Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 17 maggio 2022

Addio alle armi. Fine della retorica dell'Azovstal

Analisi concreta, senza retorica e propaganda. Riaprono le scuole a Mariupol. Magari è vero che la storia sarà insegnata diversamente ma la matematica, la geometria, la fisica, la chimica la musica sono materie universali.

Fine della retorica. In italiano, come in ogni lingua, le parole hanno un peso: quella dell’Azovstal non è un’evacuazione. È una resa. Certo, non una resa umiliante, non ci sono forche caudine. Non una resa vile, c’è un ordine del Comando supremo, e ci sono 80 giorni di resistenza, alle spalle.  Ma non è una resa con l’onore delle armi: si finisce caricati sui bus verso un ospedale o verso centri di detenzione, con un futuro da scrivere tra scambi di prigionieri e forse processi.  Ma è la fine della retorica, come se l’eroismo fosse un destino   rimasto nel ‘900, il secolo cui appartengono gli strenui nazionalismi e i relitti ideologici che in questa guerra affiorano ogni tanto.
È la fine della retorica: il Corriere della Sera ancora questa mattina racconta i resistenti dell’Azov come “angeli”, nelle parole dei profughi da Mariupol.

Gli altri cittadini che hanno raccontato di essere stati usati come scudi umani non fanno notizia, non esistono sono il lato oscuro di Mariupol, città martire che ha cessato di esistere, senza più Azov.

Ma intanto questa resa introduce un elemento di umanità in una guerra che finora è stata feroce, e senza rispetto per il nemico, e infila una scelta ragionevole – che senso aveva resistere ancora ? – in uno scenario in cui la ragionevolezza è sopraffatta da altro.  

Allargare la Nato, aumentare l’invio di armi e di armi più potenti  avvicina o allontana la fine del conflitto ?  Vincere vuol dire umiliare il nemico o uscire dal conflitto con dignità ?  Quali rinunce sono possibili e realistiche per l’aggredito e per l’aggressore ? 

Resta un buco nero, in quei sotterranei. Le voci - russe - sull’esistenza di un laboratorio chimico e sulla presenza di  militari di paesi Nato. 

Il momento della verità è vicino, perché o ci sono o non ci sono, era un bluff di propaganda. E vedremo se qualcuno resta, come un giapponese in un'isola del Pacifico. E resta una perplessità:  “Mariupol è ora in rovina dopo un assedio russo che è costato la vita a migliaia di civili”, scrive Open. 

Buona parte dell'informazione italiana ha  ieri  evitato di notare che il simbolo dello stragista di Buffalo era lo stesso sole nero nazista che sta sullo sfondo del simbolo di Azov, vanno di fretta. Ma forse potevano aggiungere che ieri  a Mariupol hanno riaperto le scuole. Certo, faranno lezioni in russo, certo insegneranno la storia a modo loro, certo all’ingresso ci sono le bandiere secessioniste e quella russa non quella ucraina. Ma gli scolari sono veri, e forse era una piccola notizia, oppure gli altri non esistono, sono tutti figli di Putin, sono occupatori del paese in cui sono nati ?  

Mi ha divertito amaramente quel retroscena del voto devoto all’Eurovision. L’orchestra vincitrice – in rete c’era perfino il video di un resistente dell’Azovstal che canticchiava il refrain nei sotterranei – in realtà era arrivata seconda alle selezioni ucraine. Solo che la vincitrice, una cantante, si era macchiata di un viaggio in Crimea, per un matrimonio di conoscenti.  E non si viaggia tra gli altri, che non esistono, squalificata.

Fine della retorica, inevitabile quando si è aggrediti,  e difficile da evitare quando si va alla guerra pretendendo di non saperlo. (Toni Capuozzo)

54 commenti:

Anonimo ha detto...

Stanno evacuando I militari feriti dall' acciaieria di Mariupol, la resa è stata accettata e I miliziani ucraini lasciano quello che è stato il loro rifugio senza che venga torto loro un capello, hanno resistito facendosi scudo dei civili e contando sul fatto che i russi avrebbero fatto di tutto per evitare un'altra strage di innocenti.
A Odessa i commilitoni di questi miliziani finirono a bastonate coloro che si lanciavano dalle finestre per sfuggire al rogo, dopo averli trascinati per decine di metri sull'asfalto. E dal 2014 le esecuzioni e le torture contro miliziani russofoni non si contano, così come è stato accertato anche da inchieste di organismi non certo sospetti di essere filo russi come Amnesty International.
La barbarie non sta tutta da una parte.

Anonimo ha detto...

La Russia vince anche la battaglia di Azovstal e, nonostante la propaganda permanente cui siamo sottoposti, un passo alla volta prende tutti gli obiettivi dichiarati. Però con un sacco di morti, di distruzioni e di effetti politici ed economici collaterali permanenti che non ci sarebbero stati con una strategia internazionale di pace, anziché di guerra.

Voi non li conoscete! ha detto...

Ovunque leggo che i militari sono stati semplicemente evacuati, poi che Biden riceve i ministri di Finlandia e Svezia, e che la guerra continua, fino all'annientamento della Russia. Propaganda? Non credo. Il deep state mondialista non ha nessuna intenzione di mollare - e non mollerà mai e poi mai - l'osso, fino alla vittoria finale.
PS
Non c'era nessun "addestratore" NATO o altro del genere, nei sotterranei. Non ricominciamo con fantasie tipo le schede filigranate in segreto o il kraken di Sydney Powell delle elezioni statunitensi! Biden regna e governa negli Stati Uniti d'America e non è così imbecille come sembra!

Poco fa, su La7 ha detto...

L'inviata '' deve'' dire che i russi indietreggiano. Ma non sa come fare questa poveretta, stava affermando il contrario.
Dallo studio tv la Tiziana glielo impone, la imbecca.

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
La guerra lancia emiri e sultani alla conquista dell'Europa. Con i nuovi proventi stratosferici del gas, il Qatar allarga il suo fondo sovrano da 450 miliardi, il nono più grande del mondo e la cassaforte dell'islamizzazione (nuove moschee qatariote sono in arrivo in Italia, dove ai ministri qatarioti le nostre università danno anche lauree honoris causa). Come scrive l'ex vice capo di stato maggiore della difesa della Gran Bretagna, "il Qatar ha acceso una bomba a orologeria finanziando la diffusione globale dell'Islam radicale". Il suo alleato Erdogan (il Qatar regge in piedi l'economia turca) si frega le mani. Noi ci inchiniamo...

Che dire? ha detto...

"L'Ucraina se l'è comprata l'America
Sapete perché gli Usa mandano tante armi all’ucraina? Non per carità cristiana, siatene certi. Semplicemente perché 3 grandi multinazionali statunitensi hanno comprato da Zelensky 17 milioni di ettari di ottima terra.
Si tratta di CArgill, Dupont e Monsanto (la quale è formalmente germano-australiana ma di capitale statunitense). Il 5 per cento del terreno agricolo Ucraino è stato poi acquistato dallo stato cinese.
Per capire quanto siano 17 milioni di ettari, basti pensare che tutta l'Italia ha 16,7 milioni di ettari di terra agricola.
Insomma, tre compagnie americane si sono comprate in ucraina una superficie agraria utile più vasta dell'intera Italia.
E chi sono gli azionisti di queste tre compagnie?
Sempre loro: Vanguard, Blackrock, Blackstone. Cioè le stesse tre società finanziarie che controllano anche tutte le banche al mondo e tutte le maggiori industrie belliche dell'universo.
Insomma, se la suonano e se la cantano.
Ecco perché mangimi (cargill e Du pont) e concimi (Monsanto-Bayer) hanno subito aumenti clamorosi sin da prima della guerra: perché sapevano già tutto, erano informati di tutto.
E sapete quando finirà la guerra? Quando le grandi compagnie finanziarie avranno smaltito il loro stock di armi facendole pagare a noi, europei idioti, già spremuti dalla stessa combriccola che nel frattempo specula su grano, riso, mangimi, concimi.
Gli organi di informazione pompano la guerra. Per forza, sono sempre di proprietà di Vanguard, Blackrock e Blackstone. E Biden vuole la guerra. Per forza: è stato eletto dai magnifici tre.
Aveva ragione Battiato: abbocchi sempre all'amo.
Ma poi, mi chiedo io, di tutti questi soldi che se ne faranno i soliti noti - Buffet, Soros, Gates - che delle tre grandi compagnie finanziarie sono i soci palesi e occulti? Mangiano forse bank's guarantee ed hedge founds? " Da il Giardiniere
........ SEMPRE E SOLO STATI/GOVERNI. UMANITÀ NON SI TOCCA. GUERRA BESTIALE. GOVERNO E STATES NON VOGLIONO LA PACE
..

Anonimo ha detto...

STORIE DEI CIVILI DI MARIUPOL, FINALMENTE LIBERI...
VORREI LE LEGGESSERO VESPA, GILETTI, OF MAIO...
Lascia che ti ricordi che gli "Azoviti" che ora si stanno arrendendo sono proprio quei sadici di cui parlano con orrore e odio gli abitanti di Mariupol.
Come le persone sono state cacciate dagli appartamenti per attrezzare punti di fuoco lì. Come, con insensata crudeltà, non lasciavano uscire dalle cantine quelli che muoiono di sete per attingere acqua. In una sola voce, gli abitanti di Mariupol dicono che né un pezzo di pane né un sorso d'acqua li ha aiutati, finché non è arrivato il nostro. Come i cecchini hanno sparato alla testa dei bambini che sono saltati in strada - mi è stato detto di dozzine di casi simili dal chirurgo dell'ospedale di emergenza, dove questi bambini erano all'obitorio. Come, per divertimento, i carri armati sparavano alle persone, alle case. Come per una parola distratta, gli adolescenti avevano la bocca piena di schiuma di poliuretano. Come ragazze e donne sono scomparse senza lasciare traccia. Centinaia, migliaia di storie simili.
I residenti vivi e morti di Mariupol diventeranno testimoni dell'accusa al processo contro questi non umani.

Anonimo ha detto...

Ci sono molti che non seguono mai i media, non da oggi, e cercano di farsi idee oggettive e ponderate. Ma sui social si trovano sempre e solo commenti e contributi di persone ossessionate invece dal mainstream, ancora troppo teledipendenti, che per sentirsi a tutti i costi ugualmente autonome e critiche non fanno altro che propagandare per principio tutto il contrario di quello che l'informazione ufficiale sembra proporre. L'effetto porta alla noia, e tutto ciò è fin troppo facile strumentalizzarlo e pilotarlo in modo anche peggiore. Ci vorrebbe una moratoria di buon senso, e ricominciare a riflettere sul serio. Qui il rimedio è assai peggio del male.

Anonimo ha detto...


La fonte della storia dei civili di Mariupol, vista dall'altra parte?

Silente ha detto...

Vorrei consigliare, a chi non crede alle feroci violenze ucraine contro i russofoni del Donbass, o chiede provocatoriamente "la fonte" di queste notizie, la lettura di questo libro: Enrico Vigna, Ucraina, Donbass, i crimini di guerra della Giunta di Kiev, Zambon Editore. E' un libro di documenti, di denunce di civili, del racconto oggettivo degli accadimenti di piazza Maidan, del massacro di Odessa, bellissima città russa costruita da architetti italiani, dove i filorussi bruciati vivi o uccisi a bastonate dai militanti ucraini, del traffico di organi organizzato da amici di Zelensky (lo sapevate, tra l'altro, che l'Ucraina era uno dei principali paesi al mondo nell'orrendo business dell'utero in affitto?). Ma, soprattutto, è un libro di fotografie. Fotografie tremende, difficili da guardare, fotografie che testimoniano le bestiali violenze degli ucraini, lo stupro e l'assassinio di donne, anche incinte, vecchie mutilate per odio, bambini massacrati nelle campagne, uomini orrendamente torturati prima di essere uccisi. Molti di questi crimini sono da imputare al battaglione Azov. Fausto Biloslavo raccontava stasera al TG1 della rabbia dei russi del Donbass che vedono i criminali ucraini portati fuori dai sotterranei e sottratti alla giustizia di quelle popolazioni martoriate. Ma sicuramente il Tribunale Penale Internazionale, istituzione democratico-massonica, non perseguirà queste canaglie. Se avete amici che cianciano di "ucraini che si battono per la libertà" o raccontano la storiella dell' "aggressione russa", regalategli questo libro, ma con l'impegno di guardare, con molta con attenzione, quelle fotografie.
Silente

È sparito il senso del ridicolo ha detto...

Il presidente ucraino interviene in collegamento durante la cerimonia di apertura del festival di Cannes e cita «Il grande dittatore» di Chaplin

Anonimo ha detto...

SENZA GOVERNO, NE' PARLAMENTO, NE' GIUSTIZIA
Pietro Sarubbi
·
Mio figlio domenica sera è stato aggredito e derubato in stazione centrale a Milano poi la mattina è tornato sul luogo della rapina, ha riconosciuto il ladro, un senegalese pluripregiudicato e lo ha fatto arrestare, ma il magistrato di turno non firma il fermo per il rapinatore che si dovrà presentare spontaneamente al processo, anche se non si è presentato a 4 processi precedenti.....
Questa è Milano....questa è la giustizia italiana
Risultato mio figlio triste e affranto che ha perso il sorriso, danno da 500euro, il pregiudicato è di nuovo in stazione a delinquere!!!

Anonimo ha detto...

Ma lei, al di là dei regressi all'infinito di denunce e ripicche, sa jntanto giustificarmi cosa ci fanno tutti questi tentacoli russofoni nelle nazioni lontane dalla Russia? Non vede che sono il segno di una pianificazione di sostituzione etnica che è venuta avanti nel secolo scorso? La Russia di Mosca ebbe il suo splendido exploit cinque secoli fa, e di colpo si estese sui grandi territori asiatici che erano dei turchi tatari, ma nonostante fosse già questo po' po' di impero non riusci ad inglobare l'ucraina se non a partire dal 1772, e ci riuscì definitivamente solo nel 1944, grazie all'alleanza e alla tragica complicità degli statunitensi. Se proprio non può vedere gli Ucraini, a Odessa casomai ci rimandi i Turchi, o chi vuole, ma perché ha così smania che i Russi riescano ad assimilare ucraini e polacchi, da incombere sugli europei? Adesso che sorprendentemente gli USA hanno smesso di dividersi l'Europa con Mosca, e a voler troppo stanno perdendo tutto, perché dobbiamo far di tutto per dare allora corpo all'utopia russa e trovare dei nuovi padroni?

Anonimo ha detto...

É difficile capire dove sta il bene. Spesso il bene non c'e'.
Ma dove stanno biden, draghi, vonderleyen, johnson , bergoglio etc, ebbene li' é sicuro che sta il male.

Anonimo ha detto...

17 maggio 2022 23:10

Nei fatti presidente della repubblica, governo, parlamento e giustizia funzionano, non per proteggere e migliorare l'esistenza degli Italiani, ma per far eseguire agli Italiani quei comandi che presidente della repubblica, governo, parlamento, giustizia ricevono dall'estero allo scopo di cancellare l'Italia e gli Italiani e/o ibridarli con la tecnologia e/o usarli come cavie e/o derubarli e/o per sfoltirli numericamente.

Il proteggere ed il migliorare l'esistenza degli Italiani e non Italiani è tutto tacitamente demandato al 'fai da te' poco importa se criminale. Anzi, tutto ciò che è criminale e corrotto è altamente favorito come guerra di logoramento della spiritualità, della cultura, della politica, della economia Italiane che grandi ricchissimi criminali, pazzi lucidi, hanno deciso di cancellare, di far sparire, di eliminare per appropriarsene e gestire a loro piacere e comodo con "i loro valori" nel "loro Grande Gioco" che diverte solo loro e fa piangere e morire tutti gli altri.

Anonimo ha detto...

Anonimo 22:57
Io non difendo assolutamente Putin, ma Zelensky non fa altro che mettersi in mostra. È veramente imbarazzante che prenda questa guerra per un reality show quando la cruda realtà è che a morire è la gente indifesa mentre questi fanno i pagliacci. Provo solo tantissima amarezza

Anonimo ha detto...

Ma da chi ti viene questo odio smisurato? Ti rendi conto che stai criminalizzando un popolo che in senso della famiglia, e della pratica religiosa molto più alto dei poveri russi?
Dove vuoi parare con queste invettive? Forse che siccome la Resistenza italiana nel 44 fu infiltrata da efferatezze dei partigiani (e quali!) allora il nord italia avrebbe dovuto rimanere occupato dai nazisti?
Il punto gravissimo della situazione, che a te sembra in merito, è che l'attuale occupazione russa ha appunto uno schema organizzativo già preparato: avevano già i libri di scuola pronti, come tu ammetti, per insegnare una storia e una lingua diversa. Dividono le famiglie, deportano gli indesiderati e interrogano i bambini per scoprire i genitori dissidenti. Hanno un piano sistematico per riprendere il delirio zarista ottocentesco di assimilazione etnica dell'Ucraina. Quando il Papa dice con estrema chiarezza che sta avvenendo un genocidio, è a questo che si riferisce. Togliere l'anima a un popolo e colpirlo nella dignità e nella fede (cattolica) è peggio che ucciderlo.

Anonimo ha detto...

L'Attore non poteva mancare a Cannes.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...


# Silente

"Chi chiede provocatoriamente "la fonte" di queste notizie..".
Chissà perché chi chiede l'indicazione della fonte delle notizie sulla guerra (in questo caso di fonte opposta) deve esser considerato un
"provocatore".

Anonimo ha detto...

L'Attore è un pagliaccio, così come tutti i suoi seguaci.

mic ha detto...

Anonimo 00:57 e 9:16
Mette in campo elementi di una situazione complessa da non trascurare ma da esaminare in maniera organica e non da fronti opposti. Non vogliamo essere mossi da ideologie, ma neppure ignorare elementi oggettivi che hanno orientato le nostre riflessioni fin qui.
Tra l'altro bisognerebbe vedere come svincolarsi, se è possibile, e identificandole senza remore, dalle mire contrapposte di Putin e di Biden... Ho appena abbozzato quello che vorrò dire in un commento più articolato.

Anonimo ha detto...

Toni Capuozzo
Prosegue la resa dell'Azovstal. Nei sotterranei resterebbero ancora centinaia di combattenti, alcuni dei quali stranieri, nei cui confronti i russi intenderebbero procedere con l'accusa di "terrorismo". Intanto i due ambasciatori di Svezia e Finlandia hanno presentato la domanda di ingresso nella Nato. Erdogan starebbe monetizzando la rinuncia a esercitare il veto: ad esempio ottenere aerei F35 che gli Stati Uniti gli avevano negato dopo l'acquisto di missili terra aria dalla Russia, e restrizione dell'agibilità politica per i curdi in Scandinavia.

Un trionfo da urlo ha detto...

È una follia fidarsi di Ergodan. È scontato che Svezia e Finlandia entreranno nella NATO. I combattenti stranieri ad Azovstal? Non credo finché non vedo. Prevedo un trionfo da urlo di great reset e nuovo ordine mondiale.

Anonimo ha detto...

Da un lato abbiamo la PROPAGANDA quasi globale e dall'altra voci che si fanno sentire alla spicciolata qui e là. A me disturba la PROPAGANDA ed ascolto con grande interesse le voci sparse, anche quelle più semplici dalle quali si impara sempre e meglio.

Anonimo ha detto...

Il 'papa' che parla di genocidio dovrebbe , per via della sua alta carica morale e spirituale, chiamare genocidi anche quelli dei Turchi sugli Armeni, dei Sauditi sugli Yemeniti, dei Cinesi sugli Uiguri e tante altre carneficine sparse in qua e in là per il mondo, ma su questi solo silenzio, come per le persecuzioni contro i Cristiani........qualcosa non torna......

Per chi giustamente chiede le fonti ha detto...

Dalla pagina 105 del libro di Klaus Schwab "The great reset". Schwab è il fondatore del World Economic Forum (WEF).

«Almeno 4 miliardi di "mangiatori inutili" saranno eliminati entro l'anno 2050 per mezzo di guerre limitate, epidemie organizzate di malattie mortali ad azione rapida e fame. L'energia, il cibo e l'acqua saranno mantenuti a livelli di sussistenza per la non-élite, iniziando con le popolazioni bianche dell'Europa occidentale e del Nord America e poi diffondendosi ad altre razze. La popolazione del Canada, dell'Europa occidentale e degli Stati Uniti sarà decimata più rapidamente che negli altri continenti, fino a quando la popolazione mondiale raggiungerà un livello gestibile di 1 miliardo, di cui 500 milioni saranno costituiti da razze cinesi e giapponesi, selezionate perché sono persone che sono state irreggimentate per secoli e che sono abituate ad obbedire all'autorità senza fare domande.

Anonimo ha detto...

Questi sono i tempi che stiamo vivendo. Non è uno scherzo. E quelli che ci si può illudere che li debbano contrastare sono gli stessi che questa sete di morte ai vari Schwab la insegnano: sono gli stessi che impunentemente stanno agitando la minaccia, credibile, dell'olocausto nucleare non come risposta estrema ma come ricatto e ritorsione offensiva, sono gli stessi che dichiaratamente stanno incettando il grano nei territori occupati per sottoporre un'altra volta gli odiati ucraini all'incubo dello sterminio per fame, come già fecero dove poi portarono i "russofoni". Sono gli stessi che hanno insegnato al mondo la pratica dell'aborto, e ancora oggi hanno una natalità bassissima, tanto che sono solo 18 milioni di veri russofoni in tutta siberia, dove stanno già deportando gli ucraini per riempirla. Il gusto satanico per la distruzione del genere umano è terribile nelle istituzioni russe. Hanno detto che a loro il mondo, senza la potenza russa, non interessa. Dov'è la differenza, ammesso che siano davvero soggetti diversi, con le utopie delle cupole massoniche? Non c'è lo stesso odio contro tutto il bene e tutta la speranza che nonostante tutto si irradia dal vero Occidente che manifesta la Civiltà cattolica?

Anonimo ha detto...

Credo che chiunque persona, gruppo, popolo, governo, stato possa essere giudicato, almeno all'ingrosso, dal suo presente ed anche da un particolare del suo presente, per poi approfondire se la prima impressione è stata ed è veramente quella che conta.

Qui bisogna dire che il presente della Ucraina oscura le sue glorie passate, mentre i passati errori della Russia sfumano davanti all'impegno del presente verso rapporti schietti sia all'interno sia verso l'esterno.

Non temo Putin, temo la divisione che 'l'Occidente' ha sempre cercato di attuare all'interno della Russia, ed ha attuato all'interno della Ucraina. Temo l'Occidente globalista all'interno del quale vive l'altro Occidente multipolare.

Anonimo ha detto...


Lo scopo di Draghi ("l'impiegato", il "bancario" etc) sarebbe quello di cancellare l'Italia? E sarebbero tutti suoi complici, anche l'opposizione?

Queste sono solo esagerazioni, del tutto assurde. È un fatto che Draghi si sta battendo in sede europea perché venga posto un tetto (cap) al prezzo del gas, che i russi non hanno aumentato. Gli enormi aumenti vengono in gran parte dalla speculazione. In sede europea pare si opponga soprattutto l'Olanda, al "tetto", visto che le compagnie che contano impegnate ad importare gas si troverebbero soprattutto in Olanda.

(Anversa in Belgio e Rotterdam in Olanda sono i centri di smistamento della droga in Europa e adesso anche nel mondo, assieme alla Spagna in via subordinata mentre un'importante tappa nel viaggio dal Sudamerica è costituita dall'Irlanda, paese che letteralmente galleggia sulla cocaina - il tutto organizzato in un ferreo cartello intereuropeo della droga).
L'idea di Italia di Draghi non la condividiamo di certo, è quella del falso umanitarismo mondialista, con tutte le sue tare.
Non bisogna però scadere in una faziosità da avanspettacolo, nei commenti.

Anonimo ha detto...

Questa risposta è per l'anonimo che chiedeva "La fonte della storia dei civili di Mariupol, vista dall'altra parte?".

A lui e a quanti desiderano avere una visione oggettiva di quello che sta accadendo in Ucraina consiglio questo video di Report, che certo non si può accusare di filo-putinismo: https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/I-sommersi-e-i-salvati-di-Mariupol-3f81f6cd-f228-47ac-97df-540eeb1472ce.html

Anonimo ha detto...

"La Finlandia nella Nato è una provocazione alla Russia. D'altro canto che ragione avrebbe un Paese neutrale da 80 anni come la Finlandia ad entrare nella NATO? È stata forse minacciata direttamente dalla Russia? Non mi risulta. L'unica ragione è creare un problema alla Russia, destabilizzarla, con il rischio di pagare però conseguenze molto serie. Voglio essere molto chiaro: l'eventuale adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO obbligherebbe la Russia – e attenzione, non parlo di Putin ma della Russia in quanto potenza internazionale – a reagire in qualche modo. Magari non ci sarà una nuova guerra, ma si innescherebbe un'ostilità tra la NATO e Mosca insanabile. Si tratterebbe di una novità assoluta molto, molto pericolosa per tutti. Diciamo la verità: siamo totalmente appiattiti sulla volontà degli Stati Uniti. Manca poco che ci chiedano di smettere di respirare, e lo faremmo ben volentieri. Ci stanno chiedendo di rinunciare al gas, al petrolio, stanno facendo fallire migliaia di imprese che avevano investito in Russia, il turismo russo è stato annientato. A decidere per l'Europa in questa fase sono Stati Uniti e NATO."
Generale Marco Bertolini

Anonimo ha detto...

Il commento migliore alla vittoria dell’Ucraina all’Eurovision lo ha scritto lui, Emiliano Rubbi. Vi consiglio di leggerlo:

“La vittoria dell’Ucraina all’Eurovision è una pagliacciata.

Vi basti pensare che, da decimi/undicesimi che erano dati prima dello scoppio della guerra, sono diventati immediatamente i favoriti per tutti i bookmakers appena qualche giorno dopo.

Ed è una pagliacciata perché, nella realtà di plastica che ci stanno vendendo i media, questo dovrebbe rappresentare, in qualche modo malato, una sorta di “riscatto”, una maniera per far vedere che tutti sono vicini agli ucraini in guerra.

Ma quella è gente che sta sotto le bombe.
Gente che muore.
Gente che da mesi campa nei bunker e non sa se arriverà alla settimana prossima.
E noi, per “dare un segnale”, gli facciamo vincere un concorso musicale trash in tv.
Immaginate quanto possano esserne entusiasti.

“Ehi, ho da darti una notizia brutta e una buona: la brutta è che tuo figlio è morto fatto a pezzi da un missile, la buona è che l’anno prossimo l’Eurovision lo organizzate voi!”

E non parlatemi di Zelensky che festeggia, per favore, mi sto riferendo alla gente comune, quella che crepa davvero.

È il trionfo della concezione “americana” dell’esistenza: si confonde la solidarietà con lo spettacolo, la politica con le trasmissioni trash, la vita con X Factor.”

Niente da aggiungere.

Anonimo ha detto...

Il Pentagono ha stilato un contratto per la “Ricerca COVID-19” in Ucraina 3 mesi prima che il COVID-19 esistesse ufficialmente
https://www.maurizioblondet.it/il-pentagono-ha-stilato-un-contratto-per-la-ricerca-covid-19-in-ucraina-3-mesi-prima-che-il-covid-19-esistesse-ufficialmente/

Mai dire mai ha detto...

Tutto inutile! Possiamo scrivere tutti i commenti che vogliamo, intanto i mondialisti procedono di vittoria in vittoria. Quanti articoli, video, commenti sulle elezioni americane e francesi, sul virus, sulle mascherine, sui vaccini! Tutto inutile! Biden e Macron regnano e governano, il 90% degli italiani è vaccinato e tuttora mascherato, entusiasto della guerra e degli aumenti dei prezzi. E quelli che cantavano "la gente come noi non molla mai", dove sono finiti?

Anonimo ha detto...

"Tutto inutile!..."

L'altra faccia della esaltazione onnipotente è la depressione impotente, entrambe sono due delle principali facce menzognere del Nemico.

"... E quelli che cantavano "la gente come noi non molla mai", dove sono finiti?"

...quelli stanno lavorando per aiutare quanti son rimasti senza lavoro e continuano a cantare:" La gente come noi non molla mai".

Si informi per non cadere nello sconforto, che è quello che che si vuole da parte di chi si sta affanna per cancellarci dalla terra.

Coraggio!

La mascherina ha detto...

Un interessante articolo, sul sito di Aldo Maria Valli

Perché la mascherina sopravvive alla fine dell'obbligo di indossarla?

di Wanda Massa

Anonimo ha detto...

Articolo sul CORRIERE di oggi sui persiani di Eschilo. ne riporto un brano:
"quello che non smette di stupire studentesse e studenti di ogni tempo (e chiunque di noi abbia la curiosità di leggere i Persiani) è che Eschilo racconta la vittoria del suo popolo attraverso gli occhi dei Persiani. Gli occhi dell’altro. Come se il poeta non volesse piegarsi all’idea di fare del suo testo un semplice manifesto della grandezza di Atene.
Come se scegliendo di raccontarci il dolore di un popolo dal punto di vista dello sconfitto ci volesse suggerire l’idea che l’altro, il nemico, va protetto dalla tentazione di deriderlo e umiliarlo."
Che ci sia un'allusione ai persiani di oggi, cioè i russi?

Anonimo ha detto...


I persiani sconfitti e i russi di oggi

I russi però la guerra non l'hanno affatto persa. Hanno conseguito i loro obbiettivi principali sia pure con perdite abbastanza alte.
Cosa inevitabile, contro un avversario rivelatosi determinato, armatissimo e con le armi più moderne, in pratica già inserito nel collaudato sistema militare e di intelligence della Nato. I missili e i droni ucraini hanno in pratica ridotto all'impotenza i carri e gli aerei russi. I russi allora costretti a ricorrere a tattiche tradizionali e dispendiose: fanteria che avanza lentamente o si difende metro per metro appoggiata massicciamente dall'artiglieria, che l'esercito russo per tradizione ha sempre avuto fortissima.
La campagna nel Nord dell'Ucraina si è risolta in una sconfitta per i russi, costretti a ritirarsi. Ma tale sconfitta non si è finora rivelata tale da mettere in pericolo il successo rappresentato per i russi dall'aver conquistato tutta la fascia costiera Est dell'Ucraina, con Mariupol e parte significativa dell'Ucraina "della riva destra" del Dnjeper, con Kherson. Inoltre, i russi stanno strangolando il commercio mondiale del grano, potente arma di ricatto politico nelle loro mani.
Gli ucraini potrebbero rovesciare la situazione solo con un'offensiva in grande stile che tagliasse le linee di comunicazione russe dal Nord Est o comunque fosse capace di arrivare al Mar d'Azov, tagliando in due le forze russe. Ce l'hanno i mezzi e la capacità di sferrare un'offensiva del genere, grazie ai grandi rifornimenti (soprattutto di artiglieria pesante) avuti dagli americani?
Stavolta dovrebbero esser loro ad attaccare contro un nemico che si è trincerato e li aspetta.
Non si vede però purtroppo alcun serio tentativo, da parte di chi conta, in Occidente, per tentare di chiudere questa sciagurata guerra.

Bisogna poi guardarsi dalla propaganda. Kiev continua a dire che quella di Mariupol è un'evacuazione dei suoi soldati. Si tratta invece di una resa in piena regola, come si evince dai filmati mostrati: i soldati consegnano le armi, vengono perquisiti, portati via sotto scorta armata. Fisicamente, vengono evacuati ma solo perché si sono arresi completamente al nemico.
Continuando a parlare di evacuazione, Kiev mena il can per l'aia, cercando di nascondere la resa.
Miles

Anonimo ha detto...

Questa è una sporchissima guerra civile, una parte è marionetta americana, che interpreta la pecorella perduta, vergine, belante, ma caricata di dinamite dall'Occidente per far saltare in aria l'altra parte, che è un vasto gregge guidato un normalissimo pastore col suo bastone ed i suoi cani, della quale però i pirati occidentali bramano da secoli di dividersi spoglie e beni.

Anonimo ha detto...

Schifosa guerra civile scatenata da zio Sam, ci lavora da decenni, secondo il giornalista Mazzoni, free lancer, gli USA mandano non molte armi, ma tecnologie sofisticate, droni ed altro, armi pesanti arrivano da altri paesi forse anche da noi, secondo il resoconto del succitato giornalista, fornisce contractors, istruttori, ma soprattutto mercenari super specializzati in macelleria bellica, se non si è sbagliato, ha detto che costano pro capite 180.000 $ al dì, lo ha ripetuto 2 volte, erano quelli usati anche per Al Qaida, i quali mercenari poi torneranno in patria, dai sotterranei dell'acciaieria non escono i pezzi grossi, né dell'Azov né altro, ci sono lunghissime condutture piene di acido solforico, pericolosissime, intanto l'eroe senza macchia e senza paura Yankee Joe toglie embargo a Cuba e alliscia Maduro fino all'altro ieri definito dittatore sanguinario e sta facendo il giro dei paesi sudamericani per avere petrolio, mentre i nostri eroi al governo litigano sulle concessioni balneari, in cuor mio spero cada e si trovi altra soluzione.

Il Tempio del Cristianesimo ha detto...

I pirati riusciranno nel loro intento. Essi hanno stravinto sempre ed ovunque. Si legga per esempio l'opera di Attilio Mordini "Il Tempio del Cristianesimo", Il Cerchio, 2006.

Anonimo ha detto...

Finalmente appaiono i video ufficiali degli arresi e catturati ad Azovstal in Mariupol.
Perquisiti e verificati i tatuaggi sui loro corpi: un bel frilegio di croci, simboli nazisti oltre a teschi e altre amenità violente e sataniche. Ci sono, per coloro che li hanno immaginati degli eroi a difesa della civiltà cristiana, pure croci capovolte…
Una buona parte sono giovani.
C’è da riflettere.
Ora mi aspetto che il filmato che circolerà sia dichiarato da facebook un falso pur essendo in realtà vero o magari verrà censurato perché svela i retroscena della colossale montatura degli eroei di Azovstal.
Un piccolo inciso: la popolazione di Mariupol, fatta da loro diventare scudo umano, voleva linciarli per sottolineare quanto li amavano. I Russi preferiscono farli giudicare da un tribunale. Pena esemplare.

Anonimo ha detto...

Esistono altri filmati, quelli che non tutti fanno vedere, lasciano l'acciaieria stipati in pulmini ma con le facce pixelate, altri con vetri neri, pare che molti siano stati fatti passare da altre parti, quelli giovani e tatuati sono dappertutto, qualcuno nota la giovanissima età e si rattrista, sono molto peggio i filmini girati nei campi di addestramento Azov dei bambini ucraini che fanno venire in mente la Hitlers jugend e ne girano molti, anche se Zelenskij non lo ammetterebbe mai, ha dovuto cedere a VP e accettare scambi, saranno processati in Russia, pubblicamente, certo non proprio tutti, intanto si comincia a capire perché Finlandia nella NATO, semplice, gli USA non hanno navi rompighiacci, che invece i Russi hanno in abbondanza e le facevano costruire proprio in Finlandia, quindi......in Antartico ci sono enormi giacimenti da sfruttare, intanto BoJo è completamente impazzito vuole armare la Moldova perché è minacciata da Putin, fermate questi pazzi che ci trascineranno in un cataclisma, prima che sia troppo tardi.

Italicus ha detto...

Circola su Facebook un video inchiesta del 2016 di Paul Moreira in cui è ricostruito il passaggio dell’Ucraina nelle mani degli USA nella rivoluzione di Maidian con la partecipazione dei neonazisti.
Il video inchiesta è anteriore alla guerra attuale ed è stato prodotto da giornalisti francesi neutrali in tempi non sospetti.

Da Fb ha detto...

Superpippo Zelensky chiede “Un piano per espropriare i beni dei russi” per redistribuirli, dice lui, sugli ucraini. E pertanto invoca “un accordo in base al quale i fondi e le proprietà russe sotto la giurisdizione dei Paesi alleati devono essere sequestrati e congelati, e quindi confiscati e trasferiti”. Al di là del fatto che se dovesse succedere davvero, a spartirsi tali beni non saranno certo le vittime della guerra ma la classe politica più corrotta d’Europa, ovvero quella ucraina, non è concepibile che questo conflitto - che non è il primo né l’ultimo della storia - possa fare da pretesto per riportare in auge leggi e provvedimenti nazisti, quali il sequestro di beni privati o il divieto di lavorare, basandosi su nazionalità e luoghi di nascita dei malcapitati. Il neonazismo ucraino, supportato per motivi di convenienza dalla classe politica europea, andrebbe stroncato sul nascere perché se riescono a far passare leggi e provvedimenti di questo tenore, i prossimi potrebbero essere - letteralmente- chiunque.

Come dargli torto se dice ciò che diciamo da un mese e mezzo? ha detto...

ALLA BUON’ORA
di Marco Travaglio

Sembra ieri che Putin era più pazzo di Hitler: voleva invadere l’intera Europa. Anzi era scemo: pensava di prendersi l’intera Ucraina (due volte l’Italia), con una guerra lampo di tre giorni, senza prevedere che l’Ucraina, armata fino ai denti da otto anni, avrebbe reagito e sarebbe diventata uno Stato-guerriglia con atti terroristici quotidiani. Anzi era proprio coglione: pensava che Kiev stesse per entrare nella Nato, che con Kiev non c’entra (Stoltenberg: “La Nato non accetterà mai l’annessione della Crimea”). Sembra ieri, invece era solo tre mesi fa, nelle prime settimane della guerra criminale di Putin, quando i custodi del Bene e della Verità entravano e uscivano dal cervello del dittatore per spiegarcene, oltre alle patologie, le “vere intenzioni”.
Non potevano dire solo ciò che vedevano e tutti i veri esperti (come Fabio Mini) confermavano: cioè che Putin, come tutti gli autocrati nazionalisti e guerrafondai, voleva riprendersi il Donbass (peraltro felicissimo di essere ripreso dopo otto anni di massacri e angherie) più il Sud. Dovevano trasformare una guerra locale per il Donbass – secondo tempo della guerra civile ucraina – in una guerra mondiale per procura fra Russia e Nato (cioè Usa) sulla pelle degli ucraini. E, per farlo, imbottire vieppiù di armi l’Ucraina. E, per farlo, convincere noi europei che i veri aggrediti eravamo noi, perché “Putin odia le democrazie” (quelle che hanno fatto guerre ancor più feroci delle sue e quella di Kiev, molto simile alla sua visto che bandisce i partiti di opposizione, ne arresta il leader, unifica le tv a un solo canale governativo, ghettizza la minoranza russofona). Pazienza se le nostre armi non difendono donne e bambini, ma ne uccidono di più, visto che non finiscono ai civili, ma a professionisti senza scrupoli né controllo: brigate naziste, istruttori occidentali, foreign fighter, mercenari, trafficanti d’armi. Però – garantivano i custodi della Verità – grazie alle armi la resistenza ucraina sta vincendo e presto ricaccerà l’“armata rotta” oltre confine. Ora, tomo tomo cacchio cacchio, il Pentagono comunica che “difficilmente i russi verranno respinti dal Donbass e dal Sud” e avvia colloqui con Mosca per trattare in base non ai sogni, ma alla realtà. Ma va? Purtroppo lo “sconfitto” Putin s’è preso ciò che voleva e se lo terrà, come i veri esperti dicevano fin da subito. Prima o poi, con calma, qualcuno si domanderà se valesse la pena lasciar massacrare fisicamente mezza Ucraina dai russi ed economicamente l’Europa intera e mezzo mondo dalle auto-sanzioni per giungere a conclusioni già chiarissime qualche migliaio di morti fa. E magari chiederà scusa a chi passava per putiniano solo perché non mandava il cervello all’ammasso.

Anonimo ha detto...

Un aderente italiano di Casa Pound, neo nazista, è tra i prigionieri di Azovstal.
Voglio vedere come si arrampicano sugli specchi coloro che hanno sostenuto che i neo nazisti a Mariupol non esistevano e li hanno, invece, osannati quali veri eroi e liberatori.
In contemporanea a Casa Pound è stato affisso uno striscione eloquente.
Il PD e i suoi compagni di merende naziste si dichiarano anti fascisti. Ecco cosa combina l’ideologia che chiude gli occhi sulla realtà, martellando i telespettatori.
L’Ucraina è la nazione mondiale riconosciuta del neo nazismo e dove gli adepti hanno potuto liberamente ricalcare le orme hitleriane (guardate i tatuaggi dei prigionieri di Azovstal) e hanno dato sfogo al loro repertorio violento e inumano: negazionisti, razzisti, anti ebrei e anti russi, cultori di riti satanici, sadici.
State certi che Casa Pound non smentirà e anzi sarà felice di mettere in difficoltà la sinistra italiana, ringraziandola per il sostegno ricevuto.

Anonimo ha detto...

Fra i tanti stemmi che si rifanno ai simboli neo Ariani, ed altre carinerie tipo croci a testa in giù, la più inquietante è l'immagine di die schwarz Sonne, il sole nero adorato da Himmel e compari che gli avevano dedicato un castello a Wewelsburg e cerimonie sataniche nella famosa sala dei 12, il castello era chiuso fino a qualche tempo fa, ma è stato riaperto, boom di visitatori, specie giovani, e vendita di magliette con simbolo più o meno stilizzato, l'ho visto anche su alcune magliette indossate dai nostri eroi canori, ebeti che credono di essere artisti impegnati......ma noi siamo sempre antifassisti, 'Il resto è silenzio' prendo a prestito dal grande Shakespeare.

Anonimo ha detto...

La Repubblica, il quotidiano liberal passato agli Agnelli-Elkann, ha raccolto in un corposo volume i discorsi di Zelensky, con prefazione del direttore Molinari, uomo di fiducia degli stessi Agnelli-Elkann. E' in vendita col quotidiano.
Il pensiero del grande statista ucraino deve illuminare le menti di tutti i lettori di La Repubblica, già esageratamente illuminate per conto loro.
Agnelli-Elkann: una famiglia, una garanzia.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

La pace

La pace è un gran beneficio, ma proviene solo dal vero Dio, come il sole, la pioggia e gli altri elementi vitali che di solito toccano anche agli ingrati e ai perversi.

- Sant’Agostino, De civitate Dei, III, 9

Anonimo ha detto...

Nel contesto di una economia di guerra la Russia vincerebbe a mani basse e sopravviverebbe senza problemi rinunciando alle nostre borse, scarpe e automobili, perché possiede tutto le materie prime e tutto l'occorrente per soddisfare i bisogni fondamentali della popolazione, a cominciare dalle risorse energetiche.

Noi non potremo mica mangiare mocassini, non potremo scaldarci con gli accessori Gucci e mettere l'olio d'oliva nelle automobili, avendo basato la nostra economia sul "superfluo".

La prospettiva di stare a lume di candela, con l'iPhone scarico mentre rimane il ricordo di Chiara Ferragni, desiderando pasta e pane, in caso di conflitto diretto.

Diffidate da chi vi dice che la Russia si pieghera' per via delle sanzioni occidentali, perché quelle servono solo per piegare noi.

DB

Anonimo ha detto...

«QUESTO PAESE NON È ALTRO CHE UN “CAVALLO DI TROIA” PER DISTURBARE LA RUSSIA CHE STA PRENDENDO TROPPO SPAZIO E MOLTA DISINVOLTURA NELLE QUESTIONI INTERNAZIONALI, COME È STATO NEL CASO DEL CONFLITTO SIRIANO»

Nonostante vogliano convincerci che l’urgenza della crisi ucraina non tolleri che si stia a “perder tempo” con la “complessità”, ritengo che sia fondamentale non dimenticare come si è arrivati a questo punto. Ma non per “fare storia”, nel senso di lavoro accademico, semplicemente per orientare la battaglia politica nel verso giusto, che, per il sottoscritto, è quello del rifiuto di qualsivoglia sostegno militare, logistico, finanziario e politico alla cosiddetta resistenza ucraina. Conviene quindi dedicare un po’ di tempo alla lettura del breve saggio “Ucraina: anatomia di un colpo di stato”, scritto nel 2014 da Ahmed Bensaada, docente universitario algerino residente in Canada da molti anni, che concludeva così il suo lavoro: «Questo paese non è altro che un “cavallo di Troia” per disturbare la Russia che sta prendendo troppo spazio e molta disinvoltura nelle questioni internazionali, come è stato nel caso del conflitto siriano». E abbiamo visto che cavallo di troia!
Bensaada ripercorre meticolosamente i passaggi che portano al colpo di stato ucraino del febbraio 2014, quando viene deposto il legittimo presidente Viktor Janukovyč, “colpevole”, oltre al fatto insopportabile per il “libero e democratico” occidente di coltivare l’amicizia con la Russia, di aver sospeso un accordo tra il suo paese e l’UE. Perché – come ebbe a scrivere Davide Teurtrie, ricercatore all’Istituto Nazionale delle lingue e civiltà orientali di Parigi – la proposta Ue all’Ucraina era una strategia perdente-perdente, perché prevedeva l’istituzione di una zona di libero scambio tra Ue e Ucraina. Infatti questo “libero” scambio avrebbe aperto il mercato ucraino ai prodotti europei e solo socchiuso quello europeo ai prodotti ucraini, che per lo più non erano concorrenziali sul mercato occidentale. E con ciò l’Ucraina avrebbe subito tutti gli svantaggi di questa liberalizzazione del commercio con la Ue, senza riceverne alcun vantaggio. Bensaada parte dalla “rivoluzione” arancione del 2004, da inserire nel ciclo delle “rivoluzioni colorate” svoltesi nei paesi dell’Est, e soprattutto nelle ex repubbliche sovietiche negli anni 2000: Serbia (2000), Georgia (2003), Ucraina (2004) e Kirghizistan (2005). Poi svolge un’accurata analisi del coinvolgimento dei vari politici, finanzieri “filantropi” e ong americani, e non solo; del ruolo della Germania e del Canada; dei “gentili” ribelli di Maidan (in particolare dei quattro principali movimenti). Insomma, un documento da leggere avidamente. Per capire meglio che cosa è successo prima del 24 febbraio 2022.

Ahmed Bensaada, “Ucraina: anatomia di un colpo di stato”
https://www.marx21books.com/wp-content/uploads/2018/04/Ucraina-anatomia-di-un-colpo-di-stato.pdf

Anonimo ha detto...

26 MAGGIO 2014: INIZIA LA REPRESSIONE MILITARE DELL'UCRAINA NEL DONBASS.

Il 6 aprile del 2014 l'esercito di Kiev, a seguito delle richieste dei separatisti, veniva schierato nelle regioni di Donetsk e Lugansk.
Il 26 maggio 2014 iniziava la vera aggressione militare dell'Ucraina al Donbass.

Pochi ricordano questa data: l'aviazione ucraina, utilizzando aerei ed elicotteri, lanciava missili e l'esercito colpiva con attentati dinamitardi Donetsk. Più di 200 civili vennero uccisi durante quella giornata. Persino le ambulanze furono distrutte. Decollando dall'aeroporto, gli aerei hanno sparato a edifici residenziali vicino al villaggio della miniera di Oktyabrsky. In contemporanea gli obici e i carri armati colpivano gli obiettivi civili. Una vera aggressione.

Qual era la colpa?
Le due Oblast (o province)avevano chiesto all'Ucraina maggiori autonomie, atteso che era in atto una campagna contro le minoranze russofone in tutto il territorio nazionale dopo il colpo di Stato di Maidian. Dopo essere rimaste inascoltate e a seguito di un referendum, le due nuove repubbliche (Donetsk e Lugansk) rivendicavano il diritto all'auto determinazione.
Invece di aprire al dialogo Kiev inviava da buona matrigna carri armati e aerei per bombardare, distruggere, annichilire. Per otto anniil regime di Kiev ha provocato migliaia di morti e molti di più furono i feriti che l'U.E. e gli U.S.A. hanno fatto finta di non vedere. Non solo ma il braccio "destro" dei neo nazisti, affluiti in gran numero, poteva in modo impunito uccidere, violentare e spadroneggiare con violenze inaudite: erano e sono sostenuti e armati da Kiev (che li ha inquadrati nel proprio esercito) e dai suoi partners occidentali che oggi fanno la parte degli scandalizzati con i Russi.

Chi doveva parlare ha taciuto per lunghi 8 anni. Oggi, come in un dramma kafkiano o una rimozioen freudiana, costoro accusano dimenticando 8 anni come se la storia cominciasse oggi. Ma la storia non si può far cominciare dove fa più comodo.

La guerra è una maledizione per tutti, ma chi ha creato le condizioni coscienti per condurre al conflitto è più colpevole e degno del solo disprezzo. Questo concetto sembra essere stato dimenticato persino dai Cristiani che stanno osannando il regime di Kiev che ha mani lorde di sangue dal 2014.

Anonimo ha detto...

Gli U.S.A. stabiliscono ciò che il resto del Mondo deve fare e quali devono essere i valori e idee da portare avanti.
Questo modo di essere è tipico di chi si pone come comandante dell’Universo e ritiene gli altri puri sudditi.
È un modello che, basato su due assunti (dominio e sentirsi padrone unico) con il tempo non può reggere sia perché i sudditi scalpitano sia perché il mondo unipolare non esiste.
Gli U.S.A. amano comandare e colonizzare attraverso l’esercito e l’economia. Quel tipo di democrazia che si nutre di dominio la vogliono esportare, cioé imporre, negando così lo stesso concetto di democrazia, riducendolo a pura formalità.

Poiché questo modo di essere appartiene agli U.S.A. e alla Cina, non passerà molto tempo che gli attriti diventeranno conflitto aperto. Allora non ci sarà la guerra per procura come, vigliaccamente, compiono oggi con la Russia. Sarà guerra frontale e decisiva per il dominio del Mondo. Allora sì che sarà tremenda. La Cina entro qualche anno avrà raggiunto e superato per armi ed economia gli U.S.A. Di quel momento occorrerá avere timore.

Il conflitto in Ucraina è il pretesto per sondare la reattività della Cina e voler cancellare il competitor Russia in Europa. Il ruolo dell’Europa è servile e obbediente al padrone con le sue voglie. Proprio ora l’U.E. poteva mostrare differenze dignitose, ma, essendo nella Nato, la sua valenza politica (qualora esistesse) appare secondaria rispetto all’obbligo militare firmato e sottoscritto. Il mancato scioglimento della Nato ha prodotto un effetto disastroso per l’Europa al primo vero impatto politico degno di nota.

Abbiamo la certezza, derivata dalle costanti o leggi storiche, che non esiste dominatore per sempre: il dominatore nasce, prende il potere, regna e poi declina fino al suo spegnersi. Così accadrà con gli U.S.A.