Oggi è il terzo giorno della Novena di Natale [vedi]. Quest'anno la stiamo percorrendo ogni giorno con una delle Antifone "O" nella meditazione di dom Guéranger.
18 dicembre – II Antifona
O Adonái et Dux domus Israël, qui Móysi in igne flammæ rubi apparúisti, et ei in Sina legem dedísti: veni ad rediméndum nos in brácchio exténto | O Adonai, Signore, capo della casa d’Israele, che sei apparso a Mosè nella fiamma del roveto ardente e gli hai dato la legge sul Sinai, vieni a riscattarci nella forza del tuo braccio. |
O Supremo Signore, Adonai, vieni a riscattarci, non più nella tua potenza, a nella tua umiltà. Una volta ti sei manifestato a Mosè, tuo servo, in mezzo ad una divina fiamma; hai dato la Legge al tuo popolo tra fulmini e lampi. Ora non è più tempo di spaventare, ma di salvare. Per questo la tua purissima Madre Maria, conosciuto, al pari dello sposo Giuseppe, l’editto dell’Imperatore che li obbligherà ad intraprendere il viaggio di Betlemme, si occupa dei preparativi della tua prossima nascita. Dispone per te, o divino Sole, gli umili panni che copriranno la tua nudità, e ti ripareranno dal freddo in questo mondo che tu hai fatto, nell’ora in cui apparirai nel profondo della notte e del silenzio. Così ci libererai dalla servitù del nostro orgoglio, e il tuo braccio si farà sentire più potente quando sembrerà più debole e più immobile agli occhi degli uomini. Tutto è pronto, o Gesù! I tuoi panni ti attendono. Parti dunque presto e vieni a Betlemme, a riscattarci dalle mani del nostro nemico.
(da: P. Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, Edizioni Paoline, 1959, p. 309.)
1 commento:
La frase “veni ad rediméndum nos in brácchio exténto” — credetemi, non con intento blasfemo, tutto il contrario — mi ha dato un’idea per farmi un tatuaggio proprio sull’avambraccio.
Ma, segni esteriori eclatanti a parte per me che sono, lo ripeto, un Maccabeo, mi preme evidenziare quell’“Adonái”: perché in una formula natalizia cristiana viene scelto quel nome divino che ci potrebbe forse suonare — in quanto veterotestamentario — un po’ estraneo? Semplice: perché nell’episodio citato (il roveto ardente) Dio ancora non ha rivelato il Suo vero Nome, יהוה, ed è sul punto di farlo. E quando lo fa, appunto, dispiega il Suo braccio.
Bellissimo.
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