Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 21 settembre 2016

Sant'Alfonso contro la falsa pace di Assisi

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Essi dicono: "Iddio vuole la pace comune". E chi lo nega? ma non la vuole con discapito della Sua fede; Egli ch'è il principe della pace, la vuole, e ci comanda di conservarla con noi e cogli altri: "Inquire pacem, et persequere eam". Ma di qual pace intende parlare il Signore? Parla della pace vera, che si acquista e si mantiene coll'esercizio delle virtù: "Fiat pax in virtute tua".Parla di quella pace che si ottiene collo stare unito con Dio e col prossimo; e questa ci conduce poi alla felicità eterna. Non parla già della pace falsa, che si suppone ottenersi col tollerare coloro che voglion credere ed operare a lor piacere contro quel che Dio ha rivelato; questa è la pace degli empi che dormono nella lor perdizione; questa pace di morte non la vuole il nostro Salvatore, ma Egli è venuto a discacciarla dalla terra: "Nolite arbitrari (disse), quia pacem venerim mittere in terram: non veni pacem mittere, sed gladium". S. Luca invece di "gladium" scrisse "separationem"; sicché Gesù Cristo è venuto a separare gl'infedeli da' fedeli, acciocché i fedeli non si perdano col comunicare cogl'infedeli, come spiega lo stesso s. Luca, dicendo: "Cum autem vadis cum adversario tuo ad principem, in via da operam liberari ab illo, ne forte trahat te ad iudicem, et iudex tradat te exactori, et exactor mittat te in carcerem". Ecco il precipizio, al quale conduce la tolleranza col comunicare coi nemici della fede. (Sant'Alfonso Maria de' Liguori)

11 commenti:

Josh ha detto...

Come sempre, grandissimo S. Alfonso. Vediamo anche:

Filippesi 4,7

7 καὶ ἡ εἰρήνη τοῦ Θεοῦ ἡ ὑπερέχουσα πάντα νοῦν....

"7 Et pax Dei, quae exsuperat omnem sensum, custodiet corda vestra et intellegentias vestras in Christo Iesu."

"...e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù."

La pace di cui parla il Signore è sottilmente diversa da quella del mondo. E' una pace che sorpassa l'intelligenza umana, una pace che sopravanza e trascende (osservando la forma originale adoperata da S. Paolo: hyperechousa) il modo di pensare umano, perchè intende una pace di origine spirituale, soprannaturale.

Da lì naturalmente potrà discendere ogni pace conseguente, ma appunto non certo a discapito del Signore, che è anche il Principe della Pace, come è Signore dello spazio e del tempo, Signore di una signoria infinita.

Anonimo ha detto...

http://katehon.com/it/article/la-terza-guerra-mondiale-non-e-mai-stata-cosi-vicina

Anonimo ha detto...

Santa Messa odierna, Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4,1-7.11-13.

LETTURA CHE VA BENE "PER TUTTI": c'è chi si ferma qui!

Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;
un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

LETTURA SOLO PER I CRISTIANI cioè per chi continua a leggere, "in maniera degna della vocazione che avete ricevuto"...

A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.
È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.

irina ha detto...

...la pace degli empi...

In questi giorni mi son trovata a dover mettere i punti sulle "i" riguardo alla pace degli empi. Era questione morale,non in ambito strettamente cattolico, ma cristiano in senso ampio, sì. Se uno cade,nessuno dei vecchi amici dice verbo. Anche se il caduto parla loro della sua caduta, caduta che ovviamente non considera tale ma ammoore. E non è neanche una novità assoluta il suo cadere, pur se cade raramente. Ora gli amici tacciono. Perchè? Per quieto vivere, si dice. Compatiscono(?).Saputi i fatti,mi sono molto adirata con gli amici che tacciono. E per conto mio sono adirata con tutti, con il caduto, con gli amici, i silenziosi, misericordiosi: 1) il medico pietoso fa la piaga verminosa; 2) se so che sbagli, gentilmente, in separata sede, ho il dovere di dirtelo; 3) se non lo dico, da amico divento tuo nemico, assecondo la tua rovina; 4)il tuo errore si riflette sulle persone intorno a te,è un'entità che avvelena l'ambiente intorno; 5) il tuo errore va a sommarsi a tutti gli altri errori dell'ammoore, peggiorandoli e moltiplicandoli; 6)Se è pur vero che sbagliare è umano perseverare nell'errore significa che un'altra entità ti conduce piacevolmente per la discesa; 7)I silenziosi, compatenti, non giudicanti, distributori automatici di misericordia in saldo non ti vogliono bene, della tua caduta, per motivi diversi, gioiscono, ne sono soddisfatti e tra loro dicono, ben gli sta. E la pena grande che stiamo parlando di vecchi, che le loro esperienze le hanno fatte. No, la pace degli empi è un idolo, una maschera che nasconde altri fini, altre intenzioni,altri motivi. La pace di Dio è strettamente legata alla verità, cercata, trovata, accettata, amata, ma ha un prezzo l'accettazione del dolore e la ripulsa della lusinga, della illusione.

Luisa ha detto...

Aspettavo la marcia indietro di Schönborn, non ho dovuto aspettare troppo, quannto sono patetici se non ridicoli:

http://www.marcotosatti.com/

Cesare Baronio ha detto...

Ma Sant'Alfonso è un Santo della Chiesa Cattolica, non della setta conciliare. La nuova religione non lo considera nemmeno e gli preferisce Lutero, no?

Non è un tradizionalista ha detto...

Il catechismo di San Pio X e la religione sincretista di Assisi

San Pio X, lo tengo o lo butto il tuo “Catechismo della Dottrina Cristiana” che ho appena letto nell’edizione Fede & Cultura? Altri tempi, d’accordo, ma forse, temo, anche altra religione. Nella religione di oggi, la religione sincretistica di Assisi, le parole-chiave sono misericordia, ascolto, discernimento, accompagnamento, in quella di ieri erano preghiera e peccato. Nel catechismo del 1912 leggo: “I cattivi che non servono Dio e muoiono in peccato mortale meritano l’inferno”. Fantastico. Il venerdì era vietato mangiare carne, si deplorava il “dilagare dell’empietà e dell’immoralità”, i protestanti venivano definiti eretici e i maomettani venivano chiamati maomettani (adesso per compiacerli li chiamano musulmani, per non evidenziare l’inferiorità di un culto che nasce da un uomo-uomo e non da un uomo-Dio).
(Camillo Langone)

Anonimo ha detto...

Prosegue Camillo Langone.

"Al regno di Dio dobbiamo arrivare per via di molte tribolazioni”: frase molto più ragionevole di tutte le omelie pronunciate dai vescovi dopo l’ultimo terremoto. Lo tengo o lo butto, San Pio X, il tuo catechismo che mi rende antico e sospetto e mi fa rischiare continuamente il linciaggio da parte dei misericordiosi? Mi sa che lo tengo perché Dio ha controfirmato il tuo catechismo facendoti Santo attraverso i miracoli documentati nel processo di canonizzazione, mentre il catechismo dei misericordiosi è ancora privo di convalida (vedremo in seguito).

Ave Maria ! Preghiamo per i Sacerdoti . ha detto...

" La Croce deve essere il nostro pane quotidiano ,
e' necessaria all'anima per conformarsi a Gesu' Crocifisso ". (Padre Pio)

Josh ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/firenze-lislam-entra-duomo-canti-che-inneggiano-corano-1310075.html

Firenze, l'islam entra in Duomo: canti che inneggiano il Corano
Serata interreligiosa nella cattedrale. Intonato il canto islamico "Il Corano è la giustizia".

L'islam entra nel Duomo di Firenze. Ieri sera per la prima volta, in oltre settecentoventi anni di storia, i canti islamici hanno risuonato per le navate di Santa Maria del Fiore sotto la cupola del Brunelleschi.

Il concerto, che rientra nel festival "O flos colende" promosso dall'Opera del Duomo, vuole unire le tre religioni del Libro attraverso melodie musulmane, cristiane ed ebraiche. L'iniziativa, che lo scorso era già stata portata nella basilica Santa Maria della Passione di Milano sotto il titolo "Tre fedi, un solo dio", ha scatenato accese polemiche in tutta Firenze.

E' già nel titolo "3 fedi, un solo Dio" l'apostasia verso NSGC:

basta con queste bastardate.

Anonimo ha detto...

http://www.stellamatutina.eu/ex-massone-le-leggi-contro-la-famiglia-sono-promosse-dalle-logge-massoniche/