuscito. Anche all’interno della Chiesa. Abbiamo un clero e un episcopato che non credono più nel demonio, negli esorcismi, nei mali straordinari che il diavolo può dare, e nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i demoni. Da tre secoli la Chiesa latina ? al contrario della Chiesa ortodossa e di varie confessioni protestanti ? ha quasi del tutto abbandonato il ministero esorcistico. Non praticando più esorcismi, non studiandoli più e non avendoli mai visti, il clero non ci crede più. E non crede più nemmeno al diavolo. Abbiamo interi episcopati contrari agli esorcismi. Ci sono nazioni completamente prive di esorcisti, come la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Spagna e il Portogallo. Una carenza spaventosa.

Non ha nominato la Francia. Lì la situazione è differente?
AMORTH: C’è un libro scritto dal più noto esorcista francese, Isidoro Froc, dal titolo: Gli esorcisti, chi sono e cosa fanno. Il volume, tradotto in italiano dall’editrice Piemme, è stato scritto per incarico della Conferenza episcopale francese. In tutto il libro non si dice mai che gli esorcisti, in certi casi, fanno esorcismi. E l’autore ha più volte dichiarato alla televisione francese di non avere mai fatto esorcismi e che mai li farà. Su un centinaio di esorcisti francesi, solo cinque credono al demonio e fanno gli esorcismi, tutti gli altri mandano chi si rivolge a loro dagli psichiatri. E i vescovi sono le prime vittime di questa situazione della Chiesa cattolica, da cui sta scomparendo la credenza nell’esistenza del demonio. Prima che uscisse questo nuovo Rituale, l’episcopato tedesco ha scritto una lettera al cardinale Ratzinger in cui affermava che non occorreva un nuovo Rituale, perché non si dovevano più fare gli esorcismi.

È compito dei vescovi nominare gli esorcisti?
AMORTH: Sì. Quando un sacerdote viene nominato vescovo, si trova di fronte ad un articolo del Codice di diritto canonico che gli dà l’autorità assoluta per nominare degli esorcisti. A qualsiasi vescovo il minimo che si può chiedere è che abbia almeno assistito a un esorcismo, dato che deve prendere una decisione così importante. Purtroppo, non accade quasi mai. Ma se un vescovo si trova di fronte a una seria richiesta di esorcismo ? che cioè non viene fatta da uno svitato ? e non provvede, commette peccato mortale. Ed è responsabile di tutte le terribili sofferenze di quella persona, che a volte durano anni o una vita, e che avrebbe potuto impedire.

Sta dicendo che la maggior parte dei vescovi della Chiesa cattolica è in peccato mortale?
AMORTH: Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l’ottavo è l’ignoranza. E l’ottavo sacramento ne salva più degli altri sette sommati assieme. Per compiere peccato mortale occorre una materia grave ma anche la piena avvertenza e il deliberato consenso. Questa omissione di aiuto da parte di molti vescovi è materia grave. Ma questi vescovi sono ignoranti: non c’è dunque deliberato consenso e piena avvertenza.

Ma la fede rimane intatta, cioè rimane una fede cattolica, se uno non crede nell’esistenza di Satana?
AMORTH: No. Le racconto un episodio. Quando incontrai per la prima volta don Pellegrino Ernetti, un celebre esorcista che ha esercitato per quarant’anni a Venezia, gli dissi: "Se potessi parlare con il Papa gli direi che incontro troppi vescovi che non credono nel demonio". Il pomeriggio seguente padre Ernetti è tornato da me per riferirmi che il mattino era stato ricevuto da Giovanni Paolo II. "Santità", gli aveva detto, "c’è un esorcista qui a Roma, padre Amorth, che se venisse da lei le direbbe che conosce troppi vescovi che non credono nel demonio". Il Papa gli ha risposto, secco: "Chi non crede nel demonio non crede nel Vangelo". Ecco la risposta che ha dato lui e che io ripeto.

Mi faccia capire: la conseguenza è che molti vescovi e molti preti non sarebbero cattolici?
AMORTH: Diciamo che non credono a una verità evangelica. Quindi semmai li taccerei di propagare un’eresia. Però intendiamoci: uno è formalmente eretico se viene accusato di qualcosa e se persiste nell’errore. Ma nessuno, oggi, per la situazione che c’è nella Chiesa, accusa un vescovo di non credere nel diavolo, nelle possessioni demoniache e di non nominare esorcisti perché non ci crede. Eppure potrei farle tantissimi nomi di vescovi e cardinali che appena nominati in una diocesi hanno tolto a tutti gli esorcisti la facoltà di esercitare. Oppure di vescovi che sostengono apertamente: "Io non ci credo. Sono cose del passato". Perché? Purtroppo perché c’è stata l’influenza perniciosissima di certi biblisti, e potrei farle molti nomi illustri. Noi che tocchiamo ogni giorno con mano il mondo dell’aldilà, sappiamo che ha messo lo zampino in tante riforme liturgiche.

Per esempio?
AMORTH: Il Concilio Vaticano II aveva chiesto di rivedere alcuni testi. Disobbedendo a quel comando, si è voluto invece rifarli completamente. Senza pensare che si potevano anche peggiorare le cose anziché migliorarle. E tanti riti sono stati peggiorati per questa mania di voler buttare via tutto quello che c’era nel passato e rifare tutto daccapo, come se la Chiesa fino ad oggi ci avesse sempre imbrogliato e ingannato, e solo adesso fosse finalmente arrivato il tempo dei grandi geni, dei superteologi, dei superbiblisti, dei superliturgisti che sanno dare alla Chiesa le cose giuste. Una menzogna: l’ultimo Concilio aveva semplicemente chiesto di rivederli quei testi, non di distruggerli. Il Rituale esorcistico, per esempio: andava corretto, non rifatto. C’erano preghiere che hanno dodici secoli di esperienza. Prima di cancellare preghiere così antiche e che per secoli si sono dimostrate efficaci, bisognerebbe pensarci a lungo. E invece no. Tutti noi esorcisti, utilizzando per prova le preghiere del nuovo Rituale ad interim, abbiamo sperimentato che sono assolutamente inefficaci.  Ma anche il rito del battesimo dei bambini è stato peggiorato. È stato stravolto, fin quasi ad eliminare l’esorcismo contro Satana, che ha sempre avuto enorme importanza per la Chiesa, tanto che veniva chiamato l’esorcismo minore. Contro quel nuovo rito ha protestato pubblicamente anche Paolo VI. È stato peggiorato il rito del nuovo benedizionale. Ho letto minuziosamente tutte le sue 1200 pagine. Ebbene, è stato puntigliosamente tolto ogni riferimento al fatto che il Signore ci deve proteggere da Satana, che gli angeli ci proteggono dall’assalto del demonio. Hanno tolto tutte le preghiere che c’erano per la benedizione delle case e delle scuole. Tutto andava benedetto e protetto, ma oggi la protezione dal demonio non esiste più. Non esistono più difese e neppure preghiere contro di lui. Lo stesso Gesù ci aveva insegnato una preghiera di liberazione, nel Padre nostro: "Liberaci dal Maligno. Liberaci dalla persona di Satana". In italiano è stata tradotta in modo erroneo, e adesso si prega dicendo: "Liberaci dal male". Si parla di un male generico, di cui in fondo non si sa l’origine: invece il male contro cui nostro Signore Gesù Cristo ci aveva insegnato a combattere è una persona concreta: è Satana.

Lei ha un osservatorio privilegiato: ha la sensazione che il satanismo si stia diffondendo?
AMORTH: Sì. Tantissimo. Quando cala la fede aumenta la superstizione. Se uso il linguaggio biblico, dico che si abbandona Dio e ci si dà all’idolatria, se uso un linguaggio moderno, dico che si abbandona Dio per darsi all’occultismo. Lo spaventoso calo della fede in tutta l’Europa cattolica fa sì che la gente si getti tra le mani di maghi e cartomanti, mentre prosperano le sette sataniche. Il culto del demonio viene reclamizzato a masse intere attraverso il rock satanico di personaggi come Marilyn Manson, e viene dato l’assalto anche ai bambini: giornali a fumetti insegnano la magia e il satanismo.  Diffusissime le sedute spiritiche, in cui si evocano morti per averne risposte. Ora si insegna a fare sedute spiritiche con il computer, con il telefono, con il  televisore, con il registratore ma soprattutto con la scrittura automatica. Non c’è più nemmeno bisogno del medium: è uno spiritismo “fai da te”. Secondo i sondaggi, il 37 per cento degli studenti ha fatto almeno una volta il gioco del cartellone o del bicchierino, che è una vera seduta spiritica. In una scuola in cui mi  avevano invitato a parlare, i ragazzi hanno detto che la facevano durante l’ora di religione sotto gli occhi compiaciuti dell’insegnante.

E funzionano?
AMORTH: Non esiste distinzione tra magia bianca e magia nera. Quando la magia funziona, è sempre opera del demonio. Tutte le forme di occultismo, come questo grande ricorso verso le religioni d’Oriente, con le loro suggestioni esoteriche, sono porte aperte per il demonio. E il diavolo entra. Subito.  Io non ho esitato a dire immediatamente, nel caso della suora uccisa a Chiavenna e in quello di Erika e Omar, i due ragazzi di Novi Ligure, che c’era stato un  intervento diretto del demonio perché quei ragazzi erano dediti al satanismo. Proseguendo l’indagine la polizia ha poi scoperto, in entrambi i casi, che questi ragazzi seguivano Satana, avevano libri satanici.

Su cosa fa leva il demonio per sedurre l’uomo?
AMORTH: Ha una strategia monotona. Glielo ho detto, e lui lo riconosce… Fa credere che l’inferno non c’è, che il peccato non esiste ma è solo un’esperienza in più da fare. Concupiscenza, successo e potere sono le tre grandi passioni su cui Satana insiste.

Quanti casi di possessione demoniaca ha incontrato?
AMORTH: Dopo i primi cento ho smesso di contarli.

Cento? Ma sono tantissimi. Lei nei suoi libri dice che i casi di possessione sono rari.
AMORTH: E lo sono davvero. Molti esorcisti hanno incontrato solo casi di mali diabolici. Ma io ho ereditato la “clientela” di un esorcista famoso come padre  Candido, e quindi i casi che lui non aveva ancora risolto. Inoltre, gli altri esorcisti mandano da me i casi più resistenti.

Il caso più difficile che ha incontrato?
AMORTH: Ce l’ho “in cura” adesso, e da due anni. È la stessa ragazza che è stata benedetta ? non è stato un vero esorcismo ? dal Papa a ottobre in Vaticano e  che ha creato scalpore sui giornali. È colpita 24 ore su 24, con tormenti indicibili. I medici e gli psichiatri non riuscivano a capirci nulla. È pienamente lucida e intelligentissima. Un caso davvero doloroso.

Come si cade vittime del demonio?
AMORTH: Si può incappare nei mali straordinari inviati dal demonio per quattro motivi. O perché questo costituisce un bene per la persona (è il caso di molti santi), o per la persistenza nel peccato in modo irreversibile, o per un maleficio che qualcuno lancia per mezzo del demonio, o quando ci si dedica a pratiche di occultismo.

Durante l’esorcismo di posseduti, che tipo di fenomeni si manifestano?
AMORTH: Ricordo un contadino analfabeta che durante l’esorcismo mi parlava solo in inglese, e io avevo bisogno di un interprete. C’è chi mostra una forza sovrumana, chi si solleva completamente da terra e varie persone non riescono a tenerlo seduto sulla poltrona. Ma è solo per il contesto in cui si svolgono, che parliamo di presenza demoniaca.

A lei il demonio non ha mai fatto del male?
AMORTH: Quando il cardinale Poletti mi chiese di fare l’esorcista io mi raccomandai alla Madonna: "Avvolgimi nel tuo manto e io sarò sicurissimo". Di minacce il demonio me ne ha fatte tante, ma non mi ha mai fatto nessun danno.

Lei non ha mai paura del demonio?
AMORTH: Io paura di quella bestia? È lui che deve avere paura di me: io opero in nome del Signore del mondo. E lui è solo la scimmia di Dio.

Padre Amorth, il satanismo si diffonde sempre di più. Il nuovo Rituale rende difficile fare esorcismi. Agli esorcisti si impedisce di partecipare a una udienza con il Papa a piazza San Pietro. Mi dica sinceramente: cosa sta accadendo?
AMORTH: Il fumo di Satana entra dappertutto. Dappertutto! Forse siamo stati esclusi dall’udienza del Papa perché avevano paura che tanti esorcisti riuscissero a cacciare via le legioni di demoni che si sono insediate in Vaticano.

Sta scherzando, vero?
AMORTH: Può sembrare una battuta, ma io credo che non lo sia. Non ho nessun dubbio che il demonio tenti soprattutto i vertici della Chiesa, come tenta tutti i  vertici, quelli politici e quelli industriali.

Sta dicendo che anche qui, come in ogni guerra, Satana vuole conquistare i generali avversari?
AMORTH: È una strategia vincente. Si tenta sempre di attuarla. Soprattutto quando le difese dell’avversario sono deboli. E anche Satana ci prova. Ma grazie al  cielo c’è lo Spirito Santo che regge la Chiesa: "Le porte dell’inferno non prevarranno". Nonostante le defezioni. E nonostante i tradimenti. Che non devono  meravigliare. Il primo traditore fu uno degli apostoli più vicini a Gesù: Giuda Iscariota. Però nonostante questo la Chiesa continua nel suo cammino. È tenuta in piedi dallo Spirito Santo e quindi tutte le lotte di Satana possono avere solo dei risultati parziali. Certo, il demonio può vincere delle battaglie. Anche importanti. Ma mai la guerra.
(Dalla rivista cattolica "30 giorni" del giugno 2001)

33 commenti:

Anonimo ha detto...


Alcune domande a don Gabriele Amorth

1. Se viene fatto un maleficio ad uno che è in grazia di Dio o ad uno che non è in grazia di Dio, c’è differenza?
R. Chi è in grazia di Dio è protetto, è corazzato. Si pensi, ad esempio, a quanto afferma S. Giovanni (cfr 1Gv 5,18): Chi è generato da Dio non pecca e Dio lo custodisce al punto che il demonio non lo tocca. Potranno esserci eccezioni permesse da Dio, per una maggiore santificazione della persona, come è accaduto a vari santi che sono stati tormentati e percossi dal demonio. Ma in generale, chi vive in grazia di Dio è protetto, non deve temere. Dobbiamo temere solo chi può uccidere l’anima, come ci ammonisce il Vangelo.

2. Si dice che solo il sacerdote nominato dal Vescovo ha l’autorità dalla Chiesa di esorcizzare e solo a lui spetta il nome di esorcista. Gli altri sacerdoti possono esorcizzare privatamente?
R. Solo il sacerdote esorcista (mai un laico) può amministrare l’apposito sacramentale, che coinvolge l’autorità della Chiesa ed è preghiera pubblica. Gli altri sacerdoti, e pure i fedeli, possono recitare preghiere di liberazione, conforme al mandato di Cristo: Coloro che crederanno in Me, nel mio nome cacceranno demoni (cfr. Mc 16,17). Si tratta di preghiere private, anch’esse efficacissime se pronunciate con fede. Non richiedono nessuna autorizzazione e possono essere scelte o improvvisate liberamente, perché non sono vincolate a formule particolari.

3. Le preghiere di liberazione possono essere sempre fatte, o vanno escluse nei casi in cui una persona si affida ad un esorcista? Possono essere recitate da singoli, o solo da gruppi preparati a questo?
R. Le preghiere di liberazione si possono sempre fare. Anche se una persona viene regolarmente esorcizzata da un sacerdote è di grande utilità che riceva pure preghiere di liberazione. Soprattutto è utile che sia aiutata a percorrere un cammino di preghiera e di istruzione cristiana. Certamente è più efficace la preghiera di un gruppo preparato, che sappia compiere queste preghiere con fede e osservando le prescrizioni date dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ma anche i singoli possono fare preghiere di liberazione.

4. Si sente parlare spesso di certi laici che hanno il carisma della liberazione e che esorcizzano senza nessuna autorizzazione. Come ci si deve comportare?
R. Se una persona ha dallo Spirito il carisma della liberazione, ha più forza di un esorcista; benché, sia chiaro, non faccia esorcismi ma preghiere di liberazione. La Lumen Gentium, al n.12, precisa che spetta all’autorità ecclesiastica la verifica dei carismi e regolarne l’uso. Certo un primo discernimento deve essere fatto dal nostro buon senso, e un secondo discernimento dai sacerdoti, come suggerisce il S.Padre nell’Esortazione Pastores dabo vobis. Siamo pieni di sedicenti carismatici, per cui l’equilibrio, la prudenza, il buon senso ci debbono offrire i primi suggerimenti su come comportarci.

5. Tanti gruppi sono costretti a riunirsi in case private. Le persone che vi abitano possono subire conseguenze dalle preghiere di liberazione o dagli esorcismi fatti in casa loro?
R. No. Non esistono contagi, né sulle persone né sui luoghi. Ed è grande carità prestare i propri locali per le preghiere di ogni tipo, anche per quelle di guarigione o per esorcismi, quando per questi non si trovano al momento locali più opportuni: normalmente essi vengono amministrati in Chiese, in sagrestie o in locali adiacenti a Chiese.
Don Gabriele

Pietro C. ha detto...

Grazie per la vostra attenzione: http://traditioliturgica.blogspot.it/2016/09/che-abissale-differenza.html

Anonimo ha detto...

Superstizione al massimo livello

Rollone ha detto...

La lettera dei 45 che è stata consegnata al cardinale Sodano che fine ha fatto?? Quanti mesi ci mette Sodano a leggere quella lettera??? Cosa hanno intenzione di fare i cardinali? Niente? Silenzio? A questo punto mi chiedo: che cosa servono i cardinali alla Chiesa di Cristo? O servono solo alla nuova chiesa di Bergoglio?

Silvano M. ha detto...

L'intervista conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il male arriva dal CVII, che ha concesso degli spifferi che satana ha fatto diventare voragini

marius ha detto...

"Lo stesso Gesù ci aveva insegnato una preghiera di liberazione, nel Padre nostro: "Liberaci dal Maligno. Liberaci dalla persona di Satana". In italiano è stata tradotta in modo erroneo, e adesso si prega dicendo: "Liberaci dal male". Si parla di un male generico, di cui in fondo non si sa l’origine: invece il male contro cui nostro Signore Gesù Cristo ci aveva insegnato a combattere è una persona concreta: è Satana."

Ma anche in latino si dice : "sed libera nos a malo"
Come si spiega?

mic ha detto...

aAnonimo 15:30
Saccente quanto lapidaria ignoranza.
Ma quel che è peggio, mancanza di fede.

Marco Toti ha detto...

Qualcuno conosce esorcisti "tradizionalisti"?

Aloisius ha detto...

Grazie Maria!
Ci tenevo a questa intervista a Padre Amorth e pubblicata per intero sul blog è un giusto tributo facilitando chi non va a vedera i link.

Sono molto affezionato a Padre Amorth perché è stato sempre molto bistrattato e dileggiato, pur essendo un uomo di fede e conoscenze religiose molto, molto approfondite. E perché, legato alla tradizione e alla sana dottrina, ha combattuto come un eroe su un fronte tanto decisivo quanto abbandonato.

Trovo sconvolgente la diffusione dello scetticismo nei confronti dell'esistenza di Satana e dei malefici di chi lo adora, sia tra fedeli sia, peggio ancora, tra i vescovi, che hanno potere assoluto nel settore.

Dice bene Padre Amorth:
è la più grande astuzia e vittoria del diavolo quella di non far credere alla sua esistenza: una magistrale furbata che fa abboccare moltissimi fessi, vescovi compresi, che non ci credono e che si sentono pure dei gran fichi per la loro incredulità!

Molti, per mancanza di fede e/o ignoranza, la pensano come Anonimo h.15,13, mentre
il Nuovo Testamento è disseminato di riferimenti di Gesù a Satana, ai demoni, agli indemoniati, agli esorcismi di Gesù e al potere analogo da Lui dato espressamente agli apostoli.
Fatti storici di Gesù in persona, in numero superiore a tutto l'Antico Testamento.
Ci sara'un motivo se nostro Signore ha voluto che fossero riportati tutti questi episodi? Se ci ha ammonito sulla forza del Nemico, Principe del mondo, guardiano bene armato?

Eppure, eppure, quei 150 esorcisti provenienti da tutto il mondo non sono stati ricevuti dal Papa nemmeno in piazza.
Questo la dice lunga sull'insediamento dei diavoli in Vaticano visti da Leone XIII e sulle profezie a noi note. I fatti a sostegno si sprecano e non mi dilungo perché
li conoscete meglio di me.

Non resta che pregare intensamente, recitando le preghiere private di liberazione per familiari, conoscenti, albero genealogico, invocando i santi l'Arcangelo Michelw, che guida le milizie celesti. Sempre.

Anonimo ha detto...

La intervista a Padre Amorth , che gia' conoscevo , mi richiama alla mente Mons. Schneider il quale , in un suo libro praticamente lamenta le stesse osservazioni, ovvero commissioni che non accettano interferenze , non suggerimenti , tantomeno correzioni ; tempi che dovrebbero essere celeri e che invece si dilatano oltre misura , altri anni persi prima che i testi siano tradotti nelle varie lingue . In alcuni casi non si traducono nemmeno . In alcuni casi le traduzioni sono sbagliate , grossolane , ne parlo' anche Mons.Arinze in un video che , se non ricordo male , riguardava la Liturgia in lingua inglese o americana .

Michele Durighello ha detto...

Un vero esorcista è naturalmente e intrinsecamente tradizionalista e non gli serve gridarlo ai 4 venti, visto che sfida quotidianamente la serpe che s'oppose all'Onnipotente..ma permettetemi di dire che il termine "tradizionalista" pur se ha una precisa genesi mi piace pochissimo..

Anonimo ha detto...


@ Legioni di Satana in Vaticano, diceva P. Amorth - La traduzione italiana del Pater Noster


--Poco piu' di 20 anni fa sentii dire da un mio conoscente che, secondo persona laica non credente ma degna di fede frequentante per motivi professionali i Sacri Palazzi, nei medesimi Palazzi "accadevano cose strane, si praticava il satanismo". Presentandola come una battuta, P. Amorth diceva in sostanza la stessa cosa, nell'intervista. Che dicesse il vero lo fa pensare anche l'episodio incredibile (e terrificante, come segno) del rifiuto dell'udienza ai 150 esorcisti.

--Finalmente sentir dire senza mezzi termini da un sacerdote che le religioni orientali, con la loro intrinseca vocazione esoterica, sono porte aperte sull'Inferno. E il bel ritrattino gentile e zuccheroso che ne fa la Nostra Aetate, allora?

--"ma liberaci dal male". Il testo e' in Mt 6, 13. Nel greco e' un aggettivo sostantivato: "alla' rysai hemas apo' tou' ponerou'" (scusate la pessima trascrizione). "sed libera nos a malo". Lo Zorell S.I., nel suo famoso Lexikon Graecum Novi Testamenti, riporta questa interpretazione di poneros come aggettivo sostantivato usato proprio in Mt 6, 13, testo del Pater Noster: "sensu ampliore ita ut etiam mala physica vocabulo comprehendatur" (in senso piu' ampio si intende che comprenda anche i mali in senso fisico). In senso ristretto o proprio, il "malum" o "poneros", come sostantivo, indica: homo malus, malignus; spiritus malignus, diabolus; malum, malitia, pravitas. Possiamo forse intendere, allora, che il Signore ci abbia insegnato a chiedere la liberazione da ogni male, morale e fisico, e simultaneamente dal Maligno. In questo modo si correggerebbe l'interpretazione di P. Amorth, senza tuttavia negarla.
(Il senso originario del vocabolo greco viene da un verbo poneo, che contiene l'idea dello affaticarsi, preoccuparsi, del soffrire e provar dolore; l'idea del "labor" e della "cura". Sempre Zorell). PP

Anonimo ha detto...

C'è un altro grande esperto di satana e demonologia:don Marcello Stanzione di Salerno, fondatore della Milizia di San Michele Arcangelo.
Consiglio a tutti vivamente di visitare il sito della Milizia di San Michele Arcangelo,troverete retta dottrina e tante preghiere di liberazione.

irina ha detto...

Certamente la follia in giro non ha altra origine. E' una guerra, persone e persone non capiscono più niente. Sbaglio quando con calma cerco di spiegare situazioni, fino a ieri da tutti comprese col semplice buon senso. Le persone si urtano, si rivoltano. L'unica è tacere e pregare. Di questo spesso mi dimentico e mi rivolgo alla altrui ragione. Ma se questa non è accompagnata dalle fede sragiona. E so che basta un Ave Maria, per ritrovare la pace, la luce e la follia fugge. Purtroppo spesso me ne dimentico e tutto peggiora. Ancora faccio affidamento sulle mie forze.

marius ha detto...

@ PP
Grazie

mic ha detto...

Iriba,
Capisco cosa vuoi dire. Le mie Ave Maria stanno diventando sempre più frequenti...

rafminimi ha detto...

In questo articolo (che mi sono permesso di diffondere) sono ben esposti i punti che avvicinavano il defunto Padre Amorth (R.I.P.) alla Tradizione. A breve, sulle ML Tradizionecattolica@yahoo e Micheleghisleri@yahoo, manderò un mio elaborato, in cui esamino anche i punti che, invece, lo distinguevano da essa.

A.D. ha detto...

L'ultima intervista di Don Gabriele Amorth su Fatima

https://gloria.tv/video/8rWTPkjKf9SDDeQaNuQ3rfrzw

Michele Durighello ha detto...

@ rafminimi, ogni riferimento meno criptico per trovare (quando sarà pronto) l'elaborato (che ci terrei davvero a poter leggere, magari partendo da questo blog) è indubbiamente gradito. Grazie fin d'ora.
Ad ogni modo ritengo che ad esempio un benedettino come padre Folsom a Norcia conosca indubbiamente dei validi esorcisti (e non ho nominato nè Folsom nè i benedettini a caso).
Sto leggendo in questi giorni UOMOVIVO di Chesterton edito da Morganti, il quale nella prefazione che fa allo scrittore inglese dice "Smith spezza le convenzioni ma conserva i comandamenti". Quindi Smith (che rappresenta Chesterton) è fedele alla Tradizione, di cui apprezzo la concisa ed efficace definizione data da Morganti.

Anonimo ha detto...

Volevo ricordare che Padre Amorth sarà ricordato anche da Radio Maria alle 22.45 di oggi, lunedì 19 settembre e che fin dal 1990 egli ha tenuto una trasmissione mensile a radio Maria, alcune riascoltabili nell'archivio audio sul sito della radio, intitolata: racconti di un esorcista.
Su radio Maria prosegue con
Il secondo sabato di ogni mese h.21.00 va in onda "Padre liberaci dal maligno" a cura di P.Francesco Bamonte esorcista nella diocesi di Roma e presidente dell’associazione degli esorcisti italiani. Dal 2005 è uno dei docenti del corso “Esorcismo e preghiera di liberazione”, promosso all’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” in Roma. Su richiesta di Vescovi di varie diocesi italiane ed estere, da alcuni anni offre relazioni di carattere formativo per i seminaristi e i sacerdoti riguardo il ministero dell’esorcismo, la specifica pastorale degli esorcismi e i problemi pastorali derivanti dalla diffusione nella società delle varie forme di occultismo.

mic ha detto...

Ricordo il convegno dei giovani al priorato di Albano su "La presenza di Satana nel mondo", durante il quale ha parlato anche un esorcista, del quale non ricordo il nome. Mi pare che fosse toscano.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/03/dal-mondo-della-tradizione-iv-convegno.html

Anonimo ha detto...

Il vescovo fi Aleppo non crede che il bombardamento USA in Siria sia stato un errore.
http://www.fides.org/it/news/60778-ASIA_SIRIA_Vescovo_di_Aleppo_Qui_nessuno_crede_che_la_strage_Usa_di_soldati_siriani_sia_stata_un_errore#.V9_xH72pVAj

Catholicus ha detto...

Irina "E' una guerra, persone e persone non capiscono più niente. Sbaglio quando con calma cerco di spiegare situazioni, fino a ieri da tutti comprese col semplice buon senso. Le persone si urtano, si rivoltano" : cara Irina, la invito a leggersi la trama del bel film di fantascienza anni '50 "L'invasione degli ultracorpi"; vedrà che quel cambiamento repentino che lei ha notato nei suoi conoscenti è analogo a quello descritto in quel film. Lì gli "ultracorpi" (alieni, che probabilmente volevano indicare i comunisti russi) invadevano le menti della gente, durante il sonno; al risveglio essi diventavano diversi, strani, apparentemente sereni ma aggressivi, decisi a far invadere le menti di chi ancora non era posseduto dagli alieni. Mi scuso se mi ripeto, ma il fenomeno è identico: amici che anni fa riuscivano a discernere la verità dalle menzogne, la sincerità dagli inganni, oggi non sanno più farlo, sono come ipnotizzati: guai a chi parla male di Bergoglio e della sua strana Chiesa 2.0, così come degli immigrati, di Lutero, delle altre religioni, diventano subito aggressivi, cercando di condizionare il nostro pensiero e le nostre menti. Incredibile, ma è così.

Il diavolo esiste e vuole il nostro male ... ha detto...

Storia di un martirio : 8 ore al giorno ogni giorno contro il maligno , per strappargli le anime

http://www.lastampa.it/2016/09/17/vaticaninsider/ita/commenti/lumorismo-dellesorcista-pi-famoso-
Ngo0wuq9nv99283IfXqfhO/pagina.html


http://www.aldomariavalli.it/2016/09/18/come-evitare-che-il-diavolo-ci-metta-in-saccoccia-un-ricordo-del-padre-amorth/

Anonimo ha detto...

Fratelli, a Torre Le Nocelle , Avellino, c'e` don Michele Bianco, esorcista e filosofo.
Nella sua parrocchia di San Ciriaco, antico esorcista, arrivano pellegrini da tutta l'Italia.

Araldo dell'Immacolata . ha detto...

Cosa significa "consacrarsi a Maria" - Tratto dalla rivista "Madre di Dio"

"Consacrarsi alla Madonna" vuol dire accoglierla come vera madre, sull’esempio di Giovanni, perché lei per prima prende sul serio la sua maternità su di noi.
La consacrazione a Maria vanta una storia molto antica, anche se si è andata sempre più sviluppando negli ultimi tempi.
Il primo ad usare l’espressione "consacrazione a Maria" è stato San Giovanni Damasceno, già nella prima metà del sec. VIII. E in tutto il Medioevo era una gara di Città e Comuni che "si offrivano" alla Vergine, spesso presentandole le chiavi della Città in suggestive cerimonie. Ma è nel sec. XVII che iniziarono le grandi consacrazioni nazionali: la Francia nel 1638, il Portogallo nel 1644, l’Austria nel 1647, la Polonia nel 1656… [L’Italia arriva tardi, nel 1959, anche perché non aveva ancora raggiunto l’unità al tempo delle consacrazioni nazionali].
Ma è specialmente dopo le Apparizioni di Fatima che le consacrazioni si moltiplicano sempre più: ricordiamo la consacrazione del mondo, pronunciata da Pio XII nel 1942, seguita nel 1952 da quella dei Popoli russi, sempre ad opera dello stesso Pontefice.
Ne seguirono tante altre, specie al tempo delle Peregrinatio Mariae, che terminavano quasi sempre con la consacrazione alla Madonna.
Giovanni Paolo II, il 25 Marzo 1984, rinnova la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, in unione con tutti i Vescovi dell’orbe che il giorno precedente, nelle loro Diocesi, avevano pronunciato le stesse parole di consacrazione: la formula scelta iniziava con l’espressione della più antica preghiera mariana: "Sotto la tua protezione ci rifuggiamo…", che è una forma collettiva di affidamento alla Vergine da parte del popolo dei credenti.
Il senso forte della consacrazione
La consacrazione è un Atto complesso, che si diversifica nei vari casi: altro è quando un fedele si consacra personalmente, assumendo impegni precisi, altro è quando si consacra un popolo, un’intera Nazione o addirittura l’Umanità.
La consacrazione individuale è teologicamente ben spiegata da San Luigi Maria Grignion de Montfort, del quale il Papa, con quel suo motto del "Totus tuus" [desunto dallo stesso Montfort, che a sua volta lo aveva preso da San Bonaventura], è il primo ‘modello’.
Il Santo di Montfort sottolinea così due ragioni che ci spingono a farla:
1] Il primo motivo ci è offerto dall’esempio del Padre, che ci ha dato Gesù per mezzo di Maria, affidandolo a lei. Ne consegue che la consacrazione è riconoscere che la divina maternità della Vergine, sull’esempio della scelta del Padre, è la prima ragione di consacrazione.
2] Il secondo motivo è quello dell’esempio dello stesso di Gesù, Sapienza incarnata. Egli si è affidato a Maria non solo per avere da lei la vita del corpo, ma per essere da lei "educato", crescendo "in età, sapienza e grazia".
"Consacrarsi alla Madonna" vuol dire, in sostanza, accoglierla come vera madre nella nostra vita, sull’esempio di Giovanni, perché lei per prima prende sul serio la sua maternità su di noi: ci tratta da figli, ci ama da figli, ci provvede tutto come a figli.
D’altra parte, accogliere Maria come madre significa accogliere la Chiesa come madre [perché Maria è Madre della Chiesa]; e vuol dire accogliere anche i nostri fratelli in umanità [perché tutti ugualmente figli della comune Madre dell’Umanità].
Il senso forte della consacrazione a Maria sta proprio nel fatto che con la Madonna noi vogliamo stabilire un vero rapporto di figli con la madre: perché una madre è parte di noi, della nostra vita, e non la si cerca solo quando se ne sente il bisogno perché c’è da chiederle qualcosa…
Siccome, poi, la consacrazione è di suo un atto che non è fine a se stesso, ma un impegno che va vissuto giorno per giorno, impariamo – dietro i consigli del Montfort – a fare anche solo il primo passo che essa comporta: fare tutto con Maria. La nostra vita spirituale ne guadagnerà di sicuro.

Gabriele Amorth

Michele Durighello ha detto...

Non so se toscano = necessariamente fiorentino, ad ogni modo per la diocesi di firenze ho trovato http://www.diocesifirenze.it/pls/diocesifirenze/v3_s2ew_consultazione.mostra_paginat0?id_pagina=24208&limite_id_sezione=0&limite_id_sito=0 e a conferma di quanto detto da Mic ho trovato
http://www.sanpiox.it/media-audio/1578-la-presenza-di-satana-nel-mondo-audio-2 da cui sono giunto a
http://oratoriosanfilippoprato.altervista.org/esorcismi.html se può essere utile..

Michele Durighello ha detto...

Un articolo più completo legato al mio precedente post è http://www.lionsmontecatini.it/2013/12/22-novembre-hotel-tettuccio-una-serata.html, saluti a tutti..

Rr ha detto...

Catholicus,
i marxisti-leninisti operavano ed operano esattamente come quegli "alieni": tra rivoluzioni violente, stalinismo feroce, gulags, eliminazione delle classi intellettualmente più vivaci, ed infiltrazione e sovvertimento di TUTTE le istituzioni culturali e statali dell'Occidente, come diceva Gramsci, riuscivano e riescono ancora a cambiare la mente e l' animo delle loro vittime. I modernisti ed i neomodernisti si comportano nello stesso modo, La tattica e la strategia usata nei confronti di molti cattolci , se già non " brainwashed" dai cattocomunisti d' antan, è lo stesso, perché la matrice, l'origine, la fonte è la stessa: Satana.
Davanti a queste persone vittime, ma anche complici, facciamoci il segno della Croce e preghiamo.

irina ha detto...

@Catholicus,
non ho visto quel film e non conosco la trama, ma sono certa che qualcosa accade e può accadere nel sonno o in stati di dormiveglia, intendo quelli che vengono definiti i viaggi in astrale di cui in oriente sono maestri ed ora anche da noi. Tutte queste tecniche sono demoniache, anche se sono poi coperte da azioni altruistiche, pietose e misericordiose ed anche da preghiere.In questo ambito ci confrontiamo proprio con l'anticristo. Come ho più volte citato, in Padre Pio vediamo un ammontare incredibile di doni, di Grazie che il Signore ha riversato su lui e su molti suoi discepoli, tutti fedeli semplici che non possedevano nessuna "tecnica" ma la Fede che si manifestava nelle loro opere semplici,oneste ed anche di grande coraggio.Di più non ho capito e non so. E' bene terminare la giornata pregando e facendo letture spirituali, il rosario sempre a portata di mano e la certezza che l'angelo custode ci veglia, insieme a Maria Santissima e alla Santa Trinità. Sono Loro il nostro scudo, la nostra salvezza dell'anima e del corpo.

buoni incubi ha detto...

Ho visto su Rai1 al telegiornale , la cerimonia funebre presieduta da Mons.Paglia nella Chiesa di S.Saturnino .
Perche' Mons.Paglia . Ancora S.Egidio ...?
http://www.riscossacristiana.it/ciampi-cordoglio-umano-non-politico-di-piero-vassallo/
Sara' tutto vero ?

Facciamoci aiutare nell'agone . ha detto...

"Era la mattina del 20 settembre, dopo la celebrazione della Santa Messa...mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati e grondavano sangue . " Padre Pio

Il 20 Settembre sono rese visibili le stimmate di Padre Pio e coincidenza ( ma chi coincide le coincidenze ?), il 20 Settembre inizia la Novena a S.Michele Arcangelo ( che si festeggia il 29 p.v. ) e il triduo a Padre Pio ( che si festeggia il 23 p.v.)

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSckBtZtBIsIRg3i7fjC1a4FUjNtkuZf5-BBKdloy1Lcd_qlJg/viewform?c=0&w=1

Anonimo ha detto...

Ehh, passera' anche questo diritto , basta aspettare....
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-ei-fu-ma-ora-eun-diamantecaso-in-senato-17446.htm