Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 25 febbraio 2015

In favore e contro...

In favore è in favore.
In favore non è contro.

Le parole hanno un proprio peso specifico ed un proprio significato preciso per chi non è avvezzo a giocarci. Con le parole come con le persone.

Questione di punti di vista. E anche di buona o mala fede.

Intendiamoci, non siamo tipi da lasciarci impressionare, ma colpisce il dispendio di intelletto ed energia investito a scavare e scovare errori, a suscitare illazioni e congegnare ipotesi, a fare processi alle intenzioni e alle persone. Non è impegno costruttivo e soprattutto non è sano. È patologico.

Tale atteggiamento costituisce in se stesso una denuncia di paura e di limitatezza. Dà prova di fallimenti personali, di situazioni che sfuggono di mano, di desiderio di controllo, di senso di inadeguatezza che impedisce di argomentare, di confutare, di sostenere tesi, di riscontrare fatti. Dimostra paura di misurarsi e di mettersi veramente in gioco. È già in se stesso una rinuncia e, dunque, una sconfitta.
Oltretutto costituisce una disfatta ed una umiliazione per l’intelletto, ridotto a stratagemma anziché a conoscenza e di comprensione.

La lotta richiede coraggio, abnegazione, perseveranza, impegno.

Ma tutto questo si può aggirare. O meglio, i furbi, credendosi tali, si inventano strade alternative per evitare il vero e buon e leale confronto ed invece di affrontare colui che individuano e catalogano quale avversario, preferiscono colpire alle spalle, evitandone lo sguardo.

Appunto.
In favore è in favore.
In favore non è contro.
Siamo “IN FAVORE DEI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA”, gruppo Facebook1
Stiamo assistendo a queste sofferenze, che sono diventate le nostre sofferenze.

Stiamo assistendo ai toni, ai sistemi ed alle modalità di attuazione del Commissariamento.
In paziente attesa.
Non in silenzio.
Non contro.
Ma in Favore dei Francescani dell’Immacolata ed in attesa che si concretizzino quei frutti del provvedimento di Commissariamento, decretato “al fine di tutelare e promuovere l'unità interna degli Istituti religiosi e la comunione fraterna” (Decreto di Commissariamento PROT. N. 52741/2012 dell’11/07/2013).

C’è chi invece ci ha voluto catalogare come avversari.

Chi ha voluto premeditatamente ed immotivatamente attribuire al nostro gruppo l’etichetta di esser “contro”: “di attaccare l’autorità del Commissario, di scrivere post contro il Santo Padre ed il suo Magistero”.
Bene.

C’è chi, grondando mala fede da tutti i pori, consegna al nostro gruppo, in modo gratuito ma non disinteressato, la veste di “piattaforma di agitazione e detrazione che non rende servizio nemmeno a coloro che presume di difendere”. Queste le parole usate. Parole taglienti e giudizio tranchant che colpisce, oltre che per il contenuto, per le modalità comunicative.
Bene.

C’è poi chi, ha detto, sempre in riferimento al nostro gruppo, che esso “è amministrato da un gruppo di laici che con toni volgari e aggressivi attaccano l’autorità del Commissario e dei suoi collaboratori inserendo nei post qualche preghierina per far credere di essere “cattolici devoti”.
Bene.

E poi c’è chi da appena due giorni ha aperto una pagina FB con lo stesso nome del nostro gruppo “In Favore dei Francescani dell’Immacolata”, appunto.
Bene anche questo.
Nulla in contrario, anzi ci lusinga avere emuli.

Non possiamo, però, fare a meno di notare come, per una strana e simpatica coincidenza, le iniziative in favore del nostro gruppo si siano negli ultimi giorni, moltiplicate.
Le invettive e gli attacchi, dunque, condotti in modo così sfacciato e maldestro, si stanno rivelando controproducenti per chi li ha intrapresi e non minano, ma rafforzano, il nostro desiderio di ricerca della verità, quella verità che altri, evidentemente, ritengono di avere già in tasca.

Sarebbe stato auspicabile il confronto, ma comprendiamo, che il dialogo sia prerogativa di chi vuole costruire.

Invece ci hanno reso oggetto di un processo sommario su web con verdetto di condanna. Non senza un obbiettivo. Certamente senza buona fede. E soprattutto senza vere prove.

Tra le righe di queste iniziative non è possibile non leggere una certezza che deriva da un equivoco di base. La certezza di chi, confondendo il giudice con il boia, ha fondato tutte le proprie aspettative, valutazioni e scelte di posizione personali su una condanna dei Fondatori, ritenuta certa quanto inevitabile. Come se il Commissariamento in atto non potesse che attuare un giustizialismo rapido e sommario Da questo malinteso di base sono scaturiti tutti i linciaggi mediatici ai Fondatori, al carisma dell’Istituto e, tutto sommato, è scaturita anche la condanna del nostro gruppo. Storie parallele, stessi sistemi, stesso concetto di giustizialismo sostituito alla giustizia che dovrebbe contraddistinguere un provvedimento di commissariamento. Tutto documentato e riscontrabile, purtroppo, proprio su quei gruppi FB e social network che con ingenuità ed eccessiva leggerezza i siti web ufficiali dei FFI (Frati Francescani dell’Immacolata e immacolata. com) hanno salutato e definito “degni di nostra conferma”.

La nostra posizione è di attesa e di osservazione attenta e puntuale dei fatti legati al Commissariamento dei FFI.

Stiamo assistendo a queste iniziative a noi rivolte.

Stiamo assistendo ai toni ed alle modalità di queste iniziative.

Stiamo proseguendo la nostra opera in silenzio. E scegliamo di non difenderci dalle accuse e dai marchi. Lo riteniamo superfluo. Il nostro è un gruppo aperto. Aperto significa che, chiunque ne abbia voglia, può leggere e verificare quanto è postato e commentato. Tutti possono vedere. Conoscere. Capire. Scegliere.

I circa 2500 membri e tutti coloro che ci leggono sono testimoni dei contenuti e del codice comunicativo da noi adottato, mai in contraddizione con il nostro essere cattolici operanti alla luce della Verità, nell’amore per Cristo, per l’Immacolata, per la Rivelazione, per il Papa e per la Santa Madre Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

Baluardi certi ed indiscutibili di chiunque voglia essere dei nostri.

In corde Matris,
Maddalena

16 commenti:

Luisa ha detto...

Innazitutto grazie a Maddalena per la sua testimonianza che mi ha toccata.
Mi sia permesso di allargare la riflessione.

Maddalena scive:

"Chi ha voluto premeditatamente ed immotivatamente attribuire al nostro gruppo l’etichetta di esser “contro”: “di attaccare l’autorità del Commissario, di scrivere post contro il Santo Padre ed il suo Magistero”."
Bene.

È quella una diabolica ma non nuova strategia, gli esempi di persecutori che si presentano in vittime abbondano, chi difende la verità, descrive una realtà innegabile, se, facendolo, tocca persone, gruppi, lobby, diventati "intoccabili", viene automaticamente etichettato come "contro", c`è il politicamente, socialmente, religiosamente corretto, guai a chi lo infrange.

- In Francia se osi dire la verità su quel che succede in certi quartieri dove la polizia non osa più mettere i piedi, se osi dire che le moschee ( e non solo le prigioni) sono diventate luoghi di radicalizzazione con i loro imam arrivati e pagati dalle ricche potenze arabe, se osi dire che gli attentati sono commessi da musulmani, se ti spingi a dire che questa ondata di violenza è causata da musulmani, e non da cristiani, se dici che l`islam è diventato un vero problema, non solo a causa dell`immigrazione incontrollata e incontrollabile, ma delle seconde e terze generazioni di immigrati che si radicalizzano, se lo fai diventi ISLAMOFOBO e devi scusarti.
Non uno che osi dire a chi pretende che l`islam è solo pace e amore che l`islam è quello ma non solo quello, che nell`islam c`è il germe della violenza, basta aprire il Corano, non uno che suggerisca ai responsabili musulmani di fare la loro autocritica.

-Se osi dire che l`unione fra due uomini e due donne è contro natura, sterile per essenza, e un ribaltamento della verità, se osi difendere la famiglia naturale, diventi un OMOFOBO, passibile di condanna.

-Se ti permetti di dire che se è giusto fare un dovere di memoria affinché mai si dimentichi le vittime della Shoah, di quel che l`uomo è capace di fare nel male, ma aggiungi che tante altre (millioni) sono le vittime di carnefici che restano nell`oblio, che nessuno ricorda , diventi ANTISEMITA.

-Se, oggi, nella CHIESA difendi la Verità diventi un dissenziente, sei contro il papa, sei addirittura accusato di fomentare un complotto contro le sue riforme,
se difendi e riaffermi la Dottrina, sei presentato come un ribelle all`autorità del papa, come un ribelle tout court.
È allucinante ma è quel che sta succedendo sotto i nostri occhi, difficile non vederlo salvo ad avere delle doppie fette di prosciutto.

Quel che sta succedendo ai FFI è un ben triste esempio.
I responsabili del nuovo corso dei Francescani dell`Immacolata sanno di avere dalla loro parte papa Bergoglio, non si privano di dirlo, quella protezione li rende arroganti nella loro sicurezza. Osi descrivere la realtà di una situazione aberrante dove, dopo averlo decapitato, allontanato i responsabili, chiuso il seminario, si sta sabotando-distruggendo un Ordine che era fiorente in vocazioni, il tutto a causa della ribellione di cinque frati e senza fornire le prove delle accuse formulate, senza dare l parola alla difesa, osi dirlo sei CONTRO il papa!

Ribaltamento della verità, perversione di un certo tipo di comunicazione, di strategia comunicativa, potenza di lobby varie che tirano i fili per difendere i loro interessi, pensiero e coscienze deboli, una realtà che non può più sfuggire anche agli afflitti di angelismo patologico, ed in effetti la gente si sta svegliando e reagendo. Dove ci porterà questa polveriera lo sa solo il Signore.

Caterina63 ha detto...

Ottime riflessioni!
Mi veniva in mente un racconto di Socci quando descriveva la modernissima e nuova inquisizione ai suoi danni sotto l'era di Martini - il cardinale - che senza appello e senza difesa si vide condannato solo per aver espresso delle legittime osservazioni.
Ciò che fa davvero pensare è che se si è voluto fare un concilio per far fare una svolta alla Chiesa nei suoi modi e nei suoi rapporti, di fatto non solo si è rimasti impigliati a quei modi di fare che oggi si vogliono condannare (a torto o a ragione), ma la situazione per certi versi è peggiorata!
Si dialoga e si parla con tutti, fuorchè con chi, cattolico, avrebbe qualcosa da dire non "alla Chiesa" in quanto tale, ma a chi, guidandola (e non mi rivolgo ad un Papa ma alla gerarchia), pur descrivendosi con una parità ed una uguaglianza democratica (semo tutti uguali), di fatto impersonifica un regime totalitario ben peggiore del passato.... di fatto ci ritroviamo di fronte al detto "il lupo perde il pelo ma non il vizio"; di fatto ci ritroviamo con un clericalismo ben peggiore del passato e se nel passato archeologico si voleva ritornare, questo è riuscito bene: i cattolici adulti spadroneggiano, tutti gli altri che si arrangino, o peggio, si chiudano nelle catacombe e non certo per colpa delle persecuzioni pagane, ma per coloro chiamiamo FRATELLI e PADRI.... che di Amore autentico, proprio, non ne vogliono sentire.
Così vanno le cose, e quanto maggiormente si condanna l'autentica Autorità con concili, ennesimi Mea culpa, insensati sensi di colpa e nuove pastorali, maggiormente si sostituisce l'autoritarismo peggiore che è quello del "ho ragione io perchè IO sono stato inserito nella gerarchia, il resto non conta"....
Santa Quaresima a tutti ;-)

Antonio Spinola ha detto...

I distruttori della dottrina, ora aggrediscono con ogni mezzo, usando il Papa come scudo umano. Sono diventati improvvisamente papisti, e si capisce.
Si sentono talmente forti ormai, che non riescono nemmeno più a controllarsi, come in quest’altro recentissimo caso davvero penoso:

http://torontocatholicwitness.blogspot.it/2015/02/fr-timothy-scott-csb-should-resign-for.html

Padre Timothy Scott CSB, portavoce dell'Ordine Basiliano nonché direttore esecutivo della Canadian Religious Conference, dunque Canadese e Basiliano come Padre Thomas Rosica: (dice qualcosa?) il 7 febbraio scorso ha twittato al Cardinale Burke questo grazioso consiglio:

Timothy Scott @tmscsb
Just a little advise #CardinalBurke STFU
11:45PM – 7 Feb 2015

Ora, STFU sta per "shut the fuck up", una frase oscena che nel gergo internettiano sarebbe come dire "tappati quella ... di bocca".
In questi termini un sacerdote della Chiesa Cattolica Romana, con incarichi di vertice, esprime pubblicamente il suo sdegno nei confronti di un Cardinale. Roba da bassifondi esistenziali!
Persone di questo "spessore" fanno carriera nell'odierna Chiesa del rispetto, dei diritti, della misericordia e del dialogo.

Qualche giorno fa (forse su consiglio di un legale) è corso ai ripari con un atto di contrizione:

Timothy Scott @tmscsb
#CardinalBurke I apologize unriservedly for my rudeness. Thank you for all who have chastened me. Time for penance and a twitter timeout.
11:55am – 22 Feb 15

lister ha detto...

Bentornata, Tea. :)

Luisa ha detto...

Dicevo del "religiosamente corretto", ecco un ultimo esempio:
la casa editrice Fayard ha soppresso la prefazione di Benedetto XVI al libro del card. Sarah...dopo quali pressioni e di chi?

http://benoit-et-moi.fr/2015-I/actualites/lenigme-de-la-preface-disparue.html

mic ha detto...

Cara Tea,
Sono felice anch'io di ricontrarti qui dopo tanto tempo. Ma in amicizia sento di esortarti a dire queste stesse cose al tuo amico isolano dalle unghie mooolto affilate, invece di esaltarne qualche virgola sensata in un contesto gratuitamente diffamatorio che ci fa a brandelli atttentando alla credibilità di ciò che abbiamo ricevuto dalla Chiesa e che, riaffermandolo, cerchiamo di difendere.

Anonimo ha detto...

quanta ragione ha la sig. Luisa,alle 9,25. Ieri sera su TV La 7 a otto e mezzo,se ne è avuta la prova, proprio su questo argomento. Al di là del fatto di bandiera politica della Santanchè, non le è stato possibile parlare, anche frenata dalla conduttrice e si che la deputata non manca di "irruenza". Personalmente me lo immagino cosa succederà, presto, molto presto, quando avremo deputati, politici e quant'altro nel nostro disastrato Parlamento. In quanto alla Chiesa che dire ?
fr

mic ha detto...

Ho eliminato un intervento e non ne passo diversi altri, perché questo non è il 'luogo' di processi né a Tea (alla quale mi lega la condivisione di valori ed esperienze anche umane e personali che non si cancellano) né ad alcun altro.
Richiamo ancora e come sempre l'attenzione sui temi che affrontiamo spostandola dalle persone.
Quel che c'era da dire l'ho detto e finisce lì. E non era un sassolino nella scarpa, ma una riaffermazione di dignità e anche la convinzione di essere nella verità (che peraltro non è la "mia", perché parlo basandomi sul Magistero). Pur potendo, a volte, sbagliare. Tuttavia vorrei essere confutata nel merito e con argomenti, non con epiteti o insulti di vario genere... metodo o strategia che peraltro rientra nel discorso chiaro e limpido affrontato giorni fa da Anna.

E se il non ti curar di lor... è la miglior risposta umile e prudente, forse a volte è meglio non confondere l'umiltà col masochismo. Non mi vado a infangare nella loro broda e non ci spreco tempo ed energie; ma se capita lo dico...

Luisa ha detto...

Ancora nella serie del politicamente e religiosamente corretto, o anche semplicemente dell`ipocrisia e dove si può arrivare manipolando le emozioni, quando le emozioni non gestite sono al potere:
ecco l`ultima copertina di Charlie, come vedete c`è un cane con in bocca un Charlie inseguito da un branco di cani e animali vari, fra di loro spicca sopra di tutti...il papa con la sua mitra, niente Maometto stavolta, per par condicio probabilmente.
Credete che ci sia qualcuno per dire quanto quella vignetta( orrenda, a parere mio evdentemente) sia suscettibile di offendere i cattolici?
Ma scherziamo, Gesù Cristo, la Sua Chiesa, i cattolici, sono i soli che oggi possono essere derisi, gettati nel fango, offesi, senza che nessuno muova un dito.
Lo stato islamico ha decapitato 21 Copti egiziani, che cosa ha detto Hollande?
Credete che ha menzionato che quelle vittime erano cristiani? No ha parlato di Egiziani. Una vergogna.
Ma è così, continuino ad abbassare i pantaloni, vedremo dove porterà la loro codardia mascherata di rispetto delle differenze, di tolleranza, di dialogo.

http://ecrans.liberation.fr/ecrans/2015/02/23/c-est-reparti-a-la-une-du-nouveau-charlie_1208359

bernardino ha detto...

Cara Mic., quante cose scompaiono!
è scomparso nel forno un intero scrutinio (forse) il quinto della giornata; è scomparsa la prefazione di B.XVI sul libro del Card. Sarah; è scomparso il crocefisso dagli altari (più giri più vedi il disastro);
Speriamo che a ottobre non fanno scomparire il gruppo dei vescovi africani, polacchi, americani (statunitensi) e soprattutto il card. Burke, il vescovo Shneider, Oliveri ed altri.
Questi son come maghetti, ora ci sei, ora non ci sei.

Anonimo ha detto...

IL problema è che si è preso un concilio che doveva, avrebbe dovuto, essere SOLO pastorale, quindi in linea di massima direttivo, in un totem dogmatico esaltato al di sopra di qualunque altro dogma, non è permesso discuterne minimamente in nessun contesto, poi con il passare del tempo nonostante i disastrosi effetti in numero di preti spretati che adesso si atteggiano a teologi a modo loro, la perdita di mln. di fedeli passati o a confessioni pseudocristiane o all'ateismo militante o al nulla, das nichtige di ratzingeriana memoria o the nothingness di un recente commentatore USA, poi si passa ai metodi da Stasi, PtP, VC, altri blog silenziati o minacciati, ordini religiosi fiorenti disintegrati.....in cambio di che? Di un languido tango in una piazza sempre più vuota e disattenta? Mi hanno riferito testimoni diretti, che durante le udienze la gente canta, balla, si stravacca sotto i porticati, ci sono street dancers e bikers che si esibiscono, insomma, una kermesse che nulla a che vedere con le catechesi, molti se ne vanno anche prima della salutatio del vdr, perché chiamarla benedizione parmi eccessivo. Un blogger in altro thread supponeva che BXVI sopravvivesse e allora, che fare? Tengo presente che lo stesso BXVI sembra molto meglio ben messo di quanto non fosse 2 anni fa al tempo della rinuncia, almeno a vedere dalle foto, una precaria salute di ferro, dalle parti mie si dice che i 'cerotti' seppelliscono tutti. Mi fa piacere che la sig. Dorotea scriva qua, non so se degno di pubblicazione, ma ora per leggere gli articoli dell'isolano bisogna pagare.... Anonymous

Luisa ha detto...

Effettivamente l`affluenza alle udienze di papa Bergoglio sta scemando notevolmente, è finito il tempo dell`isteria collettiva, dell`enfasi mediatica che ha fatto di Bergoglio un superpapa, un papa superstar, la popolarità mediatica è effimera e superficiale, a voler a tutti i costi piacere ai media e alla gente( non tutti...) è una sorta di demagogia sterile, dura un tempo e non produce frutti, non certo i frutti che un Papa dovrebbe raccogliere.

Rr ha detto...

Anonymous,
P.zzaS.Pietro e dintorni e' ormai una corte dei miracoli e tutta la città, tra VdR tanguero e Sindaco Imbroglione
(deve aver comprato anche la laurea, oltre che i voti alle primarie ed elezioni) è sempre più unaBabilonia sul Tevere.
BXVI senza più i gufi ad alitar sul collo è ovvio stia meglio. Basta non guardare più Bertone ogni mattina...altro che digitale!
Rr

Luisa ha detto...

Un`amica che mi accompagnava regolarmente a Roma per assistere alle udienze di Benedetto XVI e pregare con lui, vi è ritornata due volte con il suo successore, non mi ha solamente confermato che l`assistenza è di molto diminuita, forse è l`inverno..., ma è sopratutto stata colpita dal cambiamento di clima, di ambiente, sulla piazza e attorno alla piazza.
Rumore, baldoria, assenza di attenzione alle parole del papa, e il fatto che la gente non capisca l`italiano non è una scusa, mi ricordo in effetti il silenzio che accompagnava le parole di Benedetto XVI, l`attenzione filiale con cui lo si ascoltava, la gioia che non era baldoria quando passava per i saluti fra la folla.
Non si tratta di fare paragoni sterili, che il modo di porsi di fronte ai fedeli di Benedetto XVI e del suo successore sia all`opposto, è un`evidenza, un papa che attira l`attenzione su di sè, l`altro che volge il nostro sguardo a Cristo e si cancella per permetterlo, come è altrettanto palese che i contenuti dei messaggi sia difficilmente paragonabile tanto la ripetitività degli interventi di papa Bergoglio difficilmente sopporta il paragone con la ricchezza, la profondità e la chiarezza dei messaggi di Benedetto XVI, no, il cambiamento è molto più profondo, è significativo e sistematico di cambiamenti già in atto e a venire...
Se Dio lo permetterà.

Anonimo ha detto...

@ Rr, come, si è sparsa la notizia dei fakes del marino? Accidenti, pensavo che le lauree comprate coi prosciutti fossero abilitanti come quelle ottenute con studi regolari e veri......che gonzo ignorante....i voti falsamente ottenuti, gonfiati e spacciati per scelta popolare e plebiscitaria sono una costante fissa di questo paese, fin dal tempo della Respublica romana...dice niente M.T.Cicerone? Ma lui ci rimise la testa.....Anpnymous

Rr ha detto...

Cicerone ci rimise la testa, la lingua e le mani. Er sindaco non ci rimetterà niente.
Per amor del vero, Anonymous, sui brogli alle primarie ed alle lezioni, metterei la mano sul fuoco, per la laurea è solo una mia malignità, visto anche quel che successe in USA.
Rr