Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 23 maggio 2022

Finalmente c'è chi reagisce alle incivili discriminazioni!

FVG Orchestra non prenderà parte al Concorso Internazionale di violino Rodolfo Lipizer. In accordo con quanto già espresso dall’amministrazione comunale di Gorizia, la decisione della sinfonica regionale è stata presa in seguito alla decisione dell’Associazione Lipizer di escludere tre violiniste russe dalla prossima edizione del Concorso. 
 “Ci dispiace molto interrompere la tradizione per cui era proprio la FVG Orchestra ad accompagnare i musicisti internazionali durante la competizione – commenta il presidente Paolo Petiziol – ma non possiamo non reagire in modo coeso e determinato ad una decisione che ci sembra del tutto ingiusta. La cultura è una delle poche armi che abbiamo per sanare ferite, per riavvicinare le persone e i popoli, creando coesione invece di divisioni e rancore. Questa esclusione, invece, va nella direzione diametralmente opposta”. - Fonte

22 commenti:

Anonimo ha detto...

George W Bush jr durante un comizio, accusa Putin della “brutale invasione dell’Iraq” invece dell'Ucraina. Poi subito capisce che ad invadere brutalmente l'Iraq massacrando più di un milione e duecentomila civili iracheni, era proprio lui quando era Presidente degli USA, il paese che ha scatenato più guerre di qualsiasi altra nazione al mondo. Questa umiliante illuminazione momentanea dopo il lapsus freudiano di Bush jr, rimarrà certamente nella storia come l’ennesimo simbolo sia dell’assenza della morale in certi leader occidentali, che della totale ipocrisia del sistema politico statunitense. Come dice un vecchio proverbio siberiano “Il lupo rimarrà lupo anche se impara a fare i versi da agnello”.

Silente ha detto...

Potremmo fare un concorso per "la discriminazione russofobica più cretina". Sono ovviamente tutte cretine, se non peggio, ma ce ne sono di più cretine e grottesche delle altre. A mio pare in pole position ci sono gli organizzatori di una mostra felina che hanno vietato l'iscrizione di gatti russi e l'esclusione di una quercia di 198 anni dal concorso per l'albero europeo dell'anno. Il motivo: era stata piantata dal romanziere russo Ivan Turgenev.
Silente

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=y1pErKO6XT0

La trasmissione è un po' disturbata, ma l'ascolto ne vale la pena.

Tema: il ruolo dell'Ucraina nella situazione presente.

Anonimo ha detto...

ATTACCO ALL'UOMO
Sta ormai tramontando il sole su questo giorno nel quale, trent'anni orsono, molti di noi sapevano dove si trovavano esattamente. Dove fummo raggiunti dai lanci di agenzia e dalle edizioni straordinarie; dalla voce di popolo che si propagò subito, quasi anch'essa 'deflagrando'.
Trent'anni dopo, tutto sembra diverso, anche opposto: nelle sue liturgie, le vestigia sgualcite di ciò che chiamiamo 'lo Stato' si aggrappano ancora alla memoria, tentando di costruire anche improbabili ponti -per esempio, con... l'Ucraina (!?)- per rendere presente un fatto la cui lontananza appare siderale: come quei giorni, quel fervore, quello scoramento, quella rabbia.
Ne sono passate, di cose, sopra 'sfumando' un po' tutto: la c.d. 'trattativa', i processi eccellenti quanto estenuanti, la c.d. 'antimafia dei Montante'; il 'caso Saguto'. E penso ci si sia resi conto che, come tutto il reale (e persino quel particolare reale che è lo spirituale), il potere si è impadronito pure di questo vento, dosandolo a spiffero o tempesta secondo i suoi voleri, a beneficio delle sue vele e delle sue -ai più imperscrutabili- rotte.
E lasciando, come sempre ha fatto e farà, vuoti a perdere, disillusione, cinismo, un deserto di infiniti granelli che sono le parole, scritte, espirate e disegnate, che giacciono da anni.
'Attacco allo Stato', titola l'ennesimo 'speciale' televisivo annunciato, che 'ricostruirà', 'ricorderà', retorizzerà, impalcando. E il giornale gli farà eco, scrivendo di Giovanni Falcone 'Uno di noi'...
Ma uno di chi? Uno di che?
Di quel giornalismo -legato a doppio filo con la politica 'ieri come oggi- che tentò di delegittimarlo?
E quale 'Stato', di grazia, sarebbe stato 'attaccato'? Quello incistato dalla mafia -o quello che incistava la mafia- attraversato dalla smania inestinguibile del potere che non conosce ne mai conoscerà confini, limiti, 'ambiti' che non possa attraversare e percorrere a suo piacimento?
Il 23 maggio del 1992, uomini e donne (comune sorte di un unico genere, quello umano), pagarono le loro scelte, il ritenere sacro il loro dovere, l'assumere la verità come loro meta, a qualunque costo.
Essi dissero no al potere nell'unico terreno che davvero contava (e che ancora conta): la propria coscienza.
Cit. Sebastiano Mallia

Anonimo ha detto...

Queste messe al bando culturali le trovo di una grettezza infinita, questi che non sanno dire né sì né no, se non hanno l'imbeccata dall'esterno, pensano di mostrare al mondo la loro coerenza muscolosa, in realtà mostrano di essere dei gretti, vili pappagalli disossati. Purtroppo sono parte della nostra vergogna ormai oltre l'ennesima.

Anonimo ha detto...


Più di un milione e ducentomila civili irakeni massacrati dagli americani e dai loro alleati durante l'invasione dell'Irak del 2003?
La cifra non è credibile. Come è stata calcolata?
Ci furono certamente migliaia di civili uccisi, ma come si è arrivati a questa cifra?

Anonimo ha detto...

Il poco che ho capito dall'intervista dell'avvenente e azzurrovestito Viceministro ucraino ospite di Nicola Porro questa sera è che 1) il Governo ucraino preferisce portare l'Ucraina alla rovina piuttosto che tirar fuori i propri panni sporchi (debito incalcolabile e corruzione endemica); 2) che il programma per i futuro è quello di mettere 40.000.000 di sventurati a carico del contribuente europeo occidentale (sempre che anch'egli non sia già stato ridotto da governi e UE all'elemosina per sostenere l'eroica resistenza di Zelensky, il green, il pink e altre follie). Sempre che i russi non se ne facciano prima carico, a modo loro.

Postilla: l'inglese del Viceministro ucraino è di gran lunga migliore di quello di Draghi, di Renzi e persino di quello di Di Maio.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Non sono tutti come Bolle. Qualcuno comincia a dire basta alla barbarie.

Anonimo ha detto...

DIETRO LA LAVAGNA
Ieri sera, nel collegamento con Quarta Repubblica, avevo alle spalle una vecchia lavagna, perché stavo in un’aula scolastica. Guardandola, mi tornava alla mente quella della mia classe elementare, e le volte che finivo per punizione nello stretto spazio tra il muro e la lavagna, cancellato al resto della classe. Castighi che non mi hanno indebolito, anzi. Ci finisco quasi sempre, ancora oggi e di nuovo ieri sera, dietro a una lavagna. Come da bambino, non funziona: avrei bisogno di essere convinto, non aggredito. E avrei bisogno di quella lealtà, perfino nella punizione, che alla maestra mancava.
1) Capezzone – fortuna che mi stima, figurarsi se fosse il contrario – mi accusa di aver parlato di “messinscena” sui massacri di Bucha. Sa che non è vero. Io ho posto domande e sollevato perplessità sui morti ripresi per strada, non sulle 300 e più vittime ritrovate nelle fosse comuni. Sa che ho posto delle domande: forse irriguardose, forse più scomode di quelle che lui pone alla viceministro ucraina. Come mai quei morti, che addirittura sarebbero rimasti sull’asfalto per tre settimane, non erano stati sepolti ? Come mai il Corriere della Sera non aveva rivolto questa domanda al becchino di Bucha ? Come mai nessuno ci aveva detto dell’operazione di bonifica della squadra speciale ucraina chiamata Safari ? Come mai accanto ai poveri corpi mai sangue, né bossoli ? Come mai alcuni corpi avevano accanto razioni alimentari russe, e qualche volta dei bracciali bianchi ? A queste e molte altre domande non è mai stata data risposta.
2) Matteo Renzi, con più gentilezza di Capezzone, mi attribuisce “neutralità”. Non l’ho mai detto. Ho detto che mi sarebbe piaciuto che l’Italia si ricavasse un ruolo di mediatore, pur ovviamente condannando l’invasione, ma lasciando che a dare le armi fossero altri, come fanno senza lesinare americani e inglesi. Armi e mediazioni insieme, è difficile.
3) La viceministra ucraina non ha risposto alle due domande due che le avevo posto, sulla legge di confisca beni e sul monito ai giornalisti che intendessero raccontare l’altra faccia della medaglia.
Detto questo, sto meglio dietro la lavagna che sui banchi di un’informazione che ha impiegato giorni a chiamare “resa” quella dell’Azovstal, perché “evacuazione” suonava meglio agli occhi della propaganda. Per essere convinto senza insulti, slealtà, castighi, avrei bisogno di risposta ad altre domande, sulla corsa agli armamenti, sulla giustizia di guerra di entrambe le parti, sulle pachidermiche lentezze dell’Unione europea e sulla sveltezza della Nato. Per essere chiaro amo l’Occidente, e ho sofferto la sconfitta afghana, pagata dalle donne. Ma non riesco a vedere dove ci porta questa nuova avventura, dopo quel disastro e i disastri libici e iracheni, somali e balcanici. Salvata l’Ucraina dalla resa (grazie agli ucraini e alle armi e alla intelligence americane ), libera Kiev e libero Zelenskj e i suoi, non sarebbe ora di negoziare ? O pensate sia troppo presto, che Putin non sia abbastanza umiliato e punito ? Il libro dei sogni prevede che Putin si ravveda, ritiri le truppe alla casella di partenza e l’Ucraina possa liberamente dedicarsi alla guerra civile del Donbass, iniziata nel 2014. Siccome non succede, quanta guerra ancora ? Avanti Crimea, direbbero Capezzone e la viceministra, imbarazzata dalle feroci domande dell’onorevole.
(Toni Capuozzo)

Anonimo ha detto...

Klaus Schwab dice ai partecipanti al suo World Economic Forum di Davos:

"Cerchiamo di essere chiari, il futuro non sta solo accadendo, il futuro è costruito da noi, una potente comunità".

Il WEF si riunisce per impegnarsi in iniziative orientate all'organizzazione di questioni specifiche nell'AGENDA GLOBALE".

Anonimo ha detto...

L'ANTICAMERA DELL'INFERNO
Il World Economic Forum 2022 a Davos (Svizzera) dal 22 al 26 maggio, inizia con questo video da incubo prima che Klaus Schwab salga sul palco.
GUARDA IL MONDO CHE HANNO CREATO... MOSTRA I LORO SUCCESSI!
CONTINUA “IL GRANDE RESET”...

https://t.me/guerrieriperlaliberta

Anonimo ha detto...

Kundera, Zelensky, Havel

Sto leggendo l'interessante libro di Milan Kundera pubblicato con tempismo in questi giorni da Adelphi: Un occidente prigioniero (due saggi: La letteratura e le piccole nazioni, 1967; Un occidente prigioniero, 1983). Secondo la maggior parte delle recensioni mainstream vi si potrebbero leggere le ragioni della resistenza ucraina. In realtà la tesi dei due saggi ne mette in luce proprio l'intrinseca debolezza: le piccole nazioni si giustificano e resistono (di fronte al gigante russo) innanzitutto approfondendo la propria cultura tra identità linguistica e universale letterario. Tutto ciò che finora ci è giunto dall'Ucraina è il nome di una finora ignota slavista e scrittrice, Oksana Sabuschko, che, invece di far conoscere all'Europa le odierne lettere ucraine, propone la distruzione della letteratura russa come correa di Putin (ne ha parlato recentemente la Neue Zürcher Zeitung), e una dozzinale serie televisiva su un uomo che voleva diventare presidente - e tale è divenuto nella fiction come nella tragica realtà.
Non proprio paragonabile Zelensky a Václav Havel che con altri fece proprio il programma di Kundera, passando per la affermazione letteraria e poetica, la resistenza culturale di Charta 77, la Primavera di Praga, e giungendo infine alla presidenza della Cecoslovacchia e della Repubblica Ceca. Scruton ne sapeva qualcosa.
Andrea Sandri

val ha detto...

Davos 2022, per quanto pattugliato da cecchini, sta andando deserto in quanto a partecipanti "importanti". Delle due l'una: o stanno diventando ridicoli o sta salendo una fifa da affiliazione, questa sì IMPORTANTE...

Anonimo ha detto...

Secondo Zelensky, se la Russia vincesse la guerra i valori (sic!) di Davos sarebbero finiti.
Neanche nei miei sogni migliori avrei pensato che potesse essere così facile.

Anonimo ha detto...

Mario Minetti
Yuval Noah Harari, guru di Klaus Schwab e del WEF, ha recentemente dichiarato::
"La maggior parte degli umani diventerà economicamente inutile e politicamente impotente.
Oggi stiamo iniziando a vedere una nuova classe di umani... " LA CLASSE INUTILE"

Il nemico e' ben visibile e riconoscibile.
Chi non vede il male in queste persone e le loro idee e' complice e degno di subire la sorte che patira'.
Il bene vincera'.
Sempre

Anonimo ha detto...

Beh, per essere meglio di Di Maio ci vuole pochissimo, la speranza di tutti è che VP schiatti presto, ogni giorno i solerti giornalacci da pesce fradicio si sbizzarriscono in svariate ipotesi di malattie neuro degenerative, tumori inter spaziali, insomma a parte dolori mestruali e cancro alle ovaie di tutto, secondo articolisti NYT Biden si sta sfracellando in una inutile e dispendiosa campagna pro bellica che porterà solo guai, da noi in Sardegna stanno facendo prove di guerra e sbarchi marittimi ed aerei e sparano, bombardano con proiettili veri, ogni nuovissimo razzo next gen. sparato alla gloria del Kaiser, costa decine di migliaia di $, oltre a recare notevoli disagi ai Sardi, spazi aeronavali chiusi, spiagge chiuse e gente tappata in casa, vietato perfino uscire in strada, il tutto per una settimana, 4.500 soldati NATO a giocare ai soldatini sparando però sul serio, un generale italiano ha commentato che sono esercitazioni inutili e obsolete, non si combatte così da più di 30 anni, cui prodest? Intanto US Army si è appropriato di migliaia di h. di nuovi terreni in Sardegna oltre a Teulada e i km. di coste che già aveva.....servi, servi stupidi e proni, politici disonesti e attaccati alla cadrega.

Anonimo ha detto...


Ma un personaggio come Klaus Schwab dobbiamo prenderlo sul serio?
Può dire quello che vuole, non è mica lui che comanda il mondo.
Nessuno a ben vedere comanda il mondo, da solo, per quanto potente.
Comandano quelli che hanno alle spalle Stati ed eserciti. Come ad esempio Putin. Ed anche Biden, a prescindere dall'uso che ne sta facendo.
Comanda chi ha il controllo dell'uso della forza. Certo, anche il danaro è una forza. Schwab comunque non comanda l'uso del danaro a livello mondiale.
Con l'invasione dell'Ucraina, Putin ha riportato la politica internazionale alle sue regole di sempre, fondate sui rapporti di forza, e nel senso più brutale.
O.

Da Alessandro Orsini ha detto...

TURCHIA
Oggi sul Fatto quotidiano mostro come i media italiani manipolino l'informazione sulla politica internazionale parlando della lotta della Turchia contro l'Isis e della non lotta contro l'Isis da parte dell'Italia. In sintesi, spiego che i media italiani collegati ai governi in carica, per nascondere il fatto che l'Italia non abbia mai fatto niente per combattere contro l'Isis, calunniano la Turchia che, invece, ha fatto moltissimo. Immagino la reazione a queste mie parole: "Ma come? La Turchia? Il Paese più cattivo del mondo?". Proprio così, la Turchia di Erdogan. Nel mio articolo troverete dati, numeri e fatti, mai citati in Italia. Quasi sempre, quando un popolo si sente moralmente superiore a un altro, è perché conosce poco se stesso e ancor di meno gli altri. Se gli italiani conoscessero meglio i turchi, sarebbero meno facili all'indignazione permanente che, insegna Nietzsche, è indice sicuro di bassezza morale.
Il compito dell'Università nella società libera dovrebbe essere quello di combattere contro tutte le forme di manipolazione dell'informazione, inclusa la manipolazione dell'informazione da parte dei media italiani. Se, a partire dal 2014, gli italiani avessero avuto più informazioni meno manipolate sulla crisi in Donbass, nessuno sarebbe stato colto di sorpresa e, forse, i nostri politici si sarebbero posti il problema di diversificare l'acquisto di gas prima che fosse troppo tardi (oggi è molto tardi e siamo con l'acqua alla gola). Lottare contro la manipolazione dell'informazione sulla politica internazionale è nell'interesse nazionale dell'Italia. Un'informazione meno manipolata accresce le possibilità di sopravvivenza dell'Italia nell'arena internazionale che, in larga parte, è una giungla in cui prevale la legge del più forte.

Anonimo ha detto...

Caro prof. Orsini, Lei ha ragione, ma faccio presente che gli acquisti di gas erano più o meno decisi dalla Germania che con Schroeder aveva stipulato i contratti e la costruzione del North stream con la Russia, accordi poi proseguiti da Merkel, con noi italioti sempre attaccati alle sue gonne, se i beati beoti delle nostre parti, no tav, no tap, no nuke, e imbecillità varie condite di 5stellismo, avessero usato un po' di cervello, ammesso ce ne sia, avremmo proseguito i sondaggi in mare, costruito termo valorizzatori ed altro e invece siamo qua con la prospettiva non solo di battere i denti dal freddo, (inverno p.v.), ma anche batterli per la fame, visto che non si potrebbe neanche cucinare, altro che condizionatori........

Anonimo ha detto...

@25 maggio 2022 13:40
Volevo disfarmi della vecchia mobilia in noce... la terro' per cucinare.

Anonimo ha detto...

“Essere nemici dell'America può essere pericoloso, ma esserne amici è fatale.”
(Henry Kissinger).

mic ha detto...

Amen.
A Wimbledon non saranno assegnati punti per le classifiche ATP e WTA in segno di protesta per l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi.
ATP e WTA con un comunicato ufficiale congiunto hanno comunicato che il torneo più prestigioso al mondo non avrà alcuna valenza in termini di classifica: “è fondamentale che i tennisti di qualsiasi nazionalità abbiano la possibilità di partecipare ai tornei sulla base del merito e senza discriminazioni. La decisione di Wimbledon di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione di quest’estate mina questo principio e l’integrità del sistema della classifica ATP".
Fonte: Gazzetta dello sport.