Il Prof. Gagliardi è Professore ordinario di Teologia Dogmatica presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ed Invitato presso la Pontificia Università di san Tommaso d’Aquino (Angelicum). È stato Visiting Professor in Spagna e negli Stati Uniti. Autore di numerose pubblicazioni, tra cui l’ampio manuale sistematico “La Verità è sintetica. Teologia dogmatica cattolica”.
Per acquistare il Rapporto dell’Osservatorio che contiene per intero il saggio di Don Gagliardi ed altri insigni contributi, scrivere a info@vanthuanobservatory.org
Il nuovo dio di molti occidentali contemporanei è la Madre Terra e l’ecologismo è la loro nuova religione. Non è un’esagerazione: oggi esistono leader ambientalisti che assumono il ruolo che un tempo era del sacerdote e del profeta, anche del profeta apocalittico. E ci sono riti che vengono celebrati, come ad esempio un vero e proprio funerale, organizzato in Islanda per la “morte” di un ghiacciaio. Non mancano neppure i nuovi comandamenti, quali “non utilizzerai l’auto” o “separerai sempre l’immondizia”. Per i “peccatori” che feriscono l’ambiente, sono previste pubbliche reprensioni e penitenze commisurate. Ironizzando su una situazione che in realtà è drammatica, il famoso scrittore Michael Crichton, in un discorso del 2003 al Commonwealth Club di San Francisco, intitolato L’ambientalismo è una religione, disse: «Oggi, una delle religioni più potenti del mondo occidentale è l’ambientalismo. È la religione degli atei urbanizzati. C’è un Eden iniziale, un paradiso, uno stato di grazia e unità con la natura, c’è la caduta dalla grazia in uno stato di inquinamento risultato dell’aver mangiato dall’albero della conoscenza e c’è un giorno del giudizio che verrà per tutti noi. Siamo tutti peccatori di energia, destinati a morire, a meno che non cerchiamo la salvezza, che ora si chiama “sostenibilità”. La sostenibilità è la salvezza nella chiesa dell’ambiente. Proprio come il cibo biologico è la sua comunione».
Come nota Crichton, l’ambientalismo è «la religione degli atei urbanizzati». In questo è in continuità con la visione del mondo scientista, la quale negli ultimi trecento anni ha progressivamente spianato la strada ad una cultura che, consapevolmente o meno, è “a-teistica”. Questo non nel senso che la maggioranza delle persone sia atea in senso tecnico, ossia che ritenga di possedere argomenti per dimostrare che Dio non esista; bensì nel senso di una cultura erroneamente autonoma, che vede e gestisce il mondo etsi Deus non daretur. Più che ateismo in senso stretto, si tratta di “a-teismo”: di Dio si fa a meno tranquillamente, anche da parte di molti che dicono di continuare a credere in Lui. In realtà, però, Dio è stato sostituito da ideologie terrene.
La svolta da una visione protoscientista all’attuale paradigma di parascientismo ambientalista, si è avuta nella seconda metà del sec. XX, quando si è trovato un modo per surrogare il divino all’interno della visione immanentistica tipica di questi movimenti. Un momento essenziale di questa svolta può essere individuato nel libro dello scienziato James Lovelock, Gaia: A New Look at Life on Earth, pubblicato nel 1979. In questo celebre volume, Lovelock propone per la prima volta in modo organico l’«Ipotesi Gaia». È significativo che il nome femminile sia stato scelto in riferimento a Gea (dal greco ghé, «terra»), divinità della mitologia greca che rappresenta la potenza divina della Terra. Rileggendo il mito in chiave moderna, Lovelock sostiene che le componenti geofisiche del nostro pianeta (la crosta terrestre, gli oceani, l’atmosfera, ecc.) si mantengano in un equilibrio capace di garantire la sussistenza della vita grazie al comportamento ed all’azione degli organismi viventi, sia animali che vegetali.
Un elemento centrale di questa teoria è che Gaia riesce a mantenere la stabilità delle condizioni necessarie alla vita mediante dei processi di feedback gestiti dal pianeta stesso. I processi evoluzionistici, che Lovelock ugualmente riconosce, sono ricondotti all’interno di un sistema più grande, ossia al cambiamento di Gaia stessa. In questo modo, per quanto tale conclusione non venga tratta esplicitamente, Gaia sembra assumere delle caratteristiche quasi personali e coscienti. Essa è la grande madre di tutti gli organismi e di tutti i processi che avvengono sul pianeta. L’ipotesi in parola coniuga l’autonomia dei processi naturali, che si svolgono in base al potere insito nella natura stessa, con l’idea di un controllo e di un coordinamento superiore – quello svolto da Gaia – che sostituisce l’azione della Provvidenza divina e immanentizza il riferimento religioso.
Nell’ipotesi di Lovelock, le realizzazioni umane (urbanizzazione, sviluppo tecnologico, ecc.) non sono parte del sistema (cioè non sono controllate da Gaia), ma possono interferire con esso. Perciò, quando le azioni umane dovessero turbare l’equilibrio del pianeta, Gaia si ribellerebbe, essendo disposta a sacrificare anche parti del sistema (i ghiacciai, alcune specie animali, l’uomo stesso) pur di salvare l’insieme. Questa visione è stata poi divulgata, a volte anche con alcune correzioni, attraverso i consueti canali culturali: scuola e università, mass media, cinema, ecc. Da alcuni anni, anche la legislazione di molti Paesi ha preso notevolmente a cuore la questione ecologica.
Attraverso questa ed altre teorie, si è realizzato uno strano connubio: quello tra le antiche religioni mitiche e lo scientismo moderno.
(Mauro Gagliardi - Fonte)
24 commenti:
Non è vero che il razionalismo scientista od economicista sia l'opposto del più oscuro occultismo. Esiste un punto dove il materialismo si congiunge col il culto delle tenebre. Dove, rimanendo il Cielo oscurato, il primato dell'Io trascina verso l'infero.
O, per meglio dire, l'infero inizia a manifestarsi per ciò che realmemte è. Soltanto diviene esplicito quello che era ancora inespresso, cioè l'infero sotteso al naturalismo e al materialismo.
Non occorrerà superare del tutto il materialismo per giungere alla spiritualità rovesciata anticristica, perchè la spiritualità rovesciata è del materialismo la conseguente estensione.
Chi vive solo per la materia, ed il proprio Io, ben difficilmente può convertirsi a Dio. In compenso può "convertirsi" a ben altro.
La spiritualità alla rovescia non è una nuova spiritualità, come intende mascherarsi. Bensì della spiritualità è l'esatto contrario. Come la droga e la bestialità.
E' il più orrendo materialismo egolatrico che, facenosi culto, rivela il suo vero signore.
Martino Mora
Il Signore della Chiesa, che oggi, in mezzo alla grande distruzione, è potentemente impegnato a costruire, che trasforma le rovine in materiale da costruzione, non ci respinge.
- Richard Baumann, Primat und Luthertum, cit., p. 68 by Andrea Sandri
https://www.iltimone.org/news-timone/preti-non-credono-al-diavolo-eretici/
Per la gioa delle "vedove ratzingeriane..." : don Enrico Roncaglia, un coraggioso sacerdote antibergogliano, conservatore conciliarista sulla linea di don Alessandro Minutella; farà sicuramente la gioia di Antonio Socci & C. Per la serie : come si può iniziare l'attraversamento del Rubicone ("alea acta est!") per fermarsi poi a metà del guado senza proseguire per la conquista di Roma...:
https://gloria.tv/post/Mf7aKyptVv4t3YkCkoyCjXSZK
Occuparsi del benestare di una cosa, pianta, animale o di un essere umano è doveroso ed è stato doveroso in ogni epoca. Il monachesimo l'ha insegnato al mondo in forma completa, direi oggi come filiera di attività diverse che richiedevano arti e mestieri diversi e che davano sostentamento ai monaci, ai pellegrini, ai bisognosi e diventavano per le comunità che si stabilivano loro intorno fonte di sapere. Fonte incarnata nei maestri di preghiera, delle arti, dei mestieri che venivano praticati e sempre meglio affinati dai monaci. Il monastero diventava così un centro spirituale, culturale, economico;un mondo in sé concluso che irraggiava all'esterno i frutti di un raggiunto equilibrio dell'essere umano tra terra e cielo.
Il pensiero tecnico scientifico si è lasciato alle spalle quello stile di vita e i saperi che quella vita aveva messo a punto e stava mettendo a punto, declassando quella vita come medievale, arcaica, oscurantista ora la scienza studiava alla luce del pensiero i meccanismi che la natura porta in sé e diventava sempre più capace di copiare quei meccanismi con la tecnica e di usarli per i suoi bisogni. Bisogni che man mano che venivano soddisfatti, generavano altri bisogni che necessitavano di altre scoperte sia scientifiche che tecniche. Cominciò una corsa sfrenata non solo per migliorare la vita ma, anche per distruggerla e riprodurla. L'uomo si sentì, si convinse di essere dio. E nel suo delirio violentò la terra e il vivere umano.
Ora noi stiamo vivendo tra i cocci di quella ebbrezza di onnipotenza che dichiara la morte di Dio e stiamo andando a chiedere scusa alla terra, alla bestia ma, non a Dio. Come al solito si fanno piani, si costituiscono comitati, si richiede un mea culpa mondiale e intanto si adora la terra e la bestia ma, non Dio.
Consola il fatto che molti giovani che non provengono da famiglie legate alla terra stanno guardando con interesse e l'agricoltura e l'allevamento e si dirigono verso i contadini e gli allevatori per imparare. Consola al momento. Ricordiamo però tante comuni di giovani sorte tra gli anni sessanta ed ottanta del secolo scorso, se Dio non c'è finisce in bordello.
Ora la chiesa è assente. Se la chiesa non si aggrega ai giovani per guidarli lungo la loro vita sui campi, di nuovo l'avventura finirà in bordello o in senso proprio o in senso metaforico. Ma la chiesa ha oggi la forza di evangelizzare questi giovani nella loro nuova vita? Non credo. Questa chiesa non è in grado. Questa chiesa non crede più. I giovani sono partiti, contadini, fattori li hanno accolti e stanno insegnando loro. Basterà? Forse basterà, se incontreranno brave persone, non corrotte da televisione e dai turisti curiosi e nulla facenti, forse basterà.
Questi giovani son tornati alla terra alla spicciolata, ognuno per conto suo, forse disgustati dal vuoto di questa decadenza; forse dal loro lavoro, dalla loro nuova formazione, appena iniziata, tornerà quell'equilibrio tra terra e cielo perduto secoli fa, il Signore forse si prenderà cura di loro, di ciascuno di loro. Mettiamo anche questa preghiera nelle nostre preghiere.
Per 10 dicembre 2020 14:32
Mi perdoni , umilmente le domando : Questa sua evidenziazione a chi giova ?
Forse a lacerare ancor piu'( semmai ce ne fosse bisogno) la Santa Chiesa Cattolica ?
Forse a deridere i fratelli e le vedove che lei beffardamente definisce ?
Forse a stigmatizzare due Sacerdoti che al momento hanno preso un altro indirizzo ?
Siamo in Avvento pensiamo a riparare il Corpo Mistico gia' terribilmente ammalato da tanti nostri pensieri , parole , opere , omissioni .
@ Anonimo 16:05 (ripeto qui il pst sgrammaticato inviato dallo smartphone): caro amico, mi spiace esser stato frainteso, non avevo intenzioni denigratorie né tantomeno derisorie: volevo solo metter in evidenza che il coraggio (grande ed encomiabile) dimostrato da don Roncaglia e da don Minutella non si spinge fino a riconoscere le vere cause del male che affligge la Chiesa Cattolica da oltre 60 anni: Il CV II, la riabilitazione dei teologi eretici della Nuovelle Théologue (invitati da Roncalli al Concilio per ribaltare la sana dottrina cattolica bimillenaria), i papi del concilio e del postconcilio (in misura diversa l'uno l'altro). Mons. Viganò ha riconosciuto, onestamente, di essere stato ingannato, in buona fede, per decenni, ed ora inizia a vedere nel CV II l'origine dell'attuale deriva della Chiesa. Tutto qui, niente di più. Mi spiace aver dato una cattiva impressione. Dio illumini e benedica don Roncaglia e don Minutella. Pace e bene a tutti.
IGNORANTI.
Una delle cause più gravi della decadenza del cattolicesimo, anche e soprattutto del chiacchiericcio sentimentalista privo di contenuti, sta nell'ignoranza dei preti. Abbiamo preti veramente ignoranti.
Quando non sono apertamente dettate dallla malizia, le loro prediche e le loro affermazioni sono sempre più vacue, buoniste e dolciastre perchè fatte da chi non conosce più la dottrina cattolica. E non la conosce per il principale motivo che in seminario non gli è stata insegnata.
I preti attuali, anche sessantenni, sono stati formati da superiori modernisti maligni e colpevoli (che la dottrina invece la conoscevano) ad una versione del tutto emotivista e sentimentalista della fede, in cui i contenuti teologici e dogmatici, anche quando non negati apertamente - come nel caso dell'ecumenismo folle - sono stati ridotti al minimo.
Abbiamo una massa di cattolici ignoranti, anzi ignorantissimi, e ignorantissimi anche perchè formati da preti ignoranti, a loro volta formati in seminari nei quali da qualche decennio non si insegna più la dottrina, ma un chiacchiericcio sentimentalista per minus habensis intellettuali. Il contadino semianalfabeta al quale era stato insegnato il catechismo di san Pio X conosceva la dottrina cattolica meglio di alcuni preti di oggi.
Naturalmente la vacuità intellettuale dell'attuale clero, la sua sconcertante superficialità, anche quando non è apertamente maligna - come invece è quella del principale inquilino del Vaticano e alcuni altri- rimane gravemente colpevole.
La religione, per chi crede, è infatti come la legge. Come nessun cittadino è giustificato dall'ignoranza della legge, quando la viola, allo stesso modo nessun fedele è giustificato dall'ingnoranza crassa dei contenuti dottrinali della propria fede. Ma se l'ignoranza di un cittadino è pur sempre meno grave di quella di un giurista che non conosca la materia che deve insegnare o fare rispettare, così l'ignoranza del clero, rispetto a quella dei semplici fedeli, è supremamente colpevole.
Martino Mora
@ Martino Mora: ottima immagine del clero attuale, conciliarista e ignorante, ipocrita e arrogante, tutto fuorché veramente cattolico. Inavvicinabile, inutile e pericoloso per la salus animarum
La partecipazione al culto cala perché cala la consapevolezza anche nei sacerdoti. Ormai si identifica il cristianesimo con le opere sociali, col volontariato, col servizio ai fratelli. Anche nei seminari si educano i nuovi sacerdoti ad un cristianesimo così inteso: viene prima l' attività pastorale della litirgia... così oggi ci sono più sacerdoti che sanno leggere un bilancio o trovare un letto per un drogato, che preti che amano celebrare con devozione la Messa.
(Don Divo Barsotti)
Che sia una nuova religione sono d'accordo.
Che noi siamo diventati un cancro per il pianeta è purtroppo la verità: iperconsumisti e iperproduttivi (ne parlate in qualche altro articolo).
Siamo pieni di beni inutili e per produrli abbiamo alterato noi stessi ed quel giardino che il Signore ci diede in qualità di giardinieri. Ed un giardiniere vero non deturpa il suo giardino, noi invece lo abbiamo fatto.
Per Mattarella "l'insegnamento della religione deve essere compatibile con i valori europei". Strano che un democristiano (immagino anche cristiano) non sappia che la religione - qualunque religione - fondandosi su Verità Rivelate e Trascendenti non può negoziare la propria Verità per renderla compatibile con valori politici, ideali e culturali di derivazione terrena. Se una religione accettasse questo non sarebbe più una religione.
Per il vero, un altra chiave di lettura alle parole di Mattarella ci sarebbe: quella che i "Valori Europei" siano essi stessi una Verità Rivelata e dunque essi stessi una Religione.
non sappia che la religione - qualunque religione - fondandosi su Verità Rivelate e Trascendenti non può negoziare la propria Verità per renderla compatibile con valori politici...
La Verità trascendente è Una, quella rivelata da Cristo Signore... non possono esistere verità rivelate trascendenti corrispondenti ad altre religioni (le quali, più che nel Soprannaturale, pescano nel preternaturale!)
Coglie invece nel segno a proposito di Mattarella
NON ESISTE IL VUOTO
Che dire sui fatti del Pincio di Roma dove sabato se le sono suonate di brutto centinaia di ragazzini cresciuti nelle profonde periferie a suon di musica trap, di instagram, di video dei propri beniamini, come di quel “127Worldstar” che si fa soldi a palate con le sue dirette nelle quali mostra come farsi di anabolizzanti, come scopa la sua donna e cose del genere? Li conosco questi ragazzini, ce l’ho nelle mie classi, ti fissano in faccia con i loro sguardi torvi, aggressivi, oppositivi, quasi sempre con il cappuccio della felpa calato sulla testa, inutile dirgli di toglierselo, ti rispondono con parole avvelenate, provocatorie, ostili, ti mandano letteralmente affanculo. Cresciuti nei miti criminali di Gomorra con tanto di musica neomelodica, di Mara Salvatrucha (Ms13), Latin Kings, Barrio 18, delle violente pandillas dei ragazzini di origine sudamericana che spargono terrore a Milano e dintorni. Perché tutta questa violenza gratuita? Virginia Raggi se ne esce che sono inaccettabili le scene di violenza, «quell’adunata è un’offesa ai sacrifici che stiamo facendo in questo momento. Spero che gli inquirenti individuino e puniscano i responsabili». Ma possibile che non sappia dire di meglio che si tratta di un’offesa alle norme anti-covid? Come dire che serve un po’ di educazione alla legalità, come si usa dire nelle scuole, che serve l’educazione civica. Ma che diavolo, ci vuole ignoranza di quella più crassa per dire cazzate del genere! Sono frasi di chi non vive e più che altro non conosce nulla dei movimenti profondi che agitano questo nostro mondo schettinesco lasciato a infrociarsi contro uno scoglio che altro l’iceberg del Titanic! Di chi non sa nulla dei codici della strada, delle pulsioni profonde che agitano i ramificati sottobosco delle degradate aree metropolitane del nord del centro e del sud! E poi naturalmente si mette pure la compressione delle norme anti-assembramento che chiudono importanti valvole di sfogo come le curve degli stadi le movide le discoteche…
E nel frattanto che dipingono un mondo alla Truman show, alla Mulino bianco, secondo le ingabbianti norme del politicamente corretto, con le pubblicità ormai orientate tutte in quella direzione, con calciatori strapagati che ci fanno due marroni così contro il razzismo, la violenza sulle donne, il gender il transgender, gli immigrati, il verde, l’ambiente, gli animali da proteggere… intanto la realtà produce situazioni inquietanti e disorientanti come nei peggiori incubi di certa filmografia. Ma possibile che non si riesce a capire che questa società in cui la famiglia non è più quel fondamentale corpo intermedio ossatura del vivere comune, in cui è possibile procurarsi droga in angoli di spaccio di qualsiasi quartiere, in cui una quattordicenne rimasta incinta può liberamente assumere la famigerata pillola RU-486 capace di indurre l’aborto chimico entro i primi 49 giorni di gravidanza, in cui si può cambiar sesso perché va di moda, in cui i ragazzini di cui prima stanno dalla mattina alla sera con un telefonino in mano letteralmente facendo un cazzo poi non accadano cose del genere? Quali sono i riti di passaggio che orientano e disciplinano le loro violente pulsioni? Una società non si tiene con le cazzate del pensiero debole e del politicamente corretto, se si crea il vuoto poi questo viene riempito, non c’è niente da fare, il mondo ha sempre funzionato così, piaccia o non piaccia.
Però l'ipotesi di Lovelock non è che un'estensione su scala planetaria del fatto accertato che gli ecosistemi sono in grado di mantenere, rinforzare o ritornare attraverso processi interni a uno stato di equilibrio e funzionalità
In sé non è una ipotesiillogica, anche se la discussione sulla sua validità è ancora accesa
Comunque l'autore presuppone che l'unico ambientalismo sia quella del 'mondo vuoto' (cristianamente inaccettabile in quanto vede l'uomo come un qualcosa di solamente negativo) ma non parla di quello del 'mondo pieno' in cui l'uomo è qualcosa di neutro le cui azioni possono sia rientrare nell'equilibrio sia destabilizzarlo
Sul piano fisico lo spazio lasciato vuoto si riempie di avanzi, rifiuti e parassiti, parimenti sul piano spirituale e culturale.
Grandi spazi spirituali e culturali son stati lasciati vuoti per ignavia, accidia, disprezzo. Questi sono i risultati.
Mentre la chiesa stava vezzosa sulla soglia a dialogar col mondo, la casa si è riempita di avanzi, rifiuti, parassiti.
La chiesa insegna anche quando sbaglia (Radaelli).
Sul piano fisico lo spazio lasciato vuoto si riempie di avanzi, rifiuti e parassiti, parimenti sul piano spirituale e culturale.
Grandi spazi spirituali e culturali son stati lasciati vuoti per ignavia, accidia, disprezzo. Questi sono i risultati.
Mentre la chiesa stava vezzosa sulla soglia a dialogar col mondo, la casa si è riempita di avanzi, rifiuti, parassiti.
La chiesa insegna anche quando sbaglia (Radaelli).
https://www.catholicnewsagency.com/news/cardinal-zen-jimmy-lai-arrest-is-part-of-campaign-of-political-intimidation-99940
La Verità trascendente è Una, quella rivelata da Cristo Signore... non possono esistere verità rivelate trascendenti corrispondenti ad altre religioni (le quali, più che nel Soprannaturale, pescano nel preternaturale!)
Padre Agostino Zanoni, priore dell'Abbazia di Farfa, da taluni definito il Bacone redivivo, colui che con un intelligenza fuori dal comune - e di molto - aveva esplorato tutto lo scibile, ebbe ad affermare in più circostanze: "L'Occidente, al massimo, si è spinto fino alla filosofia. Solo l'Oriente ci ha dato la metafisica"
Come la predetta esposizioni si coniughi con la pretesa praeternaturalità degli altri dovrebbe essere cortesemente spiegato al di là degli slogan
Dio, Patria e Famiglia: una vita de merda, duceva la Cirinnà, e Bergoglio: Gesù faceva un po' lo scemi, la Madonna era meticcia ( e ha meticciato Gesu), non è nata santa, era solo madre e discepola ("una di noi" poveri peccatori, per dirla alla Tonino Bello), ma che Corredentrice, basta con le fesserie!, Lutero sì che aveva ragione. Ecco, con questi esempi edificanti, che valori volete che possano coltivare i giovani?
Potrei suggerire al burbante estensore di leggersi di Giovanni Monastra: La concezione della natura nelle grandi tradizioni culturali in Octagon n 3; Raimond Panikkar: Ecosophia, la saggezza della terra; Hossein Nasr: L'uomo e la natura; Santa Idelgarda di Bingen: Scivias e poscia, di Philips Sherrard: L'uomo e la natura storia di uno stupro.
Lista incompleta di pubblicazioni che trattano il rapporto uomo-creato o uomo-manifestazione (che naturalmente non è la stessa cosa) dal punto di vista spirituale
Ogni "discussione" trarrebbe giovamento da ciò, in luogo di un opinionismo settario lasciato cogitare allo stato brado
Ieri sera sul tg di rai due la prima notizia era sulla morte di Paolo Rossi: 17 minuti filati. Ogni giorno il mondo profano ci presenta solennità e commemorazioni e ricorrenze di eventi di cui far penitenza, o pseudosalvifici da celebrare in tutto il mondo,obliterando il calendario cristiano. Più la chiesa svaluta culto e devozioni, più il mondo impone il culto dei suoi eroi, non a caso chiamati divini (divi), e propone 'nuovi riti, nuovi miti' (G.Dorfles).
Per la morte di Maradona è andata molto peggio......18 pescatori di Mazara del Vallo sono ancora prigionieri della Libia e il conte pochette li ignora, mentre ben 10 mln. di € ci è costata quella finta rapita di Aisha che io personalmente avrei lasciato tra i suoi compari mussuli, qua si paga il riscatto per persone immeritevoli e non si muove un dito per i poveri disgraziati.
Si fa solo quello che fa scena. Globale.
Posta un commento