Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 26 aprile 2021

«Per ripristinare l'onore dei nostri governanti» : 20 generali rivolgono un appello a Macron per difendere il patriottismo

Riprendo nella nostra traduzione dal settimanale francese Valeurs actuelles la lettera-appello rivolta al Presidente della Repubblica Macron e a tutti i rappresentanti parlamentari. Una lettera drammatica e senza precedenti, su iniziativa di Jean-Pierre Fabre-Bernadac, ufficiale di carriera e direttore del sito Place Armes, alla quale hanno aderito una ventina di generali, un centinaio di alti ufficiali e più di mille altri soldati. Una situazione che non ci lascia indifferenti perché purtroppo la condividiamo. E dove sono i nostri generali?

Signor Presidente,
Signore e signori del governo,
Signore e signori parlamentari,
 
L'ora è seria, la Francia è in pericolo, svariati pericoli mortali la minacciano. Noi che, anche in pensione, rimaniamo soldati di Francia, non possiamo, nelle attuali circostanze, restare indifferenti alle sorti del nostro bel Paese.

Le nostre bandiere tricolori non sono solo un pezzo di stoffa, ma simboleggiano la tradizione, attraverso i secoli, di coloro che, indipendentemente dal colore della pelle o dal credo, hanno servito la Francia e dato la vita per lei. Su queste bandiere, troviamo, in lettere d'oro, le parole "Onore e Patria". Ora, il nostro onore oggi sta nel denunciare la disintegrazione che sta colpendo il nostro paese.
  • Disintegrazione che, attraverso un certo antirazzismo, ha un solo obiettivo: creare sul nostro suolo un malessere, persino l'odio tra le comunità. Oggi, alcuni parlano di razzismo, indigenismo e teorie decoloniali, ma, attraverso questi termini, questi odiosi e fanatici sostenitori vogliono la guerra razziale. Essi disprezzano il nostro paese, le sue tradizioni, la sua cultura, e vogliono vederlo dissolversi sradicando il suo passato e la sua storia. Così se la prendono, per mezzo di statue, con le vecchie glorie militari e civili estrapolandone i detti vecchi di secoli.
  • Si tratta di una disintegrazione che, con l'islamismo e le orde suburbane, sta portando alla separazione di molte parti della nazione, trasformandole in territori soggetti a dogmi contrari alla nostra costituzione. Tuttavia, ogni francese, qualunque sia la sua fede o non fede, è ovunque a casa sua in Francia; non può e non deve esistere nessuna città o quartiere in cui le leggi della Repubblica non siano applicabili.
  • Disintegrazione, perché l'odio prevale sulla fraternità durante le manifestazioni in cui il potere usa le forze dell'ordine come agenti di supporto e capri espiatori di fronte ai francesi gilet gialli che esprimono la loro disperazione. Questo mentre individui infiltrati e incappucciati saccheggiano i negozi e minacciano queste stesse forze dell'ordine. Eppure, queste non fanno che applicare le direttive, a volte contraddittorie, date da voi, governanti.
I pericoli aumentano, la violenza cresce di giorno in giorno. Chi, solo dieci anni fa, avrebbe potuto prevedere che, un giorno, un insegnante sarebbe stato decapitato fuori dalla sua scuola? Ora, noi, servitori della Nazione, sempre pronti a mettere la nostra vita alla fine nostro impegno - come richiedeva il nostro status militare - non possiamo essere spettatori passivi di ciò che accade.

Quindi, chi guida il nostro paese deve con tutta la sua autorità trovare il coraggio necessario per sradicare questi pericoli. Per questo, spesso è sufficiente applicare senza debolezze le leggi già vigenti. Non dimenticate che, come noi, la grande maggioranza dei nostri concittadini è esasperata per i vostri vacillanti e colpevoli silenzi.

Come disse il cardinale Mercier, primate del Belgio: “Quando la prudenza è ovunque, il coraggio non è da nessuna parte.” Quindi, signore e signori, basta procrastinare, l'ora è seria, il lavoro è colossale; non perdete tempo e sappiate che siamo pronti a sostenere le politiche che prenderanno in considerazione la salvaguardia della nazione.

D'altronde, se non si fa nulla, il lassismo continuerà a diffondersi inesorabilmente nella società, provocando alla fine un'esplosione e l'intervento dei nostri commilitoni attivi in una pericolosa missione di protezione dei nostri valori di civiltà e di salvaguardia dei nostri compatrioti sul territorio nazionale.

È evidente che non è più tempo di procrastinare, altrimenti domani la guerra civile porrà fine a questo caos crescente, e i morti, di cui sarete responsabili, si conteranno a migliaia.
Seguono i nomi dei Generali firmatari.
[Traduzione a cura di Chiesa e Post-concilio]

31 commenti:

Anonimo ha detto...

Più chiaro di così!
E anche catastrofico. I generali hanno il coraggio di parlare di guerra civile, ovvero di guerra tra la violenza degli immigrati e il resto della popolazione.
Non è il solo caso di reazione: i nostri telegiornali hanno fatto vedere una manifestazione piuttosto imponente sotto la Tour Eiffel contro l'assoluzione dell'assassino della dottoressa Halimi uccisa al grido di Hallah Akbar.

Anonimo ha detto...

Una volta in un intervista Mario Draghi disse che l'euro e l'unione europea non potevano fallire perché 'loro avevano dato tutto'. In un commento sotto un altro post, seguendo un altro filo, ho ipotizzato che forse Boris Johnson anche lui 'ha dato tutto'. Ora che cosa sia questo tutto lo posso solo ipotizzare, visto l'aria che tira, potrebbero essere i loro averi personali, di famiglia. Quindi gli alti gerarchi europei ed i governati di molti paesi europei 'hanno dato tutto' affinché il piano degli 'Oscurati' riesca. Qualcosa di simile vale anche per la Francia e per il Vaticano. Quindi quelli contro cui noi cerchiamo di far sentire le nostre ragioni, sono i primi a non essere liberi, essendosi venduti consapevolmente e/o inconsapevolmente al sistema degli 'Oscurati' ad un certo punto della loro vita. L'ipotesi mi sembra verosimile avendo il sistema, in cui ci stanno portando, una sola divinità riconosciuta, il Danaro. Detto questo, non possiamo in nessun modo sperare e pensare che la situazione possa essere modificata anche con nuove elezioni, si compreranno e corromperanno chiunque oserà porsi di traverso. Chi potrebbe fare la differenza? L'esercito, che in questo frangente si fa avanti in Francia ed ammonisce chi mal ha governato e governa. L'esercito potenzialmente è in grado di liberare i governanti svendutisi ed i governati vessati. Quanti sono i paesi in Europa che hanno un esercito, che non sia un college di ricamo? Non lo so. La Grecia il suo esercito l'ha mantenuto seriamente, da quello che so. Se questa è realmente la situazione bisogna, sperare che anche i nostri graduati battano un colpo ad una delle persone meno, meglio affatto, colluse con quelli che 'hanno dato tutto'.

Anonimo ha detto...

A quando una simile presa di posizione anche qui da noi?

Anonimo ha detto...

Ormai lo Stato francese è compromesso. Solo un colpo di stato e una dittatura militare che ripristini l’identità nazionale può salvare la Francia. La ‘democrazia liberale’ non può espellere le centinaia di migliaia di invasori islamici ormai radicati da decenni. Lettera perfetta.

mic ha detto...

Giulio Meotti:
“L’identità europea è morta”
Il capolavoro di Milan Kundera. “Sotto il comunismo la vita spirituale ci ha salvato. ‘Europa’ è il retaggio greco e cristiano. Oggi? Il mercato? La cultura è finita e non ve ne siete neanche accorti”

Anonimo ha detto...

''La ‘democrazia liberale’ non può espellere le centinaia di migliaia di invasori islamici ''

Invasori? quali invasori di grazia? chi è causa del suo mal...

Anonimo ha detto...


I venti generali che hanno firmato sono in pensione, pare di capire. Questo indebolisce la loro lettera? In apparenza sì. Ma il direttore della rivista è un militare di carriera ossia in servizio attivo? Pare di sì. La lettera nella parte finale fa anche un accenno che potrebbe essere interpretato come allusione ad un possibile intervento dei militari, un intervento "autonomo", "unilaterale" nella sfera pubblica.
Per ora la Lettera sembra non abbia avuto repliche da parte del governo. Si sono ovviamente inalberati alcuni esponenti della sinistra. E da parte dei militari in servizio attivo? Qual è il pensiero dei generali francesi non in pensione? Se tacciono, si può pensare che acconsentano ossia che i 20 generali in pensione si siano mossi avendo l'approvazione segreta di un buon numero di alti ufficiali in servizio attivo.
L'esercito francese ha una tradizione di interventi contro il potere civile incapace o corrotto per salvare la patria. Vedi il colpo di Stato di Napoleone (il 18 brumaio), l'intervento nell'Ottocento del gen. Boulanger. Quando la Francia crollò nel 1940 si ricorse al maresciallo Petain, in pensione, per salvare il salvabile. Ma questo è un caso diverso, come lo fu l'intervento di De Gaulle nel 1958, quando l'esercito francese in Algeria si stava ammutinando e i comunisti stavano preparandosi alla guerra civile: De Gaulle tenne a freno i militari promettendo che mai avrebbe ceduto l'Algeria, promessa che poi violò tranquillamente, e andò al governo alle sue condizioni, imponendo la riforma costituzionale in senso presidenziale (e qui fece bene).
La situazione di oggi è diversa, ricorda piuttosto quella di caos e corruzione della Francia rivoluzionaria, ingovernabile, risolta da Napoleone con il suo colpo di Stato.
In Italia l'esercito non ha tradizioni del genere né, a quanto se ne sa, i suoi generali brillano per spirito di indipendenza. Non osano mai criticare il potere politico, subiscono senza fiatare l'incompetenza ormai leggendaria dei nostri politici in materia militare, né osano addentrarsi in problemi concernenti il bene comune. Finora sono stati "allineati e coperti".
La situazione dell'ordine pubblico e del degrado sociale organizzato, grazie anche all'azione di forze destabilizzatrici ben note, è tale che disordini sempre più gravi ed infine una vera e propria guerra civile, sembrano difficili da evitarsi. E non solo in Francia.

mic ha detto...

Invasori? quali invasori di grazia? chi è causa del suo mal...

Il dramma che ci sia stata e ci sia un'accoglienza irresponsabile e sconsiderata non toglie il fatto che si tratti di invasione...

Anonimo ha detto...

no no, quale accoglienza irresponsabile e sconsiderata... a partire dall'inizio degli anni '90 c'è stata proprio la volontà scientifica di aprire le frontiere

ciò ufficialmente è stato fatto in nome del diritto alla libera circolazione delle persone (è il liberalismo, bellezze mie... il dirittoumanesimo)

bisogna capirlo questo, altrimenti si fa l'errore di ritenere che fenomeni biblici (come gli spostamenti di popoli interi dal Terzo al Primo Mondo) cui abbiamo assistito e stiamo assistendo siano avvenuti per caso o per inettitudine dei governanti (mentre era proprio quello che volevano)...

mic ha detto...

si fa l'errore di ritenere che fenomeni biblici (come gli spostamenti di popoli interi dal Terzo al Primo Mondo) cui abbiamo assistito e stiamo assistendo siano avvenuti per caso o per inettitudine dei governanti (mentre era proprio quello che volevano)...

Ormai è evidente che c'è una regia non più occulta ma terribilmente irrefrenabile, almeno a quanto possiamo vedere o supporre qui e adesso.

Anonimo ha detto...

Da 50 anni abbiamo accettato tutto. La dittatura, anzi la tirannia, è l'inevitabile punizione. Tra i mille abomini che abbiamo accettato - protetto dallo stato, pagato dallo stato, promulgato dalla cultura, dalle famiglie, dalla scuola e alla fin fine coperto dalla stessa chiesa - il peggiore è il massacro di 6/7 milioni di bambini innocenti. Abbiamo pienamente legalizzato divorzio, eutanasia, pederastia, pedofilia, (in Germania oramai è legalizzato l'incesto, in Francia l'Islam taglia pubblicamente la testa ai professori e brucia centinaia di chiese nel silenzio totale della cultura e della chiesa) pornografia, bestemmia, ateismo. Ora non ci resta che la morte e - per chi ha fede e speranza - la resistenza. Dio ora vuole la guerra, la lotta, l'urlo di protesta e di battaglia. Dio vuole il regno di Cristo - e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria - attuato dal piccolo esercito di asinelli fedeli guidato dai padri con alla testa San Giuseppe. rdv

Anonimo ha detto...

Generali 20 e soldati quanti?Sono cose d'altri tempi che specialmente in Italia non possono mai concretizzarsi.E' ormai una situazione catastrofica creata da media e magistratura militante con l'aiuto interessato di buona parte della sinistra.Quando a seguito di ben orchestrate campagne scandalistiche si fa cadere un governo democraticamente eletto non si è più in democrazia .Quando un ministro dell'interno di uno stato , per il solo fatto di aver impedito lo sbarco, da una nave straniera, di clandestini sul suolo del suo paese,deve spiegare in tribunale i motivi della sua decisione allora il paese è sull'orlo del baratro.La Francia invece pur avendo una burocrazia molto più efficiente della nostra nel baratro c'è già.I generali scrivono lettere ma l'esercito e la polizia son pieni di soldati di origine africana o nord africana ed il rischio che i soldati o i poliziotti si sparino addosso fra di loro è molto alto.Ormai in Francia i musulmani si contano a milioni ,il tentativo di chiuderli nelle periferie ,facendo finta che quella fosse una Francia solo un pò più folcloristica , non ha funzionato.E adesso i nostri cuginetti si stanno preparando ai fuochi d'artificio .Nell'attesa bruciano le chiesa....

Valeria Fusetti ha detto...

Ecco, lei è il prototipo di quei francesi, americani, italiani,ecc, insomma occidentali che odiano l'occidente e la sua tradizione cristiana. Lei enfatizza coscientemente e volutamente ciò che di sbagliato hanno fatto uomini di Chiesa e fedeli infedeli per nascondere e negare ciò che, in 2000 anni, lo Spirito Santo ha sottoposto a Cristo attraverso la sua Chiesa. Lei è un cieco guida di altri ciechi, un cattocomunista inconsapevole (forse) che poiché Dio e Belial non hanno nulla in comune,e non possono vivere nella stessa persona, né regnare nello stesso Stato. Il Signore si sta servendo di voi, dal più in alto al più in basso, per punire i nostri peccati, sia individuali che collettivi. Ma questo fatto non significa che siete suoi servi. I militari francesi, a loro modo, affermano che siamo arrivati al capolinea: x tutti c'è o la conversione o l'ennesima autodistruzione. Chi è causa del suo mal...è l'unica frase decente del suo breve ma significativo intervento, ma vale per ogni battezzato del mondo.

mic ha detto...

Chi è causa del suo mal...è l'unica frase decente del suo breve ma significativo intervento, ma vale per ogni battezzato del mondo.

E' così, purtroppo. La crisi della società e della politica nasce da quella, terrificante, nella Chiesa e conseguentemente nei credenti, che non sono più l'anima della nostra civiltà morente.

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/venti-generali-generali-hanno-scritto-a-macron/

.......
E una settimana prima, sempre su Valeurs Actuels, l’intellettuale politico ed aristocratico Philippe de Villiers, il cattolico vandeano, ha scritto “Faccio appello all’insurrezione” di fronte alla “pandemia usata come una occasione per il Gran Reset, alla ideologia WOKE che cancella il passato grande e colto della Francia e dell’Europa..”L’Occidente non ha più pensiero. Vive di psittacismo.La Francia di allinea sulla Germania, la quale si allinea sugli Stati uniti. Le nostre elites globalizzate vivono sul fuso orario americano, sono risucchiate negli stessi esercizi terminali… dove “Big Pharma, Big Data, Big Finance si riuniscono senza mandato a New York nell’ottobre 2019 a simulare una pandemia di coronavirus ..”

Philippe de Villiers è dunque – che io sappia – il solo politico europeo che ha il coraggio di sapere dell’Event 201, e che ammetta di aver letto il saggio di Klaus Schwab , e di considerarlo “l’equivalente del Manifesto del Partito Comunista di Marx: il progetto di un nuovo paradigma, in piena pandemia”.
Orbene, Philippe de Villiers è fratello del generale Pierre De Villiers, già capo di stato maggiore delle armate congiunte, che Macron cacciò in modo umiliante dalla carica e che fu salutato dalla truppa con commoventi urrà! Il generale De Villiers è ritenuto un temibile candidato, se si presenta alle elezioni presidenziali del 2022.

https://www.maurizioblondet.it/cosi-larmata-salutato-generale-de-villier-umiliato-macron/

Anonimo ha detto...


quanti sono i musulmani nelle forze armate occidentali? E quando è legittimo l'uso della forza, per difendere il bene comune e l'esistenza stessa del popolo?

Parecchi, sono. Gli eserciti oggi sono tutti di mestiere e includono perfino le donne.
Ogni tanto si viene a sapere da qualche indagine che tra gli ufficiali e sottufficiali di qualche forza armata il numero dei maomettani non è piccolo, senza essere molto elevato.
Quante volte nella storia uno Stato è stato conquistato o comunque è caduto perchè il potere è stato preso dai mercenari stranieri precedentemente assoldati? Parecchie.

Lo stesso impero romano cadde in Occidente perché da molto tempo non aveva più un esercito nazionale, nonostante la presenza di romani e italici fra i quadri: assoldava tribù germaniche, che alla fine occuparono senza colpo ferire il potere (Odoacre, 476) facendo dell'Italia uno Stato da loro governato. La Sicilia araba fu liberata dai Normanni, inizialmente assoldati dai capi musulmani dell'isola, che si combattevano tra di loro. I Normanni misero tutti d'accordo e presero il potere (e fu una fortuna, per noi italiani e per la cristianità)). Parte dei musulmani di Sicilia tornò in Africa, non potevano vivere sotto un potere retto da "infedeli". La norma si considerava coranica ma oggi viene disapplicata perché troppo evidenti sono i vantaggi che offre il tradimento delle nostre classi dirigenti: l'occupazione demografica senza colpo ferire dell'intera Europa, sorretta l'occupazione dai soldi che gli diamo acquistando il petrolio.
La lettera firmata dai 20 generali non sembra aver avuto riscontro sui media mainstream italiani, o mi sbaglio? La cosa che dovrebbe far riflettere il governo francese, più che la lettera firmata da ufficiali quasi tutti in pensione, dovrebbe essere il silenzio degli ufficiali in servizio attivo. In questo caso, dovrebbe interpretarsi come un silenzio-assenso.
Alla presa dell'islam terrorista ed eversore sulla società, va aggiunta quella delle lobby femministe e omofile, che, grazie a leggi inique, stanno distruggendo la morale, anche naturale, e imbavagliando ogni sana e legittima opinione, oltre a promuovere l'immoralità e l'estinzione delle nostre società.
De Villiers ha ragione, non si vede come si possa uscire da questa tragica e sordida situazione, almeno nel senso di contrastarla efficacemente, senza ricorrere all'uso della forza.
L'uso della forza per combattere fazioni al potere che stanno distruggendo la società lasciandola invadere in massa da stranieri a noi da sempre ostili e subendo le loro violenze, ed inoltre stanno estinguendo il popolo autorizzandone e proteggendone tutti i vizi, causa di una spaventosa denatalità, tale uso è perfettamente legittimo, sul piano politico, morale e anche religioso.
Pol.

Anonimo ha detto...

Il numero dei mussulmani in eserciti regolari è ancora relativamente piccolo......ma decine di migliaia di nerboruti giovanotti scaricati abusivamente sulla coste italiane e vaganti in qua e in là per il territorio sono tutti potenziali guerrieri di Allah pronti ad immolarsi in nome dell'Islam e per raggiungere il paradiso, se date un'occhiata a quelli ripresi quando sbarcano, di gente vecchia nemmeno l'ombra........

Anonimo ha detto...


La Francia (per ora la Francia) come la Spagna alla vigilia della Guerra Civile?

Il caos sanguinoso nel quale sta cadendo la Francia, provocato soprattutto da una classe dirigente anticristiana che governa contro il buon diritto e gli interessi legittimi del proprio popolo, ricorda, fatte le debite proporzioni "numeriche", il caos sanguinoso e l'ingovernabilità nella quale era caduta la Spagna, dal 1931 in poi, cioè da quando le sinistre (socialiste, anarchiche) cominciarono ad andare al potere.
Allora come oggi, particolarmente presa di mira era la Chiesa, gli incendi e le distruzioni, i saccheggi di chiese e conventi non si contavano. C'erano anche scioperi continui,scontri armati tra le estreme. La violenza di piazza era stata iniziata dalla Sinistra, come in Italia nel 1918-1919. Si varavano poi leggi che colpivano la Chiesa e gli istituti tradizionali della convivenza civile.

"Nel solo periodo 16 feb - 16 giugno 1936, furono denunziati (secondo un docum uff delle Cortes) 269 morti, 1287 feriti, 160 chiese distrutte, 251 prese d'assalto, incendiate o saccheggiate. Inoltre: 215 aggressioni personali, 381 sedi di partito e 46 sedi di giornali furono distrutte o assalite; ci furono 113 scioperi gen e 228 parziali; 146 attentati dinamitardi. Tutti i fenomeni che caratterizzano il disfacimento di un paese, si manifestarono con virulenza: aumentò la criminalità, proliferarono gli abusi del potere politico, la corruzione e l'amoralità dilagarono. Nel breve giro di pochi giorni la Spagna fu inondata da libelli pseudo-scientifici che propagandavano il libero amore, l'aborto, le perversioni sessuali. La crisi economica s'aggravò a tal punto che persino il ministro socialista Indalecio Prieto nel suo discorso del Primo Maggio si fece portavoce della generale preoccupazione.."
(S. Attanasio, Gli italiani e la Guerra di Spagna, Mursia, 1974, pp. 12-13).

I militari, tenutisi al di fuori dei giochi politici, seguivano molto preoccupati la situazione, senza scegliere tra monarchia e repubblica. Fossero cattolici o massoni, li atterriva il disfacimento dello Stato e della stessa convivenza civile. L'assassinio il 13 luglio del capo dell'opposizione parlamentare, Calvo Sotelo, coraggioso leader della destra, con un colpo alla nuca da parte della polizia controllata dai socialisti, fu la goccia che fece traboccare il vaso. L'insurrezione, progettata per il 25 luglio, festa di S. Giacomo patrono della Nazione, fu anticipata al 17 luglio alle ore 17 (op. cit., pp. 16-17).
H.
H.

Anonimo ha detto...

Tirs de mortiers tous les soirs dans nos villes, émeutes à Trappes, Tourcoing, Epinay, Blois… Une véritable guérilla se généralise dans les quartiers perdus par nos lâches dirigeants. Quelles sanctions pour les rares fauteurs de troubles jugés ? Soit du sursis à tout va, soit des peines dérisoires. Un homme à l’origine du caillassage de nos forces de l’ordre à Compiègne n’a écopé que de 4 mois fermes… Pendant ce temps-là, Gouvernement et gauchistes pointent le « danger » de quelques militaires lucides sur l’état du pays. On marche sur la tête

Anonimo ha detto...

Addirittura "tirs de mortiers tous les soirs..", cioè "tiri di mortaio" nei quartieri delle città francesi dominati dai musulmani, in preda alla guerriglia permanente fra ande rivali?

Se usano i mortai, devono avere anche mitra e bombe a mano, insomma un armamento da guerra in piena regola. Per chi non lo sapesse, il mortaio è un tubo cilindrico di vari calibri, poggiato su un treppiede che lo ancora al terreno: vi si infila dalla bocca un proiettile allungato che si produce poi in un tiro curvo, parabolico. Arma ideale per colpire ostacoli al di là di un muro, di una barricata etc. Letale perché, data la parabola molto arcuata, fa una rosa di robuste schegge quasi orizzontale che giunge sin al livello del terreno, lasciando poco scampo.
Siamo dunque arrivati a questo punto?
Mi ricordo quello che diceva una signora straniera, all'inizio degli anni Settanta, che lavorava nell'ambasciata americana di Istanbul. C'era da tempo una situazione di guerra civile aperta. Due fazioni armate di tutto punto. Durante il giorno (come nella Roma degli anni di piombo) esplosioni isolate o colpi di pistola isolati. Al tramonto, cominciavano i fuochi d'artificio: armi automatiche, mortai, bombe, razzi insomma di tutto. Una sera, all'improvviso, il silenzio, totale, definitivo. Cos'era successo? Era intervenuto l'esercito turco, in base ad una clausola della costituzione di Kemal Ataturk. Tutti a casa, anzi in galera o peggio. Durante il periodo della guerriglia, la città era diventata un immondezzaio, non funzionava più niente. In pochi giorni, con i militari al potere, la città fu ripulita e messa in ordine.
Succederà così anche in Francia?
Chi vivrà vedrà, come si suol dire. (NB. Nell'esercito turco non c'erano donne né diversi, di qualsivoglia tipo).

Anonimo ha detto...

La polémique sur la lettre des généraux est une manœuvre de diversion organisée par Jean-Luc Mélenchon liée à l’actualité et l’attentat islamiste de Rambouillet.

Anonimo ha detto...

La France est en péril. J’appelle tous les amoureux de la France, patriotes, républicains et souverainistes, à réaliser une grande primaire pour déterminer un candidat capable de battre Emmanuel Macron et conjurer le déclin. Membres des Républicains qui refusent la soumission et la dérive macroniste, entendez cet appel
Nicolas Dupont-Aignan

Un patriote ha detto...

VOILA OÙ MÈNE LA LÂCHETÉ, LA COLLABORATION, LA CORRUPTION, LE LAXISME ET L'IMPUNITÉ. NOUS SOMMES A UN AN DE L'ELECTION PRÉSIDENTIELLE. LE PEUPLE SOUFFRE DE PLUS EN PLUS CHAQUE JOUR ALORS QUE CERTAINES ELITES S'OCTROIENT DES PRIVILÈGES CLANDESTINS ET SE PRENNENT POUR LE NOMBRIL DU MONDE. LE TEMPS FILE ET A CHAQUE JOUR SUFFIT SA PEINE.
LA GUERILLA URBAINE ANIMÉE PAR LES CAÏDS ET LES RACAILLES DE QUARTIER BAT SON PLEIN PARTOUT EN FRANCE.
Il ne se passe pas une journée sans une agression contre notre identité, notre liberté, contre ceux qui avant tout défendent la France notre mère Patrie.
Des agressions ciblées anti blancs, anti français, anti patriotes, anti Police, anti patrimoine, anti chrétiens, anti-profs, anti traditions par les ennemis de la France.
Une utopie de Croire et voter pour le soi disant Front Républicain, cette Association de Malfaisants En Bande Organisée depuis plus de 50 ans qui capte le pouvoir, nous musèle dès que nous résistons, lobotomise avec leurs médias pourris nos anciens et nos jeunes, nous bouffe sur le dos caviar et homard, facilite l'immigration clandestine de masse et le retour des Djihadistes, Veut nous vacciner à tout prix avec des mélanges d'éprouvettes et nous coller un pass santé à code barres.
Alliances de complaisance et d'intérêts mis en place par l'A.M.E.B.O Association de Malfaisants En Bande Organisée:
LHAREM + AGIR+ MODEM,+PS +PCF +LR +UDI +EELV+ LFI +UOIF+UDMF +Frères musulmans+ NPA + Blackblocs+Antifas+indigénistes+ Islamogauchistes. Alliances d'influence, de manipulation de la pensée unique progressiste dans le but de s'accaparer le pouvoir coûte que coûte pour nous imposer leur nouveau monde.
Si nous voulons vaincre, virer ce gouvernement et les traduire en justice pour collaboration, collusion, corruption, conflits d'intérêts, mise en danger d'autrui etc... il faut monter une Force de Résistance intérieure sans faille. Si nous arrivons jusqu'à 2022, tous les votes sont nécessaires, l'abstention, le vote blanc fait leur aubaine, çà ne vaut rien et encore moins le vote par correspondance ou électronique anticipée qu'ils veulent mettre en place à grande échelle pour frauder. Nous saurons nous occuper en temps et en heure comme il se doit de ce racaillovirus et les autres qui au quotidien polluent notre atmosphère.
Résistance pour une France libre, souveraine et éternelle.

Anonimo ha detto...

Il 58% dei francesi appoggia la lettera dei "20 generali francesi". Per il governo sono golpisti. Voi che ne pensate?
https://scenarieconomici.it/?p=143988

Anonimo ha detto...

"L'Islam è alle nostre porte". Il grande scrittore Jean-Marie Rouart, “immortale” dell’Académie française, pubblica un libro che è un poetico grido di allarme: "Chi non sente che siamo a un bivio? Che ne sarà fra trent'anni della nostra civiltà fragile e sopraffatta?"

Anonimo ha detto...

L’islamo-gauchisme donne crédit au concept d’islamophobie, au nom duquel des Français sont sauvagement assassinés, parce que Français, parce que laïcs, parce que libres. Que chacun fasse son examen de conscience. Les ennemis de la République ne sont pas nos militaires, qui la défendent, mais bien plutôt ceux qui hurlent au fascisme pour détourner l’attention de leur propre responsabilité, de leur propre naufrage idéologique.

Anonimo ha detto...

L'armée devrait donner plus de prérogatives aux militaires dans les territoires perdus de la république. L’armée peut aider la police à reprendre et désarmer les quartiers de non droit, de trafics. @CNEWS chez @morandini_live.

Anonimo ha detto...

L’armée en appui de la police: désarmons les banlieues et libérons les habitants des quartiers de non droit des caïds, des trafiquants de drogue et des islamistes. » #CNEWS
https://youtu.be/l8Ta6XGYn9E

Anonimo ha detto...

“Vi siete arresi agli islamisti senza reagire e la Francia rischia la guerra civile”. Dopo i generali, 2000 militari scrivono al governo. Terzo appello dai ranghi dell'esercito firmato da 110.000 cittadini in pochi giorni. Il paese è sul bordo del precipizio. “Sapete benissimo quello che sta succedendo. Agite o ci sarà un crollo..."

Anonimo ha detto...

Ancora tintinnio di sciabole in Francia.
Gli autori della lettera del 9 maggio condividono in toto il contenuto dell’epistola del 21 aprile, scrivendo anch’essi del concreto rischio di una guerra civile; i numeri relativi a demografia, narco-banditismo, radicalizzazione e quartieri sottomessi al volere di jihadisti e crimine organizzato, giustificano ampiamente i timori e l’irrequietezza delle forze armate. Non è che la situazione italiana sia molto diversa, ad essere diversi sono i nostri militari: da noi vanno coi blindati a chiudere le pasticcerie.

Anonimo ha detto...

Ha fatto scalpore in Francia, lo scorso mese, l’appello sottoscritto da una ventina di generali e migliaia di altri militari in pensione per denunciare il “separatismo” di porzioni di territorio nazionale, in cui vivono comunità allogene e non integrate, generalmente islamiche, che le hanno colonizzate e sottratte de facto al controllo dello Stato francese. Nella lettera aperta si denunciano anche le parole d’ordine di “antirazzismo” e “decolonizzazione”, due termini molto amati dalla Sinistra ma utilizzati, spiegano i militari, per giustificare e agevolare un attacco mortale alla Francia, alla sua cultura e alle sue tradizioni. Il governo di sinistra di Emmanuel Macron, ovviamente, si è subito schierato contro i militari che attaccavano l’estremismo islamico, espellendo i firmatari dalla riserva e mandando i pochi aderenti ancora in servizio attivo di fronte alla corte militare.

Qualcosa di analoga è ora successo anche negli Stati Uniti d’America ...

https://www.centromachiavelli.com/2021/05/19/generali-usa-contro-biden-marxismo/