Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 23 aprile 2021

Spigolature. Regime attuale: nello Stato e nella Chiesa

La fede cattolica è prima religione e poi politica. Se togli la religione hai l'idolatria e se togli la politica hai il fariseismo. Cesare ha autorità legittima se obbedisce a Dio. Quando diventa una mera posizione politica ha già perso. Così è quando non diventa una posizione politica affatto. Primato dello spirituale e eccellenza dell'azione politica cattolica.
Cesare
Molti tradizionalisti confondono, a mio parere a torto, la "democrazia" (cioè la sovranità popolare) con la "sovversione". Lo fanno per precise ragioni storiche. Al contrario il regime democratico (popolare) è perfettamente legittimo laddove riconosca nella legge naturale (o meglio ancora: nei dieci comandamenti) il limite del proprio agire. 
Il problema della democrazia moderna è il laicismo, cioè il nichilismo mascherato. Cioè l'esplicito rifiuto del fondamento sacrale. Ebbene, il laicismo è tipico del liberalismo, non della democrazia (cioè del potere gestito direttamente dal demos). 
La democrazia laicista è la democrazia liberale - quella che si impone dalla Rivoluzione francese, ma anche inglese e americana - non il principio della sovranità popolare nei limiti della legge naturale. 
Il vero problema è l'assenza di limiti sacrali e morali e la mancanza di fondamento trascendente, che noi associamo alla democrazia come storicamente si è affermata. È la secolarizzazione, il problema. Non l'idea della legittima sovranità popolare. 
Si può preferire la sovranità di uno (monarchia) o la sovranità di pochi (aristocrazia). Ma un regime democratico è perfettamente legittimo, purché non dia al popolo (demos) che lo governa un arbitrio assoluto. Tra l'altro oggi l'arbitrio assoluto lo detiene un'élite, un'oligarchia, che ben lungi dall'essere aristocratica (cioè composta dai "migliori") è composta da finanzieri, affaristi, burocrati, politicanti. I peggiori, in pratica. Cioè gli "uomini-massa" (non popolo, ma sradicati) per eccellenza. (Martino Mora)
* * *
Chiesa
Tutto oramai si divide in due. Di qua la realtà e la fede, di là l'irrealtà e la gnosi. Del resto satana, nell'eterno ripetersi del suo orgoglio, non farà che costruire mondi irreali, sogni di gloria, conoscenza del nulla, senza alcuna consistenza, senza nessun volto di bimbo da accarezzare, senza alcun padre a cui baciare le mani.
Il ritorno degli idoli, ciclicamente rampanti. La novità sta dove - chi onora il Vivente - sa: frondosi rami di nulla sono entrati nella Casa di Dio e il Portinaio li coltiva come fossero figli suoi. L'albero dell'irrealtà darà frutti di nulla. I nostri frutti, per ora, sono lacrime e pazienza. (Rosario Del Vecchio)

59 commenti:

Anonimo ha detto...

Da quando c'è Bergoglio, mi pare che "L'Osservatore Romano" abbia perso autorevolezza e sia diventato una via di mezzo tra un bollettino di qualche ONG e un foglio propagandistico di qualche associazione dell'ambientalismo ottuso ed estremista.

Anonimo ha detto...

Il covid ha una bassa mortalità ed è curabile,
ma invece di rafforzare gli ospedali e la medicina di base territoriale, hanno preferito adottare misure illiberali e distruttive dell'economia, della scuola, della nostra civiltà.

Nonostante il Senato abbia impegnato il Governo a rivedere i protocolli di cura domiciliare, il Ministero ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che lascia libertà di cura ai medici di non utilizzare il protocollo della vigile attesa. E' ormai chiaro che Speranza avversa le terapie domiciliari. Infatti nel suo libro "fantasma" non c'è alcuna traccia di covid at home, ma c'è molto dell'utopismo e del paternalismo della Sinistra green.
Inutile giraci attorno: l’avversario numero uno delle cure domiciliari covid ha un nome: si chiama Roberto Speranza e di mestiere fa il ministro della Salute. La decisione di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di marzo che confermava i medici che si oppongono al protocollo della vigile attesa con paracetamolo rappresenta non solo un'insensata opposizione del Ministero alla buona medicina, alla medicina coraggiosa che in questa pandemia ha sfidato gli scienziati da salotto per curare e non ricoverare la gente in ospedale. È anche la pietra tombale su ogni speranza che il governo guidato da Draghi potesse finalmente invertire la rotta nel considerare il covid una malattia da curare e non un pretesto per chiuderci in casa spaventando e facendoci andare in ospedale quando la situazione ormai è compromessa....
.... Questo atteggiamento non può non essere una precisa strategia politica del governo Draghi che ha confermato pubblicamente la sua fiducia a Speranza, non può che essere il risultato di una programmazione che vede nella cura precoce del covid un ostacolo al raggiungimento di certi scopi. Quali? Sicuramente il vaccino che deve essere il primo e unico obiettivo delle attuali politiche sanitarie.
Si tratta di una strategia della quale si trova traccia nel libro scritto dal ministro della Salute e che è stato ritirato prima ancora di uscire in libreria nel settembre scorso.
In “Perché guariremo” non c’è un solo passaggio in cui Speranza abbozzi anche solo lontanamente alla cura precoce domiciliare come metodo migliore per non affollare gli ospedali....
Le copie “samizdat” che girano nelle redazioni mostrano chiaramente che lo Speranza-pensiero è un misto di utopismo da Internazionale socialista della salute, paternalismo di Stato e manifesto della sinistra green abilmente camuffato da diario di bordo di un ministro alle prese con la pandemia che coinvolge i medici di base soltanto quando deve pensare alle magnifiche sorti e progressive della sanità futura post covid.
Ma di come curare il covid tempestivamente a casa oggi con gli antinfiammatori e della coraggiosa esperienza dei medici che lo hanno fatto ricorrendo perfino ai giudici non c’è traccia. E il fatto che un ministro della salute non riporti nulla di tutto questo nelle sue res gestae è significativo del fallimento alla voce cure e della situazione attuale dove il covid è un emergenza ormai permanente senza alcuna prospettiva di fine.

https://www.lanuovabq.it/it/ora-e-chiaro-il-nemico-delle-cure-a-casa-e-speranza

mic ha detto...

Quanto rammentiamo e rappresentiamo è del tutto inutile, poiché, in concreto, tutte le misure che si stanno mettendo in atto col pretesto della prevenzione sanitaria altro non sostanziano, se non degli atti intesi a determinare una forzosa transizione al socialismo dell'intero Paese, a prescindere da qualsiasi effettivo riscontro scientifico ed epidemiologico... col parlamento annichilito e nella totale impotenza o inadeguatezza dell'opposizione, di fatto messa all'angolo dal regime imperante. Nel silenzio agghiacciante e complice del Colle e nell'azione ostinata del liquidatore ultimo di quel che resta dell'Italia.
Il tutto mostra un valido motivo d'essere nell' ottica del Great Reset.
La china appare inesorabile, a meno che non esploda la reazione dell'ultimo sussulto di dignità alimentato dalla rabbia e dalla disperazione delle categorie più biecamente e irresponsabilmente bastonate. E il Cielo ascolti il grido dei piccoli...

Anonimo ha detto...

"Quanto rammentiamo e rappresentiamo è del tutto inutile, poiché, in concreto,..."

In concreto di certi passaggi bisognerebbe fare manifesti, aprire la giornata con titoli cubitali, non lasciarli nel mucchio. Eppoi a noi non interessa l'utile e/o l'inutile, non avendo noi una mentalità 'utilitarista', ma interessa il VERO indipendentemente se gli altri fanno orecchi da MERCANTE o no. La notizia di oggi su Speranza riguardo alle cure domiciliari è GRAVISSIMA. Addolora e sconcerta che la si passi sottogamba col bilancino dell'utile e dell'inutile. Un dolore grande.

Solo un lontano ricordo ha detto...

«In Occidente la Chiesa poté molto più liberamente svolgersi, che nell’Oriente assai più accentratore e più usato al dispotismo. Un salutare contrappeso alla prepotenza dello Stato fu la Sede romana, che senza traviare, né cedere, anche fra le più dure oppressioni, mantenne i diritti e i doveri dell’autorità spirituale».
Card. G. Hergenröther, "La vittoria sul paganesimo, la lotta alle eresie, l’ordine monastico"
https://bit.ly/3rE6jKk

Anonimo ha detto...

"...col parlamento annichilito e nella totale impotenza o inadeguatezza dell'opposizione, di fatto messa all'angolo dal regime imperante. Nel silenzio agghiacciante e complice del Colle e nell'azione ostinata del liquidatore ultimo di quel che resta..."

Noi non siamo qui per fare quattro chiacchiere di successo. Siamo qui per essere sentinelle. Perché non andiamo a fare una sana passeggiata o non stiamo sul balcone al sole limandoci le unghie? Perché:
1) Il Parlamento è annichilito;
2) L'opposizione è impotente ed inadeguata;
3) Il regime sanitario è imperante;
4) Il Colle, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella sprofonda nel silenzio complice;
5) Il Primo Ministro Mario Draghi continua a liquidare i restanti beni degli Italiani.

E' per questi evidenti motivi, ed altri qui tralasciati unicamente per spazio, che noi siamo qui, con l'orecchio teso alle pietre che stanno gridando a Dio la deriva satanica dei nostri tempi. Noi non dobbiamo assolutamente reputare nullo il nostro impegno fino allo stremo delle nostre forze. Dio solo farà tesoro della nostra buona volontà e dell'amorevole recita del santo rosario della vecchia davanti al fuoco, che nessuno di noi ha conosciuto, conosce e forse conoscerà solo in Cielo.

mic ha detto...

Anonimo 10:52
Il mio precedente riferimento dell'utile e l'inutile non è un segno di resa ma è un'addolorata constatazione della realtà. Se persino una pronuncia del Tar rischia di essere vanificata nel silenzio dei media di regime e perfino in quello di colui che detiene la presidenza del consiglio superiore della magistratura (presumibilmente anch'esso imbastardito), che possiamo fare noi? Le sentinelle, come sempre, per chi ha orecchi per intendere... e certamente al di là di risultati percepibili o meno, resta il fatto di averci messo, da un lato, il nostro granellino di sabbia che può ostacolare l'ingranaggio perverso e che, per altri versi, diventa la pietruzza per costruire una realtà vivente...

mic ha detto...

Grazie all'Anonimo 11:26 per il punto-nave efficace...

Anonimo ha detto...

A noi ormai dei silenzi di regime non deve più importare NULLA. Proprio a causa dei 'loro' silenzi che noi cerchiamo di farci banditori. Il risultato della nostra voce roca, flebile, piangente, irata è affare di nostro Signore Gesù Cristo. Ad ognuno il suo. Il caso odierno di Speranza è GRAVISSIMO. Ed onestamente non credo, in un anno e poco più, che nessuno di lorsignori non sia stato neanche sfiorato dal pensiero delle 'cure domiciliari'. Non lo credo. Quindi Speranza è un ideologizzato pericoloso, ma gli altri... Queste cose vanno spiegate con parole semplici alle persone. A questo punto opporsi con fermezza non è un ameno esercizio delle opere di misericordia spirituale, qui si sta lanciando un S.O.S. E' chiaro? Lo stesso Speranza va salvato da se stesso, ha famiglia, ha figli grandicelli. Qui più d'uno dovrebbe essere portato davanti ad un tribunale internazionale e non c'è solo Speranza. Conte, Draghi cosa hanno pensato della 'tachipirina e della vigile attesa'? Qui nessuno di noi è medico, virologo, veterinario, biologo, no. Siamo solo
'pazienti' per nascita. Molti di noi hanno avuto nel proprio raggio familiare ed amicale persone con la malattia del Covid 19. Per alcuni la rianimazione è stata vita ritrovata, per altri la morte. Questi non sono numeri, sono nomi e cognomi e rapporti importanti della vita familiare e amicale. Centinaia di migliaia di persone hanno perduto un loro caro per l'assenza del buon senso delle guide, rivelatesi guide verso la rovina mortale.

Anonimo ha detto...

La potenza della preghiera non fluisce da noi, ma viene direttamente da Dio che ascolta le nostre preghiere e risponde.
Forse la nostra natura è tale che ci si "risveglia" solo quando veniamo messi alle strette da situazioni limite cone quella della pandemia e dell'uso strumentale dei governi e anche quella della Chiesa nei cambi dottrinali odierni.

In Atti 12, la chiesa prega per la liberazione di Pietro dalla prigione e Dio risponde alla loro preghiera (vv. 7-11). Pietro giunge alla porta del luogo dove si stava svolgendo la preghiera e bussa, ma, inizialmente, coloro che stavano pregando rifiutarono di aprire, perché non credevano che fosse proprio Pietro. Loro pregavano affinché Pietro fosse liberato ma non si aspettavano una risposta così immediata alle loro preghiere.

Anonimo ha detto...

«Come nascono i lager? Facendo finta di nulla».
(Primo Levi, intervista con Enzo Biagi, Rai1, 8.6.1982)

fabrizio giudici ha detto...

Ma un regime democratico è perfettamente legittimo, purché non dia al popolo (demos) che lo governa un arbitrio assoluto.

Corretto. È quello che ho sempre pensato fino a qualche anno fa, che la democrazia non fosse un problema in sé, ma che eravamo in una realizzazione sbagliata di democrazia. Oggidì, però, questo discorso è diventato un sofisma: tutte le democrazie del mondo stanno facendo la stessa fine. Come si fa a dire che non è un problema in sé della democrazia e non ammettere che la democrazia "buona" è un'utopia? Sennò si fa come i comunisti, che nonostante i fallimenti del comunismo reale in tutte le salse, culture e latitudini, continuano a insistere con il "vero comunismo"...

Anonimo ha detto...

La démocratie c'est le mal, la démocratie c'est la mort.
Charles Maurras
Niente di più vero, da sempre.

Non ci sono più limiti ha detto...

"Purtroppo temo sia l'ultima chiamata per fuggire dal prossimo Arcipelago Gulag.
Ma dove andare? E come?
"Da lunedì a Firenze 200 ragazzi vigileranno che i loro coetanei rispettino le regole antimorbo.
Alle fermate degli autobus,davanti alla scuola... Li chiamano tutor-anticovid.
Se qualcuno non le rispetterà,chiameranno le autorità e segnaleranno il reo.
In Cina il Compagno Mao li chiamava Guardie Rosse.""
non c'è che dire, lo Stato non ha affatto fallito nell'"educazione" dei sudditi; prima li ha portati a vedere i campi di concentramento in Germania (per vedere come si faceva) e adesso sta iniziando i corsi di selezione per arruolare i nuovi comandanti.

Anonimo ha detto...

Dal libro di Roberto Speranza, "Perché guariremo", Feltrinelli.

L'emergenza come opportunità per "radicare una nuova idea della sinistra".

Dalla sinistra arcobaleno alla sinistra lockdown.

Anonimo ha detto...

L’anno scorso era peggiore e i locali erano aperti a pranzo e a cena; quest’anno chiudono ad intermittenza!
Prove generali di regime?! Pecore in fila!
Come distruggere l’economia di un paese 2.0
Complimenti ai draghi; speriamo in San Giorgio

Anonimo ha detto...

Sarò ingenuo, ma avevo pensato anch'io, nel mio comune, a coinvolgere i ragazzi come guardie.
L'idea era di passeggiare con alcuni di loro osservando un po' di scene che li riguardano:
-l'abitudine di lasciare bottiglie di vetro ai piedi dei marciapiedi
-il porcile presso le panchine dove restano gli avanzi ignorando i cestini adiacenti
-il piscio presso le porte della chiesa (su quello del comune mai...)
-le varie scritte più o meno oscene di qualsivoglia graffiti
-i traffici non così innocenti di ragazzini dietro le siepi del parcheggio e dei giardini
-le auto parcheggiate in luoghi che oggettivamente gridano scandalo
-la merda dei cani che i loro immarcescibili conduttori non raccolgono
-il lancio di sacchetti di rifiuti dai ponti del torrentello locale
-gli schiamazzi, non solo diurni e non nelle vie della movida, ma per il gusto di eccedere.
-l'indifferenza e l'assenza di rispetto verso le persone più in difficoltà

Non è che in comune non ci siano vigili urbani e altri tutori dell'ordine.
Solitamente girano in automobile, a piedi è quasi impossibile.
Se scendono spesso è in prossimità di qualche bar.
Ultimamente si spendono nell'osservanza del distanziamento e dell'uso di mascherine.
Tutto il resto pare non lo vedano.
Non è che in paese non ci siano altre agenzie educative: chiesa, scuola, biblioteca etc.
Però anche lì l'unica raccomandazione riguarda solo e sempre "la pandemia".
Tutto il resto, ma proprio tutto, è sparito dalle attenzioni. Quasi quasi anche "i poveri".

Poveri noi, però, dimenticati e incapaci di formare guardie.
Le formeranno loro: le guardie della resilienza, gli sbirri del ministero di Speranza.

tralcio ha detto...

Viene prima il darsi una ragione della nostra sofferenza o l'accoglierla dalle mani di Dio?
La seconda possibilità mostra una maggior aderenza alla realtà.
Altrimenti ci appesantiremo d'una zavorra mondana soffocando l'amore nella vita spirituale.
Ogni concessione che rimanda a me come centro e in un certo senso alla vanità è mondana.
Essere di Cristo è accogliere da Dio anche la croce come se non vi fosse nulla di meglio.
Lì perdo gli ultimi ombrelli ed appigli, pur leciti e virtuosi, per fidarmi solo di Dio.
Questa è vera la lotta contro il Male.
Nel Padre nostro risuona come: "non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal Male".
Con Gesù, come Gesù, alla scuola di Maria corredentrice, dammi o Padre questo amore.
Un amore nella Tua Provvidenza, capace di stare sopra di tutto, anche innalzato in croce.
Se non ci basta la certezza della Provvidenza di Dio restiamo intrisi di certezze mondane.
Non ancora abbastanza aperti al Suo amore, ci serve di più il mondo e serviamo quello.
Saremmo ancora attaccati a qualcosa di nostro, fosse pure l'aver ragione ed essere giusti.
L'umiltà della serva del Signore è fede pura, i puri di cuore vedranno Dio.
E' forse essere remissivi? Non lo direi.
E' invece la cosa che spiazza di più sincretismi e confusioni varie su Dio, vago e comune.
"Io sono" lo può dire solo Gesù. Questo è evidente. E' evidente proprio per questo motivo.

Anonimo ha detto...

Ci sono dei filosofi perfino all’università. Ce ne sono almeno due. Pierpaolo Marrone che insegna filosofia morale a Trieste e mi ha fatto sapere che, per motivi appunto morali, non ha approfittato dell’osceno privilegio riservato ai professori: la vaccinazione anticipata.

Riccardo Manzotti che insegna filosofia teoretica alla Iulm di Milano e mi ha proposto una teorizzazione sull’odiata mascherina: “Nasce con uno scopo pratico ma diventa rapidamente un simbolo. Rappresenta la medicalizzazione dell’esistenza, l’idea che l’essere umano non possa sopravvivere senza una protezione aggiuntiva. Segna la nostra condizione di animali domestici assistiti da veterinari sanitari e morali.

All’aperto il contagio è pressoché impossibile ma viene imposta come segno di appartenenza. Spero che non avveri una distopia dove l’essere umano, mascherinato, timoroso degli altri e del mondo, medicalizzato e indebolito, in nome del rischio zero rinuncia a tutto”.
Camillo Langone - il Foglio

Anonimo ha detto...

Anonimo 14:55
La sindrome del kapò...

Anonimo ha detto...

Da Il Tempo Quotidiano
Maria Giovanna Maglie senza freni: è la dittatura dei virologi, la Costituzione tirata via con lo sciacquone
“Avviso a solerti Pm e avvocati ambiziosi. Il coprifuoco fino a tutto luglio alle 22 è obiettivamente un sequestro di persona di un popolo e di una nazione”. Questo il tweet di Maria Giovanna Maglie dopo aver appreso la notizia della conferma del coprifuoco fino al 31 luglio. La giornalista è ospite nella puntata di giovedì 22 aprile nel salotto di Myrta Merlino nella trasmissione L’aria che tira, su La 7.

Il tema in discussione sono le misure restrittive che delimitano le progressive riaperture del paese. “Il sequestro di persona degli italiani dura da 14 mesi abbondanti” - continua in studio. Matteo Salvini non è il solo a dover rispondere per sequestro di persona in tribunale. Per Maria Giovanna Maglie, più che il leader della Lega, a doversi preoccupare dovrebbe essere il governo. “Ho usato appositamente il termine popolo e nazione perché il popolo pare che stia da un’altra parte non è nella cabina di regia, non è nei titoli di giornale, non è da nessuna parate. Mario Draghi si dovrebbe preoccupare della pazienza degli italiani. I lavoratori e i ristoratori hanno protestato in piazza e più volte detto alle associazioni che in questo modo loro stanno morendo e insieme è morto anche il paese”.

Per la giornalista i numeri della pandemia sono frutto del lavoro della rappresentazione del terrore fatta dagli esperti del momento. “I virologi sono i nuovi dittatori, nessun ristoro potrà più compensare ciò che non è stato dato quest'anno. Abbiamo la dittatura sanitaria e la dittatura del coprifuoco. La Costituzione l'abbiamo buttata con lo sciacquone. Perché il coprifuoco di certo non c’è nella costituzione”.
La Merlino le fa notare come anche negli altri paesi europei fosse previsto il coprifuoco per arginare la diffusione del virus ma la Maglie non ci sta e risponde a tono: “Sì ma non lungo come il nostro, non devastante come quello fatto qui in Italia non accompagnato da nulla come il nostro.”
In studio Fabrizio Roncone, giornalista del Corriere della Sera, che invece suggerisce di incalzare il governo affinché conceda dei ristori più sostanziosi in modo da sopportare meglio le chiusure forzate. Anche su questo la giornalista tuona: “Draghi l’altro giorno ha detto che si può fare più debito se c’è più crescita, il termine chiave qui è crescita. Nessun ristoro potrà più compensare tutto quello che è stato perso quest’anno. I ristori ultimi sono stati una miseria, c’è un solo modo: riprendere a produrre, in sicurezza ma riprendere”. Immancabile il commento sulle riaperture delle attività, la Maglie fa notare come con questo ultimo provvedimento di Draghi a riaprire siano solo le scuole: “Non mi sono mai iscritta al club 'Mario Santo subito', riaprono totalmente solamente le scuole coi mezzi pubblici inadeguati. Sapendo che è sui mezzi pubblici che si trasmette soprattutto il virus, abbiamo comprato monopattini e banchi a rotelle pensando che fossero mezzi di trasporto” conclude con sagace ironia la giornalista.

Leggi anche: Coprifuoco e riaperture, il sondaggio sorprende tutti. Cosa c'è dietro la mossa Draghi

Anonimo ha detto...

Imperdibile: http://lascuredielia.blogspot.com/

Ai paperon de' paperoni in pectore . ha detto...

La mia domanda sarebbe : quanto si rimpinguano mensilmente i conti ( presumibilmente all'estero )dei dittatori nostrani ? Oppure hanno avuta promessa di vita eterna ed eterna giovinezza?

Anonimo ha detto...

Il dottor Franco Trinca, insieme ad altri esperti e legali, ha depositato in diverse Procure della Repubblica un dossier di 80 cartelle che denuncia la mala gestione dell'emergenza sanitaria.
“Vogliono imporre con il ricatto un vaccino e ostacolano le cure: è gravissimo”, ha detto il dottor Trinca.

https://go.byoblu.com/dossierDenuncia

Anonimo ha detto...

Antropologicamente il nichilismo è la cancellazione del volto. La persona ha volto; le cose sono enti senza volto... Uno schiavo in Grecia era una A-PROSOPOS, un SENZA-VOLTO.

(Vittorio Possenti, Nichilismo e metafisica)

Anonimo ha detto...


Durante l'ultima guerra mondiale, il coprifuoco nell'Italia occupata del 43-45 cominciava in genere al tramonto del sole. Questa è in genere l'ora del vero coprifuoco, in tempo di guerra, salvo casi eccezionali.
Adesso a che ora tramonta il sole, in Italia?
Credo ben prima delle 22:00.
Un coprifuoco che inizia alle dieci di sera non è poi così feroce.
Certo, per tante donne emancipate di oggi, esser costrette a rientrare
alle dieci di sera, è un insulto insopportabile.
La cosa grave non è il "coprifuoco" ma il rifiuto di lasciar curare
il Covid a casa con le medicine, il voler puntare tutto sul vaccino,
il dilettantismo e la confusione che continuano ad imperare, e non
solo in Italia, in quasi tutti gli altri paesi. Per la gioia dei
fanatici che stanno approfittando dell'emergenza per imporre il
programma "verde", distruttore dell'agricoltura e dell'industria
occidentali in base alla menzogna che il riscaldamento globale
sia prodotto esclusivamente dall'uomo quando è un fenomeno ciclico
ogni tanti secoli, in seguito all'attività del sole, che segue le
sue leggi.

mic ha detto...

Il coprifuoco poteva aver senso in tempo di guerra non adesso. È una limitazione grave della libertà. Che c'entrano le donne? Riguarda tutti. E soprattutto strangola il turismo. Chi prenoterà le vacanze in Italia sapendo che la sua giornata deve finire alle 22 quando la vita notturna è prerogativa dell'estate? Ma ci rendiamo conto di cosa significa per la nutrita filiera di attività che vivono di turismo, e non solo riguardo ai turisti ma anche di quei cittadini che amano fruirne o semplicemente vogliono fare una passeggiata sul lungomare oppure possono avere mille necessità non solo relazionali di circolare oltre le 22? A fronte di un contagio in flessione e che potrebbe ben essere gestito a partire dalle cure domiciliari precoci con protocolli adeguati... E poi siamo stufi dello stato paternalista e di una intollerabile dittatura sanitaria!

mic ha detto...

Sono invece d'accordo sui mantra della trasformazione digitale e della conversione ecologica anche nelle attività, che cavalcano l'emergenza e per questo tendono a prolungarla strumentalmente a tempo indeterminato... E, a parte il dilettantismo, che purtroppo è una realtà evidente, quello che preoccupa è il rischio che a pilotare la trasformazione siano le spinte ideologiche che ben conosciamo e che la realizzerebbero a loro immagine e somiglianza anti-umana proprio perché anticristiana

Da Fb ha detto...

Il Professor Alberto Zangrillo (prestigioso primario presso l’Ospedale San Raffaele di Milano) chiarisce che, nella c.d. “terza ondata”, solo il 13% (rispetto a quelli dichiarati come tali) sono stati i “decessi effettivi da Covid”.
L’87% dei decessi è imputabile ad altre patologie.
E, procede: "I dati sui morti Covid19 vanno sicuramente rivisti. Se, ad esempio, una persona ha un infarto, viene portata nel mio ospedale, sfortunatamente muore, ma poi risulta anche positiva al virus, viene catalogata come “decesso Covid”, anche se la vera causa della morte è l’infarto. Questo le persone lo devono sapere".

Dall'amico Umberto Fortunati che ringrazio copio perché molto esplicativo e fortemente significativo del periodo drammatico e tormentato che stiamo vivendo!

"In altre parole mi pare che, proprio in base a quanto chiaramente esposto dal Professor Zangrillo, si confermi che sul Covid sia in atto una colossale speculazione, al fine di stimolare il sentimento della paura, attraverso la comunicazione di “dati non veritieri”. Ciò genera ovviamente allarmismo e l’allarmismo, automaticamente, genera la paura e la conseguente ghettizzazione di coloro i quali cercano di riportare le persone alla realtà delle cose, tacciandoli di essere nemici del bene comune e della salute pubblica.

Perché accade tutto ciò? Penso che ciascuno sia in grado di darsi da solo le risposte che ritiene più giuste e corrette.

La paura è l’origine di ogni dittatura, perché sulla paura del popolo cresce la violenza dei dittatori”.
E ricordo, anche, la esauriente risposta data da Hermann Göring, noto gerarca nazista, ad uno psicologo americano, Gustave Mark Gilbert, che gli chiedeva in che modo il nazismo si fosse facilmente affermato, con così largo consenso popolare.
“È facile” rispose, “tutto quello che c’è da fare è dire alla gente che sta per essere attaccata, denunciare chi non ci crede per mancanza di patriottismo e perché, non credendoci, mette in pericolo il Paese. Funziona dappertutto allo stesso modo”.

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/tachipirina-e-vigile-attesa-e-un-ordine/

“Tachipirina e vigile attesa”, è un ordine!
Maurizio Blondet 23 Aprile 2021
Ricapitolo: a marzo, il TAR sospende il protocollo “Tachipirina e vigile attesa” (in atto dal dicembre 2020 per volontà AIFA – che porta i pazienti all’intubazione e alla morte), su ricorso dei medici...
...L’’8 aprile il Senato, vota all’unanimità sul fatto, impegnando il governo a rivedere il protocollo vigile attesa e a modificare le linee guida per una vera terapia domiciliare Covid che non prevedesse...
Invece, Speranza col suo ministero e l sua AIFA – col consenso di Draghi – ricorrono contro la decisione del TAR al Consiglio di Stato, l’istanza superiore della giustizia amministrativa, per far rimettere “tachipirina e vigile attesa” come unica strada da seguire ai primi sintomi: evidente volontà di convogliare i malati negli ospedali e terapie intensive, dove le “cure” tardive non servo che ad aumentare il numero dei “morti per Covid” quotidianamente snocciolati dai media...
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di AIFA-Speranza: si torna a “Tachipirina e vigile attesa” come approccio unico ed obbligatorio al virus corona.

En passant, il presidente del Consiglio di Stato, “Il magistrato Filippo Patroni Griffi”, è indagato per il reato di “induzione indebita”: “Per i pm ha fatto pressioni per favorire un’amica”, scrive Il Fatto Quotidiano...

” Questo atteggiamento non può non essere una precisa strategia politica del governo Draghi che ha confermato pubblicamente la sua fiducia a Speranza, non può che essere il risultato di una programmazione che vede nella cura precoce del Covid un ostacolo al raggiungimento di certi scopi. Quali? Sicuramente il vaccino che deve essere il primo e unico obiettivo delle attuali politiche sanitarie.

%segue

Anonimo ha detto...

% segue

Domande da fare non più a Speranza, ma a Draghi:

Perché uno come lei s’è ridotto a leccare le suole delle scarpa a Speranza? In base a quale motivo e ordionamento lei gli fa da subalterno? E en passant:

– perché è contrario alle cure domiciliari? – perchè vuole impedire agli italiani di curarsi? – perché vuole riempire gli ospedali, le terapie intensive e le casse da morto? – perché vuole portare questo paese al disastro?

Anonimo ha detto...

% segue ampliamento:

Patroni Griffi, messo a quel posto da Mario Monti-Letta
En passant, il presidente del Consiglio di Stato, “Il magistrato Filippo Patroni Griffi”, è indagato per il reato di “induzione indebita”: “Per i pm ha fatto pressioni per favorire un’amica”, scrive Il Fatto Quotidiano.

Anonimo ha detto...

Il Ministro della salute Speranza e AIFA contro le CURE domiciliari anticovid.

Il TAR aveva deciso di accettare il ricorso ed anche il Senato era concorde a che si raccogliesse la esperienza di tutti noi medici che abbiamo curato pazienti affetti da COVID a casa.
Il ministro della Salute invece fa ricorso contro questa decisione.

HO UN PAIO DI COSE DA DIRTI MINISTRO:

1) a differenza di te sono un medico

2) a differenza di te io ho giurato di curare chiunque, amici e nemici, in qualsiasi condizione....anche chi la pensa diversamente da me ....

3) a differenza di te non ce la faccio a stare seduto a guardare senza fare ciò che posso e ciò che so

4) forse a differenza di te amo il mio prossimo e ogni vita che si spegne è per me una perdita, forse a differenza di te sono un Cristiano.

TI SIANO BEN CHIARE LE MIE SCELTE:

1) Io seguo scienza e coscienza

2) io non seguo il tuo protocollo perché non lo ritengo valido

3) tu e la politica dovete stare fuori dal mio lavoro perché sono io il medico, sono io che curo il malato, mia è la responsabilità di ciò che faccio o non faccio.

4) io non ho partito politico o chiesa che mi possano comandare quando faccio il medico.

5) io ho due Maestri: Dio e la scienza.
Tu non sei l'Uno e non capisci niente della seconda.

Vai a casa ....

Ivano Hammarberg Ferri, Ferrara

Anonimo ha detto...

Per i creduloni. Mi raccomando, fatevi abbindolare dalle chimere.👎👎👎👎

"Con diciotto slides viene presentato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Subito alla prima pagina troviamo il classico “ambizioso e coerente pacchetto di riforme”. Generalmente ambizioso in politica sta per “irrealizzabile”.
Un quinto circa degli investimenti (22%) riguarda la digitalizzazione e l’innovazione; quasi un terzo (30%) riguarda la sempreverde “rivoluzione verde”; poco più di un decimo (13%) le infrastrutture per viaggiare Quale ad esempio le ferrovie. Più le cose sono comprensibili e concrete minori sono gli stanziamenti. Funziona così. Alla scuola viene riservato il 17% ed alle politiche del lavoro il 10%. Fanalino di coda la salute con appena l’8% del totale.
Per il resto “riforme strutturali” (in genere significano lacrime e sangue), “riforme abilitanti” (che nel gergo europeese vogliono dire ciò che devi fare per avere i soldi). Il tutto per ottenere che cosa? Tre punti in più di Pil nel periodo 2021-2026. Più o meno 50 miliardi. A fronte di una perdita di reddito nel 2020 di quasi 155 miliardi. Il tutto con negoziati che si protraggono da circa un anno e chissà per quanto tempo ancora; centinaia di pagine di regolamenti, procedure, linee guida e diagrammi. Rendicontazioni, verifiche, controlli e probabili contenziosi al momento della rendicontazione dei fondi.
Altra cosa se l’Italia ricorresse al cosiddetto Fondo Complementare menzionato nel documento. Ovvero soldi raccolti con l’emissione di Btp acquistati quasi sicuramente da Banca d’Italia che girerebbe al Tesoro gli interessi incassati. Costo quindi zero. E che differenza ci sarebbe fra il RRF e il Fondo Complementare? Nessuna. Anzi una. Vale a dire “nessun obbligo di rendicontazione a Bruxelles e possibilità di scadenze più lunghe rispetto al 2026”. Non sono parole mie ma del Ministero dell’Economia riportate a pagina 3.
Fabio Dragoni"

mic ha detto...

Giulio Meotti:
Perché i media scelgono di far diventare virale la storia di un migrante annegato e non di una poliziotta sgozzata
C’è orrore e orrore. Uno, spalmato su tutti i siti. Un altro, censurato e derubricato. L’umanitarismo, religione del nostro tempo, deve nascondere lo choc di civiltà

Valeria Fusetti ha detto...

In alcune città cinesi stanno sperimentando un modello sociale per cui ogni "cittadino" adulto ha un buono che vale 1000 punti e da quel buono, che cresca o che cali, dipende la qualità della sua vita.Scuola, reddito, casa, tipo di lavoro, permesso di viaggiare, ecc. Se critica apertamente il partito può sparire. Dove non si sa. Se invece segnala ai poliziotti più vicini il comportamento antisociale di un altro cittadino avrà un aumento proporzionato all'azione commessa. Non molto se è stato gettato per la strada un fazzoletto di carta usato. Un buon incremento se la persona in questione ha attraversato la strada con il rosso, se poi la persona denunciata ha protestato per lo "sfratto" dalla casa di sua proprietà... in questo caso se l'aumento da una parte è alto i rischi che corre il (non più) proprietario sono molto alti. I punti di forza per questo controllo totale e totalizzante sono, grosso modo 2: i delatori, le telecamere di sorveglianza che hanno reso queste città dei paralager. Fonte NTD News e Mazzoninews.com Cosa ci sta dicendo, permettendo queste realtà ? Forse che abbiamo amato di più la libertà come la dà il mondo che non la Sua libertà, quella che ci dà Nostro Signore

Anonimo ha detto...

https://www.lanuovabq.it/it/doroteo-incerto-e-oscillante-si-sgonfia-il-mito-di-draghi

Doroteo, incerto e oscillante: si sgonfia il mito di Draghi
ATTUALITÀ24-04-2021 Eugebio Capozzi
La rigidità dell'ultimo decreto "riaperture" ha provocato un'ondata enorme di delusione nell'opinione pubblica e una spaccatura grave nella maggioranza. Draghi si sta mostrando non un “decisionista”, ma piuttosto un “doroteo”, attento a mantenere gli equilibriil. Il presidente del Consiglio pare appiattito sulla linea Merkel con un esecutivo incapace di voltare pagina. La vicenda del turismo colpito a morte poi, mostra come Draghi sia incapace di far uscire il governo dalla spirale sadomasochistica di una decrescita sempre più infelice...

Ma dov'è Mattarella? ha detto...

SPERANZA?
Speranza ce l’ha fatta! È riuscito a ottenere il ribaltamento della sentenza del Tar del Lazio che aveva riconosciuto la richiesta del comitato di medici che chiedeva l’istituzione di un protocollo di cura domiciliare. Il protocollo – fallimentare – della tachipirina e della vigile attesa non si discute! Quando ormai è chiaro a chi vuol vedere che è proprio questo protocollo ad aver causato l’intasamento delle corsie ospedaliere, con tutte le conseguenze ormai ben note.
Giuseppe Remuzzi è uno degli scienziati italiani più titolati al mondo, il cui livello H-index (che misura la produttività scientifica) è 158 mentre, tanto per avere un termine di riferimento, il consigliere di Speranza Silvio Brusaferro è al livello 24. Remuzzi, che guida l’Istituto farmacologico Mario Negri, un mese fa ha anticipato i risultati di uno studio sull’uso degli antiinfiammatori proposti per la terapia domiciliare. Quindi niente metodo Aifa (quello a base di tachipirina e vigile attesa) ma alla comparsa dei primi sintomi somministrazione di farmaci come Nimesulid, Celecoxib, cortisone ed eventualmente eparina.
IL confronto offre i seguenti risultati: solo due persone su 90 del primo gruppo (metodo sperimentale) sono finite in ospedale, il 2,2%. Mentre del secondo gruppo, in cui si sono rispettate le indicazioni ufficiali Aifa difese da Speranza, i risultati sono i seguenti: tredici ricoveri. Il 14,4%, sette volte di più. Vuol dire 481 giorni in ospedale contro 44. Con costi per la collettività pari a 296.000 euro contro i 28.000.

mic ha detto...

Di fronte a queste ed altre evidenze, che trovano riscontro in molte esperienze personali, come si fa a parlare ancora di complottismo? Qui siamo alla pistola fumante... Si sbandierano e si tutelano (addirittura a scapito della libertà di pensiero o del diritto alla vita fin dal concepimento e fino all'ultimo istante) tanti supposti nuovi diritti ma si calpestano quelli autentici, perenni. Anomia e arbitrio perfino contro la legge naturale.

La seconda che hai detto . ha detto...

"Il protocollo – fallimentare – della tachipirina e della vigile attesa non si discute! Quando ormai è chiaro a chi vuol vedere che è proprio questo protocollo ad aver causato l’intasamento delle corsie ospedaliere, con tutte le conseguenze ormai ben note."

A questo punto mi domando a che serve chiamare l'ambulanza.
Dopo che hai aspettato in vigilante attesa ...che la polmonite si complichi al punto che non ci sara' piu' niente da fare, la tua sorte e' segnata . Poiche' molti medici sono stretti nel pugno di Speranza ( o fai come dico o ti affamo) ti conviene ancora chiamare l'ambulanza ? Forse farai meglio a chiamare un Sacerdote per la Confessione e l'estrema Unzione .

Anonimo ha detto...


Il sistema costituzionale italiano impedisce a un premier di cacciare un ministro del suo governo. I governi sono quasi sempre di coalizione, rappresentando spesso ideologie tra loro nemiche. Se Speranza se ne va i 5S potrebbero far entrare in crisi il governo. Inoltre, la politica "solo vaccino" di Speranza è quella dei postcomunisti e del Papa.
Mai Draghi si metterà contro la politica di Bergoglio.
È la sventura del cattolicesimo, questa obbedienza ai papi spinta sino alla demenza, quando i papi sono manifestamente nel torto grave e in questioni temporali, politiche, che riguardano però la nostra sopravvivenza di nazione.

Anonimo ha detto...

Paolo Sensini:
Strano che muoia una del calibro di Milva, riconosciuta icona della musica italiana contemporanea, e il suo decesso non venga subito imputato dai media di regime all'onnipresente covid. E sapete qual è il motivo? Perché Milva, al secolo Maria Ilva Biolcati, pochi giorni fa si era fatta sponsor personale per la campagna di vaccinazione di Stato. "Io mi vaccino perché tengo alla mia vita e alla vita altrui. Fatelo anche voi. Abbiamo bisogno di tornare alla vita di prima, e di riabbracciare i nostri cari", scriveva infatti Milva sul suo profilo Facebbok.
Provate ora a fare un esperimento mentale immaginando per paradosso che, una come Milva, avesse invece pubblicamente contestato la gestione terroristica della campagna covid e condannato il farmaco genico e sperimentale detto vaccino. Oltre agli attacchi di cui sarebbe stata bersaglio da parte dei beccamorti di regime, oggi sentireste una ridda d'esperti spiegarvi a reti unificate che la sua morte è chiaramente riconducibile al covid. E guai a chi osasse dubitarne, subito bollato in quanto negazionista (come già avvenuto con Raoul Casadei, anch'egli vaccinato ma tenuto ben nascosto al grande pubblico).
Del fatto che abbia deciso d'inocularsi quel vaccino sperimentale facendo la fine che ha fatto di lì a poco, invece, nemmeno una parola. Silenzio assoluto! Ora in effetti Milva, come scriveva qualche giorno fa, può riabbracciare tutti i suoi cari, ma nell'aldilà...

mic ha detto...

Penso che lo pubblicherò:
....
Non serve nemmeno debunkare alcunché: i fatti sono tutti disponibili, non da siti complottisti ma dai portali dei media e dalle autorità sanitarie. Il che non ha importanza, non per i membri del culto del covid. I fatti non contano per i membri delle sette. Ciò che conta è la lealtà al culto o al partito.

Questo purtroppo significa che ci troviamo di fronte a un problema serio, quelli di noi per i quali i fatti contano ancora, e che hanno cercato di usarli per convincere i cultisti che si sbagliano sul virus. Sebbene sia fondamentale continuare a segnalare i fatti e condividerli con quante più persone possibile, è importante accettare ciò con cui abbiamo a che fare. E cioè un movimento ideologico fanatico, un sistema totalitario globale, il primo del suo genere nella storia umana.

Non è un totalitarismo limitato a una nazione, perché viviamo in un impero capitalista globale, che non è governato da stati-nazione, ma da entità sovranazionali e dallo stesso sistema capitalista globale. E così, il paradigma culto/cultura è stato invertito: invece di un culto esistente all’interno della cultura dominante, qui è il culto a essere la cultura dominante. E quelli di noi che non si sono uniti a esso rappresentano ora le sacche di resistenza al suo interno.

Per capire come siamo arrivati ​​a questo punto, è necessario comprendere come le sette controllino le menti dei loro adepti, perché i movimenti ideologici totalitari operano più o meno allo stesso modo, solo su una scala sociale molto più ampia. C’è una ricchezza di ricerche e conoscenze su questo argomento (ho già citato Robert J. Lifton), ma per farla breve userò come guida Sei condizioni per il controllo del pensiero di Margaret Singer dal suo libro del 1995, Le sette tra noi.
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https://www.totalitarismo.blog/il-culto-del-covid-come-sfuggire-al-totalitarismo-patologizzato-globale/

Anonimo ha detto...

Diego Fusaro:
Ho letto il libro di Roberto Speranza, è sconvolgente quel che si permette di dire...

Ho avuto la ventura, o secondo altri la sventura, di leggere il best seller subito ritirato dal commercio del ministro Roberto Speranza, dal titolo promettente Perché guariremo, edito da Feltrinelli. Premetto subito che sono contrario per principio ai roghi dei libri e dunque estendo questa mia condotta anche a quello del ministro Speranza. Debbo dire che non considero nemmeno tempo perso quello consacrato a tale lettura, che pure mi ha portato via ore che avrei più volentieri dedicato a Platone e a Spinoza.
Il libro di Speranza è, in effetti, istruttivo, dacché ci permette di capire molto della tragedia che abbiamo vissuto e che, purtroppo, ancora stiamo vivendo. Un passaggio memorabile del testo è quello in cui il ministro dal sempre riflessivo sguardo precisa che bisogna chiudere le attività non essenziali e imporre agli italiani di stare a casa. Ora, uno stato democratico si caratterizza anche e non secondariamente per il fatto che è il cittadino a stabilire che cosa sia essenziale per la sua vita. Del resto, anche un semplice caffè può essere essenziale, soprattutto se ci si trova dall’altra parte del bancone. Ed è una ovvietà (ma anche l’ovvio vuole la sua parte) ricordare che ogni attività è essenziale per chi di quella attività vive.
“Imporre di stare a casa” è, con tutta evidenza, una ingiunzione che suona palesemente anticostituzionale e anche, diciamolo, degna di un regime novecentesco. Un altro passaggio clamoroso del testo del ministro riguarda il fatto che, a un certo punto, confessa di essere terrorizzato dall’idea di assembramenti di due persone o financo dal passaggio delle auto in strada. Qui, naturalmente, dal tema politico si passa a quello psicologico e vi sarebbe davvero molto materiale da analizzare con cautela. Non passi neppure inosservato il punto in cui, con tono solenne, il ministro riflessivo dice di aver trovato sostegno in Barbara D’Urso o nella legione degli influencer e degli artisti convocati per la demenziale campagna “Io resto a casa”; campagna nella quale, come senz’altro ricorderete, comparivano in ville fastose e in attici sontuosi musici cinti da noia patrizia che, potendo loro vivere di rendita anche per venti lockdown consecutivi, invitavano gli italiani a rimanere tappati in casa a oltranza.
Tra un elogio delle Sardine di Santori e una beatificazione delle prodezze scandinave di Greta, Speranza non perde occasione per chiarire, nero su bianco, che l’emergenza epidemiologica può rappresentare un buon momento per la riconquista della egemonia da parte della sinistra ormai totalmente dimentica delle classi lavoratrici, verso le quali anzi nutre un sovrano disprezzo. Insomma, seguendo lo scoppiettante ordito narrativo del ministro, sembra giunto il momento per il transito dalla ormai logora sinistra fucsia alla nuova e più seducente sinistra lockdown.

Da Welthanschauung Italia ha detto...

Si sta consumando un vile e cruento attacco all'essere umano. Mente, corpo, lavoro, vita sociale, diritti fondamentali. Tutto è messo a repentaglio. Il bombardamento è incessante, la violenza inaudita. Se il governo Conte aveva celato sotto la coltre dell'incompetenza il suo diabolico giuoco, il governo Draghi ha definitivamente scoperto la carte. Ne ha affinato le tecniche, ampliato i contenuti, inasprito le norme. Il trait d'union tra il modus agendi dell'"avvocato degli italiani" e del tecnocrate dell'alta finanza è sotto gli occhi di tutti. Ciò ci fa capire come questa fase sia soltanto un completamento del progetto iniziale, con interpreti funzionali agli scopi da perseguire ed ai metodi da adottare. Il momento è duro. Il consolidarsi di questa tirannia non sarà indolore. Chi detiene, oggi, le redini del nostro destino non nasconde più i suoi oscuri intenti. Il dominio sull'individuo, il rimodellamento attraverso l'impostazione di nuove abitudini e rimodulazioni comportamentali è l'obiettivo. L'instaurarsi di un nuovo ordine economico e sociale la priorità. Limitare il più possibile il frazionamento della ricchezza attraverso l'impoverimento della classe media e la mortificazione della piccola e media impresa la finalità.Il potere ha definitivamente gettato la maschera della democrazia, tirando su la mascherina del regime terapeutico. L'assalto all'uomo è stato sferrato. La vera "potenza di fuoco" è stata scatenata. Serriamo i ranghi. Alea iacta est.

Aloisius ha detto...

Ottima riflessione, condivido in pieno, due pesi e due misure, sintomo dell'idiozia che diventa autoritaria.
Aloisius

Viator ha detto...

....
L’avvocato Grimaldi presidente del Comitato Cura Domiciliare Covid-19, dopo il pronunciamento del massimo giudice amministrativo non può non tornare sulla decisione del Consiglio di Stato: “A seguito di questa pronuncia numerosi medici di base faranno un passo indietro, trascurando la libertà prescrittiva del medico e timorosi riprenderanno ad applicare le linee guida ministeriali che impongono il paracetamolo e la “vigile attesa”. Noi, comunque, andremo avanti: continueremo a dialogare con le Istituzioni, nella speranza di dare vita a un tavolo di lavoro sulle cure domiciliari precoci. Non abbiamo intenzione di trasformare la tematica in una questione politica: non farò mai giocare la politica con il diritto alle cure. Tuttavia, se proprio ci costringeranno a farlo, non avremo problemi a scendere in piazza con due milioni di persone. Non è ammissibile che, con la mano destra, lo Stato favorisca il dialogo con le sue Istituzioni, mentre con la sinistra decida di ricorrere in appello contro la decisione del Tar”.
https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/04/cure-precoci-il-consiglio-di-stato-ha-accolto-il-ricorso-del-ministero-e-di-aifa-la-dura-replica-del-comitato-cura-domiciliare-covid-19/

Aloisius ha detto...

Torno all'articolo, nel quale si afferma:
"... Al contrario il regime democratico (popolare) è perfettamente legittimo laddove riconosca nella legge naturale (o meglio ancora: nei dieci comandamenti) il limite del proprio agire...."

Condivido tale affermazione, ma devo constatare che è irrealizzabile, quasi utopistica, soprattutto nella nostra Italia cattocomunistoide.

La nostra Costituzione non indica da nessuna parte Dio come "limite del proprio agire", che in Italia dovrebbe essere il Dio cristiano della Chiesa cattolica, radice della nostra Patria.

La Costituzione, al contrario, mette le religioni sullo stesso piano dinanzi allo Stato, il quale, divenendo neutrale, diviene e viene percepito come l'unica garanzia di convivenza pacifica e uguaglianza dinanzi alla legge.

Un eventuale richiamo a Dio nella Costituzione verrebbe visto come un'imposizione intollerabile nei confronti di chi non crede in Dio.
Non condivido questo, ma è la situazione di fatto.

Questa concezione è condivisa non solo dalla sinistra, che ha permeato la nostra Costituzione, ma anche dalla destra e da un ipotetico polo moderato, tempo fa la DC.
Tutte le forze politiche condividono il fatto che lo stato debba essere laico e questo ha portato inevitabilmente al laicismo, che concepisce come giusto tutto ciò che non è religioso, in quanto unica garanzia di equilibrio e di tutela delle minoranze e delle religioni.

La Costituzione si potrebbe cambiare, ma la maggioranza di questa democrazia ormai è laicista nell'anima e non ha nessuna intenzione di condividere un limite sacrale, soprattutto di questi tempi.
A scuola e in famiglia si insegna solo questo laicismo, spacciato per neutralità e segno di evoluzione.

Aggiungiamo che l'Italia ha ceduto la propria sovranità ed è divenuta una specie di zerbino d'Europa.

Solo Santa Romana Chiesa, andando controcorrente, avrebbe potuto e dovuto insegnare ai fedeli cattolici - teoricamente maggioranza - che uno Stato democratico deve avere Dio come limite del proprio agire, e per fare questo doveva prima forgiare i fedeli ad una fede vera e vissuta.

Plasmando le coscienze dei fedeli ed evangelizzando la società, avrebbe potuto plasmare la politica.
Si poteva allora concepire una maggioranza cattolica che cambiava la Costituzione mettendo Dio e la Patria come centro, limite e fine.

Ma dopo Pio XII sappiamo com'è andata e la guida di Bergoglio è più laicista del PD.
Ci vorrebbe una resurrezione.

Aloisius

fabrizio giudici ha detto...

La nostra Costituzione non indica da nessuna parte Dio come "limite del proprio agire", che in Italia dovrebbe essere il Dio cristiano della Chiesa cattolica, radice della nostra Patria.

Cambierebbe qualcosa se ci fosse? La costituzione dell'Irlanda inizia con:


In the Name of the Most Holy Trinity, from Whom is all authority and to Whom, as our final end, all actions both of men and States must be referred,


che è piuttosto esplicito. Eppure guardate in che inferno è piombata on pochi anni - ben peggio di noi.

Aloisius ha detto...

Per Fabrizio Giudici:
cambiare la Costituzione sarebbe il primo passo, perché i principi basilari devono essere rispettati dalle leggi ordinarie emanate dalla maggioranza di turno.

È comunque un limite all'arbitrio della maggioranza di cui si è scritto sopra.
Esiste una Corte che può dichiarare le norme incostituzionali, con conseguente disapplicazione.

Il problema della sua mancata applicazione è diverso.
È quello più generale del rispetto della legge, non del suo contenuto e dei limiti che deve avere.


Aloisius


Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/post/MSBfuPbyLuh74ZLTKSeqRdRbh

Anonimo ha detto...

Roberto Speranza, "Perché guariremo", Feltrinelli. Afferma espressamente che vi sono attività non essenziali e che è possibile costringere le persone a stare a casa. Queste parole inqualificabili debbono rimanere impresse nella mente di tutti per sempre.

vi sono attività non essenziali ha detto...

La sua attivita' e' essenziale ?

fabrizio giudici ha detto...

Non sono contrario a cambiare la Costituzione, anzi. È che non è sufficiente. Se la Corte Costituzionale è composta di giudici corrotti (in senso morale), alla fine passa qualsiasi cosa.

Anonimo ha detto...


Democrazia come male assoluto? No. La decadenza colpisce tutte le forme di governo

-- La condanna della democrazia di Maurras è troppo radicale, persino manichea. Non era Aristotele a dire che la migliore costituzione è quella "mista"? Nella quale si armonizzino i principi delle forme "pure" di Stato o governo (democrazia, aristocrazia, monarchia), facendosi delle concessioni reciproche. La repubblica presidenziale potrebbe realizzare un compromesso accettabile tra la forma monarchica e quella democratica.
-- Anche le monarchie decadono, come le altre forme di Stato. Le tristissime condizioni attuali ci obbligano a riflettere sul problema della decadenza degli Stati e delle società. Da respingere la tesi, perché semplicistica, della decadenza unicamente quale prodotto dell'azione di forze occulte su un organismo altrimenti sempre sano. È la tesi del complotto quale motore della storia. Poteri più o meno occulti riescono a incidere sul crollo di uno Stato quando questo Stato è già in crisi per conto suo, per cause interne, endogene (come lo era appunto lo Stato francese monarchico caduto con la Rivoluzione). L'azione delle forze interne, avviluppate in contraddizioni che appaiono insanabili, si coniuga a quella delle forze occulte, considerate qui "esterne" in quanto supposto virus che penetra da fuori in un organismo altrimenti sano (e che invece sano non è più, ma già per conto suo).
-- Ci sono poi gli elementi casuali (dal punto di vista umano), il gioco delle circostanze, della fortuna, il cui ruolo è però spesso difficile da valutare esattamente.
-- IL crollo di una forma di governo e il rovesciamento dei valori cui essa si ispirava avvengono spesso dopo che la crisi interna è sfociata in terribili guerre civili. È successo con il mondo romano (le guerre civili durate un secolo misero in crisi i valori della Repubblica e finirono solo quando si instaurò il governo di uno solo, di Augusto, che durò 41 anni e rimise a posto le cose, inaugurando la dimensione veramente imperiale di Roma, imperiale nel senso giusto, della buona e giusta amministrazione, della pace sociale etc); è successo con la religione cristiana e le forme di governo ad essa ispiratesi (lo scisma protestante e le conseguenti guerre di religione, prima interne poi tra Stati, finite formalmente dopo più di un secolo, nel 1648, con i trattati di Vestfalia, che segnarono l'avvento dello Stato religiosamente neutro, sanzionando la divisone della cristianità occidentale in Stati cattolici e protestanti, separando la politica dalla religione, iniziando quel cammino che avrebbe portato alla (errata) concezione liberale della religione da intendersi solo come fatto privato, della coscienza individuale).

-- Le formule contano finché si crede nei valori che esse esprimono. Non esiste una forma di governo perfetta, che resista sempre e comunque alla corruzione dei valori sui quali essa si basa. Tutte le forme di governo sono sottoposte ad un ciclo, come avevano intuito già i Greci (Polibio).
-- Oggi, domenica 25 aprile 2021, celebriamo S. Marco Evangelista, Patrono di Venezia e il ricordo di quella gloriosa repubblica (che decadde anch'essa e malamente, in un lungo settecentesco squallore, finendo sotto il tallone straniero).
-- Vanità delle vanità, tutto è vanità. Ogni cosa a suo tempo, bisogna fare la propria parte sino in fondo, quella che la Provvidenza ci ha assegnato, nel tempo in cui siamo nati, felice o tragico che sia, con lo sguardo fisso alla vita oltre il tempo, alla vita eterna.
PP

Anonimo ha detto...

I nemici della Libertà non praevalebunt.
Quando l’abito dell’antifascismo nasconde le iene dell’antidemocrazia.
Fuori e lontani dal tempo storico della “liberazione partigiana”, il dogma dell’antifascismo sostiene l’inedita dittatura psico-sociale in cui ci ha sprofondata “l’emergenza sanitaria”.
Finora, definirsi democratico voleva dirsi essere principalmente “antifascista”. Ma, nel tempo apocalittico della “pandemia” Covid-19, si pone drammaticamente la questione se un regime democratico, costituitosi sulle ceneri del fascismo e del nazismo, possa degenerare in una dittatura oligarchica. Se democrazia vuol dire governo della maggioranza, l’esperienza storica ci ha edotti che a governare effettivamente è sempre una minoranza. La maggioranza è storicamente sempre manipolata da minoranze, che possono fare e non fare oltre ai propri, anche gli interessi generali.
Non possiamo quindi asserire che “esiste il regime democratico, ma esistono tanti tipi di regimi democratici quanti sono i tipi di minoranze capaci di guidare le maggioranze.”
La minoranza plutocratica che oggi domina su tutte le democrazie occidentali, per quanto faccia ricorso alle nuove efficacissime forme massmediatiche di condizionamene delle coscienze, che mirano a diffondere panico e terrore variamente motivati, non desiste dall’utilizzare ancora lo spauracchio del fasci-nazismo. Così, ogni anno, trascorso quasi un secolo, viene riproposto il mito della resistenza antifascista e si riafferma perentoriamente l’assioma della nascita della Repubblica democratica dalla “lotta partigiana”.
Ma quale libertà sopravvive nell’attuale “regime democratico” alle prese con l’emergenza pandemica?
Quali altri provvedimenti liberticidi potrebbero essere imposti da un ipotetico regime dittatoriale “fascista” rispetto a tutte le misure restrittive delle libertà già in vigore ed emanate dai regimi democratici?
Forse una libertà ancora sussiste ed è però nell’esclusivo esercizio degli “antifascisti” del terzo millennio, i quali pretendono per propri meriti “resistenziali” la libertà di minacciare e zittire chi semplicemente difende la Libertà nella Verità, che sole garantiscono l’esercizio del governo genuinamente e realmente democratico.
Alfonso Aliberti

Anonimo ha detto...

Diego Fusaro, "Il nuovo ordine erotico. Elogio dell'amore e della famiglia" (Rizzoli, Milano 2018).

C'è stato un tempo in cui il diktat del capitale conosceva dei limiti. Si arrestava ai cancelli della fabbrica: oltre, la vita scorreva in forme che non si lasciavano imbrigliare nell'orizzonte limitato della logica di produzione e dello scambio di merci. Quel tempo è ormai lontano. Oggi, alla società basata sull'economia di mercato si è sostituita una società di mercato e basta. Viviamo in un mondo «a capitalismo integrale e mercificazione sconfinata». Il che, è chiaro, coinvolge anche la sfera dell'affettività e dell'erotismo. Il globalitarismo al potere – nuovo totalitarismo glamour onniavvolgente – ci vuole precari e omologati, neutri anche in amore. Novelli Don Giovanni, figura emblematica dell'instabilità amorosa e dell'isolazionismo sentimentale. Le relazioni solide, basate su progetti di vita condivisi e una visione dell'amore come forza eterna, cedono il passo a forme consumistiche di rapporto: incontri fugaci e privi di conseguenze, legami occasionali facili tanto da instaurare quanto da spezzare, sesso virtualizzato e rapporti online. Dalla precarizzazione erotica e sentimentale alla femminizzazione del maschio, dal nuovo femminismo postmoderno alla crisi della famiglia, dalla gendercrazia al trionfo del neutro indifferenziato unisex, Diego Fusaro accompagna il lettore attraverso i temi principali di una riflessione che ci coinvolge tutti, in quanto esseri eminentemente amorosi. E se a cadere sono addirittura i fondamenti più intimi del rapporto interpersonale, cosa può esserne della struttura sociale che ci accoglie, della nostra «famiglia allargata»?

Anonimo ha detto...

La campagna di propaganda lgbt nelle scuole superiori viene svolta in modo subdolo, di nascosto. Entra sottovoce un po' in tutte le materie.
E allora
A noi NORMALI, a casa, la lotta quotidiana per auspicare che i ragazzi non perdano il buon senso e soprattutto capiscano come questi orientamenti forzino la ragione verso scopi irrazionali. Perche innaturali.
Mamma mia.

Anonimo ha detto...


Diego Fusaro è uno dei pochi intellettuali che denuncia la presente deriva morale e politica. Ragiona con la sua testa e appare sinceramente preoccupato del bene comune.

Una critica alle sue tesi (per molti versi giuste) tuttavia è necessaria, dal punto di vista del contenuto: quello di attribuire la presente decadenza dei costumi al solo capitalismo.
Non si tratta solo di un'ulteriore fase della decadenza "borghese", dell'involuzione estrema dell'edonismo borghese, secondo certe analisi del passato un portato dell'individualismo tipico della società liberal-capitalista d'antan.

Già nel pensiero di Marx è presente una componente libertino-femminista (di origine illuminista) volta alla negazione dell'amore, della famiglia, del matrimonio, prona alle esigenze di quello che era allora un proto-femminismo.
Libero amore, abolizione del matrimonio, della famiglia, figli da allevare in comune, diritto della donna ad abortire (vedi Urss), sono stati e sono tuttora cavalli di battaglia del socialismo, utopistico prima e "scientifico" poi. Questa componente si è allo stato coniugata con la decadenza dell'individualismo "liberale", diventato "liberal" o "radical", quello che ha sdoganato l'omosessualità, sulla scia del femminismo, dando vita alle attuali aberrazioni.
Gli omo e transgender in Parlamento li hanno portati i partiti (post)comunisti o comunisti rifondati, sino a prova contraria.
Forse Fusaro dovrebbe rivedere la sua impostazione marxista di base, al fine di togliere un elemento di debolezza alla sua analisi.
Pol.