Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 18 gennaio 2016

Sant'Atanasio di Alessandria agli eretici

Sant'Atanasio di Alessandria agli eretici 
"Volete essere figli della luce, ma non rinunciate ad essere figli del mondo. Dovreste credere alla penitenza, ma voi credete alla felicità dei tempi nuovi. Dovreste parlare della Grazia, ma voi preferite parlare del progresso umano. Dovreste annunciare Dio, ma preferite predicare l'uomo e l'umanità. Portare il nome di Cristo, ma sarebbe più giusto se portaste il nome di Pilato. Siete la grande corruzione, perché state nel mezzo. Volete stare nel mezzo tra la luce e il mondo. Siete maestri del compromesso e marciate col mondo. Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo."

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Magnifico da inviare a tutti i preti moderni.

p.s. A proposito di Atanasio ho avuto modo di conoscere mons Schneider: rimane per me una delle persone che più mi hanno impressionato, un gigante della fede.

Anonimo ha detto...

Da Santiebeati Riporto:
“Il comportamento degli ariani di quel tempo è indicativo per capire quanto le vicende che toccarono a sant’Atanasio siano straordinariamente attuali. Sant’Ilario di Poitiers (315-367) racconta che gli ariani ebbero sempre la scaltrezza di rifiutare ogni scontro dogmatico … perché sapevano che le loro tesi non potevano essere fondate sulla Tradizione né sul Magistero definito.” (mi ricorda qualcosa: Concilio “pastorale”, magistero liquido, dottrina intesa come bastone per colpire ecc.)

“ Si limitavano a fare ciò che solitamente fa chi non sa controbattere in una discussione: invece di rispondere sugli argomenti, calunnia. La discussione dottrinale veniva spesso trasformata in conflitto su questioni personali. ……..D’altronde il demonio è sempre lo stesso e ha sempre la stessa monotona fantasia” (variazioni su tema: oggi non serve più la calunnia, cioè attribuire ad altri fatti illeciti o riprovevoli, oggi i fatti sono scomparsi, i fatti danno fastidio, perché è possibile difendersi dall’attribuzione di fatti, oggi l’attacco personale consiste nell’ offesa alla persona con parole prive di contenuto specifico o usate a sproposito o con un senso che non è il proprio o addirittura prive di senso compiuto, che rimandano solo alla pancia e dalle quali è perciò difficile difendersi: fascista, preconciliare, fariseo, omofobo, antisemita, psicorigido, settario, privo di misericordia ecc.)

“Gli ariani però non si limitarono a questo. Operarono anche con grande astuzia. Prima di tutto cercarono di occupare quante più sedi episcopali e poi lanciarono quello che successivamente è stato definito come semiarianesimo. Altra tecnica tipica delle eresie: una volta condannate, riemergono proponendo un compromesso tra la verità e l’errore. Gli ariani propagandarono la necessità di sostituire il termine stabilito dal Concilio di Nicea, homoousion, con il termine homoiousion. Differenza di una sola lettera, minimale, ma che cambiava tutto. Infatti, il primo termine (homoousion) significa “della stessa sostanza”, il secondo termine (homoiousion) significa “simile in essenza”. Traducendo si capisce quanto la differenza non sia di poco conto”. ( Ai nostri tempi: “ la Chiesa di Cristo “sussiste” nella Chiesa cattolica”, “Il Figlio stesso di Dio si è unito “in qualche modo" ad ogni uomo”)

“Mentre molti vescovi si lasciarono convincere da questo compromesso terminologico, che era cedimento sulla Dottrina, sant’Atanasio … resistette come un leone. Subì l’esilio per almeno cinque volte, ma non cedette. E – come si suol dire – non era tipo che la mandasse a dire né che parlasse alle spalle. Si sentiva il dovere di difendere le anime per cui non lesinò un linguaggio polemico per mostrare a tutti quanto fossero in errore e quanto fossero pericolosi i semiariani, che invece agli occhi di molti sembravano innocui. Se la prendeva anche con chi voleva accettare il compromesso dottrinale. Sentite cosa diceva a riguardo: «Volete essere figli della luce,….

Anna*

Pietro C. ha detto...

"Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo"

Eh sì, ma nel mondo bisogna sudare per guadagnarsi la pagnotta mentre, come preti, si ha la vita materiale assicurata e, vecchi e malati, si è seguiti dagli istituti diocesani appositi per il clero anziano. Chi glielo fa fare a tutti quelli che non saprebbero campare diversamente?

Rr ha detto...

E cosi, Pietro, ormai sono una casta di burocrati, che, come tutti i burocrati, non lavorano, e mangiano il pane a tradimento.
Stiano attenti, però, perché come il popolo non aiuta il burocrate in difficoltà , cosi non aiuterà il prete in difficoltà.
Rr

Anonimo ha detto...

http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11868951/souad-sbai-islam-pietro-senaldi-donne-italiane-velo-.html