Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 4 aprile 2021

Buona e Santa Pasqua 2021

Buona e santa Pasqua
Haec dies, quam fecit Dominus. Alleluia
Exultemus et laetemur in ea. Alleluia


Exsultet iam Angelica turba caelorum:
exsultent divina mysteria:
et pro tanti Regis victoria tuba insonet salutaris.
Gaudeat et tellus tantis irradiata fulgoribus:
et aeterni Regis splendore illustrata,
totius orbis se sentiat amisisse caliginem.
Laetetur et mater Ecclesia,
tanti luminis adornata fulgoribus:
et magnis populorum vocibus haec aula resultet.

31 commenti:

mic ha detto...

Regína caeli laetáre,
allelúia.
Quia quem merúisti portáre,
allelúia.

Resurréxit, sicut dixit,
allelúia.
Ora pro nobis Deum,
allelúia.

Gaude et laetáre, Virgo María,
allelúia.
Quia surréxit Dominus vere,
allelúia.

Orémus.
Deus, qui per resurrectiónem Filii tui Dómini nostri Iesu Christi mundum laetificáre dignátus es, praesta, quǽsumus, ut per eius Genetrícem Virginem Maríam perpétuae capiámus gáudia vitae. Per Christum Dóminum nostrum. Amen.

Regina del cielo, rallegrati,
alleluia.
Cristo, che hai portato nel grembo,
alleluia,

è risorto, come aveva promesso,
alleluia.
Prega il Signore per noi,
alleluia.

Rallegrati, Vergine Maria,
alleluia.
Il Signore è veramente risorto, alleluia.

Preghiamo.
O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine, concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Gianni B. ha detto...

·
Pascha nostra immolatus est Christus. Ipse enim verus est Agnus qui abstulit peccata mundi. Qui mortem nostram moriendo destruxit et vitam resurgendo reparavit (Praef. Paschalis)

fabrizio giudici ha detto...

Buona Pasqua a tutti. E, anche se molte altre cose stanno andando peggio, almeno le celebrazioni quest'anno non ce le siamo lasciate scippare.

Anonimo ha detto...

BUONA e SANTA PASQUA A TUTTI VOI!

tralcio ha detto...

Santa Pasqua!

Le campane suonano. Malgrado tutto la chiesa in paese è ancora piena, tanti i giovani.

Il Signore risorto è fedele alla sua sposa. La farà risorgere con Lui.

Oggi preghiamo per tutti i nostri sacerdoti: tutti, quelli orientati e quelli disorientati.

Ave Maria ! ha detto...

Santa Pasqua a tutti e in special modo a quei Ministri che con tanti sacrifici e sofferenze e lacrime nascoste e fermezza hanno continuato a servire Dio nella e per la Chiesa Cattolica . Ad essi va la mia immensa gratitudine e ad essi desidero dedicare questa magistrale omelìa di Don Alberto Secci :

Omelia In Coena Domini
di don Alberto Secci.
Giovedì 1 Marzo 2021
https://www.youtube.com/watch?v=K-FWKHgv6SU

Grazie Santa Madre Chiesa Cattolica che mi hai fatto conoscere il mio Re e Signore !

Anonimo ha detto...

Buona Pasqua alla cara dr.ssa Maria Guarini e a tutti i cari amici del blog. Che il Signore ci doni la grazia fi veder cessare questa dittatura mascherata da ( finto) umanitarismo, questo asdalto alle famiglie, ai giovani, ai fanciulli, alla nostra economia e alla nostra Patria. Dio, Patria e Famiglia ! Viva Gesù, Viva Maria Ss.ma!

Anonimo ha detto...

PASCHA NOSTRUM IMMOLATUS EST CHRISTUS. ALLELUIA, ALLELUIA, ALLELUIA ----Cristo, nostra pasqua, è stato immolato. Alleluia, alleluia, alleluia. Questo testo che troviamo nella Lettera di san Paolo Apostolo ai Corinti, la liturgia ce lo presenta in questo giorno della Resurrezione, sia nell'Epistola che nel Communio, quasi a voler evidenziare il legame stretto che esiste tra la Pascha Resurrectionis, oggi, e la Pascha Crucifixionis del Venerdì santo. La liturgia ci sta quindi dicendo che per risorgere bisogna morire al peccato. E l'originaria versione della colletta di questo giorno, come la vediamo nel Sacramentario Gelasiano, si conclude proprio con la preghiera che "a mortae animae resurgamus": possiamo risorgere dalla morte dell'anima, cioè dal peccato. Coraggio dunque, alziamoci dal peccato e viviamo nella grazia di Dio. Ricordiamoci sempre che il nostro corpo è il vero tempio di Dio: conserviamoci dunque puri e santi nella mente e nel corpo. Buona e santa Pasqua dunque a chi leggerà queste righe, ed anche a chi non leggerà.

Ave Maria ! ha detto...

Sequenza "Victimae Paschali" e Alleluia - Cappella Musicale Antoniana
https://www.youtube.com/watch?v=ZBbLX2kkny8

Victimae pascáli láudes
ímmolent Christiáni.

Agnus redémit óves:
Crístus ínnocens Pátri
reconciliávit peccatóres.

Mors et víta duéllo
conflixére mirándo:
dux vítae mórtuus, régnat vívus.

Dic nóbis María,
quid vidísti in vía?
Sepúlcrum Chísti vivéntis,
et glóriam vídi resurgéntis:
angélicos téstes,
sudárium et véstes.

Surréxit Chrístus spes méa:
pracédet súos in Galilaéam.

Scímus Chrístum surrexísse
a mórtuis vere:
tu nóbis, víctor Rex, miserére.

Amen. Alleluia.

Un grazie a parte va questa sorella guerriera che permette di scambiarci gioie e preoccupazioni durante la via.

Catholicus ha detto...

Christos Anesti!!, Alithos Anesti!!
(Χριστός Ανέστη, αληθώς ανέστη)

Christus resurrexit! Resurrexit vere!
Cristo è risorto, è veramente risorto!!

Buona Pasqua nel Signore!

Aloisius ha detto...

Sinceri auguri di Santa Pasqua a tutti gli amici del blog, che il Signore Risorto benedica e assista voi e le vostre famiglie
Aloisius

Catholicus ha detto...

Auguri sinceri di tutto cuore di una Santa Pasqua nel SNGC a tutti gli amici/che del blog ed alla cara Mic

Anonimo ha detto...

Una Santa Pasqua di Risurrezione agli amici/fratelli del blog e a Maria guida e vivandiera dei nostri spuntini spirituali quotidiani, che la Santa Trinità con la Vergine Madre proteggano le vostre famiglie, i vostri amici ed intercedano per i vostri cari che sono di là. Distesi sulla nostra croce continuiamo a combattere uniti per la gloria del Signore nostro Gesù Cristo.

Anonimo ha detto...

Quod ergo praemium immortalitatis postea tribuit, dona sua coronat, non merita tua.
- Augustinus, In Joa. Tract. 3, 10

Gli Auguri di Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Quid hoc potest esse sublimius,
ut culpa quaerat gratiam
metum solvat caritas
reddatque mors vitam novam?
- Ambrosius

Ma le tenebre non l'hanno avvinto ha detto...

SOLO SE GESÙ È RISORTO

"Ma se Cristo non è risorto vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede" (1 Cor 15,14s). La fede cristiana sta o cade con la verità della testimonianza secondo cui Cristo è risorto dai morti. Se si toglie questo, si può, certo, raccogliere dalla tradizione cristiana ancora una serie di idee degne di nota su Dio e sull'uomo, sull'essere dell'uomo e sul dover essere - una sorta di concezione religiosa del mondo -, ma la fede cristiana è morta.

Gesù in tal caso non è più il criterio di misura; criterio è allora soltanto la nostra valutazione personale che sceglie dal suo patrimonio ciò che sembra utile. E questo significa che siamo abbandonati a noi stessi. La nostra valutazione personale è l'ultima istanza. Solo se Gesù è risorto, è avvenuto qualcosa di veramente nuovo che cambia il mondo e la situazione dell'uomo. Allora Egli, Gesù, diventa il criterio, del quale ci possiamo fidare. Poiché allora Dio si è veramente manifestato
(Benedetto XVI)

Solo per questo prende senso il nostro augurio reciproco, perché sia, nonostante tutto, dentro tutto,
una buona Pasqua.

Ireneo ha detto...

Che la gioia della Santa Pasqua del Signore, preludio dell'eterna beatitudine preparata per i suoi amici, inondi e riempia i nostri cuori. Grazie per il sostegno alla Fede che ci viene donato ogni giorno tramite queste pagine. Dio ve ne renda merito.

Anonimo ha detto...

BUONA e SANTAA PASQUA a TUTTI VOI!
Rosa R

Anonimo ha detto...

Buona Pasqua a tutti. Lupus et Agnus.

Anonimo ha detto...

«O vere beata nox
quæ sola meruit scire tempus et horam,
in qua Christus ab inferis resurrexit»

[«O notte beata,
tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi!»]

Nella solenne Veglia, la Chiesa, con materna e venerabile sapienza, pone sul labbro dei suoi ministri e nel cuore di ogni cristiano questo ispirato poema. Sono parole cariche di profondo lirismo e di intima esultanza, per l'appunto. Esse, nel medesimo istante risuonano ad ogni latitudine del mondo ed annunciano al popolo santo di Dio la gloriosa resurrezione di Cristo, Signore del tempo e della storia.

Gian Pietro Caliari ha detto...

“Tutto abbiamo in Cristo.
Ogni cosa è in potere del Signore,
e Cristo è tutto per noi.
Se vuoi curare una ferita, egli è medico;
se sei riarso dalla febbre, egli è la fonte;
se sei oppresso dall’iniquità, egli è giustizia;
se hai bisogno di aiuto, egli è la forza;
se temi la morte, egli è la vita;
se desideri il cielo, egli è la via;
se fuggi le tenebre, egli è la luce;
se cerchi cibo, egli è l’alimento.
Cristo è tutto per noi”.
(Sant’Ambrogio, De Virginitate 99)

In questo buio tempo di squallida menzogna e paura allucinata, all’uomo smarrito
che per salvare la “sola nuda vita” ha smarrito la straordinaria e appassionante
bellezza del Vivere, risuona pur oggi ancora l’antica e sempre nuova Parola che alla
Vita offre il suo ultimo senso e al Vivere l’incommensurabile ampiezza dell’Eternità:
Resurrexi, et adhuc tecum sum. Sono risorto, e sono con te!
Buona Pasqua, di vero cuore accompagnato dalla mia preghiera.
Pasqua del Signore Gesù 2021

Anonimo ha detto...

Non voglio fare il guastafeste ma le chiese piene non dimostrano, purtroppo, proprio nulla.
La maggioranza dei fedeli, forse in buona fede, forse, professa una nuova religione che di cattolico ha poco o nulla.
Le grandi responsabilità dei cattivi pastori non annulla quelle, non di poco conto, dei fedeli.
Il dio in cui credono non è quello che si è rivelato, così come Lui si è rivelato.
Avendo un po' di anni ricordo bene le chiese ormai vuote agli inizi degli anni 70'. C'era stata una naturale separazione tra grano e loglio ed era preferibile. In seguito sono tornati, ma solo perché la "Chiesa" era cambiata, secondo i loro desideri.
Potrà non piacere ma è la pura e semplice verità.
Sono pronto alle bacchettate che arriveranno come grandine ma, purtroppo, ho una idiosincrasia per il buonismo.


bernardino guerrini ha detto...

Buona Pasqua a tutti gli articolisti del blog e tutti i commentatori.. un augurio speciale a Maria che si dedica con tutte le sue forze e un grazie di cuore.. che il Signore che oggi è di nuovo risorto come risorge tutti i giorni nelle Sante Messe ci doni sempre più fede e speranza in tempi migliori per la nostra Santa Madre Chiesa.. Lui che si dona ogni giorno sugli Altari tramite il Sacrificio Santo, ci doni pace e serenità.. ci doni salute e futuro migliore.. Confitemini Domino, quoniam bonus: quoniam in saeculum misericordia eius.

Anonimo ha detto...

«Vive la Chiesa che mangia il pane vivo disceso dal cielo. Essa è il più caro corpo di Cristo, per liberare il quale dalla morte, Cristo volle morire» (San Bernardo, Sermone XII,7 sul Cantico dei Cantici).

Sestolese ha detto...

Concordo in pieno con l'anonimo delle 16, 51

Anonimo ha detto...

Le chiese piene di questi giorni sono un segnale straordinario ,un mezzo miracolo.Esse annunciano che la gente comune (una minoranza ,attenzione)sente ancora il bisogno del sacro.Malgrado tanti pessimi esempi e pur tra mille contraddizioni molti cominciano a rendersi conto che la strada imboccata non ha uno sbocco,anzi porta alla rovina.E' un segnale di speranza spontaneo e per questo ancora più importante.

Anonimo ha detto...

Nel riportare il primo annuncio di Gesù risorto risulta un po' strano il rimando alla Galilea.
La Galilea non è affatto secondaria, tanto che Gesù è morto in croce con un titulus che lo dice Nazareno e Pietro è stato riconosciuto come dei suoi, nel cortile del sommo sacerdote, proprio per l'accento galileo con cui parlava.
Tuttavia le prime apparizioni del Risorto a Pasqua sono tutte attestate a Gerusalemme e dintorni, la più lontana a Emmaus.
In più, San Luca riporta del comando di non allontanarsi dalla città santa (At 1,4) fino al compimento di ciò che era stato loro detto.
Qualcosa che non quadra nella traduzione "egli vi precede in Galilea" e "là lo vedrete".
San Luca in effetti scrive con una sfumatura più logica: "ricordatevi di come vi parlò in Galilea", dato che Gesù aveva anticipato tutto in precedenza proprio là (Mt 17,23, Mc 9,30 e Lc 18,31). Se quindi la Galilea è il rimando a quanto Gesù precedentemente spiegò ai discepoli, "là lo vedrete" dice che la visione del Cristo risorto riguarda quella stessa comunità di credenti, radunata in Galilea a riceverlo risorto.
La Galilea non come regione geografica, ma come nucleo costitutivo della Chiesa nascente, trapiantata a Gerusalemme nel momento in cui la storia l'ha vista testimone della redenzione e della resurrezione, capace di contemplarne e riconoscerne il mistero.
Vedere Gesù significa soprattutto questo, alla luce della predicazione e dell'istruzione.
A Pentecoste si chiarisce meglio: "Non sono forse tutti galilei? E com'è che li sentiamo parlare nelle nostre lingue?" (At 2,7-8).

Che cosa ne pensate?

Anonimo ha detto...

I miei complimenti per il suo commento, che dice la verità.
Le chiese - un tempo cattoliche - piene significano adesione alla nuova religione mondiale massonica propugnata da Bergoglio e dalle élites.
Bando dunque agli atteggiamenti emozionalistici non dettati dalla sana ragione!


Anonimo ha detto...

La Pasqua nella Divina Commedia. Tutto il capolavoro di Dante, in verità, può essere letto come passaggio da uno stato di peccato a uno di grazia, ma è Beatrice a essere speciale protagonista della fede di Dante nella immortalità dell'anima e nella resurrezione dei corpi, ovvero la certezza che l'avrebbe incontrata di nuovo nell'aldilà. Una fede così salda e potente, espressa magistralmente con i mezzi consoni a Dante della poesia, che non ha mai smesso nel corso dei secoli di commuovere i lettori e di ispirare gli artisti.
https://libreriamo.it/poesie/resurrezione-poetica-beatrice-pasqua-della-commedia/

Anonimo ha detto...

Ma non scherziamo neanche,le chiese piene non significano assolutamente adesione alla nuova religione massonico-gretina.Quelli se ne restano a casa ,non vanno in chiesa.

Anonimo ha detto...

Il brano di Vangelo della Santa Messa mattutina di Pasqua ci presenta l'episodio delle donne che si recano al sepolcro per coprire di olii ed erbe profumate il corpo - meglio essere più precisi, quindi diremo: il cadavere - di Gesù.
E' un atto di grandissimo amore, il cui merito è anche accresciuto dal fatto che in quei giorni non era una cosa particolarmente opportuna mostrare pubblicamente affetto per Gesù, vivo o morto.
Tuttavia rimane un atto di un amore imperfetto. Gesù infatti aveva detto che sarebbe risorto, e queste donne, così come gli apostoli, sembrano non crederci molto. Invece ci credevano molto, a loro modo, le autorità del Tempio, le quali temevano un'incursione degli apostoli per portare via il corpo di Gesù, ottenendo così un corpo di guardia per evitare il peggio.
Come tutti i passi delle Sacre Scritture, questo fatto si presta a molte interpretazioni.
Mi soffermo su questo amore che ho chiamato imperfetto perché non teneva conto della promessa di Gesù che sarebbe risorto.
Anche se imperfetto, come ho già scritto, fu un atto di grande amore.
Mi ha fatto venire in mente l'amore imperfetto, poiché non è nella verità piena, dei nostri fratelli e sorelle che appartengono alle comunità nate dalla cosiddetta riforma protestante.
Tra di loro, tantissimi amano sinceramente e profondamente il Signore. Tocca a noi con la nostra preghiera e il nostro esempio fare in modo che rientrino nel seno dell'unica vera fede, che è la fede cattolica. Non dimentichiamo che è il nostro cattivo esempio che spesso ostacola il loro ritorno.
Disponendo di tutti gli strumenti della salvezza, in primo luogo la possibilità di nutrirci del vero Corpo e Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, non possiamo essere "brave persone" o "bravi cristiani" come loro, noi dovremmo essere, rispetto a loro, come Gulliver e gli abitanti di Lilliput. Santa Teresa di Calcutta, la beata Chiara Badano, san Francesco dovrebbero essere le regola e non eccezioni. Noi tutti dovremmo essere quelle "fiammelle" che riverberano la luce divina di cui abbiamo sentito parlare nell'Exsultet durante la Veglia Pasquale.
Chiediamo al Signore di diventare strumenti del Suo Amore e della Sua Salvezza, così che i nostri fratelli e sorelle separati che Lo amano con cuore sincero tornino alla Luce piena.
Concludo con una domanda: vi siete chiesti per quale motivo non c'era Maria, Madre di Dio, nel gruppo di donne che andavano a rendere omaggio al defunto Gesù?