Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 29 giugno 2015

Un salesiano il nuovo Commissario dei Francescani dell'Immacolata

Avete mai visto un crocifisso così "strano" ? (a sinistra)
clicca sull'immagine  per ingrandire
Il nuovo Commissario apostolico dei Francescani dell’Immacolata è il salesiano don Sabino Ardito, un noto canonista, docente per molti anni presso la Pontificia Università Salesiana e collaboratore di vari Dicasteri della Curia Romana. 
(nell'immagine a lato ad un recente incontro di religiose)
Un valido canonista come Guido Ferro Canale, accorto commentatore, così si esprime su Facebook, rivolto a chi esprime speranza seguita dalla invocazione Ave Maria!: «Sì, infatti. Speriamo che, in quanto canonista, sia più attento al rispetto delle regole. Non dico "della giustizia", che richiederebbe decisioni che non spettano a lui». [Fonte]
N.B. Chi avesse interesse a ripercorrere le sofferte fasi dell'inquietante vicenda, può consultare l'Archivio degli articoli pubblicati dal blog.

27 commenti:

edoardo ha detto...

OT

che razza di crocifisso è quello a sinistra nella fotografia?

mic ha detto...

Strano, davvero!
Potrebbe essere interpretato come un preludio della Risurrezione, per quello "svincolo" dai chiodi... Ma la deposizione dalla Croce, che precede la sepoltura, che a sua volta precede la Risurrezione, in genere è rappresentata come Opera di pietà da parte dei suoi cari; il che non spiega né giustifica una raffigurazione così, in astratto...

Anonimo ha detto...

Infatti non è un crocifisso! Crocifisso significa inchiodato alla croce, e questa se pur bella, si direbbe lignea, statua, non è certo il Crocifisso. A peoposito dilel nuovo commissario: ma l'era Bertone Salesiano, e dei Salesiani assai lontani dalla mente del loro grande Fondatore San Giovanni Bosco, non era tramontata? Sono di nuovo in auge! Attento papa Francesco, i "salesiani" giocano brutti scherzi al Vicario di Cristo,; sono tutt'altro che affidabili.

fg ha detto...

vi sarà certezza sulla fonte della notizia e della fotografia :)

Anonimo ha detto...

Con questo Crocifisso sembra che Gesù abbia ascoltato quelli che gli dicevano
"Se Sei figlio di DIO Scendi dalla Croce e Ti crederemo"
Anche oggi sembra risuonare questa sfida a DIO.
Vieni Signore Gesù.
Graziano

Mars ha detto...

Per anni ho sognato di vedere stabilirsi una comunità di Francescani dell'Immacolata in Sicilia, adesso ho saputo che 5 frati da settembre verranno a stare addirittura nel mio paese in prov. di Messina! Ho imparato a stimarli pur non avendoli mai conosciuti di persona, ma solo e soltanto leggendo di loro in rete, anche su questo blog, ed ascoltando qualche volta le loro trasmissioni radio.
Dopo tutto quello che è successo negli ultimi due anni però, non so cosa aspettarmi... speriamo bene.
Qualcuno sa niente di questi frati che verranno a stabilirsi in Sicilia?

Anonimo ha detto...

Ma, in quest'affare, chi al vaticano ha tanto talento per scegliere i nomi e cognomi poetici?


Americano...

lister ha detto...

Sta prendendo lo slancio sul trampolino elastico per spiccare il salto onde effettuare un tuffo carpiato all'indietro con doppio avvitamento rovesciato...
Povero Gesù...un altro abominio!

Anonimo ha detto...

Si saranno incontrati in una "Sala del Regno".

Cesare

Mazzarino ha detto...

Ma come non li avevate ancora visti? Sono i crocifissi light castristi col volto di Che Guevara che oggi spopolano in Ecuador e Paraguay in previsione del prossimo viaggio "papale". Sono stati progettati dai teologi della liberazione per i preti spretati o ex sospesi che governano ormai interamente l'America latina. Si vedevano anche in Italia in alcune comuni negli anni sessanta. Hanno il braccio destro abbassato e quello sinistro alzato con il pugnochiuso. Di fronte ad essi non ci si inginocchia ma, secondo il più alto magistero, ci si siede fumando prima marijuana e poi masticando coca. Così el pueblo, el Gonyaulax poliedra e lo Pseudomonas aeruginosa jamas seran vencidi.

Anonimo ha detto...

Gesù senza la croce diventa solo un uomo, massimo un profeta, non certo il Nostro Salvatore, mentre la croce senza Gesù, diventa un simbolo su cui si può applicare di tutto è non essere più la croce salvifica della nostra fede. Avete mai visto strani rosari, con impressi sulla croce stelle e mezza luna? Non ho avuto il tempo di fotografarli e successivamente sono stati fatti sparire dal negozio che vendeva articoli religiosi. Che stiano preparando i nuovi talismani della nuova religione ?

Catholicus ha detto...

L'arte sacra è sempre più folle, incommentabile. Ricordo che qualche anno fa, a Natale, una congregazione di sacerdoti, a Verona, esposte sull'altare, vicino al Crocifisso, una statuetta di una donna nuda, incinta, nell'atto di ballare, affermando che si trattava della Madonna. Una suora progressista disse che Maria SS.ma era rappresentata in atto di "danzare la Parola", capite? la Parola è la fissa protestante dei vaticansecondisti (il popolo in cammino, il subsit in, ecc.). Poi c'è stato l'enorme crocifisso della Valcamonica, crollato addosso ad un giovane (che ci lasciò la vita): lì il Cristo era rivolto verso la terra, anziché verso il Cielo, il crocifisso era curvato in avanti, a semicerchio (non poteva reggere il peso), altra assurdità. Infine ricordo le chiese ed i santuari modernisti: capannoni anonimi, sale multifunzionali, tutto fuorché luoghi sacri che invitano alla preghiera ed al raccoglimento (abbandonata la forma a croce latina, che era essa stessa un piccolo catechismo). Tutto frutto della barbarie modernista, del loro desiderio di vendetta contro la Chiesa preconciliare, la bellezza delle sue espressioni, la fede e l'amore che trasparivano da quadri, statue, edifici religiosi. Ma questa "delenda Cartage" prima o poi si rivolgerà contro loro stessi, e di loro non rimarrà nemmeno il ricordo.
Maria Ausiliatrice, fidiamo in Te, vieni presto in aiuto della Chiesa del Tuo Divin Figlio, amen !

Hermann Sta su Fb ha detto...

Ecco cosa diceva di lui il Cardinale Bertone : " Il compito di favorire la conoscenza del diritto e di amministrare la giustizia nella Chiesa è un’alta ed imprescindibile missione. Per Don Sabino Ardito essa è diventata un impegno di vita, che l’ha reso gioioso apostolo del diritto, sempre fedele al Vangelo e alla norma codiciale. Pensando al profilo umano, giudiziario ed ecclesiale del canonista e del giudice Ardito, che, a nome della Chiesa, tratta e giudica la condizione di molti fedeli i quali, fiduciosi, si rivolgono alla giustizia della Chiesa, viene in mente proprio l’icona del Signore che incontra Abramo alle Querce di Mamre per rivelargli la sua vocazione, esortandolo ad «agire con giustizia e diritto» (Gen 18,19), come recita il titolo del libro che stiamo presentando. Rinnovo il mio vivo compiacimento al caro confratello Don Sabino Ardito per quanto ha operato in questi anni per la giustizia della Chiesa, specialmente nella Diocesi del Papa e nella Curia Romana: la sua fervida e alacre attività di giurista e di giudice competente e scrupoloso è stata di aiuto per tante persone e comunità, favorendo la tutela dei diritti di ciascuno per lo sviluppo integrale degli individui e per la costruzione del regno di Dio nella città degli uomini "

Anonimo ha detto...

in una dittatura gli arditi possono starci..

Anonimo ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Immagine, quella di quel Crocifisso, e consimili, condannate da Pio XI.

29 giugno 2015 16:14

Anonimo ha detto...

Mi è giunta voce che il nuovo commissario abbia due aiutanti, un benedettino e un cappuccino, se ne sa qualcosa di costoro ?

Anonimo ha detto...

Credo non sia bene avere pregiudizi sul suo conto. Parleranno i fatti. Preghiamo per lui e l'intero Ordine. Può darsi (lo speriamo tutti ardentemente) che si volti pagina. Giorgio

Silente ha detto...

Sapere chi sia il nuovo Commissario, quale sia la sua formazione, quali i suoi convincimenti, quali le sue competenze e i risultati raggiunti è certamente importante.
Ma ancora più importante sarebbe sapere quali sono i mandati che ha ricevuto dal vatican-modernismo e dal papa che ha, quanto meno, avallato la distruzione dei FFI.
E, ancor di più, e conseguentemente, sapere cosa intende fare: se completare la feroce distruzione dell'Ordine, sin qui attuata, oppure restaurare i carismi originari che, attraverso il Fondatore, Dio ha concesso all'Ordine, compreso l'insegnamento della retta dottrina e la S. Messa di sempre.

RAOUL DE GERRX ha detto...

Et le nouveau crucifix de la Chartreuse de Sélignac, en France, qu'en pensez-vous ?
Il "préside" désormais aux eucharisties nouveau genre, dans cette chartreuse elle-même nouveau genre, confiée à des laïcs par un général chartreux lui-même nouveau genre…

http://www.alarencontreduseigneur.fr/2013/11/la-croix-glorieuse/

Certes il ne danse pas le tango, mais il a l'air de bien s'amuser. La polka peut-être ?

Anonimo ha detto...

Mi correggo, due coadiutori: un gesuita e un cappuccino

Anonimo ha detto...

pare sia nella posa del solvi et lega. non mi piace quel Crocifisso così reso. che senso ha? il tempo ha un senso umano e divino, e ogni momento della Vita di Cristo ha un senso preciso e infinito che non puo essere confuso con altri. ogni momento è in Cristo ben distinto: la Venuta al mondo, la Vita , la Morte , la Resurrezione , la Gloria eterna. sembra quasi che vogliano fare confusione non solo con le parole ma anche con le immagini. ogni rivoluzione ha combattuto contro chimere che poi ha istituzionalizzato. dicevano di combattere per la libertà e di essa ne erano i ìì peggiori nemici. cosi come per la Verita e la Giustizia. così fece lutero e tutti i rivoluzionari con lui. i segni sono chiari e purtroppo minutamente diffusi, e l'immagine lo dimostra come centinaia di piccole grandi cose che passano inosservate ma segnano profondamente le persone che osservano come vittime ignare. rocco

mic ha detto...

Ciao, Rocco, ben ritrovato. Sono d'accordo e ti abbraccio :)

Josh ha detto...

@Catholicus

d'accordo col tuo commento. Vidi anche io una cosa del genere, ma non ricordo dove, una scultura di donna incinta nuda, che a loro avviso andava interpretata come "Maria che danzava la Parola", una vera oscenità.

Non ce n'è bisogno, ma scrivo un distinguo. In un passaggio scrivi

"la Parola è la fissa protestante dei vaticansecondisti (il popolo in cammino, il subsistit in, ecc.)."

vero, però mi sentirei di dire che in sè non è la Parola di Dio che ha qualcosa che non va, o il fondarsi (se avviene davvero) su quella;
quello che non va e che fanno è la strumentalizzazione ideologica di alcuni micropassi estrapolati malamente per far loro dire altro,
o alcune esegesi assolutamente forzate uscendo dalla lectio divina e appaiandole a qualche teoria mondana esterna al mondo spirituale, o l'applicazione del metodo storico-critico avulso dai termini di fede, o quando si divide un preteso Cristo della fede da un Gesù della storia, o quando escludono tutta la Tradizione e il Magistero, o quando forzano le Scritture per far loro dire altro.
Ma in tutti questi casi la colpa non è delle Scritture...

lister ha detto...

Il -non- crocifisso postato da Raoul...
Oltre che brutto, è pure ridicolo. Ma come è possibile che venga esposto quale icona cristiana?
E la chiamano: "Croce gloriosa"...
Povero Gesù. :(

Catholicus ha detto...

Grazie delle precisazioni, caro Josh. In effetti della falsa distinzione tra Cristo della storia e Cristo della fede ho parlato più volte, su questo e altri blog tradizionalisti. E' una tesi sostenuta da Ravasi nei suoi scritti. La Madonna nuda incinta è stata esposta dagli Stimmatini (i sacerdoti della Congregazione Sacre Stimate, fondata a Verona da San Gaspare Bertoni ai primi dell'800) nel loro convento di Sezano (pressi di Verona) nell'avvento di qualche anno fa. Adesso quel convento è divenuto sede di una non meglio definita "Università del bene comune" (stile Taizé). Ultimamente sulla loro rivista missionaria hanno fatto un panegirico di Martin Lutero; poi, in quello stesso convento, hanno anche concelebrato con i luterani (la cena protestante, ovviamente) scrivendone un grande elogio, entusiastissimi. Tempo fa l'editorialista scrisse che per lui "inginocchiarsi davanti al Sacro Cuore o alla dea kalì è la stessa cosa, produce gli stessi effetti" ( potenza dell'ecumenismo!). Mi piange il cuore dover scrivere queste cose, poiché da anni molti di loro sono divenuti miei grandi amici, generosamente, umanamente parlando, ma non posso proprio accettare certe idee, rinnegare la mia fede tradizionalista in NSGC. Pace e bene caro Josh

Anonimo ha detto...

Quel crocifisso sarà una nuova interpretazione dei crocifissi pre rinascimento,tipo quello di s. Damiano, era per dire che la morte .non ha vinto su Cristo... Sarà opinabile , ma non necessariamente da demonizzare o scandalizzare

mic ha detto...

Avevo già detto che quel Crocifisso potrebbe essere interpretato come un preludio della Risurrezione, per quello "svincolo" dai chiodi... Mi vengono in mente anche le più antiche "croci astili" usate nelle processioni, che presentavano "due facce": riportavano sul recto il Cristo 'vivente' con gli occhi aperti, ma sul verso lo rappresentavano nel momento solenne e tragico della sua morte, con la testa reclinata e gli occhi chiusi. Forse perché chi lo guardava da dietro, nella processione, erano i suoi discepoli... "chi vuol venire dietro a me...", mentre l'annuncio alle genti (da davanti) è quello del Vivente e risorto.
E, in un contesto normale a nessuno verrebbe in mente di trovarlo "strano". Può diventarlo in un contesto come quello ecclesiale attuale, in cui si mette l'accento sulla Risurrezione, con una nuova enfasi sul "mistero pasquale", ma senza dare il giusto posto e valore alla Croce (è scomparso ogni riferimento all'"espiazione"... e non a caso nel rito riformato si celebra la Cena (su una mensa) e non il Sacrificio (su un altare) che è il preludio al "banchetto escatologico" dei redenti, non il memoriale della Cena, che non va ripetuta, perché in essa Cristo Signore ha introdotto il culto nuovo e ci porta sul Calvario e, poi, oltre una tomba vuota. Quello che va ripetuto ad ogni Santa Messa è ciò che il Signore ci ha consegnato fino alla fine dei tempi nel "fate questo in memoria di me". Quando Egli pronuncia queste parole ha appena transustanziato per la prima volta il pane e il vino nel suo Corpo "dato" e nel Suo Sangue "che sarà versato" (di lì a due giorni). E non ignoriamo che ciò si traduce in sensus fidei e comportamento corrispondente...
Ne ho parlato qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/08/enfasi-su-una-nuova-concezione-del.html