Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 14 marzo 2017

Fatima, il terzo segreto. Permane il mistero della parte non svelata

Ѐ quanto meno strano che in questo 2017, denso di eventi e di commemorazioni, si parli tanto della Rivoluzione di Lutero e si moltiplichino improponibili festeggiamenti e capitolazioni dottrinali, mentre soprattutto da parte delle alte gerarchie ecclesiali, passi sotto silenzio l'evento-Fatima.

Apprendiamo da  Stilum Curiae che Fatima continua a far parlare di sé e della Chiesa, alimentando molti dubbi sin da quando nel 2000 il cardinale Angelo Sodano, proprio nella stessa Fatima, rese nota la parte finora tenuta segreta del messaggio che suor Lucia aveva ricevuto dalla Vergine(1). Questo “svelamento”, con la visione del martirio di un Pontefice, di molti vescovi, sacerdoti e fedeli, ha colmato le aspettative apocalittiche sul misterioso Terzo Segreto culminate con la “versione diplomatica” dell’epoca di Giovani XXIII, e con le parole di Giovanni Paolo II a Fulda, riportate dal giornale tedesco “La voce della Fede”:
Testo del Rapporto Pubblicato
Venne chiesto al Santo Padre: “Che cosa ci può dire riguardo al Terzo Segreto di Fatima? Non avrebbe dovuto essere pubblicato nel 1960?”
Papa Giovanni Paolo II rispose: “Vista la serietà dei suoi contenuti, i miei predecessori al soglio pontificio preferirono la soluzione diplomatica del rimandarne la pubblicazione, in modo da non incoraggiare la forza mondiale del comunismo a fare certe mosse.
D’altra parte, per ogni cristiano dovrebbe essere sufficiente il sapere questo: se c’è un messaggio nel quale è scritto che gli oceani inonderanno intere aree della terra, e che milioni di persone perderanno la vita repentinamente, da un minuto all'altro, allora veramente la pubblicazione di un tale messaggio non rappresenta più qualcosa di così desiderabile.”
Il Papa continuò: “Molti desiderano sapere solo per curiosità e per il gusto del sensazionale, ma dimenticano che la conoscenza porta con sé anche la responsabilità. Essi vogliono soltanto accontentare la loro curiosità, e questo è pericoloso se allo stesso tempo non si è disposti a fare nulla, e se si è convinti che sia impossibile fare alcunché contro il male.
Il Papa a questo punto afferrò il Rosario e disse: “Ecco la medicina contro questo male! Pregate, pregate e non chiedete niente di più. Lasciate tutto il resto alla Madonna!”.
Venne quindi chiesto al Santo Padre: “Che cosa succederà alla Chiesa?”
Egli rispose: “Dobbiamo prepararci ad affrontare fra non molto grandi prove, le quali potranno richiedere persino il sacrificio della nostra vita e la nostra totale donazione a Cristo e per Cristo... Con la vostra e la mia preghiera sarà possibile mitigare queste tribolazioni, ma non è più possibile evitarle, perché un vero rinnovamento nella Chiesa potrà avvenire solo in questo modo. Quante volte già il rinnovamento della Chiesa è scaturito dal sangue! Neppure questa volta sarà diverso. Dobbiamo essere forti e preparati, confidare in Cristo ed in sua Madre, e recitare molto, molto assiduamente la preghiera del Santo Rosario”. (da un articolo pubblicato originariamente in Germania, nell’ottobre 1981, dalla rivista Stimme des Glaubens)
Il discorso sopra riportato precede l'attentato del 1981 che ha fornito l'interpretazione data nel 2000. Tuttavia la parte del segreto che avrebbe toccato la vita interna della Chiesa e la fede non è mai stata resa pubblica. Antonio Socci ha scritto un libro ben commentato e convincente nelle sue deduzioni, Il quarto segreto di Fatima. E un articolo nel quale segnala una novità pervenuta dal Carmelo di Coimbra, dov'è vissuta fino alla morte (2005) Suor Lucia dos Santos, da noi pubblicato qui.

E ora torna a galla la testimonianza di Ingo Dollinger, il sacerdote grande amico di vecchia data di Joseph Ratzinger; testimonianza ribadita dalla cronista statunitense Maike Hickson su OnePeterFive e reiterata da un recente articolo apparso su Katholisches.infoJoseph Ratzinger avrebbe confidato a Dollinger che una parte del segreto era ancora non pubblicata. Gli avrebbe detto: «C’è di più di quello che abbiamo pubblicato» e aggiunto che la parte resa nota era autentica mentre quella ancora segreta riguarderebbe tra l'altro «un cattivo Concilio e una cattiva messa» a venire (la visione è del 1917).

Il 21 maggio 2016 la Sala Stampa della Santa Sede pubblicava un comunicato nel quale, fra l’altro, si diceva: “A tale proposito, il Papa emerito Benedetto XVI comunica «di non aver mai parlato col prof. Dollinger circa Fatima», afferma chiaramente che le esternazioni attribuite al professor Dollinger su questo tema «sono pure invenzioni, assolutamente non vere» e conferma decisamente: «la pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima è completa»”.

Ma la cronista, Maike Hickson, non si è data per vinta. Ha definito il comunicato “stranamente superficiale” in quanto a suo dire costituito da “dichiarazioni parziali attribuite a Benedetto da un utente anonimo dello staff di comunicazione del Vaticano” e pertanto foriero di perplessità, in mancanza della dichiarazione integrale e della firma del Papa emerito. Per di più, “avendo parlato personalmente con padre Dollinger, la Hickson ha attestato la verità di quanto aveva riportato dalla conversazione.... Inoltre, ha richiamato il suo interlocutore informandolo del comunicato vaticano e in quell’occasione egli ha confermato enfaticamente e chiaramente le sue osservazioni precedenti. In altre parole, ha confermato la sua versione dei fatti” [qui].

Ed ecco che ora spunta anche la dichiarazione di Giuseppe Nardi, direttore di Katholisches.info, che nel dicembre 2016 ha conosciuto casualmente Gottfried Kiniger, anziano amico di padre Dollinger e gli ha parlato della vicenda. Egli riferisce [ripreso qui da OnePeterFive] : «Dopo aver sentito della smentita, Kiniger si è molto emozionato. Non riusciva a immaginare che Benedetto avesse fatto una tale dichiarazione, perché quello che la Hickson aveva scritto era quello che Dollinger gli aveva detto nel 2000». Ѐ per questo che Nardi è tornato da Kiniger ed ha raccolto e registrato la sua versione dei fatti, che riprendiamo nella nostra traduzione, dalla stessa fonte.
«Non ricordo la data precisa – ha detto Kiniger – ma era ancora nell’anno 2000, ne sono certo. Ricordo ancora la conferenza stampa a Roma [sulla pubblicazione del Terzo Segreto], diffusa dalla televisione. In autunno sono andato a trovare, come ero solito, Dollinger mio amico da molti anni. In quell’occasione, mi ha detto di avere incontrato il card. Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, poco dopo la Conferenza stampa [giugno 2000]. Ha persino concelebrato con lui, cosa che Dollinger abitualmente non faceva, ma Ratzinger lo aveva invitato. Dopo la celebrazione della Santa Messa Dollinger parlò con il cardinale e toccò il tema di Fatima e del Terzo Segreto. Ratzinger gli disse: ‘Quello che abbiamo pubblicato non è l’intero segreto [‘Was wir veröffentlicht haben, ist nicht das ganze Geheimnis.’]. Nella sacrestia c'erano altri sacerdoti, con i quali il cardinale si intratteneva. Ma presto tornò da Dollinger e gli disse: ‘Ci hanno dato istruzioni di fare così’. [‘Es ist uns so aufgetragen worden.’]. Questa stessa frase Dollinger l’ha ripetuta. E ha interpretato queste parole nel senso che Giovanni Paolo II ha voluto così, e ha ordinato così. A questo incontro, quando Dollinger mi raccontò queste cose, erano presenti altre persone, e tra esse i miei compagni. Negli anni seguenti Dollinger ha raccontato questo episodio ripetutamente durante i nostri incontri. La maggior parte delle volte c’erano anche altre persone presenti. Non era un segreto, non c’era niente da tenere segreto. Questo era quello che il cardinale gli aveva detto, questo trasmetteva agli altri. Talvolta c’erano preti e seminaristi seduti a tavola con noi, del seminario della Fraternità di San Pietro a Wigratzbad. Non conosco il loro nome. In ogni caso molte persone hanno sentito questo racconto nel corso degli anni. Personalmente posso testimoniare questa storia sin dall’autunno del 2000, quando Dollinger me l’ha raccontata la prima volta. Per me non c’è nessun dubbio che il professor Dollinger, in cui ho completa fiducia, abbia raccontato la storia in maniera veridica. Per quale ragione avrebbe dovuto inventare una simile conversazione e un simile contenuto, subito dopo la conferenza stampa, e non riferirne liberamente e apertamente a tutti coloro che volevano ascoltarla? Che Benedetto la neghi improvvisamente, dopo sedici anni, non posso immaginarlo. Mi sembra poco plausibile. Non so perché Roma faccia questo. Non so rendermene conto. Sembra come se si volesse mettere un coperchio su Fatima e chiudere il caso. Ma questo non funziona. Non so perché Roma abbia agito in tal modo».
Al di là della smentita vaticana, contraddetta dalle suddette testimonianze, resta a futura memoria la clamorosa conferma implicita da parte di Benedetto XVI che durante il suo pellegrinaggio a Fatima, il 13 maggio 2010, affermò:
Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: «Dov’è Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!» (Gen 4, 9). L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo… Nella Sacra Scrittura appare frequentemente che Dio sia alla ricerca di giusti per salvare la città degli uomini e lo stesso fa qui, in Fatima, quando la Madonna domanda: «Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?» (Memorie di Suor Lucia, I, 162).
Il centenario della prima apparizione si compirà il prossimo 13 maggio. La nostra attesa sarà vigile e orante.
Maria Guarini
_______________________________________
1. Dichiarazione ufficiale, aprile/maggio 2000, della Congregazione per la Dottrina della Fede, a firma di Tarcisio Bertone, che riporta anche: il testo del segreto, il Comunicato di Sodano, il commento teologico di Ratzinger

51 commenti:

irina ha detto...

Anche l'elezione di Angelo Roncalli, al soglio pontificio, andrebbe osservata, conosciuta più da vicino.
Andrebbe stabilita con precisione la data della sua lettura completa della Rivelazione di Fatima e le date dell'ispirazione ed indizione del CVII.

Anonimo ha detto...

Non credo sia OT

http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/13/finalmente-leuropa-scopre-i-ricatti-islamisti-di-ankara/1374425/

Anonimo ha detto...

Ianua coeli ora pro nobis
http://www.iltimone.org/35840,News.html

https://www.youtube.com/watch?v=lkWeuXf6Y8I
Dopo 90 anni di deserto .
Qui da noi , avrebbe suscitato l'esclamazione di Giuda ? " Quanta pompa , si poteva sfamare i poveri "

Kyrie eleison !

Anonimo ha detto...


@ Segreti e smentite

Mi sembra di ricordare che le dichiarazioni attribuite a Giovanni Paolo II a Fulda nel 1980 siano state smentite e comunque non considerate letterali. A parte il riferimento agli oceani che sommergerebbero parti della terra, tali dichiarazioni sembrano comunque abbastanza generiche. Altrettanto generiche, a mio avviso, le dichiarazioni dell'allora Benedetto XVI a Fatima nel 2010. In ogni caso, Giovanni Paolo II aveva a volte una maniera peculiare di esprimersi, il riferimento agli oceani potrebbe esser stato per iperbole.

Ciò che si ricava da questi interventi dei due Papi è che Fatima ci ammonisce che il Male è all'opera, che ci saranno grandi persecuzioni, che bisogna pregare e fare penitenza e affidarsi alla Madonna. Per esser consapevoli di ciò non occorrevano certo le apparizioni di Fatima: in altre parole, se il contenuto del Segreto è solo questo, dov'è il segreto, il messaggio inquietante? Da questo contenuto, la crisi della Chiesa che stiamo vivendo sulla nostra pelle, la sua evidente apostasia, restano del tutto fuori.
Diverso il caso per le dichiarazioni attribuite a Ratzinger dal prof. Dollinger e dal suo amico. Si poteva avere dei dubbi sulla nettezza del ricordo del prof. Dollinger, dopo tanti anni. Ma ora abbiamo un secondo testimone che, in modo del tutto indipendente, conferma il ricordo del prof. Dollinger. Qui in effetti abbiamo affermazioni che si possono interpretare solo in un modo: qualcosa è stato nascosto, non è stato rivelato. Se questo è vero, sappiamo tutti che si tratta di affermazioni della S.ma Vergine sulla crisi della Chiesa. In passato, l'hanno fatto capire sia suor Lucia che alcuni cardinali che avevano letto il testo.
La smentita di Ratzinger fatta a suo nome dal Vaticano non è sufficiente. Dovrebbe essere, a questo punto, lo stesso Ratzinger, così loquace sino a poco tempo fa, ad intervenire pubblicamente sulla faccenda, rompendo finalmente l'omertà che nelle alte sfere vaticane circonda da sempre il c.d. Terzo Segreto di Fatima.
PP

Anonimo ha detto...

Mic qui c'è pane per i tuoi denti

http://www.lastampa.it/2017/03/14/vaticaninsider/ita/vaticano/la-fede-dei-semplici-e-le-operazioni-antifrancesco-mZk8hGEdqy12JStJca3AxN/pagina.html

carmine ha detto...

C’è da aggiungere quanto scrive suor Lucia nel suo commento al messaggio “Gli appelli del messaggio di Fatima” a pag. 69. Lo lessi nel 2011 e tanto mi colpí che sottolineai bene le espressioni.

Cito [siamo ne “l’appello alla fede”]

《 … diciamo inoltre che la Chiesa di Cristo è ROMANA …
Così tutti coloro che sono LEGITTIMAMENTE eletti vescovi di Roma sono di diritto VERI successori di san Pietro ….
… rimamanere uniti al suo capo, che è Cristo, nella persona del Sommo Pontefice DI ROMA, unico VERO vicario di Cristo sulla terra … 》

Farebbe quasi pensare che possa esserci qualcuno di non legittimamente eletto …. o che trasferisca la sede fuori Roma ?
Chissà che suor Lucia, scrivendo questo testo, passato comunque al vaglio delle autorità ecclesiastiche, non avesse in mente il cosiddetto testo mancante o non abbia addirittura lanciato un messaggio a chi vuol capire. Lo stesso Socci lo riprese in un articolo quache anno fa

tralcio ha detto...

I segreti furono rivelati ai tre bambini durante l'apparizione del 13 luglio 1917 e
constano di due parti: la visione + la spiegazione della Madonna.

In un altro segreto la visione (ciò che videro e descrissero i fanciulli) è:
“ ...un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio[...], altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.”

In questo caso la corrispondente spiegazione (parole della Madonna) è:
“Avete visto l'inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore immacolato. Se faranno quello che io vi dirò, molte anime si salveranno e ci sarà pace. La guerra finirà presto. Ma se non smettono di offendere Dio, sotto il regno di Pio XI, ne comincerà un'altra peggiore... I buoni saranno martirizzati e il santo Padre avrà molto da soffrire, parecchie nazioni saranno annientate. Alla fine il mio Cuore immacolato trionferà...”.

In pratica le parole della Madonna sono solo quelle di commento, mentre la visione è per l'appunto osservata e descritta da chi l’ha avuta.

Sorvolo sulla predicazione di moda in cui l’inferno non c’è e se c’è è vuoto…
Faccio presente che la seconda guerra mondiale iniziò “ufficialmente” quando Pio XI era già morto, ma in realtà era già dichiarata dai fatti accaduti nel 1938.

segue...

tralcio ha detto...

...

Suor Lucia non scrisse nulla del terzo segreto fino al gennaio 1944. Quando lo fece, su ordine esplicito del vescovo, preoccupato della morte della suora dopo una pleurite sofferta da Lucia nel 1943, vennero redatti DUE TESTI distinti:
-uno in forma epistolare (con destinatario, data, firma) scritto su un solo foglio contenente venti righe manoscritte.
-un secondo non in forma epistolare, scritto su 4 fogli di taccuino, per un totale di circa 60 righe manoscritte.

Le parole della Madonna sono quelle del primo foglio, mentre la descrizione della visione è nei 4 fogli di taccuino.
Entrambi i testi, in buste differenti, giunsero separatamente in Vaticano.

Pio XII, che all'epoca era anche il prefetto del Sant'Uffizio, conservò il testo "breve" presso l'appartamento papale. Il secondo testo fu invece archiviato negli archivi della Congregazione per la Dottrina della fede.
Il primo testo è stato letto dai vari pontefici succedutisi al soglio di Pietro, ed è tuttora "segreto" (ne esiste un'edizione non originale che trapelò nel 1963 e fu pubblicata da Neues Europa).
Il secondo è stato letto pubblicamente nel giugno 2000 a Fatima: questo testo, il più lungo, descrive la visione senza riportare le parole di Maria.

Quale dunque il testo che non si vuole rendere pubblico e che Suor Lucia chiese di leggere solo dopo il 1960? Tra le varie ipotesi, quella più accreditata riguarderebbe proprio il testo di Neues Europa, troppo lungo per essere tutto vero, ma contenente davvero le parti che furono pronunciate dalla Vergine a Fatima. In questo testo il vero problema riguarderebbe un disastroso evento interno alla Chiesa, alla sua fede, ai suoi uomini... E l'evento sarebbe (uso il condizionale per cautela, anche se il dato non è mai stato smentito) da collocare nella "seconda metà XX secolo".

Pare perciò di sentirlo, il “sospirone di sollievo”, tirato entrando nel secolo XXI…
Per qualche decennio si era rimasti in sospeso al pensiero di quello che sarebbe dovuto accadere “nella seconda metà del XX secolo”. Pare di veder gongolare chi poteva smentire i “profeti di sventura” e soprattutto i guasti post conciliari, riconducendo la profezia all’attentato a Giovanni Paolo II.
La verità è però stata detta a mezza bocca, specialmente dai Cardinali Bertone e Sodano. L'allora Card. Ratzinger diffuse una nota teologica a commento dell'interpretazione che si volle dare nel 2000, che collega la visione all'attentato subito da Giovanni Paolo II nel 1981.

Immagino già la facile ironia degli scettici: il cinquantennio 1950-2000 è già scaduto da un pezzo. Ma se i conti si fanno dalla vita pubblica di Gesù, dal miracolo di Cana alla pasqua di redenzione, cioè agli anni dal 30 al 33 d.C., allora saremmo proprio nel bel mezzo della seconda metà del XX secolo.

Benedetto XVI nel 2010 a Fatima disse che "sbaglierebbe chi ritenesse conclusa la profezia di Fatima" dando appuntamento al 2017 per il trionfo del Cuore immacolato di Maria. Poi è successo quel che vediamo: necessario per la Chiesa intera perchè si disvelasse tutto ciò che è annunciato da secoli?

Occhio ai depistaggi ha detto...

Irina ha fatto centro!

Anonimo ha detto...


@ L'evento profetizzato quale sarebbe stato? Il Vaticano II, non c'è scelta

L'evento che sarebbe accaduto nella II metà del XX secolo, un evento riguardante la Chiesa dall'interno, quale sarebbe stato? Il secolo è trascorso e l'evento c'è stato: il Vaticano II, con il quale è cominciata ufficialmente l'apostasia della Gerarchia attuale. Suor Lucia disse di leggere il "segreto" che lo anticipava (l'evento) nel 1960 o subito dopo il 1960, perché così sarebbe stato più chiaro il suo significato. Infatti, nel 1960 si era nel pieno dell'organizzazione del Concilio, che durò tre anni e le manovre di cardinali e vescovi neomodernisti, ampiamente tollerate da Giovanni XXIII, per infilare dottrine eterodosse negli schemi preparatori erano già evidenti.
In una importante commissione preparatoria ci fu un violento scontro tra il card. Ottaviani e il cardinale Bea, il quale attaccò gli schemi preparati sotto la supervisione della Curia perché troppo scolastici, dogmatici, etc. (disse) non aperti alle istanze di aggiornamento volute dal Pontefice. Bea, uomo di Roncalli nel Concilio, attaccava sistematicamente il lavoro perfettamente ortodosso fatto da Ottaviani e dal suo staff, gridando che non si voleva capire l'impostazione (di apertura e dialogo) voluta da Roncalli per il Concilio.
I "novatori" riuscirono a metter le mani in modo efficace solo sullo schema per la Liturgia. Per questo organizzarono, il 13 ottobre 1962, la rivolta all'inizio del Concilio, che, con la complicità del Papa, si risolse nella loro vittoria: rigetto di tutti gli schemi, tranne quello sulla Liturgia, che poi sarebbe stato ulteriormente da loro "lavorato"; elezioni delle Commissioni controllate dalle Conferenze episcopali e loro controllo delle Commissioni.
Forse il giorno dello "evento" è il 13 ottobre 1962 quando in S. Pietro risuonò il "non serviam" del cardinale Liénart, che iniziò la rivolta facendo saltare l'ordine del giorno. (Per gli amanti della cabala: 13, come il 13 maggio e il giorno dell'insediamento di Bergoglio).
PP

Anonimo ha detto...

Suor Lucia non poteva sapere, nel 1944, che nel 1958 sarebbe divenuto papa Angelo Roncalli e che tre mesi dopo (25 gennaio 1959) avrebbe annunciato l'indizione di un Concilio della Chiesa.

Resta il fatto che l'indicazione di leggere il segreto dopo il 1960 sembra essere tutt'altro che casuale. Sicuramente Giovanni XXIII lesse il contenuto della busta lasciata da Pio XII nell'appartamento papale. Probabilmente si attenne alla prescrizione e lo fece solo un anno dopo l'intenzione manifestata nel gennaio 1959.

Di Roncalli stupiscono comunque quattro particolari, per altro comuni a Francesco:
-un nome per così dire "ad effetto" (non c'erano Giovanni dai tempi di Avignone).
-un'età avanzata (77 anni), quindi un papato portato a bruciare le tappe
-perciò voglia di presentarsi subito con un annuncio volutamente carico di novità
-un'aura mediatica molto favorevole ("buono", "umile", "semplice") al personaggio

Anonimo ha detto...

Anche il secondo testimone dopo Dollinger è molto anziano, poi perché parlarne adesso e non prima? Se l'allora card.Ratzinger non disvelò tutto, certamente non lo fece di testa sua, ma su ordine dell'allora pontefice regnante, poi, la smentita recente, ma quando mai può dire qualcosa di veramente suo? I turiferari gli mettono in bocca cose che lui non può dire apertis verbis, quindi, io non credo più a nessuno finché non sento e vedo personalmente. Anonymous.

Anonimo ha detto...

Oggi - sul Giornale di Vicenza - il teologo don Dario Vivian afferma, in chiusura d'intervista, che "I cattolici non devono giudicare. Dio non giudica mai".... Io però ricordo che nel Credo si dice di Cristo "... e di nuovo verrà nella gloria PER GIUDICARE I VIVI E I MORTI" e ho in mente i 4 Novissimi, cardini della fede: "Morte, GIUDIZIO, Inferno, Paradiso".... Piccoli bergogliani crescono e diffondono l'apostasia....

Anonimo ha detto...


# Suor Lucia non poteva sapere del Concilio, nel 1944

In termini umani no, ma in termini soprannaturali? Mi ricordo di aver letto che questa data del 1960 Suor Lucia lasciava intendere dipendesse sempre dalla Fonte sovrannaturale delle sue rivelazioni private. Ma nella pubblicazione del Segreto fatta dal Vaticano nel 2000, a p. 28, c'è un breve colloquio con Bertone, nel quale disse (o le fecero dire) che era stata un'idea sua.
"Poiché Suor Lucia prima di consegnare all'allora Vescovo di Leiria-FAtima la busta sigillata contenente la terza parte del "segreto"aveva scritto sulla busta esterna che poteva essere aperta solo dopo il 1960... Sua Ecc.za mons. Bertone le domanda: "perché la scadenza del 1960? E'stata la Madonna ad indicare quella data?" Suor Lucia risponde: "Non è stata la Signora, ma sono stata io a mettere la data del 1960 perché secondo la mia intuizione prima del 1960 non si sarebbe capito, si sarebbe capito solo dopo. Ora si può capire meglio. Io ho scritto ciò che ho visto, non spetta a me l'interpretazione ma al Papa".
Osservazioni: 1. Il fatto di aver interposto una "sua intuizione" personale contraddice tutto il modo di fare e la personalità di Suor Lucia. 2. Non spiega il senso di questa sua "intuizione". Afferma: "Ora si può capire meglio". Ora, quando? Nel 2000, data di pubblicazione del Segreto. Da "dopo il 1960 " al 2000 sono 40 anni, non è un lasso di tempo un po' troppo lungo? Bisognava aspettare 40 anni per "capire meglio"? 3. La visione del terzo segreto sappiamo come è stata interpretata, al passato: una allegoria stile profetico dell'attentato a GPII. Attentato avvenuto nel 1981, quasi 20 anni "dopo il 1960". 4. Ma ciò vorrebbe dire che allora Suor Lucia aveva avuto l'intuzione nel 1944 dell'attentato che il Papa ha subito nel 1981!
Conclusione: l'argomentazione attribuita a Suor Lucia non regge. L'hanno notato in molti.
Inoltre: 5. Suor Lucia ha sottolineato che ha scritto quello che ha visto. E quello che ha sentito, che fine ha fatto? Si e'infatti rimarcato che la famosa frase detta dalla Madonna :"In Portogallo si conserverà il dogma della fede etc." è rimasta tronca, senza seguito. Lo etc. non può certamente averlo detto la S.ma Vergine.
A 100 anni da Fatima è sbagliato dire che questa famosa Rivelazione a poco è servita, di fronte alla sordità totale della Gerarchia cattolica? La II g.m. c'è stata lo stesso, la Russia non si è affatto convertita al cattolicesimo, la Chiesa sprofonda sempre più nel baratro.
Come fece sapere Nostro Signore alla stessa Suor Lucia: la farà sì il Papa la consecrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria ma tardi, quando la sventura si sarà abbattuta su di lui, come avvenne al Re di Francia. PP

Anonimo ha detto...

In cauda venenum : così chiacchierone sino a poco tempo fa
Ma che parliamo a fa'

RR ha detto...

Anonymous,
gli fanno dire e scrivere tutto ed il suo contrario, ora che è ancora vivo, figurati poi, quando non ci sarà più !
Tuttavia la frase "sbaglia chi pensa..." l'ha sicuramente detta, l'ho sentita io stessa, quindi, c'è senz'altro qualcosa di più di quel che è stato pubblicato.

Anonimo ha detto...

RR
Certamente c'è di più, ma inutile farci ricami sopra senza uno straccio di prova, se i fatidici 100 anni sono passati, allora manca poco a sapere, in giro ci sono deliranti post che affermano che la vera Lucia fu uccisa dai massclerical e sostituita con un'altra persona, pensa te. Tutti i papi sanno cosa c'è effettivamente scritto, ma stranamente tutti tacciono o hanno taciuto........al punto in cui siamo, vista la situazione, di peggio c'è solo la bomba atomica.....Anonymous.

Gás Renascença ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Argomento molto interessante, probabilmente centrale visti i nostri tempi grami. Direi che il riscontro implicito che ci sia più di qualcosa che non torna è proprio nel testo reso pubblico del "Segreto" che è la quintessenza della neutralità allegorica oserei dire più generica e inoffensiva. Cioè nulla che possa giustificare in alcun modo lo stretto riserbo mantenuto per decenni. C'è qualcuno che in quel testo possa trovare qualche ragionevole motivo di segretezza?
Miles

Sacerdos quidam ha detto...


Le allusioni ai possibili errori del p. Dollinger dovuti all'età sono del tutto infondate.

Infatti della Terza parte del Segreto di Fatima riguardante l’avvento di “un cattivo Concilio e di una cattiva Messa” aveva già parlato il p. Kramer sul The Fatima Cusader nel 2009, facendo il nome della sua fonte di informazioni, cioè proprio il p. Dollinger.
Il p. Dollinger, che aveva allora riferito al p. Kramer di avvenimenti accaduti solo 9 anni prima, aveva in quel momento 80 anni (è nato nel 1929) un'età dunque che garantiva ancora una buona memoria.

Si può leggere quanto riferiva il p. Kramer tramite il Dollinger in quel numero della suddetta Rivista, a partire dalla fine della pagina 8 in poi, al seguente link:
http://www.fatimacrusader.com/cr92/cr92pg7.pdf

Il fatto è che la profezia della Madonna che metteva in guardia contro quel futuro "cattivo Concilio" e quella futura "cattiva Messa" sono una condanna bruciante di tutto ciò che è stato fatto dai Papi 'conciliari' dal 1962 ad oggi.
E così gli apprendisti stregoni conciliari dopo aver distrutto tutto cercano ora di nascondere la verità, per salvare se stessi, la loro ideologia e le loro opere disastrose.

Michele Durighello ha detto...

Son certo che agli studiosi la versione vaticana dispiaccia, è pur vero che sta scritto "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi" e questo secondo me vale tanto per i razionalisti quanto per i creduloni in buona fede che sentendo messaggi molto angustianti rischierebbero probabilmente d'esser sopraffatti dalla preoccupazione.
Forse il criterio squisitamente pastorale di Wojtyla tutto sommato è un modo elegante d'uscirne non dicendo più del necessario ma non trascurando di sottolineare l'importanza della preghiera..

Gederson Falcometa ha detto...

"Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa."

Curioso che nel commento teologico al terzo segreto l'allora cardinale Ratzinger diceva:

"Siamo così giunti ad un'ultima domanda: Che cosa significa nel suo insieme (nelle sue tre parti) il «segreto » di Fatima? Che cosa dice a noi? Innanzitutto dobbiamo affermare con il Cardinale Sodano: « ... le vicende a cui fa riferimento la terza parte del « segreto » di Fatima sembrano ormai appartenere al passato ». Nella misura in cui singoli eventi vengono rappresentati, essi ormai appartengono al passato. Chi aveva atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla fine del mondo o sul futuro corso della storia, deve rimanere deluso. Fatima non ci offre tali appagamenti della nostra curiosità, come del resto in generale la fede cristiana non vuole e non può essere pastura per la nostra curiosità. Ciò che rimane l'abbiamo visto subito all'inizio delle nostre riflessioni sul testo del «segreto »: l'esortazione alla preghiera come via per la « salvezza delle anime » e nello stesso senso il richiamo alla penitenza e alla conversione". Il messagio di Fatima, Congregazione per la dottrina della fede - http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html

Lo stesso Ratzinger pensava nell'anno 2000 che la missione profetica di Fatima se era conclusa. Come spiegare che dieci anni dopo la sua visione si è cambiata? Sarà che prima ha visto la parte del segreto rivelata e solo dopo ha visto la parte nascosta?

Trovo interessante che nel 29 aprile 2009 visita Aquilla colpita da uno terremoto, visita la teca che contiene le spoglie di Celestino V e vi lascia il suo pallio. Praticamente 1 anno dopo, in pellegrinaggio a Fatima, dice le parole "Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa." Sarà che ciò che ha vissuto come Papa ha cambiato la visione che aveva all'anno 2000 sul terzo segreto?

Ancora sulla presentazione del terzo segreto, la sua interpretazione e commento teologico, che pensare di quella presentazione nell'anno 2000?

In ciò che dice rispetto all'Apocalisse è la stessa Suor Lucia che parla a rispetto al Frère Michel de la Trinitè, vedete:

"Nel suo libro, Frère Michel riporta che, interrogata sul Segreto, Suor Lucia disse: "E' contenuto nel Vangelo e nell'Apocalisse, leggeteli!". Egli fa notare che essa aveva poi indicato in modo particolare i Capitoli dall'VIII al XIII dell'Apocalisse (il capitolo XIII riguarda in particolare l'avvento dell'Anticristo). Nel suo studio sul Terzo Segreto, Frère Michel costruisce una potente e ammirevole ipotesi, e cioè che il Terzo Segreto è un grave avvertimento di apostasia all'interno della Fede Cattolica e una seria e formale accusa a coloro che nella gerarchia ecclesiastica hanno favorito il dissenso ed eresie dichiarate". Il Terzo Segreto di Fatima - http://www.fatima.org/it/essentials/facts/secret.asp

Gederson Falcometa ha detto...

"A 100 anni da Fatima è sbagliato dire che questa famosa Rivelazione a poco è servita, di fronte alla sordità totale della Gerarchia cattolica? La II g.m. c'è stata lo stesso, la Russia non si è affatto convertita al cattolicesimo, la Chiesa sprofonda sempre più nel baratro.
Come fece sapere Nostro Signore alla stessa Suor Lucia: la farà sì il Papa la consecrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria ma tardi, quando la sventura si sarà abbattuta su di lui, come avvenne al Re di Francia". PP

Caro PP,

Il terzo segreto nella sua relazione con gli avvenimenti storici è per me un enigma. La Chiesa sempre ha affrontato gli errori, perchè per affrontare e vincere gli errori della Russia ha il bisogno di fare la sua consacrazione? Questo lascia nell'aria una sorta di problema, ma uno che è all'interno della Chiesa. In questo senso la Madonna ha detto a Suor Lucia che tutto sarebbe più chiaro in 1960. Sembra che la Madonna vuole dire qualcosa in più, perchè sapeva che il terzo segreto non sarebbe rivelato nel 1960 e che sarebbe convocato un Concilio. Che cosa è diventata più chiara dopo 1960?

Avendo un nemico come la Russia che minacciava diffondere i suoi errori per tutto il mondo, la convocazione di uno Concilio per fare un'aggiornamento della Chiesa è qualcosa molto anormale. La Russia doveva essere combattuta, la consacrazione doveva essere fatta ma il Concilio se è aperto volendo l'applicazione della misericordia all'errore. Quindi, anche gli errori della Russia hanno ricevuto la misericordia del Concilio. Nonostante la sua espressa volontà di non condannare gli errori in generale (e specifici della Russia), poteva fare la consacrazione che non ma non gli ha fatto. Qui, domando:

Quali errori sono stati peggiori? Gli errori della Russia o gli errori che sono natti con il Concilio? Esiste una relazione tra uni e gli altri? Quale?

La conversione della Russia è un'altro enigma. Supponiamo che uno dei Papi conciliari gli avesse fatta (o che Bergoglio da una subita spirazione risolve farla) spontaneamente viene la domanda:

La Russia se convertirà a che?

Se convertirà al cattolicesimo conciliare. Questo sarebbe lo stesso che la Russia fare un'importazione della realtà cattolica vissuta in Europa e in tutto il mondo dopo il Concilio. Quindi, considerando questo, non è assurdo dire, che la consacrazione doveva essere fatta prima del Concilio, perchè dopo è difficile di pensare in una conversione della Russia al cattolicesimo. Nemmeno dei paesi Europei la Chiesa conciliare vuole la conversione. Esempio: poco tempo fa la Ungheria ha voluto dare le sue scuole alla Chiesa e questa ha rifiutato la offerta. Quindi, al parlare di conversione della Russia, penso, che se parla di uno Stato Cattolico, dove sta tutta la dottrina tradizionale della relazione tra Stato e Chiesa.

Forse la sordità della gerarchia se spiega per lo storicismo. Il volere della Madonna nel messagio di Fatima nella mentalità conciliare aveva valore prima del Concilio e del post-Concilio. Dopo tutto se è cambiato e oggi ancora più, perchè la Madonna voleva dei fedeli la penitenza e il Papa Francesco chiama i penitente di pelagiani.

Un caro saluto dal Brasile

Anonimo ha detto...

Caro Gederson se nel testo del Segreto fosse contenuto un riferimento ad una apostasia della Chiesa diventerebbe immediatamente chiarissimo t
tutto cio' che di anomalo vi e' in questa faccenda.
Miles

irina ha detto...

Mons. Capovilla in una intervista a Repubblica disse che Giovanni XXIII lesse La Rivelazione di Fatima il 21/VIII/1959.
Mons.Angelo Roncalli fu eletto Pontefice il 28/X/1958.
Giovanni XXIII annunciò il Concilio il 25/I/1959.

Anonimo ha detto...

Bisogna approfondire il ragionamento sui dati in nostro possesso. Se è vero che sarebbe profetizzato un "cattivo concilio" e poi una "cattiva messa", bisogna considerare che mai in 2000 anni l'Autorità pontificia ha propinato ai suoi fedeli "cattivi frutti", perché un albero buono deve dare "frutti buoni". Un effetto cattivo deve discendere da una causa cattiva. Secondo logica sarebbe necessario ipotizzare che nel terzo segreto si profetizzi anzitutto un "cattivo papa", per quanto possa dispiacere. Altrove si dice che sia scritto che l'apostasia comincerebbe dal "vertice": un'elegante metafora per indicare il Papato? Altre indiscrezioni dicono che il terzo segreto lo affermerebbe esplicitamente. Penso che questo terzo "cattivo" elemento sia perfettamente compatibile con gli altri due "cattivi"; o no?
TEOFILATTO

Anonimo ha detto...

LA TURCHIA VUOLE IMPORRE LE SUE REGOLE SENZA NEMMENO ESSERE ENTRATA IN EUROPA: FIGURIAMOCI DOPO!

In Olanda si vota all'ombra di Erdogan
di Stefano Magni
Braccio di ferro fra Olanda e Turchia, alla vigilia del voto nei Paesi Bassi. La causa immediata è il divieto di accesso dei ministri turchi che volevano fare comizi pro-Erdogan (per il referendum sulla sua riforma costituzionale). La causa profonda è la caccia agli oppositori che il presidente turco ha scatenato in Olanda e nel resto d'Europa, anche attraverso moschee e ambasciate.

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-in-olanda-si-vota-all-ombra-di-erdogan-19249.htm

mic ha detto...

Senza girarci tanto intorno...

“Storicamente e culturalmente – diceva Benedetto XVI agli operatori pastorali della diocesi di Lugano – la Turchia ha poco da spartire con l’Europa: perciò sarebbe un errore grande inglobarla nell’Unione Europea. Meglio sarebbe se la Turchia facesse da ponte tra Europa e mondo arabo oppure formasse un suo continente culturale insieme con esso”. In questo discorso, ripescato dall’oblio del tempo dal professor Alessandro Campi dell’Università di Perugia, Ratzinger spiega chiaramente cosa separi i due “continenti culturali”. “L’Europa – diceva – non è un concetto geografico, ma culturale, formatosi in un percorso storico anche conflittuale imperniato sulla fede cristiana, ed è un fatto che l’impero ottomano è sempre stato in contrapposizione con l’Europa. Anche se Kemal Ataturk negli anni Venti ha costruito una Turchia laica, essa resta il nucleo dell’antico impero ottomano, ha un fondamento islamico e quindi è molto diversa dall’Europa che pure è un insieme di stati laici ma con fondamento cristiano, anche se oggi sembrano ingiustificatamente negarlo. Perciò l’ingresso della Turchia nell’UE sarebbe antistorico.

tralcio ha detto...

La storia è davvero “magistra vitae”.
La storia è fatta di fatti concatenati, nel tempo che scorre.
Il tempo è una creatura di Dio ed è nel tempo che le creature mortali con un’anima immortale trascorrono quanto loro concesso per caratterizzare la vita eterna di conseguenza quella terrena.
Il tempo è un dono di Dio ed è nella storia che il Signore manifesta la Sua gloria che va oltre.
La gloria dell’uomo nel tempo è invece effimera ed i nostri sforzi per goderne svaniscono.
Fatta questa doverosa premessa, nel tempo della storia una data può dire molte cose.
Suor Lucia riconobbe l’inizio della nuova guerra nell’aurora boreale che fu osservata nei giorni 25 e 26 gennaio 1938 (incredibilmente visibile in tutto il sud dell’Europa, in Italia come in Portogallo) il segno del cielo che la Madonna le aveva annunciato. Dopo la catastrofe bellica e il sempre maggior peso preso dalla Russia nella cultura mondiale, c’era da comprendere quale altra calamità avrebbe ammorbato la seconda metà del XX secolo. Un’indicazione precisa riguarda il sentore di una catastrofe spirituale che sarebbe stata più comprensibile dopo il 1960.
Gli scritti di Suor Lucia con la duplice veste del segreto (visione+spiegazione della Madonna) giunsero in Vaticano nell’aprile 1957, in due giorni differenti.
Papa Pio XII trattene nel proprio alloggio lo scritto breve (le parole della Beata Vergine Maria), mentre lo scritto con la visione restò negli archivi del Sant’Uffizio.
Giovanni XXIII, pontefice dall’ottobre 1958, lesse il segreto il 21 agosto 1959, un venerdì, presenti il suo segretario (mons. Capovilla), il suo confessore (mons. Cavagna) e -per farselo tradurre dal portoghese- mons. Tavares della Segreteria di Stato.
Giovanni XXIII aveva già manifestato l’intenzione di indire il Concilio Ecumenico (25/1/1959) e la lettura non lo fece recedere dall’intenzione. Anzi: nel solenne discorso di apertura del Concilio Vaticano II (11/10/1962), dopo tre anni di gestazione (anche se già il 13/10/1962 furono rigettati tutti gli schemi preparatori) Giovanni XXIII ci tiene a precisare che: “Nell’esercizio quotidiano del Nostro ministero pastorale Ci feriscono talora l’orecchio suggestioni di persone, pur ardenti di zelo, ma non fornite di senso sovrabbondante di discrezione e di misura. Nei tempi moderni esse non vedono che prevaricazione e rovina; vanno dicendo che la nostra età, in confronto con quelle passate, è andata peggiorando; e si comportano come se nulla abbiano imparato dalla storia, che pur è maestra di vita, e come se al tempo dei concili ecumenici precedenti tutto procedesse in pienezza di trionfo dell’idea e della vita cristiana, e della giusta libertà della chiesa. A Noi sembra di dover dissentire da cotesti profeti di sventura, che annunziano eventi sempre infausti, quasi che incombesse la fine del mondo”.

Se nel 1960, considerando i cattolici del mondo intero, quelli che assolvevano il precetto della Santa Messa domenicale superava ovunque il 50%, oggi possiamo oscillare tra l’uno e il 10%... E possiamo contare un crollo delle vocazioni religiose, senza contare le decine (centinaia) di migliaia di abbandoni tra i consacrati.
Forse le date dicono più degli storici stessi. E chi parla di un avvertimento di apostasia dato da Maria, non può certo accusarla di essere ne’ una profetessa di sventura e tanto meno un’addetta del servizio postale.
Aver riletto, guarda caso al termine del XX secolo, unicamente al passato il contenuto della sola "visione" (senza riferire le parole della Madonna sul terzo segreto) pare un goffo tentativo di autoassoluzione di chi è ancora convinto di essere nel giusto.
Se poi qualcuno (nel 2010) cambia idea, è solo un merito, non una colpa!
Il Signore chiede conversione, perciò ha misericordia dei nostri errori precedenti.

Gederson Falcometa ha detto...

"Mons. Capovilla in una intervista a Repubblica disse che Giovanni XXIII lesse La Rivelazione di Fatima il 21/VIII/1959. Mons.Angelo Roncalli fu eletto Pontefice il 28/X/1958. Giovanni XXIII annunciò il Concilio il 25/I/1959".

Cara Irina,

Per me la lettura del terzo segreto di Fatima è stata la subita ispirazione di Giovanni XXIII per convocare il Concilio. Difficile conciliare questa ispirazione di GXXIII con lo Spirito Santo. La Madonna è stata inviata da Lui per avvertire sul pericolo degli errori della Russia. Il Concilio conferisce a questi errori la misericordia.

Gederson Falcometa ha detto...

"Caro Gederson se nel testo del Segreto fosse contenuto un riferimento ad una apostasia della Chiesa diventerebbe immediatamente chiarissimo tutto cio' che di anomalo vi e' in questa faccenda".

Caro Miles,

Credo che il testo del Segreto deve avere questo riferimento. Per questo non è stato rivelato prima e dopo è stato rivelato solo una parte. Quello che è stato rivelato solo all'anno 2000 se poteva rivelare moltissimo bene prima, perchè non è stato rivelato?

Gederson Falcometa ha detto...

Ancora sulla questione di Benedetto XVI e il terzo segreto, ricordo la prefazione al libro di Bertone "L'ULTIMA VEGGENTE DI FATIMA" nel 22 febbraio 2007, dove se può leggere sulla presentazione dell'anno 2000:

"In realtà, il capitolo che tratta la pubblicazione della terza parte del segreto di Fatima l'abbiamo vissuto insieme in quel memorabile tempo che fu il Giubileo dell'anno 2000: io, in qualità di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e Lei, come Segretario del medesimo Dicastero. Il grande Pontefice che mi ha preceduto, Giovanni Paolo II, fecondo di ispirazioni profetiche e personalmente convinto che "la mano materna" della Vergine avesse deviato la pallottola che avrebbe potuto essere per lui mortale, vide che era giunto il momento di sciogliere l'alone di mistero che ricopriva l'ultima parte del segreto consegnato dalla Vergine ai tre pastorelli di Fatima. Ne fu incaricata la Congregazione per la Dottrina della Fede, che conservava il prezioso documento scritto da Suor Lucia.

Fu un tempo di luce, non solo perché il messaggio poté così essere conosciuto da tutti, ma anche perché veniva così disvelata la verità nel confuso quadro delle interpretazioni e speculazioni di tipo apocalittico che circolavano nella Chiesa, creando turbamento fra i fedeli più che invitarli alla preghiera e alla penitenza. D'altra parte, tuttavia, si poteva constatare il confortante sviluppo della pietà mariana, autentica fonte di vita cristiana, intorno all'imponente santuario sorto a Fatima, e in ogni parte del mondo dove la devozione alla Vergine, sotto l'influsso delle apparizioni di Fatima, si radicava profondamente nella fede del popolo, invitando uomini e donne a consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria".

Considerando questo, la visione di BXVI sul Fatima non se è cambiata em 10 anni ma in 3, perchè ciò che dice nella prefazione è la ripetizione di ciò che ha detto nel commento teologico al terzo segreto. Qui non lascia capire che la "missione profetica di Fatima non se è conclusa...

irina ha detto...

@tralcio
"...lesse il segreto il 21 agosto 1959, un venerdì, presenti il suo segretario (mons. Capovilla), il suo confessore (mons. Cavagna) e -per farselo tradurre dal portoghese- mons. Tavares della Segreteria di Stato."

"lesse" per la prima volta? Se ne sa qualcosa?
Grazie.

Anonimo ha detto...

@Gederson. Credo anch'io che la Madonna volesse la consacrazione della Russia prima del Concilio. In effetti Pio XII ne fece una (simile/corrispondente?) a quella richiesta, ma già allora era troppo tardi rispetto allo scorrere della storia. Deve ancora fare riflettere che, durante Paolo VI, fu proibito al Concilio di parlare di Comunismo e di Unione Sovietica. E' emblematico che nella Costituzione GS sul mondo contemporaneo il Comunismo non sia nemmeno menzionato!
TEOFILATTO

Anonimo ha detto...

Certamente, la Madonna voleva la Consacrazione della Russia ben prima del 1960. La lettura del Segreto (dopo il 1960) è argomento separato.
Il Segreto contiene una serie di "Se, se e se", che (dopo il 1960) sarebbero stati meglio compresi.
Ma anche dopo il 1960 (e anche dopo il Concilio) sarebbe stato possibile consacrare la Russia ed evitare talune conseguenze che (senza la Consacrazione) ci sarebbero state e delle quali la Chiesa è stata avvertita.
Chiaramente lo spartiacque resta sempre il 1960, nel senso che probabilmente dopo quella data sarebbe stato "umanamente" più difficile prendere una tale decisione (Consacrazione della Russia)....forse proprio perchè, dopo il 1960, certe forze moderniste (e nemiche della Chiesa) avrebbero (come è successo) assunto un potere meno facilmente contrastabile e si sarebbero messe di traverso.

Il Segreto contiene anche un riferimento ad un "cattivo" Concilio?
Io lo credo. D'altronde oggi li vediamo tutti i "frutti" di questo Concilio (se non è misurabile in termini di frequentazioni dei fedeli alle Funzioni religiose o al calo pauroso delle vocazioni da cosa dovremmo misurarlo?).
Il Segreto contiene anche un riferimento ad un "cattivo" Papa?
Non lo so. Però oggi lo vediamo lo smarrimento verso l'attuale Pontefice.

Un lettore si è chiesto, per assumere che la Consacrazione dovesse essere fatta prima del Concilio: "La Russia, una volta consacrata, a quale Chiesa cattolica si convertirebbe? A questa conciliare?"

Beh, io credo, che siamo già alla fase in cui la Madonna predisse:
1) Se il Papa non mi Consacrerà la Russia....(fase del dolore, nazioni sterminate etc);
2) Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà
3) Allora il Papa mi consacrerà la Russia e il mondo conoscerà un periodo di pace.

Dobbiamo terminare quindi il punto 1); siamo in un periodo, come detto, di grave crisi spirituale e crisi della Chiesa cattolica che sembra quasi soccombere dagli attacchi dei nemici; la dottrina stessa è seriamente messa in discussione dai vertici stessi della Chiesa......
Quindi, immagino, che il Trionfo del Cuore Immacolato, coinciderà con una vittoria sui nemici (interni ed esterni) della Chiesa, con una sua "ri-scoperta" della Verità che solo in essa sussiste.
Ma questa sarà una Vittoria tutta del Cielo, apparirà chiaro a tutti di chi è questa Vittoria e che la salvezza viene da una sola Chiesa Cattolica e Apostolica.
Quindi, italiani, francesi, spagnoli, tedeschi, torneranno alla Chiesa.
E la Russia, quindi, a quale Chiesa si convertirà se non alla Chiesa cattolica Apostolica e Romana?

Ci sembra impossibile?
Solo perchè ragioniamo con il cervello e il cuore dell'uomo del XXI secolo, ma forse sarà proprio la "grandezza" di questa conversione che apparirà a tutti per quello che è: un miracolo di Dio, una Grazia di Rivelazione.

Io spero solo di potere assistere a tutto questo, non solo perchè significherebbe che sarò ancora vivo, ma anche perchè significa che non sarà troppo tardi.
Alcuni pensano che il Trionfo coinciderà col 2017 (per via del centenario), ma ciò non è certo. In quanto il 2017 potrebbe essere anche uno spartiacque che segni sia il tradimento compiuto (penso alla maggiore attenzione data all'altro nefasto centenario) che l'inizio di un periodo che (solo poi) porterà al Trionfo (il quale potrebbe anche compiersi tra altri 2, 3, 7, 20 anni....20 non li reggerei).
Ricordiamoci che un santo disse che quanto più si avvicina il Male, tanto più si abbrevia il tempo che ci separa della sua sconfitta

Giuseppe M.

tralcio ha detto...

per Irina

Non lo so.
Dovendosi procedere alla lettura "non oltre il 1960" poteva averlo già fatto, ma anche essere ancora in tempo agendo per la prima volta in quell'estate...

Comunque aveva già esplicitato urbis et orbis l'intenzione di indire il Concilio.
E da come andarono le cose, si suppone che avessero già deciso -in tanti- come condurlo.

Il tutto non spunta affatto come un fungo. Ma la Madonna aveva avvertito.

E' bene ricordare (vale anche per chi ne fosse dispiaciuto) che alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà. Non è che la partita sia truccata: è solo che i trucchi a un bel momento finiscono e il falsario viene smascherato insieme a tutti i manutengoli suoi biscazzieri.


Rr ha detto...

La non menzione del comunismo fu voluta da GXXIII su richiesta di Mosca, che cosi inviava due osservatori ortodossi al Concilio.
A GXXIII gli Ortodossi piacevano tanto, e col Concilio sperava di riavvicinarli a Roma, o meglio di avvicinare la Chiesa cattolica all'Ortodossia.
Invece fini per far avvicinare il Cattolicesimo al Protestantesimo. Ma comunqe, nel frattempo, era morto.

Ho sempre pensato che la dimostrazione che Fatima è intimamente legata ad un disastro nella Chiesa, è proprio il CVII, e quel che ne è seguito, nonché la diffusione degli errori della Russia, che va ben oltre, in tutti i sensi, della rivoluzione del '17.

irina ha detto...

@tralcio, grazie.

Traditio Catholica Romana:
"E' in questo scenario apocalittico che Giovanni Paolo II in piazza S.Pietro il 25 marzo 1984, davanti alla Madonna di Fatima, in unione con i vescovi, in mondovisione consacra il mondo e la Russia alla Madre di Dio. Consacrazione che doveva esser fatta già nel 1960 dall'allora Papa Giovanni XXIII, seguito poi nell'inadempienza da Paolo VI."

Gederson Falcometa ha detto...

"Un lettore si è chiesto, per assumere che la Consacrazione dovesse essere fatta prima del Concilio: "La Russia, una volta consacrata, a quale Chiesa cattolica si convertirebbe? A questa conciliare?""

Caro Giuseppe M.,

Sono stato io a chiedere a che cosa la Russia se convertirebbe se la consacrazione venisse fatta da uno dei Papi conciliari . Prima di chiedere ho mostrato differenze inconciliabili tra quello che ha voluto la Madonna, nel messagio di Fatima, e quello che ha realizzato il Concilio. Quindi, è ovvio che la Russia se convertirà alla Chiesa Cattolica, la questione è a quale cattolicesimo se convertirebbe la Russia se la consacrazione venisse fatta nel periodo conciliare e post-conciliare. Il Concilio non vuole la conversione dei paesi alla Chiesa, vuole lo Stato Laico.

Inoltre a questo la Madonna ha detto che la consacrazione sarebbe fatta per il Papa ma che sarebbe fatta tarde. Ovviamente questo significa che la consacrazione sarà fatta dopo la Russia spargere i suoi errori per il mondo. Questo non sarebbe possibile senza il Concilio Vaticano II e la sua applicazione della misericordia all'errore. Prima dal discorso di apertura del Concilio sarebbe impossibile concebire una Chiesa Cattolica che non combattesse gli errori ma dopo questo ha diventato una realtà. Gli errori che sono apparsi nella Chiesa dopo il Concilio sono stati ben peggio che gli errori della Russia. Ad esempio, la Nouvelle Théologie che è natta prima e ha trionfato con il Concilio, non è venuto dalla Russia, ma dopo il Concilio se sparge per tutto mondo non attraverso della Russia ma della Chiesa.

Ancora sul comunismo, qui in Brasile il Padre Louis-Joseph Lebret, O.P. negli anni 40 e 50 ebbe un grande ruolo nella diffusione del comunismo nella Chiesa. Sotto il pontificato di Paolo VI lui, comunista, è stato l'ispiratore della Populorum Progressio e al Concilio è stato uno dei redattori della Gaudium et Spes. Quanti altri comunisti parteciparono attivamente nel Concilio?


Un caro saluto dal Brasile

Gederson Falcometa ha detto...

@Gederson. Credo anch'io che la Madonna volesse la consacrazione della Russia prima del Concilio. In effetti Pio XII ne fece una (simile/corrispondente?) a quella richiesta, ma già allora era troppo tardi rispetto allo scorrere della storia. Deve ancora fare riflettere che, durante Paolo VI, fu proibito al Concilio di parlare di Comunismo e di Unione Sovietica. E' emblematico che nella Costituzione GS sul mondo contemporaneo il Comunismo non sia nemmeno menzionato!

Caro Teofilato,

Curioso è che Pio XII quando era ancora appena cardinale ha detto sul terzo segreto:

“Suponga, mio caro amico, che il comunismo sia soltanto il più visibile degl’ organi de soverssione contro la Chiesa e contro la tradizione della rivelazione divina, allora noi andremo a vedere l’invasione di tutto quanto è spirituale, la filosofia, la scienzia, il diritto, l’insegnanza, l’ arte, i giornali, la letteratura, il teatro e la religione. Sono ossecatto per le confidenze fatte per la Vergine alla piccola Lucia di Fatima. Questo insistere da parte della Madonna, sui pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro il suicidio per l´alterazione della Fede, nella sua liturgia, la sua teologia e la sua anima.”.(...)
“Sento in torno a me gl’innovatori che vogliano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, respingere i suoi ornamenti, infliggerla un rimorso per il suo passato storico”.
“Così, mio caro amico, sono convinto che la Chiesa di Pietro deve assumere il suo passato; altrimenti si scaverà la sua fossa”.
"...un giorno verrà che il mondo civilizzato rinnegarà il suo Dio, che la Chiesa dubiterà come Pietro ha dubitato. Essa sarà tentata a credere che l’uomo è diventato Dio, che suo Figlio è soltanto un simbolo, una filosofia come tant´altre, e nelle chiese i cristiani in vano cercherano la fiamma rossa che indica che Dio gli aspetta ”. (Monsignore Georges Roche e Philippe St. Germain, Pie XII devant l´Histoire, Laffont, Paris, 1972, pp 52 – 53; idem Abbé Daniel Le Roux, Pierre m´aimes-tu?, edit Fideliter, Brout Vernet 1986. p. 1; idem P. Dominique Bourmaud, Cien Años de Modernismo, Ed Fundación San Pio X Buenos Aires, 2006, p. 312; apud Dom Bernard Fellay, Superiore Generale della FSSPX, Risposta del 22 jugno del 2001 alla lettera del Cardinale Castrillon Hoyos del 7 de maggio del 2001. Communicantes, Août 2001, http://www.sspx.ca/Communicantes/Aug2001
/French/Monseigneur_Fellay_repond.htm)

Lui è stato il Papa di Fatima (e non solo, è stato un Papa santo) che ha visto il miracolo del sole in Vaticano. Quindi, è un misterio che al fare la consacrazione abbia fatto dei "popoli della Russia" e non della Russia.

Cerca la proibizione al Concilio di parlare di Comunismo e Unione Sovietica, questa fa riflettere perchè la Madonna ha chiesto la consacrazione della Russia, quindi, farla non sarebbe propriamente parlare di comunismo e di Unione Sovietica. Se poteva uscire del assurdo divieto politico con la consacrazione. Però, il Papa Paolo VI era stato il segretario di Stato di Pio XII che ha partecipato di quello tradimento della segretaria di Stato che informava ai sovietici il nome dei vescovi e pretti inviati per Pio XII in segreto alla Russia. Cerca la GS, il Padre Lebret, un notto comunista ha partecipato della sua redazione, e quanti altri non hanno partecipato al Concilio?

Un caro saluto dal Brasile

Silvano M. ha detto...

Oramai cosa serve sapere della parte del segreto non rivelata,. Siamo al "si salvi chi può". Il nostro sforzo è trovare le scialuppe di salvataggio e cercare di salirci sopra...,

Anonimo ha detto...

Caro Gederson, non ci sono dubbi sul fatto che la Madonna volesse la Consacrazione della Russia alla Chiesa pre conciliare.
Quello che probabilmente non ho ben spiegato, e quindi sono stato frainteso, è che al compimento della profezia di Fatima la Russia (ma anche noi europei e chissà se non gran parte del mondo) si convertirà al cattolicesimo libero dal modernismo o pre conciliare.
In altre parole non dobbiamo pensare ad una conversione ad una chiesa secondo l'attualità.
Questa è la Chiesa in crisi, una Chiesa che si fa fatica a riconoscere, una Chiesa ridotta così anche forse per non aver adempiuto alle richieste della Madonna.
Ma in ogni caso, non è la Chiesa del compimento del messaggio profetico di Fatima.
La Chiesa del compimento del messaggio profetico di Fatima, noi tutti la dobbiamo vedere. Ed è in quella Chiesa che la Russia, consacrata, entrerà.

Giuseppe M.

irina ha detto...

@ Silvano M.
"Oramai cosa serve sapere della parte del segreto non rivelata"
Sapere è sempre un insegnamento ed ora, in particolare, capire il contenuto, i tradimenti,conoscere chi ha tradito tanto, chi poco, chi affatto, ci aiuta alla prudenza, alla lungimiranza, alla perspicacia se e dove cercare le scialuppe di salvataggio, se è il caso di salirci sopra, o se è il caso di cominciare ad allestire l'altarino in casa, come quello de "mi madre"(A.Fabrizi).

mic ha detto...

La Chiesa-in-crisi non esaurisce LA Chiesa (la crisi è nella Chiesa non della Chiesa). C'è una porzione di Chiesa che custodisce la fedeltà. E la Russia, con la sua spiritualità orientale, credo sia refrattaria alla sostanziale protestantizzazione che sta conoscendo ritmi sempre più accelerati.

irina ha detto...

Roberto De Mattei,Il Concilio Vaticano II, Lindau, 2010
pp.129-134, Giovanni XXIII e i "segni del soprannaturale" nella Chiesa
"Fatima non riguarda gli anni del mio Pontificato"

Anonimo ha detto...


@ Vantaggi e svantaggi della spiritualita' russa

Concordo con il rilievo di Mic. La spiritualità russa, in quanto di origine bizantina, con la sua tendenza al misticismo e l'importanza che attribuisce al mantenimento del rito ortodosso, risulta meno accessibile alle influenze nefaste del protestantesimo. Però in questa spiritualità c'è anche una componente malata, che si manifesta soprattutto in certe forme di religiosità popolare però diffusa, sconfinante nella magia, nell'occultismo e nella superstizione. L'origine lontana di questa componente malata è forse teologica, nel rigetto del Filioque, quando una sottile differenza teologica che si poteva ancora comporre diventò ad un certo punto un solco profondo, per colpa dei bizantini scismatici.
Un aspetto negativo di questa spiritualità è dato dal suo costituirsi come messianesimo politico-religioso, cesaropapismo giustificante politiche di mera espansione territoriale, come risulta dalla storia passata della Russia. Se, nella legittima reazione alla sciagurata politica di accerchiamento americano di questi ultimi anni, la Russia dovesse riesumare un espansionismo di tipo zarista (grande russo), allora io credo che anche un fatto del genere potrebbe rientrare tra "gli errori della Russia" non emendati, dei quali ha parlato la S.ma Vergine a Fatima.
PP

tralcio ha detto...

A prescindere dai tratti peculiari della spiritualità ortodossa e dalle falle/malattie che possono ammorbare quella, così come la più genuinamente cattolica, resta il fatto che quanto annunciato a Fatima non si è concluso ed anzi pare ora dispiegare il proprio apice all'interno della Chiesa di Roma, frutto di una deriva che sempre più osservatori non esitano a definire con i termini espliciti di eresia ed apostasia, coinvolgendo i più alti vertici della cattolicità.

Qui non si tratta di attendere preoccupati catastrofi naturali, meteoriti o bombe come se quanto già "passa il convento" non fosse sufficientemente tragico.
In un certo senso vorrebbe dire che mentre siamo preoccupati per il possibile crollo dei palazzi o delle economie, non altrettanto ci atterrisce la dannazione delle anime, che è tra l'altro uno dei cardini del messaggio mariano di Fatima.

Da questo punto di vista il disastro teologico e pastorale, soprattutto riguardo le vocazioni (religiose e al matrimonio) e quello culturale che lo determina (assecondato dalla teologia e dall'esegesi modernista), provocante una diffusa corruzione morale, specialmente dei più piccoli e indifesi, rappresenta una calamità di dimensioni tali che può essere minimizzato soltanto da chi non ha più alcuna percezione della vita eterna e si limita a gestire quella terrena.

mic ha detto...

Centrati ed efficaci tutti i commenti. In particolare gli ultimi due, di PP e tralcio.

Anonimo ha detto...

Campagna " elettorale " per l'Immacolata .

Per la benedizione della famiglia e' venuto un Sacerdote in prestito alla Parrocchia , ne ho subito approfittato per dargli il libro che narra delle apparizioni della Madonna a Rue du Bac e un sacchettino di Medaglie miracolose , sollecitandolo a consacrare nuove anime alla Immacolata .

O Maria concepita senza peccato pregaTe per noi che ricorriamo a Voi .

Anonimo ha detto...

Es ist Uns so aufgetragen worden, ci è stato ordinato di fare così, riferito a Sodano inviato a Fatima e Ratzinger per il commento teologico del III messaggio......poche parole, asciutte, esiziali.no comment.

L'era di Maria ha detto...

SUB TUUM PRAESIDIUM. IN CROAZIA COSTRUISCONO UNA STATUA DELLA VERGINE DI LORETO ALTA QUASI 20 METRI
http://www.iltimone.org/35852,News.html