Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 1 giugno 2018

Un momento davvero cruciale, con molti rischi e insidie

Aggiornamento 1 giugno: La svolta insperata e repentina, innescata da un appello rivolto al Presidente Mattarella da Giorgia Meloni insieme alla disponibilità di FdI ad appoggiare il governo politico giallo-blu, ha rovesciato la situazione e il senso di responsabilità dei principali interlocutori ha fatto il resto. Oggi, alle ore 16, il Presidente del Consiglio e i Ministri hanno prestato giuramento davanti al Presidente della Repubblica. Non abbiamo certezze, ma intanto ce la giocheremo in Italia e sullo scacchiere internazionale a partire dall'Europa. Del resto non ci illudiamo, la guerra è in corso. Ma con questo governo, pur con tutte le incognite e le difficoltà, c'è una speranza, se riuscirà a resistere alle insidie dei nemici interni ed esterni. Ora è veramente necessario continuare a pregare e formulare una nuova intenzione di preghiera sul Santo Rosario per l'Italia...
Aggiornamento 30 maggio. Riprendo qui l'articolo del 25 scorso perché stiamo assistendo a capriole infinite e cambi di scenario continui. Spettacolo scorante. In realtà la sensazione è che stiano per schiacciarci. Molto eloquente l'intervento di ieri del commissario tedesco (vi ricordo la sua esternazione inaudita: "I mercati insegneranno agli italiani a non votare i populisti di destra e sinistra") e delle maschere cadute: uno degli effetti di questo braccio di ferro che almeno ha messo sul tappeto un dibattito sui nodi di fondo dell'Europa dei quali era impossibile parlare e che invece tutti i paesi europei stanno da tempo portando avanti. Ma forse siamo in ritardo perché, se prevarrà il piano del governo tecnico, che speriamo fino all'ultimo possa essere sventato, attendibilmente avremo il nostro Tsipras... Attendiamo e preghiamo.
Aggiornamento 27 maggio: Il nuovo governo non nascerà. Si sta prefigurando una situazione grave e inedita con dichiarazioni a dir poco abrasive. Scontro istituzionale in cui stanno venendo molti noti al pettine. Preghiamo e verificheremo.
Concordo con Danilo Quinto: Non sarà facile ottenere le elezioni subito. Il cattocomunismo costituisce il dna di questo paese e non è mai morto. Si è ora saldato con le plutocrazie europee, finanziarie, massoniche e anticristiche. Dal male, come insegna Gesù, nasce sempre un bene. Il bene è che il disegno di trasformare l'Europa in un villaggio musulmano, sostituendo la popolazione europea, di lasciare nella miseria i popoli, con l'arma dell'euro, dello spread e del debito pubblico e di utilizzare la teoria del gender e la distruzione della famiglia compresa l'arma della denatalità come grimaldello per sterminare la popolazione, dovrebbe essere chiaro a tutti. C'è un'unica certezza: l'economia non distrugge le società. È la mancanza di principi etici e morali a distruggerla. E le linee economiche che finora hanno preso il sopravvento ne sono la conseguenza.

Spero di sbagliarmi, ma non la vedo molto bene per l'Italia.
Ho appena ascoltato su Rai3 l'intervista a Di Battista, il quale ha dichiarato che, se il tentativo di governo dovesse fallire, non partirebbe più e si candiderebbe per le nuove elezioni.
Non trovo rassicurante una dichiarazione del genere per una serie di motivi:
  1. perché c'è il rischio che già sappia che il presidente non cederà
  2. perché è un trascinatore e rappresenta l'anima più giacobina del m5s che in questo gioco delle parti è dalla parte del popolo sguinzagliata e non ordinata, l'altra faccia della sinistra dei disvalori libertari senza etica, insieme al sotterraneo connubio con certi poteri...
  3. perché nel frattempo Mattarella impianterebbe il governo 'neutrale' che, per quanto balneare possa essere, si occuperebbe, prono a 90° nei confronti dell'Europa, delle imminenti importanti scadenze su quello scacchiere. E nel frattempo l'invasione è ripresa e continuerà fino a raggiungere livelli sempre meno gestibili. 
  4. Per contro, se Salvini cedesse, avremmo al Tesoro (e altrove) chi potrebbe comunque degnamente rappresentare le istanze sovraniste che non sono nazionaliste, ma esprimono il mero istinto di sopravvivenza che ancora resta nella parte 'sana' di italiani non zombificati e un inizio di cambiamento, per quanto realisticamente difficoltoso, potrebbe innescarsi a garanzia di un futuro del nostro Paese diversamente molto compromesso.

203 commenti:

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Anonimo ha detto...

La partita ora è tra il sovranismo e il mondialismo.

«Come può uno scoglio arginare il mare…», ci hanno provato in tutti i modi e usando tutti i mezzi, ma alla fine hanno dovuto cedere. Il nuovo comincia, finalmente, a nascere. E nasce, in Italia, con la prima vittoria del «sovranismo», di un «sovranismo» i cui effetti si ripercuoteranno, presto o tardi, in tutta Europa. Ciò, sia chiaro, indipendentemente da tutti gli ostacoli che si presenteranno. Perché quel che conta è che il vecchio mondo non tornerà più, le sue categorie sono definitivamente tramontate. La svolta è epocale. Per usare la terminologia di Thomas Kuhn e applicarla alle scienze sociali si potrebbe dire che è avvenuto «un cambiamento di paradigma».
....
"oggi il «sovranismo» si è conficcato nel cuore dell’Unione europea, e provocherà, presto o tardi, un terremoto in tutta l’Europa. Nell’epoca della globalizzazione, che doveva realizzare il «tramonto» degli Stati-nazione, scopriamo di nuovo che la sovranità non è affatto morta: essa, al contrario, sia pure trasformata, si riafferma, dando nuova vita proprio agli Stati nazionali e ai popoli che li costituiscono."
Paolo Becchi

Anonimo ha detto...

" O l’Italia sta in riga o “si metterà nelle condizioni di essere mandata via dall’euro”.
http://blog.ilgiornale.it/foa/2018/06/03/governo-lega-5stelle-o-sta-in-riga-o-la-ue-vi-buttera-fuori-dalleuro/

Anonimo ha detto...

“E che mi frega a me, che so’ Pasquale io!”.
https://www.maurizioblondet.it/ricordo-il-fosforo-di-crotone-penso-allilva-di-taranto/

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