Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 21 giugno 2015

Il papa che non si inginocchia davanti al Signore

Ci sarebbe molto da dire sulle parole pronunciate da Bergoglio a Torino: l'invito del Papa ai fedeli: "Non chiudiamoci in una società che esclude", leggibili qui.
Mi perdonerete se sono esausta e ne ho la nausea. Ma mi riprenderò e riparleremo di questo ed altro. 
Tuttavia non posso tacere davanti a questa immagine, eloquente di per sé: nessun inginocchiatoio predisposto davanti alla Santa Sindone...

Ben altro esempio qui a sinistra.
D'accordo che non si tratta di Gesù Sacramentato. Ma è un simbolo sacro, di una drammaticità unica e rivelatore di una sua ineffabile e ineludibile Presenza!

44 commenti:

Franco ha detto...

A proposito della predilezione di papa Bergoglio per i clochard. Jorge Mario Bergoglio ama soffermarsi nei vagoni di terza classe, quelli con i sedili di legno che fanno male alla schiena, con i viaggiatori pigiati l'uno contro l'altro e sulle reticelle valigie di fibra legate con lo spago, come sulla Freccia del Sud 1950. Però il treno non marcia se non funziona la locomotiva; e la locomotiva è fatta dalla borghesia che si impegna nello studio e nella ricerca scientifica e umanistica, nell'imprenditoria a rischio ( "anche i ricchi piangono" se la crisi li manda in fallimento e li costringe a licenziare, magari con il cuore spezzato perchè non sono sempre dei boiaccia o dei vampiri ), nello sviluppo delle arti e della cultura. A pensarci bene la locomotiva deve essere progettata da uno staff di ingegneri laureati al Politecnico, controllata periodicamente in apposite officine, alimentata con carbone proveniente da miniere oppure da corrente derivata da centrali termoelettriche o idroelettriche con tanto di dighe di cemento armato; e la rete ferroviaria deve essere progettata e mantenuta in efficienza da gente tecnicamente esperta perchè ad alta formazione ingegneristica ( corso di lsurea di sei anni ).
È sicuro il papa che a tutti i banchetti e alle cene a cui partecipò Gesù Cristo ci fosse una rappresentanza fissa di poveri e di derelitti ? Per quanto riguarda la casa del ricco Lazzaro non mi sembra. In fondo, se il ricevimento in casa di costui, suo intimo amico, fosse stato frugale frugalissimo, Marta avrebbe avuto motivo di affaccendarsi tanto?
Insomma, è sicuro il VdR che la via della santità possa essere percorsa solo con le pezze sul lato B?

Alessandro Mirabelli ha detto...

Due ipotesi.
La prima. E' stato lui che non ha voluto l'inginocchiatoio. A differenza di Ratzinger e, credo, di Wojtyla (quando venne a Torino nel 1998 stava veramnente male, era molto sofferente e temetti che a Roma ci sarebbe tornato morto).
La seconda. Dalle immagini, poche, si vede che quando il vdr, nel Duomo, si incammina verso la Sindone e' leggermente claudicante. Carica troppo sulla parte destra. Non sappiamo se l'archiatra pontificio gli abbia consigliato di non inginocchiarsi. Oppure se è' artrosi. Mi da' l'impressione che abbia qualche problema all'anca.

Franco ha detto...

Come no? Prima nella basilica di MARIA AUDILIATRICE, poi a braccetto coi Valdesi che negano i dogmi mariani.

RIC ha detto...

Paragone impietoso ma necessario...
Tornando alla manifestazione di ieri, bell'articolo di Rossoporpora. E finalmente si comincia ad ipotizzare che l'impresentabile Galantino si dimetta. Ma certamente non lo fara' mai...

http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/501-san-giovanni-20-giugno-ce-n-est-qu-un-debut-continuons-le-combat.html

Anonimo ha detto...

Un'immagine pietosa. Anzi, vergognosa. Prego tutti i giorni perchè questo pontificato si concluda il prima possibile. Speriamo che nel 2017 quest'uomo si dimetta dal suo incarico.

lister ha detto...

Ancora con questi inginocchiamenti e genuflessioni varie...Ma basta con queste carnevalate...
Fammi salutare con la "mano del marrano"...Dio non è Cattolico...Buon Ramadan...Gesù non era mica un mago: pani e pesci non furono moltiplicati...Devo scambiare due chiacchiere con Scalfari, visto che leggo solo Repubblica... Il proselitismo è una solenne sciocchezza...Non è peccato se agisci secondo coscienza...Fammi telefonare alla Bonino per vedere come sta e per invitarla al prossimo evento...e Pannella?...
Certo, però, che che l'Ecologia....

Ma di chi stiamo parlando?
Del Vicario di Cristo in Terra??
Oh, noo!

Anonimo ha detto...

Ah si, il vdr ha problemi di anca ed artrosi? Allora il giovedi Santo avviene il "miracolo" perchè si inginocchia per la lavanda dei piedi a musulmani compresi.

ettore ha detto...

In un'altra immagine televisiva, lo si vede lambire umilmente con la mano, a capo chino, la reliquia.
Poi rimane lì seduto a riflettere... confrontandosi con quella presenza misteriosa. Anche questo è gesto "pubblico" d'umiltà!
Non con divido la comparazione coi predecessori. Non è certo una novità nei comportamenti del Papa.Ognuno di noi ha modalità proprie nel rapporto personale con Dio e solo Dio conosce e giudica fede, pensieri e azioni.
Può essere che genuflettersi gli sia impedito da una inabilità fisica, o non appartenga alla sua indole, o alla educazione ricevuta, o ...
Io prego e invito a pregare per Lui, come chiede sempre, perché il Signore lo assista e lo guidi nella missione

Alessandro Mirabelli ha detto...

non sappiamo quali siano le sue condizioni di salute. D'altra parte di Giovanni Paolo II si disse che era affetto dal Parkinson solo quando morì. Così come della ipertensione di Ratzinger Tosatti rivelo' i particolari solo dopo che si dimise. In ogni caso e' più grave non inginocchiarsi, come spesso purtroppo e' accaduto, davanti a Gesù Sacramentato che non davanti alla Sindone.

mic ha detto...

Alessandro,
c'è la foto di Giovanni Paolo II vecchio e malato nei suoi ultimi anni di vita, inginocchiato davanti alla Sindone. Che non sia la stessa cosa di Gesù Sacramentato l'ho anche scritto. Ma chi non si inginocchierebbe davanti a una reliquia come questa?

Prendo atto della 'interpretazione' di Ettore. A me quell'immagine dà un grande senso di squallore. Forse è un mio limite. Ma anche il resto non mi pare da meno...

Alessandro Mirabelli ha detto...

e. Inginocchiarsi fa parte della gestualità dei cattolici così come prosternarsi e' tipico degli ortodossi. Ma in questo favoloso post Concilio gli inginocchiatoi sono spariti, a mo' di templi protestanti. Basta pensare ad una chiesa del centro a Roma: S. Luigi dei Francesi.

Anonimo ha detto...

Non è un sacramento e neanche una reliquia certa e certificata. Se non si è inginocchiato sarà affar suo. Non mi sembra il caso di vedere il male ovunque.

mic ha detto...

Anonimo sbrigativo e superficiale,
Che non sia un Sacramento non c'entra un bel niente. Che non sia una reliquia certa e certificata lo dice lei e qualche irriducibile ateo. E non è questione di "vedere il male ovunque", mi sembra questione di sensibilità spirituale, che non è sentimentalismo, ma sensus fidei di fronte a qualcosa che più sacro non si potrebbe...

A. D. ha detto...

Certo è che stona vedere un Papa malato di Parkinson con seri problemi fisico-motori o un Papa che alla "bella" età di 86 anni con l'artrosi all'anca destra genuflette (dovendo ricorrere all'uso della pedana mobile per non affaticarsi e logorarsi ed ora a quanto se ne sa usa il girello fate voi!) Se Bergoglio ha problemi fisici, perché quando vuole/può genuflette, lo dicano...Maradiaga è però di tutt' altro avviso. (Vedi pre conclave) giusto per precisare

Anonimo ha detto...

Piantiamola con la storia dell'anca e della salute, circolano foto sue recentissime in cui corre e gioca a pallone con dei ragazzi, si inginocchia e si fa benedire da tutti poi lui non benedice per non offendere i non credenti e i credenti non si dovrebbero sentire offesi da tale comportamento? A Mic direi di riprendere il bellissimo discorso di papa Benedetto sulla Sindone 'icona del sabato santo' roba di altissima scuola.....già la classe non è acqua. P.S. Anche adesso con i problemi all'anca, Ratzinger prega in ginocchio ed ha 9 anni in più e allora? Lupus et Agnus.

bedwere ha detto...


Il Papa si e` inginocchiato per confessarsi il 20 marzo 2015:

http://www.miopapa.it/papa-francesco-confessione-san-pietro/

Anonimo ha detto...

Bhé, non vedo perché meravigliarsi, in fondo è un gesuita e di fronte alla Sindone avrà pensato anche lui (come nella barzelletta sul ritrovamento dello scheletro di Gesù, per chi la conosce): ma allora sarà veramente esistito ?!
Il fatto di non inginocchiarsi è un segno profondo di questa moderna concezione di devozione.
Ad esempio il Vescovo ausiliario di Albenga-Imperia, da lui inviato a rilevare il comando della diocesi perché troppo tradizionale (questo è il vero scopo), ha già "fatto pressione" per eliminare l'inginocchiatoio alla comunione e ha detto chiaramente che è contrario che i fedeli si inginocchino alla balaustra, la dove c'è ancora.
Così io che vorrei inginocchiarmi ne sono impossibilitato, perché senza il supporto di un inginocchiatoio o di una balaustra le mie ginocchia non reggono più tanto bene. Ma probabilmente se fossi trans mi permetterebbe anche di prostrarmi ...

Alessandro Mirabelli ha detto...

Non si è inginocchiato davanti alla Sindone. Solo Dio sa cosa c'è nella sua testa. Essendo gesuita però neppure Dio sa cosa pensa il vicario del suo Figlio. In piazza Vittorio il vdr ha avuto il coraggio di pronunciare davanti ai giovani la parola castità e di andare controcorrente. Ha anche citato il beato Piergiorgio Frassati e la massoneria. E non è' poco. Non sono un suo ammiratore ma, nella Torino, massonica, pronunciare la parola massoneria non è poco.

Josh ha detto...

l'importante è che sia un'icona...dei poveri.

Alessandro Mirabelli ha detto...

OT. Interessante breve articolo Tosatti sul suo blog riguardo un segretario generale di una certa assemblea. E richiesta di scusa. Io aggiungerei anche di dimissioni. Che costui torni a fare il pastore nelle periferie anziché il segretario.

Anonimo ha detto...

Un gesto che esprime umilta` per il pubblico!
Ma privo di adoraxione per Nostrio Signore.
Rimanere li` seduto a riflettere e` una cosa normale per un imam,un rabbino,se mai venissero in visita alla Sacra Sindone,ma e` inconcepibile per un vicario di Cristo in terra.
Dov'e` l'adorazione?
Non ha quel panno contenuto il Verbo Incarnato?
O forse Gesu` era solo uno che diceva cose condivisibili?
E che esempio darebbe il capo della chiesa non inginocchiandosi?Questa e` DESACRALIZZAZIONE,io non ci vedo nessuna umilta`,io vedo una smania di voler apparire umile agli altri,non a Dio.Chi vuole umiliarsi si inginocchia,almeno per qualche minuto.
D'altronde perche` inginocchiiarsi?Non c'e` mica davanti il povero (ricordate in chiesa i cristiani dovrebbero inginocchiarsi davanti ai poveri), un carismatico o un rinnovato e non siamo nemmeno alla pagliacciata trash di Rebibbia.

Anonimo ha detto...

Questi paragoni, sono veramente impietosi, la differenza tra i due e' abissale, e non fanno altro che aumentare la mia malinconia.
Mi chiedo spesso che conseguenze avrà la chiesa dopo questo pontificato, riuscirà ancora a trasmettere la dottrina, a difendere il Depositum Fidei? Neri

Franco ha detto...

Se il VdR ha forti dubbi sull'autenticità della Sindone, il problema è presto risolto: non va a Torino ( come non va alla "ricevitoria postale" di Medjugorie ) e chi s'è visto s'è visto.

Io personalmente sono oltremodo imbufalito contro quelli che "Non abbiamo bisogno di segni speciali, di miracoli e di tutto l'ambaradan dell'eccezionale, perchè Gesù Cristo ci basta e ci avanza." Mi sembra un discorso di superba sufficienza. In realtà siamo talmente deboli e fragili da perderci se non abbiamo qualche abbozzo di segno. Non si tratta propriamente di "prove", ma di "argomenti di credibilità". Nessuno di essi da solo basterebbe; ma se messi insieme formano un quadro accettabile, la convergenza degli argomenti, insime a una specie digrazia dall'alto porta alla certezza morale, come in certi processi indiziari. Questo credo sia il "senso illativo" di cui parla Newman nella "Grammatica dell'assenso".

Anonimo ha detto...

Godiamoci la bella manifestazione di Roma alla faccia di....tanti addetti ai lavori. Bobo

Catholicus ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Baronio ha detto...

...e intanto chiede perdono ai valdesi...
http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2015/06/19/papa-nosiglia-torino-chiesa-senza-mura_9f072329-d258-4b24-aaac-1a920bb9415b.html

Josh ha detto...

segnalo, volutamente da Adista, il sito adatto, con l'indirizzo di pensiero "giusto", per le notizie "progressiste", come è interpretato l'evento della visita di Bergoglio ai valdesi.

http://www.adistaonline.it/articolo/55173

dall'intervista col sig. Bernardini

"La Chiesa valdese è decisamente più aperta. È a favore del testamento biologico, benedice le unioni omosessuali, l’ultima solo pochi giorni fa al tempio valdese di piazza Cavour a Roma…

«Su questo tema il nostro Sinodo, che si svolge ogni anno ad agosto, ha elaborato un indirizzo comune, ma ha scelto di non imporre nulla dall’alto, né divieti né obblighi, ma di consentire alle singole Chiese locali di agire come meglio credono, con i loro tempi. Le dichiarazioni di principio o le imposizioni dall’alto non servono a nulla se la base non matura le scelte. Solo così si realizzano i cambiamenti reali. È un percorso coerente con la nostra storia democratica, potrebbe diventare un modello anche per altri»."

In pratica, la Chiesa non avrebbe nulla da insegnare in tema di morale cristiana e nemmeno biblica, su testamento biologico e matrimoni omosessuali,
ma anzi si lascia che ognuno a seconda della propria sensibilità (in comunione o, più facile, meno in comunione con le parole di Cristo) faccia le proprie scelte.

Ma queste scelte, si dice, devono essere maturate, è solo questione di tempo,
non tanto verso Cristo, ma verso "cambiamenti reali" e in base alla "storia democratica".
E' il δῆμος che si evolve nei "tempi" dunque che decide quali siano le verità di fede, non Gesù Cristo e le Verità Rivelate.

Josh ha detto...

Ricordo che per es. il pastore Paolo Ricca, valdese, insegna anche alla Pontificia Accademia di sant’Anselmo a Roma.

Ovvero l'Anselmianum.
http://www.anselmianum.com/

e questo è ciò che pensa, per es. sugli atti omo (cioè che non sono peccato)

http://www.torinovaldese.org/archivio/NEWS_TO_100399.html

certo che partendo dal Sola Scriptura, serve molta fantasia per arrivare ad affermare l'opposto....

tramviere-cattolico ha detto...

Sono angosciato..

Josh ha detto...

al link tutti i doc. scritti dell'evento su come l'hanno inteso e interpretato i valdesi, oltre alla richiesta cattolica di "perdono" ai valdesi:

http://www.fedevangelica.it/index.php/it/comunicati/2-non-categorizzato/218-cartella-stampa

c'è anche questo, in cui si chiede di andare oltre il Vat II

http://www.fedevangelica.it/images/Cartella_stampa_papa/Discorso_Moderatore.pdf

e considerare subito alcune questioni teologiche in via di soluzione tra protestanti e Bergoglio:

1)"il concilio Vaticano II ha parlato delle chiese evangeliche come
«comunità ecclesiali». (...) una chiesa a metà? Una chiesa non chiesa?
Conosciamo le ragioni che hanno spinto il Concilio a adottare quell’espressione, ma
riteniamo che essa possa e debba essere superata. Sarebbe bello se questo
accadesse nel 2017 (o anche prima!), quando ricorderemo i 500 anni della Riforma
protestante. È nostra umile ma profonda convinzione che siamo chiesa: certo
peccatrice, semper reformanda, pellegrina che, come l’apostolo Paolo, non ha
ancora raggiunto la mèta (Filippesi 3,14), ma chiesa, chiesa di Gesù Cristo, da Lui
convocata, giudicata e salvata, che vive della sua grazia e per la sua gloria."

2)La seconda questione, (...) è quella dell’ospitalità
eucaristica. Tra le cose che abbiamo in comune ci sono il pane e il vino della Cena
e le parole che Gesù ha pronunciato in quella occasione. Le interpretazioni di quelle
parole sono diverse tra le chiese e all’interno di ciascuna di esse.
Ma ciò che unisce i cristiani raccolti intorno alla mensa di Gesù sono il pane e il vino che Egli ci offre e le Sue parole, non le nostre interpretazioni che non fanno parte dell’Evangelo.
Sarebbe bello se anche in vista del 2017 le nostre chiese affrontassero insieme
questo tema." (N.D.R. Ennesima bordata contro la Tradizione; ancora l'Eucarestia come memoria della Cena ma non riattualizzazione del Sacrificio)

si conclude ovviamente con l'accoglienza indiscriminata di tutta l'invasione che è arrivata, già arriva, et semper arriverà in ItaGlia.

Anonimo ha detto...

1) La Sindone è un elemento di gravissimo imbarazzo per i rapporti tra la Curia di Torino e la comunità valdese (guai a chi la tocca o osa dire alcunché di men che politically correct verso di essa).
2) La Sindone è ZERO politically correct, per sua natura.
3) Il vdR tiene moltissimo ai rapporti coi Valdesi, notoriamente, così come a quelli con tutti i Protestanti (un filino meno, si sa, tiene ai rapporti coi cattoliconi di cui dovrebbe essere guida e pastore).
Ergo, mi sembra perfettamente (e terribilmente) coerente che il suddetto vdR non si inginocchi innanzi alla Sindone come invece i Pontefici precedenti.
San Carlo Borromeo, che sai bene cos'è la Sindone, intercedi per lui...
humilitas

Alessandro Mirabelli ha detto...

Il vdr ieri ha fatto il replay di non inginocchiarsi anche quando si è trovato davanti all'altare maggiore nella chiesa di S. Teresa, vicinissima a piazza S. Carlo, chiesa dove fu celebrato il matrimonio dei suoi nonni paterni e nella quale fu battezzato suo papà. Non ci sono immagini perché è stata una visita privata ma il provinciale dei carmelitani del Piemonte, che officiano quella chiesa, ha detto al tg3 Piemonte che davanti all'altare maggiore era stata messa una poltrona (o una sedia) con lo schienale alto. A questo punto dobbiamo necessariamente dedurre che fosse tutto già stato voluto così laddove si puote ciò che si vuole sia davanti alla Sindone sia nella chiesa di S. Teresa.

Angheran70 ha detto...


Anonimo ha detto:

1) La Sindone è un elemento di gravissimo imbarazzo per i rapporti tra la Curia di Torino e la comunità valdese (guai a chi la tocca o osa dire alcunché di men che politically correct verso di essa).

Esatto. Il protestantesimo l'ha sempre vista come il fumo negli occhi. Ora di cosa si va a chiedere perdono se ci si inginocchia davanti la Sindone? A pensare male si fa peccato , ma non si possono ignorare secoli di ostracismo verso la reliquia. Ammettiamo pure che non ci siano tali considerazioni , l'imbarazzo resta tutto.

Anonimo ha detto...

Secondo alcune fonti la 'persecuzione' dei valdesi avvenne durante il ventennio fascista e basta, sono sempre stati una comunità isolata e numericamente ininfluente e non vi è memoria di guerre e persecuzioni precedenti, ora se 2 + 2 = 4, facendo cronistoria sulla famiglia bergoglio, antifascista viscerale e socialistoide (la nonna soprattutto) si evincono molte cose.......personalmente io chiedo solo perdono per i miei peccati ed invoco misericordia per tutti gli altri, ma non chiederò mai perdono per cose da me non commesse e distanti nel tempo.

Anonimo ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Secondo alcune fonti la 'persecuzione' dei valdesi avvenne durante il ventennio fascistA.
fALSO.
I Pentecostali furono perseguitati su INPUT dei VALDESI.

Josh ha detto...

chissà cosa ne pensa Traettino.....

perchè alla lunga a voler esser amico di tutti, si diventa poi amico di nessuno

Anonimo ha detto...

Traettino è il rappresentante di una frangia del mondo pentecostale (variegato né più né meno di quello catto-tradizioanlista) isolata dal resto di esso e contestata, proprio per il suo modo di intendere l'ecumenismo.

Anonimo ha detto...

Forse quando si parla di "persecuzioni" anti-valdesi, ci si riferisce a ciò che si può leggere al seguente link?


http://www.donboscosanto.eu/memorie_biografiche/Scritti/Don_Bosco-Memorie_biografiche_Vol_04.html#_Toc187580128

Josh ha detto...

anonimo 24 giugno 2015 08:38

non farei paragoni tra catto-tradizionalisti e pentecostali, nemmeno in termini di variegature.

So di cosa fa parte Traettino e conosco discretamente le varie "teologie" e ulteriori differenziazioni all'interno del mondo protestante.

Ma visto che Bergoglio "aveva aperto a Traettino" e a una parte del mondo pentecostale, E ora ha "aperto" ai valdesi,
E i valdesi erano d'accordo agli inizi del secolo con l'osteggiare proprio i pentecostali,
era quest'ultimo aspetto che mettevo in evidenza: se era davvero possibile essere ...amico di tutti, non solo in termini cattolici, che sarebbero quelli che ci interessano, ma anche negli stessi termini protestanti tra scelte valdesi e pentecostali.

E' ovvio che le opinioni di Traettino e della "chiesa della riconciliazione", sono diverse all'interno del mondo pentecostale sia dalle ADI, sia dall'AEI, sia dalla FCEI, sia dalle AoG, sia dalle "libere"-autocefale, sia dalla pentecostale unita internazionale, sia da quelle delle ondate successive (risveglio di Toronto et similia).

forse non tutti sanno che ha detto...

Le ADI sta per Assemblee di Dio in Italia (pentecostali mainline), l'AEI sta per Alleanza Evangelica Italiana, FCEI sta per Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane. Cosa siano le AoG, francamente lo ignoro, ma immagino entità di lingua Inglese (forse quel "G", sta per "GOD").

Josh ha detto...

AoG son le Assemblies of God, ovvero le ADI in USA. Che però anche se non si può dire, hanno differenze notevoli con le comunità consorelle italiane.

Josh ha detto...

cosa possiamo comunque trarne?
al di là di tutto, ciò che si nota è la frammentazione estrema del protestantesimo.
Non li abbiamo nemmeno citati tutti. A partire da Lutero, poco dopo con Calvino arrivarono nuove differenze. Poi con Wesley i metodisti, Poi i battisti etc
tanto che a un certo punto ognuno che sentiva (o convinto di) un'ispirazione si è messo a "fondare una chiesa", a parer suo, mettendo chi l'enfasi sul battesimo, chi l'enfasi su 1 aspetto della riforma, chi enfasi sui pretesi doni dello SS., chi l'enfasi sulla guarigione divina e via così a non finire. Ci sono anche i pentecostali di origine postanglicana. Sembra una grande dimostrazione storica della durezza e incoercibilità dell'io dell'uomo.

L'inedito in questo ambaradan è stato, prima di tutto, la nuova posizione del Concilio che non le definisce più sette eretiche, ma "comunioni ecclesiali".
Separati da più di qualcosa.
Ma tanto, se bisogna vedere "ciò che unisce e non ciò che divide", e se è un altro principio valido adesso cercare i "semi del verbo" e i "germi nel verbo" non solo nei separati, ma anche nelle coppie omo e direttamente dentro il peccato, e che basta essere "maestri in umanità", tutto fa brodo.
Tra un po' troveranno comunione anche con Carles Manson o con Aleister Crowley. Del resto si tratta di uomo in ricerca, o no? Dei semi del verbo magari sono anche lì.

In più Bergoglio fa dichiarazioni molto vicine alle concezioni di Cullmann, mai fatte proprie (prima d'ora) dalla Chiesa Cattolica, che riporto di seguito.

Josh ha detto...

Bergoglio:

"Cosa fa lo Spirito Santo? ... Lo Spirito Santo fa la “diversità” nella Chiesa. ... Lui fa la diversità! E davvero questa diversità è tanto ricca, tanto bella. Ma poi, lo stesso Spirito Santo fa l’unità, e così la Chiesa è una nella diversità. E, per usare una parola bella di un evangelico che io amo tanto, una “diversità riconciliata” dallo Spirito Santo. Lui fa entrambe le cose: fa la diversità dei carismi e poi fa l’armonia dei carismi. ... Noi siamo nell’epoca della globalizzazione, e pensiamo a cos’è la globalizzazione e a cosa sarebbe l’unità nella Chiesa: forse una sfera, dove tutti i punti sono equidistanti dal centro, tutti uguali? No! Questa è uniformità. E lo Spirito Santo non fa uniformità! Che figura possiamo trovare? Pensiamo al poliedro: il poliedro è una unità, ma con tutte le parti diverse; ognuna ha la sua peculiarità, il suo carisma. Questa è l’unità nella diversità. E’ in questa strada che noi cristiani facciamo ciò che chiamiamo col nome teologico di ecumenismo: cerchiamo di far sì che questa diversità sia più armonizzata dallo Spirito Santo e diventi unità ... " (Discorso di J.M. Bergoglio alla Chiesa pentecostale della Riconciliazione a Caserta, 28 luglio 2014).

quindi l'unità nello SS non sarebbe più nella Chiesa Cattolica, ma in un poliedro che unisce anche gruppi ereticali, visti come altra espressione dello Spirito Santo.
Ma un conto è la diversità dei carismi nella Chiesa cattolica, un conto è considerare ispirate anche sette ereticali. O l'unico Dio con coi musulmani, che nemmeno riconoscono Gesù come Figlio di Dio.

"Come cristiani siamo chiamati a sconfiggere insieme quella globalizzazione dell’indifferenza che oggi sembra avere la supremazia e a costruire una nuova civiltà dell’amore e della solidarietà" (Omelia di Bergoglio nella chiesa patriarcale di San Giorgio in Instanbul durante il "viaggio apostolico" in Turchia, 30 novembre 2014

Josh ha detto...

se si legge Mt 28, 19-20 e 1Cor 12, 1-27,
L’azione dello SS di cui parla S.Paolo non produce però la stessa azione dello spirito di cui parla Bergoglio. Lo Spirito di cui parla Paolo porta tutti all’unità in Cristo, sì, ma nella Verità del Vangelo.
Lo spirito di cui parla Bergoglio vorrebbe sì ricondurre anche tutte le chiese all’unità ma senza reditus, e senza uniformarsi a Cristo. Bergoglio nei suoi discorsi sui carismi sottolinea che “unità non significa uniformità”. Quindi non intende unità come unirsi alla Chiesa cattolica, che di fatto viene sconfessata come custode della Rivelazione, madre e maestra, e sconfessta anche nella sua Tradizione, nella teologia di sempre e nel potere sacramentale.

In questo modo parrebbe doversi unire con chicchessia, perdendo ciascuno la propria identità, anche sacra, per assommarsi in qualcosa di nuovo che accolga tutto e tutti, secondo una logica umana dell'intruppamento nel minimo comun denominatore valido per tutti, così che tutti saranno accettabili in una nuova "unicità", non cattolica comunque.
Bergoglio dice infatti che i cristiani sono chiamati a “costruire una nuova civiltà dell’amore e della solidarietà”. Qui e ora.

Questa pare una nuova forma di sincretismo, che partendo dal cristianesimo, possa giungere ad abbracciare tutte le idee di religione del mondo globalizzato (anche ebraismo e islam, e perchè no induismo...e ricordate la visita al tempio buddhista, dove vanno a pregare di già gente di tutte le fedi, perchè "il popolo mai sbaglia" e quello è riconosciuto come Spirito Santo?)e unirle.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/01/sri-lanka-viaggio-papale-allinferno.html

Chi parlava di unità delle più grandi religioni, parlando esplicitamente di “civiltà dell’amore” è stato in realtà Sai Baba, peccato che i suoi insegnamenti siano in opposizione a quelli di Cristo. O ne parla la massoneria.

Ma fuori da Cristo non vi è e mai vi sarà salvezza.
Chi ha trovato Cristo invece vive già la pienezza, senza rincorrere altre forme di civiltà, basate solo sull’umanità e prive della presenza dell'Autore della Vita.