Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 8 gennaio 2016

Venerdì 8 gennaio. Preghiera di Riparazione dopo il grave attacco all’unicità della Fede cattolica fatto da Bergoglio nel recente video

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione. Ecco le consuete preghiere, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che [trovate qui].

Su Riscossa Cristiana potrete trovare alcuni avvisi [qui].

Il nuovo anno si apre con una pessima notizia [qui], alla quale dobbiamo rispondere con una devota preghiera in riparazione della grave offesa al Sacro Cuore di Gesù. Nel video diffuso su http://thepopevideo.org/it.html e, a cura di Radio Vaticana, su https://www.youtube.com/watch?v=l6nW-pE6hTY, Bergoglio nega apertamente l’unicità della Fede cattolica, invitando a un “dialogo tra le religioni” che dovrebbe produrre “frutti di pace e di giustizia” grazie alla preghiera comune. Quale “pace e giustizia” è mai possibile senza la Fede in Nostro Signore Gesù Cristo? Perché Bergoglio, anziché invitarci a operare per la conversione di quanti vivono nell’errore, ci invita a un “dialogo” che altro non è che sincretismo?

Invitiamo quindi tutti a pregare in riparazione a questa grave ed eretica negazione della Verità e ad astenersi, per il bene delle proprie anime, dal seguire la presunta “indicazione di preghiera” espressa da Bergoglio nel video.

Come lettura di formazione, riportiamo in calce il testo, in latino e in italiano, del Simbolo di Sant’Atanasio, che ci ammonisce sull’unicità della Fede cattolica per la salvezza dell’anima.
Nella liturgia della Chiesa occidentale, prima della sostituzione del breviario, era recitato nell'ufficio domenicale di prima. Nel Rito Ambrosiano invece, viene usato come inno dell'Ufficio delle Letture, al posto del Te Deum, la Domenica della Santissima Trinità; mentre la Chiesa orientale non l'ha mai usato.
È stato tramandato in greco e in latino. La maggioranza dei critici ritiene che sia stato scritto originariamente in latino e non in greco; e non nel IV secolo, ma almeno un secolo più tardi. La teologia che ne traspare è molto vicina a quella di sant'Ambrogio da Milano.

Breviarium Romanum ad Primam, in Festo Sanctissimae Trinitatis
Breviario Romano. Ufficio di Prima nella Festa della Santissima Trinità

Quicúmque vult salvus esse,  * ante ómnia opus est, ut téneat cathólicam fidem:
Quam nisi quisque íntegram inviolatámque serváverit, *
absque dúbio in aetérnum períbit.

Fides autem cathólica haec est: *
ut unum Deum in Trinitáte, et Trinitátem in unitáte venerémur.
Neque confundéntes persónas, *
neque substántiam separántes.
Alia est enim persóna Patris, alia Fílii, *
alia Spíritus Sancti:

Sed Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti una est divínitas, *
aequális glória, coaetérna maiéstas.
Qualis Pater, talis Fílius, *
talis Spíritus Sanctus.
Increátus Pater, increátus Fílius, *
increátus Spíritus Sanctus.
Immènsus Pater, imménsus Fílius, *
imménsus Spíritus Sanctus.
Aetérnus Pater, aetérnus Fílius, *
aetérnus Spíritus Sanctus.
Et tamen non tres aetérni, *
sed unus aetérnus.

Sicut non tres increáti, nec tres imménsi, *
sed unus increátus, et unus imménsus.

Simíliter omnípotens Pater, omnípotens Fílius, *
omnípotens Spíritus Sanctus.

Et tamen non tres omnipoténtes, *
sed unus omnípotens.
Ita Deus Pater, Deus Fílius, *
Deus Spíritus Sanctus.

Et tamen non tres dii, *
sed unus est Deus.

Ita Dóminus Pater, Dóminus Fílius, *
Dóminus Spíritus Sanctus.
Et tamen non tres Dómini, *
sed unus est Dóminus.
Quia, sicut singillátim unamquámque persónam Deum ac Dóminum confitéri christiána veritáte compéllimur: *
ita tres Deos aut Dóminos dícere cathólica religióne prohibémur.
Pater a nullo est factus: *
nec creátus, nec génitus.
Fílius a Patre solo est:*
non factus, nec creátus, sed génitus.
Spíritus Sanctus a Patre et Fílio: *
non factus, nec creátus, nec génitus, sed procédens.

Unus ergo Pater, non tres Patres: unus Fílius, non tres Fílii: *
unus Spíritus Sanctus, non tres Spíritus Sancti.
Et in hac Trinitáte nihil prius aut postérius, nihil maius aut minus: *
sed totae tres persónae coaetèrnae sibi sunt et coaequáles.
Ita ut per ómnia, sicut iam supra dictum est, *
et únitas in Trinitáte, et Trínitas in unitáte veneránda sit.
Qui vult ergo salvus esse, *
ita de Trinitáte séntiat.
Sed necessárium est ad aetérnam salútem, *
ut incarnatiónem quoque Dómini nostri Iesu Christi fidéliter credat.
Est ergo fides recta ut credámus et confiteámur, *
quia Dóminus noster Iesus Christus, Dei Fílius, Deus et homo est.

Deus est ex substántia Patris ante saécula génitus: *
et homo est ex substántia matris in saéculo natus.


Perféctus Deus, perféctus homo: *
ex ánima rationáli et humána carne subsístens.
Aequális Patri secúndum divinitátem: *
minor Patre secúndum humanitátem.
Qui, licet Deus sit et homo, *
non duo tamen, sed unus est Christus.

Unus autem non conversióne divinitátis in carnem, *
sed assumptióne humanitátis in Deum.

Unus omníno, non confusióne substántiae, *
sed unitáte persónae.
Nam sicut ánima rationális et caro unus est homo:
ita Deus et homo unus est Christus.

Qui passus est pro salúte nostra: descéndit ad ínferos: *
tértia die resurréxit a mórtuis.
Ascéndit ad coélos, sedet ad déxteram Dei Patris omnipoténtis: *
inde ventúrus est iudicáre vivos et mórtuos.
Ad cuius advéntum omnes hómines resúrgere habent cum corpóribus suis: *
et redditúri sunt de factis própriis ratiónem.
Et qui bona egérunt, ibunt in vitam aetérnam: *
qui vero mala, in ígnem aetérnum.


Haec est fides cathólica, *
quam nisi quisque fidéliter firmitérque credíderit, salvus esse non póterit.
Amen.
Chiunque voglia salvarsi, * deve anzitutto possedere la fede cattolica:
Colui che non la conserva integra ed inviolata *
perirà senza dubbio in eterno.

La fede cattolica è questa: *
che veneriamo un unico Dio nella Trinità e la Trinità nell'unità.
Senza confondere le persone, *
e senza separare la sostanza.
Una è infatti la persona del Padre, altra quella del Figlio, *
ed altra quella dello Spirito Santo.

Ma Padre, Figlio e Spirito Santo sono una sola divinità, *
con uguale gloria e coeterna maestà.
Quale è il Padre, tale è il Figlio, *
tale lo Spirito Santo.
Increato il Padre, increato il Figlio, *
increato lo Spirito Santo.
Immenso il Padre, immenso il Figlio, *
immenso lo Spirito Santo.
Eterno il Padre, eterno il Figlio, *
eterno lo Spirito Santo
E tuttavia non vi sono tre eterni, *
ma un solo eterno.

Come pure non vi sono tre increati, né tre immensi, *
ma un solo increato e un solo immenso.
Similmente è onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio, *
onnipotente lo Spirito Santo.

E tuttavia non vi sono tre onnipotenti, *
ma un solo onnipotente.

Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, *
lo Spirito Santo è Dio.

E tuttavia non vi sono tre dei, *
ma un solo Dio.
Signore è il Padre, Signore è il Figlio, *
Signore è lo Spirito Santo.
E tuttavia non vi sono tre Signori, *
ma un solo Signore.
Poiché come la verità cristiana ci obbliga a confessare che ciascuna persona è singolarmente Dio e Signore: *
così la religione cattolica ci proibisce di parlare di tre Dei o Signori.
Il Padre non è stato fatto da alcuno: *
né creato, né generato.

Il Figlio è dal solo Padre: *
non fatto, né creato, ma generato.
Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio: *
non fatto, né creato, né generato, ma da essi procedente.

Vi è dunque un solo Padre, non tre Padri: un solo Figlio, non tre Figli: *
un solo Spirito Santo, non tre Spiriti Santi.
E in questa Trinità non v'è nulla che sia prima o dopo, nulla di maggiore o minore: *
ma tutte e tre le persone sono l'una all'altra coeterne e coeguali.
Cosicché in tutto, come già detto prima, *
va venerata l'unità nella Trinità e la Trinità nell'unità.

Chi dunque vuole salvarsi, *
pensi in tal modo della Trinità.
Ma per l'eterna salvezza è necessario, *
credere fedelmente anche all'Incarnazione del Signore nostro Gesù Cristo.
La retta fede vuole, infatti, che crediamo e confessiamo, *
che il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo.

È Dio, perché generato dalla sostanza del Padre fin dall'eternità: *
è uomo, perché nato nel tempo dalla sostanza della madre.
Perfetto Dio, perfetto uomo: *
sussistente dall'anima razionale e dalla carne umana.
Uguale al Padre secondo la divinità:*
inferiore al Padre secondo l'umanità.
E tuttavia, benché sia Dio e uomo, *
non è duplice ma è un solo Cristo.

Uno solo, non per conversione della divinità in carne, *
ma per assunzione dell'umanità in Dio.
Totalmente uno, non per confusione di sostanze, * ma per l'unità della persona.
Come infatti anima razionale e carne sono un solo uomo, *
così Dio e uomo sono un solo Cristo.

Che patì per la nostra salvezza: discese agli inferi: *
il terzo giorno è risuscitato dai morti.
È salito al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: *
e di nuovo verrà a giudicare i vivi e i morti.
Alla sua venuta tutti gli uomini dovranno risorgere con i loro corpi: *
e dovranno rendere conto delle proprie azioni.
Coloro che avranno fatto il bene andranno alla vita eterna: *
coloro, invece, che avranno fatto il male, nel fuoco eterno.

Questa è la fede cattolica, *
e non potrà essere salvo se non colui che l'abbraccerà fedelmente e fermamente.
Amen.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

So che sarò azzannato come agnello in mezzo ai lupi per questo mio intervento...
Ma Papa Francesco (che con disprezzo su questo blog ci si ostina a chiamare Bergoglio) dubito fortemente avesse intenzione di negare la fede cattolica. Questa è solo una delle possibili interpretazioni del video (la più catastrofica e contorta, tra l'altro). Dopo duemila anni di spargimenti di sangue nel tentare di affermare la fede cattolica, forse, si potrebbe smettere di ammazzarci a vicenda e - cercando di non perdere la propria identità - trovare ciò che unisce anziché che divide. Senza che ciò voglia dire abiura. Credo che questo fosse il vero messaggio del Papa. Messaggio chiaro, semplice, diretto. Per pensare al sincretismo bisogna proprio voler pensare intenzionalmente a danno del Santo Padre e della Chiesa.
Le persone semplici comprendono questo del messaggio: non che ogni religione è uguale; ma che tutti gli uomini, di qualunque fede, possono vivere in pace cercando ciò che gli accomuna. Le persone un po più contorte, invece, ci possono leggere sia questa interpretazione sia quella sincretista. E pur sapendo che quella sincretista non è quella corretta si ostinano a sostenerla e, giustamente, a condannarla. Perche? Perché il Papa dovrebbe parlare Sisì/nono? Anche Cristo ha parlato Sisì/nono, eppure sin dal I secolo dC e per i venti successivi sono sorte non decine, ma centinaia di correnti cristiane più o meno eretiche che interpretavano in maniera diversa, e talvolta opposta, lo stesso identico contenuto letterale.
Vorrei solo dire che servirebbe un po più di buon senso per tutti nel leggere, ascoltare e parlare.

Cesare Baronio ha detto...

Per dovere di cronaca: la recita nel Breviario del Simbolo Atanasiano fu confinata alla sola festa della Ss.ma Trinità da Giovanni XXIII, e soppressa del tutto con la cosiddetta riforma liturgica conciliare. Allora quelle parole furono semplicemente censurate, oggi esse possono essere impunemente negate. Ma se oggi questo avviene, è difficile non scorgere in quella prima censura un chiaro intento, palesatosi gradualmente ma inesorabilmente. Ancora una volta il Concilio non è esente da responsabilità.

Josh ha detto...

@anonimo 8 gennaio 2016 07:16

lei dice
"So che sarò azzannato come agnello in mezzo ai lupi per questo mio intervento... "

grazie per la stima, a prescindere.

e continua:
"Dopo duemila anni di spargimenti di sangue nel tentare di affermare la fede cattolica, forse, si potrebbe smettere di ammazzarci a vicenda"

eh? davvero gli spargimenti di sangue di 2000 anni sono avvenuti per affermare la fede cattolica?
è una nuova teoria dei radicali, del PD, dei 5stelle, dell'Ue o del grande oriente?

irina ha detto...

Anonimo 7:16

Sicuramente siamo contorti. Questo lungo discernimento collettivo richiede affondi, scalate, salti e torsioni, siamo contorti. Non ci aspettiamo gli osanna delle folle.
Cerchiamo di comprendere dov'è il Vero e dove altro dal vero.E questo è imposto, non tanto dalle nostre naturali contorsioni quanto dai fatti, fatti presenti, fatti passati, fatti passati remoti.E' solo la conoscenza del presente e del passato che garantisce di poter avviarsi verso il domani con una certa consapevolezza la sola in grado di preparare le nostre azioni buone, se possibile.Noi non siamo lupi e lei non è un agnello, siamo esseri umani tutti, un po' lupi ed un po' agnelli ognuno secondo il suo dosaggio; la differenza tra noi è, a parer mio, che lei non fa tante storie e noi ne facciamo un po' più di lei, per inclinazione naturale certamente ma, anche per avere i calzari ai piedi e seguire Nostro Signore Gesù Cristo.

mic ha detto...

Anonimo 7:16
Molto c'è da riparare anche a causa di chi, come lei, si ostina, che sia per pressappochistica superficialità o per connivenza poco cambia gli effetti, a trovare la "pezza a colore" per le esternazioni sconcertanti del papa.
Del resto, unificare gli uomini in nome di un generico 'amore' non identificato, che non è la Persona del 'vivente' nostro Signore e Redentore e nostro Dio ma un'idea, non le sembra sufficientemente foriero di confusione e sviamenti se non blasfemo?
Ascoltare quelle parole e vedere quelle immagini senza un sussulto di ripugnante rifiuto significa avere il cuore di pietra. Legga con più attenzione l'articolo precedente e ne soppesi le motivazioni.

Inoltre come si fa a parlare di "duemila anni di spargimento di sangue per affermare la fede Cattolica? Ha mai visto i cristiani impegnati in guerre di conquista? Se si definisce alle crociate sono state guerre di difesa e di argine all'inestinguibile aggressività islamica, quella sì di conquista. Altri episodi di guerra nel corso dei secoli sono attribuibili al mysterium iniquitatis operante in ogni generazione piuttosto che al cristianesimo, che anche oggi come ieri ha la sua schiera di martiri.
Ascolti le ragioni del cuore acceso da una mente sapiente nel Signore, prima di fare il 'pompiere'....

mic ha detto...

Che gli uomini di qualunque religione debbano cercare una civile convivenza nel confronto e nel rispetto reciproco non ci piove. Ma a dialogare possono essere le culture non le fedi che hanno fondamenti irriducibili. E mentre noi annacquiamo i nostri gli altri li tengono ben saldi, con conseguenze fin troppo prevedibili.
Ma questo è un discorso socio-politico. Il Papa non è un uomo politico è il vicario di Cristo, che ha detto "andate e battezzate" non uscite e uniformatevi...

Francesco ha detto...

i martiri dei primi secoli si sono fatti ammazzare proprio per non aver voluto accettare compromessi con un impero che proponeva loro di mettere Cristo assieme agli altri dèi nel pantheon. Se avessero accettato, come tutti gli altri seguaci di religioni politeiste, avrebbero continuato a professare tranquillamente la fede. Ma hanno preferito la morte. Non aggiungo altro.

Francesco ha detto...

i martiri dei primi secoli si sono fatti ammazzare proprio per non aver voluto accettare compromessi con un impero che proponeva loro di mettere Cristo assieme agli altri dèi nel pantheon. Se avessero accettato, come tutti gli altri seguaci di religioni politeiste, avrebbero continuato a professare tranquillamente la fede. Ma hanno preferito la morte. Non aggiungo altro.

Luisa ha detto...

" Dopo duemila anni di spargimenti di sangue nel tentare di affermare la fede cattolica,"

!?!

E dove li vede quei spargimenti di sangue causati dai cattolici durante 2000 anni?
C`è poco da scherzare, pensi piuttosto ai martiri cattolici, quelli del passato e quelli del presente.

"Per pensare al sincretismo bisogna proprio voler pensare intenzionalmente a danno del Santo Padre e della Chiesa. "

Non si pensa al sincretismo lo si constata, ahinoi sono i fatti, le azioni e le parole di Bergoglio ( io lo chiamo così e non sono la sola , lo fanno molti giornalisti, anche della stampa di regime, chissà perchè), sovente imbarazzanti, ambigue, fonte di grande confusione, sono tanti gli esempi ma potrebbero bastare le sue visite al pastore Traettino e al tempio luterano.
Non è chi sottolinea quel sincretismo che agisce a danno della Chiesa è chi se ne rende autore servendosi del suo nuovo statuto per imporlo alla Chiesa tutta.
Sono gli irenisti che dipingono tutto in rosa, sono i codardi e gli ipocriti, che sanno ma tacciono , che danneggiano la Chiesa e in fondo non rendono servizio nemmeno a Bergoglio confortandolo nella sua posizione di onnipotenza.

"Pensare a quel che ci unisce non a quel che ci divide" è un mantra fra i più gettonati, solo che per dialogare già bisogna sapere da dove si parte, avere una coscienza e conoscenza forte e radicata della propria identità, quel che non è, di nuovo ahinoi, il caso dei cattolici la cui ignoranza abissale è drammatica, e così ci troviamo con un dialogo che nei fatti consiste in un abbandono progressivo e costante da parte dei cattolici dei principi fondamentali della loro fede, nel loro annacquamento a profitto di un dialogo, di una sedicente unità che sarebbe voluta dal Signore come se il Signore potesse rinnegare sè stesso, smentire quel che Lui stesso ha detto e cioè:

"Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me"

"Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto quanto v'ho comandato.",


parole divine che sono diventate solo una pietra di inciampo sulla via della pace, dell`amore e della fratellanza universali.

hr ha detto...

Anonimo 7.16
Grazie per il suo intervento fuori dal coro, il confronto aiuta, stimola l'approfondimento.
Purtroppo il Suo ragionamento e le sue argomentazioni non sono lineari, come Le è già stato fatto notare.
Le sensazioni che il video ha suscitato in me, non sono un caso isolato, ma vanno a integrare, a corroborare quelle sensazioni di stordimento, di dissonanza che tanti di noi vanno "cristallizzando" da quasi tre anni, di fronte a fatti, situazioni, affermazioni "infelici" etc..di cui l'attuale papa si è reso a fasi alterne sfortunato protagonista. Non è questione di simpatia, di sintonia, di pregiudizio, di disprezzo verso l'uomo che è Papa, il suo stile, il suo temperamento, il suo "abitus et modus", la sua "pietas", la sua cultura, parlano tanto di Lui.
Mi creda tanti di noi "soffrono" e vivono impreparati questa "strana ed imprevista" contingenza, e pur pregando per il Santo Padre e il bene della Chiesa, tanti di noi, nella propria libera valutazione di coscienza di cui dovremo rendere conto a Dio, a torto o a ragione, fino a questo momento, non "riconoscono" nell'uomo Bergoglio, quel "carisma" che altri Papi ed altri uomini di Chiesa rendevamo riconoscibile con lo stile, le parole, gli atti, le opere, le azioni, il loro essere sempre e solo "Uomo di Dio". Ripeto tanti cattolici soffrono questo "momento tenebroso della Chiesa", aperti e disponibili domani a rivedere la posizione sotto l'azione dello Spirito.

Faccio un solo rilievo e un controquesito.
Ella si domanda:
"Perché il Papa dovrebbe parlare Sisì/nono?"

Si dà anche una risposta, la peggiore possibile, tra le sue tante altre contraddizioni:

"Anche Cristo ha parlato Sisì/nono, eppure.."

Come se il Discepolo possa più del Maestro, con Bergoglio è capitato sovente.
Tanti di noi, semplificando, pensano proprio che il Papa debba sempre vivere ed essere riconoscibile "Alter Cristus" e parlare sempre e solo di verità di fede come Gesù ha insegnato, ad majorem Dei gloriam.

Che pensa, confratello nostro, della pressoché generalizzata adulazione mediatica, della Gloria mundi che lo sostiene?

Annarè ha detto...

Al primo anonimo che commenta, vorrei dire una cosa, senza sbranarlo , perchè anche se ci stanno affamando non sono ancora caduta nel cannibalismo. Papa Francesco può anche non aver esplicitamente negato la fede cattolica, ma ha offeso Gesù che non è sempliocemente il Dio dei cattolici, ma è Re su tutto e tutti, l'unico vero Dio, e vero Re, non ci sono altri idoli e pertanto si è bestemmiato cioè si è andati contro il primo comandamento: non avrai altro Dio di me. Un papa che bestemmia non è un bel vedere. Non basta credere che Gesù è vero Dio e vero uomo, ma bisogna credere che è Re e deve regnare, non solo nel nascondimento del proprio cuore, ma deve regnare nelle famiglie, nella società, tramite le leggi che devono essere conformi ai 10 comandamenti e in maggior modo dentro le nostre chiese. Il Papa come Vicario di Cristo no può assolutamente confondere le anime, non può dire le cose che dice, ma deve rammentare a tutti che vi è un solo Dio che è la Santissima Trinità nella quale Buddisti, islamisti, ebrei non credono. Il Papa deve convertire e salvare, non confondere e far dannare le anime. Papa Francesco ha fatto una cosa gravissima, perchè ha con i fatti rifiutato la regalità di Cristo, si è inventato un Dio che non esiste, un Dio a somiglianza sua. Dio è il creatore e dominatore di tutto, non bisogna dimenticarselo, e come tale va servito, amato ed onorato altrimenti poi ci si accorgerà alla fine della vita di aver servito non il Re, ma il suo usurpatore che è il demonio.

Anonimo ha detto...

"Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio, Padre".
San Paolo agli Efesini 4, 6.

boldie ha detto...

Ho visto che il mio commento precedente non è stato pubblicato. Pazienza, anche se non ne capisco il perché.
Comunque, sull'argomento suggerisco ora di guardare su YouTube il primo video di padre Serafino Tognetti, discepolo di don Divo Barsotti, sulle apparizioni della Salette, al minuto 45.

marius ha detto...

Ecco il medesimo video corredato però con sottotitoli in inglese alternativi attestanti l'autentica fede cattolica.
https://vimeo.com/151053133

Anonimo ha detto...

a proposito della conferenza di p. Tognetti, la citai anch'io, e pochi giorni fa postai un commento con quella profezia della SS. Vergine:
"Roma perderà la Fede...."
Risultato ? censurato, chissà perchè. Se qui dunque non è permesso di citare ciò che la Madonna ha detto nei secoli e che sta accadendo giorno per giorno, addio velleità di riparazioni e ripareggiamenti....dov'è la difesa della Verità, la testimonianza della Fede senza rispetto umano ? forse "a corrente alternata". (...o diremo come Simone: "Signore, ti seguirò dovunque Tu vada...." e poi il resto)

mic ha detto...

Per i post censurati, dipende dal tutto il testo. A volte si parte con affermazioni condivisibili, ma se il resto eccede o parte per la tangente...
Non ho niente contro le apparizioni, specie quelle riconosciute, ma preferisco una buona argomentazione con la citazione dell'apparizione come inciso e non il contrario.
Non capisco come si possa pensare che qui si vada a corrente alternata...

boldie ha detto...

Scusa, Mic, adesso rispondo direttamente a te e non chiedo che quanto sto per dire sia pubblicato. Peraltro, se tu volessi farlo, ovviamente saresti liberissima.
Avevo scritto il post di getto e quindi non rammento bene tutto il contenuto, ma so di essermi posta sulla scia di Annarè, senza specificare nulla che andasse contro la sana dottrina, senza eccedere, mi sembra. Quando ho scritto che fuori dalla Chiesa non c'è salvezza non intendevo certo essere "inflessibile". Mi pare di avere condiviso quanto tanti altri esprimono sul blog. Anzi - è molto tempo che seguo il blog quotidianamente, con vivo interesse e stima -, noto a volte con sorpresa degli interventi molto "forti". Io penso di essere una persona garbata e mi dispiace molto, e mi meraviglia, non essere capita.
Con grande piacere, inoltre, ti ho conosciuto a Roma in occasione del Convegno del Summorum Pontificum della scorsa primavera, dove mi hai presentato don Elia.
Per quanto riguarda le apparizioni, non era mia intenzione promuovere quella della Salette: invece, piuttosto che postare l'opinione di una persona qualunque come me, ho preferito "far parlare" un uomo di Chiesa noto, stimato e autorevole come padre Serafino Tognetti che appunto al 45mo minuto del video parla del sincretismo di stampo massonico; in pratica si tratta di un breve involontario, e lapidario, commento all'ultimo video sulla "pace" tra le religioni.

boldie ha detto...

Per chiarire, riporto per intero la citazione di padre Tognetti (2012): <>, e subito dopo richiama una frase di un libro di don Divo Barsotti: "dare tutto e togliere Dio è proprio del Maligno".

mic ha detto...

La citazione di p.Tognetti non è visibile perché riportata tra apici. Ripeterla tra virgolette.
Sulla censura non ricordo il messaggio. Non credo di non averlo pubblicato solo per la citazione di La Salette. Perché non mi scrivi via mail?

mic ha detto...

La citazione di p.Tognetti non è visibile perché riportata tra apici. Ripeterla tra virgolette.
Sulla censura non ricordo il messaggio. Non credo di non averlo pubblicato solo per la citazione di La Salette. Perché non mi scrivi via mail?