Nell'articolo che riprendo di seguito Costanza Mirano [qui] non dice nulla di quanto già non fossimo consapevoli. Ma la sua testimonianza diretta ci dà un quadro netto e inequivocabile di qual è l'humus ideologico nel quale si sta manipolando il futuro del nostro Paese e non solo. Il problema è che, come cittadini, in teoria dovremmo avere il diritto di scegliere le possibili alternative; ma, in pratica, i soggetti politici che dovrebbero rappresentarci, quando non latitano sono in esigua minoranza. Ciò vale sia nella realtà civile, così come in quella ecclesiale...
Sono stata a un istruttivo corso di aggiornamento dell’Ordine dei giornalisti – sono obbligatori, che non si pensi che io sia così coscienziosa – tenuto da Monica Cirinnà, chiamata a parlare della sua legge. È stato istruttivo non perché ci fosse qualcosa che non sapessi già (ho letto del tema fino alla nausea), ma perché ho avuto conferma del fatto che il vero obiettivo della legge sulle unioni civili era e rimane un cambiamento di mentalità, di costume. Un cambiamento che procederà, o meglio, vorrebbe procedere anche più speditamente, e lo farà se vincerà il sì al referendum, cosa che secondo la senatrice trasformerebbe il congresso del PD direttamente in Parlamento, come ha detto in un’intervista a Gazebo (“il prossimo Parlamento, il prossimo congresso del Pd avrà il matrimonio egualitario in tutte le mozioni, dopo la riforma faremo la legge” ). Ovviamente è stata riproposta tutta la retorica delle povere persone con tendenza omosessuale impedite di vivere liberamente la loro vita, i loro sentimenti, l’amore, la felicità e via col linguaggio petaloso: “qual è stata la cosa più difficile, senatrice?” “coniugare sentimenti e diritti, cuore e codice”.
Si è omesso di dire che i diritti già c’erano praticamente tutti: è rivenuta fuori la storia dell’andare a trovare il compagno malato in ospedale (già prima il convivente lo faceva tranquillamente), le visite in carcere (idem), già prima si estendeva la protezione al convivente anche in caso di collaboratore di giustizia e via dicendo, comunque piccole questioni che sinceramente credo interessino un numero molto esiguo di persone. Si è omesso di dire che le persone erano già libere di vivere la loro vita e i loro sentimenti, per quello che riguarda la sfera privata, compresa quella patrimoniale. Quello che la legge serviva a cambiare era “il mood del paese”: l’espressione anglofila non è mia ma della senatrice e dell’addetto stampa del PD al Senato, Maurizio Belfiore, che ha parlato di un grosso sforzo di comunicazione. Ora, io non metto in dubbio il grande lavoro svolto a gestire interviste e dichiarazioni, ma se c’è qualcosa a cui lo sforzo non era necessario, era suscitare l’attenzione dei media, visto che tra palco di Sanremo e Hollywood, passando per Miss Italia, i nemici della famiglia hanno a disposizione tutte le vetrine più popolari e di massa del mondo, tutta la cosiddetta cultura popolare, tutto il sentire comune. Infatti, come ha ammesso il collega, non capita mai che una legge susciti l’interesse di tre o quattro testate straniere a settimana, e se questa lo ha fatto non è certo per gli uffici stampa, ma perché c’è una enorme rete che lavora per imporre il pensiero unico.
Le discriminate sono le famiglie unite in matrimonio, come ho cercato di spiegare alla senatrice nei pochi secondi che ho avuto a disposizione per fare una domanda. I diritti c’erano già tutti, le ho detto (“dunque è stata una legge inutile?”, mi ha chiesto. Inutile no, servirà a fare cultura, come la 194, purtroppo). E ho cercato di accennare alla mia esperienza sugli assegni familiari. Qui la posso raccontare con più spazio. Dunque, io e il mio allora fidanzato volevano sposarci, ma lui era già dipendente in rai, mentre io, pur avendo vinto un concorso pubblico e fatto un master post laurea alla scuola aziendale, ero agli inizi, precaria. Il sindacato giornalisti informalmente consigliava ai precari (diversi eravamo in quella situazione) di non sposare interni Rai perché forse avrei potuto avere problemi nel firmare il documento in cui a ogni contratto dichiaravamo di non avere congiunti in azienda (la rai voleva giustamente evitare che gli interni si portassero dentro i parenti, ma io e Guido ci eravamo conosciuti lì) . Io però non volevo convivere, ma sposarmi. Quindi andai dal vescovo a chiedere la dispensa dagli effetti civili, spiegandogliene il motivo. Lui ce la concesse, a patto che poi avremmo regolarizzato la cosa, appena il problema del precariato si fosse risolto. Così abbiamo fatto, appena possibile, per rispettare la parola data. Negli anni in cui per lo stato eravamo solo conviventi – contro la nostra volontà, solo per mantenere le possibilità di un’assunzione – sono nati i nostri quattro figli, riconosciuti da entrambi e a carico fiscale al 50%, secondo la legge (lo specifico perché ogni tanto qualcuno prova a dubitare della nostra correttezza), e una volta facendo la dichiarazione dei redditi mi è stato detto che avrei potuto chiedere gli assegni familiari. Così prevede la legge. I conviventi infatti non sommano i redditi, pur condividendo al 50% tutto, figli, casa e mutuo. Abbiamo dunque fatto richiesta e ricevuto l’aiuto previsto dalla legge. Quando sono stata assunta ho voluto onorare la promessa fatta al vescovo e ci siamo sposati anche in comune (senza festa, né invitati o foto o vestiti né altro, per noi non significava molto) anche se sapevamo che da quel giorno in poi avremmo perso gli assegni, perché pur non essendo cambiata in nulla la nostra situazione, i nostri redditi si sarebbero sommati.
Quindi già oggi, ho detto alla senatrice, i conviventi sono più delle famiglie aiutati e sostenuti. “E’ stata una sua scelta”, ha detto la senatrice. Sì, è stata una nostra scelta ma che sia chiaro che la legge oggi è nemica della famiglia, la quale non ha i privilegi che il pensiero unico denuncia, anzi, e quando ci sarà il matrimonio egualitario noi davanti allo Stato ci separeremo, perché a quel punto la legge non significherà più nulla, la parola famiglia avrà perso ogni senso.
Comunque, la mia domanda è stata: c’è qualcosa che davvero mi chiedo da mesi. Come è possibile che una persona come lei, che da consigliere comunale ha vietato che i cuccioli venissero tolti alla madre prima dei 60 giorni di vita, ritenga ammissibile che un bambino venga tolto alla mamma nel momento del parto? Risposta. Non posso giurare perché non si fa, ma lo assicuro, ha detto proprio così: “Il cane e il gatto diventano adulti in tre o quattro mesi, i nostri figli sono bamboccioni fino a trenta anni, quindi non si possono fare paragoni”. Lo assicuro. Ha detto così. “Ma quindi per emanciparli li strappiamo all’utero della mamma dopo un minuto di vita?” “Non mi interrompa, io non ho interrotto lei”. Ecco.
Poi la senatrice ha proseguito dicendo che nel nostro paese la gestazione per altri è vietata (dice che dire utero in affitto è offensivo, io credo che sia offensivo farlo, non dirlo), ma in altri è permessa dalla legge, e che lei personalmente è favorevole se fatta con spirito sociale e caritatevole. A parte tutte le riserve che ho sul fatto che una donna possa davvero farlo con questo spirito, a parte che vengono chiamate “spese mediche” delle somme che vanno alla donna, a parte questo, trovo il tema soldi del tutto irrilevante dal punto di vista del bambino, che è l’unica cosa che deve contare: al bambino cambia poco se la sua mamma lo ha venduto o regalato. A lui cambia se la mamma non c’è stata. Alla mia obiezione “ma il bambino ha bisogno della mamma” la senatrice ha risposto che quel bambino non ci sarebbe senza la “gestazione per altri”. Anche i bambini degli stupro non ci sarebbero senza lo stupro, ma questo non può impedirci di condannarlo, e la ricompensa di essere nato non basterà a sanare la ferità di avere un padre violento e assente. Meglio che nasca, quel bambino, ma meglio ancora sarebbe che non ci fossero stupri!
È vero, e della giusta sottolineatura devo dare atto alla Cirinnà, che della fecondazione assistita fanno uso non solo le coppie omosessuali, ma per la stragrande maggioranza quelle composte di uomo e donna. La gravità rimane la stessa, anche se nel caso delle coppie dello stesso sesso al bambino, oltre a mancare i genitori naturali (e da piccolo soprattutto la mamma), in più mancheranno anche un maschio e una femmina che possano farne le veci.
Ci sarebbero molti altri appunti da fare alla lunga esposizione della senatrice e del signore che le faceva le domande, che stava chiaramente dalla sua parte senza riserve, tipo la solita retorica sulle adozioni (contrariamente a quanto detto in sala in Italia ci sono più famiglie che chiedono un bambino, che non bambini adottabili), le risatine su Padre Livio e radio Maria che aveva detto che la senatrice dovrà affrontare il giudizio divino (“aspetta che mo me lo segno”), le donne che secondo la Cirinnà muoiono più di violenza che di cancro (strano perché secondo il sito dell’airc la prima causa sono le malattie cardiovascolari, il cancro la seconda, ne muoiono 77mila donne all’anno: vorrebbe dire che oltre 210 donne al giorno muoiono per mano di un uomo; strano, l’Istat si deve aggiornare perché afferma che l’anno scorso le vittime – sempre un numero mostruoso – sono state 128 in tutto il 2015, non 77mila), e quindi la necessità di educazione di genere a scuola (e certo, urgentissima, peccato che il libro delle mie figlie rispetta gli standard di pari opportunità ma è pieno di errori, tipo chiamare il congiuntivo passato “congiuntivo passato prossimo”), la solita citazione del Papa, “chi sono io per giudicare” (peccato che il Papa ha detto che sull’omosessualità rimane ciò che ha detto il catechismo, “un’inclinazione oggettivamente disordinata”, e sull’educazione di genere “uno sbaglio della mente umana”). Ci sarebbe da scrivere per ore, ma quello con cui voglio chiudere è l’ombra pesante che ho visto proiettarsi sul futuro. Il Pd vuole rimettere mano alla legge 40 (“ve la do come notizia”), come se non bastasse lo scempio che ne hanno fatto già finora le sentenze, e la senatrice ritiene che uno dei rimedi contro il calo demografico è l’egg freezing, il congelamento degli ovuli, “perché così oggi una ragazza può laurearsi, magari fare il master, andare all’estero, trovare la persona giusta”, (le do io una notizia, adesso: ci si può anche laureare e fare il master – per quanto conti – e quattro o più figli senza congelare niente): e questo, secondo la senatrice, dovrebbe essere pagato da noi contribuenti, a spese del servizio sanitario (faccio presente che nei centri privati un ciclo di crioconservazione degli ovuli sta sui trentamila euro). Perché, ci ha spiegato di averlo letto in una rivista scientifica, le ovaie di una ventenne hanno una riserva di ovuli simile a un parco macchine fornitissimo, le prime a partire sono le Ferrari. Mano a mano il parco si svuota (“alla mia età, ha detto, rimangono i furgoncini”). Senza leggerlo su una rivista scientifica lo sapevo anche io che i figli fatti da giovane hanno più possibilità di essere sani, è che la natura ha una sua forza e una sua logica (come sa anche lei che non vuole separare i cuccioli dalla mamma), e l’orologio biologico non è un’invenzione, come titola l’Internazionale, ma una realtà. Quindi se ho capito bene, le ventenni dovrebbero sottoporsi a iperstimolazione ormonale e anestesia totale per più volte (di solito non basta un solo ciclo) per congelare il proprio patrimonio in modo che sia il migliore possibile (sento puzza di eugenetica)? E tutto questo per una cosa da niente come una laurea o un dottorato?
Niente, non ho più parole. Ne ho scritto tante volte, ne parlo nei miei libri, ne scrivo negli articoli. Non so più che dire. Dico solo che sono uscita da quell’incontro con una profonda inquietudine per l’umanità e il paese che ci stanno preparando. Con la tristezza per tutte le donne che hanno inseguito se stesse e sono desolate (l’orologio biologico esiste, eccome). Pensando al mito che inseguono mi sono venute in mente le parole di Thomas Merton: per colmarmi, m’ero svuotato, per afferrare tante cose le avevo perdute tutte, nel divorare i piaceri e le gioie avevo trovato la paura.
18 commenti:
Mi scuso per l`OT, anche se in fondo non lo è totalmente, i responsabili di The Remnant et Catholic Family News hanno redatto e pubblicato un atto di accusa contro Jorge Bergoglio, leggibile in francese e inglese :
"We Accuse Pope Francis"
http://remnantnewspaper.com/web/index.php?option=com_k2&view=item&id=2768:remnant-cfn-we-accuse-pope-francis-in-french
http://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/2766-with-burning-concern-we-accuse-pope-francis
Il punto è cambiare la mentalità.
Appunto. Allora a noi: tutti alla tastiera, su face, sul cellulare, al bar, al mercato...senza indietreggiare!Diciamo la Verità. Con le nostre parole. Ognuno le sue. Per tutti un solo dovere, un solo compito: mentalità nella Verità.
Che ne dite di questa dicitura?
Può diventare il nostro motto?
Irina
Bella dicitura, bisogna veramente come, possiamo, riformare una società ormai distrutta. Il fatto è che i cattolici sono riusciti nei secoli a costruire una grande civiltà, fatta di generosità: ospedali, ricoveri,ospizi, elemosine, fatta di bellezza: arte sublime sia nella letteratura, nella musica, nella pittura, scultura architettura; fatta di sapienza: scuole, università, manoscritti salvati dai certosini, scienze, etc. Ora però manca una cosa utile per tutto questo, l'appoggio, degli uomini di Chiesa. Oggi manca un Papa che sproni, che rinsaldi nella Fede, che consoli, mancano i nostri ministri (a parte un piccolo esercito di questi). Allora il lavoro oggi è più difficile, perchè non abbiamo nè difensori, nè sostenitori nè finanziatori, per fare di nuovo scuole buone, ospedali buoni, contrasatare insomma questa società dissoluta, ma ci rimane la preghiera, Dio, la sua Mamma e noi dovremmo dare tutto noi stessi, senza riserva, per fare anche solo una piccola opera, dove Dio ci ha messi. Veramente che il buon Dio ci sostenga sempre e conforti quando ci sentiamo vinti, impotenti, stanchi.
Ma, signori, già il fatto che quella sia una "senatrice" la dice tutta sul "mood del Paese"! :D
L'evidenza della Chiesa geneticamente modificata è che mentre di fatto non crede più all'azione divina, presente e trasformante mediante i sacramenti (che sono ritenuti oggi, al modo luterano, essenzialmente dei "significati"), ha trasformato in "sacramenti" la Parola e la Pastorale (evidentemente ritenute più efficaci nel trasformare il mondo).
La mensa cosiddetta "mensa della Parola e dell'Eucaristia" con la quale si è soliti iniziare la Santa Messa è indizio di un'equiparazione indebita: a quella stregua qualunque libro (o testo sacro) renderebbe presente la realtà/divinità che vi viene letta.
E purtroppo è così vero che non si crede più alla presenza di Gesù nel Santissimo Sacramento, che il nostro vedere/toccare Gesù è proposto come effetto di un approfondimento della Scrittura o come servizio in ambito pastorale, ma non viene nemmeno fatto cenno che, pochi minuti dopo tali omelie, lì, davanti a noi, il sacerdote renderà presente realmente e sostanzialmente il corpo e il sangue del Signore, vero cibo e vera bevanda.
Ma per chi? E qui possiamo riallacciarci al tema.
Per chi ha una vita spirituale e non solo il bisogno psichico di una fede ridotta a materia e sensi, nella storia. L'umanità culturalmente modificata ha bisogno di una Chiesa psichicamente modificata, ridotta appunto a moralismo e sentimenti.
Ciò che chiama a una presenza reale di Cristo, ciò che ci fa toccare sacramentalmente il Verbo incarnato, proprio come agì e fu toccabile per il tempo della sua vita terrena con la quale ha redento il mondo, è negato alla radice.
Il Battesimo non toglie un peccato che ci trasciniamo di generazione in generazione, ma ci incorpora a una comunità chiamata a sciogliersi nel medesimo "spirito" che contraddistingue ogni uomo, a prescindere dall'immersione nella morte e risurrezione del Verbo incarnato...
La Riconciliazione non ci rende vivi da morti spiritualmente, ma ci libera psicologicamente da sensi di colpa e ci chiama ad avere misericordia verso tutti, togliendo di mezzo quei giudizi capaci di distinguere l'errore, dato che è un peccato ritenere che certi comportamenti siano peccato: costruiremmo muri, non ponti.
L'Eucaristia non è vera carne e vero sangue, ma un modo di costruire dialogando...
E per guarire, si organizzano opere di servizio ospedaliere, perchè l'Unzione degli infermi, sacramento di Cristo agente, non porta a guarigione più del cortisone.
La Confermazione non conferma mediante lo Spirito santo la nostra scelta di camminare su questa via-verità-vita, ma costituirebbe uno spirito-guida comune, aperto al superamento dell'insostituibilità di Cristo come salvatore.
Lasciamo perdere che cosa siano considerati Ordine e Matrimonio, visto l'andazzo.
De-sacramentalizzando e de-sacralizzando, resta la psiche. E su quella si agisce per costruire l'uomo-nuovo, per il quale si produce il nuovo-ordine. Il mondo ha un suo principe e il principe del mondo promette all'uomo-uomo di essere Dio...
A proposito: immediatamente a ridosso - prima e dopo - dell'approvazione della miserabile legge sulle unioni civili, avevamo tutti sentito autorevolissimi esponenti pro-family e pro-life giurare e spergiurare che sarebbe immediatamente partita la raccolta di firme per un referendum abrogativo della sciagurata legge. Questa è stata approvata ormai da mesi, l'estate, alibi per ogni ritardo, è finita, la vita politica è ripresa, nella solita, noiosissima kermesse ciellina di Rimini si è detto e si fatto di tutto (compreso censurare la Madonna), ma di raccolta di firme e di referendum abrogativo non se ne parla più.
Ciò conferma la mia reazionaria diffidenza verso gli esponenti dei maggiori gruppi pro-life, compreso ovviamente un noto neo-catecumenale (quindi poco candidabile per definizione al ruolo di defensor fidei) aspirante politico, aspirante scrittore, che aveva promesso fuoco e fiamme anche in relazione al referendum costituzionale. Costoro organizzano gioiose passerelle annuali romane, urlano dal palco, giurano guerre sante, promettono battaglie apocalittiche per poi scomparire politicamente, mediaticamente e anche fisicamente (beh, a dire il vero, il noto cerusico neo-catecumenale si è fatto vedere alla "convenscion" dell'ultimo Salvatore della Patria comparso sulla scena, l'ex (?) socialista Stefano Parisi).
Esaurito lo sfogatoio della gitarella annuale romana, non è che questi "movimenti per la vita" sono solo un trappolone per immobilizzare risorse cattoliche altrimenti generosamente ben disponibili alla lotta, senza se e senza ma, qualunque sia il risultato sperato, contro il degrado morale e il demonismo di leggi alla Cirinnà?
Bergoglio, Luisa ? Chi, il "capo religioso tra capi religiosi" (cfr Assisi) ?
...non è che questi "movimenti per la vita" sono solo un trappolone...
Opposizione "controllata", come, per altri versi, i 5 Stelle ?
Quanto sto per dire è importante anche per un sito cattolico. E' certo, cara Rosa, che i 5 stelle sono una falsa opposizione. E, oltre che falsa, incompetente, approssimativa, dilettantesca, improvvisata, superficiale, ignorante. Il caso di Roma lo dimostra. Sappiamo quanto Casaleggio fosse vicino a sette massoniche e apocalittiche. Sappiamo quanto molti eletti dei 5 stelle siano "credenti" in follie quali quelle delle "scie chimiche" o dei "rettiliani", o nell' "implantologia di spie sottocutanee".
Ma non è questo il punto politico. Il fatto è che i 5 stelle sono un movimento, mascherato ma non troppo, di estrema sinistra. E' oggettivo: i loro militanti e in parte eletti vengono dai NO TAV (cioè un movimento sostanzialmente terrorista, che brucia cantieri, attacca le forze dell'ordine, minaccia i sindaci favorevoli allo sviluppo), dai contrari agli inceneritori, alle autostrade come la TEM a Milano. Molti dei loro militanti vengono dai centri sociali, quindi sono criminali di strada. Sono stati a favore delle nozze omosessuali. Sono sostenitori di quella follia che viene definita "decrescita felice". Il loro sindaco di Livorno, Nogarin, ha minacciato di sequestrare tutte le case sfitte per darle agli invasori (i cosiddetti "migranti") e ha cacciato, la notizie è di ieri, una donna con due figli da un alloggio comunale per darlo, appunto, agli invasori.
Eppure, per ignoranza, per disinformazione, per rabbia, molti cattolici ed elettori di centrodestra li hanno votati. Incredibile quanto sia il potere dell'ignoranza.
Vogliamo provare a fare un po' di doverosa controinformazione?
Leggendo il commento di Tralcio delle 13:17 (orario da numerologia) mi son detto: sembra che con il CV II i barbari abbiano invaso la Chiesa Cattolica per distruggere la civiltà da essa costituita in quasi due millenni di storia cristiana, così come i barbari che invasero l'Italia e l'Europa verso la fine dell'impero romano volevano distruggere la civiltà greco-romana durata oltre un millennio. Anche allora i barbari presero il potere ma per fortuna trovarono dei veri cristiani (vedi Papa Leone Magno) che li convertirono. Ora purtroppo i barbari sono dentro la Chiesa di Cristo e l'hanno stravolta, rivoltata, rovesciata, impedendo ogni tentativo di restaurazione, o anche sola conservazione, cattolica, quindi non c'è nessuno che possa fermarli, neutralizzarli, ri-convertirli. Unica speranza, i laici : infatti la Madonna ci ha più volte fatto sapere, nelle Sue recenti apparizioni, che stavolta la Chiesa la salveranno i laici. Diamoci da fare, quindi, cari amici e fratelli in Cristo, questo è il nostro momento, il nostro dovere, il nostro compito. Non attendiamoci nessun aiuto dal clero, a nessun livello; se verrà, meglio, ma ne dubirto molto, nessuno osa opporsi all'uomo biancovestito di Santa Marta (vedi ritrattaziione di Schonborn). Christus Vincit, Christus Regnat, Christus Imperat, LJC.
E sul "J`accuse..." di Remnant (vedi primo commento) nulla da dire?
Vi offro un sorriso, Bergoglio che fa la lezione ai giornalisti, malgrado che ne abbiano fatto il loro idolo, malgrado che egli stesso approffitti ampiamente di quell`enfasi acritica e la alimenti quasi quotidianamente:
-"Francesco ai giornalisti: non alimentare le paure verso gli immigrati"
http://www.lastampa.it/2016/09/22/vaticaninsider/ita/vaticano/francesco-ai-giornalisti-non-alimentare-le-paure-con-gli-immigrati-1VAzV9X8GmFcCusqSQJPtO/pagina.html
E qui chi non ha totalmente anestetizzato la sua coscienza e mente:
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/09/22/guerra-e-terrorismo-cosa-non-dice-papa-francesco___1-v-147904-rubriche_c351.htm
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/niente-confronto-guerra-papa-sminuisce-i-morti-jihad-1309109.html
http://www.campariedemaistre.com/2016/09/brutte-chiese-e-teologia-della-fuffa.html
Così viene ripagato l'infinito Amore . Ma , ma avremo tempo di pensarci quando avremo il castigo di misericordia .
Luisa le tue ultime segnalazioni, così come le cronache incalzanti ci trovano senza parole, sia pure con una buona dose di giusta indignazione.
Personalmente sono esausta in quest'impegno costante di demistificazione delle storture e riaffermazione della verità. Certo non ho intenzione di arrendermi, ma avverto il peso e l'apparente inutilità di spendere parole che esprimono pensieri che nessuno raccoglie ai livelli che contano.
Mi risulta (fonte diretta di chi era presente) che in Curia, qualche cardinale abbia espresso meraviglia (evidentemente non mancano di consultare la rete a anche il blog) che "una donna" dica "cose giuste". Ma fa parte di quelli che hanno assunto l'atteggiamento passivo di "ha da passà 'a nuttata!", resta mimetizzato nelle retrovie e si guarda bene dall'incoraggiare né tanto meno dall'intervenire.
Quanto alle prime segnalazioni non ci sorprendono, conoscendo il clima degli ambienti da cui provengono. Certo contribuiscono a fare chiarezza sui contenuti, ma ancora mi pare che si brancoli nel buio quanto ai comportamenti efficaci. Anche in assenza di leader autorevoli.
Silente,
i 5 Stelle sono, oltre a tutto quello che tu hai giustamnete ricordato, molto ben visti a Via Veneto a Roma. Quindi...
Con me, comunque, sfondi una porta aperta. Manco fossero l'ultimo partito rimasto sulla TErra voterei quel branco di ignoranti. La mia superbia intellettuale me lo vieta. E sono contenta che, delle grandi citta', Milano sembra la meno colpita da questa peste. E grazie a Dio, anche la mia città natale di Olbia.
"Una donna....dica cose giuste".
Detto da un Cattolico, che dovrebbe avere sempre in mente, oltre che Nostra Signora, anche S. Caterina, S. Teresa e S. Teresina, ed altre innumerevoli Sante e Beate, oltre che le varie grandi Regine cattoliche, è veramente vergognoso.
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4383
Rotola,rotola,rotola
strada facendo rotola
gira rimbalza rotola
la la la la la la
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