Nel paese di Weindorf Rech è stata scattata questa foto nel mezzo del disastro causato dalla recente alluvione. Tutto distrutto, è rimasta intatta solo una statua lignea.
La distruzione, la morte, il disastro si fermano lì, nella prossimità della Croce di Cristo, senza poter lambire non solo la Croce stessa e il Crocifisso, ma anche la Madre e il Discepolo amato, che, sfidando ogni logica umana, hanno creduto che il loro rifugio fosse proprio lì dove umanamente non vi si vede che disperazione e morte.
Non servono commenti, ognuno può vedere o non vedere: un segno, il caso, un significato, oppure nulla.
(Da segnalazioni dei lettori)
33 commenti:
Stat crux dum volvitur orbis.
Mi ricorda Notre Dame quando i pompieri hanno aperto la porta..."Non temere piccolo gregge"... il Signore, la Vergine Santa e la Sua Chiesa sono sempre presenti, visibili, indistruttibili. Eterni.
L'umanità senza Dio è disumana.
E' vitalistica, ma intrisa di morte.
E' tollerante, ma feroce contro ogni disomogeneità al suo politically correct.
E' ridanciana, ma afflitta da tristezza e depressione.
E' liberale, ma segnata da crescenti forme di schiavitù.
E' razionalista, ma capace di fede nelle ideologie e negli influencers.
E' scientista, ma caratterizzata da dogmatismi e idolatrie sconosciute agli antichi.
E' anticristiana, espellendo il Signore e la Croce, preferendole il plauso mondano.
Basta vedere i quartieri moderni, i centri commerciali, i grattacieli... Belli senz'anima.
Su una strada polverosa l'edicola con la Madonnina, il santo o una croce è bella col cuore.
Quando l'orgoglio, l'ingordigia e la presunzione vengono smascherati, il cuore resta.
L'umanità creata da Dio è umanizzata dall'avere lo spirito abitato da Lui.
Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo...
1. Vi prenderò dalle genti:
vi radunerò da ogni terra
e vi condurrò sul vostro suolo. Rit.
2. Vi aspergerò con acqua pura:
e io vi purificherò
e voi sarete purificati. Rit.
3. Io vi libererò,
da tutti i vostri peccati
da tutti i vostri idoli. Rit.
4. Porrò il mio spirito dentro di voi
voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio.
Che sia il Green Pass o una legge che arriverà subito dopo?
Nel tempo della spaventosa apostasia provocata dall’anticristo in nome della scienza, sarà dato completamente il bando a tutte ciò che è cristiano, di modo che sarà fatto a tutti l’obbligo di portare un segno di apostasia o sulla fronte o nella mano destra, o di portarvi impresso il nome dell’anticristo o il numero che lo indica. Evidentemente un cattolico non potrà portare quel marchio senza dichiararsi già apostata, e allora una legge infame dichiarerà privi del diritto di comprare e di vendere, ossia del diritto della vita stessa quelli che non porteranno il segno dell’anticristo. Sarà questo il colmo dell’apostasia, e S. Giovanni con un enigma determina quale sarà il nome dell’anticristo, dicendo: Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il nome della bestia; poiché è numero di uomo, e il suo numero è seicentosessantasei.
Da "La Sacra Scrittura - L'Apocalisse" di Don Dolindo Ruotolo, pagg. 382-384 (pubblicato nel 1974 con Imprimatur di Mons. Vittorio. M. Costantini, Vescovo di Sessa Aurunca)
[off-topic]
Cara Mic,
Secondo La Crox, in uno testo di fine di maggio, Francesco avvrebbe parlato di uno nuovo Papa per 2023 e ha detto anche il suo nome "Francesco II o Giovanni XXIV", guarda:
« François ou Jean XXIV ? »
https://www.google.com/amp/s/www.la-croix.com/amp/1201158229
L'UAAR e Rifondazione comunista richiedono il Green Pass anche per le Chiese https://www.affaritaliani.it/politica/green-pass-anche-per-le-chiese-la-richiesta-di-rifondazione-di-la-tua-751627.html
Dialogo (dia-logos) è ragionamento attraverso la ragione. Se non c'è il terreno comune della ragionevolezza non può esistere dialogo. La nostra società nichilista ha perso il fine e quindi la ragione. L'esito sono le grida scomposte della politica e i messaggi sul nulla dei media.
Dr. De Donno "suicidato".
Il Signore lo accolga in cielo. E pensiamo a che cosa è diventata la sanità italiana.
«La terapia con il plasma costa poco, funziona benissimo, non fa miliardari. E io sono un medico di campagna, non un azionista di Big Pharma.»
(Dott. De Donno - La Verità, 15 giugno 2020)
Aveva salvato 58 su 58 malati terminali di covid all’inizio di questa folle storia.
Da pneumologo era stato estromesso e ridotto a medico di medicina generale.
Infine oggi trovato “suicidato”.
(ANSA) - BARI, 05 GIU - "Io sono molto franco: c'era e c'è la volontà di nascondere questo trattamento. Se guardate i media si parla solo di vaccino, mentre il trattamento al plasma non costa quasi nulla.
Una certa parte politica cerca di zittirmi...
Maurizio Blondet:
INQUIETANTE – Tre mesi fa era stata diffusa una notizia falsa inerente al suicidio di De Donno. La notizia fu ovviamente smentita ma si è rivelata una sorta di sentenza che si è “autoavverata”. Pazzesco. https://www.bufale.net/il-dottor-de-donno-e-ricoverato-ed-e-molto-grave-laudio-del-finto-suicidio-omicidio/?fbclid=IwAR1eEkNz1AongsLjr2lYTSC6nHBOvkvppptFxuc14L5h3_IewxXZLYRBIu4
..aveva infranto i protocolli della min salute e fece le autopsie e scoprì i microtrombi oltre alla scoperta che il plasma guariva gli ammalati. Gli mandarono un ispezione in ospedale quando criticò il Ministero e propose le cure con il plasma.
Medicina mantovana in lutto, è morto De Donno
Dal 5 luglio aveva cambiato vita: da primario ospedaliero a medico di medicina generale a Porto Mantovano. Una scelta sofferta, ma frutto di una lunga riflessione: voleva stare a contatto con il territorio e seguire i suoi pazienti uno a uno, forse con meno stress rispetto a quanto fatto in ospedale.
È totalmente impossibile, che un uomo il quale dona la sua vita quotidiana e la sua professionalità, per salvare vite umane, possa anche solo pensare di togliersi la vita. Soprattutto mentre sta raccogliendo fondi per poter realizzare un progetto.
Il suo nome sarà pronunciato
in ogni piazza
“Prima ti delegittimano, poi ti isolano e poi ti ammazzano.”
GIOVANNI FALCONE
27 luglio 2021 23:35
Sì, non era uomo da suicidio. E' stato verosimilmente suicidato. E il suicidatore potrebbe essere o tra i prossimi più prossimi o tra le conoscenze del mestiere di uno tra i prossimi più prossimi.
L'umanità si sta dividendo tra uomini e uomini-bestia. Questo si constata non in un impeto di sdegno, ma nella osservazione del reale che giornalmente ci mostra pochi uomini e molti uomini/bestia.
UN UOMO E UN MEDICO
Penso che chi sceglie di porre fine volontariamente alla propria vita lo fa per un inspiegabile cortocircuito mentale.
Parlo del Dottor Giuseppe De Donno, già Primario di Pneumologia presso l’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova e poi, per sua scelta, medico libero abitante a Curtatone.
È stato trovato morto ieri impiccato nella sua casa.
Naturalmente si è parlato subito di suicidio e l’opinione pubblica subito si è divisa per chi accetta questa spiegazione e chi pensa ad un omicidio.
Di questo si occuperanno i rotocalchi come avviene per fatti di cronaca importanti.
La morte del Dottor De Donno, tuttavia, non è un fatto di cronaca è un fatto politico tra i più maleodoranti della storia della nostra Nazione.
È ben vero che è difficile organizzare una messa in scena suicidaria e proprio nella casa del presunto suicida. Ma non è impossibile.
Io penso fermamente all’ipotesi di un omicidio ma non in senso abituale e cioè di mandanti e di esecutori materiali; lo penso per altri motivi
Io penso ad un omicidio indotto rispetto al quale i responsabili possono forse sfuggire alla legge penale (e con i tanti magistrati corrotti che abbiamo, sicuramente sarebbe così), ma non possono sfuggire alla condanna morale che, se non sono proprio bestie, li tormenterà per tutta la vita.
Ogni decisione ha la sua motivazione esplicita o implicita che essa sia, e la motivazione la esplicitò Lo stesso Dottor Giuseppe De Donno in una sua intervista a “La Verità” del 15 giugno 2020, quando disse che “Le cure autoimmuni sono efficaci, portano a guarigione e costano poco. Non fanno miliardari. Io poi sono un medico di campagna e non sono azionista di Big Pharma”. Fu la sua condanna a morte.
Per le autopsie da lui effettuate, per le sue scoperte, per le sue cure, egli è stato deriso, insultato, emarginato, perseguitato in tutti i modi anche attraverso una ispezione dei NAS dei CC, ovviamente non disposta dal locale Comandante ma voluta dal Ministero.
I mandanti morali di questo omicidio che si vuole far passare per un tradizionale suicidio privo di ragione (e lo si disse già avvenuto tre mesi fa … con ciò evidenziandosi un profilo di preordinata organizzazione del fatto) sono quei giullari televisivi, politici corrotti e da tempo retribuiti da Big Pharma, affinché avessero provocato la morte e non difeso la vita: il peggio del peggio di una fetida fogna.
I mandanti vanno anche cercati, e facilmente trovati, nella stampa e TV di regime ma Giuseppe De Donno è figlio di Ippocrate, e tale è stato sempre.
Cosa intendo dire? Non importa accertare tecnicamente se si è trattato veramente di un suicidio ovvero si sia trattato di un omicidio.
È stato un omicidio perché se tecnicamente può parlarsi di suicidio, la morte del Dottor Giuseppe De Donno è stata ferocemente voluta costringendolo alla tragica scelta che lo ha condotto a morte.
Diceva il Cardinale Ernesto Ruffini, Arcivescovo di Palermo, personaggio discusso ma grande teologo, che “È dovere del cristiano fermare la mano di chi fa del male e il ramo malato dell’albero va potato”.
L’Evangelista Marco (il cui Evangelio viene quasi mai citato nella celebrazione delle Messe) fa dire a nostro Signore Gesù Cristo nell’Orto del Getsemani: “Ora chi ha un mantello lo prenda, chi ha una spada la impugni”.
Orbene, chi non capisce, non capisce. Chi capisce e non agisce si pone tra i responsabili morali della morte del Dottor Giuseppe De Donno che grandeggia nella sua umiltà e che rimarrà nel nostro ricordo perenne e anche in suo nome chi vuole agire agirà.
Non sono aduso a provocare allarmismo ma la situazione è tanto seria da avere veramente paura.
Ormai è chiaro che il problema, la mistificazione, non risiede nei medicinali.
Lo scopo in agenda è ben altro e ora lo abbiamo definitivamente capito.
AUGUSTO SINAGRA
Un suicidio che sia veramente tale, dal punto di vista "tecnico", non può esser
inteso come un omicidio.
Non facciamo confusione. Altro è dire che la pressione ostile dei media etc
possa aver indotto la persona in questione al suicidio. Altro è parlare di
responsabilità morale nell'atto inconsulto da parte di chi gli ha dato addosso.
Ma questa "responsabilità" non trasforma il suicidio in omicidio.
Dal blog di Andrea Cionci estrapolo questa frase dell'ultimo articolo:
"Grano e pula, pesci buoni e cattivi appartengono alla chiesa. Non potrebbe essere questione di separare i buoni dai cattivi, ma potrebbe essere questione di separare i credenti dai miscredenti. Da allora, questo problema è diventato ancora più evidente”.
La cito perché mi ha colpito l'utilizzo del verbo separare.
Il separare è un'azione creatrice tipicamente di Dio, quanto il dividere è tipicamente diabolico. Il separare divino è "cosa buona" (giustizia), quanto il dividere è ingiusto.
La distinzione senza confusione è degli spiriti contemplativi, ardenti di amore per Dio.
La confusione divisiva, che sa dividere ma non distinguere, è propria dei cuori induriti.
La chiesa che si è aggrappata al mondo credendo di unire purtroppo ha dimenticato Dio.
E' una genia che porta gli idoli in Vaticano ma non si inginocchia davanti alla Presenza Reale eucaristica; che scrive encicliche ambientaliste senza credere al Creatore; che chiama amore ogni vizio innamorato di qualcosa o di qualcuno; che non crede al peccato originale e in fondo abolisce il peccato coprendolo di falsa misericordia (falsa perché svuotata di senso, come il sacrificio eucaristico di Dio ridotto a mensa per condividere i frutti di un lavoro solo umano); che dubita della bontà del Padre arrivando a cambiare il Padre Nostro, addomesticandolo al nostro diritto di poter dubitare che Dio non sia così buono, mentre noi lo siamo sempre!
Dio separerà questa strana chiesa, con i suoi uffici e i suoi ministeri, i suoi officianti e ministranti, dalla Sua Chiesa che vive il munus di un dono straordinario e anela, come gli angeli, ad adorare Dio contemplandolo, traendo da Lui ogni beneficio, per la Sua Grazia, la Sua Provvidenza, la Sua Bontà: per fede, speranza e la Carità che non è un fare nostro, ma lo stare con il Padre Nostro.
Questa strana chiesa che si riunisce per emanare documenti discutibili, che getta ponti e getta fuori chi non la ossequia e non si uniforma, che disobbedisce a Dio obbedendo agli uomini e che punisce gli uomini che le disobbediscono... Una strana chiesa che modifica le parole sacre, che cancella l'inferno promettendo paradisi in terra... che considera una donna qualunque la Madonna, ma arriva a celebrare Pachamama!
Beh si e' letto del Presidente di Haiti e anche di altri due Presidenti (non ricordo di quali paesi) che si erano opposti ai vaccini e che sono stati assassinati e allora uno e' portato a pensare che questo possa essere accaduto anche al Dr.De Donno.
D'altronde questi proclami esistono :
Citazione di KISSINGER in un discorso al Consiglio dell'OMS sull'eugenetica, 25 febbraio 2009:
https://gloria.tv/post/8dQvuzJ1x3yb1tpe2P2gUdRVm
E i demoni incarnati non vanno in ferie, fanno bene il loro lavoro.
Qui sotto il racconto del Pediatra Dr.Ghinelli che illustra ( verso la fine del video) proprio questo ,il modus operandi dei massoni ( anche se tutto non sara' da attribuire alla massonerìa).
Dalla Massoneria alla Fede in Gesù
https://www.youtube.com/watch?v=I2sveavlOF8
Il medico Cesare Ghinelli, ex massone, convertito alla Fede in Gesù Cristo, racconta la sua esperienza del passaggio dalla Massoneria alla Chiesa. Dalle tenebre alla luce. Le sue esperienze come medico della potenza salvifica della preghiera e i pericoli delle medicine alternative e dell'omeopatia...
Suicidare o ibdurre al suicidio qualcuno è il modo migliore non solo per farlo fuori, ma anche per infangarlo e diffondere l'immagine di una persona debole e poco equilibrata. Se poi colui che è stato suicidato è anche cattolico il clamore si raddoppia.
Uno dei giornali di regime si è subito affrettato a dire che "con lui finisce anche la sua cura", che sicuramente avrebbe oscurato quelle "ufficiali" che stanno per arrivare a settembre.
La tirannia è iniziata, il dado è tratto, non si torna indietro, e il Dottor De Donno ci ha fatto vedere come essere buoni onesti e coraggiosi in mezzo ai serpenti.
Onore a lui, più vivo che mai.
Cattolico praticante (suicida?).
E con questo si chiude il cerchio della persecuzione.
VERGOGNOSI SONO I COLLABORAZIONISTI DEL REGIME
Quattro sono le mosse del pensiero unico, e della stampa subalterna, nei confronti di chi non sta al gioco e non ha intenzione di allinearsi:
1) l’invisibilizzazione (parlare il meno possibile dei soggetti in questione e non mostrane le immagini, specie se le immagini dimostrano che le manifestazioni raccolgono veramente tanta gente);
2) l’inferiorizzazione (dipingere tali persone come ignoranti zoticoni, vittime delle fake news);
3) la demonizzazione (tali soggetti sono così pericolosi che vanno solo combattuti, nei loro confronti non c’è margine di trattativa);
4) la patologizzazione (che va condotta a colpi di metafore epidemiologiche e psichiatriche: il vero virus sono loro, dovrebbero andare tutti in analisi, eccetera).
DERELITTI PER PAURA E DANNATI PER SCELTA
La discesa all'Inferno è un lungo cammino volontario di colpevole negazione della Verità, dell'Amore e della Giustizia.
Chi in questo frangente storico sta tradendo la sincerità ogni giorno, pur di sostenere le tesi assurde che danno ragione alla sua ipocondria, non uccide solo i principi della nostra civiltà e i fondamenti della democrazia, ma uccide soprattutto la propria coscienza prima di condannare se stesso al ridicolo e, infine, al nulla.
Franco De Lauro :
Nel 1982 fu trovato morto Roberto Calvi, sotto un ponte a Londra.
Il giorno prima la segretaria era volata dal quarto piano.
Comunque, Calvi fu trovato morto impiccato, suicida.
Calvi era in fuga, col portafoglio ben fornito.
Ora, all’epoca mi chiesi per quale motivo uno dovesse suicidarsi proprio per impiccagione.
Fosse stato un carcerato ci sarebbero state poche alternative.
Ma Calvi era libero e ci sono altri modi più rapidi e meno atroci per togliersi la vita.
Si ha presente cosa significa l’impiccagione, la morte per asfissia?
Da allora ci sono stati altri suicidi e altre auto impiccagioni.
In molti casi si è trattato di morti opportune.
Adesso arriva la notizia, inaspettata, del suicidio del dottor De Donno.
Di nuovo per impiccagione.
Di nuovo una morte opportuna.
Di un medico che aveva a disposizione tutti i farmaci del pianeta per farla finita in maniera dolce.
Antonio Catalano:
«IL PLASMA IPERIMMUNE CI HA PERMESSO DI MIGLIORARE ANCORA DI PIÙ I NOSTRI RISULTATI. È DEMOCRATICO. DEL POPOLO. PER IL POPOLO. NESSUN INTERMEDIARIO. NESSUN INTERESSE. SOLO TANTO STUDIO E DEDIZIONE. SOPRATTUTTO È SICURO. NESSUN EVENTO AVVERSO. NESSUN EFFETTO COLLATERALE»
Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo cordiale, disponibile, umile e tutto dedito alla medicina. Ma se l’ex primario di pneumologia Giuseppe Del Donno ha avuto un torto sicuramente questo è stato di aver dedicato grandi energie alla cura del Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune. Era stato per tanti anni primario, poi gli attacchi virulenti e addirittura la visita dei Nas lo hanno convinto a dimettersi e a dedicare tutte le sue energie alla medicina di base nel comune di Porto Mantovano. Il sindaco di Curtatone, dove De Donno viveva con la sua famiglia, lo ricorda così: «Giuseppe era una persona straordinaria. Ho avuto il privilegio di essere al suo fianco nella prima fase della lockdown e ho visto quanto si è speso per i suoi pazienti. La storia lo ricorderà per il bene che ha fatto».
De Donno nei mesi scorsi aveva parlato di persecuzione nei suoi confronti per l’ostilità contro la cura al plasma, molto meno costosa dei vaccini. I sostenitori del governo Conte lo avevano attaccato in modo indecente (alla faccia del dibattito e del confronto scientifico), in particolar modo Roberto Burioni lo aveva trattato come un ciarlatano.
De Donno rivendicava la validità della sua cura, grazie alla quale aveva salvato molte vite. Aveva dichiarato: «Il plasma iperimmune ci ha permesso di migliorare ancora di più i nostri risultati. È democratico. Del popolo. Per il popolo. Nessun intermediario. Nessun interesse. Solo tanto studio e dedizione. Soprattutto è sicuro. Nessun evento avverso. Nessun effetto collaterale».
Per tutta risposta il ministro della Salute gli mandò i Nas. «Vogliono intimidirmi» disse in quell’occasione De Donno. Già nel maggio di un anno fa De Donno aveva lasciato i social, motivando così la sua scelta: «La pressione mediatica è stata tale da non permettermi di operare serenamente. Per questo motivo ho reputato prudente chiudere i miei account social». Prudente, chiaro? «Se ho parlato l’ho fatto solo per fare informazione ma non come mezzo per azzuffarsi, i miei interventi sui mass media sono stati solo animati da spirito divulgativo su un protocollo che ottiene risultati lusinghieri e incoraggianti». Un protocollo la cui validità fu testata da uno studio sperimentale del Policlinico San Matteo di Pavia. Lo studio mostrò che la terapia con il plasma iperimmune, sperimentata sui pazienti ricoverati per Covid-19 in terapia intensiva con ventilazione assistita, aveva dato risultati notevoli: la mortalità tra questi pazienti, in media fissata al 15%, si era abbassata fino al 6%. «Da un decesso atteso ogni 6 pazienti si è passati a un decesso atteso ogni 16 pazienti» spiegò, annunciando l’esito degli studi, il prof. Fausto Baldanti, virologo di del san Matteo.
Una cosa è certa, al di là di ogni ragionevole dubbio: il lavoro e gli studi di De Donno non erano compatibili con la strategia della inoculazione di massa voluta dalle 5 sorelle del multinazionale cartello della Big Pharma, verso cui tutto il circo mediatico (politica compiacente, virologi, stampa e tv, attori, cantanti, atleti e influencer sotto contratto) si è inginocchiato. De Donno suicida. O suicidato?
De Donno , il 6 di giugno aveva denunciato su Radio Radio le pressioni che aveva subito e continuava a subire, per aver avuto il torto di salvare i suoi pazienti con la terapia al plasma. De Donno era stato vilipeso da Burioni, fatto oggetto di una campagna mediatica diffamatoria, indotto a dimettersi da primario di pneumologia a Mantova, gli avevano mandato i carabinieri nel suo reparto e nello studio privato, sequestrato il PC ...e recentemente lo avevano pure denunciato all´Ordine Dei Medici, gli stessi colleghi INFAMI che oggi fingono di piangerlo... MI PARE CHE VE NE SIA A SUFFICIENZA PER FAR CADERE IN DEPRESSIONE UNA PERSONA IMPREPARATA A SCONTRARSI CON IL SISTEMA. (A. Terazzi)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ign%C3%A1c_Semmelweis
(...) Durante le più accese polemiche contro Semmelweis, l'amico Ferdinand von Hebra si era esposto in suo favore, pubblicando numerosi lavori sulle sue straordinarie scoperte ed attirandosi per questo diverse inimicizie, sono sue le parole: "Quando qualcuno scriverà la storia degli errori umani ne troverà pochi più gravi di quello commesso dalla scienza nei confronti di Semmelweis".
Nel Novecento il neopositivista Carl Gustav Hempel, in Filosofia delle scienze naturali (1966), ha utilizzato l'indagine di Semmelweis sulle cause della febbre puerperale come modello di ricerca scientifica basata sull'evidenza empirica. In particolare viene apprezzato il suo uso del modus tollens, cioè la prova tramite confutazione delle ipotesi alternative, anticipando così alcuni aspetti del falsificazionismo.
La tragica morte di De Donno
A ben vedere, si sa solo che è stato trovato morto dai parenti di morte non naturale.
I carabinieri stanno indagando.
Suicidio? Omicidio?
Al momento non ci sono elementi per affermare nulla. Solo supposizioni.
Non si può escludere niente, al mondo d'oggi.
Unica cosa certa: oltre allo sgomento la sorpresa dei colleghi, che molto
lo stimavano. Una cosa del genere, se suicidio, nulla la faceva prevedere.
Sarebbe comunque opportuno aspettare il referto ufficiale sulla morte.
"Cattolico praticante (suicida?)..."
Con moglie, due figli e una professione vissuta come missione? NO.
Forse l'hanno strangolato prima e impiccato poi. Tre uomini e una macchina.
Conoscenza dettagliata della casa. Soffocato altrove e impiccato a casa. Piano preparato e cronometrato. Tre uomini. Un'ipotesi.
https://www.imolaoggi.it/2021/07/28/de-donno-audio-inedito/
Avrva un progetto etico da realizzare.
Giancarlo Rastelli fu un cardiochirurgo pediatrico, rinomato scienziato, brillantissimo ricercatore, ma soprattutto un uomo di fede, un marito e un padre.
https://gloria.tv/post/ia21ReFjE2LH6HKJ4Asf6sStJ
Già lo scorso anno il Dr. De Donno lavorava per dare vita, a Mantova, ad un centro di ricerca etico, un centro indipendente dalla case farmaceutiche con il compito di proseguire subito la ricerca sul plasma e in futuro ad altre ricerche in campo clinico. A Modena, dal suo punto di vista, anche politico visto che lei è anche consigliere comunale, come era la situazione?
“Si, il suo grande sogno era la realizzazione di un centro di ricerca etico che estendesse il suo spettro di ricerca a tutte le malattie rare trasmissibili e non
Gli anticorpi monoclonali a cui tutti plaudono (quelli di De Donno) sono gli anticorpi del plasma iperimmune che hanno funzione guaritrice nelle prime fasi della malattia. La differenza è nel fatto che nel plasma iperimmune sono presi da donatori e sono di tipo vario.
Quelli di cui si parla oggi (case farmaceutiche) sono formati in laboratorio e derivano da quelle linee cellulari derivate da quel FETO ABORTITO negli anni settanta, o come molti ritengono dai ''bambini vivisezionati'' ancora oggi.( cit.).
Si chiamano monoclonali perchè nel plasma dei donatori si trovavano anticorpi di vario tipo, in laboratorio si ''coltivano'' solo quelli che contrastano il virus.
Un eroe impegnato in una sacra battaglia, che assorbe la VITA INTERA, non si toglie la vita. Nemmeno un santo MAI si è tolto la vita, in mezzo a mille persecuzioni, come ad es. S. Padre PIo.
E il dott. De Donno era entrambe le figure : eroe e santo nella sua professione, onesta, generosa, umile e coraggiosa. Tutta la sua opera ha svolto davanti a Dio, alla sua coscienza limpida e per amore dei pazienti, di cui ha curato la salute con successo, amando LA loro VITA secondo il suo giuramento ! e ai quali ha dedicato con modestia cristiana (lontano da ogni pubblicità) e fedele impegno l'ultima parte della carriera, dopo l'uscita dall'Ospedale di Mantova e il ritorno al posto di medico di base.
E inoltre, cattolico di profonda Fede, dichiarata in più occasioni, era grande devoto di S. Padre Pio.
NON si è tolto la vita con le sue mani, e mi stupisco che tanti (buoni o buonisti) osservatori insistano a crederlo e affermarlo.
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