Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 15 settembre 2016

« Roma », è il nuovo nome della rivista dello stato islamico

Il califfato islamico ha lanciato una nuova rivista chiamata Rumiyah, che in arabo significa Roma! Le pubblicazioni saranno in inglese, indonesiano, tedesco, francese e turco.

Scopo della rivista è reclutare nuovi terroristi in Occidente: i famosi lupi solitari, in modo da colpire l'occidente.

Tra quattro pagine dedicate al jihadista australiano-libanese Abu Mansur, caduto nel Medio Oriente durante un'operazione militare, e un'esortazione « teologica » ad uccidere i non musulmani - siano essi soldati, preti, vescovi, artigiani, uomini d'affari -, e a schiavizzare le donne e i bambini, ci sono incentivi ai simpatizzanti islamici australiani per attaccare gli « infedeli » nelle strade delle loro città come Brunswick, Broadmedow, Bankstown e Bondi.
«Accoltellateli, sparategli, avvelenateli e travolgeteli con le vostre auto. Uccideteli ovunque li trovate, finché la falsità della loro arroganza non si riempirà di terrore e si troveranno in ginocchio, con la schiena spezzata sotto il peso del rimorso per aver dichiarato guerra contro i fedeli».
Questa nuova rivista, dagli accenti guerrieri e terroristi, fa il paio con la rivista di propaganda ISIS usata fino ad ora, Dabiq. Il suo nome è Roma perché Roma è l'obiettivo. Roma, la capitale della cristianità, che rappresenta ancora per i musulmani e i cristiani in Medio Oriente, l'Occidente cristiano.

Se sapessero! Se sapessero fino a che punto, purtroppo, questo Occidente decadente e depravato e questa Roma modernista hanno perso la fede, barattata per stracci dell'ideologia multi-confessionale, pluralista, inter-etnica. Quanto sottile e fragile è la difesa dell'identità cristiana in Europa e nei paesi occidentali. Con quale fraterno entusiasmo si accoglie l'Islam e i suoi seguaci. Del tutto pacificamente, questi combattenti di Allah dalla bandiera nera, potrebbero conquistare questi territori un tempo cristiani. Senza colpo ferire!

La loro scia di sanguinosa violenza sveglierà - forse, finalmente, speriamo ardentemente - una salutare reazione identitaria ed un rinnovamento dell'autentica fede cattolica in questi popoli occidentali, spensierati e apostati, e tuttavia eredi del Cristianesimo bi-millenario!
Francesca Villasmundo - Medias-Presse.info
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

La citazione minacciosa riportata nell'articolo deriva letteralmente dalle sure sanguinarie del Corano, già apparse più volte su questo blog. Comunque, è sempre bene ricordarlo: repetita iuvant. Non alla Gerarchia cattolica attuale, a quanto pare, immersa nel delirio ecumenista e inter-religioso, soprattutto con l'Islam, dal quale, temo, avrà (assieme a noi) un tragico risveglio, quando sarà troppo tardi per salvarsi dal castigo.
  • Nei libri di storia e cronologie si può ancora leggere che nell'AD 846 i Saraceni saccheggiarono Roma. E' falso: saccheggiarono solo le Basiliche fuori le mura e i dintorni, la popolazione in armi li respinse dalle mura e seguirono convulsi combattimenti in diverse zone del Lazio. Si reimbarcarono alla fine, per quanto decimati, ma andarono a fondo in una tempesta, con il loro bottino. Tornarono nell'849, con una grande flotta per prendere Roma ma furono distrutti nella famosa battaglia navale di Ostia, dalle flotte italiane riunite per impulso del Papa e con l'aiuto di una tempesta. Questa importante vittoria non viene mai ricordata o quasi, al contrario del non avvenuto saccheggio della città. (Vedi Gregorovius).
  • Roma ha anche un significato escatologico per i musulmani. Presso i turchi era diffusa una leggenda che mescolava leggende bizantine e aspirazioni ottomane di conquista: i turchi musulmani si vedevano in marcia verso una città chiamata "La Mela Rossa" (Qizil Alma) identificata via via con Costantinopoli, Mosca e più di frequente con Roma, quale meta ultima da conquistare. L'immagine di Roma come "Mela rossa" derivava, sembra, dal riflesso rosso-dorato della palla sulla Cupola di S. Pietro visibile dal mare, come se fosse una mela. La "Mela Rossa", la cupola di S. Pietro da tagliare con un minareto di essa più alto. Nel progetto della Moschea di Roma, approvata con entusiasmo dal Papa allor regnante, si voleva costruire un minareto altissimo, forse per dargli il significato simbolico di esser più alto, di "tagliare" la Mela Rossa. Poi dovettero costruirlo più basso. 
La moderna letteratura nazionalista turca, nel Novecento, ha rispolverato l'immagine della "Mela Rossa", dando ad essa vari significati, non escluso quello (al tempo puramente ideale ma oggi un po' meno) della conquista di Roma ("L'ultimo nostro desiderio in questo mondo caduco è: siamo Turchi, arriveremo a Qizil Elma").
Da un lato, la Città della Mela Rossa è una sorta di ultima Thule, un'immagine puramente mitica, una meta solo ideale; dall'altro non lo è ed incarna perfettamente la volontà musulmana di distruggere il cristianesimo, insediandosi a Roma sua capitale spirituale cosi come è riuscito ad insediarsi a Costantinopoli. Auxilium christianorum, ora pro nobis! Historicus

17 commenti:

irina ha detto...

Certamente questi fanno il paio con i nostri progressisti che stendono davanti a loro passatoie chilometriche, tanto per aumentare il polverone nel quale vivono e del quale si nutrono, infatti fuori dal caos muoiono. Sia mai.
Si può leggere l'articolo di Blondet: Trotsky sapeva già tutto sull'Europa. E' un fuori tema solo apparentemente a mio parere.

Aloisius ha detto...

I membri dell'Isis sono i veri mussulmani, ortodossi e fedeli al Corano.
Pregasi confrontare la perfetta conformita' tra la frase virgolettata riportata nell'articolo e nella nuova 'rivista-ecumenica-dell'islam-religione-di-pace', con le sure del Corano di seguito trascritte:

Le conoscete tutti, ma siccome ci accusano di essere ignoranti perché critichiamo l'islam senza conoscerlo, rammentiamo sempre e ripetiamo le parole del profeta Maometto:

"Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! (...) Non siete certo voi che li avete uccisi, è Allah che li ha uccisi” (8,12-17).
"O voi che credete! Non abbiate amici tra gli Ebrei ed i Cristiani” [al-Ma’idah 5:51.11]"
Sugli infedeli: i musulmani devono
“...arrestarli, assediarli e preparare imboscate in ogni dove” [Sura 9:95]
"...circondarli e metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate i nemici dell’Islam senza sosta” [Sura 4:90].
“Combatteteli finché l’Islam non regni sovrano” [Sura 2:193].
“tagliate loro le mani e la punta delle loro dita” [Sura 8:12]

mic ha detto...

Italia: la più esposta e mal governata.

http://m.ilgiornale.it/news/2016/09/15/bomba-immigrati-per-litalia-235mila-in-partenza-dalla-libia/1306803/

Aloisius ha detto...

Mi scuso se l'avete già evidenziato, il lavoro mi ha impedito di leggere tutto, ma ieri Bergoglio ha celebrato una messa per padre Hamel, ricordanndosi dei martiri cristiani che muoiono e/o sono torturati per non rinnegare Cristo

Naturalmente, A DISTANZA DI DUE MESI, QUANDO LE ACQUE SI SONO CALMATE E NON CREA TROOPO CONTRASTO, durante la messa del mercoledì a Santa Marta.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/09/14/il-papa-ricorda-padre-hamel-sgozzato-dai-terroristi-i-martiri-sono-beati_0ceedd85-35ef-4f03-a854-edfb7fbce0b3.html

"Oggi più martiri cristiani che in primi tempi Chiesa'
Caspita, sembra quasi un papa...

'Ogni fede dica: uccidere in nome di Dio è satanico'
Per carità, nessun riferimento ai tagliagole islamici altrimenti gli imam si offendono,

Anonimo ha detto...


@ L'islam aggressore insiste con Roma come suo obiettivo - Roma, la "Mela Rossa"

--Luigi Rmv - Le sure sanguinarie da lei opportunamente citate, mi sembra siano gia' apparse piu' volte su questo blog. Comunque, ha fatto bene: repetita iuvant. Non alla Gerarchia cattolica attuale, a quanto pare, immersa nel delirio ecumenista, dal quale, temo, avra' (assieme a noi) un tragico risveglio, quando sara' troppo tardi per salvarsi dal castigo.
--Nei libri di storia e cronologie si puo' ancora leggere che nell'AD 846 i Saraceni saccheggiarono Roma. E' falso: saccheggiarono solo le Basiliche fuori le mura e i dintorni, la popolazione in armi li respinse dalle mura e seguirono convulsi combattimenti in diverse zone del Lazio. Si reimbarcarono alla fine, per quanto decimati, ma andarono a fondo in una tempesta, con il loro bottino. Tornarono nell'849, con una grande flotta per prendere Roma ma furono distrutti nella famosa battaglia navale di Ostia, dalle flotte italiane riunite per impulso del Papa e con l'aiuto di una tempesta. Questa importante vittoria non viene mai ricordata o quasi, al contrario del non avvenuto saccheggio della citta'. (Vedi Gregorovius).
--Roma ha anche un significato escatologico per i musulmani. Presso i turchi era diffusa una leggenda che mescolava leggende bizantine e aspirazioni ottomane di conquista: i turchi musulmani si vedevano in marcia verso una citta' chiamata "La Mela Rossa" (Qizil Alma) identificata via via con Costantinopoli, Mosca e piu' di frequente con Roma, quale meta ultima da conquistare. L'immagine di Roma come "Mela rossa" derivava, sembra, dal riflesso rosso-dorato della palla sulla Cupola di S. Pietro visibile dal mare, come se fosse una mela. La "Mela Rossa", la cupola di S. Pietro da tagliare con un minareto di essa piu' alto. Nel progetto della Moschea di Roma, approvata con entusiasmo dal Papa allor regnante, si voleva costruire un minareto altissimo, forse per dargli il significato simbolico di esser piu' alto, di "tagliare" la Mela Rossa. Poi dovettero costruirlo piu' basso.
La moderna letteratura nazionalista turca, nel Novecento, ha rispolverato l'immagine della "Mela Rossa", dando ad essa vari significati, non escluso quello (al tempo puramente ideale ma oggi un po' meno) della conquista di Roma ("L'ultimo nostro desiderio in questo mondo caduco e': siamo Turchi, arriveremo a Qizil Elma").
Da un lato, la Citta' della Mela Rossa e' una sorta di ultima Thule, un'immagine puramente mitica, una meta solo ideale; dall'altro non lo e' ed incarna perfettamente la volonta' musulmana di distruggere il cristianesimo, insediandosi a Roma sua capitale spirituale cosi come e' riuscito ad insediarsi a Costantinopoli. Historicus

mic ha detto...

Grazie, Historicus.
Ho integrato sia l'articolo che la pagina Fb con questo interessante commento.

il maccabeo ha detto...

Un vescovo africano con la testa a posto contro l'immigrazione dall'Africa verso l'Europa:

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cardinale-onaiyekan-emigrare-non-soluzione-1306882.html

Imolaoggi ha detto...

A Roma i vigili multano dei cittadini che organizzano una raccolta fondi per i terremotati.
Sempre a Roma :
Lunedì 12 Settembre ore 18 – FESTA ISLAMICA DEL SACRIFICIO, Macellazione sul marciapiede – kebabbaro di Via Ascoli Piceno 48 (Pigneto) - VIGILI NON PERVENUTI

Cesare Baronio ha detto...

Queste notizie confermano - se ve ne fosse ancora stato bisogno - quanto le profezie sugli ultimi tempi si stiano via via avverando. Vedi qui: http://www.antoniosocci.com/le-profezie-sulla-distruzione-del-vaticano-e-di-roma-da-parte-degli-uomini-dalla-grande-barba-indicano-i-giorni-nostri/

Intanto Beroglio Jorge Mario vaneggia condannando la guerra di religione.
Chissà cosa ne avrebbe pensato il beato Marco d'Aviano e tutti i grandi soldati della Fede...

Giovanni C. ha detto...

se le riflessioni di Socci sono autentiche, non c'è da stare allegri: i problemi della chiesa sono molto critici e gravi. Ci penserà lo Spirito Santo, al momento opportuno, a dare una spallata a chi vuol polverizzare secoli di magistero e di dottrina. Il Pastore non permetterà che lupi travestiti da pecora sbranino il gregge.

Anonimo ha detto...

Se le riflessioni di Socci sono autentiche....

Veramente, Giovanni C., la questione è molto più in là.
Bisogna capire che Ninive non fu distrutta perchè l'intera città fece penitenza, tutti...uomini, donne e bambini.
Penitenza, questa "oscura" parola che oggi non si osa pronunciare più.
Eppure sarebbe così salvifica, sarebbe così cattolica, sarebbe così virile come virtù.

Penitenza significa che i nostri governi europei in un sol giorno straccino la legge sull'aborto, la legge sul divorzio, la legge sulle unioni omosessuali.

No, questa povera Europa martoriata (piena di anime massacrate dal demonio) ha scelto di bestemmiare Dio. Chi governa la Chiesa cattolica ha scelto di voltare le spalle al vero padrone della Chiesa, ha scelto di fare a modo suo e non a modo di Dio.

Ma se Ninive non avesse fatto penitenza, crediamo forse che Dio non avrebbe fatto ciò che Giona profetizzò in quella città?

Oh se noi non siamo peggio degli uomini al tempo del Diluvio, oh quanto siamo peggio!

Cosa disse la Madonna a Fatima?
"Alla fine il santo Padre mi consacrerà la Russia, ma sarà troppo tardi"
Sarà troppo tardi non certo per il Trionfo, sarà tardi per potere evitare i castighi necessari e salutari altrimenti sarà un inferno in terra di cui oggi vediamo il preludio.

Boh, forse saranno proprio gli islamici che verseranno il sangue di questo gregge impazzito, saranno fenomeni naturali, catastrofi, sarà una guerra....non lo so.

Ma, sinceramente, come possiamo sperare che Dio allontani da noi questo amaro calice, mentre trionfano i suoi nemici?

Cosa disse la Madonna a Fatima?
Alla fine il Santo Padre mi consacrerà la Russia.
Beh, posso provare a immaginare che dopo tanto dolore, la Chiesa finalmente si cospargerà il capo di cenere e finalmente ubbidirà a Nostro Signore e farà a modo Suo e non degli uomini.

La salette, Fatima, Amsterdam....dico solo le apparizioni riconosciute.....non è per fare sensazionalismo, ma è sotto gli occhi di tutti ciò che oggi è l'Europa, l'Italia.
Eravamo stati avvertiti, noi siamo ciò che poi è successo....se dopo tutti quei se, non si fossero esaudite le richieste del Cielo.
E....siamo arrivati noi e la nostra civiltà (dell'inferno).

Nessuno chiama alla penitenza, anzi, dicono....ma non ti angustiare, Gesù salva, Gesù è misericordioso, mangia, bevi e balla.
Beh, ed io sono talmente grato a Gesù che salva che non mangio non bevo e non ballo, perchè nell'orto degli ulivi non si mangiava non si beveva e non si ballava.
Prepariamoci dunque perchè quanto più il male si fa grande, quanto più si avvicina la sua sconfitta.

Giuseppe M.

Anonimo ha detto...


@ Mic e commento su islam

Grazie, anche per il gentile apprezzamento. Un altro aspetto da tener presente e' questo: la nostra corruzione dei costumi galvanizza i musulmani. La vedono come un segno di Allah, che lascia andare in corruzione gli infedeli, in modo da facilitare la vittoria dei "credenti in Allah", che deve esser vicina (secondo loro). Sul significato escatologico, da segno della vittoria finale, della nostra incredibile corruzione dei costumi attuale, mi ricordo di aver letto qualche anno fa un interessante articolo su "Catholica", il bel trimestrale cattolico diretto dall'autorevole Bernard Dumont. Certe fonti francesi cattoliche di tipo "conservatore" possono dare ottime informazioni sull'islam, al di fuori del conformismo ufficiale. Per esempio sulla Turchia, della quale sappiamo poco, dal punto di vista dell'ideologia dominante, che e' quella del "turanismo" o vocazione imperiale dai Balcani all'Asia estrema (la fascia delle etnie "turche", dai turchi sino ai mongoli), innervata all'islam, e' ovvio.
Qualche cinico ha detto, tempo fa: loro, i musulmani, ci invadono e ci comprano, noi cerchiamo di corrompergli le donne, invogliandole ai costumi delle nostre, occidentali: vinceremo noi. Una battutaccia, anche se non priva del tutto di fondamento. Ma la nostra decadenza e' una spinta potente per loro, molto di piu' di quanto non sia motivo di attrazione lo "stile di vita" emancipato delle nostre donne per le loro. Historicus

Luisa ha detto...


http://www.marcotosatti.com/2016/09/16/schonborn-ammonisce-nel-futuro-delleuropa-ce-il-rischio-di-una-conquista-islamica/

Come scrive Tosatti, Schönborn ha concluso la sua omelia con parole certamente commoventi:
“…abbi pietà dei tuoi eredi, abbi pietà del tuo popolo, dell’Europa che è sul punto di abbandonare la sua eredità cristiana! Abbi pietà di noi e innalzaci di nuovo, per la gloria del tuo nome e come una benedizione per il mondo”.

Parole commoventi, con tanto pathos, ma il cardinale sa quanto grande e grave sia la responsabilità e colpevolezza dei pastori, a tutti i gradini della gerarchia, nell`apostasia della fede che lacera la Chiesa di Cristo, e non mi sembra che diano segni di una sana e dovuta autocritica, di un sincero e accurato esame di coscienza, ma piuttoto segni di pre-dhimmitudine.

RR ha detto...

Luisa,
forse qualcuno ha finalmente scoperto che cosa fanno agli omosessuali nei paesi islamici, e se la sta facendo sotto ?
O è stato folgorato sulla strada per Vienna ?

Anonimo ha detto...

Il cardinale di Vienna è capacissimo di fare una bellissima omelia al mattino e di essere progressista la sera dello stesso giorno.A cosa servono simili pastori? Gente così Bergogliio la può usare per il lavoro sporco e poi,immediatamente dopo, mettere da parte.bobo

Fra Prospero da Bovolenta ha detto...

La mela, prima di conquistarla, bisogna andare a prenderla. Ma c'è chi la difende, come illustra questa pittura medievale di Carlo Crivelli: http://www.metmuseum.org/toah/images/hb/hb_49.7.5.jpg

Anonimo ha detto...

Carlo Crivelli: bellissima immagine della Vergine...