Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 29 aprile 2021

Da segnalazioni dei lettori. I vescovi italiani si sono fatti sentire sul ddl Zan, ormai incardinato in Parlamento

La CEI di fatto si inchina. La cosiddetta risposta realistica a cui accenni, in realtà, è la conseguenza dell'ambiguità, della complicità di fatto, e del ponziopilatismo perseguito per anni, perseguito e concesso proprio da coloro che ora fanno questa dolcissima critica al potere che avanza, che poi è più un distinguo e una richiesta di tregua al vincitore (Rosario Del Vecchio). Sul ddl Zan vedi

Ieri è apparsa una nota firmata dalla “presidenza della Cei” che definire tiepida è un eufemismo. 
I vescovi ribadiscono “il sostegno a ogni sforzo teso al riconoscimento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza. Tuttavia, una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna”.
Si legge poi che “in questi mesi sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. È necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative”.
Quindi, scrivono i presuli, “auspichiamo che si possa sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire alla edificazione di una società più giusta e solidale”.
 
Tutto qui? Sì, tutto qui.
la nota smussa, lima e cerca il dialogo per fare in modo che la legge faccia meno danni possibili: si pensa che sia l’opzione più realistica nel contesto attuale. Dunque la Chiesa italiana non farà le barricate contro il ddl Zan. Il che significa anche che la Chiesa purtroppo non accenna a tornare a svolgere la sua funzione di insegnamento e guida - oltre che di santificazione, che pure dov'è più? - che tornerebbe a rendere gloria a Dio mentre consentirebbe di ricostruire la fede e la cultura centrate sull'insegnamento perenne.

Scrive Martino Mora: “Qualcuno vede una contrapposizione tra legge Zan e dittatura sanitaria. Perché la Zan in tempo di Covid? Non è un assurdo? Non hanno altro a cui pensare? Al contrario, io vi vedo grande coerenza. Entrambe fingono di difendere il bene (l'uguaglianza dei cittadini la prima, la salute la seconda) ed entrambe tolgono la libertà (di pensiero, di educazione e di religione la prima, di tutto il resto la seconda), distruggono il tessuto sociale, la famiglia o il lavoro, e conducono verso un futuro distopico. Se la Zan è il grande Reset omosessualista, anzi omo-transessualista, la dittatura sanitaria (che va ben oltre le giuste e necessarie misure di contenimento) conduce verso il grande Reset neocapitalista e finanziario. I media di regime, i media della menzogna eretta a sistema, le sostengono entrambe. Non è un caso.”

Scrive Catacumbulus: “La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana [...] nel quadro della visione cristiana della persona umana, ribadisce il sostegno a ogni sforzo teso al riconoscimento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza" (Incipit della "Nota della Presidenza CEI").
L'incipit della nota già contiene il proton pseudos del modernismo in tutta la sua forza devastante. Semplicemente non è vero che il "primato della coscienza" corrisponda a una "visione cristiana della persona umana". Il primato è quello della VERITÀ sulla libertà ("Cognoscetis veritatem et veritas liberabit vos", Giov. 8, 32)! Il concetto stesso di coscienza, la quale non è una "facoltà" ma un "atto" (Summa Theologiae, I, q. 79, art. 13, respondeo: e proprio in quanto atto può essere erronea), ha senso solo in relazione alla verità. Infatti San Tommaso risponde positivamente al quesito se la coscienza erronea sia obbligante moralmente, proprio in ragione del primato della verità (Summa Theologiae, I-II, q. 19, art. 5, respondeo). Il che, però, non significa che la coscienza erronea sia sempre moralmente innocente rispetto all'ignoranza della verità che l'ha portata all'errore (Summa Theologiae, I-II, q. 19, art. 6, respondeo).
L'atteggiamento liberale, chiamiamolo così, è proprio quello che, al contrario, tendenzialmente inverte il rapporto tra verità e libertà, giungendo ormai ad un totale relativismo aletico. Il che porta all'assoluta contraddizione di chi vorrebbe condannare chiunque affermi verità oggettive, ossia universali e valide al di là delle opinioni soggettive e relativiste.
Farei poi notare che il punto è sempre quello della verità, poiché invocare un'assoluta libertà di opinione, oltre a non essere il caso nemmeno oggi (l'apologia di reato è sempre giustamente un crimine), è errato, poiché è già una concessione all'atteggiamento liberale di cui sopra. La questione è che bisogna tornare ad accettare il fatto che la verità esiste e va affermata, onde poter risolvere ogni controversia etica, altrimenti vige solo la legge del più forte (mediaticamente).”

45 commenti:

Anonimo ha detto...

I "dubbi"? "Un dialogo aperto e non pregiudiziale"? E le convergenze parallele no?
VOI DOVETE DIRE CHE IL DDL ZAN E' UNA LEGGE ANTICOSTITUZIONALE CHE IMPEDISCE LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE IN TUTTE LE SUE FORME,
altro che "dialogo aperto e non pregiudiziale", branco di preti vigliacchi!!!

Valeria Fusetti ha detto...

Preti vigliacchi ? Intanto non sono preti, sono Vescovi. Quelli che dovrebbero sostenere la Chiesa governando le loro diocesi come se fossero il Signore in persona. I buoni pastori, che si prendono sulle spalle, cioè se ne fanno carico, la pecora sperduta dopo aver messo al sicuro le altre. Per cui, secondo lei, sarebbero semplicemente vigliacchi? tutto qui ? Se fossero vigliacchi sarebbe frutto di paura ma questo non è. Semplicemente non sono pastori, sono mercenari, non sono in fuga, sono in carriera. Ed è tutto qui.

Anonimo ha detto...

Forse non tanto vigliacchi quanto in aperta malafede, quinta colonna dei massoni satanisti che manovrano partiti e governi, e questi pretacci ne sono il braccio ecclesiastico. Anatema a entrambi !

Anonimo ha detto...

Saranno vomitati.
Lo dice l'Apocalisse.

Sebastan A

Anonimo ha detto...

" e' necessario che un testo così importante cresca con il dialogo "

Cosa suggerisce il sindacato ? Forse , volendo si potrebbe aprire un "tavolo di trattative".

Anonimo ha detto...


Il decreto in questione non è solo una legge incostituzionale perché sopprime la libertà di espressione su certe delicate materie.

È anche una legge moralmente e politicamente infame perché mira a far avanzare ulteriormente quella cosa sordida che è la Rivoluzione Sessuale, sezione omo e lesbo; a farla avanzare con l'appoggio delle pubbliche autorità e del denaro pubblico ed ad imporla sempre più nell'educazione. Peggio di così...
Al crimine di "omotransgenderfobia" [sic] la legge vuole aggiungere quello di "misoginia" [sic], una cosa che non sta né in cielo né in terra. Dove la "misoginia" non sarà solo quella della satira letteraria sulle donne o dei commenti maligni su di esse: "misogino" sarà anche colui che non loderà nel dovuto modo, con il linguaggio politicamente corretto, il contributo del "genio femminile" alla società. Anche il silenzio sul ruolo che si pretende eccezionale svolto oggi dalle donne nella società sarà indizio di misoginia e come tale punito con la galera.
Questa legge dimostra per l'ennesima volta che la follia più completa domina presso le nostre classi dirigenti (italiane e straniere, occidentali, tutte produttrici di leggi del genere). Il commento all'acqua di rose dei vescovi dimostra per l'ennesima volta il loro basso livello intellettuale oltre alla loro ormai conclamata viltà. Ma con un clero, a quanto abbiamo dovuto apprendere dalle cronache, afflitto esso stesso dalla piaga dell'omosessualità, a tutti i livelli, cosa ci si aspettava, che ammonisse i sostenitori del decreto Zan con il linguaggio di san Paolo?
O.

Anonimo ha detto...

La religione è il principio d'ordine, naturale e soprannaturale, del sacro. Il sacro svincolato individualisticamente e soggettivisticamente dalla religione finisce sempre, prima o poi, per deviare prima, per capovolgersi infine.
Forse usciremo dal materialismo più volgare, ma finchè perdura il soggettivismo come malattia dello spirito, come principio della Sovversione, non usciremo facilmente dall'irreligiosità. Essa si tingerà, grottescamente, di neospiritualismo gnostico ed occultismo, per rivelarsi alla fine come spiritualità e sacralità infera, ctonia, e completamente rovesciata.
Il sacro senza la Chiesa, il suo principio d'ordine, cioè il suo canale ed argine naturale e sovrannaturale finalizzato alla salvezza, non può che dieviare ed impazzire. Alla fine e solo alla fine si manifesterà come grottesca nuova religio dell'informe e del Caos. Ed allora e solo allora tutti i fantasiosi sotenitori della "religione secondo me" si troveranno imprigionati nella più ferrea, oppressiva e grottesca delle parodie. Anzi delle distopie. E forse finalmente ne comprenderanno l'inganno.
Martino Mora

Ireneo ha detto...

Un Vescovo che fugge dinanzi al lupo è una persona che ha tradito il suo mandato, e non stiamo parlando di quisquilie, ma di testimoniare la Verità. Non si può scendere più in basso di così, anche perchè qui non è minacciato nè il cavalletto, nè le fiere nè la croce, quando i rischi erano terribili, da tremare.

Diego ha detto...

Io invece vedo l'opera di Dio che, mossa a pietà dei Suoi figli, non distrugge il nostro paese e il Vaticano come meriteremmo ma accelera la fine demografica affinché Egli abbia un nuovo gregge. Una fine alternativa al castigo che meritiamo (parlo sempre a livello generale e di peccato pubblico). È anche umanamente giusto che i popoli che permettono l'assassinio dei bimbi in grembo scompaiono e di loro non resti nemmeno il ricordo. Scusate la durezza ma ciò che fu la nostra cultura e civiltà non solo è passato ma non sarà più nemmeno futuro. Dovremmo pubblicamente chiedere perdono e vestire anche i cani col sacco come a Ninive. Lo credete possibile davvero? Allora sapete già la risposta di Dio.

Anonimo ha detto...

La Nota della CEI chiede solo dei miglioramenti al disegno di legge contro omofobia e transfobia e invita al dialogo senza pregiudiziali, dando così disco verde all'approvazione del ddl che, nel frattempo, è stato calendarizzato al Senato dopo settimane di polemiche e rinvii. Il testo della Nota CEI è l'espressione di una Chiesa impaurita, che rinuncia ad affermare la Verità, con un forte complesso di inferiorità davanti al mondo.

Anonimo ha detto...

"Io lo dico da mesi, irriso dalle varie forze a favore del ddl Zan che il ddl Zan, stante l'attuale quadro politico, è morto. Non c'è alcuna possibilità che venga approvato un provvedimento che fende in due la maggioranza di governo". A dirlo all'Adnkronos è Mario Adinolfi, commentando lo sblocco della calendarizzazione in Senato del ddl Zan contro l'omotransfobia, e le polemiche sul relatore della Lega Andrea Ostellari. "E' irresponsabile -dice il fondatore del Popolo della Famiglia- da parte del Pd e del Movimento 5 Stelle, per un mero bisogno elettorale ideologico mettere a rischio l'azione del governo Draghi in un momento così determinante per il paese".

https://www.adnkronos.com/ddl-zan-mario-adinolfi-e-morto-nessuna-possibilita-che-venga-approvato_3ky4Xr6UP6vn3GnHAcwkZz

Sestolese ha detto...

Adinolfi, come al solito, ha perso un'ottima occasione per tacere. Lui, che a suo tempo vide in Mattarella un campione dei valori cristiani, ora si sdilingua a sostegno di Draghi

Anonimo ha detto...

"La Chiesa asservita al vaccinismo sforna, tramite il Dicastero del cardinale Turkson, un kit sui vaccini anti-Covid per trasformare gli amboni delle nostre chiese in luoghi di propaganda vaccinista, fornendo indicazioni per le omelie, per trasformare ogni sacerdote in un funzionario del super-ministero della sanità, per mettersi al servizio della principale ideologia politica di questo momento e farla passare per evangelica. Il Kit, veramente imbarazzante per i luoghi comuni, esprime una Chiesa piaciona, che parla di cose che non sa e che liscia chi comanda. Ahinoi".
(da la nuovabq)

Cristianofobia ha detto...

GLI HANNO STRAPPATO DI MANO LA BIBBIA. L'ACCUSA? "OMOFOBIA"

Lo scorso venerdì mattina, a Uxbridge, nel nord di Londra, il rev. John Sherwood, pastore cristiano di 72 anni si è recato come tutti i venerdì, a predicare nella piazza del quartiere, insieme a un collega. Ha letto il brano dal capitolo 1 della Genesi, dove sta scritti che Dio creò l'uomo e la donna, e poi ha commentato dicendo che nel piano di Dio la famiglia è tra uomo e donna.
A quel punto sono intervenuti alcuni agenti di polizia che prima gli hanno intimato di smettere, e poi, di fronte al suo garbato rifiuto, lo hanno strattonato, lo hanno costretto a scendere dallo sgabello da cui stava predicando, gli hanno strappato di mano la Bibbia, lo hanno ammanettato e lo hanno trascinato via in mezzo a una folla sbigottita.
L'accusa?
Omofobia.

L'anziano pastore ha trascorso un giorno e una notte nella cella della stazione di polizia vicino a Heathrow, e secondo il suo avvocato, il trattamento degli agenti è stato molto duro (very unpleasant).
Ora dovrà subire il processo.
Io non ho parole.
Guardate il video.
La notizia è rimasta circoscritta per giorni, e ovviamente nessuno in Italia ne ha parlato, ma in Gran Bretagna, dove è in vigore una legge molto simile al ddl Zan, sono anni che accadono fatti come questi.
Aiutateci a diffondere notizie come queste.
Quando si imbocca la strada dei reati di opinione, non c'è un limite.
Oggi tocca ai cristiani, trattati come omofobi.
Domani potrebbe toccare a te

Credit: Simone Pillon

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/il-libro-di-curzio-nitoglia-sui-lubavicher/

Il libro di Curzio Nitoglia sui Lubavicher
Maurizio Blondet 23 Aprile 2021
Pietro Pasqualini

I LUBAVICH E I POTENTI Di questo MONDO

Le Edizioni Effedieffe hanno pubblicato, nel gennaio del 2021, il libro di Curzio Nitoglia, intitolato I Lubavich e i potenti del mondo.

Il fine di questo libro è quello di cercare di sollevare un velo su una realtà sotterranea e infera, che “è già all’opera in mezzo a noi” (II Tess., II, 3-12) e che tanto male ha già iniziato a fare nel mondo intero … anche in occasione della cosiddetta pandemia del “Covid19”....

Catacumbulus ha detto...

"La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana [...] nel quadro della visione cristiana della persona umana, ribadisce il sostegno a ogni sforzo teso al riconoscimento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza" (Incipit della "Nota della Presidenza CEI").

L'incipit della nota già contiene il proton pseudos del modernismo in tutta la sua forza devastante. Semplicemente non è vero che il "primato della coscienza" corrisponda a una "visione cristiana della persona umana". Il primato è quello della VERITÀ sulla libertà ("Cognoscetis veritatem et veritas liberabit vos", Giov. 8, 32)! Il concetto stesso di coscienza, la quale non è una "facoltà" ma un "atto" (Summa Theologiae, I, q. 79, art. 13, respondeo: e proprio in quanto atto può essere erronea), ha senso solo in relazione alla verità. Infatti San Tommaso risponde positivamente al quesito se la coscienza erronea sia obbligante moralmente, proprio in ragione del primato della verità (Summa Theologiae, I-II, q. 19, art. 5, respondeo). Il che, però, non significa che la coscienza erronea sia sempre moralmente innocente rispetto all'ignoranza della verità che l'ha portata all'errore (Summa Theologiae, I-II, q. 19, art. 6, respondeo).

L'atteggiamento liberale, chiamiamolo così, è proprio quello che, al contrario, tendenzialmente inverte il rapporto tra verità e libertà, giungendo ormai ad un totale relativismo aletico. Il che porta all'assoluta contraddizione di chi vorrebbe condannare chiunque affermi verità oggettive, ossia universali e valide al di là delle opinioni soggettive e relativiste.

Farei poi notare a Cristianofobia, che il punto è sempre quello della verità, poiché invocare un'assoluta libertà di opinione, oltre a non essere il caso nemmeno oggi (l'apologia di reato è sempre giustamente un crimine), è errato, poiché è già una concessione all'atteggiamento liberale di cui sopra. La questione è che bisogna tornare ad accettare il fatto che la verità esiste e va affermata, onde poter risolvere ogni controversia etica, altrimenti vige solo la legge del più forte (mediaticamente).

mic ha detto...

Grazie Catacumbulus, ho aggiornato l'articolo con la tua interessante opportuna puntualizzazione.

Anonimo ha detto...

"Il ddl Zan ci porterebbe nel futuro, fuori dal Medioevo" (Enrico Letta).
E' una frase estremamente rivelativa. Perché ci rivela, del tutto involontariamente, l'abissale, mostruosa e grottesca ignoranza storico-spirituale del più sinistro liberalismo.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Ieri, una Nota della CEI chiedeva (solo!) dei miglioramenti al disegno di legge contro omofobia e transfobia e invitava al dialogo senza pregiudiziali, dando così disco verde all'approvazione del ddl Zan che, nel frattempo, è stato calendarizzato al Senato dopo settimane di polemiche e rinvii.
Il testo della CEI è l'espressione di una Chiesa impaurita, che rinuncia ad affermare la Verità, con un forte complesso di inferiorità davanti al mondo.
Una Chiesa zerbino dei poteri mondialisti ed anti-cristici.
In pratica la CEI non critica il fatto che una legge di questo genere sia considerata necessaria; non si preoccupa troppo del fatto che introdurrebbe il reato di opinione (e anche di pensiero).
No, la presidenza della CEI chiede soltanto di discutere maggiormente il ddl e di migliorarlo (!?).
Ed infatti il sito di Avvenire, il quotidiano della CEI, arrivava a sostenere la necessità di superare il sesso biologico.
Luca Carboni su Fb

Anonimo ha detto...


Il testo a dir poco "molle" della CEI testimonia una Chiesa impaurita o una Chiesa corrotta?
Tutte e due, probabilmente.

Nel senso che gli onesti dentro la Chiesa sono impauriti e tacciono o balbettano
mentre i corrotti dentro la Chiesa vi spadroneggiano, come dimostrato da certi articoli
su 'Avvenire' e da altri molto più gravi episodi.
Trent'anni fa le organizzazioni gay chiedevano umilmente che gli omosessuali non fossero considerati dei malati e pervertiti. Ottenuto ciò, con un colpo di mano di psichiatri omo che ha fatto derubricare il vizio dalle "patologie" ammesse dalla Associazione Psichiatrica Americana e portato all'abolizione del reato di sodomia e molestie sessuali omo (soliciting), hanno cominciato una escalation che non sembra aver fine, grazie alla complicità di governi e Chiese. Adesso sono in pratica giunti a governare gli Stati dell'Occidente, quasi tutti, imponendo come normale e lodabile la loro deviazione e criminalizzando, con leggi inique, le person normali, a cominciare da quei religiosi (o da quegli onesti) che solo volessero ricordare la vera natura della famiglia,come voluta da Dio.
Non contenti, stanno propagandando al massimo la c.d. educazione gender nelle scuole, a partire dalle elementari o giù di lì ovvero mettendo in piedi un programma di corruzione della gioventù, a partire dall'infanzia, su scala mondiale. Non gli basta la corruzione della gioventù già operante nei media da anni con la pornografia di tutti i tipi che si trova su internet.
Next?

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=MNe8ZdC66jU


video del pastore arrestato

Anonimo ha detto...

Ho letto tutti i vostri commenti e sono d'accordo, è una legge iniqua ed inutile in questi frangenti, ma.......è la conditio sine qua non per avere i soldi del RF ed altri aiuti economici dalla UE, che poi sono in sostanza altri debiti da pagare per omnia saecula saeculorum.

Anonimo ha detto...

Anche questo sembra più un atto dovuto, come quello del vescovo di sanremo.., giusto per far dire agli inutili idioti "la chiesa non è stata zitta...."
Silvano Motta

Anonimo ha detto...


È una legge che sfida direttamente l'ordine naturale stabilito da Dio.
Una legge che va direttamente, volutamente contro la volontà di Dio,
attirando su tutto il popolo l'ira divina, non solo sui malvagi.
Particolarmente ributtante la parte che legittima la promozione
dello stile di vita gay e lesbo nelle scuole, di ogni ordine e grado,
insomma la corruzione della gioventù sin dalla fanciullezza.
Cosa disse il Signore di coloro che scandalizzavano i piccoli,
gli innocenti?
Piuttosto che approvare una simile legge, è meglio che caschi il
governo. E, a questo punto, chi se ne importa dei prestiti usurai
della UE, se è vero che sono tacitamente collegati all'emanazione
di questa legge.
Facciamo la fame ma non diventiamo complici degli operatori del male,
non offendiamo Dio e gli uomini in questo modo!

Anonimo ha detto...

"..è la conditio sine qua non per avere i soldi del RF ed altri aiuti economici dalla UE,,,"

Se questa la è conditio sine qua non...alla larga dalla conditio e dal RF! Non dobbiamo diventare il bordello globale.

Anonimo ha detto...

I vescovi della Cei sostengono di avere dei "dubbi" nei confronti della legge Zan. Cioè una legge apertamente anticattolica, anticristiana, antiumana, antinaturale e liberticida.
Hanno solo dei "dubbi", loro. Non certezze. Qualche dubbio che si supererà col "dialogo". Così auspicano.
"Dubbi", "dialogo", parole non presenti nel Vangelo, nel quale si dice: "Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal Maligno" (Mt 5, 37).
I nostri vescovi, conciliari e modernisti, da un pezzo hanno dimenticato il Vangelo.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Il vescovo di Sanremo si è detto fermamente contrario al Ddl Zan ben prima del pronunciamento della CEI.Il giovane Letta invece ha detto:Il Ddl Zan ci porterebbe nel futuro fuori dal medioevo.E probabilmente anche questo è un cattolico adulto.Ci aspettano tempi tremendi ,le profezie della Madonna si stanno puntualmente avverando.

Anonimo ha detto...

"....Il giovane Letta ..."

non è ancora uscito fuori dall'imitazione infantile

Ruoli provvidenziali ha detto...

Se è importante il ruolo dello stato figuriamoci quello della Chiesa... che dire ora che sono così decaduti entrambi?

Il ruolo provvidenziale dello Stato:
"La storia delle nazioni cattoliche, la storia della conversione alla fede cattolica, manifesta il ruolo provvidenziale dello Stato [...]. Il suo ruolo nel conseguimento della salute eterna dell'umanità è capitale, se non preponderante [...]. Se tutto l'apparato e il condizionamento sociale dello Stato è laico, ateo, areligioso, a maggior ragione persecutorio, chi oserà dire che è agevole per i non cattolici convertirsi e per i cattolici rimanere fedeli? [...] Sarebbe criminale incoraggiare gli Stati cattolici a laicizzarsi e a lasciar diffondersi con indifferenza l'errore e l'immoralità e, col falso pretesto della dignità umana, introdurre un fermento corruttore della società, esaltando la cascienza individuale a spese del bene comune". Mons. Marcel Lefevre, febbraio 1967.

Anonimo ha detto...

Chi, come me, è contrario al ddl Zan secondo Repubblica sarebbe un cavernicolo, mentre secondo Zingaretti (Nicola) tollererebbe “che esista un motivo per poter offendere o picchiare un essere umano”.

Sostanzialmente o sei con loro o sei un mostro.

Per “loro” intendo quelli che non discriminano, che sono tolleranti, che sono contro la violenza, anche solo verbale.

Sennò non sosterrebbero il ddl, no?

Un profeta ha detto...

Verranno giorni - e anzi sono già venuti, diciamo noi -, che il cristianesimo sarà ridotto a pura azione umanitaria, nei vari campi dell'assistenza, della solidarietà, del filantropismo, della cultura. Il messaggio evangelico identificato nell'impegno al dialogo tra i popoli e le religioni, nella ricerca del benessere e del progresso, nell'esortazione a rispettare la natura». Ma se il cristiano, per amore di apertura al mondo e di buon vicinato con tutti, quasi senza avvedersene, stempera sostanzialmente il Fatto salvifico nella esaltazione e nel conseguimento di questi traguardi secondari, allora egli si preclude la connessione personale con il Figlio di Dio, crocifisso e risorto, consuma a poco a poco il peccato di apostasia e si ritrova, alla fine, dalla parte dell'Anticristo.

Gesù Cristo è una pietra - come Egli ha detto di sé -, e su questa Pietra, o, affidandosi, si costruisce, o ci si va a inzuccare. Sono Parole sue: parole che voi sentirete raramente citate. Ma sono contenute nel capitolo 21 di San Matteo.

Chi cadrà su questa Pietra sarà sfracellato.
E qualora Essa cada su qualcuno, lo stritolerà.

- Cardinal Biffi -

Anonimo ha detto...

Se fosse varata la legge Zan verrebbe impedito agli insegnanti e ai catechisti di parlare della famiglia naturale, annessi e connessi... Ma i cattocomunisti non arrossiscono di vergogna?

Anonimo ha detto...

@ A.30 aprile h.18.17

Lo siamo già, basta guardarsi intorno, poi voci ben informate fanno sapere che le nostre richieste per avere il RF saranno esaminate ben prima delle altre in quanto soci fondatori, ergo, pare che le prime tranches di soldi arriveranno a luglio, insieme con i controllori fiscali cui bisogna rendere conto anche dei cent, se partiranno velocemente i lavori si può sperare di avere entro dicembre altre tranches.........chi vivrà vedrà, c'è sempre l'incognita Harris, pardon, Biden, che non vede l'ora di sganciare qualche bomba in qua e in là, gli USA lasciano l'Afghanistan, ma qualche guerra in giro per il mondo la trovano, il Ciad p.e. che sta esplodendo.......,

Anonimo ha detto...

"Se la Dottrina sociale della Chiesa fosse un’insegnante incaricata di valutare la recente Nota della Presidenza della Conferenza episcopale italiana sul disegno di legge Zan, cosiddetto contro l’omofobia, ne darebbe un voto di netta insufficienza e segnerebbe con la matita blu molti suoi passaggi".
Stefano Fontana

Anonimo ha detto...

Stasera il concerto del primo maggio su Rai 3 si è trasformato in un palcoscenico di propaganda politica a favore del DDL ZAN, con Fedez che ha letto un comunicato contro alcuni esponenti politici della Lega.
Come può aver permesso tutto questo la televisione di Stato pagata da tutti gli italiani??
E poi le anime belle della sinistra si indignano se Pio e Amedeo satireggiano su una TV privata....

Anonimo ha detto...

Avete dato in mano alla sinistra la cultura? Bene, questi sono i frutti. Loro prima hanno confuso le acque con 'lacultura' d'Oltralpe, che solo qualcuno tra loro ha letto e digerito, per introdurre surrettiziamente la subcultura in senso lato ed oppiaceo tra le classi proletarie da (dis)educare e addormentare col sesso artistico/culturale.
Sarà questa l'(in)civiltà della cultura 'prepuziovulvano' in prosa, poesia, pittura, scultura, musica, urbanistica, artigianato. A cui succederà quella delle 'budella', nella speranza che poi si torni a 'riveder le stelle'!

Anonimo ha detto...

L'opposizione delle femministe identitarie e di ArciLesbica (cd. preferenza femminile) al ddl Zan sembra riassumersi così: se volete fare i finocchi, accomodatevi, ma le donne siamo noi. "Fuori gli intrusi".
(Andrea Sandri)

Anonimo ha detto...

Art. 4 ddlZan
"sono fatte salve la libera espressione di convincimenti ed opinioni..." (e vorrei ben vedere), "PURCHÉ non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti descriminatori o violenti".

Mi chiedo: quanto può essere conforme una simile disposizione con il primo comma dell'art. 21 della Costituzione?
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".
Non trovo il "PURCHÉ", cioè la libertà di pensiero condizionata, nella disposizione costituzionale.

Quale criterio verrà utilizzato per verificare la eventuale idoneità (o meno) degli atti a determinare il concreto pericolo di discriminazioni?

Condizionare la libertà del pensiero è chiaramente un atto fascista e incostituzionale!

Anonimo ha detto...


"Condizionare la libertà del pensiero è chiaramente un atto fascista e incostituzionale"

Incostituzionale sì ma perché solo "fascista"? Non è anche un atto "comunista"?
E nei secoli precedenti, quando l'Europa era cristiana, c'era la libertà di pensiero, su certe materie? Si tolleravano le opinioni non conformiste purché non attaccassero i dogmi della fede, la morale ufficiale o volessero rovesciare il regime politico vigente.
Il fascismo al dunque faceva lo stesso. Non potevi criticare pubblicamente il regime politico o la religione cattolica ma nelle università i corsi di insegnamento erano in sostanza liberi, bastava usare un linguaggio prudente, nella forma.
Il problema non è tanto il carattere "liberticida" del ddl Zan quanto il suo carattere immorale, corruttore, violatore della legge naturale e divina.
Il problema è che le opinioni che vengono perseguitate sono quelle giuste, perché difendono i diritti naturali e divini e la sanità morale del popolo, in particolare della gioventù (purtroppo oggi già abbondantemente corrotta dal perverso sistema cultural-politico) - sono le opinioni ingiuste e malvage, quelle che dovrebbero essere perseguitate e proibite, a perseguitare e ad imporre la loro volontà.
Viviamo in un mondo capovolto, votato al suicidio, in tutti i sensi.

Anonimo ha detto...

Questo è l’art. 4 del DDL Zan e la sua ‘scriminante’:

“(Pluralismo delle idee e libertà delle scelte)

1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”.

Posto che:

I. “la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili” non devono essere “idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”, altrimenti non scriminano neanche se sono “riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte”.

II. Che, comunque, non sono scriminate “la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime NON riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte”.

Qualcuno sa spiegare:

a. Quando “la libera espressione di convincimenti”, le “opinioni” e “le condotte legittime” (anche pluralistiche) sono “idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”?

b. Quando queste tre cose possono essere “riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte” e quando no?

c. Se -per ipotesi- queste tre situazioni non sono riconducibili al “pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte” (perché il soggetto, all’interno del pluralismo, ha deciso di… non accettare il pluralismo), quando egli decide di esprimere ‘liberamente’ i suoi “convincimenti”, le sue “opinioni”, e le sue “condotte legittime” svolge o meno la “propaganda di idee” di cui alla rubrica dell’art. 1?

d. se, in conclusione, “la libera espressione di convincimenti”, le “opinioni” e “le condotte legittime” non siano state surrettiziamente introdotte come potenziali condotte punibili ai sensi dell’art. 604 bis c.p., laddove non rispettino gli standards del c.d. “pluralismo” e della “libertà delle scelte” ovvero quello della non “idoneità a creare il pericolo di atti discriminatori e violenti”?
Sebastiano Mallia su Fb

Anonimo ha detto...

Non ho visto l'uscita di Fedez. Non ne sento il bisogno. Non ho visto nemmeno il video della telefonata registrata con i vertici Rai. Non ne sento il bisogno.

Ma sento, invece, il bisogno di evidenziare l'ipocrisia che spesso, ahimè, regna sovrana all'interno della politica (o almeno in gran parte di essa, quella del centrosinistra).
Tutti a schierarsi dalla parte di Fedez e contro la censura dei dirigenti Rai, dimenticando troppo spesso che le nomine dei dirigenti sono state fatte dalla politica stessa. Tenendo altresì conto della censura (reale e inesorabile) praticata da anni nei confronti di qualunque persona non allineata al pensiero unico.... In tutte le reti RAI, come del resto altrove, trovi solo testimonianze sinistroidi senza mai contraddittorio.

Anonimo ha detto...

I nostri problemi nascono dal fatto che, non avendo mai avuto dalla sua la maggioranza dell'elettorato, la sinistra, in Italia, ha potuto governare incontrastata sino ad oggi, usando del semplice trucco di riconvertire una parte di se stessa in partiti e movimenti formalmente contrari alla sinistra medesima, di modo che l'elettorato ostile al progressismo, comunque votasse, finisse comunque con l'eleggere dei "compagni", quantunque, in senso formale, "altrimenti collocati".
Questo giuoco, sin dalla nascita della repubblica, lo si condusse tramite la D.C., per poi continuare con Forza Italia, la Lega e così via.
In ogni caso, per averne una riprova, se si volessero brevemente considerare i "programmi economici" di tutti i partiti presenti in Parlamento, si potrebbe constatare come tutti questi, sia pure attraverso differenti terminologie ed accampando differenti giustificazioni, comunque convergono, nella propria effettiva sostanza, nella direzione del "socialismo economico"; ciò addirittura strumentalmente appellandosi, in svariati casi, addirittura alle opposte concezioni della libertà d'impresa e dell'economia di mercato.
Ragion per cui, a mio modesto avviso, salvo che si sia di sinistra, non riveste alcun senso il recarsi alle urne e, d'altra parte, ne ha ancor meno il discettare di politica, come se esistessero davvero delle parti fra loro contrapposte, anziché prendere atto che si tratta solamente di vicende del tutto interne alla sola sinistra ...

Anonimo ha detto...

In ormai tutto il mondo - dal Regno Unito agli Stati Uniti, dall'Australia alla Norvegia -, qualunque donna osi dire che gli “gli uomini non possono diventare donne” viene perseguitata o minacciata. Non ci credete? Ecco un breve elenco:

Maya Forstater, consulente fiscale del Regno Unito, è stata licenziata per aver twittato che “gli uomini non possono trasformarsi in donne” e sta portando avanti da anni la sua battaglia legale: https://www.thetimes.co.uk/article/trans-ruling-over-maya-forstater-was-orwellian-tribunal-told-29p9227xt

Kathleen Stock, docente di filosofia all’Università del Sussex, sempre nel Regno Unito, è stata aggredita e boicottata per aver difeso la realtà maschile e femminile, che smonta ideologia e industria transgender: https://www.timeshighereducation.com/news/kathleen-stock-life-front-line-transgender-rights-debate


Holly Lawford-Smith, filosofa australiana: “Per aver detto che ci sono due sessi vogliono licenziarmi”: https://meotti.substack.com/p/per-aver-detto-che-ci-sono-due-sessi?fbclid=IwAR2N5ue4WQEFa0GwyIixts_9W0zIB856kkWDye3T5A8FQY3G6Eu5YxWTLr8

Donna M. Hughes, nome storico del movimento statunitense, ha attaccato “l’ideologia transessuale”. Pur non licenziandola, la sua università l’ha subito scaricata con un comunicato: https://lanuovabq.it/it/la-super-femminista-demolisce-lideologia-lgbt-e-rischia-il-posto

Jenny Klinge, parlamentare norvegese, è stata denunciata per avere detto che "solo le donne possono partorire": https://www.quotidiano.net/cronaca/quanto-fumo-sull-identit%C3%A0-di-genere-1.6212178

DOMANDA: vista l'esperienza internazionale all'Italia serve il ddl Zan - come assicurano Fedez, Elodie, Razzi, Alessandra Mussolini e Rocco Siffredi - , oppure ad essere in pericolo è la libertà di pensiero?

Anonimo ha detto...


L'eventuale legge Zan (facciamo gli scongiuri) permetterebbe di citare san Paolo sul peccato di omosessualità?

Secondo me, sì. Solo in teoria, però.

1. San Paolo condanna come "turpi" le relazioni intime fra maschi e tra femmine, senza far distinzioni (Lettera ai Romani 1, 24 ss). 2. Condanna altresì chi approva tali relazioni contro natura. 3. Nella Prima Lettera ai Corinti (6, 9-11), tra i peccatori che sono stati "lavati in Cristo" e quindi perdonati per i loro trascorsi peccati, mette anche gli omosessuali, con assoluta precisione. Il testo nomina infatti sia i "molles" (effeminati, nel linguaggio popolare latino del tempo quelli che facevano la parte della donna) e "masculorum concubitores", ossia i sodomiti, i sodomizzatori, quelli che facevano la parte attiva, come si suol dire. Il discorso valeva anche per le lesbiche, ovvio.
Quindi: l'omosessualità è peccato grave e riguarda tutti quelli che vi sono coinvolti, non solo coloro che vi si prestano nel ruolo passivo (come ritiene certa mentalità, p.e. tra i musulmani o nella parte più rozza dei popoli occidentali). Però tutti gli omosessuali possono esser salvati dalla conversione a Cristo.

QUINDI : san Paolo, dopo aver messo questo tipo di peccatori di fronte alle gravi colpe che hanno verso Dio, li incita alla conversione, apre loro la prospettiva di salvezza tipica del Cristianesimo. NESSUN INCITAMENTO AD ATTI DI VIOLENZA CONTRO DI LORO O ALLA DISCRIMINAZIONE CONTRO DI LORO. La condanna è del peccato, non del peccatore, che si vuole invece salvare.
Ma questo qui abbozzato è un discorso razionale, basato sui Testi e il magistero di sempre della Chiesa. Verrà fatto di fronte ad una canea (già imperversante nei media) incancrenita nel pregiudizio, nell'odio anticristiano e nel vizio, che non vuole sentir parlare di "peccato" a proposito della propria depravazione. E proprio questo, secondo me, è il fine non dichiarato dell'iniquo decreto: colpire tutti quelli che oseranno dire pane al pane e vino al vino, ossia definire l'omosessualità per quello che è, anche senza nessun intento diffamatorio o persecutorio,anzi invitando gay e lesbiche a pentirsi e convertirsi a Cristo.
Già ribadire che l'omosessualità è peccato grave, citando san Paolo o Nostro Signore (che approvò per tre volte la fine di Sodoma e Gomorra), potrà esser considerato "discriminazione" verso gli lgbt - i giudici potranno usare in modo amplissimo un concetto come quello di "discriminazione", così generico e ambiguo nello stesso tempo.

Certo, se dal papa regnante e dai vescovi fosse giunta una fermissima opposizione a tale decreto, non saremmo giunti alla presente situazione. I motivi per i quali l'episcopato attuale in sostanza non si oppone affatto al decreto li conosciamo tutti e vengono da lontano, com'è vero che gli articoli del nuovo CCC sul peccato contro natura danno la sgradevolissima sensazione di preoccuparsi soprattutto di difendere la supposta "dignità" degli omosessuali, in quanto tali. Ma il peccato, quale che sia, non può avere "dignità" alcuna.

Anonimo ha detto...

Dall'Angelus di domenica 20 febbraio 1994:
«Non può costituire una vera famiglia il legame di due uomini o di due donne, ed ancor meno si può ad una tale unione attribuire il diritto all'adozione di figli privi di famiglia. A questi figli si reca un grave danno, poiché in questa "famiglia supplente" essi non trovano il padre e la madre, ma "due padri" oppure "due madri".»

Se il ddl Zan fosse in vigore e il Papa ripetesse queste parole, si potrebbe denunciare per "istigazione alla discriminazione".