C'è chi continua imperterrito a distribuire dal web patenti di eresia dove non dovrebbe. E non gli è bastato che ciò - insieme ad altro - gli sia costato l'adesione di mons. Antonio Livi ad un certo sodalizio.
Poiché è citata come fosse verità rivelata l'ultima infelice mossa di mons. Semeraro, vescovo di Albano [qui], già confutata con un Comunicato ufficiale [qui], osserviamo come il vescovo evoca il problema canonico, che diventa la foglia di fico per nascondere l'ortodossia della FSSPX ed eludere i rischi di eresia post-conciliari. Chiavistello che non vuol discutere la dottrina, mentre la Fraternità Sacerdotale di San Pio X non fa altro che manifestare pubblicamente in maniera tenace e ardente i fondamenti della fede, senza averne cambiato uno iota.
Cos'è dunque che farebbe addirittura equiparare, con evidente capziosità basata sul nulla la Fraternità al modernismo, autentica eresia che sta dilaniando la Chiesa del nostro tempo? Sono incongruenze che non abbiamo mancato di rilevare in precedenti articoli. Ma si preferisce sparare a zero su quanto non rientra nella propria visuale, con la tattica già ben evidenziata qui dalla nostra lettrice Anna, che riguarda sia le persone che alcuni ambiti ecclesiali presi di mira con ostinata protervia.
Cos'è dunque che farebbe addirittura equiparare, con evidente capziosità basata sul nulla la Fraternità al modernismo, autentica eresia che sta dilaniando la Chiesa del nostro tempo? Sono incongruenze che non abbiamo mancato di rilevare in precedenti articoli. Ma si preferisce sparare a zero su quanto non rientra nella propria visuale, con la tattica già ben evidenziata qui dalla nostra lettrice Anna, che riguarda sia le persone che alcuni ambiti ecclesiali presi di mira con ostinata protervia.
« Certe strategie dialettiche si pongono come strumenti di confusione che mirano, nella discussione ad evitare di entrare nel merito delle questioni, gravi, che dividono il mondo cattolico (falso/vero) in materia di fede e di morale, spostando l’attenzione dall’oggetto della discussione alla persona che discute, la quale viene catalogata, inserita in una categoria, creata artatamente al fine di potere stigmatizzare la categoria (e dunque l’interlocutore nella quale viene inserito o nella quale l’interlocutore stesso si auto-inserisce), attraverso l’attribuzione ad essa di connotazioni negative di tipo ideologico e più spesso psicologico-spirituale-comportamentale ».
Per ripareggiare la verità, riproponiamo di seguito le mie considerazioni dell'epoca, che restano di pertinente attualità, integrate con i fatti che rivelano sviluppi più recenti che vedono coinvolta anche la Congregazione per la dottrina della fede, che ci auguriamo possa ancora contare qualcosa nella liquidità che ci sta sommergendo. È solo per grazia che non siamo in apnea.
Una strana chiusura che sembra andare contro corrente
Sembra essersi scatenata una campagna contro la Fraternità di San Pio X in palese controtendenza con le recenti aperture dell'Ecclesia Dei, nella persona di Mons. Pozzo. A queste aperture, dobbiamo aggiungere, ben più recentemente, la visita di Mons. Schneider al Seminario di Winona [qui] e quella del Cardinale Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, al Seminario di Zaitzkofen Herz Jesu (Germania). Non dimentichiamo che questi incontri costituiscono ufficialmente le modalità in cui proseguono gli scambi dottrinali tra la Fraternità San Pio X e le autorità romane «in un quadro più ampio e meno formale degli incontri precedenti», secondo la decisione presa nel corso della riunione di Mons. Fellay con il cardinale Gerhard Ludwig Müller Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 23 settembre 2014.
Questi incontri sono l'occasione per i visitatori di conoscere maggiormente la Fraternità San Pio X e rendersi quindi meglio conto del lavoro svolto dalle opere della Tradizione.
Tornando alla questione Semeraro, notavo come la stampa enfatizzasse la Notificazione ai parroci sulla «Fraternità San Pio X» del Vescovo di Albano, che non faceva altro che dare la fotografia della situazione dal punto di vista dell'ancora non raggiunta regolarizzazione canonica, ma determinava improvvide sanzioni nei confronti dei fedeli, senz'alcun fondamento canonico.
Anche allora eravamo di fronte ad una campagna mediatica [qui], che chiamava in causa, con titolone ad effetto, direttamente il Papa. Non sappiamo fino a che punto - ora come allora - sia falsificazione della realtà o una comunicazione indiretta e, come tale, comunque malsana. Che da parte del vescovo ci fosse difetto di accoglienza era cosa nota. Ma i toni sono decisamente fuori luogo. Tra l'altro, a ben vedere anche in un'ottica conciliare, il vescovo si arroga prerogative anti-ecumeniche perché il tipo di "reditus" - che per come si esprime lui è rieducazione alla luce del Vaticano II - non viene richiesto né agli anglicani né ai luterani né agli ortodossi. Cito dalla Notazione:
« [...] Pertanto qualunque fedele cattolico che richiede e riceve Sacramenti nella Fraternità San Pio X si porrà di fatto nella condizione di non essere in comunione con la Chiesa Cattolica. Una riammissione nella Chiesa Cattolica dovrà essere preceduta da un adeguato percorso personale di riconciliazione, secondo la disciplina ecclesiastica stabilita dal Vescovo [...]».
Aggiungo: L'ultimo documento magisteriale, che sancisce la dottrina tradizionale sull’ecumenismo prima del Decreto conciliare Unitatis Redintegratio, è la Instructio de motione oecumenica (Santo Officio, 20 dicembre 1949: in AAS, 31 gennaio 1950) che riprende l’insegnamento di Pio XI nell’enciclica Mortalium animos. Nell’Unitatis redintegratio l’Instructio del 1949 non è mai citata e non lo è neppure il vocabolo ritorno (reditus). Dunque alla reversione è subentrata la conversione.
Constata infatti su questa variazione conciliare Romano Amerio (Iota unum, Lindau 2009, pag. 491-492): « Le confessioni cristiane, compresa la cattolica, non devono volgersi l’una all’altra, ma tutte insieme gravitare verso il Cristo totale che trovasi fuori di esse (non più nella Chiesa cattolica, quindi) e in cui esse devono convergere ».
Da qui il cambiamento dottrinale: la Chiesa di Roma non è più il fondamento e il centro dell’unità cristiana e la vita storica della Chiesa, che è la persona collettiva di Cristo, converge intorno a più centri (le varie confessioni cristiane) il cui centro più profondo sussiste al fuori di ciascuna di esse; il cambiamento implica che i separati non devono muovere verso il centro immobile che è la Chiesa guidata da Pietro. L'unità quindi non è più considerata già nella storia e cade la necessità di rifarsi ad essa escludendo a priori qualunque pluralismo paritario. Viene meno quindi la « riaffermazione della trascendenza del Cristianesimo il cui principio, che è Cristo, è un principio teandrico vicariato storicamente dal ministero di Pietro ».
Disapplicando perfino questo principio - che peraltro può esser ritenuto malsano nei confronti dei "separati", cosa che non riguarda in alcun modo la Fraternità di San Pio X che da sempre celebra "una cum" il papa - inopinatamente il vescovo Semeraro tira fuori un improprio, infondato e insostenibile "reditus" per la FSSPX e i fedeli che la frequentano. Siamo arrivati all'Auctoritas, non veritas, facit legem? Ma è solo la Verità e non l'autorità che fonda il diritto.
20 commenti:
gentile mic vorrei sapere ma il concilio vaticano 2 è stato infallibile o pastorale ,o no ?' o solo alcune costituzioni ,la dichiarazione nostra aetate lo è anch essa,spero di no?la ringrazio
fabio
su questo blog ci sono molti documenti al riguardo.
Basta percorrere la colonna di destra o usare il motore di ricerca.
…allora, se non ho capito male la FSPX enuncerebbe dottrine eretiche, queste dottrine eretiche avrebbero ad oggetto la conservazione integra del depositum fidei custodito, difeso e trasmesso attraverso il magistero infallibile della Chiesa ed il conseguente rifiuto di quelle “nuove dottrine” che dovessero contraddire, intaccare, obnubilare, sostituire la dottrina sacra rivelata agli uomini da Dio stesso, fossero anche predicate dallo stesso S. Paolo o “da un angelo cielo” o da un concilio ecumenico ? Cioè sarebbe eresia sostenere che il magistero infallibile della Chiesa non possa essere contraddetto, modificato ecc. dal successivo magistero della Chiesa ? … sta diventando eretica l’ortodossia ?
.. deve essermi sfuggito qualcosa (San Tommaso aiutami tu !)
Anna
Don Ariel sostiene che chi va a Messa dai lefebvriani è in peccato mortale.
Il mio confessore, che non è un tradizionalista, che non è peccato e che le loro celebrazioni sono sì illegittime perchè la situazione non è regolarizzata ma valide.
La mia idea è che preferisco essere in una posizione irregolare canonicamente ma ortodossa e in comunione, piuttosto che canonicamente in regola ma eretica : seguaci di certi vescovi tipo Marx...
Credo che la FSSPX sia una delle poche oasi della Chiesa Cattolica ad essere rimasta mite, umile, chiara, coerente e cristallina.
Nel resto del calderone c'è di tutto dal prete abortista, al clone dei protestanti passando per quelli che negano l'esistenza di diavolo, inferno e paradiso e quant'altro, quelli che se la prendono con chi recita rosari oppure reclamano tranquillamente dal pulpito l'assassinio del nemico politico di turno o alla domenica invitano ad andare al ristorante con la famiglia (in Quaresima) invece che a Messa (sentita alla radio). Al confronto, ripeto, il mitico Don Bastiano del marchese del Grillo era un esempio di linearità...
Miles
Con tutta la devastazione dottrinaria e liturgica che stiamo vedendo da parte di chi è "in regola", don Ariel va a guardare proprio dove, secondo lui, c'è "peccato mortale"? Mah!
Firmato: una che vive in peccato mortale perché va a Messa dalla FSSPX giacché non ha la FSSP né nessun altro centro di Messa Tradizionale.
Cara Miserere, sta tranquilla e serena, non sei la sola a santificare la domenica ( e gli altri giorni) con la FSSPX, non devono essere l`astio viscerale, il livore deplorabile, di taluni contro la Fraternità a far sorgere dubbi o creare problemi di coscienza.
Ti faccio un piccolo esempio, nella mia città per accedere alla chiesa dove la Messa Antica è celebrata dalla FSSP bisogna salire tanti scalini, ebbene una mia conoscenza, che per un tempo non poteva farlo, si è unita alla Messa celebrata dalla FSSPX, commossa mi ha confermato quel che già sapevo (per avere io stessa partecipato in diverse circostanze alle Messe della Fraternità) e cioè il raccoglimento dei fedeli, il silenzio pieno, la partecipazione intensa, ed è stata particolarmente toccata dalla gioia visibile di quelle famiglie con i loro tanti bambini.
Lasciamo a chi vi trova un beneficio quelle dispute sterili e zeppe di un astio ben poco cristiano.
Farsesca la risposta che il nostro dà ad un lettore adducendo la scusante che "le persone chiuse alla grazia non cambiano mai opinione"...
Ebbene, questo è un altro alibi ottimo per i voltagabbana, specialmente per quelli che cambiano Credo secondo come si alzano la mattina. :)
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1087%3Aun-pugno-di-eroi-ed-il-loro-cappellano&catid=64&Itemid=81
Quel che in fondo dovrebbe far sorridere è che anche i cambiamenti di opinione sono ammessi solo se in una sola e unica direzione e cioè da critici del nuovo corso visible nella Chiesa a laudatores sperticati dello stesso con insulti annessi per i cattolici tradizionali e i bersagli preferiti del papa.
Se cambi opinione in quel senso, e c`è chi te lo fa osservare, dirai che la tua è una grazia ricevuta, un`azione di grazia che può presentarsi come una folgorazione.
Se invece quel che vedi ti fa passare da ammiratore incondizionato di papa Bergoglio, o anche solo da osservatore, ad esprimere i tuoi dubbi e anche dissensi, il tuo cambiamento e tu stesso diventi oggetto di dure critiche.
Ancor peggio, se da subito hai avuto delle riserve nei confronti di Jorge Bergoglio, e di quel che stava disegnando come progetto di ricostruzione della Chiesa, riserve che non solo non son sparite ma non han fatto che confermarsi lungo i mesi, allora sei chiuso alla Grazia, sei fossilizzato nelle tue verità soggettive!
E poco importa che quelle verità non siano soggettive ma il riaffermare la Dottrina e il Magistero della Chiesa, non con parole soggettive ma con quelle stesse dei documenti magisteriali, o di Cristo stesso.
Sembrerebbe che per giustificare il proprio cambiamento, per far sparire ogni dubbio presso non so chi e convincerli che le opinioni del passato appartengono ad un passato dal quale si è usciti definitivamente, si debba rincarare la dose contro i compagni di viaggio di quel passato, dipingerne un ritratto odioso, ripugnante, senza timore di ricorrere anche all`offesa personale.
Peccato, il troppo storpia.
Perchè non riconoscere con semplicità e umiltà di essersi sbagliato e di aver cambiato opinione, che bisogno c`è di aggiungere così tanto livore, e anche disprezzo, per coloro con i quali solo poco tempo prima si condivideva riflessioni, analisi e anche simpatie?
Un comportamento che mi ricorda quello di certi nuovi convertiti, dal comportamento fanatico e intollerante, pronti a bruciare quel che era prima il loro terriccio, penso ad esempio a certi cattolici convertiti all`islam, sono i più fanatici.
Mah, trovo veramente sempre più soffocante e malsano questo clima aggressivo, non che sia una novità, ma certi fuochi ex-amici mi hanno sorpresa.
"Perchè non riconoscere con semplicità e umiltà di essersi sbagliato e di aver cambiato opinione, che bisogno c`è di aggiungere così tanto livore, e anche disprezzo, per coloro con i quali solo poco tempo prima si condivideva riflessioni, analisi e anche simpatie?"
Perchè così tanto livore per coloro che non hanno fatto lo stesso percorso? Per chi non ha avuto la stessa folgorazione?
Le spiegazioni possibili sono tante, io mi limito a deprecare la violenza umorale di certe reazioni.
E così chi partecipa alle mese della FSSPX sarebbe in peccato mortale, vero? E addirittura passibile di scomunica, come minaccia Mons. Semeraro Per contro, chi va a celebrazioni interconfessionali luterano-cattoliche, o chi si fa benedire da pastore protestanti, primati anglicani, patriarchi ortodossi no, questi sarebbe in piena regola, con Cristo e con la Chiesa, vero? Come pure chi prega assieme a musulmani (nelle moschee rivolto alla Mecca) ed ebrei, nascondendo i segni della propria religione cristiana ? Eh si, siamo proprio alla follia pura, al delirio, questa gente ha perso anche il senso del ridicolo, purtroppo, tanto è accecata dall’odio satanico per la Tradizione Cattolica, la Chiesa preconciliare ed i suoi simpatizzanti !
Certo è che lo stesso serissimo e preparatissimo don Livi deve aver provato disagio(sia pure ammantato dai toni caritatevoli , come è nel suo stile e nella sua formazione intellettuale scientifica ) per i toni astiosi che informano quel blog , dovuti , mi pare ma posso sbagliare , più a d . Levi , per una sua componente caratteriale di supponenza che credo sia palese a tutti , che al più mite p Cavalcoli . Ora da non teologa mi chiedo : ma questo astio è sintomo di un sostegno divino nella battaglia per sottrarre i fratelli a un SUPPOSTO da loro pericolo di deriva ereticale e scismatica , da una mozione dovuta a vera carità , o no ?E' da considerarsi "luogo teologico " , con dignità di criterio interpretativo della realtà , il monito "dai frutti li riconoscerete "?Mi pare quasi una bestemmia porre questa domanda , mi pare scontata la risposta :è una frase evangelica da prendere nel suo valore assoluto .Tra i frutti di d Levi che quasi si vanta di celebrare a porte ;chiuse per evitare contaminazioni di certa fauna squilibrata(mentre sarebbe suo preciso dovere sacerdotale di andar loro incontro ) e quelli in termini di santificazione delle famiglie , di indirizzo morale , di formazione al rispetto e all'adorazione , ecc , dei sacerdoti della fraternità , (in peccato mortale loro e chi di loro si avvale , secondo il don Levi) ,e che non mi risulta scaccino nessuno , quale sarànno quelli più sintomatici del divino favore ?Vi assicuro che non è domanda retorica , anch'io mi sento confusa , capisco perfettamente la necessità per il cattolico di sottomettersi all'autorità legittima , ma nel frattempo provo ripugnanza , e non potrebbe che essere così , per le esternazioni scandalose di un'autorità che contraddice se stessa (es : il MAGISTERO ,non la nostra interpretazione della S Scrittura , privata e quindi illecita ,ha bollato come delirio la deriva ecumenista cui assistiamo ,ora viene considerata meritoria anzi imprescindibile ). Ora , a me non interessa molto il dato personale (anche se apparirà chiaro che don Levi non mi è simpatico ), mi interessa la verità , e apprezzo chi mi guida in essa simpatico od antipatico che sia .Se d Levi ha ragione , e noi siamo preda della superbia che ci acceca ,in peccato mortale , a rischio scisma ed eresia(e guardate , a me talvolta il dubbio viene , conoscendo l'arte sopraffina del demonio ) dobbiamo accettare a scatola chiusa Concilio , riforma liturgica con correlative derive (il più terribile :Comunione in mano , pur sempre avallato dall'autorità )magistero kasperiano in quanto anche questo avallato , se Kasper non mente , dalla suprema autorità ...Infatti lui non sembra porsi troppo il problema dei gradi di magistero , bolla tutto sotto l'accusa di superbia . Ho fatto un minestrone , lo so , dovrei specificare meglio punto per punto , ma c'è da uscirne pazzi . Mi conforta peraltro che mons Livi abbia per lo meno implicitamente ammesso che qualcosa non quadra .
E' strano però che mons. Livi, nella Redazione continua ad apparire come condirettore, mentre il suo nome è sempre presente nella richiesta di fondi.
Mi rifaccio ad Anna : se io pronuncio dal profondo del cuore il giuramento antimodernista , gent don Levi , e voglio tenervi fede(cosa che sostanzialmente è stata alla base della posizione di mons Lefevre ) , sono eretica ? E non tanto perchè esso contenga menzogne , cosa impossibile essendo stato imposto dall'autorità suprema , quanto perchè non riconosco che l'autorità ha diritto di cambiarne il contenuto , ed io devo ubbidire pena essere ribelle ? Oppure , perchè mi arrogo( ragionando più sottilmente ,) di vedere razionalmente una contraddizione dove invece essa non c'è ,me lo garantisce l'autorità(non dogmaticamente , si badi , se no è vero che devo solo aderire ) e tanto basta ? Ma è posizione cattolica questo annullamento della ragione ?Don Levi si atteggia a profondamente preparato , nonchè dotato di carisma di insegnare (anche se comunque mi risulta che il prete è Chiesa discente ):gentilmente mi dia lumi , e lo dico senza la minima ironia .
@ Luisa
"Un comportamento che mi ricorda quello di certi nuovi convertiti..."
Esattamente!
Hai colto nel segno...
Cara Murmex, non si faccia fare il lavaggio del cervello da questi tipi qua, che prima autorizzano Scalfari e Pannella e i leoncavallini a proseguire nelle loro nefandezze e poi vorrebbero imporre a veri cattolici le loro follie, le loro eresie, basandosi sul principio di autorità, deformata in autoritarismo vero e proprio (valido solo per i loro nemici, da loro tanto odiati). Sa dove li manderei io questi tipi? non o dico perché mi sono appena confessato
Lister,
convertito da convertito a convertito...il cervello a forza di ribaltarsi dall'avanti all' indietro, da destra a sinistra, si rompe, e la mente inizia a farneticare.
Certo che in due anni (prima non lo conoscevo) l' innominato religioso ha già collezionato capriole, piroette e cambi di casacca così numerosi da far pensare o ad un carattere molto instabile e poco adatto al sacerdozio( a proposito di seminaristi psicologicamente disturbati) o ad un' intervenuta nevrosi, o più banalmente a biechi motivi di rapida carriera. O infine ad un effetto "Winston Smith" ( il protagonista del Grande Fratello di Orwell).
Rr
Caro cattolico , grazie del suggerimento , sicuramente il lavaggio del cervello non lo permetterò . Però in me permane effettivamente questa dicotomia :l'esigenza di aderire docilmente all'autorità , come è sempre stato nei secoli ANCHE AL DI FUORI DELLA MATERIA E FORMA RIGOROSAMENTE INFALLIBILE , e la constatazione che ciò che l'autorità propugna non è in linea con la dottrina perenne . Sono ancora qui a chiedermi come questo sia possibile . Certo è , per me , che la situazione è inaudita , ben più grave di altre crisi del passato , e l'esperienza non aiuta a dipanare gli interrogativi . Il tutto è poi effettivamente giocato sul piano dell'ambiguità , del faccio capire ma non dico apertamente , getto il sasso ma posso sempre dire di non essere stato capito... Per questo mi attendo e spero che prima o poi accadrà :1)ipotesi migliore , che darebbe torto a tutti noi ma lo accetteremmo volentieri ,intervento finalmente chiarificatore dell'autorità suprema tipo nuovo sillabo con condanna esplicita di tutti gli errori propugnati anche dall'autorità stessa ,sia pure in forma ambigua , finalmente illuminata e ravveduta ;2qualche affermazione chiara in senso inverso , anche mascherata di pastoralità ma CHIARA , che palesemente contraddica il Magistero perenne, infallibile ordinario o solenne , precedente . Un qualcosa di così chiaro che non lasci adito a dubbi interpretativi , che ci darebbe forza nella resistenza e , soprattutto , costringerebbe i buoni pastori ad uscire allo scoperto , fino all'accusa al Papa stesso di scisma ed eresia , se occorresse . Traumatico , sì , ma sempre meglio della palude che inghiotte a poco a poco . Sarà una illusione ? Spero di no , se non per noi almeno per la prossima generazione .L'invio agli ordinari del mondo della preghiera a S Michele è del 1886 . Trascorso più di un secolo , possiamo sperare che lo speciale scatenamento satanico paventato da Leone XIII stia per volgere al termine , )
Cara Luisa, sai che sono tranquillissima perché i beni spirituali che ricevo sono tanti. Mi dispiace per don Ariel perché, tempo fa, i suoi scritti m'interessavano. Adesso non so cosa gli succede. Forse sta poco bene... La spaventosa crisi che sta vivendo la Chiesa colpisce un po' tutti e in diversi modi.
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