Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 27 gennaio 2016

Francesco è 'compos mentis'?

Il più antico giornale cattolico tradizionalista statunitense, “The Remnant”, il 20 gennaio scorso ha pubblicato un articolo [qui], che vi propongo grazie alla pronta versione del nostro traduttore.
Della stessa fonte vi ricordo una Lettera aperta a papa Francesco, per chiedergli, in buona sostanza, di cambiare politica o di dimettersi. Le ragioni della richiesta di rinunciare al ruolo a cui è stato eletto due anni fa sono contenute nel “Libellus” che segue la petizione. [Altri precedenti qui - qui - qui - qui e qui]

Francesco è compos mentis?
di Christopher A. Ferrara

Dopo quasi tre anni in cui ci si sente ripetere la stessa solfa, dovremmo essere ormai abituati alle costanti reprimende di Francesco contro non meglio identificati “dottori della legge” che si oppongono a un non meglio identificato “cambiamento” all’interno della Chiesa perché hanno “un cuore chiuso alle novità dello Spirito”, il quale “ci sorprende sempre” con misteriosi nuovi sviluppi che Francesco non specifica mai ma che evidentemente consistono in realtà in qualcosa che vuole imporre alla Chiesa, se riuscirà nel suo intento. È probabile che abbia intenzione di emanare un’esortazione apostolica post-sinodale – a Marzo, a quanto sembra – che concluderà finalmente la sua campagna ossessiva per permettere la ricezione della Santa Comunione da parte di adulteri pubblici, rovesciando la bimillenaria disciplina sacramentale della Chiesa sui divorziati e “risposati” affermata da entrambi i suoi predecessori.

Le frasi citate sono prese dall’ultima invettiva di Francesco su questo tema (l’originale italiano è qui). A differenza delle precedenti, quest’invettiva esibisce non solo il solito uso distorto delle Sacre Scritture a fini polemici, ma anche un delirio ai limiti della follia che fa pensare che le sue facoltà mentali possano essere compromesse.

Cominciamo dalla distorsione delle Scritture. Secondo Francesco, quando Saul fece un olocausto per celebrare la sua vittoria su una guarnigione di filistei (cfr. 1 Re, 13), la ragione per cui Dio lo punì sarebbe stata la sua disobbedienza: egli “volle offrire un sacrificio dei migliori animali … perché ‘si era sempre fatto così’”, mentre “invece stavolta Dio non lo voleva”. Evidentemente, il punto in questione sarebbe qui che Dio aveva in mente delle novità concernenti la celebrazioni della vittoria che Saul non era in grado di vedere a causa della sua cieca adesione al rituale giudaico.

Quest’interpretazione è assolutamente falsa e ingannevole, perché sostiene l’esatto contrario di quanto le Scritture vogliono insegnare con questo episodio. La disobbedienza di Saul consistette proprio nel fatto che non eseguì quanto era stato sempre fatto, arrogandosi una funzione liturgica riservata ai sacerdoti e violando in questo modo non solo la tradizione giudaica ma anche il comandamento esplicito del profeta Samuele di aspettare per sette giorni il suo arrivo, affinché Samuele stesso – un sacerdote della vecchia scuola – potesse offrire il sacrificio. Inoltre, quando Saul cercò di giustificare la sua disobbedienza sostenendo di aver “offerto il sacrificio forzato dalla necessità”, perché doveva rappacificarsi con Dio affinché i filiestei non contrattaccassero, Samuele lo rimproverò così: “Hai agito insensatamente e non hai osservato i comandamenti del Signore Dio tuo, che Egli ti ha imposto” (1 Re, 13, 12-13). Dio detronizzò in séguito Saul per questa e per altre disobbedienze.

Questo flagrante abuso della Scrittura può essere aggiunto ai tanti altri che Francesco ha commesso per soddisfare le necessità retoriche del momento. L’esempio più tristemente noto è ovviamente l’insistenza con cui egli sostiene che, quando Maria Vergine sostenne il Corpo crocifisso di Nostro Signore ai piedi della Croce, “mentre quel Corpo ferito giaceva tra le Sue braccia, quel Corpo che ha sofferto così tanto prima di morire, sicuramente dentro di sé ella avrebbe voluto dire all’Angelo: ‘Bugiardo! Sono stata ingannata’. Nemmeno Lei aveva delle risposte”. L’idea che la Vergine Maria, immacolata e senza peccato, la Corredentrice, abbia potuto pensare che Dio Le abbia mentito a proposito della missione del Suo Figlio divino, e che “non avesse risposte” per la sofferenza redentrice e per la morte in Croce di Cristo potrebbe essere considerata l’affermazione più blasfema mai pronunciata da un papa in circa duemila anni di storia della Chiesa.

Oltre alle abituali interpretazioni distorte della Scrittura, anche la lampante irrazionalità delle ultime invettive pronunciate nella Casa Santa Marta inducono a chiedersi se questo papa sia in pieno possesso delle sue facoltà intellettive, dubbi che possono solo aumentare di fronte al discorso confuso trasmesso due settimane fa in un video pieno di peana che esaltano l’indifferenza religiosa, in stile “Io credo nell’amore”. Francesco ha sostenuto in modo confuso che “i cristiani che si attengono a quanto è stato sempre fatto” sarebbero colpevoli del “peccato della divinazione”, in quanto avrebbero “un cuore chiuso alle novità dello Spirito, […] alla voce dello Spirito che sa discernere ciò che non deve cambiare – perché è fondamentale – da ciò che deve cambiare affinché si sia in grado di ricevere le novità dello Spirito”.

Ma, al contrario, la divinazione è proprio quanto Francesco esige: ascoltare la “voce dello Spirito” per ricevere gli ultimi comunicati gnostici sul modo in cui la Chiesa deve cambiare per “ricevere le novità”. Al contrario di Francesco, gli oggetti della sua reprimenda non pretendono di “divinare” nulla, bensì desiderano solamente – come egli afferma – “aggrapparsi” ostinatamente “a quanto è stato sempre fatto”. Addirittura, nello stesso contesto Francesco accusa persone non meglio identificate di “essere ostinate”, il che – arriva a concludere – “costituisce anche un peccato di idolatria: i cristiani ostinati peccano del peccato di idolatria!”.

Divinazione! Ostinazione! Idolatria! Ogni sorta di peccati! Questo zigzagare tra un’accusa di peccato e un’altra può benissimo far pensare a una perdita della ragione. Francesco sta vomitando invettive incoerenti contro le persone affidate alla sua guida perché percepisce che non tollereranno le sue varie esigenze di “cambiamento” che secondo lui sarebbero dettate dallo “Spirito”, vale a dire, da lui stesso. Dato che non sono i laici, ma è la gerarchia che dovrebbe mettere in atto le macchinazioni di Francesco, gli oggetti delle sue denunce possono essere solo quei cardinali e quei vescovi che non sono d’accordo con lui riguardo a cosa “debba cambiare per essere in grado di ricevere le novità dello Spirito”: sarebbero loro i vili peccatori immersi nella divinazione, nell’ostinazione e nell’idolatria.

Durante l’intera storia del papato la Chiesa non è mai stata testimone di uno spettacolo così imbarazzante. Francesco si spinge persino al punto di citare la parabola di Nostro Signore degli otri nuovi per il vino nuovo, come a voler suggerire che i suoi piani per la Chiesa abbiano la stessa immensa importanza dell’abolizione della Vecchia Alleanza e dell’istituzione di quella Nuova da parte di Nostro Signore: “Questo è il messaggio che la Chiesa ci dà oggi. Questo è ciò che Gesù ha affermato in modo così contundente: ‘Vino nuovo in otri nuovi’”. Si staglia qui visibilmente un’allarmante mania di grandezza.

Dati i limiti molto stretti dell’infallibilità papale e l’ampia possibilità di errore da parte di un pontefice per quanto riguarda l’introduzione di novità, è evidente che a questo punto, a meno che non faccia miracolosamente marcia indietro, a Francesco non può più essere affidato l’ufficio papale. Un papa sempre più irrazionale propina quotidianamente quello che John Rao ha adeguatamente definito “un noioso rimaneggiamento degli argomenti che sono stati ripetutamente offerti dagli idolatri del cambiamento sin dai tempi dell’abate de Lamennais [le cui opere proto-moderniste e il cui sistema filosofico sono stati condannati da Papa Gregorio XVI]”. I fedeli percepiscono di dover stare costantemente in guardia contro gli atti e i pronunciamenti di Francesco.

Agendo in questo modo, Francesco punta a ricevere lo stesso giudizio storico che la Chiesa ha riservato a Onorio, un papa sottoposto a condanna postuma da un concilio ecumenico e dal suo successore perché anche se, come Onorio, non ha mai pronunciato formalmente un’eresia, egli non ha tuttavia “cercato di santificare la Chiesa Apostolica con gli insegnamenti della tradizione apostolica, ma piuttosto ha permesso che inganni profani ne contaminassero la purezza”. Il grottesco e palesemente sedizioso “Sinodo sulla Famiglia” di Francesco sarebbe la prova numero uno da esibire a tal proposito.

Non per questo bisogna disperare, bensì bisogna confidare nelle promesse di Cristo. Alla fine la nostra Chiesa, protetta da Dio, si risolleverà come ha sempre fatto in séguito a ogni altra crisi avvenuta nel córso della sua lunga storica, anche se quella presente è probabilmente la peggiore di tutte.

49 commenti:

viandante ha detto...

Grazie per la chiara spiegazione riguardante la vicenda di Saul, emblematica del modo con cui si affrontano le Scritture e di come si voglia piegare tutto alla propria convinzione.
E poi non si sottolinea mai abbastanza che lo Spirito Santo, terza persona della Trinità e Dio stesso, non può comunque contraddire Gesù Cristo, Figlio del Padre, seconda persona della Trinità e Lui stesso Dio. E men che meno può contraddire se stesso dando interpretazioni bibliche contrarie allo Spirito con cui aveva ispirato le stesse Scritture.
Nella Santissima Trinità non vi può essere contraddizione.

Anonimo ha detto...

Quello che tanti pensano ma non dicono.

Cesare Baronio ha detto...

Quos Deus perdere vult, dementat prius...

Luís Luiz ha detto...

Curiosamente, all'autore non viene in mente unire la stranissima "rinuncia" di Benedetto XVI alla stranissima elezione di un papa palesemente eretico, come si fosse naturale che due singolarità storiche si abbiano seguito l'una all'altra, anche con un nesso causale tra le due. L'occidentale lambda, dopo 3 secoli di sottomissione, ha riflessi condizionati contro qualsiasi argomento che possa sembrare "dietrologico". Tutti sapiamo che nella nostra Sodoma globale il potere si svolge sotto la chiara luce del sole, e che le manovre segrete sono impossibili. La democrazia e la libera stampa non le permettono.

Catholicus ha detto...

"i cristiani ostinati peccano del peccato di idolatria!”." : ma sono proprio affermazioni prive di ogni significato, di ogni pur minimo senso logico. Ma chi è più ostinato di lui (vorrei dire più intollerante ed insofferente) nel perseguire il suo subdolo disegno di cancellare ogni residua traccia di cattolicità dalla Chiesa e dai fedeli? chi è più ostinato di lui nel volere la distruzione di un fiorentissimo ordine religioso? Allora rivolgesse a sé stesso l'accusa di idolatria, e lasciasse in pace, una buona volta, i veri cattolici. Nessuno è in grado di rispondergli così tra migliaia di preti, vescovi, e su su nelle gerarchie ? Ma in che mondo viviamo, un mondo di zombi ? sono tutti morti viventi ? o sono stati invasi dagli "ultracorpi" ?Ricordate il bel flm i fantascienza anni '60 "L'invasione degli ultracorpi", in cui quando la gente si addormentva veniva invasa dagli alieni, che ne azzeravano l'intelligenza, trasformandoli in amebe, robot al loro comando... ( film poi rifatto, ma in peggio, col titolo "Terrore dallo spazio profondo")

Angheran70 ha detto...

"Dati i limiti molto stretti dell’infallibilità papale e l’ampia possibilità di errore da parte di un pontefice per quanto riguarda l’introduzione di novità, è evidente che a questo punto, a meno che non faccia miracolosamente marcia indietro, a Francesco non può più essere affidato l’ufficio papale".

Questo passaggio mi pare contraddittorio. Se infatti i limiti dell'infallibilità papale sono molto stretti non c'è alcun motivo per prendere in considerazione le uscite estemporanee e fuori contesto. Queste - a differenza di quello che insegnano i sedevacantisti - non obbligano
il fedele che può tranquillamente "fare come sempre ha fatto" avendo la certezza di essere
perfettamente in regola.

Anonimo ha detto...

Che non è sano di testa me l´a ditto un amico sacerdote argentino di Buenos Aires il 15 marzo 2013.
Basta guardare la sua faccia. Il sorriso si cambia in depressione appena che si gira.
Secondo me si tratta di disturbo bipolar.
Che non sia compos mentis, non lo so. Che è dirigibile e manovrato, questo è un altro paio di maniche.

Luisa ha detto...

Già in Argentina e più di una volta, in particolare quando è stato esiliato, si è parlato di Jorge Bergoglio come di un "loco", se l`aggettivo "pazzo" mi sembra troppo forte e irrispettoso, quel che è certo, e chi nei media e nella gerarchia ha ancora un zesto di onestà intellettuale lo sa, lo si descriveva come un uomo cupo, burbero, imprevisibile, autoritario, collerico e anche vendicativo.

Ma per quel che riguarda le sue personalissime letture del Vangelo, a parte essere l`espressione delle sue "poche luci teologiche"( ipse dixit) , mi sembrano sopratutto essere uno dei SUOI strumenti per abituare progressivamente ma sicuramente i cattolici alla SUA rivoluzione, si serve anche del Vangelo per imporre la SUA volontà di cambiare quel che non corrisponde alla SUA immagine di chiesa.
Di pari passo vanno le sue bastonate ai dottori della legge, ai doganieri, ai duri di cuore che, secondo lui, resisterebbero alle novità ispirate dallo Spirito Santo (= le sue), sono pietre d`inciampo sulla via della sua rivoluzione e come tali sono da rimuovere o, come minimo, da denigrare.

Effettivamente la sua "omelia" del 18 gennaio sugli Otri nuovi è sintomatica e rivelatrice, se ancora avessimo bisogno di conferme, delle sue intenzioni.
Qui non c`entra la follia ma l`orgoglio, la superbia, l`autoritarismo di chi sa di disporre del massimo potere (terreno) nella e sulla Chiesa e ha l`intenzione di farne uso, e in fretta visto che l`orologio del tempo gira anche per lui.

RAOUL DE GERRX ha detto...

« l`aggettivo "pazzo" mi sembra troppo forte e irrispettoso » (Luisa).

Mais, chère Luisa, croyez-vous vraiment que cet énergumène soit respectable ?
Rappelez-vous Corneille, "Cinna", Acte IV : « Tu veux qu'on t'épargne, et n'as rien épargné ! »

Anonimo ha detto...

nell'ambiente che frequento finoi apoco tempo fa non si d sarebbe potuto dire nulla del Papa regnante. Ora ho sentito commenti acidi e affermazioni secondo le quali Bergoglio è una sciagura per la chiesa. Mio figlio, di 12 anni, ha detto: " per forza, ai bravi cattolici questo papa non piace."
Chi ha fede si accorge ed ha molte perpelssità , se non forte rifiuto di Bergoglio.
Egli piace solo ai non cattolici, ai cristiani abitudunari, che non pregano, non studiano, in definitiva hanno una fede posticcia, o quelli che credono che la vita di parrocchia sia un modo per fare vita di società.
Comunque Dio non potrebbe detronizzare Bergoglio come ha detronizzato Saul? Fino a quando userà pazienza?
Sul fatto che non sia mentalmente equilibrato non avrei dubbi

Luisa ha detto...

Que voulez-vous, Raoul, ça doit être mon éducation de catho tradi, ou mon éducation tout court, qui, si elle ne m`empêche pas de dire ce que je pense de ce pape, me fixe des limites;);)

Alessandro ha detto...

Lo è(compos mentis)certamente molto più di quei sedicenti tradizionalisti che oggi si stracciano le vesti contrapponendolo a Ratzinger, il quale ha allora solo più discretamente e prudentemente detto e fatto quanto Bergoglio oggi compie in modo assai più eclatante e scandaloso! Cari paladini del cattolicesimo "duro e puro", DOVE ERAVATE PRIMA???

Anonimo ha detto...

LO E', LO E', ECCOME SE LO E'...FIN TROPPO!!!

Anonimo ha detto...



Bergoglio papa autoritario :

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/01/25/sogni-non-proibiti-una-legge-cattolica-per-le-convivenze-omosex/

POST SCRIPTUM I – Il cardinale Angelo Bagnasco, nella prolusione con cui nel pomeriggio di lunedì 25 gennaio ha aperto la sessione invernale del consiglio permanente della CEI, non ha dedicato una sola parola al "Family Day" di pochi giorni dopo. E dell'incombente legalizzazione delle unioni omosessuali ha parlato in termini solo allusivi, dopo essersi trincerato dietro la citazione del papa contro la "confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione".


L'impressione è che papa Francesco abbia imposto ai vescovi della CEI di non oltrepassare la linea minimalista da lui tracciata. Con l'ordine tassativo a chi si fosse spinto troppo avanti – come lo stesso Bagnasco – di rimettersi diciplinatamente dietro di lui.

Anonimo ha detto...

Che non è sano di testa lo afferma un mio amico sacerdote argentino di Buenos Aires il 15 marzo 2013.
Basta guardare la sua faccia. Il sorriso si cambia in depressione appena che si gira.
Secondo me si tratta di disturbo bipolare.
Che non sia compos mentis, non lo so. Che è dirigibile e manovrato, questo è un altro paio di maniche.

Anonimo ha detto...

Era così necessario riproporre un discorso alla fin fine non divulgato, non ripreso nè dalla stampa nè dai blog, di dieci giorni fa?
Boh!

mic ha detto...

Se lo avessero già ripreso altri, c'era meno ragione di proporlo. E le nostre scelte, oltre ai contenuti, guardano anche alle fonti. The Remnant non mi pare fonte da disattendere.

Anonimo ha detto...

Un papa borderline, dalla personalità "in crisi ", espressione di una società senza più ordine e lucidità, senza metro di giudizio, da liquida a gassosa? La frase più emblematica di questo pontificato:" chi sono io per giudicare?" si può riscontrare, insieme ad altri sintomi, nelle persone borderline. Eccone alcuni tratti caratteristici che si possono ben applicare a chi non ha più una identità (non è cattolico, ma cosa è dunque, un'accozzaglia di pensieri, di desideri, di persone) quando invece il credo cristiano ci fa essere una persona ben definita, creata ad immagine e somiglianza di Gesù Cristo, non un insieme di varie identità in antitesi tra loro, ma che si vogliono affratellare a tutti i costi, anche rinnegando i Comandamenti di Dio (come luterani,e protestanti). Proprio colui che dovrebbe mantenere la sua identità come lampada che rischiara la cristianità è in "piena crisi di identità ", in pieno caos.
Dietro a tutti questi sintomi i terapeuti hanno cominciato a vedere nei pazienti borderline una incapacità a tollerare quei livelli di ansia, frustrazione, rifiuto e perdita che la maggior parte delle persone è in grado di gestire, una difficoltà a calmarsi e a controllare gli impulsi. L’elemento caratteristico di cruciale importanza nei sintomi e nelle difficoltà sopra menzionate consiste in una grande difficoltà di mantenere una identità individuale (o senso di sé) stabile e coerente, con oscillazioni tra punte di euforia e grandiosità, e crolli depressivi con drammatici sentimenti di inadeguatezza: “Chi sono?” si chiedono queste persone, “la mia vita è un caos: a volte penso che posso fare di tutto, altre volte mi sento come se fossi molte persone anziché una persona sola”.
La parola che meglio caratterizza la personalità borderline è “instabilità”. Le emozioni sono instabili, ampiamente fluttuanti, spesso senza una ragione evidente. I processi di pensiero sono instabili: a volte razionali e chiari, altre volte estremi e distorti.

Rr ha detto...

Due anni fa, dopo l'elezione di Bergoglio e le sue prime uscite, un psichiatra o psicanalista pubblico' sul blog un "referto" , diciamo cosi, sul soggetto, molto ben delineato. Venne aspramente criticato, e il testo venne, credo, addiruttura ritirato dall'autore.Ora siamo arrivati al punto che un giornalista, non credo esperto di Medicina, scrive sostanzialmente la stessa cosa.
Chissa' se il collega ci segue ancora. Meriterebbe delle scuse.
Rr

tralcio ha detto...

La "mensa eucaristica" è ormai equiparata alla "mensa della Parola".
E' tutto "mensa", per chi equivoca persino su "mens-sana in corpore sano".
L'altare è una tavola, non è Cristo sacrificato come agnello immolato.

E come in tutti i programmi di culinaria (che -mi si passi la vecchia battuta- non è un "club di aviatori gay") si discetta di cibo, parlandone amabilmente in tutte le salse, per tutti i gusti.
Amabili ospiti spiattellano ricette golose e ricercate, ricche di cultura e calorie; poi un esperto fa il fervorino sulla salute alimentare, il doc e la filiera.
Il digiuno non interessa nessuno, proprio come la castità: ogni gender è sempre "esercitato", secondo l'ispirazione che aggrada.

Allora, nella duplice mensa, visto che tutti possono "mangiare" e che il pasto è quanto di più conviviale possa esistere, è così scontato mettere le gambe sotto il tavolo, che ciò che può sorprendere è solo la ricetta. E giù fiumi di parole.
La mensa della parola è un supermercato di interpretazioni libere.
Libere come i gusti cucinieri.

Così il povero Saul, resosi colpevole di aver fatto di testa propria, e in più idolatrando se stesso (dopo che già Samuele si era dispiaciuto che il popolo volesse un Re, non tanto in spregio a lui, il profeta, ma a Dio), diventa il paradigma di chi fa le cose sempre allo stesso modo, cioè di quel bieco tradizionalismo incapace di cogliere la novità suggerita dallo Spirito...

C'è chi ha già fatto notare l'assurdo di uno Spirito (santo), che è Dio (l'unico Dio in tre Persone) farebbe concorrenza e sostituirebbe un Padre ormai anziano e un Figlio divenuto scomodo con quella croce così fastidiosa per chi non la digerisce... Lo Spirito (Dio) metterebbe tra gli alimenti "scaduti" il Padre (Dio) e il Figlio (Dio).

Sappiamo tutti che il regno diviso in se stesso non è quello di Dio, ma quello del Nemico. Ma pare che oggi sulle mense (della "parola") si possa dire anche questo!

Saul è punito (perdendo il proprio trono) non perchè obbediente alla Legge, ma perchè si è fatto egli stesso legge. Esattamente come gli interpreti della Parola, che mettono in tavola piatti assai invitanti per i salotti buoni della mondanità, ma rigorosamente della "sperimentazione", in spregio alla ricetta "vera".

Dio sull'altare versa il sangue dell'umanità del Verbo fatto carne, il Figlio, mentre lo Spirito santo trasforma le specie eucaristiche consacrate nella Presenza reale di Gesù sul Calvario.

Poi c'è chi dice che Saul ha fatto le cose "come sempre" e che Dio se n'è adontato. O che adesso servono otri nuovi, per mettervi lo "spirito del tempo".
Sicuramente l'alcol non manca mentre l'ubriachezza fa partire i canti da osteria...

Anonimo ha detto...

Ad osservare ciò che è seguito a quell'agghiacciante "buonasera" (peraltro preceduto dalle altrettanto agghiaccianti dimissioni di Ratzinger...) credo ci possano essere pochi dubbi che si tratti di una lucidissima, raffinatissima ed efficace strategia di dissoluzione. Si può magari discutere se si tratti di una strategia condotta in proprio o per conto terzi. Ma anche qui i dubbi sono pochi temo. E temo si tratti di qualcosa di accuratamente studiato e pianificato in ogni dettaglio da gente molto abile. Per esempio oggi su quel supplemento di Repubblica nonchè bollettino renziano che è Famiglia Cristiana campeggia una copertina con Padre Pio arruolato per il Giubileo della Misericordia. Proprio lui saldissima colonna della fede dei millenni usato da chi la rinnega, la perseguita e la sovverte. Il fine è evidente.
Miles

RAOUL DE GERRX ha detto...

O.T. Dans la série "Dieu est grand et Mahomet est son prophète", une récente vidéo de l'abbé Guy Pagès que nous suggérons à MM. les cardinaux Koch et Scola de regarder avec attention — cela leur permettra de "dialoguer" avec les musulmans à bon (ou à meilleur) escient :

"L'islam, qu’il soit chiite ou sunnite, encourage la pédophilie, MÊME AVEC LES NOURRISSONS"

https://youtu.be/gO3gRrKNjwo

Après cela, étonnez-vous de ce qui s'est passé dernièrement en Allemagne, à Cologne et ailleurs…



Anonimo ha detto...

A proposito, negli anni argentini, un confratello di cui non ricordo il nome,scrisse un dettagliato rapporto sul comportamento del jesuita di cui sopra, dal quale si evinceva che qualcosa non era a posto, crisi di violenza, iperegotismo, manie di grandezza e abuso del potere e propensione alla vendetta, il PP di allora lo prese sul serio, ma Arrupe, che gli subentrò, ignorò il rapporto e il jefecito fece una carriera lampo e prestigiosa senza averne francamente le capacità, il confratello fu tartassato ed alla fine si allontanò dalla compagnia, adesso fa il prof.c'è un altro caso di gesuita confratello che scrisse un libro uscito nel 2010, che vendette moltissimo, fino a quando non fu cassato, ironia della sorte, ne uscì la ristampa nel 2013, e allora capirete cosa successe......questo è rimasto nella compagnia, ma come reietto e appestato,in Argentina tutti lo sanno chi è, lo chiamavano el horror, ma adesso bisogna stare attenti a come si parla, siamo a Dionigi di Siracusa e le latomie. Le notizie erano apparse qualche tempo fa su 2 blog, uno argie e l'altro cileno, ma sono scomparsi, sennò darei i links, Wanderer el caminante pubblicò qualcosa in proposito, ma poi dovette smettere. Compos eorum più che compos sui. Non so se pubblicabile, fate vobis. Anonymous.

Giorgio ha detto...

Ma che si parla così della Madre di Dio??!?

Gennaro ha detto...

Gesù ci ha preannunciato che solo dai frutti potremo dimostrare la natura del "superbo che si mostra umile": (Mt 7,15 e ss. «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete....». Gli effetti che sta producendo questo papa, sono e saranno la divisione tra i cattolici, nonché l'esasperazione dei più santi tra questi; ma anche tale divisione fa parte dei disegni di Dio, come preannunciato in Zaccaria 11,14-16: «Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione, per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele. Quindi il Signore mi disse: «Prendi ancora gli attrezzi di un pastore insensato, poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le giovani, non curerà le malate, non nutrirà quelle ancora sane; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro persino le unghie.» Dalla divisione in atto si distingueranno sempre più, coloro che servono Dio da coloro che vogliono servirsi di Dio.

Anonimo ha detto...

Anonymous delle 19.50.
Prima di Arrupe Bergoglio non poteva assumere cariche nella compagnia di Gesù in quanto non era ancora professo, non aveva cioè pronunciato i voti solenni definitivi.
Padre Arrupe, che era il generale e non il provinciale, nomino' Bergoglio prima maestro dei novizi e poi provinciale d'argentina. .I problemi Bergoglio li ebbe con padre Konvelbach che rimpiazzo' Arrupe.
Atteniamoci a quanto vediamo a Roma che ne abbiamo più che a sufficienza , e lasciamo perdere i racconti degli ex soprattutto quando sono così imprecisi.
Laura

mic ha detto...

nonché l'esasperazione dei più santi tra questi

Se si è davvero non dico santi, ma si vive una fede autentica, non parlerei di "esasperazione", ma di determinazione e rimaner fedeli con fiducia e speranza immensi, offrendo la propria "passio" nella "passio ecclesiae" e guardando oltre, mentre ci si lascia condurre dal Signore che non fa mancare la sua grazia e i suoi testimoni, anche se sono ridotti a oasi nel deserto.

Cesare Baronio ha detto...

Apprendo con vivo piacere di essere, tra le altre cose, anche un idolatra. Aggiungerò questo grazioso epiteto - benignamente concessomi dalla Santità di Nostro Signore - assieme alla corposa silloge ch'egli si è degnato comporre sin dai primi giorni del suo augusto Pontificato, onde possa fieramente far mie le parole del Sommo Poeta: L'esilio che m'è dato, a onor mi tegno.

Cesare Baronio ha detto...

E' proprio per questo che Bergoglio se l'è presa coi Francescani dell'Immacolata, vietando loro il voto alla Vergine, di indossare la medaglia miracolosa e di menzionare San Massimiliano Kolbe. Ma noi sappiamo che la Regina delle Vittorie è schierata - terribile come un esercito schierato in battaglia - dalla parte di chi La onora, non certo di chi cerca di sminuirne il culto in nome dell'ecumenismo e per compiacere Bergoglio e i suoi corifei.

mic ha detto...

Dans la série "Dieu est grand et Mahomet est son prophète", une récente vidéo de l'abbé Guy Pagès que nous suggérons à MM. les cardinaux Koch et Scola de regarder avec attention

Di don Guy Pagès abbiamo tradotto e pubblicato:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/09/letta-aperta-di-un-sacerdote-al-papa.html

e il seguito qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/12/don-guy-pages-evangelii-gaudium-e-l_30.html

Anonimo ha detto...

Anonymous, se può servire, il link di un post di Wanderer è questo:

http://caminante-wanderer.blogspot.it/2016/01/vatican-psycho.html

Questo si collega a un altro post che non tocca proprio Bergoglio, ma la possibilità reale della sua malatia, che non è una pazzia, ma un male dei nostri tempi: la psicopatia, o più comunemente, la malvagità. Il link è qui:

http://infocatolica.com/blog/matermagistra.php/1506251013-psicopatas

Problemi psicologici che toccano lo spirito, come si vede nella persona "risentita".

Saluti.

Epiphanio ha detto...

Questo commento è mio, per errore l'ho postato senza mia firma.

Anonymous (19:50 del 27/01), se può servire, il link di un post di Wanderer è questo:

http://caminante-wanderer.blogspot.it/2016/01/vatican-psycho.html

Questo si collega a un altro post che non tocca proprio Bergoglio, ma la possibilità reale della sua malatia, che non è una pazzia, ma un male dei nostri tempi: la psicopatia, o più comunemente, la malvagità. Il link è qui:

http://infocatolica.com/blog/matermagistra.php/1506251013-psicopatas

Problemi psicologici che toccano lo spirito, come si vede nella persona "risentita".

Saluti.

Angheran70 ha detto...

@ Alessandro


Lo è(compos mentis)certamente molto più di quei sedicenti tradizionalisti che oggi si stracciano le vesti contrapponendolo a Ratzinger, il quale ha allora solo più discretamente e prudentemente detto e fatto quanto Bergoglio oggi compie in modo assai più eclatante e scandaloso! Cari paladini del cattolicesimo "duro e puro", DOVE ERAVATE PRIMA???


Brutta cosa l'ideologia...

Ratzinger non si sarebbe mai sognato di celebrare Lutero

Angheran70 ha detto...

@ Mic

"Se lo avessero già ripreso altri, c'era meno ragione di proporlo. E le nostre scelte, oltre ai contenuti, guardano anche alle fonti. The Remnant non mi pare fonte da disattendere".

Già , peccato che quando pubblica cose che non tirano l'acqua al mulino , si ignora alla grande anche se più recente:

"I was dismayed to see some recent comments here on our site arguing that Pope Benedict XVI was essentially as bad or worse than Pope Francis. This in my opinion goes too far, if for no other reason than the resurgence of the Traditional Latin Mass that took place during his pontificate and after".

RR ha detto...

Oh, dolce Laura, che sempre mette i "puntini " sulle "i". Egli fu o no "esiliato" a Cordoba ? Perchè ? per approfondire meglio la vocazione ? per studiare teologia, filosofia, apologetica, ecc. ? perchè "fuori di testa" (come sussurravano i maligni a Roma?) perhè non obbediente all'allora Padre superiore (Arrupe o no che fosse ? il quale Arruoe di sicuro gli vietò di andare in Giappone "per motivi di salute" - quali, avere un solo polmone ? ma dai !- come avrebbe voluto ?).
Any case, che non ci stia con la testa è evidente. Che sia patologia o no, eterodossia o no, o connivenza con Nemico, i frutti sono conclamati, ormai. L'annuncio del viaggio in Svezia è l'ennesima conferma.
Siamo passati da un uomo sicuramente malato di cuore, ma di mente sanissima,ad un uno che è probabilemnte malato di cuore, forse di tumore al cervello e la cui mente è..."vaga".
Grazie cospiratori di San Gallo e cardinali rinc....ti!

RR

Alessandro ha detto...

@ Angheran70

Brutta cosa l'ostinazione!!!

http://www.radiospada.org/2015/04/j-ratzinger-i-protestanti-devono-rafforzarsi-no-al-confessionalismo-grande-lutero-cambiare-idea-di-conversione/

Anonimo ha detto...

RR, grazie di cuore, come cadeau ti consiglio un giretto su veteranstoday, che ha un bruzzo di news politicomilitari scorrettissime, l'attendibilità penso non sia poi così diversa da quella di altri blogs.....letto la connerie dei Suomi scemi e dei Deutsche polizei nel negare le violenze dei predoni del deserto? Siamo alla follia, in UK e Au solo quelli scelti con cura nei campi profughi, a noi co...ni del sudeuropa hogwash and headchoppers.....annamo bene! Anonymous.

Luisa ha detto...

Ma santo cielo anche quando si parla della "salute mentale" di Bergoglio si deve finire per parlare di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI?
E, peggio ancora, citando di Pietro-Ricciotti e il suo "dossier" contro Benedetto XVI che visibilmente egli ha in orrore, e a quel livello si potrebbe parlare di odio, Ricciotti che si è fissato come obiettivo di "smontare la teologia di Ratzinger", che definisce Benedetto XVI eretico, la sua teologia non cattolica, ecc. ecc?
Specialista nell` estrarre da un discorso, libro, o altro, di Joseph Ratzinger- Benedetto XVI la frase ad hoc che serve le sue tesi, salvo che chi è onesto intellettualmente, informato e conosce la retorica di Benedetto XVI, come egli costruisce, compone e organizza i suoi discorsi, può facilmente mostrare a che livelli di malafede possono portare i pregiudizi e un deplorevole livore .
Certo è , per quel che mi riguarda, che se Di Pietro Ricciotti è una figura di spicco del tradizionalismo cattolico, io non appartengo a quel "tradizionalismo" anzi tengo a dissociarmene.

Silente ha detto...

Ad Angheran e Luisa,
riguardo al pensiero di Benedetto su Lutero e sul luteranesimo, vi consiglio di leggere il capitolo J. Ratzinger: i protestanti devono rafforzarsi. No al confessionalismo. Grande Lutero. Cambiare idea di conversione del testo di Carlo Di Pietro, Joseph Aloisius Ratzinger, Edizioni Radio Spada. (pagg. 143-149).
L'autore cita, tra l'altro, l'opera Principles of Catholic Theology, 1982, alla pag. 263, ove Ratzinger loda, di Lutero, "la grandezza del suo fervore spirituale". Ed è solo un esempio e non è una citazione "isolata dal contesto". Nel testo di Di Pietro le citazioni "filo-luterane" di Ratzinger sono molteplici, documentate e tra loro organiche. E la "benevolenza" di Benedetto verso Lutero e i luterani viene documentata dal Di Pietro in altri capitoli del suo testo, nel quale cita dichiarazioni e documenti dell' "abdicato" Pontefice.
Certo, rispetto all'attuale pontefice, il suo predecessore è stato un gigante della Fede (sua grandezza o miseria intellettuale e dottrinale dell'attuale?). Ma Benedetto non fu immune da errori e ambiguità, stante la sua formazione modernista, "ecumenica" e conciliatorista. Riconosciamolo, sine ira ac studio, sapendo leggere con equilibrio meriti e demeriti, pregi e difetti. E, per favore, smettiamola di coprire di ingiurie e contumelie ("odio", "malafede", "pregiudizi", "livore") chiunque, con rispetto, documentatamente, osi sollevare prudenti dubbi su alcuni (alcuni!) aspetti del pensiero di Benedetto. Non rende un buon servizio né al passato (passato?) pontefice, né all'intelligenza dei lettori, né alla stessa immagine e credibilità di chi scrive queste cose, ignorando o disconoscendo testi, documenti e parole.

Alessandro ha detto...

@ cara Luisa

http://www.doncurzionitoglia.com/strana_teologia.htm

http://www.doncurzionitoglia.com/Ratzinger_enigma_risolto.htm

Precisando che l'Autore considera che tali eresie siano state professate da Ratzinger SOLO come dottore privato, le allego questi due link a due scritti del Reverendo Nitoglia che magari, a differenza di Di Pietro, possono meglio soddisfare il suo cattolico palato!

Alessandro ha detto...

Ai sig. Moderatori del Blog.
Prendo atto che la sig.ra Luisa, evidentemente più uguale degli altri, possa permettersi di formulare giudizi(financo in assenza degli interessati, come ha già fatto in passato quasi ogni giorno) senza che sia concesso all'interlocutore di risponderle.
Ma evidentemente è questo il modo di fare di quanti alla Verità preferiscono se stessi, i propri interessi, le proprie opinioni e quelli dei propri amici!
Beninteso, liberissimi di farlo. Ne prendo atto!

mic ha detto...

Gentile Alessandro,
la Sig.ra Luisa non è più uguale degli altri. Semplicemente 'non passano' le formulazioni ironiche ad personam che riguardino Luisa o chiunque altro.
Siamo qui per confrontare pensieri e testimoniare la fede non per alimentare polemiche inutili.
Quello di Ratzinger è un puctum dolens per Luisa, e come tale va rispettato, anche se nessuno di noi si astiene per questo di dire quanto va detto nei confronti di Ratzinger quando se ne dà l'occasione.
Dunque vada per le osservazioni, sulle quali sfonda unna porta aperta. Ma in genere tendo ad evitare il rischio, ancora una volta evidenziatosi, che la discussione si trasformi in un processo a Ratzinger, allontanandosi dal focus del problema posto all'attenzione.

Luisa ha detto...

Gentile Alessandro, e così io mi sarei permessa quasi ogni giorno (!) di formulare giudizi..."financo in assenza degli interessati" : ma mi scusi chi si permette di formulare giudizi pesanti come : è eretico, la sua teologia non è cattolica, ecc. ecc. in assenza del diretto interessato?
Chi?
Permetta allora che su un blog ci sia chi, nel suo piccolo, prende la difesa dell`accusato a prescindere, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
Ma siccome sono già disgustata da quel che succede nella Chiesa, e siccome ho già preso, se non perso, molto tempo per discutere, spiegare, il mio pensiero, e anche le mie riserve, siccome conosco a memoria gli argomenti e i metodi di certi critici a prescindere di Papa Benedetto al quale non riconoscono nulla di buono e positivo, non ho nessuna voglia di ricominciare un dialogo di sordi, mi limito a riaffermare la poca credibilità di certi accusatori a prescindere, nella speranza che chi lo desidera abbia la serietà, l`onestà e la buona fede di andare alle fonti dell`opera di Benedetto XVI, un`opera che si svolge su più di 50 anni e che taluni, con un`immensa umiltà, pretendono di poter smontare.

Anonimo ha detto...

Notavo ieri con cattolici tendenzialmente "normalisti" che se l'ineffabile vdR andasse a Lund a pregare con i luterani, magari per la loro conversione, sarebbe una cosa da CV2 e ciascuno la pensi come vuole: una preghiera non si nega a nessuno (purché non eretica, e qui sta il difficile), e se questo servisse a far capire ai luterani che devono "tornare a casa", it's OK by me, anche se ovviamente c'è modo e modo e gesti e parole devono essere misuratissimi.
Il punto è che nel comunicato ufficiale c'è scritto che va a commemorare.
A ca' mia, si commemora una cosa brutta come una strage, e allora si fanno proclami di cordoglio etc etc, o si commemora una cosa bella e allora si fa festa insieme.
O io ho capito male, o il vdR va a far festa. Con questo, abbiamo detto tutto.
La Madonna l'ha già sistemata con la blasfema presunzione che abbia dato del bugiardo all'angelo et ergo al Padre Eterno; la Santa Eucaristia la vuol dare come i waferr...
L'abominio della desolazione è vicino.
E io sono in crisi perché sospetto che nessun sacerdote mi assolva, se vado a confessarmi dicendo queste cose. Mi toccherà andare a Seregno?
humilitas

Anonimo ha detto...

dolce RR
Chiese di andare in Giappone e gli fu negato mentre era ancora uno scolastico gesuita ( gesuita in formazione) dopodiché lo stesso Arrupe che gli aveva negato di andare in Giappone lo nomina prima maestro dei novizi e poi provinciale, vedi un po' tu quanto pensasse fosse via di testa.
Fu esiliato a Cordoba perchp dotato com'è di una personalità dirompente rendeva difficile il lavoro di colui che venne dopo di lui. Nei gesuiti il provincialato è sempre a termine, 6 anni, dopo di che il provinciale torna nei ranghi, scompare, e ritorna a fare il lavoro precedente. Nel caso di Bergoglio molti gesuiti continuavano a vederlo come un provinciale " in seconda " e una provincia non può avere due provinciali.
Laura

Anonimo ha detto...

Chiedo per semplice ignoranza : l'attuale Ratzinger può ancora fregiarsi del nome Benedetto XVI ? Se così fosse, ci sarebbero due papi..

Anonimo ha detto...

Lo que sufremos en Argentina lo sabemos bien, oportunista, falso, inescrupoloso, populista (pero impopular) bruto y completamente falto de misericordia, todos sus gestos de supuesta humilidad los hace para ser visto y alabado, y de eso se alimenta su ego. Rara vez le veimos una sunrisa en Baires, en ese aspecto està irreconocible.

Rr ha detto...

Laura,
e' stato LUI STESSO a raccontare che voleva andare in Giappone, ma Arrupe glielo impedì' perché operato ad un polmone. L'ho sentito con le mie orecchie, quando ancora all'inizio lo ascoltavo.
Dell'esilio a Cordoba se ne parlò' lungamente a Roma, e siccome giravano ancora voci su questo molti anni dopo, essendo lui già Arcivescovo di Baires e Cardinale, non veniva a Roma per quello, l'ambiente curiale non gli piaceva. Questo, se non l'ha detto lui personalmente, l' ha detto qualcuno dei suoi laudatores poco tempo dopo l'elezione.
Tra parentesi: mai visto tanti laudatores di un pontefice spuntare come funghi nelle prime settimane di papato. Di Woytila abbiamo saputo cose anni dopo, e i laudatores sono comparsi molto dopo.
Di BXVI si ricordano le infami prime pagine di giornali come il Manifesto o le articolesse di quel rinc....to di Scalfari.

Cmq, Laura che salti fuori sempre e solo qundo c'e' da difenderlo, mai che intervieni su altri argomenti, è vero che è difficle porre diagnosi a distnza e tramite TV, ma che il VvdR sia malato, di testa e di corpo, è evidentea chiunque sia medico ed eserciti da anni
Ormai pero' comincia ad essere chiaro anche ai profani non coi paraocchi.
Rr
Rr

Epiphanio ha detto...

Dove si racconta in dettaglio il soggiorno a Cordoba è nel libro "Aquel Francisco", scritto da Javier Cámara e Sebastián Pfaffen. La stessura del libro è stata aiutata dallo stesso Bergoglio. Certo, un libro "laudator" verso il protagonista, ma come spesso succede, svela semplicemente i fatti accaduti. In Italia la notizia la trae Sandro Magister nel suo blog: http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/12/17/padre-jorge-e-i-suoi-confratelli-perche-vollero-liberarsi-di-lui/
Tutto concorda con ciò che racconta Omar Bello (un biografo e collaboratore di Bergoglio per la pubblicità ai tempi di Bs. As.) nel suo libro "El verdadero Francisco. Intimidad, psicologia, grandezas, secretos y dudas del Papa argentino. Por el filòsofo que màs lo conoce".