Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 4 gennaio 2020

Sottomessi o salvati?

Mi sono limitata alle evidenze politiche. Ma c'è tutta la decomposizione e la frammentazione di questa temperie oscura, con tutte le sue implicazioni soprannaturali e preternaturali....

Mentre oggi fa scalpore, anche per l'ampio ventaglio di possibili nefaste conseguenze, la notizia dell'uccisione del generale iraniano Suleimani, mi sembra che neppure uno di quelli che ne commentano l'esecuzione abbia mai scritto una riga sul regime iraniano che poche settimane fa uccideva nelle piazze oltre trecento manifestanti, e ne feriva e incarcerava diverse migliaia.
Nel frattempo Il Messaggero titola: Iran, issata la bandiera rossa a Qom. «È il segno che precede la battaglia». E cioè: "Qualche ora dopo l’assassinio del generale Qassem Soleimani nella Santa moschea di Jamkaran a sei chilometri a est dalla città santa di Qom in Iran é stata innalzata la bandiera dell’Imam Hussein, nipote del Profeta. La foto è stata condivisa su Facebook dall'antropologa esperta di Iran Tiziana Ciavardini. «Questo gesto simbolico - spiega l'esperta - avviene ogni volta l’Iran vuole comunicare che ci si trova davanti ad un imminente battaglia»."

Al momento non sono in grado di prendere una posizione politica sulla morte del generale dei Pasdaran, perché non sufficientemente ferrata in tema di geopolitica mondiale, che è complessa e richiede una visione d'insieme piena di correlazioni frutto di conoscenze più ampie. E mentre il volume delle analisi, commenti, interpretazioni, previsioni supera oltre misura i fatti più o meno manifesti, c'è chi definisce il generale patriota e chi terrorista, con enfasi manichea comune a entrambe le parti. 

Ma la domanda da cui non posso esimermi riguarda  tutti gli occidentali di destra o di sinistra (per la maggior parte antiamericani) che oggi manifestano la loro apprensione in un'unica direzione. Dov’erano le loro penne affilate e tastiere roventi quando in Iran venivano uccisi per la strada senza pietà migliaia di ragazzi e ragazze che chiedevano libertà, che si toglievano il velo e che, a causa di certi generali, non hanno mai conosciuto la democrazia? Per quel po' che ne so, tuttavia, c'è il rischio che anche le loro legittime istanze traggano ispirazione dagli pseudo-valori di conio illuminista, uno dei fattori di crisi della nostra civiltà...

Infine, insieme al rammarico, alla delusione e alla preoccupazione per una politica estera italiana non pervenuta, in un frangente che non può non riguardarci direttamente e con molteplici implicazioni, c'è un altro aspetto non poco drammatico che non ho visto preso in considerazione. Se davvero, oltre alle varie potenze coinvolte, nel versante islamico dello scacchiere mondiale si prefigura una lotta tra sunniti e sciiti, come si può rifuggire dal rischio di prender parte per una fazione che, qualunque essa sia, in definitiva ha nel suo DNA la nostra sottomissione? (Maria Guarini)

104 commenti:

Stefano ha detto...

Mi sembra che al netto di ció che di diffettoso c'é nel reggime iraniano credo che i terroristi sono gli Stati Uniti. Se poi si vol chiudere gli occhi di fronte ad un avvenimento che ha delle implicazioni anche sul piano sopranzturale, allora buonanotte a tutti.

mic ha detto...

Infatti, mi sono limitata alle evidenze politiche.
Ma c'è tutta la decomposizione e la frammentazione di questa temperie oscura, con tutte le sue implicazioni soprannaturali e preternaturali....

Paolo ha detto...

Sono d'accordo con Stefano (ore 15:14), putroppo gli Stati Uniti si stanno comportando alla stregua di gangster internazionali i quali, forti della superiorità militare che al momento ancora mantengono, si arrogano il diritto di decidere chi è buono per elezione, ovvero Israele, e chi è cattivo suo malgrado, ovvero tutti coloro che in un modo o nell'altro possono costituire un ostacolo ai piani di supremazia del popolo eletto. Suleimani in questo ha dato molto fastidio a Sion con l'intervento in Siria a sostegno del presidente Assad contro terroristi mercenari arrivati da ogni parte del mondo per distruggere forse l'ultima nazione araba dove i cristiani convivevano pacificamente con le altre confessioni.
Non dimentichiamo comunque che dietro avvenimenti di questa portata si cela sempre il principe di questo mondo, che ha sempre più fretta perchè gli rimane sempre meno tempo...

Anonimo ha detto...

Bah, cmnq Hassam Suleiman fu appoggiato all'epoca dall'amministrazione Obama, quindi......2+2 fa sempre 4 e mai 5, anche se vogliono farcelo credere, poi ci sarebbe il dirimpettaio dell'Iran, ma questa è tutta un'altra storia........

Viator ha detto...

Le ragioni dei rischi cui è esposta l’Italia, li spiega all’ANSA il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore della Difesa e dell’Aeronautica, un ufficiale che di crisi internazionali ne ha viste parecchie. “Per la prima volta – afferma il generale – target dei raid Usa è stato non un ‘semplice’ terrorista, ma ma un personaggio politico di altissimo spessore. Ed avere attaccato il livello politico dell’avversario vuol dire avere innalzato l’escalation ad un gradino dove non si era mai arrivati prima. E’ stata varcata la linea rossa e non sappiamo cosa c’è dietro”. Secondo Camporini “è difficile dire cosa succederà ora, ma di sicuro l’Iran dovrà reagire, non può perdere la faccia. In che modo? Nei confronti delle truppe americane sul terreno, forse, ma le truppe Usa sono modeste. Oppure contro Israele, che è il principale alleato degli Stati Uniti nell’area. A questo riguardo ricordiamo che in Libano la situazione politica è a dir poco confusa, gli Hezbollah sono filo iraniani ed è ipotizzabile una ritorsione contro Israele che passa attraverso la ‘Linea blu’, dove sono schierati 12.000 uomini delle Nazioni unite e un migliaio di italiani che hanno il comando della missione. E poi non dimentichiamo che abbiamo 800 addestratori proprio in Iraq e 300 militari in Libia, dove c’è un nostro ospedale”. Un altro generale, Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica e presidente della Fondazione Icsa, condivide le preoccupazioni di Camporini.

“Gli Usa con l’uccisione del generale Soleimani – afferma – hanno colpito un’icona, il simbolo della forza al servizio della teocrazia nata dalla rivoluzione. E’ uno step fondamentale e preoccupante di una escalation che dura da tempo e che si inserisce in un quadro già esplosivo con sullo sfondo la lotta secolare tra Iran ed Arabia Saudita, sciiti e sunniti”. “Si tratta – aggiunge – di un’ulteriore dissennata destabilizzazione dagli esiti incerti e senza apparente logica. Rabbia ed odio potrebbero essere difficilmente gestibili e le reazioni potrebbero essere di natura e dimensioni imprevedibili, anche per il nostro Paese”. Al Coi, il Comando operativo di vertice interforze, cioè la struttura della Difesa che gestisce tutte le operazioni italiane all’estero, c’è un filo diretto con i contingenti potenzialmente più esposti. Subito dopo l’attacco è stato fatto un punto di situazione con il ministro Guerini e con il capo di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, che si è concluso con la decisione di innalzare ovunque le misure di sicurezza e di limitare al minimo gli spostamenti al di fuori delle basi.
fonte Ansa

mic ha detto...

In un'altra epoca si sarebbero indette Sante Messe per la pace. Ora che fanno Bergoglio e i suoi corifei, ricorrono a pachamama?

mic ha detto...

Il comnento sopra l'ho buttato lì così, quasi come una battuta... ma è una tragedia immane!

Unknown ha detto...

Mic, purtroppo o la realtà è questa... è finito il tempo dell'affidarsi a Dio... Ormai le chiese sono diventati luogo di banchetti e musei da visitare a pagamento...

Anonimo ha detto...


Come risponderà l'Iran militarmente?

Tutto il mondo sta con il fiato sospeso? Be', non esageriamo. Militarmente non è che i moderni persiani siano una grande potenza. Le guerre contro l'Irak di Sadam Hussein le hanno perse, se la memoria non mi falla. I Pasdaran militarmente sono modesti. Mi ricordo diversi anni fa quando i loro barchini armati di razzi o piccoli missili attaccavano negli Stretti di Ormuz le petroliere, protette dalla flotta americana. Il Corr d Sera sparava titoli allarmati: adesso gli americani dovrano vedersela con i temibili Pasdaran. Per gli elicotteri e i caccia imbarcati statunitensi fu una bazza, un tiro al bersaglio, furono credo decine i "barchini" dei poveri Pasdaran fatti saltare in aria dai loro missili o cannoncini. Colpivano le enormi petroliere con proiettili che facevano loro il solletico.

La risposta iraniana dovrebbe essere a rigor di logica indiretta, affidata cioè ai terroristi e affini o ad armi tecnologiche, quali i missili. L'Iran ha sviluppato un potenziale missilistico sulla carta di tutto rispetto. Però, se colpisse efficacemente con una salva di missili una nave da guerra americana, addirittura grande come una portaerei, si esporrebbe poi ad una rappresaglia devastante, della quale Trump è sicuramente capace. Gli iraniani devono stare attenti a non fornire a Trump (e agli Israeliani suoi alleati) il pretesto per distruggergli gli impianti dove stanno lavorando alle loro atomiche, un progetto megalomane, il cui costo ha provocato dissesti sociali nel Paese, e che potrebbe portare ad una guerra di vaste proporzioni, che forse arriverebbe anche da noi. Meno Paesi con bombe atomiche ci sono in giro, meglio è.
L'Italia non ha una politica estera indipendente, ma dalla caduta del fascismo, possiamo dire senza timore di esagerare, tranne qualche conato isolato. Ma potrebbe averla? Siamo ferreamente inquadrati nel sistema di potenza americano. L'alternativa si chiamava Stalin. Le alternative oggi quali sono? Ci sono?
Però si potrebbe sfruttare meglio la nostra situazione di alleati subordinati, creandoci un qualche spazio. Ma bisognerebbe: -avere forze armate efficienti - abolire l'art. 11 Cost., quello che ci impedisce di fare la guerra, in generale, anche per difendersi, un articolo indegno - avere una classe dirigente di sentimenti patriottici, cioè italiana e non comunista o democristiana o cattocomunista o neolegittista o leghista o quello che volete voi...comunque votata a demolire "l'italianità" sin dalle fondamenta...
H

Anonimo ha detto...

Le opinioni sono spaccate in due più i sotto/rivoli. I commenti in alcuni blog, tipo Maurizio Blondet, sono interessanti, alcuni ben circostanziati. Bisognerebbe saper pregare e/o pregare sul serio, come sempre si dovrebbe, in queste circostanze in modo speciale. Ritorniamo ai dodici oranti che ho ricordato ieri. Teniamo presente, questo l'ho letto sui commenti di Blondet in maniera diversa e puntuale, che quando si occupano posizioni di vertice si è spesso, quasi sempre, mal circondati e mal consigliati.

"...con tutte le sue implicazioni soprannaturali e preternaturali..."

Non è questa una corbelleria. Affatto. Tra le cause non visibili di questo caos indubbiamente vi è la situazione della chiesa in mani indegne; vi è il silenzio su i cristiani lasciati perseguitare ed assassinare, curando invece il pensiero unico relativista e nichilista e fancaxxista; vi è l'indegnità morale di chi dovrebbe, davanti allo specchio, prendere a schiaffi se stesso.

Valeria Fusetti ha detto...

Anonimo delle 17:18 Non c'è nulla di peggio che sottovalutare il nemico. Cosa che viene fatto sistematicamente. Non per buttare benzina sul fuoco, che in ogni caso sarebbe un' operazione inutile e sciocca, ma dopo aver sentito due "politologi" spiegare a destra e a manca che comunque, loro, non capivano la ragione dell' operazione,ammenoche' Trump avesse deciso di allearsi politicamente con l' ala neocons... E qui mi si sono rizzati i capelli in testa,ed ho immediatamente pensato alla profezia secondo cui il papa veniva ucciso da un gruppo di soldati. Concordo con considerare una tragedia immane non avere una Chiesa che non sa né discernere i tempi, ne' di conseguenza, affidarsi al Signore, guidando i suoi figli e figlie al pentimento, alla preghiera e al digiuno. In cordibus Jesus et Mariae.

Da Fb ha detto...

E' premessa basilare che in politica internazionale non esistono eroi senza macchie e senza paura, men che meno nel tormentato e incancrenito scacchiere mediorientale. Ho tra i miei contatti torme di esperti di geopolitica, equamente distribuiti tra antiamericanisti in servizio permanente effettivo, pronti ad abbracciare qualsiasi causa per puro odio anti yankee se non anti occidentale, e tra sostenitori vecchi e nuovi di un atlantismo dark, sempre proni alla libido serviendi verso Usa e Israele. Io non ho le loro certezze ma temo per la pace, per il consolidamento del wahabismo sunnita in questa area nevralgica, per le residue comunità cristiane, già ridotte al lumicino. Per questo, pur non avendola in particolare simpatia, ho apprezzata l'equilibrata posizione di Giorgia Meloni di fronte alla sconsiderata levata di scudi di Matteo Salvini. Peggiore di un crimine in politica estera è un errore di cui non si possono valutare conseguenze.

Anonimo ha detto...

https://www.pandoratv.it/category/editoriali/ilpunto/

Il punto di Giulietto Chiesa- Guerra all'Iran. L'Italia dica che non parteciperà.

mic ha detto...

ho apprezzata l'equilibrata posizione di Giorgia Meloni di fronte alla sconsiderata levata di scudi di Matteo Salvini. Peggiore di un crimine in politica estera è un errore di cui non si possono valutare conseguenze.

Anch'io ho apprezzato il misurato e intelligente commento di Giorgia Meloni. Però il fuoco incrociato su Salvini lo eviterei. Mi riferisco a quanti, come Blondet e molti altri tuonano dai loro avamposti. Non è il momento né di alzare i toni né del fuoco amico....

PaoloP ha detto...

Soleimani guidava e organizzava il terrorismo... ma i terroristi sono gli USA, anche se la loro è la reazione a tutta una serie di attacchi diretti e indiretti, tra cui l'ultimo quello all'ambasciata di Baghdad.

Ma c'è da aspettarselo, visto che viviamo in un clima per cui gli atti terroristici sono accettati come una fatalità inevitabile, mentre le reazioni ad esso sono atti islamofobi.

Rr ha detto...

Nessuno si è chiesto “cui prodest ?, a chi fa comodo quest’omicidio ? A Trump, si, ma non solo. Solimeini era, si dice, molto amato dal popolo, era potente, l’Iran attraversando una grave cris interna...cosa c’è di meglio che raccogliere tutto il popolo contro un nemico esterno che ha fatto fuori l’amatissimo- così si dice- generale ?
E se l’amatissimo fosse diventato troppo potente, se faceva ombra a qualcuno, un ayatollah o un altro militare ?
CHe ci vuole a buttare benzina sul fuoco, far inc...re gli Americani e mettere nel mirino dei loro droni il generale che, stranamente per un uomo così esperto, no. subodora il rischio, il pericolo, le conseguenze dell’attacco all’ambasciata USA?
Chi ha fatto il doppio gioco ?

Anonimo ha detto...

Biagio Buonomo:
"MAMMA, LI TURCHI"

La nullaggine politica europea non è solo nei gridolini che, finte vergini violate, Berlino, Parigi e Roma emettono perchè Trump - con la nettezza e la semplicità di un Alessandro che a Gordio taglia il nodo - ha individuato in quell'Iran tanto amato da Obama una potenza sostenitrice del terrorismo e tentata, prossima alla nuclearizzazione, a ricattare o colpire Israele.

Quella nullaggine è anche nel silenzio con cui la UE sta subendo il progetto neo-ottomano di Erdogan. Amici: arrivano di nuovo i turchi in Libia, sull'altra sponda del Mediterraneo. E noi, astutamente, appoggiamo proprio i tripolitani alleati di Ankara.

L'America se ne infischia e bene fa perchè difende solo chi la appoggia sul serio - Israele - e chi non fa l' alleato a giorni alterni. Putin dà la testa nel muro e si chiede quale odium sui abbia preso l'Europa.

Che dirti, agente Vladimir doppio 0? Fa' conto che abbiamo nostalgia di Lepanto. Cosa? All'Europa mancherebbero la fede e le palle per imprese del genere? E' vero. Aspettiamo te, allora.
Ex Oriente lux.

Silente ha detto...

Ricordo che in Siria le milizie islamiste (anche quelle poi confluite nell'Isis), massacratrici di cristiani, sono state finanziate, addestrate, armate, supportate dagli USA, da Israele e da alcuni paesi del Golfo in funzione anti-Assad, che invece ha sempre ricevuto l'appoggio dei cristiani siriani. Ricordo che le milizie scite, create e appoggiate da Suleimani, hanno difeso lo stato siriano e, assieme all'esercito regolare e ai Russi, hanno liberato la Siria dall'Isis. Ricordo che le milizie scite hanno contribuito alla salvaguardia delle vite dei cristiani siriani: Maaloula, città cristiana siriana martirizzata dagli islamisti, è stata liberata dall'esercito di Assad assieme alle milizie scite.
Il brutale assassinio di Suleimani, voluto da Trump (probabilmente "incoraggiato" dalle note lobby e dal deep state USA), certamente aiutato da Israele e dai suoi servizi, è un vergognoso crimine contro la legalità internazionale, un atto di puro terrorismo degno di uno "stato canaglia", un grazioso omaggio a Israele, che dagli anni '80 progetta e opera la destabilizzazione e la neutralizzazione degli stati ostili: Libano, Giordania, Egitto, Iraq, Siria, Libia, Iran.
Suleimani era amatissimo in tutti i paesi arabi e musulmani, e non solo quelli sciti, considerato un eroe di guerra anche da chi lo avversava. Questo omicidio acuirà ancor di più l'odio di quei popoli per gli USA e per Israele, che si trasmetterà per generazioni e generazioni.
Silente

Silente ha detto...

Interessante, molto interessante, questo fondo comparso sulla storica testata del "Secolo d'Italia", ora on line. Merita di essere letto. Anche il blog di Maurizio Blondet lo ha ripreso.
Eccolo: https://www.secoloditalia.it/2020/01/qasem-soleimani-non-era-un-terrorista-era-un-patriota/amp/
Silente

Anonimo ha detto...

Anch'io ho poca conoscenza dei problemi islamici (anche se penso che sotto sotto ci sia più una questione di controllo di petrolio, gas e vie di trasporto) ma è assolutamente vero che tra la zuppa e il pan bagnato è difficile scegliere, specialmente nella nostra situazione di debolezza culturale e economica
Alberto Lacchini

Anonimo ha detto...

D'accordo con Mic 19:38 sulle posizioni di Blondet e Secolo d'Italia

Aggiungo che Soleimani era a servizio di uno stato che ha come legge la sharia, quindi un terrorista

Silente ha detto...

Il diritto penale dell'Iran non è esattamente la sharia, che è in vigore in paesi quali l'Arabia Saudita, sunnita wahabita. Poi, la frase: "uno stato che ha come legge la sharia, quindi un terrorista", lo dico con molto rispetto per l'autore, è di una rozzezza culturale e logica decisamente inusuale.
Silente

Anonimo ha detto...

USA, UNIONE EUROPEA, Turchia.

Cina, Russia, Persia, Grecia.

Questi gli schieramenti secondo san Paisios.

mic ha detto...

Il diritto penale dell'Iran non è esattamente la sharia

Ma è comunque un paese musulmano, dal regime teocratico, che non riconosce la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Io non sono una estimatrice dell'imperialismo americano, ma se costretta a scegliere politicamente non sceglierei l'Iran, che peraltro come antica Persia e come lingua e come bellezze naturali e artistiche ha il suo fascino...
In ogni caso vorrei che i politici italiani verso chiunque, e dunque anche verso l'America, recuperassero saggezza, competenza, ma soprattutto dignità!

mic ha detto...

.... il primo tweet di Trump dopo l’omicidio mirato di Soleimani: una semplice bandiera americana senza alcun commento. Un comportamento insolito da parte del presidente Usa, abituato a toni più roboanti e, talvolta, perfino eccessivi. Il tycoon ha detto di aver “agito per fermare una guerra, non per iniziarla”. Ciò che accadrà nelle prossime ore confermerà o smentirà le parole di Trump. E, forse, ci aiuterà a capire come – e soprattutto perché – è stato ucciso Soleimani.

https://it.insideover.com/guerra/misteri-morte-soleimani.html

Anonimo ha detto...

https://www.controinformazione.info/lesercito-iraniano-avverte-i-paesi-che-ospitano-basi-statunitensi-sarete-presi-di-mira-in-caso-di-aggressione-americana/

Anonimo ha detto...

Biagio Buonomo:
MORTE DI UN CRIMINALE DI GUERRA

Vedete: a volte c'è del buono nell' avere una nullità come ministro degli esteri: nessuno bada a quel che dice. Né in Italia né, soprattutto, all'estero.
Perchè è meglio il niente che - tra le altre perle europee sulla morte del generale iraniano Qassem Soleimani - la dichiarazione del ministro degli esteri francese, signora Amelie de Montchalin, la quale ha affermato che "oggi il mondo è più pericoloso."

Capite? Il mondo è "più pericoloso" perchè un criminale di guerra, un delinquente internazionale, un appaltatore di atti terroristici, un individuo che solo tre giorni fa aveva organizzato un proditorio attacco all'ambasciata USA di Teheran, ha avuto quello che aveva sempre dato: la morte.

Fortunatamente il Foreign Office ha britannicamente "preso atto" della morte del criminale. E in quel "prendere atto" c'è una saggezza politica e una saldezza atlantica che spiegano meglio di mille dibattiti perché il Regno Unito ha lasciato l'Unione Europea.

Anonimo ha detto...

L'articolo de Il Secolo ripreso da Blondet rispecchia il vecchio vizio della destra italiana di guardare con simpatia all'Islam. In funzione antiginglese negli anni '30 e ora per motivi non molto diversi - gli ebrei capitalisti e guerrafondai - da quel che spiega il filoarabismo della sinistra. E persino di Cosino Di Maio. Cui ieri il Segretario di Stato americano neppure ha telefonato. E benissimo ha fatto. La UE è una vergogna. Ma noi siamo la vergogna della UE: magliari attenti solo ai nostri piccoli interessi commerciali. 

Il generale Soleimani - generale come lo furono i pavidi attachè militari di Hitler o Stalin: le stellette non conferiscono di per sé alcuna dignità morale - era servo - eminente servo: era il capo dei famigerati "Guardiani della Rivoluzione": i pretoriani degli ayatollah - di un regime teocratico, che nega i diritti delle donne, che perseguita cristiani, ebrei e omosessuali. E si sta dotando dell'arma atomica. Per minacciare Israele.

Da Fb ha detto...

Ci sono anche state manifestazioni di giubilo da parte di iraniani che vivono in Canada e a Londra, per i quali il generale era il simbolo di una dittatura (cfr. foto tra le tante di segno opposto in questo articolo del Daily Mail). Il quotidiano inglese definisce le parole di Di Maio in proposito "una rara critica all'azione USA da parte di un alleato occidentale", ma ricorda che l'Italia è da molto tempo "uno dei maggiori partner commerciali dell'Iran nella UE, e ha più di 800 soldati regolari e un'ottantina di elementi delle forze speciali in Iraq". Un'altra cosa di cui si parla poco è l'alleanza anti-Iran tra gli Stati del Golfo (Arabia Saudita, Oman, Bahrain ed Emirati Arabi Uniti) e Israele, consolidata a Varsavia nello scorso febbraio. Gli USA ne avranno tenuto conto. https://www.dailymail.co.uk/news/article-7851343/Palestinians-burn-flags-World-reacts-airstrike-death-Iran-commander-Soleimani.html

Anonimo ha detto...

L'antitrumpismo acceca anche i migliori, che continusno a dire:
"La guerra è più vicina".

Ma finora nella regione regnava la pace?
Il problema è che questo è un successo del presidente più odiato dai giornalisti "a la page". È difficile complimentarsi mentre si rosica...

mic ha detto...

Penso non ci sia mai da complimentarsi per atti del genere.
E anche questa vicenda mette a confronto posizioni antitetiche.
A noi rimane solo da affidarci e pregare e cercare di capir meglio anche in ragione delle prossime mosse che non mancheranno.
Quel che fa male, oltre ai venti di guerra agitati da ostilità incancrenite, è l'assoluta inconsistenza del nostro governo, frutto di un'alleanza oscena e prono all'Europa in maniera indecorosa.

Calpesti e derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi...

Marco ha detto...

Il generale Soleimani - generale come lo furono i pavidi attachè militari di Hitler o Stalin: le stellette non conferiscono di per sé alcuna dignità morale - era servo - eminente servo: era il capo dei famigerati "Guardiani della Rivoluzione": i pretoriani degli ayatollah - di un regime teocratico, che nega i diritti delle donne, che perseguita cristiani, ebrei e omosessuali. E si sta dotando dell'arma atomica. Per minacciare Israele.

Non è vero che il regime iraniano perseguita cristiani e ebrei. Noto che gli argomenti di cui sopra sono propri dei mondialisti e dei sovranisti israelitici, come capezzone, che infatti ha scritto che la pedofilia è un "orientamento sessuale". Questo blog dovrebbe bannare ogni sua citazione.

Anonimo ha detto...

La questione mediorientale è delicatamente complessa, oscillante tra l'egemonia politico-militare a USA a cui siamo legati nel bene e nel male, la presenza di Israele, delle realtà arabo-islamiche variegate di varia e assai precaria affidabilità e ostilità storica nei nostri confronti e il senso di giustizia che nelle vicende storiche è assai vago ed astratto e si afferma - quando si afferma - molto lentamente. Astrarre dalla realtà non è possibile, soprattutto quando questa astrazione può comportare danni immediati. Si tratta di un enorme vicolo cieco che da decenni percorriamo a vista quando invece occorrerebbe una via d'uscita intelligente, ma per farlo occorrerebbero buone intenzioni (che sono da escludere per chi ha interessi immensi sia economici che politici) e interlocutori onesti (lo sono le parti in causa?): ma siamo nel mondo dei sogni. Rispetto a chi ha la bacchetta magica per tradurre gli slogan e le petizioni di principio in realtà col minimo dei danni, mi tolgo il cappello e lascerei fare a voi.
Ma, personalmente, eviterei di dividermi su una questione del genere.
Piero Mainardi su Fb

mic ha detto...

Non è vero che il regime iraniano perseguita cristiani e ebrei. Noto che gli argomenti di cui sopra sono propri dei mondialisti e dei sovranisti israelitici, come capezzone, che infatti ha scritto che la pedofilia è un "orientamento sessuale". Questo blog dovrebbe bannare ogni sua citazione.

Che il regime iraniano non perseguiti i cristiani non mi risulta
https://www.rightsreporter.org/iran-persecuzione-dei-cristiani-in-aumento-nel-silenzio-delleuropa/

Per il resto questo blog riporta ogni citazione che può essere utile a un dibattito.
Non mi risulta che Capezzone sia un mondialista... per il resto non pendiamo dalle sue labbra e non conosciamo tutte le sue posizioni.

Anonimo ha detto...

segnalo questa intervista a Gianluca Marletta.
http://blog.ilgiornale.it/puglisi/2019/01/11/la-guerra-del-tempio-escatologia-del-conflitto-mediorientale-e-non-solo/?repeat=w3tc

Per capire in generale la politica americana in Medio Oriente è utile avere qualche elementare nozione sul dispensazionalismo evangelico, che è la base del sionismo cristiano protestante ed ha una grandissima diffusione nelle chiese evangeliche statunitensi.
linko wikipedia ma in rete chi vuole approfondire trova moltissimo materiale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Dispensazionalismo

Se è vero, fuori di senno? ha detto...

Sarebbe utile riflettere sulla brillante strategia di cui Trump candidamente ci rende partecipi in queste ore.
In sostanza, con l'assassinio di Suleimani ha portato a segno una provocazione talmente smisurata da non poter essere lasciata impunita dall'Iran, in quanto oltre che aver colpito un alto vertice militare, ha ferito al cuore l'orgoglio del paese, essendo il generale un eroe nazionale e un simbolo della patria. Un atto simile non può non generare una risposta adeguata: proviamo per un istante a pensare che cosa succederebbe se venisse assassinato il corrispettivo americano delle operazioni militari in Iraq.
All'eventualità di una risposta iraniana, Trump risponde che colpirà 52 obbiettivi di "altissimo livello e importanza" per l'Iran e la cultura iraniana: ossia non solo obbiettivi militari, ma anche appartenenti al patrimonio artistico e religioso del paese (laddove in un paese islamico cultura e religione sono un tutt'uno). Un'ulteriore provocazione che grida vendetta.
I 52 obbiettivi rappresenterebbero simbolicamente i 52 membri dell'ambasciata statunitense a Teheran, presi in ostaggio durante la rivoluzione iraniana nel 1979: se volessimo attribuire una qualche intelligenza alle scelte trategiche di Trump, si potrebbe ipotizzare che richiamare questo episodio di 40 anni fa, risolto poi favorevolmente con la liberazione degli ostaggi , altro non significhi che demolire un percorso di dialogo e mediazione di quasi mezzo secolo, demolizione che Trump ha iniziato nel 2018 con l'arbitrario ritiro dall'accordo sul nucleare.
Potremmo dunque riassumere la strategia di Trump in questi termini: effettuo una provocazione gravissima che non può non ricevere una risposta adeguata; a quel punto minaccio che se ci sarà risposta, colpirò al cuore la nazione in ciò che ha di più caro, e la responsabilità sarà di chi ha risposto alla mia provocazione.
Ancora qualcuno può negare che non si stia cercando la guerra a tutti i costi?

Valeria Fusetti ha detto...

Segnalo l'intervento su you tube del 4 c.m. del prof. Matteo D'Amico "Verso la terza guerra mondiale? Commento sull'uccisione del generale Soleimani - Matteo D'Amico" L'ho trovato molto interessante, sia per la conoscenza del quadro socio-politico internazionale, sia per il senso di giustizia che esprime,anche nei riguardi di popoli non cristiani,che trovo sempre lodevole in area cristiana, visto che siamo chiamati a giudicare sempre con giusitizia anche i nemici. Che sarebbe questo l'amore che dobbiamo al prossimo, e non altro. Poi magari sbagliamo, visto i nostri limiti strutturali, ma dobbiamo sforzarci di farlo, visto che non ci è chiesta l'infallibilità, bensì di mettere in campo tutta la nostra volontà per tenere a freno le nostre passioni, paure e pre-giudizi che non sempre sono sbagliati, ma che non debbono e non possono dominarci. Per quello che riguarda Salvini mi dispiace ma non sono assolutamente d'accordo con quanto ha detto, e con il modo in cui l'ha detto. Per il cristianesimo anche tutto ciò che è nato dall'Illuminismo non si può dire "amico", ci si può convivere meglio, ma dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti che è un pensiero che è stato suscitato contro Cristo, e non per favorire la conversione del mondo al Signore. Quanto detto da Salvini anche perchè, purtroppo, sottolinea che il livello culturale della Lega, almeno nel settore internazionale è piuttosto basso, ed appoggia più su slogan "bossiani" che su un approccio serio alle questioni specifiche.Chi all'interno del partito ha una buona cultura e preparazione la possiede in campo economico, ma al mondo non esiste solo l'economia. E' più di un "sospetto" che ho sin da tempo, e che si è confermato quando Salvini ha preso una decisa piega trumpista, con un incondizionato appoggio ad Israele. Purtroppo il giovanotto, per quanto bravo, dovrebbe studiare ancora prima di ambire a diventare Premier. Ruolo che presuppone una preparazione in politica nazionale ed internazionale che, al presente, manca alla maggior parte di chi fa politica di mestiere, e nella totalità di chi è al Governo. Posso dire che è un guaio, un grossissimo guaio, e che può diventare anche peggio ?

Diego B. ha detto...

Alle volte la guerra è inevitabile ma come combatterla può essere oggetto di dibattito. L'Iran non dispone di armi nucleari e pertanto il suo destino è slegato dal nostro. Tutto l'islam ci è nemico ma come nel medioevo io ritengo i bizantini e i persiani avrebbero dovuto allearsi per estirpare l'islam anziché combattersi, oggi andrebbe distrutto l'islam sunnita, rasa al suolo la mecca e poi, dopo averlo confinato in una riserva, fatto morire per asfissia anche l'islam sciita. Ora disponiamo di armi per vincere definitivamente contro l'islam ma non abbiamo più i governanti di un tempo. Dobbiamo temporeggiare, evitare che L'Iran abbia l'atomica e quando ci saremo liberati del peso dei nostri governi indire un ultima crociata.

Anonimo ha detto...

Il Signore dice: "date a Cesare quel che è di Cesare". Questo significa che ogni cosa va valutata nella sua specificità e con precisione. Significa che non bisogna confondere le cose direttamente di Dio con le cose della storia umana che sono pur legate a Dio, ma non direttamente. Questa "lettura apocalittica" della Politica internazionale e del ruolo degli Stati Uniti (che sono una Potenza prepotente, ma alleata con l'Italia, di cui l'Italia e tutta l'Europa si fa scudo in tutto il mondo da 70 anni) - che assolve totalmente una Potenza prepotente sanguinaria dittatoriale e anticristiana come l'Iran - è fuori dalla storia e dalla realtà, e confonde il Sacro col profano, e le cose di Dio con le cose di Cesare. Dividere il mondo storico-sociale in buoni e cattivi, in angeli e demoni, in mostri e in eroi, non è mai stata la lettura cristiana e cattolica della realtà storico-politica. In tutte le cose umane c'è un più e un meno di bene e di male. rdv

Silente ha detto...

Posso provare, da Destra, a porre alcuni punti fermi? Eccoli.
1) La Destra, quella vera, non è mai stata filo-americana, né, tanto meno, filo-sionista. Mi si dimostri il contrario. Esserlo, sarebbe un tradimento delle sue origini. Non ci siamo dimenticati di Dresda, di Hiroshima, di Nagasaki, dei bombardamenti terroristici sulle città italiane, dei piccoli martiri di Gorla. Non ci siamo dimenticati dell'arroganza di Sigonella, delle basi americane che sconciano le nostre plaghe;
2) il regime iraniano non è affatto anticristiano; nel suo parlamento i cristiani hanno un numeri di seggi assicurati. La libertà di culto è garantita. Possiamo dire lo stesso del parlamento dell'entità sionista? Quante volte i frati francescani sono stati presi a sassate dagli integralisti ebraici in Gerusalemme? Cosa capita ai pellegrini cristiani se, per errore, si avventurano nei quartieri ebraico-ortodossi di Gerusalemme (frutto, peraltro dell'occupazione violenta dell'esercito sionista)? Ci siamo già dimenticati degli attentati dei sionisti contro le chiese e i conventi cristiani? Ci siamo dimenticati della Madonnina sulla guglia della chiesa di Nazareth presa a cannonate dell'esercito sionista? Ci siamo dimenticati degli edifici cristiani a Gerusalemme Vecchia espropriati con la forza dai sionisti per darli ai "coloni"?
3) le milizie scite organizzate da Suleimani, assieme all'esercito di Assad, hanno salvato la vita a migliaia di cristiani minacciati dalle masnade dell'Isis organizzate, finanziate, addestrate, armate dagli USA, dall'entità sionista e dall'Arabia Saudita. Questo vile assassinio dimostra che gli USA, assieme all'entità sionista (ma non è una novità), appoggiano l'Isis soprattutto in odio ai cristiani;
4)l'assassinio malvagio di Soleimani è un atto crudele, contrario a ogni legge internazionale, senza alcuna giustificazione, un "grazioso omaggio" all'entità sionista che, da sempre, vuole destabilizzare i paesi a lei ostili;
5) per la Destra, quella vera, la posizione deve essere chiara: non ci piace avere musulmani in casa nostra, ma a casa loro devono vivere liberi dalle minacce sioniste e imperialiste. E soprattutto deve essere chiaro chi è "il nemico principale" della nostra civiltà e della nostra cultura: non è certamente
l'Iran ma, da sempre, Washington, chiunque sia il Presidente, soprattutto se a ricoprire questa carica è un esponente della "falsa destra" come Trump.
Silente

Anonimo ha detto...


Spigolature

-- Che la Destra italiana, quella supposta "vera", non sia mai stata filoamericana, vedi pe
il MSI d'antan, dirlo è da barzelletta. O forse il MSI "filoatlantico" non era una vera "destra"? E quale sarebbe stata la vera Destra, allora? Quella di Pino Rauti e degli esaltati di Ordine Nuovo? Quella delle croci celtiche?

-- Commenti nei quali invece di "Stato di Israele" si dice "entità sionista" non dovrebbero essere pubblicati, per eccesso di faziosità. I media americani, anche quando lo attaccano violentemente, non designano in genere Trump come "il tycoon". E' un cattivo gusto che impera (solo) sulla stampa italiana.
-- Ci sono poi quelli che vorrebbero addirittura che si radesse al suolo La Mecca. Una cosetta da niente. E non si accorgono degli anacronismi, quando dicono che bizantini e persiani avrebbero dovuto allearsi contro l'aggressione araba. Venivano i due imperi da 20 e passa anni di guerre reciproche, erano sull'orlo dell'esaurimento. Gli arabi apparvero all'improvviso dai loro deserti, aggressivi al massimo, al momento giusto. L'impero persiano crollò immediatamente, dopo due grandi battaglie in successione, venendo occupato dai maomettani. I superstiti per non esser massacrati come infedeli si convertirono in massa, non c'era più una classe dirigente che potesse fare una politica persiana indpendente checchesia.
-- Siamo vicini alla III guerra mondiale? Difficile dirlo. La guerra da quelle parti c'è da anni, se poi diventerà mondiale non è facile poterlo dire oggi. La grandi potenze tuttavia sono impegnate con piccoli contingenti o per interposta persona (contractors, drones, missili) non in modo diretto. Il pericolo di uno scontro diretto tra di loro al momento non sembra reale. Ci sono situazioni come quella del 39 quando inglesi e francesi si impegnarono a difendere la POlonia in caso di attacco tedesco? Al momento sembra ancora una lotta per mantenere o stabilire sfere di influenza, lotta che si serve anche dei conflitti intermusulmani.
Sp

Viator ha detto...

Il segretario di Stato, Mike Pompeo, con una telefonata informa i ministri degli affari esteri dei paesi europei incluso il segretario di stato cardinale Pietro Parolin con il viceministro” degli Esteri vaticano monsignor Miroslaw Wachowski, sulla crisi in Medio oriente, ma snobba l'italiano Luigi di Maio con il presidente Conte.

Da Fb ha detto...

Fioccano in queste ore durissime dichiarazioni da vasta parte del mondo arabo contro il dispiegamento di truppe turche in Libia. Si parla di "atto di guerra", "invasione", "violazione dei trattati internazionali". Solo Giggino tace, impegnato in incontri col PD per parlare di legge elettorale (cioè di come mantenersi la poltrona). Peccato sia il ministro degli Esteri... Intanto fonti arabe svelano che il drone che ha colpito Soleimani è partito dal Qatar, unico stato del Golfo ad avere buone relazioni con Iran. Nota interessante.

Anonimo ha detto...

C'è preoccupazione tra i 5.560 militari italiani impegnati in missione di pace all'estero dopo l'uccisione del comandante delle Forze speciali dei Pasdaran iraniani, generale Qassem Soleimani. Il rischio è, soprattutto, quello di ritorsioni e attacchi terroristici. Tanto che i servizi di tutto il mondo già monitorano i siti internet di ambienti vicini a Teheran. L'altro ieri il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha deciso l'innalzamento delle misure di sicurezza dei contingenti dove operano i soldati italiani, predisponendo la limitazione al minimo degli spostamenti al di fuori delle basi.
http://m.ilgiornale.it/news/politica/voci-fronte-baghdad-qui-clima-molto-teso-erbil-situazione-pi-1807062.html

Anonimo ha detto...

https://ith24.altervista.org/governo-pagliaccio-ora-il-conte-2-mette-a-rischio-i-nostri-militari/

Anonimo ha detto...

Il commento dello storico Franco Cardini:
Domenica 5 gennaio 2020, Sant’Edoardo

Dedicato alla memoria del generale Qasem Suleimani, al quale si deve in gran parte la vittoria sui fanatici dell’ISIS/DAESH: cosa che gli amici e finanziatori del defunto – e non rimpianto – califfo al-Baghdadi, che sono molti tra le rive del Mar Rosso e quelle del Potomac, non gli hanno mai perdonato. Che Dio lo accolga nel Paradiso dei Martiri.

Silente ha detto...

Una doverosa e dovuta precisazione storica a proposito del presunto "atlantismo" del MSI. Cito da Adalberto Baldoni, La Destra in Italia, Editoriale Pantheon, pag. 302-303. L'anno di riferimento è il 1949 e il Patto citato è il Patto Atlantico: "...il 21 luglio alla Camera e il 29 al Senato, quando il governo, una volta terminate le trattative, chiederà la ratifica del Patto, il Msi esprimerà tutta la sua contrarietà, prima presentando una richiesta di sospensiva […] e poi un proprio ordine del giorno […] con cui dispone di non ratificare - allo stato - il trattato del Nord Atlantico…". Lo stesso testo riporta "la quasi totale contrarietà dei delegati al Patto Atlantico" al Congresso di Roma del Msi dello stesso anno. Per me, la polemica finisce qui.
Silente
Silente

Anonimo ha detto...


Persecuzione dei cristiani in Iran e Israele?

In Iran c'è un Nunzio Apostolico, cosa rara per un Paese musulmano, concesso a suo tempo dallo Scià e mantenuto dalla teocrazia khomeinista. A Teheran fu mandato Bugnini, per punizione da Paolo VI si disse, quale capro espiatorio del caos della riforma liturgica. La comunità cristiana in Iran deve essere di dimensioni lillipuziane, credo. E' più o meno tollerata anche se non mancano gli episodi persecutori.
In Israele i cristiani sono tollerati e anche protetti dalle leggi. Lo Stato israeliano è laico, anche se riconosce un rilievo particolare alla religione ebraica (come la Russia di Putin alla religione cristiana "ortodossa", religione nazionale). Gli episodi di ostilità e intolleranza riportati nel commento qui sopra sono da attribuirsi soprattutto ai fondamentalisti, agli ambienti degli ebrei "ortodossi" estremisti, quelli dove ti tirano le pietre se passi per il loro quartiere di Sabato.
Salvini si è schierato con Trump e Israele per ciò che riguarda l'Iran. Forse è rimasto scottato dal fatto che la trappola che qualcuno ha costruito per la Lega con i supposti approcci per non meglio specificati 'affari' da parte di elementi russi, è stata montata, a quanto si è capito dai giornali, proprio a Mosca per poi rimbalzare dall'altra parte del globo.
Trump si muove sempre come il classico rinoceronte nel negozio di porcellane. Il suo modello di comportamento sembra il John Wayne di certi film western di un tempo, quando recitava la parte del "giustiziere" che andava in giro con 4 pistole al cinturone. Poco possiamo farci. Non imparerà certo l'educazione per fare un piacere a noi.
Occorre però un politica estera coerente da parte nostra. E la faccenda degli F-35 come è andata a finire? I 5 Stelle hanno sbloccato i pagamenti dovuti?

Silente ha detto...

Il sito teo-con La nuova bussola quotidiana, così titola: "Uccidere Soleimani? È moralmente lecito". Incommentabile.

Anonimo ha detto...


Servilismo o sudditanza psicologica verso l'islam?

Ma Cardini si è forse fatto musulmano? Da come parla, sembrerebbe di sì.
La simpatia di una variegata parte dell'intellettualità italiana, sia di destra che di sinistra, per l'islam, sin dal tempo del terrorismo palestinese, è innegabile.
Un conto è cercare di essere obiettivi di fronte a certi avvenimenti. Un conto dimostrare
simpatie incompresibili, se solo si considera che cosa di negativo ha rappresentato nei secoli per noi l'islam, che ha cercato di invaderci e sottometterci più volte e per tanto tempo.
Hanno avuto un momento di notevole civiltà, con l'assimilazione araba della cultura greca e persiana del tempo che fu..Certo, e con questo? Il sud dell'Italia, mancando uno Stato nazionale unito e forte, fu devastato per secoli dai pirati musulmani, prima arabi poi al servizio dei turchi.
Con la cosiddetta "emigrazione" siamo alla terza invasione musulmana dell'Europa. Che questa volta si fa forte del tradimento della classi dirigenti europee.
Gli eventi diranno se Trump ha sbagliato o meno nel colpire i vertici militari dello Stato iraniano. Fare però l'elogio del defunto come se si trattassse di un "patriota" della cui fine dobbiamo dolerci, questo non è affar nostro. Credete voi che una setta musulmana sia migliore di ogni altra?
Per i morti rispetto ma non piaggeria.

Una versione con dettagli (veri?) ha detto...

RICAPITOLANDO LA SITUAZIONE TRUMP e IRAN
Una milizia iraqena filo iraniana, (con a capo Soulemani) organizza venerdi 27 Dicembre 2019 un attacco con razzi (più di 30) che uccide un contractor americano e ferisce diversi soldati, oltre a creare danni ingenti alla struttura.
Trump risponde il 29 Dicembre 2019 con un attacco aereo contro i campi di questa milizia uccidendo due dozzine di Iraqeni filo-Iraniani (filo-Soulemani).
Il 31 Dicembre dei dimostranti Iraqeni Pro-Iraniani (Pro-Soulemani) procedono nell'assediare l'ambasciata Americana a Baghdad dando fuoco a uffici e distruggendo materiale. I dimostranti si sono poi dispersi e la situazione sembrava essersi stabilizzata.
Ma poi, 2 giorni dopo, il 2 Gennaio 2020, un convoglio con a bordo Soulemani si stava dirigendo verso l'Ambasciata Americana a Baghdad evidentemente per organizzare un assedio vero, prendere in ostaggio e/o uccidere dei soldati e ricattare il Presidente Americano (come successe a Teheran nel 1979 o a Banghazi nel 2012)
Trump in un attacco preventivo a tutto questo approva l'uccisione di Soulemani e del suo convoglio.
L'Iran ora vuole vendetta per aver perso il loro stratega militare (e mercenario) di punta.
Trump minaccia che é pronto ad anticipare ancora le loro vendette.

Anonimo ha detto...

C'È CHI CONDANNA.
"C’è chi condanna l’uccisione di Soleimani perché essere contro gli Stati Uniti è frutto di un riflesso condizionato.
C’è chi condanna l’uccisione di Soleimani perché preferiva Obama e la Clinton.
C’è chi condanna l’uccisione di Soleimani perché ha combattuto l’Isis, quasi che l’avesse fatto in nome della civiltà e non per espandere il potere iraniano in Medio Oriente.
C’è chi condanna l’uccisione di Soleimani perché odia gli ebrei e gli piaceva che l’Iran lo bombardasse e cercasse di cancellarlo servendosi di Hamas e di Hezbollah.
C’è chi condanna l’uccisione di Soleimani perché ha paura di perdere affari lucrosi con il regime degli ayatollah, propiziati magari dalle visite di alcune politiche italiane desinistra con aria contrita e con il capo devotamente velato.
Poi c’è chi condanna l’uccisione di Soleimani perché non gli frega nulla che avesse represso nel sangue le proteste dei suoi concittadini.

Per finire c’è chi condanna l’uccisione di Soleimani perché pensa che è meglio mettersi d’accordo con i tiranni, nella speranza di essere risparmiati, o almeno uccisi per ultimi".
Piero Lorenzini su Fb

Anonimo ha detto...

Cardini sostiene (ma credo sia un segreto di Pulcinella) che gli USA finanziavano l'ISIS/DAESH che Suleimani ha combattuto.

Anonimo ha detto...

Ma Cardini dimentica che chi ha addestrato Isis erano Obama e Clinton (e non Trump) e che Soleimani lo ha combattuto non in nome della civiltà ma per espandere il potere iraniano in Medio Oriente.

Anonimo ha detto...


l'atlantismo del MSI non era affatto presunto e l'America non era il nemico, che stava a Est.

Hanno votato contro il Patto Atlantico nel 1949 ma dopo, se c'era un partito fedele all'alleanza atlantica e all'Ameerica, quello era proprio il MSI.
Dipendeva dal suo anticomunismo. Michelini non era certamente antiamericano. Non si poteva resistere all'assalto comunista e marxista se non appoggiandosi all'America, anche se ciò ci manteneva nella posizione di nazione subordinata e quasi satellite (anche per colpa dei limiti della nostra classe dirigente).
Esiste un "politicamente corretto" anche a destra, una vulgata che vuole
riscrivere la storia, alterandone alcuni tratti.
Adesso si vuol far credere che il nemico (dei valori spirituali europei-cattolici) è sempre stato l'America, come se
negli anni 50 fosse già l'America di Obama o di Clinton. La Rivoluzione Sessuale
cominciò negli anni 60 in concomitanza con la guerra del Vietnam, prima l'America
era un paese ancora Dio,Patria e Famiglia nel senso protestante ovviamente, anche
se vi si vedeva già il riapparire graduale di un edonismo come quello dei "ruggenti anni Venti" finiti con il crollo del 1929, successivamente esploso l'edonismo con il mito e
la realtà della "affluent society", diventata stile di vita occidentale.
Sp

Rr ha detto...

Intelligence israeliana, drone americano partito dalla base di Doha, in Qatar, paese “amico” dell’Iran: Soleimani sacrificato, “venduto”. Il perché lo vedremo a breve.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=b1Jkha9ZieE

Contro.tv: News della settimana (30 dic-3 gen)

Anonimo ha detto...

‪Marco Gervasoni:
I più teneri sono quelli che pensano l’Iran abbia combattutto Isis per difendere cristianità e Occidente e non per diventare egemone nelle regioni.
La guerra è scontro di potere, quindi politica all'ennesima potenza.
Non c’è morale: bisogna solo schierarsi dalla parte giusta‬.

Stefano ha detto...

La bussola deve essere cinese.....

mic ha detto...

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/dopo-il-colpo-soleimani-nessuna-terza-guerra-mondiale/

Rr ha detto...

Patriota, terrorista....il patriota di una parte è il terrorista dell’altra. Ed è la parte vincente che assegna etichette e scrive la Storia.
A mio modesto parere nel gran guazzabuglio che è diventato il Medio Oriente dalla caduta dell’Impero Ottomano (voluta sappiamo tutti da chi) nessuno ha ragione e tutti hanno torto, e noi Europei dovremmo muoverci coi piedi di piombo, ancor più che in altre situazioni.
Ne’ gli Sciti, ne’ i Sunniti, ne’ altre denominazioni islamiche mi ispirano fiducia, ma neanche gli Israeliani.
Osservo inoltre che sembrano farlo apposta, gli uni o gli altri, a riaccendere conflitti in occasione delle nostre sante festività. Non è infatti la prima volta che per Natale, Pasqua o l’Assunta o partono razzi da Gaza, o Israele bombarda Territori palestinesi o siriani o libanesi, o Hamas, Hezbollah fanno attentati, o riparte l’ISIS...
Per gli uni e gli altri siamo “ cani infedeli” e le nostre festività “abomini sulla terra”.

Da La Verità ha detto...

Il generale di corpo d'armata Vincenzo Santo:
«Teheran prepara attacchi terroristici. Nel Nordafrica bisogna contrastare l'imperialismo di Erdogan che si pone come riferimento dei sunniti. Gravissimo errore non sostenere Haftar».

Anonimo ha detto...


La caduta dell'IMpero Ottomano, voluta sappiamo tutti da chi..

Da chi? Quien sabe.. Da decenni il fatiscente impero ottomano era tenuto in piedi dai giochi di potere delle grandi potenze, in primis da inglesi e francesi che non volevano i russi sugli Stretti né nei Balcani. Per sventura dei turchi fu trovato il petrolio nella Mesopotamia poi Irak, loro fecero l'errore di allearsi con la Germania, impegnata nel "gran gioco" imperiale contro la Gran Bretagna, che la portava a voler raggiungere le fonti di petrolio per via di terra (ferrovia Berlino-Bagda, cosiddetta).
I cattolici "tradizionalisti" o presunti tali rimpiangono anche l'impero ottomano?
Certo, sono ridotti maluccio..

mic ha detto...

Anonimo 20:56 e commento di Cardini

Io, da cristiana, rifuggo da ogni tipo di violenza e quindi non parteggio per chi uccide chiunque esso sia. Ma amo anche la verità e non faccio passare per difensore dei cristiani (conseguenza contingente) chi agiva per espandere il proprio potere nei confronti degli avversari....

Anonimo ha detto...

Guido Crosetto sull'escalation in Medio Oriente: "Il Giappone scende in campo? Non è una bella notizia"

https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13550207/guido-crosetto-soleimani-medio-oriente-giappone-intervento-no-bella-notizia.html

Anonimo ha detto...

Per chi legge l'inglese, dal sito islandese the Saker :
Iraqi Prime Minister Adil Abdl Mahdi has now officially revealed that the US had asked him to mediate between the US and Iran and that General Qassem Soleimani to come and talk to him and give him the answer to his mediation efforts. Thus, Soleimani was on an OFFICIAL DIPLOMATIC MISSION as part of a diplomatic initiative INITIATED BY THE USA.
Questo spiegherebbe perché è caduto così facilmente in trappola.

Anonimo ha detto...

Danilo Quinto:
... atto irresponsabile di guerra del Presidente degli Stati Uniti, al quale molti in Italia incredibilmente s'inchinano: milioni di persone ai funerali di Soleimani.

La cosa più sconcertante è l'assenza totale di una presa di posizione del Governo italiano, la cui politica estera semplicemente non esiste. Un'assenza che si aggiunge a quella dell'Europa, che non è mai stata un'entità politica e l'ha dimostrato clamorosamente in questa circostanza.

Ora, la terza guerra mondiale, profetizzata a Fatima dalla Santissima Vergine Maria, è possibile. Ci sono tutti i presupposti.

Se esistesse una gerarchia ecclesiastica, troveremmo aperte anche di notte tutte le chiese cattoliche, per chiamare a raccolta i fedeli, pregare e fare penitenza, prima che sia troppo tardi.

Anonimo ha detto...

Martino Mora:
Due piccole chicche che ci dicono molte cose.

1) Nei Paesi del Golfo non è possibile aprire chiese cristiane, ma in compenso vi sono diverse logge massoniche. L'estremo fanatismo religioso islamico non impedisce a questi Paesi di tollerare o incentivare le ubbidienze massoniche. Presenti del resto, numerosissime, in Israele.
Agli Usa non interessa esportare il cristianesimo, ma la massoneria, la loro vera religione nazionale. Vuoi essere alleato degli Usa? Accetti le basi militari americane, le multinazionali americane, le logge massoniche.

2) Nell'esercito americano - unico caso al mondo, insieme a quello britannico - sono presenti cappellani militari satanisti. Non sto assolutamente scherzando. Lo ha rivelato anche Massimo Introvigne, che su questo è una fonte molto attendibile. Anche le sette sataniche hanno libero accesso alla vita "spirituale" dei soldati americani e inglesi. No so voi, ma io non me ne stupisco.

Anonimo ha detto...

Il Leone l'Orso il Dragone (L'Iran la Russia la Cina) - non attaccheranno direttamente e solo Israele ma attaccheranno indirettamente gli Stati Uniti e quindi l'Europa e quindi Roma ... tramite la Turchia ... Roma al suo interno è già attaccata dai Modernisti che stanno aprendo le porte alle tre belve ... chiedete ai Cristiani cinesi o medio-orientali da chi sono massacrati ... e vedrete che questi - non solo si battono per aprire tutti i ponti ai figli del Leone e del Dragone - ma hanno appena firmato "patti di pace" col Vaticano modernista. E il Dragone e il Leone sono di fatto alleati con l'Orso. E qui in Europa tutti fanno il tifo per i nemici dell'Europa, anziché per l'unica città in cui i cristiani non vengono massacrati: Gerusalemme. - rdv

Anonimo ha detto...

molto apprezzabile, equilibrato e completo ad ampio raggio il commento della Meloni, diversamente da quello di Salvini, definito da qualcuno "irresponsabile" ( a ragione).

Da Fb ha detto...

Dai commenti di queste ultime ore vedo che molti considerano gli USA come il Male Assoluto. Ciò ovviamente non è possibile essendo il primo posto della graduatoria occupato stabilmente da altri, e da molti secoli. Al massimo potrebbero aspirare a un primo posto ex-equo se TUTTA l’America potesse identificarsi con i Rockfeller, i Rotschild e i Soros, alleati e sodali dei detentori della classifica, ma non è così. E non potrebbero aggiudicarsi nemmeno il secondo posto perché non TUTTA l’America è rappresentata dai Clinton, dagli Obama, dai Pelosi e dai democratici in genere: sarebbe come dire che tutti gli italiani sono simpatizzanti del PD, dei 5 stelle o di Renzi e che tutti i francesi sono colpevoli come Macron o tutti i tedeschi sono vicini alla Merkel. No, l’America profonda è un’altra cosa. Al massimo potrebbe aggiudicarsi un terzo o un quarto posto, che però sono zone di classifica piuttosto affollate per la presenza di tanti stati africani, asiatici e sudamericani....

Anonimo ha detto...


Certo tutto può succedere, come si suol dire, ma è difficile che scoppi una guerra mondiale per l'eliminazione del generale persiano. C'è piuttosto da aspettarsi attacchi terroristici.
Un atto che fa parte di una guerra "asimmetrica" che dura da parecchi anni ormai, alimentata attivamente anche dall'Iran. Oggi si fanno le guerre senza dichiarazioni di guerra. Ci si trova in guerra senza volerlo.
La lotta tra iraniani e arabi nella zona del Golfo è addirittura millenaria. Per secoli le tribù arabe gravitanti verso la pianura mesopotamica sono state tributarie degli imperi che sorgevano sui due fiumi. Poi l'improvvisa esplosione con Maometto e le vittorie militari fulminanti. L'Iran che diventa musulmano, però sciita, eretico per la maggioranza sunnita, inizialmente solo araba.
L'Iran attuale cerca di portare sotto la sua sfera l'Iraq, a maggioranza sciita. E da lì avanzare ulteriormente, forse verso Gerusalemme. E'una direttrice di espansione tradizionale dei persiani, sin dal tempo dei romani. Dopo aver distrutto un esercito romano a Carre, infatti, i persiani si spinsero sin verso le coste del Mediterraneo, ma vicino alla costa, nelle gole dove scorre il fiume Oronte (Yarmuk), ove non potevano dispiegare la loro formidabile cavalleria, furono affrontati dalla fanteria romana e fatti a pezzi (Avidio Cassio). Fu la rivincita di CArre, una battaglia che salvò il Medio Oriente all'impero romano ancora per parecchio tempo. L'impero persiano pagano appoggiava i nestoriani contro il cristianesimo ortodosso, quando non perseguitava gli stessi nestoriani.
Solo per una coincidenza la partecipazione sciita-persiana ha salvato i cristiani dalle grinfie dell'Isis. Lo stesso dicasi dell'intervento russo a favore di Assad, rivolto in primo luogo a salvare un alleato che fornisce basi strategiche considerate a Mosca indispensabili. Putin ha salvato anche i cristiani siriani superstiti e sicuramente ne è stato contento ma lo scopo del suo intervento era comunque quello di mantenere il regime in Siria, suo alleato, quale che fosse la sua politica con i cristiani.
La logica della politica è spietata, si fonda soprattutto sui rapporti di forza e mira a risultati concreti sul piano della potenza, pur non rinunciando a principi ideali.

Anonimo ha detto...


Ma la Beata Vergina a Fatima ha forse profetizzato una terza guerraa mondiale?
Ha di sicuro profetizzato la Seconda, regnante Pio XI, che difatti cominciò in Asia nell'estate del 1937 con l'attacco su vasta scala del Giappone alla Cina quando quel
Papa era ancora vivo, per iniziare poi in Europa il 1 settembre del 1939, regnante
Pio XII. La strategia giapponese non era un fatto meramente locale, asiatico. Tolta la Manciuria ai russi, esitarono se lanciarsi verso la Cina o verso le steppe siberiane.
Inzialmente mossero anzi all'attacco dei russi, in Mongolia, sempre negli anni Trenta, ma subirono una disfatta, di fronte alle masse di carri e artiglieria inaspettatamente dispiegate dai sovietici. Optarono allora per l'espansioen veerso Sud, verso la Cina, facendo così venir meno la possibilità di un coordinamento con la Germania nazista per un attacco a tenaglia contro Stalin. Furono le divioni siberiane e mongole provenienti dall'Estremo Oriente a salvare Mosca nel terribile inverno del 1941.
Ma l'attacco alla Cina con la conseguente espansioen giapponese verso Sud, verso Singapore e le fonti di petrolio, già implicava la guerra con l'impero britannico e gli USA.
Dunque, ha sentito bene Suor Lucia, la veggente di Fatima, quando ha ribadito che la Madonna le ha detto: "se non si farà secondo le richieste del Cielo, sotto Pio XI ne scoppierà un'altra, di guerra..". Pio XI e non Pio XII. La profezia qui è stata estremamente precisa.

Ma di una Terza gm nelle apparizioni di Fatima è forse emerso qualcosa, in senso specifico voglio dire?

Anonimo ha detto...

Magdi Cristiano Allam:
Dissento dalla destra, sinistra e cattolici che santificano Soleimani e demonizzano Trump. Sto, pur in modo critico, con Stati Uniti e Israele

Cari amici, l’Europa, sia come Unione Europea sia come Stati, ha condannato l’azione militare americana culminata nell’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani colpito da un drone all’aeroporto di Bagdad venerdì scorso 3 gennaio.
Per quanto concerne specificatamente l’Italia stiamo registrando una convergenza tra la destra dall’anima fascista, la sinistra dall’anima comunista e la fazione cattolica dall’anima anti-ebraica nel santificare Soleimani e demonizzare Trump; nell’esaltare la “resistenza popolare” della teocrazia degli ayatollah iraniani e denunciare “l’imperialismo” della democrazia americana; nel concepire l’islam sciita immune dalla violenza e bastione della guerra al terrorismo islamico e l’islam sunnita come intrinsecamente violento e artefice del terrorismo islamico; nel suddividere il Mondo tra i “buoni” che aspirano alla pace, un fronte che comprenderebbe l’Iran, l’Europa, la Russia e la Cina, e i “cattivi” che scatenano le guerre, un fronte che comprenderebbe l’Arabia Saudita, Stati Uniti e Israele.
Più dettagliatamente il generale Soleimani viene indicato non solo dall’Iran, ma anche dai governi e dalla stampa europea, come il protagonista della sconfitta dei terroristi islamici dell’Isis. Di conseguenza averlo ucciso corrisponderebbe a un attentato terroristico pari a quelli perpetrati dall’Isis.

Ebbene a questo punto è doveroso chiarire chi era veramente il generale Soleimani. Diciamo subito che non era un generale dell’Esercito regolare dell’Iran e che non è mai stato un militare di carriera.
All’indomani della presa del potere da parte dell’imam Khomeini nel 1979, Soleimani a 22 anni si arruolò nei Pasdaran, le “Guardie della Rivoluzione islamica”, che nascono come una milizia paramilitare ideologicamente asservita al potere islamico per contrastare l’esercito regolare costituito dal precedente regime monarchico e laico dello Scià Reza Pahlevi. Di fatto Soleimani ha fatto parte di un apparato repressivo concepito per salvaguardare costi quel che costi la teocrazia islamica, del tutto simile alla realtà delle “camicie nere”, come venivano indicati gli aderenti alla “Milizia volontaria per la sicurezza nazionale”, costituita da Benito Mussolini nel 1922 come corpo paramilitare del fascismo distinto dall’Esercito Regio, così come è simile alla realtà delle “camicie grigie”, come si indicavano gli aderenti alle Sturmabteilung o “Squadre d’assalto”, la formazione paramilitare di natura repressiva costituita da Adolf Hitler per promuovere l’avvento al potere del Partito Nazista.

Anonimo ha detto...

....segue
Con maggiore precisione, il generale Soleimani dal 1998 è stato il comandante della Niru-ye Qods, letteralmente “Brigata Santa” ma anche “Brigata Gerusalemme”, che è una divisione in seno ai Pasdaran che ha il compito preciso di diffondere l’ideologia della “rivoluzione islamica” e favorire la penetrazione del potere dell’Iran con tutti i mezzi, dalla costituzione di partiti vassalli alla guerra, dalla propaganda al terrorismo. Nel 2008 Soleimani si presentò così al generale David Petraeus, comandante delle forze armate americane in Iraq, tramite un messaggio che il Presidente iracheno Jalal Talabani ricevette sul suo telefono e fece leggere a Petraeus: «Generale Petraeus, dovrebbe sapere che io, Qassem Soleimani, controllo la politica dell’Iran per quanto riguarda l’Iraq, il Libano, Gaza e l’Afghanistan. Inoltre, l’ambasciatore a Bagdad è un membro delle forze Qods. Colui che lo va a sostituire è, anche lui, un membro delle forze Qods». Soleimani rispondeva del suo operato direttamente alla Guida Suprema dell’Iran, il Grande Ayatollah Khamenei, e aveva carta bianca per realizzare l’obiettivo dell’esportazione della rivoluzione islamica iraniana all’estero: ingenti mezzi finanziari, tutte le armi e i militari necessari, potere politico, licenza di scatenare guerre, ordire colpi di stato, perpetrare attentati terroristici. Di fatto Soleimani era a capo del più potente apparato iraniano per le operazioni segrete finalizzate a estendere l’influenza islamica sciita in Medio Oriente.

Anonimo ha detto...

...segue
Chiariamo che il maggior successo dei Pasdaran e della sua “Brigata Gerusalemme” è stata la fondazione del Hezbollah, il Partito di Allah, in Libano nel 1982. E che il suo battesimo si consumò a suon di attentati terroristici suicidi contro le forze americane e francesi. Il 18 aprile 1983, un attacco suicida all'ambasciata americana a Beirut ovest provocò la morte di 63 persone. Il 23 ottobre 1983 un duplice attentato dinamitardo suicida alle basi americana e francese della Forza Multinazionale causò la morte di 241 marines statunitensi e 56 paracadutisti francesi. I Pasdaran parteciparono alla guerra in Afghanistan al fianco di Ahmad Shah Massoud contro i sovietici e in Bosnia al fianco dei musulmani. È stata accertata la responsabilità dell’Iran negli attentati del 1992 contro l’Ambasciata d’Israele a Buenos Aires che causò la morte di 29 persone e del 1994 contro l’edificio della Israelite Mutual Association a Buenos Aires che causò la morte di 85 persone. Ugualmente l’Iran è responsabile dell’attentato del 18 luglio 2012 contro un autobus di turisti israeliani in Bulgaria che ha ucciso cinque persone più l'autista. Nei Territori palestinesi l’Iran sostiene militarmente e finanziariamente il terrorismo islamico di Hamas e del Jihad islamico. In Iraq Soleimani aveva promosso un movimento sciita anti-americano sostenendo le milizie sciite presenti, le Brigate Badr e l’Esercito Mahdi, e costituendone altre tra cui “Kataib Hezbollah”, responsabile dell’assalto con migliaia di miliziani all’ambasciata americana a Bagdad il 31 dicembre e il primo gennaio che ha determinato la decisione di Trump di reagire uccidendo il generale Soleimani.

Concludendo: il generale Soleimani è stato il più potente agente segreto responsabile delle “operazioni coperte” per esportare la rivoluzione islamica ed estendere l’egemonia dell’Iran in Medio Oriente. Non era un militare che difendeva la Patria dedito alla “resistenza popolare”. Serviva il regime teocratico islamico più agguerrito al mondo, dove la “Guida spirituale” ha il potere assoluto sul piano legislativo, giuridico ed esecutivo e la cui missione è diffondere ovunque nel mondo la rivoluzione islamica con tutti i mezzi, compreso il terrorismo. L’islam sciita ha praticato il terrorismo islamico suicida al pari dell’islam sunnita. Il fatto che il generale Soleimani sia stato partecipe nella guerra all’Isis si deve alla specificità del conflitto storico e ancestrale tra sunniti e sciiti, non certamente al fatto che lui fosse ostile o estraneo al terrorismo.

Cari amici, io sono totalmente contrario a chiunque violi il valore della sacralità della vita di tutti, quindi sono totalmente contrario a chiunque pratichi il terrorismo che deliberatamente mira a uccidere il prossimo per il semplice fatto che non si sottomette al proprio arbitrio. Ed è il caso del terrorismo islamico che è di natura aggressiva. I terroristi islamici uccidono non per ciò che facciamo ma per ciò che siamo, ci uccidono perché siamo cristiani, ebrei, americani, occidentali, o anche sciiti o sunniti, a prescindere da ciò che facciamo. Diverso è il caso di chi è costretto a reagire per difendere il proprio legittimo diritto alla vita, ed è il caso delle azioni militari degli Stati Uniti e di Israele. Io non difendo ciecamente l’operato di Trump o di Netanyahu, ma difendo nel modo più assoluto il diritto alla vita degli americani e di Israele come Stato del popolo ebraico. Mi riservo di criticare delle specifiche iniziative di Trump o di Netanyahu, ma sono decisamente schierato dalla parte degli Stati Uniti e di Israele, perché si fondano sulla civiltà della vita, e sono decisamente schierato contro l’Iran ma anche contro l’Arabia Saudita e la Turchia di Erdogan, perché promuovono la cultura della morte.

Anonimo ha detto...

Chi vuole farsi un'idea del mondo cattolico filoisraeliano al quale appartiene Magdi Allam può consultare questo sito https://www.catholicsforisrael.com/it/
Si assiste ad una indubbia convergenza delle posizioni della destra evangelica, non solo americana, e mi pare della maggioranza della destra cattolica italiana che sembra essere sempre più vicina ai teocon americani. Si può pensare di questo fenomeno ciò che si vuole, però bisogna innanzitutto capirne le radici anche teologiche. Si può anche confrontare quanto dice Magdi Allam con il commento di Matteo D'Amico di cui Valeria Fusetti ha gentilmente e molto opportunamente postato il link. Inutile dire che dicono cose opposte. Ringrazio Mic per l'equilibrio con cui ha ospitato questo dibattito spinoso e doloroso sul suo blog.

Anonimo ha detto...

Lorella Presotto:
L'oro nero è sempre stato la fonte di tutti i conflitti mondiali, e guarda caso i più grossi giacimenti si trovano in Asia e in Africa.
E sempre guarda caso ogni decennio scoppia una crisi per esso, e chi si oppone allo sfruttamento intensivo da parte degli occidentali, vien ucciso perchè dichiarato dagli stessi occidentali un dittatore.
L'unico che ancora riesce a resistere è Assad nella sua Siria.
Non è che io sia una grande sostenitrice dell'Iran, paese col quale mi trovo agli antipodi per cultura e localizzazione geologica, ma mi chiedo che diritto abbiamo gli occidentali di intervenire in uno Stato sovrano arrogandosi il diritto di decidere cosa è bene e cosa è male.
Se andiamo a vedere la storia dell'Iran, è sempre stato un paese pupazzo, prima nelle mani degli inglesi, poi degli americani, poi degli ayatollah.
E la cultura generale umana che deve cambiare, quella odierna non concede spazio alla pace e alla distensione.
Basta guardare nel nostro piccolo, in Italia, la dilaniazione dei valori, la mancanza del rispetto delle idee altrui, il pensiero unico dominante.
Siamo tutti colpevoli.

Anonimo ha detto...

Le minacce di morte rivolte a Salvini non possono passare sotto silenzio.
Se fossero state rivolte a qualche politico di sinistra chissà che strepito...
Invece sono rivolte al leader del centrodestra, e allora una Magnum pronta a sparare contro di lui sembra preoccupare poco, e si finge di non aver capito.
E' un segno della violenza che lavora instancabilmente per mantenersi al potere; è un segno del vero squadrismo che oggi domina tante menti a sinistra; ed è segno di quell'odio che sta crescendo sempre di più e che non è né temuto né bloccato.
La sottovalutazione è sempre negativa: la tacita connivenza nasce spesso anche così..

Anonimo ha detto...

Non è che la politica estera dell'Italia non esista, non esiste l'Italia paese, pupazzetto nelle mani dell'Angela, la colpa di tutti questi casini ce l'ha principalmente la UK che ora se ne esce con sussiego dalla UE, (quando mai ci è stata del tutto) e se ne va come 's'avesse il mondo in gran dispitto' dopo che lo smembramento dell'intero MO è solo e solamente colpa sua, dei suoi interessi coloniali ed imperialisti del secolo scorso e per il controllo di tutti i mari, ora con un'accozzaglia di stati mal disegnati nei confini e mal assortiti, che ci dobbiamo attendere, dopo la tragica ultima caxxata che , con l'aiuto di Obama e Sarkozy, ha praticamente distrutto la Libia che si trova, guarda caso, a pochi cm. dal nostro retrobottega e che ci invaderà molto prima della Turchia e così siamo sempre noi, i servi sciocchi, a pagarne le conseguenze, l'Iran è una bomba ad orologeria che deve essere eliminata quanto prima, lo richiede con insistenza il maggiore 'alleato' di Trump, finché lo Zar non si stuferà del tutto e allora saranno caxxi acidi per tutti.

Anonimo ha detto...

Trovo molto difficile arrivare ad un giudizio completo, ad un giudizio che tenga conto dei fatti geografici, storici, politici, economici, culturali, teologici che si intrecciano in questa triste vicenda.

Da wikipedia riporto poche righe:

"Arthur James Balfour, I conte di Balfour (Whittingehame, 22 luglio 1848 – Londra, 19 marzo 1930), è stato un politico inglese. Ha fatto parte del Partito Conservatore....
...Il suo servizio per gli Esteri, ad ogni modo, si rivelò notevole in particolare in merito alla Balfour Declaration del 1917, una lettera indirizzata a Lord Rothschild promettendo agli ebrei uno "stato nazionale" in Palestina, allora parte dell'Impero ottomano..."

Anche su questa Declaration ho sempre sentito giudizi contrastanti, contrapposti e tali son rimasti dopo oltre un secolo e più.

Anonimo ha detto...

Da Wikipedia:

I Persiani[1][2] (in persiano: فارسی‌ زبانان‎, Fārsī zabānān[3]) sono i membri di un gruppo etnico indoiranico (quindi della famiglia indoeuropea) che vive principalmente in Iran.

Secondo il CIA World Factbook 2004, il 51% dell'attuale popolazione iraniana è di etnia persiana mentre la Biblioteca del Congresso porta la cifra al 65%. Diversi altri gruppi etnici sono rappresentati in Iran, tra cui il gruppo ariano non-persiano dei gilaki (che vivono nella provincia iraniana di Gilan); gli azeri e i turkmeni di discendenza turca, arabi, armeni, baluchi e altre minoranze....

Anonimo ha detto...


Precisazioni secondarie all'articolo di Madgi Allan, in generale condivisibile

-- Le "sezioni d'assalto" (SA, Sturmabteilungen) del partito nazista prima della presa del potere erano chiamate "camicie brune", dal colore della camicia, appunto "bruna" e non "grigia". Erano l'equivalente delle "squadre" fasciste, composte anch'esse in parte rilevante da reduci della I gm, soprattutto dei reparti d'assalto. Furono la risposta nazista alla violenza di piazza inaugurata ed organizzata dai comunisti in Germania, molto forti e diretti da Mosca.
-- La MVSN, costituita da volontari, non era una formazione "paramilitare". O meglio, non aveva compiti solo "paramilitari". Venne costituita da Mussolini una volta al potere. Era la formazione armata del Partito Nazionale Fascista. Aveva anche compiti di polizia, nelle manifestazioni pubbliche. Malvista dall'esercito regolare, si diede tuttavia una struttura militare tradizionale anche se le denominazioni dei quadri erano ricalcate su modelli romani. Le unità militari della Milizia erano fanteria leggera, con l'addestramento e l'armamento della fanteria leggera italiana del tempo, spesso inferiore a quello del nemico. Combatterono, ora male ora bene, in tutte le guerre dell'Italia fascista. Non solo come truppe antiguerriglia (pe nei Balcani) ma in quasi tutte le campagne regolari, dall'Abissinia alla Spagna al Nordafrica alla Russia.
Il paragone di Allam è riduttivo e sostanzialmente errato.

Anonimo ha detto...


I cattolici filo e quelli antiisraeliani

Sostenere l'esistenza dello Stato di Israele non significa : 1. approvarne tutta la politica; 2. essere automaticamente schierato con i c.d. teo-con americani; 3. essere, sempre ipso facto, un "servo dell'America" o della "massoneria" e via di questo passo.
La dichiarazione Balfour riconosceva il diritto degli ebrei ad un "focolare" in Palestina ma anche affermava che si dovevano rispettare i diritti dei palestinesi. Fu fatta alla fine del '17. L'impero britannico era il principale avversario militare di quello ottomano e stava preparando l'offensiva finale contro di esso. Era forse necessario indicare che cosa intendesse fare il RU in caso di vittoria, nei confronti del "coloni" ebrei già in loco, dando per scontato che ci sarebbe stato uno smembramento dell'impero turco, promesso, almeno in parte, anche agli arabi. Si doveva anche tranquillizzare l'America di Wilson, che era non alleata ma "associata" delle altre tre potente (RU, Francia, Italia) non condividendone in generale gli scopi di guerra conosciuti. L'America era molto attenta ai diritti delle minoranze, in particolare di quelle ebraiche.
Il diritto all'esistenza gli ebrei israeliani se lo sono conquistati da soli,dimostrandosi, tra lo stupore generale, grandi soldati. Lo Stato d'Israele è nato laico, con particolare riguardo ovviamente alla religione dei Padri. Il cristianesimo vi è una religione ammessa o tollerata, dipende dal punto di vista. I cristiani vi possono subire angherie da parte di gruppi di zeloti ma non si può dire che siano perseguitati. Purtroppo, l'elemento laico israeliano ha subito l'influenza del laicismo corrotto di marca New York Times, per così dire, e tra le minoranze tutelate considera anche gay e affini. Un'involuzione spirituale innegabile, un declinare verso l'edonismo corrotto dell'Occidente di oggi.
E' bene che esista una Stato ebraico che rompa la continuità degli Stati musulmani e sia forte militarmente. L'Iran teocratico mira da sempre alla eliminazione della "anomalia" israeliana. Tutte le invocazioni iraniane a "Gerusalemme" da "liberare" sono fatte con uno spirito escatologico, da guerra del giorno del giudizio.
In ogni caso, tutti i cattolici dovrebbero essere riconoscenti all'eccellente Servizio Archeologico di Israele, che ha fatto scoperte eccezionali, dimostrando oggettivamente la veridicità dei Vangeli. Una delle ultime fu quella del "litostroto" il selciato sul quale Pilato discusse la sorte di Gesù di fronte ai capi dei Farisei. Hanno trovato anche la prigione di s. Paolo. Invece di inveire contro "i Giudei" sarebbe meglio e più cristiano invitarli a riflettere sulle conferme al NT che loro stessi ci hanno offerto, lavorando scientificamente.
Z.

Anonimo ha detto...

Sappiamo che molti Ebrei hanno studiato e stanno studiando Gesù Cristo e molti di loro sono orgogliosi di questo figlio di Israele. Questi Ebrei riguardo allo studio sono forse anche più zelanti di tanti teologi cristiani. La conversione a Nostro Signore Gesù Cristo arriverà per ognuno di loro a tempo debito, come a tempo debito è arrivata per altri Ebrei convertiti ed anche riconosciuti Santi dalla Chiesa Cattolica. Ciò non toglie l'involuzione spirituale che lei non nega ed io non nego.

Non è una futilità ha detto...

Fatemi capire come funziona a Sanremo, Rita Pavone che è una cantante ....e che cantante...non dovrebbe poter partecipare perché ha idee sovraniste, mentre Rula Jebreal che è una giornalista schierata politicamente a sinistra senza nessuna competenza musicale deve condurre il festival della canzone?
Domenico Napolitano

RR ha detto...

Che gli USA di Wilson rispettassero e avessero in gran considerazione le minoranze, mi sembra quanto meno strano, visto che agli Americani di pelle nera erano allora negati i diritti civili, che vennero loro riconosciuti solo negli anni '60. E non parliamo degli Indiani...
Che gli Ebrei in USA e Regno unito fossero già allora una minoranza potente e molto rumorosa, invece, è verissimo, e se non vi fosse stata la Dichiarazione Balfour, voluta ed ottenuta dai Rothschild, l'America non sarebbe entrata in guerra a fianco degli Inglesi e Francesi.
Infine: gli Inglesi, cioè la loro classe dirigente, amano moltissimo decidere di territori altrui e prometterli a destra e a manca. Non l'han fatto solo con la Palestina, ma anche con l'italia e la Jugoslavia.

RR ha detto...

Credo che su Israele in Palestina avessero ragione Pio X e Pio XII.

Anonimo ha detto...

Due giorni fa, nel silenzio generale, è stato respinto dal tribunale di Teheran il ricorso presentato da Nasrin Sotoudeh, avvocato di 56 anni, condannata a 38 anni di carcere e a 148 frustate per "istigazione alla dissolutezza". Per il presidente Rohani e l'ayatollah Khamenei (i nuovi paladini da social di una ben precisa fazione politica italica) è un pericolo per la sicurezza nazionale, ma la donna, avvocato per i diritti umani, ha semplicemente svolto il suo lavoro e difeso i diritti dei prigionieri e delle donne iraniane, senza mai tirarsi indietro. Decidendo di rimanere nel Paese, nonostante i pericoli a cui sapeva di andare incontro. Paladina di attivisti e giornalisti, premio Sakharov nel 2012, Nasrin è sempre stata un po' la bestia nera degli ayatollah per la resilienza con cui incassava le condanne, scontava la pena e ripartiva a testa bassa. Nasrin Sotoudeh era anche l'avvocato di fiducia del professore iraniano Ahmadreza Djalali, ex docente dell'Università del Piemonte Orientale Vercelli-Novara, in carcere a Teheran dall'aprile del 2016 con la farneticante accusa di spionaggio, e in attesa dell’esecuzione. Quando inneggiate all'Iran, almeno, prima, informatevi. E se avete un briciolo di cuore pregate per questa donna e diffondete il post.

Anonimo ha detto...

Gli USA sono il potere del mondo odierno. Ma non sono una dittatura e non sono uniti politicamente. Anzi, non sono mai stati divisi come oggi.
E, ancora più, non sono il referente ultimo delle decisioni epocali.
Ci sono anche altri in gioco.
La situazione è più complessa di quello che appare.
L'unica cosa certa è la nullità della UE e lo schifo irreparabile - mai come oggi - della Repubblica Italiana, che è al suo fondo assoluto.

Anonimo ha detto...


"Se non vi fosse stata la Dichiarazione Balfour, voluta ed ottenuta dai Rotschild, L'America non sarebbe entrata in guerra a fianco di Inglesi e Francesi"

Forse occorrerebbe rinfrescare le date. La Dichiarazione Balfour è del 2 novembre 1917 quando l'America era già entrata in guerra contro la Germania (contro la sola Germania) dal 2 aprile 1917 ovvero da ben s e t t e mesi. I cordoni della borsa i finanzieri di Wall Street li avevano già ampiamente allentati a favore delle potenze cui Wilson si era "associato": cioè di inglesi, francesi, russi (italiani solo a partire dal dicembre 17).
Balfour comunicò il 2 nov al barone Rotschild una decisione del Gabinetto inglese del 31 ottobre precedente, del suo governo. L'Enc. Britannica e altre fonti, reperibili in rete, spiegano che i motivi di questa decisione si possono così esporre :
-bisognava tracciare una linea politica in previsione del non lontano crollo dell'impero ottomano. Gli inglesi dovevano mantenere Suez a tutti i costi, circondandosi di zone tenute da loro (e dai francesi) sotto controllo. Avevano promesso spoglie turche agli arabi (vedi l'azione di Lawrence d'Arabia) ma volevano promettere qualcosa anche agli ebrei anche per mantenere buoni rapporti con la finanza americana, nella quale era forte la presenza ebraica.
-adottarono una soluzione di compromesso: un "focolare" (non uno Stato) per gli ebrei nel rispetto dei diritti degli arabi e altri lì già residenti. -nessuno poteva pensare al tempo che da lì sarebbe addirittura nato in seguito uno Stato come l'attuale Israele.
Nota : Senza l'Olocausto probabilmente il "focolare ebraico" sarebbe rimasto tale e non sarebbe mai diventato lo Stato di Israele: una comunità ebraica come ce n'erano state tante nel Medio Oriente, più o meno popolosa, più o meno ricca, galleggiante nel mare magnum musulmano (ottomano).
I nemici di Israele se la dovrebbero prendere con Hitler, non con Balfour.
Z.
Z.

Peggio di così... ha detto...

La figuraccia rimediata oggi dall’Italia, perché poi le figuracce le fa tutto il Paese anche se la colpa è solo di questo Governo di improvvisati, sulla Libia, con il premier Serraj che all’ultimo momento bidona Conte e non si presenta a Palazzo Chigi, è un insulto al prestigio e alla credibilità del Paese.
Ma come si fa a pensare di ricevere prima un generale, Haftar, che non ha nessuna legittimazione internazionale, e poi il legittimo premier e sperare che questo non si arrabbi?
Conte ha ulteriormente indebolito la nostra reputazione internazionale.
Da adesso Serraj dialogherà solo con gli altri Paesi, quelli che hanno un vero Governo un vero premier, oltre che un vero ministro degli Esteri.
Ora l’Italia farà solo da spettatrice sulla crisi libica... complimenti!

Anonimo ha detto...

Finisce a tarallucci e vino la guerra mondiale più breve della storia con ayatollah a cuccia, Soleimani sottoterra, Trump che canta vittoria e non s’invischia nel Medio Oriente e la patata bollente della regione che probabilmente passerà a Putin

Anonimo ha detto...

Siamo il cuore del Mediterraneo, il punto d'incontro tra Africa ed Europa, la cerniera tra Occidente (una volta si diceva cristianità) ed Islam. Siamo chiamati a favorire il dialogo tra due mondi, questa è la nostra vocazione, questo il ruolo che il destino ci ha assegnato. L'<> sovrana, filoatlantica, ma anche terzomodista, rappresentata da Moro, Mattei, Andreotti e Craxi era molto rispettata ed ascoltata dal mondo arabo e musulmano. Dopo Tangentopoli, il buio. Un'Italia forte, economicamente e militarmente, sarebbe un fattore di moderazione e pacificazione nei rapporti internazionali. Invece, in questa crisi che rischia di diventare drammatica, siamo semplici spettatori. Complimenti a quelli che continuano a ripeterci che da soli non andremmo da nessuna parte. Sono stati proprio loro a portarci qui. Cioè, da nessuna parte.

P.S. Stati Uniti ed Iran sono Stati sovrani. Se succede l'irreparabile, i globalisti daranno la colpa a noi. Ci romperanno le p... pure all'altro mondo. Per l'eternità.

cit. Mauro Ammirati

mic ha detto...

Il Premier Al-Sarraj che, anziché incontrare Conte ha deciso di tornare in Libia direttamente di Bruxelles, sarebbe stato prelevato da un gruppo di miliziani e rapito

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=_5DCq6J1cYI

#TgTalk 35 Speciale: I GIORNI DELL' IRAN

Anonimo ha detto...


Potete dire quello che vi pare di Giulio Andreotti , ma quando lui fu Ministro degli Esteri e andava in usa gli stendevano il tappeto rosso, e francesi e tedeschi non si azzardavano neppure ad emettere un fiato.
Amintore Fanfani fu un grande visionario, e Bettino Craxi ci portò ad essere il quarto potere mondiale.
E voi gli avete tirato le monetine etichettandolo come ladro.
Oggi nei palazzi siedono ladri più grandi di lui con l'enorme differenza che con Bettino Craxi, Amintore Fanfani e Giulio Andreotti l'Italia volava ed era rispettata.
Oggi strisciamo e ci prendono tutti per i fondelli.
Cit. Lorella Presotto

Anonimo ha detto...

Abbiamo detto di Di Maio...
Ma vogliamo parlare dell'inettitudine cialtronesca del professore moderato e illuminato, che ha creato in un solo istante un disastro internazionale, che perfino i sempre abbottonatissimi e allineatissimi diplomatici italiani hanno dovuto lamentare?
Ricorda quella dei dispetti dei bambini tra di loro.
Che cialtronesca combriccola di avventurieri. E non c'è cattedra che tenga...
Chi me lo doveva dire negli anni Ottanta che un giorno avrei rimpianto Craxi e Andreotti...
Ma è logico: la sovversione distrugge tutto, fino al dissolvimento di ogni istituzione e di ogni capacità e dignità individuale.
Esattamente come sta avvenendo nella Chiesa.
Ciò che un tempo era il male, domani in confronto è un dolce ricordo...
Questo dovrebbe fare intuire l'abisso che ci divide dalla società cristiana dei secoli passati.
Un concetto quasi incomprensibile per l'uomo presente. Che infatti non comprende. (MV)

Anonimo ha detto...

Italia invertebrata
Quattro grandi potenze giocano la loro partita a due passi da casa nostra ma né l’Europa né l’Italia sono in grado di esercitare il benché minimo ruolo, di qualunque tipo. Stati Uniti, Russia, Iran e Turchia, e sullo sfondo la Cina, si contendono i loro spazi in Africa e in Medio Oriente, polveriera del mondo, e arrivano a lambire il nostro mare, ma l’Italia non esiste, non gode neanche di una copertura europea, conta quanto il due di coppe a briscola anche laddove dovrebbe avere un ruolo importante, come la Libia.
(Marcello Veneziani)

Anonimo ha detto...


Il fatto è che L'Unione Europea militarmente è un nano, Italia inclusa ovviamente.
Senza forza militare dietro le spalle non si fa politica estera alcuna.
La "milizia" è stata poi eliminata anche nella mentalità, italiana ed europea,
grazie al pacifismo dominante, che è quello tipico delle società corrotte e in
decadenza, immerse nel materialismo. A questo "pacifismo" vile e traditore la
Chiesa cattolica sta dando un contributo enorme, conseguenza evidente della
perdita della fede che la caratterizza da ormai tanto tempo.

Marco ha detto...

Sarebbe interessante chiedere ai vari Socci e Meotti cosa pensano dell'articolo che Veneziani scrisse nel 2014 sul cd. "Olocausto". Ovviamente, essi urlerebbero allo scandalo, mostrandosi non coraggiosi e non onesti, oltre che difensori di Israele prima che del Cristianesimo.

mic ha detto...


Non conoscevo l'articolo e l'ho trovato

La Shoah ha sfrattato il crocefisso
Auschwitz prende il posto del Golgota e il 27 gennaio sostituisce il Venerdì Santo

Perché un evento tragico di settant'anni fa, unico tra gli orrori, tiene banco in maniera così prolungata, unanime e pervasiva nei media e nelle rievocazioni? Perché col passare degli anni anziché sopirsi, si acuisce la memoria della Shoah, oggi più di trent'anni fa? Non intendo aprire polemiche, si tratta di domande vere.
Provo a rispondere senza fare alcuna valutazione. La Shoah sta prendendo il posto della crocifissione di Gesù Cristo. Ovvero è l'Evento Cruciale che segna il Lutto Incancellabile per l'Umanità, lo Spartiacque Unico dei tempi e l'avvento del Male Assoluto, con la Redenzione seguente.
Stavolta non è il Figlio di Dio a finire in Croce e sacrificarsi per noi, ma è un popolo a essere immolato, eletto o maledetto secondo le due versioni classiche, e a redimere l'uomo dal Male. Benché Assoluto, il Male stavolta è storico e non satanico. E prelude non alla Resurrezione ma alla Liberazione. Non l'ascesa dei risorti in cielo ma la liberazione degli insorti in terra. Non riesco a trovare altra spiegazione all'Enfasi Assoluta, Indiscutibile, Indelebile sulla Shoah.
Questo forse spiega il tacito, inesprimibile fastidio che sfiora quanti pure non c'entrano nulla coi negazionisti e coi razzisti né denunciano campagne di speculazione sull'olocausto: Cristo ieri messo in croce oggi messo tra parentesi. Con Lui si relativizza la fede, la civiltà cristiana. Al Suo posto c'è la Shoah, religione dell'umanità, Auschwitz prende il posto del Golgota e il 27 gennaio sostituisce il Venerdì Santo.
Marcello Veneziani 29 gennaio 2014 
http://www.ilgiornale.it/news/interni/986890.html

Forse non diverso da quel che ho detto io:
..... 
Non può restare senza conseguenze asserire, come ha fatto Papa Benedetto XVI, che “la shoah segna il vertice del cammino dell’odio”[1], che voleva uccidere Dio [parole pronunciate ad Auschwitz]. Occorre invece respingere la tendenza odierna – che va generalizzandosi sempre di più – di conferire portata teologica e “neo-dogmatica” ad un fatto storico come l'orrendo sterminio della shoah[2], quale “nuovo olocausto”, che sembra addirittura aver rimpiazzato quello di Cristo. Infatti, per la Fede cattolica l’odio di satana ha mosso degli uomini (Sinedrio e popolo ebraico ad esso sottomesso con la connivenza dei dominatori Romani) ad uccidere Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, nella sua natura umana. Questo è il vero vertice dell’odio contro Dio, che i veri cristiani, figli del perdono, non prendono a pretesto per demonizzare nessun uomo e nessun popolo – nella specie quello ebraico – né di ieri né di oggi né di domani. La shoah è un terribile fatto storico; non è né un “luogo teologico” - che, nella metodologia di Melchior Cano, è un criterio di prova teologica - né un dogma di fede, perché i dogmi di fede hanno per oggetto esclusivamente verità rivelate. Nessun cristiano è quindi tenuto ad enfatizzazioni fuorvianti o al reiterato prodursi di poco dignitose prostrazioni, fermi restando l'orrore e la condanna per l'accaduto.
L'appartenenza alla Chiesa non può essere condizionata dall'accettazione o meno di un fatto storico, che non è, non può e non deve diventare un dogma di fede!
.....
_____
1. Discorso tenuto durante la visita alla Sinagoga di Roma il 17 gennaio 2010
2. Il termine shoah indica propriamente lo sterminio. L'olocausto, invece è un sacrificio rituale e, oggi e sempre, può essere riferito solo a Cristo Signore Nostro, il cui olocausto è fonte di Redenzione e dunque di salvezza.

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/p/modifica-della-dottrina-della.html

Anonimo ha detto...

Durante la guerra Iran-Iraq, l'Ayatollah Khomeini importó 500.000 chiavette di plastica da Taiwan. Per compensare lo svantaggio militare, Khomeini arruoló i bambini iraniani. Marciavano in formazione attraverso i campi minati di Saddam, aprendo una strada con i loro corpi. Prima di ogni missione, una chiavetta veniva appesa al collo di ogni bambino. Doveva aprire loro le porte del paradiso. Molte famiglie protestarono perchè non avevano indietro neanche un corpo da piangere. Così, prima di mandarli a morire, i bambini venivano avvolti in speciali teli in modo che le parti del corpo rimanessero insieme. Questo è l’Iran degli ayatollah, cari progressisti.

Anonimo ha detto...

Z.
lei ha le sue fonti ufficiali, io ne ho altre, ufficiose, ma note altrettanto, se solo le si cerca.
Che la Dichiarazione sia stata resa nota allora, NON significa che Balfour ed il gruppo di potere dell'allora establishment inglese non avessero gia promesso solennemente al Barone Rotschild (capo del ramo inglese della famiglia) che il Regno unito si sarebbe adoperato, caduto l'Impero ottomano, a far avere una terra agli Ebrei del mondo in Palestina, cosi come Herzl ed il movimento sionista voleva da tempo. Terra che, se non fosse stato per la I e la II guerra mondiale, non avrebbero mai avuto. Non solo, senze le due "crisi" pochissimi Ebrei europei o americani si sarebbero trasferiti in una zona arretrata e poco promettente economicamente. Da tempo, infatti, il movimento sionista cercava in tutti i modi di convincere Ebrei europei (ed in particolare quelli sudditi dell 'Impero russo) a trasferirsi in Palestina, ma senza gran successo.
Tutt'ota sono, in realtà, più gli Israeliani che emigrano in Europa o Usa, che il contrario.
L'opinione pubblica americana era CONTRARISSIMA all'intervento USA nella I guerra mondiale. Serviva una ben orchestrata campagna di stampa e propaganda (e chi possedeva e possiede la maggior parte della stampa americana ?) ed una "false flag operation" per convincerla. Alla prima pensarono gli Ebrei, alla seconda CHurchill, capo dell'Ammiragliato britannico, con il "Lusitania".
Il resto è Storia e Tragedia,soprattutto per noi Europei.

RR