Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 15 febbraio 2015

Padre Volpi dovrà risarcire moralmente ed economicamente la famiglia Manelli per le accuse calunniose.

Aggiornamento e precisazioni [qui]

Un frutto della Corona di Rosari e della preghiere ferventi a Santa Maria Maggiore?
Al momento l'unica fonte è don Camillo, che so vicino alla famiglia Manelli; per cui mi fido. Lo ringrazio per la segnalazione. Testo originale [qui], riprodotto di seguito,
Giustizia umana più efficiente di quella ecclesiastica, quella della neo-chiesa, che sembra aver scoperto la Misericordia solo oggi?
Mi chiedo solo come può don Camillo attribuire l'accaduto a Benedetto XVI, visto che il Decreto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, con il quale è disposto il Commissariamento dei Francescani dell’Immacolata, con la conseguente destituzione del Fondatore e Ministro generale dell’Istituto religioso (e del suo Consiglio) reca la data dell’11 luglio 2013.
Il Decreto, firmato dal cardinale prefetto João Braz de Aviz e dall’arcivescovo segretario José Rodriguez Carballo, ofm, ha esautorato i superiori dei Francescani dell’Immacolata, affidando il governo dell’Istituto ad un “commissario apostolico”, il padre Fidenzio Volpi, cappuccino. Decreto che peraltro non menziona alcuna colpa, né atti espressamente e direttamente contrari al bene dell’Istituto religioso. E senza riferimento ad alcuna questione o motivazione che riguardi propriamente né la fede, né la morale, né la disciplina.
E con tanto di rescritto di pugno del papa, Francesco, che lo ha reso blindato ad ogni possibile azione di ricorso...

Non mi sono mai prestato a fare troppo eco alle vicende dei Francescani dell'Immacolata, ma una sentenza emanata dall'Organismo di Mediazione forense del Tribunale di Roma del 12 febbraio 2015, è troppo succulenta!
Il fatto:
l'8 dicembre 2013, Padre Fidenzio Volpi in una lettera scrive:
Scrive: “Cosa poi estremamente grave – ve ne porto a conoscenza ufficialmente solo ora – è stato il trasferimento delle disponibilità dei beni mobili e immobili dell’Istituto, a fedeli laici, noti figli spirituali e familiari del Fondatore P. Stefano M. Manelli, nonché ad alcuni genitori di suore”. Continua padre Volpi: “Tali operazioni gravemente illecite sotto il profilo morale e canonico, con risvolti anche in ambito civile e penale, sono state fatte dopo la nomina del Commissario Apostolico, manifestando così la volontà di sottrarre tali fondi al controllo della Santa Sede”. Il Commissario adombra misure in proposito: “Chi ha fatto o permesso tutto ciò è caduto in gravi mancanze e, se religioso, è passibile di severe sanzioni canoniche. Una simile cosa è avvenuta anche per le opere di apostolato: editrice, televisione…”.
[...] EBBENE per queste menzogne Padre Volpi patteggiando con tutta la Famiglia Manelli, lesa nell'onore, come equo risarcimento dovrà versare 20.000 euro alla famiglia Manelli più tutte le spese legali, la pubblicazione di pubbliche scuse sui siti internet da lui gestiti, oltre a lettere circolari a tutti i frati e suore. Giustizia è fatta!

Precisazione rispetto a quanto citato sopra.
Non vi è stato un processo e perciò non vi sono state "ammissioni di reato" o "condanne", ma solo un "accordo" per un risarcimento in sede di Organismo di Mediazione Forense del Tribunale di Roma (allo scopo di non procedere dinanzi al Tribunale). Per informazioni più precise rinviamo ad un articolo di Corrispondenza Romana [qui].
Per quanto ci riguarda, la pronta (Cfr. a riprova la newsletter tempestivamente diramata ai lettori in automatico, che reca il titolo "Volpi dovrà risarcire...") e spontanea rettifica del titolo dell'articolo precedente conferma che si è trattato di un errore dovuto ad imperizia e non volontario. Dunque nella sua lettera circolare qui pubblicata sembra ci sia una querela - a chiunque la minacci - destinata all'archiviazione.

40 commenti:

Anonimo ha detto...

Come a dire,la gatta va al lardo(i soldi onesti dei francescani) ma ci lascia lo zampino.

mic ha detto...

Resta comunque l'incognita, e l'ingiustizia, sulla sorte dei Frati fedeli al carìsma originario e sulle migliaia di fedeli privati della Santa Messa VO. E nessun vescovo che dica mezza parola, a fronte di tanta arrogante arrembanza di frati ribelli e dei loro sostenitori nelle massime gerarchie.

Luís Luiz ha detto...

Dopo leggere l'articolo dell'avvocato porteño sul peronismo di Bergoglio, la mia paura è che tutto questo caos misericordioso non finisca nella prefettura di polizia.

Anonimo ha detto...

Credo che, a questo punto, sarà difficile che la volpe continui a fare il commissario apostolico: la sua figura, dopo tale condanna, che lo qualifica come "calunniatore", ne esce fortemente indebolita. Bisognerà vedere cosa escogiterà Bergoglio ora... Di sicuro, però, con questa condanna della giustizia italiana, viene meno uno dei fondamenti del commissariamento: a parte l'accusa di "cripto-lefebvrismo" (?), se non erro c'era proprio quella di cattiva gestione del patrimonio dell'Istituto. I frati fedeli potrebbero, con un po' di malizia, far leva proprio su questo elemento per chiedere alla Segnatura una revisione di tutti gli atti del Commissario... Ma forse sogno troppo...

Marco B. ha detto...

Come a dire,la gatta va al lardo(i soldi onesti dei francescani) ma ci lascia lo zampino.L'emissario di papa Francesco ha fatto flop e causato grossi danni spirituali,ora vada a lavare i panni sporchi a casa santa marta.

don Camillo ha detto...

Ho precisato la questione in termini legali più appropriati, ma la sostanza è identica.

Luisa ha detto...

Credo che chi sin dall`inizio ha seguito da vicino la triste vicenda dei FFI avrà corretto i fatti come riportati di don Camillo che attribuisce a Benedetto XVI quel che non solo non ha fatto, ma non avrebbe nemmeno poturo fare, a dire il vero, da quel che mi ricordo quando scriveva qui non è che don Camillo portasse Benedetto XVI nel suo cuore.
Da noi si dice : "quando si ama non si conta", in quel caso si potrebbe dire: "quando si detesta non si conta".


Il 6 luglio 2012 la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di vita apostolica nomina mons. Vito Angelo Todisco Visitatore apostolico dei Frati Francescani dell’Immacolata, in seguito all’accusa a padre Stefano Manelli ed ai vertici dell’Ordine di «imporre» con pressioni la celebrazione in Vetus Ordo del santo Sacrificio della Santa Messa, denuncia presentata da cinque Frati (Antonio Santoro, Michele Iorio, Pierdamiano Fehlner, Massimiliano Zangheratti ed Angelo Geiger).

5 frati!
Sì, 5 frati, ma con le amicizie e le protezioni al posto giusto, ringargliarditi dal cambiamento di papa e dal clima che da subito si è imposto.
Sappiamo CHI ha preso i provvedimenti, QUANDO e PERCHÈ son stati presi, e CONTRO chi e che cosa.
Fare di papa Bergoglio un uomo influenzabile che avrebbe ceduto alle pressioni di Benedetto XVI facendogli fiducia, è semplicemente....

Alessandro Mirabelli ha detto...

Dio vede, Dio provvede. Chi semina vento raccoglie tempesta. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Mi basta la saggezza popolare per capire le turpi nequizie di chi ha annientato un Ordine fiorente di vocazioni.

Anonimo ha detto...

E non finisce qui.Se non si ravvede sul suo capo incombe una condanna ben più pesante. Notizia meravigliosa.Bobo

Anonimo ha detto...

E chissà come finisce il dossier Colafemmina.

Anonimo ha detto...

Il volpi, il grande volpi. Il devastatore del pollaio di DIO. Vengo a sfasciare tutto, poi recostruisco. Lo sfascio totale è compiuto,ma poi....poi....poi.
P. Volpi, il grande modernista.
Pregiamo per lui.
La menzogna non dura per sempre.
La vitoria viene da DIO.

lister ha detto...

E' così grande il livore di don Camillo nei confronti di Benedetto XVI che riesce ad attribuirgli azioni impossibili dispiacendosi del fatto che Bergoglio si sia "fidato" di lui...
A don Camì, ripìate!

viandante ha detto...

Ringrazio don Camillo per l'importante notizia.

Importante perché, come ai tempi di san Paolo, sembrerebbe che per poter godere di una giusta protezione giuridica si debba fare appello allo Stato!

Si può discutere su papa Benedetto e su papa Francesco, ma è un piatto già troppo spesso riscaldato.
Certamente in questi anni postconciliari la deriva pastoral-dottrinale è andata di pari passo con nomine in curia sicuramente poco opportune e che col tempo hanno insabbiato il corretto funzionamento della stessa. L'incuria e la mancata attenzione alla normale manutenzione di questi delicati ingranaggi ha portato alla deplorevole situazione attuale.
Il risultato è lì da vedere: Cristo Re deve adire alle vie legali per ottenere un misero riconoscimento della propria innocenza!
Deus, Miserere nobis!

Alessandro Mirabelli ha detto...

Tanto è' andata la volpe al lardo che ci ha lasciato lo zampino. Provare per credere.

Anonimo ha detto...

Ma come si puo' , ma come si puo'..questo che si definisce " sacerdote " poi ...!?! Ma come si puo' covare tanta ira , tanto livore..!?! Ma come si chiama , ha una parrocchia , trasmette la Parola di Dio ? L'ha ascoltata la predica di Papa Francesco del 14 febbraio ?Ma come si puo' gioire del male altrui , chiunque esso sia.. e non metterlo invece nelle mani di Dio..!?! Dov'e' la carita' , la misericordia ..!?! Guardiamoci allo specchio e riconosciamoci lebbrosi !! Anche per lei , delle ore 17,47 Gesu' ha versato lacrime di sangue : che la Vergine della Rivelazione , così come fece per il Cornacchiola , le tolga dagli occhi le squame del rancore che l'affligge ! Alle ore 20:30 recitero' il rosario e la mettero' nelle mani della Vergine Maria !
Alba / indegna figlia di Dio

Alba ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=1SHN9QeydYA

Anonimo ha detto...

Ma come si puo' gioire del male altrui , chiunque esso sia.. e non metterlo invece nelle mani di Dio..!?!
a) Lei cosa ne sa? Secondo Lei non stiamo TUTTI pregando per Padre Volpi, affinché si converta e si penta, onde evitare pena più serie all'altro mondo?
b)Cosa intende per "male altrui"? Il dover sborsare soldi?
c) Canonisti che ci leggete: cercate una strada per imporre ai capi, il doversi assumere la responsabilità di mettere nero su bianco, in modo circostanziato e preciso, il fatto che gli addebiti ai FFI sono meramente di natura DOTTRINALE e quali sono addebiti. Cosa hanno effettivamente detto e fatto contro la dottrina della Chiesa.

bernardino ha detto...

la favoletta di Fedro - ""La volpe e l'uva""

Tanto è acerba - questo ci dice Fedro - cosa ci dirà il commissario ora? (o il suo mandante/i).

E tutti i danni arrecati ai fedeli chi li paga?

E la situazione tragica in cui vive l'Ordine - e tutti i frati perduti?

Chi paga per tutto questo danno ormai irreparabile?

Anonimo ha detto...

Non mai avrebbe pensato che la giustizia della Repubblica farebbe così poeticamente la giustitia del Signore...

Dio c'è!


Osservatore

M. Prodigal ha detto...

Se non ricordo male, P Volpi stava disegnando un grande stipendio mensile quindi forse può permettersi questo bene per le sue bugie ...

Mazzarino ha detto...

Se la notizia sarè confermata,credo che la devastazione del Diritto canonivo e le violazioni operate di fatto da Bergoglio, non solo per i laici ma anche per il clero, ormai renda obbligata la strada della magistratura ordinaria. Tristezza. un tempo,non troppo lontano, era la legge di Dio che conformava quella degli stati. Ora l'autodemolizione postvaticanosecondista, costringe a chiedere Giustizia ad un'autorità esterna del tutto mondana. Abituiamoci. Sarà presto tutto un susseguirsi di controversie che da dentro la Chiesa troveranno definizione e soluzione solamente all'esterno. Ma quando appaiono gli avvocati è come quando per un uomo compaiono i becchini. Pubbliche scuse su Corsera e Repubblica! E poi a casa sicario e mandante.

Anonimo ha detto...

Risulta che il Volpi; che ha dovuto presentarsi in udienza, ha dichiarato che aveva agito su mandato diretto del papa. E si è fatto rispondere che lì il papa non aveva nessuna autorità...

Anonimo ha detto...

La notizia è certa, viene dai Manelli.

mic ha detto...

Facciamo in modo che il discorso non si sposti sull'aspetto economico, al quale tuttavia la "nuova chiesa dei poveri" non sembra meno sensibile, mentre le esigenze spirituali di frati e fedeli sono state e continuano ad essere violate.

Annarè ha detto...

Concordo con Mazzarino, se da una parte gioisco per la sentenza, dall'altra mi preoccupo non poco, per la condizione della Chiesa, che sta perdendo ogni giorno potere e sappiamo bene, che quando si fa fare al mondo ciò che dovrebbe, per diritto e per dovere, fare la Chiesa, poi sarà difficile tornare indietro, se non per intervento divino.Pertanto aspettiamoci presto che ogni azione di sacerdoti ed ecclesiastici sarà giudicata dallo Stato laico. Se poi passa la legge sull'omofobia ne vedremo delle belle.

Anonimo ha detto...

Scusate ma non c'è nessuna "sentenza" (purtroppo). L'organismo di mediazione NON è un tribunale della Repubblica. Serve solo a comporre controversie in modo amichevole con pareri che il Tribunale trasformerà in esecutivi SE ne verificherà le circostanze. E finché non leggeremo il dispositivo discetteremo del nulla. Bisognerà vedere se e cosa Volpi ha "ammesso", e 20.000 eurini paiono davvero piccolo risarcimento rispetto al male e lo scandalo fin qui visto. Occhio a non fare autogol comunicativi che aiutano solo le serpi moderniste, autogol nei quali certo tradizionalismo esagitato e titolista è specializzato!

mic ha detto...

Occhio a non fare autogol comunicativi che aiutano solo le serpi moderniste, autogol nei quali certo tradizionalismo esagitato e titolista è specializzato!

Ci siamo limitati a dare una notizia da fonte attendibile, che presente due elementi concreti, resi esecutivi e dunque da non sottovalutare:
1. l'ammissione di p. Volpi di aver detto menzogne
2. conseguente riparazione che ha il suo peso, sia nella forma della ritrattazione pubblica.

Per il resto, nessuno ha mai escluso che nell'ambito dell'Ordine potessero esserci alcuni problemi o che padre Manelli sia incorso in qualche errore. Questo mi pare nell'ordine naturale delle cose e non giustifica la ribellione che ha innescato questo sfacelo (chi dissentiva bastava uscisse dall'ordine) né tanto meno provvedimenti come quelli che sono stati inesorabilmente attuati senza la formulazione di accuse specifiche.

E' tutto qui. Non vedo in questo il rischio di alcun autogol comunicativo.

Rr ha detto...

Dunque c'è un ordine dei francescani che ha un sacco di grane con le finance disses taste. Il suo superiore, divenuto nel frattempo alto curiale a Roma, sente che un altro ordine francescano e' invece in perfette condizioni finanziarie. Che differenza! Che confronto! Che occasione! Facciamo in modo da sottrarre soldi e attention I da la' a qua, e risolviamo tante cose in un colpo solo. E poi quei frati di grigioceleste vestiti ! tutti per benino ed intelligenti e colti. Discutono di filosofia, di teologia, di...massoneria ! Ma quando mai ! Susu in po' di pulizia. Con l'aiuto della Junta di Baires ci prenderemo tutto, e a ritmo di tango, ole'
Rr

RAOUL DE GERRX ha detto...

"Volpi ou le capucin sans scrupules", Alexandre Dumas en aurait probablement tiré un feuilleton…
Et, dans l'ombre, à tirer les ficelles, quelle distribution !

Cabo ha detto...

Justicia secular, como también lo fue en el caso de don Putti, difamado desde las páginas del OR.

Saludos desde Buenos Aires

ilfocohadaardere ha detto...

Trovo che per un fatto così grave, il Commissario Apostolico abbia l'elementare obbligo morale di dimettersi immediatamente (e se non avesse la sagacia di capirlo da solo, dovrebbero "suggerirglielo"). Un commissario Apostolico che, in riferimento a fatti di rilievo per il governo a lui delegato,cada in un simile delitto (in senso tecnico),oltre a perdere qualsiasi autorevolezza,rischia pure di attentare o mettere in ombra quella dei suoi mandanti vaticani. Ergo,il padre Volpi,se c'è ancora un minimo ossequio al senso del decoro e della dignità,propria e della delicata funzione che ricopre,dovrebbe lasciare senza esitazioni.

Rr ha detto...

La notizia sta facendo il giro dei blogs, con citazioni anche da Chiesa e postconcilio.
Pare ci dovrà essere una conferenza stampa. chissà se ne parleranno i media.
A proposito di media, cfr l' ultimo Magister
Rr

Luisa ha detto...

ilfocohadaardere ha detto...

" Trovo che per un fatto così grave, il Commissario Apostolico abbia l'elementare obbligo morale di dimettersi immediatamente.."

Ma se Ricca, dopo che il suo passato a luci rossi è stato rivelato, non si è sentito il dovere morale di rinunciare alle responsabilità importanti a cui è stato promosso da Bergoglio, se il papa stesso non ha sentito il dovere di dimetterlo, anzi gli ha riconfermato la sua fiducia, e poi chi è lui per giudicare, in questa chiesa in cui la misercordia è a parole e non nei fatti e comunque monodirezionale, perchè Volpi dovrebbe dimettersi?
Vedrete che troveranno il modo per giustificare la sua azione e comunque condannare padre Manelli e chiunque sia restato a lui fedele.

Anonimo ha detto...

Ecco come e' stato l'iter processuale
http://www.corrispondenzaromana.it/padre-volpi-ha-firmato-laccordo-con-cui-ammette-daver-diffamato-i-familiari-di-padre-manelli-fondatore-dei-francescani-dellimmacolata-ora-si-dimettera/
Padre Volpi ha firmato l'accordo, con cui ammette d'aver diffamato i
familiari di Padre Manelli, fondatore dei Francescani dell'Immacolata. Ora
si dimetterà?Diffamazione: di questo tecnicamente Padre Fidenzio Volpi,
Commissario Apostolico imposto all'Ordine dei Frati Francescani
dell'Immacolata,
si è reso protagonista. A sancirlo ufficialmente è l'accordo raggiunto in
sede di Organismo di Mediazione forense del Tribunale di Roma in data 12
febbraio 2015.Corrispondenza Romana è giunta in possesso del verbale di tale
esclusivo documento ed è in grado di fornirne ampi stralci.
[...]
queste basi oggi si
rivelano invece del tutto infondate: il castello di carte è crollato, dopo
anni di linciaggio morale patiti da Padre Manelli e dal suo Ordine.
Un primo incontro, avvenuto lo scorso 11 dicembre di fronte al Mediatore del
tribunale si è concluso con un rinvio al 12 febbraio alle ore 11, quando si
sono presentati da una parte i familiari di Padre Manelli ed il loro
avvocato, Davide Perrotta, dall'altra lo stesso Pietro Volpi, in religione
Padre Fidenzio, ed i suoi legali, Alessandra Boecklin e Edoardo Boitani.
Padre Fidenzio Volpi, alla fine, aderendo alla preliminare mediazione,
[...] Tali pubbliche scuse, a spese «dell'obbligato» ovvero dello stesso Padre
Volpi, dovranno essere pubblicate entro il 3 marzo come lancio
dell'AGI-Agenzia Giornalistica Italia, sul sito www.immacolata.com (dove dovrà restare per
almeno 3 mesi consecutivi, peraltro predisponendo un apposito link in prima
pagina e con veste grafica analoga a quella di altre comunicazioni), tramite
lettera su carta intestata dell'Istituto dei Frati Francescani
dell'Immacolata da inviarsi a tutti i religiosi e le religiose con l'invito a leggere la
comunicazione ai i membri di ogni singola Comunità.
Non solo: Padre Volpi si è impegnato a corrispondere alla controparte la
somma onnicomprensiva di 20 mila euro, sempre entro il 3 marzo.
Da questa vicenda discendono alcune evidenze. È evidente come Padre Volpi
abbia preferito raggiungere l'accordo oneroso - tanto in termini economici
quanto ed ancor più in termini d'immagine -, pur di evitare il procedimento
contro di lui pendente presso il Tribunale civile di Roma. E' evidente come
l'aver compiuto questo fatto discenda dal proposito di scongiurare
conseguenze per lui peggiori. È evidente come solo in virtù delle ammissioni
di Padre Volpi i familiari di Padre Manelli, lesi nell'onore, abbiano
rinunciato al giudizio civile. Con buona pace di tutti.
[..]

ilfocohadaardere ha detto...

Cara Luisa, purtroppo temo che lei abbia ragione. Ma il constatare che nella prassi non sempre (oggi ahinoi forse sarebbe più realista dire "quasi mai"?) vi è in Ecclesia una rigorosa e coerente applicazione di criteri di imparziale giustizia, deve portare noi a smettere (oportune et importune) di reclamarla ugualmente?

Anonimo ha detto...

c'è un comunicato del Commissario

http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/ffi-news/317-lettera-circolare-del-commissario-apostolico-a-tutti-i-religiosi-dell-istituto-available-also-in-english

Anonimo ha detto...

A MIC prima tira il sasso nello stagno e poi nasconde la mano?
E' l'ora di finirla con questa ipocrisia, avete pubblicato in fretta e furia una grande c....a e ora vi rimpallate, Lei, Don Camillo, MiL, Corr. Romana e altri blog, mezze giustificazioni con l'aggiunta di mezze correzioni.........
No, così non va bene per niente.
Assumetevi la piena responsabilità di quanto avete affermato oppure correggete il tutto e poi stop.
Quello di cui avete accusato P Volpi lo state commettendo voi centuplicato.
GS

mic ha detto...

GS,
vada a leggersi l'articolo appena pubblicato

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/02/la-lettera-del-commissario-volpi.html

ilfocohadaardere ha detto...

(1) Questa vicenda coinvolge più piani. Innanzitutto direi di non cadere nella trappola mediatica messa abilmente e furbescamente (gliene va dato atto) dal Volpi("nomen omen",sotto più profili:oltre ai guasti che secondo molti egli porta-come volpe- nella vigna dei FI,che è del Signore,egli è furbo,e mostra di sapere-con le sue "lagne" in forma di "lettera circolare ai fraticelli"- capovolgere i fatti a lui contrari,ribaltandone l'apparenza a suo pro- ma non potendo ovviamente mutarne la sostanza,che rimane quel che è,intatta). Da un punto di vista tecnico,se è vero che l'accordo sottoscritto inter partibus all'esito di mediazione CIVILE ai sensi della legge 28/2010 non costituisce una "condanna" ma appunto un accordo "amichevole"(diciamo pure:è una transazione fatta al precipuo fine di evitare una causa e le sue conseguenze);è anche vero che conta ECCOME quello che viene SCRITTO all'interno di tale accordo.SE il Volpi-come è stato riferito ad es.da CR- all'epoca disse:"Cosa estremamente grave è stato il trasferimento delle disponibilità di beni mobili e immobili dell’Istituto a fedeli laici, noti figli spirituali e familiari del fondatore, Padre Stefano M. Manelli",ed oggi, nell'accordo,afferma e sottoscrive «il non coinvolgimento dei“familiari”di Padre Stefano Maria Manelli, ribadendo l’assoluta estraneità» dei medesimi «a qualsiasi operazione ritenuta illegittima e perciò contestata dallo stesso Commissario Apostolico,avente ad oggetto l’asserito trasferimento della disponibilità dei beni dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata» (come altresì riferito da CR), egli AMMETTE eccome,DI FATTO (anche se,tramite,l'accordo,non di diritto),un suo coinvolgimento nell'ambito di un'azione(da lui compiuta) di propalazione di GRAVI NOTIZIE INFONDATE su conto di terzi. Questa condotta- in un ambito (certamente) non di mediazione, ma di processo penale oppure di accertamento,svolto dal Giudice civile incidenter tantum,e necessariamente propedeutico ad una condanna risarcitoria per danni da diffamazione- costituirebbe un quasi certo presupposto per una CONDANNA per diffamazione (anche nel solo ambito civile:tecnicamente,in tale caso,si parla di condanna al risarcimento danni da diffamazione a m.s.).

ilfocohadaardere ha detto...

(2) Vale a dire,SE Volpi,nell'accordo,non è rimasto nel "generico",ma ha ammesso che i familiari sono totalmente estranei,egli ha di fatto,ammesso di essere caduto quanto meno in un grave errore che ha originato una FALSA AFFERMAZIONE,sicuramente lesiva dell'onorabilità altrui.Se invece in un accordo,si rimane sul vago,ad esempio dicendo "senza che nessuna delle parti ammetta alcunché...alcuna responsabilità etc...tuttavia, a soli fini "conciliativi", una parte si impegna, riconosce una somma, etc...",la lettura di tale accordo non consentirebbe alcuna "interpretazione" e valutazione sulle responsabilità emerse ed AMMESSE.Questa è una distinzione che credo fondamentale.SE- come credo- ciò che riporta CR è veridico,allora il Volpi sta facendo un gran "baccano" perché,furbescamente,sta cercando di rivolgere a "suo pro" la vicenda,che lo vedrebbe invece inchiodato alle sue stesse "Ammissioni" (forse imprudentemente immesse nell'accordo-perchè comprensibilmente richieste come condicio sine qua non dai "familiari" del P.Mannelli;e forse,anche per mera finalità inerente il possibile risparmio di "vil denaro",seguendo questa via...). Il p. Volpi,come si dice in "gergo", l'ha pestata ENORME.Ed adesso,volpescamente,tenta il rovesciamento della realtà dei FATTI.Fatti inerenti-così sembra- una condotta ilelcita da lui messa in atto- SENZA CONDANNA (sol di questo gli va dato atto).Bravo Volpi,vera volpe:la miglior difesa è l'attacco."Non prevalebunt" non lo dica lei,però:un po' di ritegno,su, volpe di un Volpi: quello, lasciamolo dire a chi ha come motto del suo dire e fare il "si, si; no, no...".